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martedì 29 maggio 2012

"La prima condizione della salvezza è mantenere la norma della vera Fede". Nessuno ha il diritto di diminuire la nostra fede dicendo che l'accordo con la Gerarchia modernista Conciliare non riguarda la fede ma solo un accordo pratico. Ma si può fare un accordo con chi stà distruggendo la fede autenticamente Cattolica?...

Citazione dal Concilio Vaticano I (1870):
“Perchè i Padri del IV Concilio di Constantinopoli, che seguirono da vicino le orme dei loro predecessori, fecero questa solenne professione: ‘La prima condizione della salvezza è mantenere la norma della vera Fede. Perché è impossibile che le parole di Nostro Signore Gesù Cristo, che disse, “Tu sei Pietro, e su questa pietra costruirò la mia Chiesa” (Matt. 16:18), non siano verificate. E la loro verità è stata provata dal corso della storia, poiché nella Sede Apostolica la religione Cattolica è sempre stata mantenuta senza macchia, e l’insegnamento mantenuto santo.’ ...poiché essi compresero pienamente che questa Sede di S. Pietro resta sempre intatta da qualsiasi errore, secondo la divina promessa di Nostro Signore e Salvatore fatta al principe dei suoi discepoli, ‘Ho pregato per te, che la tua fede non venga meno; e tu, quando ti sarai convertito, conferma i tuoi fratelli’ (Luca 22:32).”
Questa solenne definizione è stata abbandonata durante il Conciliabolo Vaticano II, quindi è impossibile per un Cattolico fare accordi con chi ha volontariamente attentato alla salvezza delle anime attraverso le nuove dottrnine moderniste conciliari...

 

di don Floriano Abrahamowicz
Mgr Fellay getta la maschera e afferma che il Concilio Vaticano II nell’insieme appartiene alla Tradizione cattolica. Mgr Williamson a questo proposito pone la domanda: “C’è da sorprendersi se il movimento di questo ‘capo religioso’,- così Mgr Williamson chiama Mgr Fellay-, sta attraversando la più grande crisi dei suoi 42 anni di esistenza?” (DOCUMENTI IN FONDO ALL’ARTICOLO)
Rispondo che non mi meraviglio. Una Fraternità che nel 2008 rivela nella rivista francese ‘Fideliter’ che prende le distanze dalle posizioni del suo stesso fondatore Mgr Lefebvre, deve arrivare li dove è oggi Fellay.  E’ cambiata da parte della Fraternità la valutazione nel suo insieme del Concilio, della chiesa conciliare e dei sacramenti della chiesa conciliare. Con la scusa che la fede viene meno oramai dappertutto e in modo generale viene meno da rivendicazione pubblica dei diritti di Nostro Signore Gesù Cristo sulla società.  Per quanto riguarda il Concilio, apprendiamo dall’ultima dichiarazione pubblica di Mgr Fellay che il Concilio non è più un brigantaggio, una apostasia in tiara e cappa ma è diventato -per il capo religioso Fellay- parte integrante della Tradizione cattolica. Per quanto riguarda la chiesa conciliare o ufficiale, quest’ultima non è più “una chiesa scismatica”. L’amico Max Barret ci fa notare che nelle ultime edizioni degli scritti di Mgr Lefebvre la Fraternità ha censurato il suo fondatore. La frase la chiesa ufficiale non porta i segni dai quali si riconosce la vera chiesa di Gesù Cristo: una, santa , cattolica e apostolica. Perciò la chiesa ufficiale non è la chiesa cattolica” è tolta nelle ultime edizioni degli scritti di Mgr Lefebvre. Ora proprio per la ragione che la chiesa ufficale non è la chiesa cattolica le riforme liturgiche, specialmente quelle dei sacramenti, sono perlomeno dubbiose. Non si parla più, nella nuova Fraternità, delle dubbiose consacrazione episcopali moderne.  Di conseguenza si accetta la chiesa conciliare apostatica come la vera chiesa di Gesù Cristo. Quindi si identifica  automaticamente il capo dello stato del Vaticano come legittimo successore di San Pietro, poco importa se al contempo lo si dichiara liberale, modernista e apostata. Per questa ragione tutti i passaggi nelle prediche, conferenze e testi nei quali Mgr Lefebvre  introduceva il tema dell’autorità e cioè la possibilità che la sede di Pietro sia occupata da intrusi e non da legittimi successori di san Pitro sono stati censurati. Mentre nei primi anni dopo la morte del fondatore si teneva ancora la linea attendista e possibilista su una dichiarazione definitiva della sede vacante e più di un sacerdote non nominava Wojtyla o Ratzinger nel Canone, oggi invece i “papi di Assisi” sono riconosciuti da Fellay come veri papi, e guai a chi non li nomina nel canone.  

