"Condivido con voi due preoccupazioni. Una è una corrente pelagiana che c'è nella Chiesa in questo momento. Ci sono certi gruppi restaurazionisti. Ne conosco alcuni, ebbi occasione di riceverli a Buenos Aires. E uno si sente come tornare indietro di 60 anni! Prima del Concilio... Uno si sente nel 1940... Un aneddoto, solo per far capire, non per ridere, l'ho preso con molto rispetto, ma mi preoccupa; quando fui eletto, ricevetti una lettera da uno di questi gruppi (sarà stato l'accordista Fellay con la sua cerchia) che mi diceva: "Santità, le offriamo questo tesoro spirituale: 3525 rosari". Perchè non dicono abbiamo pregato per Lei, abbiamo chiesto... ma questa cosa di tenere i conti... E questi gruppi tornano a pratiche e a discipline che io ho vissuto - Voi no, perchè nessuno di voi è vecchio - a discipline, a cose che in quell'epoca si vivevano, ma oggi non ci sono..."
Secondo Bergoglione i Tradizionalisti sarebbero Pelagiani eretici...
Leggiamo cosa dice della CdF questo autentico modernista anticristiano:
"Sbaglierete, farete gaffe, ciò succede! Forse riceverete una lettera dalla Congregazione della Dottrina (della Fede) dicendo che avete detto questa o quella cosa... Ma non preoccupatevi. Spiegate quello che dovete spiegare, ma andate avanti... Aprite le porte, fate qualcosa lì dove la vita chiama. Preferisco una Chiesa che sbaglia facendo qualcosa che una Chiesa che si ammala restando chiusa...".
E questo signore sarebbe stato scelto dallo Spirito Santo per guidare la Chiesa?? Assurdo...
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Come commentare le scempiagini di questo signore che non osa definirsi "Papa" inquanto invischiato nell'eretica dottrina diabolica concilare sulla collegialità?.. Ci affidiamo al competente commento alla sua presunta elezione a Pontefice della "nuova Chiesa Conciliare" della Mater Boni Consilii:
in merito dell’elezione di Jorge M. Bergoglio
Sodalitium
Il comunicato del nostro Istituto dell’11 febbraio, terminava con queste parole: “Solo l’elezione di un vero Successore di Pietro potrebbe porre fine a questa crisi di autorità, ma la composizione del corpo elettorale lascia presagire – a vista umana – che la notte sarà ancora più fonda, e l’alba ancora lontana”. Purtroppo la realtà – con l’elezione del 13 marzo scorso – è andata al di là delle più fosche previsioni. Se il Grande Oriente d’Italia, e ancor più quella particolare organizzazione massonica che è il B’nai B’rith (Figli dell’Alleanza) si sono vivamente rallegrati della scelta fatta della persona di Jorge Mario Bergoglio, il mondo cattolico al contrario piange non solo per essere ancora privo di un vero, autentico e legittimo Successore di Pietro e Vicario di Cristo, ma anche perché occupa la sede Apostolica - in castigo dei nostri peccati e per altri imperscrutabili motivi – un vero nemico interno della Chiesa Cattolica.
Innanzitutto, i membri dell’Istituto intendono qui rinnovare pubblicamente la propria professione di fede cattolica del Concilio di Trento e Vaticano primo (DH 1862-1870) ed il giuramento antimodernista (DH 3537-3550), ed in particolare la propria fede “in ordine al primato ed al magistero infallibile del Romano Pontefice", Vicario di Cristo e Successore di Pietro, al quale Cristo ha affidato le chiavi del Regno dei Cieli, il compito di confermare i suoi fratelli nella fede, e di pascere il Suo gregge. Primato che Cristo ha affidato al solo Pietro, e non stabilmente all’intero collegio apostolico e ancor meno al “collegio episcopale”.
