Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico. 26Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui». 27Non capirono che egli parlava loro del Padre. 28Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. 29Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite». 30A queste sue parole, molti credettero in lui.
31Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». 34Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; 36se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. 38Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». 39Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! 40Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. 41Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». 42Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 43Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
48Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?». 49Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. 51In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". 53Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!", 55e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. 56Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». 58Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». 59Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
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Le preoccupazione degli ingerenti ebrei, in vista dalla possibile intesa tra la Santa Sede ed i tradizionalisti
Davanti alla possibilità di una riconciliazione definitiva tra il Vaticano e i tradizionalisti lefebvriani, il rabbino David Rosen, responsabile del dialogo interreligioso per l’American Jewish Committee, ribadisce che ”le nostre preoccupazioni sono già state espresse e ho ricevuto l’assicurazione da parte del cardicnale . Kurt Koch (presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e per la Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, ndr) che non c’è possibilità di arrivare ad una riconciliazione che comprometta Nostra Aetate”, il documento del Concilio Vaticano II considerato come un punto di svolta nei rapporti tra cattolici e ebrei dopo due millenni di ostilità e sospetto.
”Per il resto – ha aggiunto Rosen al termine dell’incontro avuto questa mattina con papa Benedetto XVI insieme agli altri leader religiosi di Israele – è una questione interna della Chiesa cattolica”. Nostra Aetate, ha spiegato ancora il rabbino interpellato sul suo colloquio con Koch, ”non è in discussione”. Questo, ha aggiunto, non significa che un riconoscimento esplicito del documento conciliare faccia parte della proposta di accordo sottoposto dalla Santa Sede alla Società Sacerdotale San Pio X ma che, dal punto di vista pratico, "ogni riconciliazione richieda in effetti l’accettazione di Nostra Aetate".
Quanto all’opportunità della trattativa vaticana, ”posso avere le mie opinioni, ma non ho il diritto di intervenire nelle scelte interne di un’altra religione”.(Allora che stia zitto!) "Mi aspetto – ha concluso – che la Santa Sede sia esplicita nel ripudiare la negazione dell’Olocausto nel caso di una riconciliazione, per rassicurare il mondo ebraico, anche se il vero problema - ha tenuto a sottolineare - non è tanto monsignor Williamson, quanto "chiarire che Nostra Aetate non è sul tavolo".
tratto da Vatican Insider
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Ma che origine ha questo diabolico documento "Nostra Aetate"?
CCC 892. L'assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in " maniera definitiva ", propongono, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi. A questo insegnamento ordinario i fedeli devono " aderire col religioso ossequio dello spirito "(a) che, pur distinguendosi dall'ossequio della fede, tuttavia ne è il prolungamento.
Leggendo cio' che ho messo sotto si ha la certezza che questi signori, che hanno preso possesso, indebitamente, della Chiesa Cattolica, non sono Divinamente assisititi, (tesi di Cassiciacum) e gli esempi negli ultimi 50 anni si sprecherebbero...
La massoneria e il loro rapporto con la gerarchia Conciliare....
l’ordine ebraico-massonico dei B’nai B’rith che, contravvenendo gli statuti delle logge massoniche, accetta solamente degli ebrei e conta nel mondo più di 46 logge esclusivamente ebraiche, serve da legame tra tutte le internazionali sopra citate.
(Rodriguez, Josè Maria Caro, Mystery of freemasonry unveiled, Christian Book Club of America, 1985)
Il presidente del “B’naï B’rith”, Label Katz, incontrò in udienza privata Giovanni XXIII nel gennaio 1960. Tramite Jules Isaac (membro del “B’naï B’rith”) l’Ordine ha giocato un ruolo di primo piano nella preparazione del documento Nostra Ætate del Concilio Vaticano II.