A questo punto desidero ricordare:  l’estromissione del sottoscritto non era stata decisa nel 2009, al momento della bufera sulle camere a gas. Nel 2008, dopo che il sottoscritto dichiarò in omelia che la dirigenza della Fraternità stava tradendo la Tradizione cattolica (accettazione dell’autorità di Benedetto XVI, Te Deum per il Motu Proprio, richiesta e ringraziamento per la ‘tolta’ delle scomuniche, dialogo ufficiale con le autorità della chiesa conciliare, ecc) al superiore di distretto della Germania è sfuggita a tavola la sentenza:”Abrahamowicz sarà espulso”.
Invito i tre vescovi e i  sacerdoti della Fraternità a procedere ad una dichiarazione pubblica di decadimento di Mgr Fellay dalla sua carica di superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X.  Le ultime dichiarazioni di Mgr Fellay costituiscono un atto di pubblica defezione dalla fede cattolica. In questo caso il canone 188,4 prevede la perdita ‘ipso facto’ della carica. Ecco un vero motivo per una crociata di rosari. Così rinnovata, la Fraternità San Pio X potrà applicare lo stesso canone 188 alle autorità della chiesa ufficiale e riprendere vigore nella buona battaglia.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
 ---------------------------------------------------
Can. 188. Ob tacitam renuntiationem ab ipso iure admissam quaelibet officia vacant ipso facto et sine ulla declaratione, si clericus:
1.o Professionem religiosam emiserit, salvo, circa beneficia, praescripto can. 584;
2.o Intra tempus utile iure statutum vel, deficiente iure, ab Ordinario determinatum, de officio provisus illud adire neglexerit;
3.o Aliud officium ecclesiasticum cum priore incompatibile acceptaverit et eiusdem pacificam possessionem obtinuerit;
4.o A fide catholica publice defecerit;
5.o Matrimonium, etiam civile tantum, ut aiunt, contraxerit;
6.o Contra praescriptum can.141, par. 1 militiae saeculari nomen sponte dederit;
7.o Habitum ecclesiasticum propria auctoritate sine iusta causa deposuerit, nec illum, ab Ordinario monitus, intra mensem a monitione recepta resumpserit;
8.o Residentiam, qua tenetur, illegitime deseruerit et receptae Ordinarii monitioni, legitimo impedimento non detentus, intra congruum tempus ab Ordinario praefinitum, nec paruerit nec responderit.
Canone 188: Ogni ufficio sarà (considerato) vacante ipso facto (automaticamente) per tacita rinuncia (ad esso) e senza alcuna dichiarazione, per il diritto stesso (ipso iure), se il chierico:
1. fa professione religiosa, salvo quanto prescritto dal can. 584, per quanto concerne i benefici;
2. è negligente nel prendere possesso dell’ufficio che gli è stato conferito nel tempo utile stabilito dal diritto o, in mancanza, nel termine fissato dall’Ordinario;
3. accetta un altro ufficio ecclesiastico incompatibile col primo ed ottiene il possesso pacifico di questo;
4. apostata pubblicamente dalla fede cattolica;
5. contrae un matrimonio, anche soltanto civile;
6. si dedica (arruola) spontaneamente nelle milizie secolari, contro le prescrizioni del can. 141 § 1;
7. abbandona (depone) senza giusta causa e di sua propria autorità (iniziativa), l’abito ecclesiastico ed, ammonito dal suo Ordinario, rifiuta di riprenderlo nel termine di un mese dalla monizione ricevuta;
8. abbandona illegittimamente la residenza alla quale è tenuto e, ricevuta la monizione dall’Ordinario, senza alcun impedimento legittimo, nel congruo termine fissato, né vi obbedisce né vi risponde
-----------------------------------------------------

40 commenti:

  1. Tutto questo o prima o poi doveva succedere. Ora si tratta solo di aspettare e vedere come vanno le cose. A Parigi ho la sensazione che prevale la linea dura. Mons. Bernard Tissier de Mallerais presenterà il 2 giugno il suo libro dal titolo: "L'étrange Théologie de Benoît XVI. Herméneutique de continuité ou rupture?". L'incontro avverrà nella chiesa di saint Nicolas du Chardonnet.
    Già da ora, però, il libro è quasi introvabile. Censura interna alla fraternità??

    Paradosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Coraggio, fratelli francesi!...
      Con le poche copie che troverete, accendete scanner, stampanti e fotocopiatrici (col permesso di De Maillerais)

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  2. E' ormai giunta l'ora della verità per la FSSPX: obbedire a Cristo o alla chiesa pagana-conciliaresca; Cristo o barabba???
    Non ci resta che pregare affinchè Cristo ci illumini nel cammino verso la verità. Come vadano le cose e meglio morire da poverelli cattolici, che morire da santoni conciliari.
    Ormai seguire perfettamente la fede cattolica è considerata per il papa e i suoi compagni di merenda: stoltezza e scandalo, ma noi a costoro rispondiamo con le parole di San Paolo Apostolo: "Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza,noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio".(1corinzi 1,20-24)

    N.V.S.T.

    RispondiElimina
  3. Beh però non si può essere d'accordo con questa posizione è come se solo lui fosse cattolico non sabgli mai e non pecchi più, ora, anche se M. Fellay avesse sbagliato non è detto che:
    1)abbia perso la fede e sia un'apostata
    2) Non possa ravvedersi e tornare sui suoi passi
    Quindi oggi la Chiesa cattolica è solo Don Floriano, suvvia io direi che anche lui dovrebbe guardarsi da una tale posizione sedevacantista molti sostengono che sia una posizione poco grave ma dire che la Chiesa Cattolica oggi non ha un Papa visibile (per Carità con ogni implicazione che sappiamo) non è realistica forse neanche cattolica.
    Don Floriano non può dire che chi riconosce il papa come tale è un'apostata o ha perso la fede perchè allora i cattolici rimasti asrebbe un centinaio mi sembra poco credibile e tutti qui in Italia.
    CVCRCI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh Stef...
      c'è il Magistero Pontificio di Paolo IV, che dichiara che un papa che insegna ed incoraggia eresie, decade immediatamente dalla sua autorità. Perchè non può esistere un papa eretico.

      Ora se vogliamo credere che il Magistero sia sempre valido, anche a distanza di secoli, DOBBIAMO prendere atto di questa situazione; invece, se vogliamo pensare che non sia possibile, perchè ormai la situazione generale risulta quasi tutta di questo tenore (e quindi non pare concepibile che la Chiesa Cattolica sia oggi ridotta a quattro gatti, con una "guida-non guida" che anche se avesse l'autorità, ci ha rinunciato volontariamente a favore della Collegialità), allora siamo d'accordo con Benedetto che afferma che l'unico Magistero valido è quello "vivente", cioè quello attuale che si sta "adattando ai tempi". Tertium non datur.

      Quindi o è cattolico Don Floriano, o sono cattolici tutti i conciliari che considerano questi discorsi delle "follie" (vedi il commento del primo anonimo).

      Quanto a Fellay:
      1)le sue ultime dichiarazioni DIMOSTRANO chiaramente che costui si è allineato alla mentalità del concilio, e quindi se non ha perso la fede cattolica, lo deve dimostrare pubblicamente smentendo queste dichiarazioni che ha fatto, facendo apertamente "marcia indietro" sull'accordo, e riguardo all'andamento interno che ha impresso alla FSSPX: togliendo le censure dai libri del suo Fondatore, ridando alla Fraternità l'impronta dottrinale originaria con cui era nata.