Gli avvenimenti recenti (rinuncia di Joseph Ratzinger, elezione di Jorge M. Bergoglio) hanno poi ricordato il ruolo di Dio e quello degli uomini durante la vacanza della Sede e l’elezione del nuovo Pontefice. Durante la vacanza della Sede, l’Autorità permane sempre in Cristo, Capo invisibile della Chiesa e solo “in radice” nel corpo morale che può designare il nuovo Pontefice.
Questo corpo morale elegge un candidato con degli atti umani propri a ognuno degli elettori; la persona eletta deve poi accettare, non solo a parole, ma nella realtà, il Sommo Pontificato, il che include la volontà oggettiva ed abituale di realizzare il fine stesso del Papato e il bene della Chiesa.
Anche questa accettazione ed intenzione sono degli atti umani, sottomessi a tutte le infermità di un altro atto umano. Questi atti umani – degli elettori e dell’eletto – costituiscono l’aspetto materiale del papato; papato che però non viene dagli uomini, ma da Cristo stesso che governa, santifica, insegna la Chiesa, abitualmente, “con” il suo vicario: “sarò con voi…” (Matt. 28, 20). Cristo comunica quindi a chi è stato canonicamente eletto ed ha realmente accettato l’Autorità che lo costituisce formalmente il Sommo Pontefice.
È con un semplice atto volontario di rinuncia che Joseph Ratzinger ha rifiutato l’elezione che era stata fatta della sua persona, rendendo così totalmente vacante la Sede; ha così reso esplicito quel suo non volere veramente governare la Chiesa “assieme a Cristo” che gli impediva, fin dall’inizio, di essere Papa. È con un atto della sua volontà, analogicamente, che Jorge M. Bergoglio non ha oggettivamente l’intenzione di governare la Chiesa accettando il Sommo Pontificato, al punto che la sera dell’elezione si è lui stesso presentato non come il Papa, ma solo come il “vescovo di Roma”, secondo la nuova dottrina della collegialità episcopale. Tutti gli atti di Jorge M. Bergoglio nella sua sede di Buenos Aires attestano, senza ombra di dubbio, che egli intende il suo ruolo in ordine al dialogo interreligioso, specialmente col giudaismo e all’ecumenismo (giungendo al punto di farsi benedire e imporre le mani dagli eretici), in fraterna unione con tutti i nemici della Chiesa e di Cristo, e nel più totale disprezzo della Tradizione dogmatica, liturgica e disciplinare della Chiesa Cattolica. Una simile pubblica, abituale intenzione è incompatibile con l’essere Papa,
cioè con l’essere “una cum” il Capo invisibile della Chiesa, Gesù Cristo Nostro Signore. È questa l’analisi che ci sembra dover fare per comprendere l’attuale situazione dell’autorità nella Chiesa.
Rivolgiamo quindi la nostra preghiera a Cristo Signore: “Domine, salva nos, perimus”! (Matt. 8, 23) Solo il Signore, nella mediazione di Maria, può salvare e salverà la Sua Chiesa.
Ci appelliamo poi ai cattolici che ancora si sentono legati alla tradizione della Chiesa, affinché aprano gli occhi e rompano coraggiosamente la comunione con chi non può rappresentare Gesù Cristo e la Sua Sposa, la Chiesa Cattolica.
Preghiamo infine i Santi Apostoli Pietro e Paolo affinché proteggano la Chiesa Romana, e i Santi Pontefici San Pio V e San Pio X affinché sostengano con la loro intercessione tutti i difensori della Chiesa dai suoi nemici interni ed esterni.
Verrua Savoia, 15 marzo 2013
"..Ci appelliamo poi ai cattolici che ancora si sentono legati alla tradizione della Chiesa, affinché aprano gli occhi e rompano coraggiosamente la comunione con chi non può rappresentare Gesù Cristo e la Sua Sposa, la Chiesa Cattolica..."
RispondiEliminaCondivido ogni concetto, molto chiaro e dirimente per le menti annebbiate da papolatria assoluta ed indiscriminata.
