Santissimo Padre,
i colloqui e gli incontri col Cardinale Ratzinger e i suoi collaboratori, benché abbiano avuto luogo in un’atmosfera di cortesia e di carità, ci hanno convinto che il momento di una collaborazione franca ed efficace non sia ancora arrivato.
In effetti, se ogni cristiano è autorizzato a chiedere alle autorità competenti della Chiesa che gli si mantenga la fede del suo battesimo, che dire dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose?
È per mantenere intatta la fede del nostro battesimo che noi abbiamo dovuto opporci allo spirito del Vaticano II e alle riforme che esso ha ispirato.
Il falso ecumenismo, che è all’origine di tutte le innovazioni del Concilio, nella liturgia, nelle nuove relazioni della Chiesa e del mondo, nella concezione stessa della Chiesa, conduce la Chiesa alla rovina e i cattolici all’apostasia.
Radicalmente opposti a questa distruzione della nostra fede e risoluti a permanere nella dottrina e nella disciplina tradizionali della Chiesa, specialmente in ciò che concerne la formazione sacerdotale e la vita religiosa, noi sentiamo la necessità assoluta di avere delle autorità ecclesiastiche che sposino le nostre preoccupazioni e ci aiutino a premunirci contro lo spirito del Vaticano II e lo spirito di Assisi.
Per questo noi chiediamo diversi vescovi, scelti nella Tradizione, e la maggioranza dei membri della Commissione Romana, allo scopo di proteggerci da ogni compromissione.
Dato il rifiuto di considerare le nostre richieste, ed essendo evidente che lo scopo di questa riconciliazione non è lo stesso per la Santa Sede e per noi, crediamo sia preferibile attendere un tempo più propizio per il ritorno di Roma alla Tradizione...
di Don Pierpaolo Petrucci
Malgrado ciò il concilio rimane ufficialmente il punto di riferimento per l’annuncio del messaggio della fede, come ha ribadito lo stesso Benedetto XVI nella sua predica alla messa crismale: “I testi del Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica sono gli strumenti essenziali che ci indicano in modo autentico ciò che la Chiesa crede a partire dalla Parola di Dio.”
Nell’Anno della Fede che è anche il ricordodell’apertura del Concilio Vaticano II 50 anni fa, si deve quindi“annunciare il messaggio della fede con nuovo zelo e con nuova gioia”partendo da queste basi.
L’invito è molto stimolante per i sacerdoti che hanno dato la loro vita per la salvezza delle anime. Il problema è che le basi dottrinali su cui si vuol fondare la predicazione sono incrinate. La nuova dottrina ecumenica basata appunto sui documenti del concilio afferma la presenza di valori di salvezza nelle comunità separate, ( 3) che farebbero ugualmente parte della Chiesa di Cristo, non più identificata ontologicamente con la Chiesa cattolica (4). L’assioma “extra ecclesia nulla salus” non è più riproposto nella sua chiarezza dogmatica, minando lo slancio missionario stesso della Chiesa.
Tali fondamenti hanno portato ad affermare che l’Antica Alleanza è ancora in vigore ( 5), rinunciando ad operare per la conversione dei giudei all’unica verità che è Gesù Cristo. In questa nuova concezione dell’annuncio del Vangelo non si tratta più, prima di tutto, di salvare le anime che sono nell’errore, ma di far partecipare gli altri “a una grande gioia”. La nuova evangelizzazione diventa così l’annuncio della buona novella, secondo cui, per l’Incarnazione di Gesù siamo tutti salvi, (6) quindi occorre unirsi con tutte le religioni per realizzare un mondo migliore, più ecologico, dove tutti possano vivere in pace (7).
Neppure i pagani sono dimenticati e si supplica Dio onnipotente di togliere “ l’iniquità dal loro cuore in modo che, abbandonati i lori idoli, si convertano al Dio vivo e vero ed al suo unico Figliolo Gesù Cristo, Dio e Signore nostro”.
Questo linguaggio è sparito, bandito dalla predicazione. Non si parla più della necessità di convertirsi dalle false religioni per abbracciare la fede ed entrare nella Chiesa Cattolica. Difficile non vederne la causa appunto nelle nuove dottrine del concilio.
La Fraternità San Pio X, basandosi sul magistero perenne, ha manifestato da sempre la sua opposizione a tale nuova dottrina, in contrasto con tutta la Tradizione. La Chiesa infatti ha proprio per mandato divino la predicazione della verità, indispensabile alla salvezza delle anime poiché “chi non crederà sarà condannato”.