IL CARDINALE DEL B’NAÏ B’RITH
Il 16 novembre 1991, il card. Albert Decourtray, Arcivescovo di Lione e Primate di Francia, riceveva il Premio internazionale dell’azione umanitaria del distretto XIX (Europa) del “B’naï B’rith”. Nel discorso pronunciato per la consegna della medaglia ricordo a Decourtray, Marc Aron, presidente del “B’naï B’rith” francese, fece un’allusione molto interessante circa l’evoluzione delle relazioni tra gli ebrei e il Vaticano: “Poi venne Jules Isaac, un “B’naï B’rith”; il suo incontro con Giovanni XXIII è la punta dell’iceberg; il Vaticano II, Nostra Ætate, le direttive conciliari per lo sradicamento di ogni concetto antigiudeo nella catechesi e nella liturgia…”.
Ecco chi era Jules Isaac,(massone) colui che insieme al Cardinale Bea (Ebreo Convertito)scrisse la Nostra Etate.
La genesi di “Nostra Aetate”
Come abbiamo visto, sia gli ebrei che i cristiani, ritengono che “N.A.” sia la “Dichiarazione” più importante del Concilio, avendo dato luogo ad una nuova èra, quella della “chiesa conciliare” (come l’hanno chiamata i cardinali Benelli e Kasper), fondata sui rapporti tra ebraismo e cristianesimo, in essa Gesù non è più necessario alla salvezza degli ebrei, i quali sono sempre cari a Dio, sono tuttora il suo popolo eletto e restano nella sua Alleanza che non è stata mai revocata.
Ma come si è arrivati a tanto?
Marx Jules Isaac, è stato uno dei protagonisti principali della formazione di “N. A.”; egli era un ebreo, non credente, tendenzialmente comunista ed iscritto al B’nai B’rith (la massoneria ebraica), come ha rivelato il presidente del B.B. francese Marc Aron, il 16 novembre del 1991, nel discorso in occasione della premiazione del card. Decourtray ().
L’incontro tra Roncalli e Isaac (13 giugno 1960) fu organizzato dal B.B e da alcuni uomini politici socialcomunisti ().
L’altro artefice di “N.A” fu il card. Agostino Bea (). Il porporato tedesco, volle incontrare - subito dopo aver ricevuto da Roncalli l’incarico di arrivare ad un documento “revisionista” sui rapporti giudaico-cristiani - Nahum Goldman, presidente del Congresso Mondiale Ebraico, a Roma il 26 ottobre 1960. Bea chiese a Goldman, da parte di Roncalli, una bozza per il futuro documento del Concilio sui rapporti cogli ebrei e sulla libertà religiosa (“N.A” e “D.H”). Il 27 febbraio 1962 il memorandum fu presentato a Bea da Goldman e Label Katz (membro del B.B.), a nome della Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Ebraiche. Ebbene questa bozza ispirata dalla massoneria ebraica (B.B.) e dal Congresso Mondiale Ebraico, ha prodotto Nostra Aetate ().
Lo stesso Bea, sin dal 1961, incontrava spesso, a Roma, il rabbino Abraham Heschel, professore al seminario teologico ebraico, che «come collega scientifico di Bea... esercitò un notevole influsso sulla elaborazione di “N.A.”» ()
Nel 1986 Jean Madiran ha svelato l’accordo segreto di Bea-Roncalli con i dirigenti ebrei (Isaac-Goldman), citando due articoli di Lazare Landau, su Tribune Juive (n° 903, gennaio 1986 e n° 1001, dicembre 1987). Landau scrive: «nell’inverno del 1962, i dirigenti ebrei ricevevano in segreto, nel sottosuolo della sinagoga di Strasburgo, un inviato del papa... il padre domenicano Yves Congar, incaricato da Bea e Roncalli di chiederci, ciò che ci aspettavamo dalla Chiesa cattolica, alla vigilia del Concilio... la nostra completa riabilitazione, fu la risposta... In un sottosuolo segreto della sinagoga di Strasburgo, la dottrina della Chiesa aveva conosciuto realmente una mutazione sostanziale» ().
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B'nai B'rith viene ricevuto in Vaticano da svariati anni | | |
Ed oggi che avviene nella Chiesa?...