      2)Tornare sui suoi passi presuppone l'abbandono delle sue posizioni che lui ha assunto da anni, che hanno comportato dei cambiamenti pensati a tavolino, delle gravissime censure agli scritti del Fondatore(ha nascosto tutti quei passi in cui Lefebvre finì per chiedersi seriamente se la Sede fosse vacante!), delle espulsioni coatte di quelli in disaccordo con lui... Molto difficile che rinunci a tutto ciò e vi ponga rimedio, con atti contrari di ripristino.

      Se vogliamo pregare per questo possiamo sempre chiedere la grazia a Dio, con una crociata di rosari, come dice Don Floriano, sempre però mettendo in conto anche la non riuscita, perchè c'è di mezzo la libertà individuale del soggetto...

      Elimina
    2. PAOLO IV - BOLLA "CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO"
      “Ad perpetuam rei memoriam”

      6 - Nullità della giurisdizione ordinaria e pontificale in tutti gli eretici.

      "Aggiungiamo che, se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo, anche se agisce in qualità di arcivescovo o di patriarca o primate od un cardinale di Romana Chiesa, come detto, od un legato, oppure lo stesso Romano Pontefice, che prima della sua promozione a cardinale od alla sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia (o fosse incorso in uno scisma o abbia questo suscitato), sia nulla, non valida e senza alcun valore (nulla, irrita et inanis existat), la sua promozione od elevazione, anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i cardinali;

      neppure si potrà dire che essa è convalidata col ricevimento della carica, della consacrazione o del possesso o quasi possesso susseguente del governo e dell’amministrazione, ovvero per l’intronizzazione o adorazione (adoratio) dello stesso Romano Pontefice o per l’obbedienza lui prestata da tutti e per il decorso di qualsiasi durata di tempo nel detto esercizio della sua carica, né essa potrebbe in alcuna sua parte essere ritenuta legittima, e si giudichi aver attribuito od attribuire una facoltà nulla, per amministrare (nullam ... facultatem) a tali persone promosse come vescovi od arcivescovi o patriarchi o primati od assunte come cardinali o come Romano Pontefice, in cose spirituali o temporali;

      ma difettino di qualsiasi forza (viribus careant) tutte e ciascuna (omnia et singula) di qualsivoglia loro parola, azione, opera di amministrazione o ad esse conseguenti, non possano conferire nessuna fermezza di diritto (nullam prorsus firmitatem nec ius), e le persone stesse che fossero state così promosse od elevate, siano per il fatto stesso (eo ipso) e senza bisogno di una ulteriore dichiarazione (absque aliqua desuper facienda declaratione), private (sint privati) di ogni dignità, posto, onore, titolo, autorità, carica e potere (auctoritate, officio et potestate)."

      http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.it/2010/12/bolla-paolo-iv-costituzione-apostolica.html?showComment=1292234786336

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  4. Don Floriano Abrahamowicz non è il solo cattolico, nè ha mai detto di esserlo! prego di non stravolgere quanto ha scritto per ragioni emotive.

    Ha descritto i fatti di cui è stato protagonista ,la decisione di espellerlo senza giusta causa, per ragioni similari all'espulsione di don Meramo in Messico, come di tanti altri!

    A questo ci aggiunge le sue considerazioni logiche, deducendo che mons Fellay non è coerente con la linea di Lefebvre.
    Chi può contestare questo?

    La crociata di rosari è servita ottimamente per mettere in luce le trame di mons Fellay e faR capire a tutti l'importanza QUANTOMENO di proseguire la linea di mons Lefebvre, che ha fondato la sua comunità PROPRIO COME OPPOSIZIONE ALLE DOTTRINE CONCILIARI, DICHIARATE ERETICHE , ED OPPOSIZIONI A QUANTI LE SEGUONO, PAPI COMPRESI.

    Che poi sia doverosa una rivisitazione della linea lefebvriana in senso più ristretto ancora e con decisioni ancor più gravi. è ormai inevitabile se si vuole seguire il cattolicesimo di sempre.

    Se invece si preferisce, per quieto vivere o per paura della situazione grave, accomodarsi in compromessi, allora Fellay va benissimo e vada avanti così,tutti nel purè conciliare multicolore assecondando i papi di tutti, anche di ebrei, mussulmani, buddisti ecc.

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    Risposte
    1. Io non ho parlato della sua esclusione cosa che non mi riguarda e affermare che uno è un apostata perchè prende decisioni sbagliate non è un atteggiamento corretto, quando Mons. Lefebvre celebro la messa del NO allora fù un'apostata o quando stava per firmare anzì firmo l'accordo aveva forse perso la fede?
      Non credo proprio.
      Dei 266 papi della chiesa allora quanti ne dovremmo cancellare?
      Allora anch'io quando stavo con il rns ero un'apostata.
      Lui non dice di essere il solo cattolico ma quando parla della FSSPX non parla di cattolici ma di apostati quindi con loro tutti quelli che la seguono e tutti i conciliari chi rimane cattolico?
      Per favore non ci prendiamo in giro lui ha affermato che hanno tradito la Tradizione e dice tutti!
      Oltre tutto dice che devono far decadere Mons. fellay e questa è un 'ingerenza come quella che il vaticano ha fatto con la FSSPX.
      Bisogna pregare e sperare che la FSSPX non ceda e non cederà ma per Don Floriano rimangono traditori.
      Ognuno di noi poi fa ciò che ritiene giusto se poi Mons. Fellay vorrà diventare un modernista è libero di farlo, io non cederò ma di qui a dire che è un apostata mi sembra fuori luogo!
      Le persone sbagliano e possono ravvedersi e quando sbagliano non perdono la Fede se poi perseverano allora il rischio c'è non mi risulta che tutta la FSSPX voglia l'accordo.
      CVCRCI

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  5. io condivido quasi in toto la linea di questo sito, ritengo la Fraternità la sola che ha preservato la Fede e la Santa Messa in tutti questi anni e credo anche che sia in questo momento più vicina ad una spaccatura ufficiale ( di fatto è già spaccata ) che ad un passo indietro del superiore purtroppo, (che in ogni caso oramai ha perso di credibilità e fiducia) penso però che giudicare l'espulsione di Don Floriano solo come un atto di disobbedienza alla linea ufficiale sia riduttivo, a noi risulta che ci siano anche ragioni diverse e che giustamente rimangono riservate tra le parti in causa.

