giovedì 29 agosto 2013
"Quando il Papa insegna, quando dichiara alla Chiesa che una tale dottrina è vera o falsa, che una tale linea di condotta è buona o cattiva, è Gesù Cristo stesso che parla per bocca del Suo Vicario; e siccome Gesù Cristo è la verità infallibile, non può tollerare che il suo Vicario possa insegnare l'errore: Egli l'assiste così potentemente da mantenerlo nella verità secondo la promessa che gli ha fatto: «Ho pregato per te affinchè la tua fede non possa venir meno."
Questo carisma dunque di verità e di fede non mai deficiente
fu
divinamente conferito a Pietro ed ai suoi successori in questa Cattedra
acciocchè esercitassero il loro eccelso ufficio a salute di
tutti;
acciocchè tutto il gregge di Cristo, allontanato per
opera loro dai
pascoli velenosi dell'errore, si nutrisse dei cibo della celeste
dottrina; acciocchè, tolta l'occasione di scisma, tutta la
Chiesa si
conservasse una, ed appoggiata sul suo fondamento durasse ferma
contro le porte dell'inferno".
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Tutti sanno quel che è appena successo a Roma; per rimediare
ai mali
della Chiesa e della società, Papa Pio IX ha riunito in Concilio
ecumenico a Roma, nella grande Basilica del Vaticano, tutti i Vescovi
del mondo, ed il Concilio, allo scopo di fortificare l'autorità
della
Chiesa e del suo Capo, ha definito,
cioè proclamato solennemente,
l'infallibilità del
Papa.
L'infallibilità
è il
privilegio di non poter insegnare l'errore.
Quando il Concilio dichiara che il Papa è infallibile, dichiara
che
tutte le volte che insegna alla Chiesa universale, il Vicario di Gesù Cristo insegna
sempre e
necessariamente la verità. È Dio,
è Gesù Cristo
che ha
fondato sulla terra e costituito la Chiesa, ed è Lui che
ha diviso la Chiesa in due parti, unite ma distinte: la Chiesa docente
e la Chiesa discente. La Chiesa discente è formata dai laici e
dai
semplici sacerdoti, i quali non sono in alcun caso giudici della fede.
La Chiesa docente, per mezzo della quale Dio insegna e governa i
fedeli sparsi su tutta la terra, è composta dal Papa e dai
Vescovi; e
siccome è Dio
stesso
che parla per mezzo di essa, che per mezzo di
essa insegna, comanda, condanna, perdona, tutto ciò che la
Chiesa
docente lega o slega sulla terra è nello stesso tempo
infallibilmente
legato e slegato nei cieli. In altri termini la Chiesa docente è
infallibile; essa non
può
ingannarsi nè ingannarci, è immediatamente
assistita da Dio.
Ora il Concilio non è altro che la Chiesa docente riunta, ed
è
perciò
che il Concilio è infallibile e che tutti i suoi decreti e le
sue
decisioni hanno un carattere d'autorità sovrana e divina; tutti
devono
sottomettervisi, tutti senza eccezione, perchè chi ha il diritto
di non
sottomettersi a Dio?
Dunque il Concilio, nel definire, come ha fatto, che il Capo della
Chiesa è infallibile nel suo insegnamento, ha parlato in
nome di
Dio Stesso: lo Spirito
Santo per il bene delle nostre anime e per la
salvezza del mondo ha parlato per mezzo della grande voce del Concilio
e ci ha detto, tra le altre verità salutari: «il Papa,
Capo della
Chiesa infallibile, è infallibile lui stesso, e giammai i
Vescovi, i
sacerdoti ed i fedeli possono ingannarsi quando ascoltano la sua
parola.»
Un giorno il venerabile Arcivescovo di Rennes, in una delle sue visite
pastorali, incontrò un pio contadino che, inginocchiandosi ai
suoi
piedi, gli chiese la benedizione. L'eccellente Prelato gli fece qualche
domanda sul catechismo: era il 1860, quando stavano cominciando le
disgrazie di Pio IX e tutti parlavano di Roma e del Papa: «Figlio
mio,
gli disse l'Arcivescovo, sai chi è il Papa?» Il buon uomo
si grattò la
testa; lo sapeva più o meno, ma non sapeva esprimere il proprio
pensiero. «Il Papa, Monsignore..., il Papa, disse..., in fede
mia, è
uno che se fosse qua, subito voi non sareste un gran che!» Il
buon
Arcivescovo sorrise di buon cuore a questa risposta così
originale.