Il 12 febbraio 2010, Moshé Smith, presidente della organizzazione internazionale ebraica massonica, B'nai B'rith, è stato ricevuto in Vaticano. in alto, l'omaggio reso a Papa Benedetto XVI: un quadro di Mordechai Rosenstein.
Durante un'altra visita di 112 membri del B'nai B'rith al Vaticano, il 18 dicembre 2006, Benedetto XVI ha salutato con queste parole:
"Ho il piacere di salutare questa delegazione del B'nai B'rith.
Dopo la Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II nel 1965, i leader del B'nai B'rith ci hanno visitato in più occasioni. Oggi, 18 dicembre [2006], in segno di spirito di comprensione, rispetto e stima reciproca che è cresciuta tra le nostre due comunità, vi do il benvenuto e, attraverso di voi,
tutti coloro che rappresentate».
Giovedì 12 maggio 2011...
B’nai B’rith XVI
Cari amici, sono lieto di salutare questa delegazione di B'nai B'rith International. Ricordo con piacere il mio primo incontro con una delegazione della vostra organizzazione circa cinque anni fa. In questa occasione, desidero esprimere apprezzamento per il vostro impegno nel dialogo tra cattolici ed ebrei e in particolare per la vostra partecipazione attiva all'incontro del Comitato Internazionale di Collegamento Cattolico-Ebraico, svoltosi a Parigi alla fine di febbraio. (…) Ciò che è accaduto in questi quarant'anni va considerato come un grande dono del Signore e un motivo di sincera gratitudine verso Colui che guida i nostri passi con la sua saggezza infinita ed eterna. L'incontro di Parigi ha confermato il desiderio dei cattolici e degli ebrei di affrontare insieme le sfide immense delle nostre comunità in un mondo in rapido mutamento e, in maniera significativa, la nostra comune responsabilità religiosa di combattere la povertà, l'ingiustizia, la discriminazione e la negazione dei diritti universali dell'uomo. Ci sono molti modi in cui ebrei e cristiani possono cooperare per migliorare il mondo secondo la volontà dell'Onnipotente per il bene dell'umanità. Nell'immediato i nostri pensieri sono rivolti a opere concrete di carità e servizio ai poveri e ai bisognosi (tipica attività della finanzia ebraica, ndr).
(Messaggio di Benedetto XVI alla delegazione della B’nai B’rith International ricevuta in Vaticano il 12.05.2011)
Come si puo' notare la connivenza della gerarchia con questa setta massonica è evidente e il tutto ha avuto inizio con il conciliabolo vaticano II, se la san Pio X dovesse accettare il documento diabolico "Nostra Aetate", tradirebbe ciò che ha fatto negli ultimi 50 anni e questo sarebbe assurdo. Per quanto riguarda gli ebrei consiglio loro caldamente di leggersi le omelie di San Giovanni Crisostomo: forse capiranno in che stato si trovano:
Direi proprio una grande differenza tra "Nostra Aetate" e S.Giovanni Crisostomo e svariati papi dopo di lui ! Guarda caso fu un'enciclica "concordata". ma un'enciclica può essere concordata con quelli che furono sempre ostili o nemici ? Teoricamente sì, se coloro che furono sempre ostili dimostrano di non esserlo più. L'hanno dimostrato come? Imponendo una loro visione! Ma, al di là di un concordato con ex nemici della Chiesa, è proprio necessario che un'enciclica venga concordata con altri, comunque fuori della Chiesa Cattolica ? Mi sembra decisamente inusuale e forse parecchio fuorviante....
RispondiEliminaPossibile che non vedete quanto lo scientismo e il materialismo stanno combinadno, facendo perderdere il senso della vita e il senso delle cose. Siete sempre lì rancorosi e cercate ciò che noi ogni giorno non riusciamo ad essere come veri cristiani. Basta con le scomuniche, con le certezze di avere verità assolute e trovare il nemico fuori e non dentro di noi. Un caro augurio di cuore sincero.
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