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  6. Io non vedo dove sta il problema.
    La linea ufficiale della Fraternità San Pio X è chiaramente "anti-sedevacantista" (e, a dispetto di quanto dice don floriano, non da oggi; le espulsioni dei sedevacantisti erano in atto già Mons. Lefebvre vivente, vedi Fraternità san Pio V).
    Forse è l'ora della chiarezza. l'ala sedevacantista potrà raggiungere una delle tante realtà sedevacantiste già esistenti ovvero crearne una nuova; l'ala accordista si ricongiungerà con quell'autorità che, pur con tanti distinguo, ritiene legittima.

    Il tempo e la Provvidenza poi segneranno le tappe future della Chiesa. Se la Roma attuale è "sede dell'Anticristo" cadrà, sarà sostituita da un vero Papa e con essa sarà travolta anche la linea accordista della FSPX; se invece la Roma attuale è sede di Pietro, allora saranno le realtà sedevacantiste a sparire "come notte a sol fulgente, come polve in preda al vento".

    In fondo la salvezza ella chiesa non risiede in nessuna realtà umana.

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    1. non è cosi, la Fraternità non è mai stata sedevacantista prima non lo sarà dopo uno scellerato accordo tra i modernisti e un'esigua parte che seguirà Fellay...

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  7. Per Anonimo 19,14.
    Sono proprio d'accordo! La salvezza della Chiesa non risiede in nessuna realtà umana.
    Se la Roma attuale sarà la sede di Pietro allora le realtà sedevacantiste riconosceranno la sede di Pietro e si dileguerà ogni contesa in un battibaleno.

    Del resto è proprio quello che attendono: il ritorno di Roma alla Tradizione secolare ed alla dottrina di sempre, poichè il riconoscimento del primato petrino è implicito nel cosiddetto "sedevacantismo".

    Diversa e particolare è la teoria della FSSPX. Quel che si spera è che non finisca in un gallicanesimo fine a sè stesso non riconoscendo mai più il primato petrino come non si riconosce ora, con la disobbedienza.

    Entrambe le posizioni tradizionali hanno dei rischi impliciti dovuto al fatto che sono realtà umane, fatte di reazione ad errori del nucleo fondamentale della Chiesa.

    Si spera quindi che questi rischi non si esacerbino e rimangano le spinte positive che agiscono per il bene della Chiesa e dei fedeli cattolici tutti

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    Risposte
    1. Le "realtà sedevacantiste" non sono affatto una realtà, non avendo voce in capitolo, come potranno essere rivelatrici in un prossimo futuro di qualcosa?
      Williamson invece ha già scelto. Nessun tipo di accordo, di qualsiasi genere, anche se favorevole, ne ora ne mai.
      Come vede Mardunolbo, il gallicanesimo "fine a se stesso" è già pienamente in atto nella linea di questo vescovo. Anzi le dirò di più, W. ha affermato che quella attualmente visibile non è la Chiesa Cattolica... capisce che qui siamo già molto oltre il gallicanesimo...e mi sembra che lei appoggi Williamson.

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    2. Ghergon,
      la scelta di Williamson, non è "gallicanesimo cieco", scelto A PRESCINDERE, per uno strano gusto di opporsi a Roma, è una scelta DOTTRINALE.

      NESSUN ACCORDO è POSSIBILE COI MODERNISTI, PERCHE' NON SI FANNO ACCORDI CON GLI ERETICI, CON I RINNEGATORI DELLA CHIESA, CON CHI HA DISTRUTTO LA MESSA, IL SACERDOZIO CATTOLICO, IL SENSO DEL SACRO, IL TIMORE DI DIO NEI FEDELI. NON SI FANNO ACCORDI CON CHI HA AFFOSSATO CONSAPEVOLMENTE "FATIMA", ABBANDONANDO L'UMANITA' ALLE CONSEGUENZE MORTALI DI QUESTA SCELTA, E SOPRATTUTTO NON SI FANNO ACCORDI CON CHI NON HA ALCUNA INTENZIONE DI RAVVEDERSI E TORNARE ALLA FEDE CATTOLICA DELLA CHIESA DI SEMPRE.

      Williamson sarebbe felicissimo di vedere la Gerarchia romana tornare alla santa Fede di sempre, e sono sicura che sarebbe il primo a desiderare l'avvicinamento, proprio perchè non sarebbe un avvicinamento "favorevole" nell'aspetto pratico, negli interessi umani, ma nella teologia ripristinata come ortodossa.

      Williamson ha affermato che quella attualmente visibile "non è la Chiesa Cattolica" perchè:
      1) di cattolico non ha più NULLA;
      2) Williamson non si inventa niente, perchè lo diceva già Mons. LEFEBVRE. E Lefebvre non era né gallicano, né sedevacantista, né "don abbondio", era Cattolico.

      Personalmente, IO APPOGGIO WILLIAMSON, perchè mi sembra il più fedele a Lefebvre, il più fedele alla natura originaria della FSSPX, e l'unico che sia disposto, senza rispetti umani, A FARSI PROCESSARE pur di dire verità scomode, che gli sono costate umiliazioni e sofferenze non solo provenienti dall'esterno della Chiesa ma anche e soprattutto da chi dovrebbe pensare e parlare allo stesso modo, ma preferisce gli accordi comodi, "favorevoli".

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    3. Il gallicanesimo è un errore, è un eresia, non è una scelta dottrinale da cristiani, non rientra nei casi del magistero, è inapplicabile...