La nuova evangelizzazione quindi, per portare frutti, non potrà fondarsi su basi eronee, ma sulla predicazione integrale della verità cattolica che ha una forza divina per convertire le anime e rigenerare la società cristiana.
Note
2 - Serafino Lanzetta. Juxta modum. Il Vaticano II riletto alla luce della tradizione della Chiesa, ed. Cantagalli 2012.
3 - Unitatis redintegratio n°3
4 - Lumenn gentium n° 8
5 - Discorso di Benedetto XVI alla sinagoga di Roma, 17-01-2010: “A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione di Dio nella Antica Alleanza. È al popolo ebraico che appartengono ‘l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne' (Rm 9,4-5) perché ‘i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!' (Rm 11,29)” (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 839).
6 - Giovanni Paolo II, Messaggio ai popoli d’Asia, Manila, 21 febbraio 1981.
7 - Benedetto XVI, Discorso alla curia, 21dicembre 2007 - Vedere la sintesi in Evangelizzazione o ecumenismo?, Veritas n° 66
del 29 agosto 1987
Davvero grazie, .......,
di questa splendida lettera di Monsignore ai futuri quattro vescovi. Sembra veramente il testamento spirituale di un Padre ai suoi figli...
La luminosissima e splendida fede cattolica integrale di questo santo vescovo brilla grandemente, infondendo in chi legge il perfetto equilibrio interno che scaturisce dall'apprendimento della Verità tutta intera insegnata da Nostro Signore e trasmessa dagli Apostoli.
Qui ogni cosa occupa il suo preciso posto, e ci è di immenso conforto leggere e sapere che l'amore per Santa Madre Chiesa, per la Roma eterna non deve mai passare dal cuore dei suoi figli battezzati, perchè prima o dopo Nostro Signore ricostituirà la sua Sposa confermandola nella Verità. E anche "Pietro", una volta ravveduto, confermerà i suoi fratelli...e le porte degli inferi non prevarranno mai.
Questa meravigliosa lettera fa anche eco al commento di Mons. Williamson, laddove ricorda che quando Monsignore prese finalmente la santa decisione di trasmettere l'episcopato a quattro dei suoi figli, in lui la chiarezza mentale e spirituale riprese tutto il suo vigore, e non lo lasciò mai più.
Preghiamo e speriamo che la fraternità non si spacchi, che questo non venga permesso, perchè è l'ultimo baluardo cattolico che il Signore si è degnato di mantenere a questa sua martoriata Chiesa. Affidiamoci al Cuore Immacolato di Maria, debellatrice di tutte le eresie e mediatrice di tutte le grazie, e imploriamola di custodirci saldi nella fede per il bene della chiesa e per il ritorno dello Sposo, quando giungerà...che trovi ancora la fede sulla terra, che trovi ancora figli che leveranno lo sguardo in Alto, aspettando la vicina liberazione. (Anna Rita)
Adveniat Regnum tuum
Ai signori abbé Williamson, Tissier de Mallerais, Fellay e de Galarreta.
Carissimi amici,
la cattedra di Pietro e le posizioni autorevoli a Roma sono occupate da degli anticristi, quindi la distruzione del Regno di Nostro Signore all’interno stesso del Suo Corpo mistico qui in terra prosegue rapidamente, specialmente con la corruzione della Santa Messa, splendida espressione del trionfo di Nostro Signore per mezzo della Croce, Regnavit a ligno Deus, e fonte dell’estensione del Suo Regno nelle anime e nelle società.
Così che appare con evidenza la necessità assoluta della permanenza e della continuazione del sacrificio adorabile di Nostro Signore, perché «venga il Suo Regno». La corruzione della Santa Messa ha comportato la corruzione del sacerdozio e l’universale decadenza della fede nella divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Dio ha suscitato la Fraternità Sacerdotale San Pio X per il mantenimento e la perpetuità del suo sacrificio glorioso ed espiatorio nella Chiesa. Egli si è scelto dei veri sacerdoti, istruiti e convinti di questi divini misteri. Dio mi ha fatto la grazia di preparare questi leviti e di conferire loro la grazia sacerdotale per la perseveranza del vero sacrificio, secondo la definizione del Concilio di Trento.
Questo ci ha valso la persecuzione della Roma anticristo. Dal momento che questa Roma modernista e liberale prosegue la sua opera distruttrice del Regno di Nostro Signore, come provano Assisi e la conferma delle tesi liberali del Vaticano II sulla libertà religiosa (1), io mi vedo costretto dalla Divina Provvidenza a trasmettere la grazia dell’episcopato cattolico che ho ricevuta, affinché la Chiesa e il sacerdozio cattolico continuino a sussistere per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
È per questo che, convinto di compiere solo la santa Volontà di Nostro Signore, con questa lettera vi chiedo di accettare di ricevere la grazia dell’episcopato cattolico, come l’ho già conferito ad altri sacerdoti in altre circostanze.