«Hai ragione davvero, figlio mio, gli disse: Io sono un figlio
spirituale del Santo Padre proprio come te;», e lo lasciò
dopo avergli
dato la benedizione.
Certo un Vescovo è una grande personalità, un Vescovo
è più di un
re,
ma tuttavia cos'è un Vescovo di fronte al Papa? Non forse una
pecorella
al seguito del pastore? una stella vicino al sole?
Il Papa è il Capo supremo della religione cristiana, è
il successore
di
san Pietro, primo Vescovo di Roma e primo Sovrano Pontefice della
Chiesa di Gesù Cristo;
proprio in quanto Vescovo di Roma e successore
di san Pietro, il Papa è il Capo spirituale dell'intera Chiesa,
e a
questo titolo egli eredita le promesse divine fatte a san Pietro da
Gesù Cristo
quando
dichiarò che avrebbe fondato su di lui e su lui
solo tutto l'edificio della Sua Chiesa, che gli avrebbe dato le chiavi
del regno dei cieli, che la sua fede non sarebbe mai venuta meno
affinchè a sua volta egli potesse confermare i suoi fratelli, ed
infine
che lo stabiliva al proprio posto Pastore delle sue pecorelle e dei
Suoi agnelli.
Il Papa è dunque l'erede di queste divine e magnifiche
promesse, è
il
Capo, la testa, il centro di tutta la Chiesa, è il massimo
intendente
della casa di Dio,
cioè
della Chiesa di Dio,
è
il Vicario, il
rappresentante visibile, il luogotenente generale di Gesù Cristo
Nostro Signore; e poichè Gesù
Cristo lo conferma nell'infallibilità
della fede, egli è a sua volta colui che conferma i suoi
fratelli, cioè
il Dottore infallibile di tutti i Vescovi, di tutti i sacerdoti, di
tutti i battezzati.
Egli è il Pastore, il Duce, il Vescovo della Chiesa
universale, il
Vescovo dei Vescovi, il Pastore dei Pastori, il Dottore dei Dottori, il
Padre dei Padri, il Capo dei Capi.
Tutti devono riverire il Papa in quanto rappresentante visibile del
Figlio di Dio
quaggiù;
obbedirgli o disobbedirgli non significa
obbedire o disobbedire ad un uomo, ma significa obbedire a Dio o
disobbedire a Dio.
Il papa, o piuttosto Gesù
Cristo nel Papa, è dunque il Capo unico
della vera religione, è il Padre delle nostre anime, il Padre
dell'intero popolo cristiano, e giorno verrà in cui tutti i
popoli del
mondo riuniti nella stessa fede formeranno un solo gregge sotto il
pastorale del Papa, il Vicario di Gesù Cristo.
Quali grandezze accumulate su di un solo uomo! Perchè
è lui il degno
rappresentante del Dio-Uomo!
E di qual divina maestà Nostro Signore fa
risplendere il proprio Vicario!
mercoledì 28 agosto 2013
I SENZA DIO MASSONI GOVERNANTI DEL MONDO STANNO FORSE PREPARANDO LA TERZA GUERRA MONDIALE?
“Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe. Ma guardatevi dagli uomini, perché vi trascineranno davanti ai loro sinedri e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. E sarete condotti davanti ai governatori e davanti ai re, per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai gentili. Quando essi vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di che cosa dovrete dire; perché in quella stessa ora vi sarà dato ciò che dovrete dire; poiché non sarete voi a parlare, ma lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Ora il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine, sarà salvato. Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra, perché in verità vi dico, che non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo. Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del suo signore. Basta al discepolo di essere come il suo maestro e al servo come il suo padrone. Se hanno chiamato il padrone di casa Beelzebub, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! Non li temete dunque, poiché non c’è nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di segreto che non debba essere conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e ciò che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna. Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri. Chiunque perciò mi riconoscerà davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, io pure lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». «Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada. Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre, tra figlia e madre, tra nuora e suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà. Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. Chi riceve un profeta nel nome di un profeta, riceverà un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un giusto, riceverà un premio da giusto. E chiunque darà da bere anche un solo bicchiere d’acqua fredda a uno di questi piccoli nel nome di un discepolo, in verità vi dico, che egli non perderà affatto il suo premio».” (Vangelo di Matteo, 10:16-42)
Fonte: Agere Contra...