      1 L'affermazione di Williamson è sedevacantista senza possibilità di appello...se non ha più NULLA la Chiesa cattolica è scomparsa.
      Williamson è un cieco su un piedistallo. Invece di pontificare da un altro pianeta si faccia un giretto nella Chiesa.
      2 Lefebvre era impeccabile? a) no. b) Don ricossa ha scritto chiaro e tondo che se ne andò dalla Fraternità perchè Lefebvre rimaneva saldo nell'idea del Papa legittimo. Williamson è ben oltre Lefebvre.

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  8. Attenti al "trappolone"!

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  9. Al di là.

    Finalmente, dopo tanto tempo, sono riuscito a trovare pochi minuti per visitare nuovamente il blog.
    Riporto quanto leggo sul sito della Fraternità, che riferisce un'omelia di Mons. Fellay:

    "Cari fedeli, certamente voi vorreste saperne un po’ di più su ciò che accade con Roma. È una questione difficile. Lo sapete, si tratta del nostro avvenire. Quindi, non è una questione facile. Che accadrà? Saremo accolti? O niente affatto? So che ci sono molte paure. Siamo stati testimoni di tante cose! Per essere esatti, noi temiamo che le cose si mettano male. Queste paure sono in gran parte comprensibili. Ma noi non ci impegneremo ad occhi chiusi. Questo è molto, molto chiaro. Tuttavia, per adesso, io non posso neanche dirvi se questo si farà o no! Perché, per adesso, la cosa non è chiara. Noi abbiamo bisogno di essere sicuri di poter continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto fino ad ora. E a questo proposito certe cose non sono ancora chiare."

    Vorrei sottolineare che Mons. Fellay non parla di ACCORDO, ma dell'ipotesi che la Fraternità sia ACCOLTA (mi pare molto significativo). Inoltre il mons. afferma che, allo stato attuale, tale ipotesi sembrerebbe volgere a declino (sono implicite dunque sue riserve in proposito). Lo stesso ribadisce ancora l'importanza che la Fraternità possa CONTINUARE A FARE QUELLO CHE HA FATTO FINO AD ORA, senza accettare AD OCCHI CHIUSI una qualunque situazione.

    Se posso esprimere un'opinione, non mi pare affatto che Mons. Fellay abbia mancato di fedeltà alla Fraternità o al suo fondatore! D'altra parte non mi risulta che vi siano elementi per formulare un giudizio, dal momento che il preambolo dottrinale non è ancora noto.

    Ringrazio il Sig.r Stefano, che mi ha rincuorato con i suoi commenti e saluto tutti.

    Al di là.

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    Risposte
    1. da come parla sembrerebbe che, grazie alla pressione dei tre Vescovi e ad una sicura spaccatura, abbia fatto dei passi indietro agevolato dal fatto che Roma non ha subito ri-accettato il preambolo modificato...credo che sia comunque in un vicolo cieco, se il Papa decide (avendo Mons.Fellay stesso riportato l'accordo firmato e modificato rispetto a quello che era stato rigettato dai modernisti)il Superiore Generale non potrà far altro che accettare e per la FSSPX sarebbe la fine.

      Elimina
  10. Fellay è un eroe, ed un grande fervente nella Fede.
    Quella per il ritorno alla Tradizione è una battaglia, Dio ci chiama alla battaglia, Fellay è un combattente, il suo, il nostro obbiettivo è Roma.

    La missione di sempre, per tutti noi e specialmente per gli apostoli che hanno ancora Fede, è "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo"

    In questa frase è affermata l'azione e il combattimento...non certo la fuga.

    Il principio vitale del cattolicesimo sono l'azione, le opere.
    Williamson è colui che si da alla fuga, un Don Abbondio che vuole mantenere i suoi privilegi.
    Il deposito di Fede non è di Williamson e non certo del rancoroso abramovic ma appartiene a tutti noi fedeli, e in primis di Dio, e noi vogliamo Roma!

    Chierici che non sono disposti a mettersi in gioco e a scendere in campo con fervore e GRANDE FEDE NEL SOSTEGNO DI DIO è meglio cambino mestiere.

    Grazie alla Vergine Maria e ai milioni di Rosari la strada si sta aprendo, a noi, per la buona battaglia con la preghiera e la salda Fede in Dio!

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    Risposte
    1. A me, Mgr Williamson non dà l'idea del vile. Ha avuto il coraggio di dire che il re è nudo, e dispoticamente, Fellay-the-hero ha tentato di umiliarlo e zittirlo.
      Riccardo

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    2. Comincio a rendermi conto che Ghergon abbia le idee piuttosto confuse sui princìpi cristiani: L'azione, le opere? Quando mai? Chissà cosa intende dire? Ad ogni modo, direi che ultimamente Mons. Fellay ha dato l'impressione di voltare le spalle alla missione della Chiesa per ottenere un accordo di tutta convenienza. Poi si è fermato ed ora sembra perplesso. Se poi riesce ad ottenere da Roma l'abiura degli errori, l'arresto dell'apostasia dei vertici e le giuste garanzie per la missione della Fraternità ad utilità della Chiesa, ben venga l'accordo. Credo che ne sarebbero lieti tutti; anche Mons. Williamson e don Abrahamovicz, che tutto sono tranne che dei don Abbondio. Che il Depositum Fidei appartenga a noi fedeli (laici) è una nuova rivendicazione sindacale che, sinceramente, mi mancava. Certamente i milioni di rosari non sono inutili, ma non per fare la volontà di Fellay, ma quella di Dio. Per questo nel Padre nostro dico "venga il tuo regno", cioè quello che vuole Dio, non quello che penso io.

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    3. Credo che Ghergon veda troppi film western e gli facciano male.
      Credo anche io sia piuttosto confuso.

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  11. Non sono d'accordo Ghergon, BDU quali privilegi manterrebbe?
    Non mi sembra che abbia privilegi e sotto processo non è andato Mons. F. sebbene sono convinto che senza dirlo la pensa come lui, quanti pensano la stessa cosa della shoa ma non hanno il coraggio di dirlo.
    "Noi vogliamo Roma"
    Si anche io voglio Roma, chi ce la restituirà Mons. F?
    No è un'illusione, Gesù ce la renderà solo Lui risolverà una questione che ormai non è più alla portata dell'uomo.
    Gli eroi non hanno mai cercato accordi semmai il contrario!
    CVCRCI

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  12. Gente,
    esiste un valore spirituale fondamentale per la sopravvivenza della Fede e per la salute dell'anima, valore che Maria Santissima possedeva al sommo grado e che La mantenne durante la sua vita nell'immacolatezza nella quale era stata concepita: CUSTODIRE IL DONO RIVEVUTO.