Vi conferisco questa grazia confidando che quanto prima la Sede di Pietro sarà occupata da un successore di Pietro perfettamente cattolico, nelle mani del quale voi potrete rimettere la grazia del vostro episcopato perché egli la confermi.
Lo scopo principale di questa trasmissione è di conferire la grazia del sacramento della Cresima ai ragazzi e ai fedeli che ve la chiederanno.
Io vi scongiuro di rimanere legati alla Sede di Pietro, alla Chiesa Romana, Madre e Maestra di tutte le chiese, nella fede cattolica integrale, espressa nei simboli della fede e nel catechismo del Concilio di Trento, conformemente a ciò che vi è stato insegnato nel vostro seminario. Rimanete fedeli nella trasmissione di questa fede, perché venga il Regno di Nostro Signore.
Infine, io vi scongiuro di rimanere legati alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, di rimanere profondamente uniti tra voi, sottomessi al suo Superiore Generale, nella fede cattolica di sempre, ricordatevi di queste parole di San Paolo ai Galati: «Sed licet nos aut angelus de coelo evangelizet vobis praeterquam quod evangelizavimus vobis, anathema sit. Sicut praedicimus et nunc iterum dico: si quis evangelizaverit praeter id quod accepistis, anathema sit.» [se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! L’abbiamo detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema! (Gal. 1, 8-9)].
Carissimi amici, siate la mia consolazione in Cristo Gesù, rimanete forti nella fede, fedeli al vero sacrificio della Messa, al vero e santo Sacerdozio di Nostro Signore, per il trionfo e la gloria di Gesù in Cielo e sulla terra, per la salvezza delle anime, per la salvezza della mia anima.
Nei Cuori di Gesù e Maria, vi abbraccio e vi benedico.
NOTA
1- Con tutta probabilità, qui Monsignore si riferisce alla risposta ai Dubia sulla Dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae, presentati alla Congregazione per la Dottrina della Fede il 6 novembre 1985, risposta trasmessa a Mons. Lefebvre dal Prefetto della Congregazione, il Card. Joseph Ratzinger, il 9 marzo 1987.
"la LA CATTEDRA di Pietro e le posizioni autorevoli a Roma sono occupate da degli anticristi, quindi la distruzione del Regno di Nostro Signore all’interno stesso del Suo Corpo mistico..."
RispondiEliminaBe,DIREI CHE SONO PAROLE CHE NON LASCIANO ALCUN DUBBIO !
Peccato, ma non glie ne faccio alcuna colpa, essendo stato solo in questa battaglia, che non si sia spinto più in là dando indicazioni ancor più chiare per le generazioni future di preti e consacrati!
Arrivare a dire che la cattedra di Pietro è occupata da un anticristo, è, a mio modo di vedere, un modo chiaro di dire che il papa è un antipapa, non il Vicario di Cristo!
Ma capisco che tali deduzioni siano talmente ovvie, ma così terribili, che molti possano rifiutarne le conseguenze pratiche e si immergano con placidità negli errori vaticani, pur di non scomporre il loro credo basato su gerarchia e non sulla Fede.
Lasciarsi guidare dagli uomini è sempre stato più conveniente e meno temerario da che mondo è mondo...Il socialismo lo insegna!
Pregherei i gent. redattori e bloggers di leggere (se lo gradiscono) l'interessante dibattito che si sta svolgendo su chiesaepostconcilio, circa i rischi e le speranze legati all'accordo Roma-FSSPX auspicato da Fellay, con alcune riserve.
RispondiEliminaStanno rispondendo ad una domanda cruciale che chiede in sostanza:
"COME fidarsi di persone inaffidabili che dicono una cosa e ne fanno un' altra, per giiochi di potere?"
(Veniamo caldamente esortati ad aver fiducia nel "soprannaturale" secondo le indicazioni di mons. Fellay).
Si parla tra l'altro di certe strane "condizioni" poste da Roma alla FSSPX, che il fedele cattolico medio non sa affatto in che consistano e quali ripercussioni abbia sul futuro della FSSPX e dell'intera Tradiziione, quindi sulla custodia salvaguardia della Fede cattolica, mi pare....
Penso che un vostro pertinente commento sarebbe molto utile ai lettori confusi (come me) per chiarirsi un po' le idee sulla grave e indecifrabile situazione. Grazie mille.