Siria: Putin smaschera Obama e consegna all’ONU le immagini dei satelliti russi.
MARRA:
…”perché mai Assad dovrebbe aver usato delle armi chimiche? Per dare
agli americani un buon motivo per fargli fare la fine di Gheddafi”?…
Siria – Putin Smaschera il Piano del NWO. I satelliti Russi
forniscono la prova definitiva all’ONU sull’innocenza di Assad e le
responsabilità di USA e Arabia Saudita
Damasco, Mosca, New York – Vladimir Putin ancora una volta fa centro,
e sbugiarda i signori del Nuovo Ordine Mondiale: la strage in Siria?
Non è stato Assad, ma i ribelli Salafiti, appoggiati dal governo Saudita
e dagli USA con i suoi alleati. La prova “finale” è stata fornita nelle
ultime ore dal Cremlino al Palazzo di Vetro dell’ONU. Si tratta di
video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano fatto luce
sul fatto che i razzi che hanno causato l’ultima strage in Siria (1300
morti) non sono partiti da Damasco o dalla Siria, ma da territori di
pertinenza di gruppi Salafiti: ovvero dei cosiddetti “ribelli-mercenari”
al soldo di Arabia Saudita e USA.
Washington? Non poteva non sapere!
Secondo Mosca, Washington non poteva non sapere, visto che i
satelliti USA sono efficienti quanto quelli russi. E allora perchè tutte
queste menzogne? Beh, dinnanzi a quest’ennesima prova regina, l’ONU e
lo stesso Ban-Ki Moon dovranno prendere atto della situazione e
smentire, zittire, tutti i media di regime che da giorni danno adito a
queste diaboliche falsità! Ma con che faccia – ci chiediamo – andranno
in giro per la penisola italiana i vari direttori dei TG di regime? Con
che faccia si guarderanno allo specchio? per non parlare dei “politici”,
ovviamente! politici impegnati a parlare del caso “Berlusconi”, come se
il resto fossero bazzecole. Ma i maestri della distrazione di massa, si
sa, sono sempre all’opera!
Obiettivo? Guerra Mondiale per un Nuovo Ordine
Tra i dati più palesi, sicuramente il fatto che le milizie ribelli in
Siria – ora è ufficiale – sono armate e manovrate da Arabia Saudita ed
alleati, che mirano ad innescare una nuova Guerra Mondiale. Tali prove,
tra l’altro coincidono perfettamente con le testimonianze raccontate in
questi mesi, e con l’ultima drammatica testimonianza di Padre Daniel
Maes, cui passaggi più delicati vi riproponiamo di seguito:
Damasco – La testimonianza di Padre Maes
“Qualche anno fa, quando siamo venuti qui in Siria, non abbiamo
incontrato una società politica perfetta, ma abbiamo incontrato una
società prospera e sicura e abbiamo anche esperimentato l’uguaglianza
tra tutti i gruppi religiosi. C’era anche la libertà di religione,
l’ospitalità e c’era anche una sana vita di famiglia. Nella vita
pubblica, discriminazione, furto e criminalità non erano noti.
All’improvviso sono apparse le più orribili atrocità. Si massacrava, si
saccheggiava e c’erano attentati in tutto il Paese. La società
abbastanza armonica si trasformava in un incubo.
Lo Zampino dei Signori del Male e le Rivelazioni del Generale Clark
La “primavera” diventava un “caos”. La stampa informava che c’era una
rivolta spontanea di un popolo da tanto tempo oppresso. Chi aveva una
profondità più spirituale, aveva già notato dall’inizio che questa era
una menzogna. I nemici avevano già da qualche tempo seminato questa
zizzania, che adesso si manifestava chiaramente. Wesley Clark, un
generale Americano, ha ammesso che la guerra in Siria era già stata
progettata– insieme con quattro altri paesi – subito dopo gli attentati
alle ”Twin Towers” a New York. Nel frattempo hanno distrutto l’Iraq
sotto il motto di “Libertà per Iraq”! E’ uno dei più grandi crimini
contro l’umanità nella storia recente. Rimarranno ancora cristiani in
Iraq, a fronte dei 1,3 milioni di cristiani nel 2003? Una cosa simile è
successa anche in Libia, che oggi fa pure parte della “collezione
primaverile araba ” dell’Occidente. E che pensate dei cristiani in
Egitto, Afghanistan e Siria?