    Se si riceve un dono da Dio, certamente quel dono è per l'utilità comune e a beneficio dell'intero Corpo Mistico, ma per metterlo a disposizione del prossimo è NECESSARIO creare quelle condizioni in cui il dono possa essere condiviso senza che venga rovinato, o sciupato e perso. Se le condizioni non si creano, significa che Dio non sta ancora aprendo le strade per la distribuzione del suo dono e pretendere di partire lo stesso alla ventura non è sintomo di fede cieca, ma di imprudenza somma, poichè sta scritto NON TENTERAI IL SIGNORE IDDIO TUO.

    E' la seconda tentazone del deserto: "buttati giù dal pinnacolo del Tempio, tanto verranno gli angeli a sorreggerti"... Invece quando un dono non viene custodito, si perde, con somma ferita del piano di salvezza ideato da Dio, e non c'è niente che possa ripristinarlo, perchè abbisogna di particolari condizioni per esistere e mantenersi, e se queste condizioni vengono a mancare, il dono viene perduto, lasciando il posto a dei danni permanenti e a tanto vuoto per chi avrebbe potuto beneficarne. Restando senza chi dona e chi riceve.

    Dio dona per il bene di tutti, ma NON AMA veder sprecati o non custoditi i suoi doni. Se vede questo si ritira, e ritira i suoi doni.

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    1. E' tentare Dio quando il pericolo è conclamato.
      Il pericolo deve essere chiaro, certo, non lo si scambi con congetture, timori, paure...

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  13. Il silenzio di Ghergon, la sua non partecipazione alle analisi mi inquietava.

    Ora se ne esce con frasi un po'sconvolgenti poichè sembrano avulse dalla realtà.Me ne dispiaccio; forse il dolore di questa lacerazione in seno alla Fraternità San Pio X lo acceca.

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    1. Analisi? Io leggo solo condanne e anatemi...senza autorità.

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    2. Perdonami, ma sei ingiusto...
      Sono oltre quindici giorni che non facciamo che occuparci di questa situazione, tralasciando tutto il resto, mettendo articoli pieni zeppi di riferimenti documentati, di fonti a cui poter risalire, di testimonianze firmate, di ANALISI della vicenda neanche fatte da noi, ma da gente autorevole, mai tralasciando di inserire (ininterrottamente!) citazioni, discorsi ed omelie DI MONSIGNOR LEFEBVRE, che è stato letteralmente BANDITO da tutti i siti della Fraternità, perchè l'attuale linea di governo della FSSPX dista anni luce dal suo pensiero e perciò HA VIETATO LA PUBBLICAZIONE "ON LINE" DEI SUOI SCRITTI ED HA ADDIRITTURA CENSURATO LE PARTI PIU' SCOMODE NELLE ULTIME EDIZIONI DEI SUOI LIBRI!!!

      Dove mancherebbe l'analisi? Mi auguro che questi articoli vengano letti, prima di procedere ai commenti...
      Oppure manca l'analisi perchè ci viene impedito di conoscere tutti i particolari della "compra-vendita", cosicchè dovremmo per questo tapparci la bocca, affinchè lorsignori possano procedere nei loro affari, senza contraddittorio alcuno, liberi di giocare con la nostra fede, con le nostre anime, con le nostre vite, traghettandoci nuovamente nella bolgia conciliare da cui fino all'altro ieri ci volevano tenere alla larga??

      Se tu, Ghergon, vuoi fidarti ciecamente di qualcuno a questo mondo, fai pure (evidentemente manchi da troppo tempo dalla Chiesa conciliare per ricordarti cosa sia diventata), ma non pretendere che non si critichi un atteggiamento sfacciatamente contraddittorio come questo, un AUTENTICO VOLTAFACCIA VERSO TUTTI FEDELI TRADIZIONALI, CHE NON STARANNO ZITTI PER FARSI TRASCINARE DII NUOVO NEL COVO MODERNISTA DA CUI SONO SCAPPATI A GAMBE LEVATE!

      Se poi ti disturba che si parli "senza autorità", ti rispondo quello che ho scritto in alto a sinistra del blog ne "IL PERCHE' DI QUESTO BLOG": noi non abbiamo autorità alcuna per parlare "alle Autorità" in questo modo, MA VISTO CHE LE AUTORITA' HANNO ABDICATO DALLA FEDE, COMPRESI QUELLI CHE VORREBBERO SCENDERE A COMPROMESSI CON LORO, INFISCHIANDOSENE DI DIFENDERE LE ANIME E LA SALVEZZA ETERNA DELLE STESSE...

      NOI QUESTA AUTORITA' CE LA PRENDIAMO, E CI DEFENDIAMO DA SOLI, ALZANDO LA VOCE COME UNA TROMBA, GRIDANDO SENZA STANCARCI CHE COSTORO HANNO ABBANDONATO DIO, E VORREBBERO TRASCINARCI NEI LORO ANTRI TENEBROSI E CHE QUELLI CHE AVEVANO AVUTO DA DIO L'IMMENSO DONO DI NASCERE E CRESCERE IN UN LUOGO PROTETTO DA TUTTE LE SCHIFEZZE DEL CONCILIO, ADESSO VOGLIONO GETTARSI NEL FANGO CON GLI ALTRI, TRASCINANDOSI DIETRO MIGLIAIA DI ANIME! BEH NOI NON CI STIAMO, NON TORNEREMO INDIETRO, NELLA BOLGIA ANTICATTOLICA CHE BEN CONOSCIAMO, NEL RINNEGAMENTO DI DIO: NON POSSUMUS!!!