(pecora confusa)
volevo dire: gradirei leggere in quel blog un vostro pertinente intervento-commento sulla situazione ecc....(in risposta al dibattito in corso)
Elimina(pecora confusa)
Capisco lo sconcerto, ma la risposta l'Anonimo se l'è già data: stando così le cose (tenute nel mistero) non ci si può fidare di nessuno. Nessuno, dico. Dopo avere letto le brutte cose macchinate da Fellay sul caso Krah (vedi il link su www.agerecontra.it ) pensare male è d'obbligo. Non vorrei che tra le garanzie che Fellay chiede a Roma, quella più importante fosse la gestione del patrimonio finanziario: c'è da aspettarsi di tutto!
EliminaAvevo detto di non fidarsi di nessuno. Intendevo dire: né di Fellay, né di quelli di Roma. Credo che oggi sia necessario rimanere fermi nelle posizioni sicure e aspettare come le sentinelle che scrutano l'orizzonte e ad ogni bruscolino che si intravvede fanno ipotesi, non teoremi. Di qualcuno ci si dovrà pur fidare in futuro! Nell'attesa degli eventi, ricordo che il Vangelo di Matteo,24, dice di guardarsi dagli inganni; però in quella fase ultima della storia non dice di rivolgersi a Pietro (chissà perché?), ma anzi dice di guardarsi dai falsi cristi e dai falsi profeti. Dunque: i criteri tradizionali dati da Gesù in precedenza sembrano saltati. Analoga considerazione farei a proposito del passo di Apocalisse 11 dove non sono né Pietro, né Paolo (morti da un pezzo)i due testimoni che avranno la missione profetica di contrastare la bestia che sale dall'abisso (anticristo) nel tempo in cui la città santa sarà occupata dai pagani. Il futuro (forse non lontano) ci dirà chi saranno, o chi sono, questi personaggi a cui fare riferimento, dal momento che anche qui la Scrittura non dice di seguire Pietro...
EliminaNel frattempo continuiamo a tenere d'occhio gli altri tre vescovi della FSSPX e qulche altro personaggio di spessore come don Curzio Nitoglia. Questi sono per ora le poche menti lucide di cui ci si può fidare. La Provvidenza provvederà.
Cara "pecora confusa",
Eliminanon è sempre facile intervenire su altri blog, inserendosi in altre discussioni e contemporaneamente portare avanti le proprie...
Grazie per la fiducia espressa in un nostro intervento (utile, secondo te) ma, personalmente, non condividendo la linea di pensiero portata avanti da quel blog, difficilmente mi inserisco nella discussione, per non ingenerare spiacevoli reazioni, come quelle di cui è stato fatto oggetto anche Stefano...
Non approvo il comportamento di alcuni singoli i quali, forti della loro veneranda età e della troppa considerazione di sé, si sentono in diritto di lanciar insulti a piene mani, allontanando violentemente chi pensi diversamente da loro. Sono "confronti" che, finchè posso, evito di fare a priori, per non cadere anch'io nella mancanza di rispetto. Abbiamo aperto un nostro blog apposta, proprio per poter esprimere liberamente il nostro pensiero, senza essere continuamente censurati. Chi si sente "confuso" da altre posizioni troppo...liquide, può sempre digitare questo indirizzo e dare un'occhiata anche di qua.
Grazie Annarita è proprio così.
EliminaCVCRCI
Ohimè, spero di non essere anche io nella lista di quelli "di veneranda età, che lanciano insulti a piene mani.."
EliminaSe ciò fosse o dessi l'impressione, me ne scuso!
Soltanto certi sicuri di sè e idolatri di qualcuno, mi fanno "venire i fumi"
Mardu, cosa dici?...
EliminaRispondevo a "pecora confusa" riferendomi a chi scrive nel blog "chiesa e post concilio". Una persona di veneranda età,( più veneranda della tua ^__^) che pretende sacro rispetto da tutti, senza portarlo a nessuno...
cara A.rita, grazie dei cortesi chiarimenti. Avete le vostre buone ragioni, che ritengo condivisibili, poichè leggo tanti blog e confronto discorsi e atteggiamenti morali e dialettici di vari tipi umani....
EliminaGrazie dei riferimenti storici illuminanti, che mi aiutano a sciogliere tanti dubbi.
Pare ora che mons. Fellay si trovi già "incastrato", ahimè, in una certa trappola, se provate a leggere gli ultimi aggiornamenti....
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/06/santa-sede-fsspx-il-perfezionamento.html
(non so ancora bene che specie di intrighi o risvolti del preambolo lo abbiano incastrato, ma mi pareva, secondo sapienza antica, che ...."fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio"...di questi tempi oscuri!)
