del 28 novembre 2011
Perché il Preambolo Dottrinale che Le ha consegnato il Card. Levada lo scorso 14 settembre è circondato da un cotale segreto sia da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede sia da parte della Fraternità San Pio X? Cosa nasconde questo silenzio ai sacerdoti e ai fedeli della Tradizione?
Da parte di Roma, la discrezione s’impone anche perché questo testo – pur nello stato attuale che necessita numerosi chiarimenti – rischia fortemente di suscitare l’opposizione dei progressisti, i quali non ammettono la semplice idea di una discussione sul Concilio, perché considerano che questo Concilio pastorale sia indiscutibile o “non negoziabile”, come se si trattasse di un Concilio dogmatico.
Meglio fare apparire le difficoltà che le soluzioni
Dal momento che questo documento è poco chiaro, a suoi occhi, non sarebbe più semplice opporre la non ricevibilità ai suoi autori?
Dal momento che il dibattito tra noi e Roma è essenzialmente dottrinale e verte principalmente sul Concilio, e considerato che questo dibattito non riguarda solo la Fraternità San Pio X, ma proprio tutta la Chiesa, le precisazioni che otterremo o meno, avranno il merito non trascurabile di far meglio apparire dove stanno le difficoltà e dove le soluzioni. È questo lo spirito che ha sempre guidato i nostri colloqui teologici in questi due ultimi anni.
Questo documento serve da preambolo ad uno statuto canonico, questo non comporta implicitamente la rinuncia alla tabella di marcia che Lei aveva fissata e che prevedeva innanzi tutto una soluzione dottrinale prima di un accordo pratico?
Si tratta proprio di un preambolo dottrinale la cui accettazione o il cui rifiuto condizionerà l’ottenimento o meno di uno statuto canonico. La dottrina non passa affatto in secondo piano. E prima di impegnarci su un eventuale statuto canonico, studieremo in maniera attenta questo Preambolo con il criterio della Tradizione, alla quale siamo fedelmente legati. Poiché noi non dimentichiamo che sono proprio le divergenze dottrinali all’origine della differenza fra Roma e noi, da 40 anni; il metterle da parte per ottenere uno statuto canonico ci esporrebbe al veder riemergere inevitabilmente le stesse divergenze, tale da rendere lo statuto canonico più che precario, molto semplicemente invivibile.
Dunque, in fondo nulla è cambiato dopo questi due anni di colloqui teologici fra Roma e la Fraternità San Pio X.
Tutte queste iniziative, tutti questi interventi, indicano chiaramente che la Fraternità San Pio X non è più la sola a vedere i problemi dottrinali posti dal Vaticano II. Questo movimento si estende e non si fermerà più.
A Roma stessa, le interpretazioni evolutive che si danno della libertà religiosa, le modifiche che sono state apportate a questo proposito nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nel suo Compendio, le correzioni attualmente allo studio del Codice di Diritto Canonico… esprimono la difficoltà che si incontra quando ci si voglia attenere ai testi conciliari ad ogni costo, e dal nostro punto di vista questo dimostra proprio l’impossibilità di aderire in maniera stabile ad una dottrina in movimento.
Ai suoi occhi, cos’è che oggi è stabile dottrinalmente?
La situazione presente della Chiesa, nei nostri paesi un tempo cristiani, è la caduta drammatica delle vocazioni: quattro ordinazioni a Parigi nel 2011, una sola nella diocesi di Roma per il 2011-2012; è la rarefazione allarmante dei preti: come quel curato nell’Aude che ha 80 chiese; si tratta di diocesi esangui al punto che nel prossimo avvenire in Francia bisognerà raggrupparle come sono già state raggruppate le parrocchie… In una parola, la gerarchia ecclesiastica oggi è alla testa di strutture sovradimensionate per degli effettivi in calo costante, cosa che è propriamente ingestibile e non solo sul piano economico… Per darne un’idea, si pensi che bisogna mantenere attivo un convento concepito per 300 religiosi quando non ne sono rimasti che 3. Tutto questo può continuare così ancora 10 anni?
Dei giovani vescovi e preti che ereditano questa situazione prendono sempre più coscienza della sterilità di 50 anni di apertura al mondo moderno. Non danno la colpa unicamente alla laicizzazione della società, si interrogano sulle responsabilità del Concilio che ha aperto la Chiesa a questo mondo in piena secolarizzazione. Essi si chiedono se la Chiesa poteva adattarsi fino a questo punto alla modernità, senza adottarne lo spirito.
Questi vescovi e questi preti si pongono tali domande, e certuni le pongono a noi… discretamente, come Nicodemo. Noi rispondiamo loro che è necessario sapere se di fronte a tale penuria, la Tradizione cattolica è una semplice opzione o una soluzione necessaria. Rispondere che è un’opzione significa minimizzare, cioè negare la crisi nella Chiesa e volersi accontentare con misure che hanno già dato prova della loro inefficacia.
L’opposizione dei vescovi
Ma anche se la Fraternità San Pio X ottenesse da Roma uno statuto canonico, non potrebbe offrire alcuna soluzione sul campo, malgrado tutto, poiché i vescovi vi si opporrebbero, come hanno fatto col Motu Proprio sulla Messa tradizionale.
Così è il Papa stesso che fa esperienza di questa dissidenza di molte conferenze episcopali, su questo argomento e su molti altri, e questo può permettergli di comprendere facilmente l’opposizione feroce che la Fraternità San Pio X incontrerà immancabilmente da parte dei vescovi nelle loro diocesi. Si dice che Benedetto XVI desideri personalmente una soluzione canonica; occorrerà anche che voglia usare i mezzi che la rendano realmente efficace.
È in ragione della gravità della crisi recente che Lei ha indetto una nuova crociata del Rosario?
Pregando per la Chiesa, per la consacrazione della Russia, come ha chiesto la Santa Vergine a Fatima, e per il trionfo del Suo Cuore Immacolato, noi ci eleviamo al di sopra delle nostre aspirazioni troppo umane, superiamo i nostri timori troppo naturali. È solo a questa altezza che potremo veramente servire la Chiesa, col compimento del dovere di stato affidato ad ognuno di noi.
Menzingen, 28 novembre 2011
A Gianlù, l'hai chiamato e t'ha risposto, sei proprio forte!
RispondiEliminaCVCRCI
Hahhahahahahhh, è vero! Glie l'ho detto anch'io, stamattina!!.. ^_____^
RispondiElimina;))