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    3. Anna Rita, ho letto troppi commenti pieni di insulti gratuiti al Priore della FSSPX, ancora prima dei fatti!
      Che mancanza di carità, di umiltà, grossa disobbedienza: non sono io che ho scritto Fellay fellone, viscido etc etc
      Non sono analisi queste, ma offese assurde e prese di posizioni nei confronti dell'Autorità, inammissibili per un cattolico sedicente tradizionalista!...sempre che riconosca questa autorità, se non la si riconosce lo si dica apertamente...
      Dio non ci chiede di decidere con la nostra testa...Dio ha costruito una gerarchia, e Fellay e centomila volte più autorevole di tutti noi fedeli messi insieme.

      Ma come fai a dire che ti vuoi prendere l'autorità da sola? Non puoi sorvolare la gerarchia...e nemmeno la Pietra di fondamento. L'autorità è da Dio...
      Per averla bisogna dimostrare di essere suoi legati diretti.

      Perdonami tu, ma vedo un eccessivo zelo...ci siamo passati tutti, vero, ma l'eccessivo zelo, te lo dico per esperienza fa perdere di vista il fine e offre il fianco, e ti assicuro che non aspetta altro, al nemico per eccellenza. Attenzione a quell' "anima nera" che vive nascosta anche nel tradizionalismo...

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    4. Ghergon,
      credevo ti riferissi alla costruzione degli articoli...
      Le "parole grosse" a cui ti riferisci effettivamente ci sono state, non le ho condivise, a volte lo manifesto apertamente cercando di richiamare "all'ordine", altre volte non lo faccio, quando capisco la reazione costernata che possono causare certe notizie. Ma un blog è anche questo: espressione estemporanea. E' comunicazione.

      Anch'io ovviamente preferisco che i posts siano basati su contenuti precisi e spiegati, e che le repliche siano argomentate, non risolte sbrigativamente con battute provocatorie o con giudizi...Ma non posso stare sempre lì a bacchettare, e condurre per mano...

      C'è anche da dire che non con tutti ci si conosce personalmente, non sappiamo quali storie abbiamo alle spalle che determinano il nostro attuale modo di essere, ma di sicuro certe reazioni sono "un'interessante spia" per comprendere a quale punto la situazione della Chiesa e la crisi della sua autorità sia arrivata. Quindi se ti chiedi se qualche preciso singolo abbia o no ancora il concetto di obbedienza/autorità, l'unico modo per saperlo è che tu glielo chieda direttamente...

      <<<<continua..

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    5. Ma sul concetto di obbedienza/autorità vorrei fermarmi di più:

      La Gerarchia cattolica ha dimostrato apertamente di detenere un'autorità dottrinalmente non credibile, la quale alle volte va opportunamente e puntualmente NON SEGUITA per non offendere e non rinnegare Dio.

      Noi abbiamo aperto questo blog quando eravamo ancora detenuti nella chiesa conciliare, avendo sperimentato sulla nostra pelle il ricorso ad una Gerarchia, Papa in testa, che si è completamente disinteressata delle nostre denuncie e del nostro grido di aiuto, abbandonandoci alle conseguenze esistenziali della deriva modernista diffusa nel tessuto della comunità ecclesial, con tutte le storture che conosciamo e che stiamo denunciando qui da quasi tre anni.
      Ci siamo messi a studiare ed abbiamo capito la collusione della Gerarchia con i poteri del mondo, che l'ha portata ad apostatare da Dio e dalla fede cattolica, abdicando in favore dell'eresia del giudaismo post-biblico, passando per il protestantesimo che ha distrutto la religione cattolica.

      Il Papa non governa più, si considera semplicemente il vescovo di Roma, e demanda tutto alla collegialità. (Ma perchè devo ripeterti queste cose, se le conosci già tutte?!) Quindi quello dell'Autorità e' UN GROSSO PROBLEMA, CHE ANDREBBE URGENTEMENTE STUDIATO, PERCHE' OGGI L'AUTORITA' NON E' PIU' SCONTATA COME IN TEMPI DI SANA DOTTRINA!

      Quindi, caro Ghergon, se mi permetti, siccome io ho sempre ubbidito all'autorità come dici che deve fare un "buon cattolico" e mi sono trovata più morta che viva, e sono ancora viva per grazia di Dio, mentre alcuni miei fratelli invece sono MORTI SUICIDI, IO DA OGGI IN POI OBBEDIRO' SOLO E SOLTANTO A CHI QUESTA AUTORITA' DIMOSTRA CONCRETAMENTE DI AVERLA INSEGNANDO E SCEGLIENDO L'ASSOLUTA FEDELTA' ALLA SANTA DOTTRINA DI SEMPRE!

      E NON GUARDO IN FACCIA A NESSUNO: PAPA, FELLAY, VESCOVI, CARDINALI O CHI TI PARE. CHI E' FEDELE A CRISTO AVRA' LA MIA OBBEDIENZA, CHI SI DIMOSTRA NON FEDELE A CRISTO, AVRA' LA MIA "SANTA DISOBBEDIENZA".
      QUESTO SIGNIFICA "NON POSSUMUS: se sia giusto davanti a Dio obbedire a voi più che a Lui giudicatelo voi stessi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto ed ascoltato".

      Perchè non è affatto come dici tu: Lefebvre diceva che l'obbedienza cieca e meccanica è UN PECCATO contro la virtù dell'Obbedienza, che deve essere ragionata e liberamente scelta. E' vero invece che Dio ci chiede proprio di obbedire dopo aver deciso l'obbedienza con la nostra testa! Si chiama LIBERO ARBITRIO, ed è il principio più cattolico che esista. Quello che dici tu va bene in tempi tranquilli, di ortodossia delle Autorità, ma in questo bailam completo, prima di obbedire rifletto mille volte!

      Quanto all'obbedienza a Fellay, che non è AUTOREVOLE, ma è AUTORITARIO, non so come sei messo tu, ma io non faccio parte del terz'ordine laicale della Fraternità, non sono perciò un membro interno alla Fraternità, e non devo obbedienza a nessun Superiore della Fraternità. E per adesso, visto quello che sta accadendo, non ci penso lontanamente a mettere la mia vita sotto chi cerca di accordarsi con gli apostati.