(pecora confusa)
Leggendo certe informazioni sul caso Krah e Fellay, si capiscono più cose e si rimane meno confusi su certi comportamenti che diventano molto chiari poichè se ne capisce bene la finalità...
Eliminauna ragionevole obiezione posta da un blogger, circa il caso che continui la condizione di separazione giuridica:
RispondiElimina"Non si porrebbe a un certo punto il problema di nominare altri vescovi? E questo non potrebbe creare il rischio di una chiesa parallela?"
(pecora confusa)
La "chiesa parallela" non è la fsspx, che ha solo CONTINUATO la Tradizione bimillenaria di Roma, ma è la chiesa conciliare che premeditatamente si è allontanata dalla santa Fede di sempre.
EliminaSo che è difficile da digerire, ma questa è la realtà. Nella Fraternità è continuata la fede cattolica, ed avendo la successione apostolica, è continuata anche una parte della Chiesa Cattolica Apostolica Romana nella sua reale identità cattolica, mentre i pontefici e la Gerarchia, che si sono perfidamente trascinati dietro il popolo inconsapevole, si sono voluti spostare - forti del loro malvagio concilio - in un'altra NUOVA dimensione, CON NUOVA TEOLOGIA, NUOVA LITURGIA, NUOVO SACERDOZIO, NUOVE PASTORALI, all'insegna del falso ecumenismo, della letale libertà religiosa, della perniciosa collegialità, del diabolico sincretismo inclusivista, preludio della futura anticristica chiesa mondializzata.
(Risposta in forma contratta: eventuali nuovi vescovi avranno la successione apostolica, per cui nessuna chiesa parallela, ma autentica chiesa cattolica.)
Mi permetto di "spezzare una lancia" a favore dei sedevacantisti o sedeprivazionisti (mamma, che paroloni..).
EliminaMia opinione è che SE, al momento di un ritorno della chiesa "ufficiale" romana alla tradizione, costoro rientrassero e riconoscessero il papa come Vicario, verrebbe a cadere ogni supposizione di sede vacante e rientrerebbero pure loro di diritto nella Chiesa cattolica.
Ovvero ritengo che, forti di un teorema analogamente valido , frutto di elaborazioni umane forse fallaci,ma che esaudiscono legittima aspirazione sulla Chiesa, TUTTI coloro che si sono discostati dal Concilio e dai papi successivi, per mantenere la Tradizione (e solo per questo motivo), nel momento in cui la situazione della Chiesa cambiasse radicalmente, rientrerebbero nella stessa e ne farebbero parte integrante da sempre.
Infatti la loro posizione attuale verrebbe giustificata sia da quanto successe nel postconcilio, sia dal loro ritorno immediato non appena cambiassero i presupposti e le motivazioni.
Scusate ma è difficile esprimersi su queste situazioni, ma spero che il mio discorso sia risultato un poco chiaro.
Io non posso intervenire su quel blog, ogni volta che intervengo sono insultato e a dire il vero non mi interessa, quel blog è "diretto" da falsi amici della FSSPX, che vogliono l'accordo ma di cui non importa nulla perchè continueranno nella loro fede ( che potrebbe essere anche cattolica) ma di sicuro della FSSPX non importa nulla.
RispondiEliminaCredo che con 4 vescovi la FSSPX sarà al riparo per gli anni necessari affinchè il Signore direttamente sistemerà la questione, abbi Fede.
Comunque non si capisce la tua confusione.
Cosa vorresti sapere?
CVCRCI
Ahhh, vedo con piacere che il caso Krah /Fellay, finalmente è stato notato ed è balzato nella cronaca-documentata che delinea il personaggio!
RispondiEliminaNon ho voluto segnalarlo personalmente poichè già tacciato di vilipendio alla Tradizione da qualcuno...
Aggiungasi che ricordavo ma non potevo indicare la fonte da cui avevo tratto le informazioni.
Ebbene, sì anche il caso recentissimo dell'avvocato Krah e la gestione di Fellay sul caso Williamson, sono la prova del nove dei tentativi di Fellay per eliminare gli"avversari" sulla strada del compromesso storico con la chiesa ex cattolica, papolatra ed ecumenista.
E pongono forti dubbi sui reali interessi spirituali di mons. Fellay.
X pecora confusa.
Scusi, ma perchè invece di girovagare su blog chiacchieroni e discuterecci non va ad informarsi su blog che seminano notizie, se questo non le basta ?
Se vuole ne segnalerò alcuni.Sappia dire.
Pubblicheremo Mardu, pubblicheremo....
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