Ma specialmente mi auguro che sempre più cattolici aprano gli occhi ed abbiano il coraggio di guardare l'amaro che si vede e le storpiature, abilmente miscelate con frasi logicamente cattoliche, che degradano Chiesa e gerarchia.
L'ultima manifestazione di comunione a Luxuria dovrebbe aprire gli occhi anche ai ciechi...
Ok, occhi aperti, anzi apertissimi!
RispondiEliminaOra, cosa possiamo fare noi poveri fedeli, se non pregare e fare penitenza - come ci disse nel 1917 la Madonna a Fatima - affinchè N.S. Gesù Cristo intervenga al più presto per salvare la Sua Chiesa?!
Cosa possiamo fare se non rimanere fedeli sotto la croce del Corpo Mistico di Cristo crocifisso,come Maria SS. e San Giovanni, senza tradirlo come Giuda nè fuggire impauriti e scandalizzati come gli altri apostoli ?!
Cioè la soluzione di fronte allo sfacelo di una buona quota di episcopato sarebbe diventare protestanti?
RispondiEliminaQuesto sta già accadendo col filone apparizionista , ormai di fatto staccato dalla Chiesa. La soluzione per il comune fedele oltre ai mezzi di sempre , preghiera , sacramenti può essere solo quella estrema di un richiamo agli stessi pastori. Soluzione da attuare con umiltà ma lecita secondo S.Tommaso. Non conosciamo ancora l'esito della rinuncia di Benedetto XVI , nè le soluzioni che vorrà proporre papa Francesco. Possiamo dire che lui e papa Francesco rappresentino l'apostasia preannunciata per la fine dei tempi? Non mi sembra ci siano elementi così forti , pur nella confusione attuale.
Les recomiendo este excelente blog:
RispondiElimina"página católica"
Muy interesante, y con imperdibles comentarios de la gente.
.....ma Bergoglione è anche membro onorario del Rotary....
RispondiEliminahttp://gianmicheletinnirello.files.wordpress.com/2013/03/francesco-rotary.jpg?w=640&h=383
"Cioè la soluzione di fronte allo sfacelo di una buona quota di episcopato sarebbe diventare protestanti?.."
RispondiElimina"Non conosciamo ancora l'esito della rinuncia di Benedetto XVI , nè le soluzioni che vorrà proporre papa Francesco...."
C'è chi si picca di intervenire sempre senza aver attentamente vagliato il blog nelle sue espressioni di sempre e senza ben leggere titoli ed analisi.
In questo modo non può capire nulla di quanto viene scritto ed analizzato e trae conclusioni mai proferite nel blog.
Ripeto ancora di rileggersi da 1 anno a questa parte tutti gli interventi effettuati dal blog "NON POSSUMUS".
Altrimenti è meglio astenersi dal trarre conclusioni come fossero del blog e dal fare commenti inutili.
Almeno, mi permetto non essendo gestore del blog, poichè mi annoia sentirmi in dovere di rispondere a questi signori che traggono in inganno chi si avvicina qui senza osare commenti,ma solo per leggere e, magari, imparare !
Carissimo Mardu,
Eliminachi interviene così costantemente e fedelmente come fai tu ormai da anni, può permettersi questo ed altro....
E ti ringrazio di cuore per il fatto che, nonostante ti annoi, ugualmente rispondi ad alcuni che, se in buona fede o no lo sa Dio, mistificano quello che è fin troppo chiaro nel linguaggio degli articoli....
Ad ogni modo spero di poter riprendere ad intervenire nei commenti, e sollevarti giustamente dal sentirti in dovere di rispondere ribadendo ciò che è ovvio.
Eppoi, dare dei protestanti a quattro poveracci che cercano in ogni modo di restare Cattolici Apostolici Romani, nonostante culatello sesto, nonostante wojtyla vudù e indù, nonostante badoglietto in sedicesimo, nonostante lubianka gorgoglio, vuol proprio dire essere della stessa pasta delle apostati gerarchie terminali: immeritevole di risposta. Ma vaff...
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