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    6. Comprendo tutto quello che mi hai scritto.
      Perfino un esimio teologo come De lauriers si è arrovellato dietro al tema dell'autorità, e non è facile, al punto in cui siamo, fare un punto chiaro della situazione...però non dobbiamo sentirci in dovere, perchè demoralizzati, di cercare l'autorità seguendo il nostro sentire
      agendo così potremmo cadere dietro a qualche pia illusione... qualcuno che si dimostra essere, ma che in realtà non è...ed è facile imitare l'autorità...e non è difficile imitare anche la tradizione e mostrarsi modelli esemplari (magari solo all'apparenza)...ma questo non è, e non fa l'autorità...
      Il C.D.D.C afferma che le cose non certe non sono da credere... è sempre bene affidarsi allora alle cose certe, alla voce di Dio, al Magistero che non sbaglia mai, che è guida sicura anche nelle situazioni oscure, come quelle di adesso..
      Nelle puntate precedenti ho ripetuto quindi, varie volte, che non si tratta di obbedienza cieca e meccanica all'autorità.
      Siammai.
      Si può e si deve disobbedire all'autorità innanzi ad un ordine malevolo o chiaramente sbagliato che va contro il volere di Dio.
      Applicato al CVII, ad esempio, la libertà religiosa non fa il Volere di Dio dell "andate dunque e convertite etc etc", quindi è possibile non obbedire alla luce del Magistero precedente.
      Anna Rita ti sei trovata nei guai in passato perchè coi neocat hai seguito un'autorità che imponeva l'errore, che tu in buona fede ed in obbedienza, e Dio te ne renderà comunque merito, seguivi.
      Ma solo perchè in buona fede non sapevi fosse un errore.
      Poi lo hai capito. Ma il problema non era l'obbedienza, eri tu...

      Io per primo tempo fa ho scritto, che come disse Suor Lucia, bisogna santificarsi senza aspettare la Chiesa...ciò significa che bisogna progredire nella Fede tramite santi sacerdoti, non importa quali, ma santi...e santificarsi con il loro aiuto. Ma innanzi a questa evidenza ci sono sempre dei doveri dai quali non ci si può astenere, fra i quali... il prossimo, il suo aiuto, l'apostolato, il mettersi in gioco, il fare la Chiesa, l'operare...i fervidi siamo noi che abbiamo un po' di lume e non possiamo, noi, che afferriamo la gravità del momento, inabissarci nelle tenebre, ma dobbiamo far fruttare la Grazia che Dio ci ha dato...e allora si, impegniamoci anche per gli altri.
      Ci sono fra l'altro dei legami di comunione seri col Vicario che non si possono interrompere...che W. vuole rompere con le sue affermazioni, che credimi, sono la fotocopia di quello che dicono i sed...
      Fellay è autoritario certo, è il capo, e fa il capo, nella Chiesa Cattolica non esiste la democrazia e non si chiede il parere dei fedeli...

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    7. Carissimo Ghergon,
      ti risponderò stasera, ora devo scappare...ho la Santa Messa...(come sempre si dicono le stesse cose, guardate solo da angolature diverse...)

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  14. E' proprio così Annarita !
    La custodia del Dono non è non mostrarlo e nasconderlo, ma è consegnarlo a chi di dovere e valorizzarlo per chi lo apprezza.

    Ghergon si è espresso come ad una battaglia, ed è anche giusto. Ma dimentica che una battaglia si compie sapendo quali forze si hanno e quali ha il nemico, per gestirla al meglio.

    Buttarsi allo sbaraglio invocando l'aiuto di Dio significa proprio TENTARLO!
    Soltanto quando Dio espressamente comandava allo sbaraglio si poteva lanciarsi con fede, ma se Il Signore non t'impone una battaglia è da temerari iniziarla e da malvagi tentare Dio alla propria vittoria.

    Fellay ha tentato non una battaglia senza averne le forze, ma un compromesso cedendo su valori dottrinali.

    Dimentica che il compromesso sui valori di Gesù e di Dio comportano sempre la perdita della battaglia e della guerra intera, poichè Dio è il solo Vittorioso Re dei Re.

    Senza di Lui o con compromessi con qualsiasi nemico, ci può essere solo una vittoria di breve durata; poi c'è l'assorbimento nel Male.

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  15. Ho letto or ora su www.unavox.it il commento di don Michele Simoulin alla lettera di un confratello. Non conosco bene don Simoulin, ma la sua risposta mi è parsa una non risposta. Peggio: dietro l'apparenza di una certa amabilità e compassionevole carità mi è parso vedere imbarazzo e altezzosità, onde per cui non entra nel merito di nessun argomento sollevato e pretende l'ossequio degli umili e dei santi a chi come lui ha i titoli per farsi rispettare. Non ci siamo proprio.

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  16. Si guardino i sacerdoti dall'accettare nessuna delle idee del liberalismo, che, sotto la maschera del bene, pretende di conciliare la giustizia con l'iniquità...I cattolici liberali sono lupi coperti dalla pelle di agnello; perciò il sacerdote, che è veramente tale, deve svelare al popolo, commesso alle sue cure, le loro perfide trame, i loro iniqui disegni. Sarete chiamati papisti, clericali, retrogradi, intransigenti. Vantatevene! Siate forti, ed ubbidite a quel comando che è ricordato in Isaia :"Grida, non darti posa, alza la voce come una tromba, e annunzia al popolo mio le sue scelleratezze e alla casa di Giacobbe i suoi peccati"......"
    San Pio X

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    1. Monsignor Fellay, proprio in quest'ottica, ha posto delle chiare condizioni. Coraggio e prudenza encomiabili.

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  17. Non sono ne accecato ne confuso e nemmeno guardo film western, Monsignor sta solo eseguendo con fervore il suo dovere di Vescovo, e questo non è certo tentare Dio.
    Vi invito a leggere questo:
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/05/roma-fsspx-mons-fellay-parla-il-giorno.html

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