Fonte: informatitalia.blogspot.com
martedì 27 agosto 2013
"Chi potrebbe ancora dubitare, dopo i fatti esposti e le denunce del Magistero della Chiesa, che la Sposa di Cristo sia stata l'oggetto di un oscuro complotto e che purtroppo sia stata infiltrata dal nemico fin nei suoi più alti gradi? "...
Sodalitium n° 38, giugno-luglio 1994 (pagg. 17-29)
INFILTRAZIONI GIUDAICO - MASSONICHE NELLA CHIESA ROMANA
di don Curzio Nitoglia
INTRODUZIONE
Abbiamo già visto nel numero precedente [1], come il Giudaismo-religione abbia congiurato
contro Gesù Cristo, i suoi Apostoli e la Chiesa, cercando
d'infiltrare
una "quinta colonna" nella Chiesa stessa per poterla distruggere
dall'interno.
Nel presente articolo cercherò di richiamare l'attenzione del
lettore su una serie di fatti oggettivi e inequivocabili che mostrano
le infiltrazioni della contro-Chiesa attuate nel Corpo Mistico di
Cristo.
Il come sia stato
possibile tutto ciò è un mistero che ci sorpassa,
è il mistero della
Volontà permissiva di Dio in rapporto al male morale, che non
è voluto
ma solo permesso per trarne un bene maggiore.
Il perché dell'infiltrazione giudaico-massonica nella Chiesa
sorpassa il nostro misero intelletto, ma sarebbe irragionevole chiudere
gli occhi sugli avvenimenti che la comprovano e purtroppo, con il
Concilio Vaticano II, la testimoniano sino al suo stesso vertice. Paolo
VI d'altronde, aveva già parlato di "autodemolizione della
Chiesa" e di
"fumo di satana, penetrato all'interno della Chiesa di Dio", ammettendo
implicitamente la realtà del fatto.
In molti casi dobbiamo fermarci al quia,
alla constatazione del fatto, senza pretendere di conoscere il propter quid, il perché del
fatto.
La Giudeo-Massoneria ha formato il disegno di corrompere le membra
della Chiesa, e specialmente il clero e la gerarchia, inoculando in
esse falsi principi che di cristiano mantengono solo il nome senza
averne più la sostanza [2].
Un altro fatto inequivocabile (oltre al complotto contro la Chiesa)
è che oggi quasi tutti, anche i cattolici, appartengono in
qualche modo
all'anima della Massoneria, pur non essendo membri del suo corpo,
cioè
pensano e ragionano da massoni: sono per la tolleranza, il pluralismo,
il rispetto dell'errante, la democrazia moderna e liberale, il non
esclusivismo. Oggi Benedetto Croce avrebbe più giustamente
scritto Perché non possiamo
non dirci massoni,
e la teoria di Rahner andrebbe riproposta come Il massone anonimo [3].
Questa è la triste realtà: da un lato il complotto
della Sinagoga
contro la Chiesa, dall'altro lo spirito cabalistico-massonico che ha
invaso ogni cosa e che respiriamo ormai come l'aria che ci circonda.
È
molto arduo poter definire il perché, il come di tutto
ciò, che in
molti aspetti ci sfugge, ci sovrasta e su cui possiamo solo fare
congetture senza poter arrivare alla certezza; eppure non dobbiamo
chiudere gli occhi sulla terribile realtà nella quale siamo
chiamati a
vivere, sotto pena di sbagliare di "campo" o di stendardo, convinti
magari di militare sotto quello di Cristo, ma combattendo in
realtà,
sotto quello di Lucifero [4].
Nell'articolo precedente abbiamo visto i piani massonici (svelati da
Barruel e da Cretineau-Joli, e riportati nei suoi volumi da Mons.
Delassus), i quali parlano di un
"papa" secondo i bisogni della setta, cioè imbevuto della
sua
filosofia, un "Papa" che, pur non essendovi iscritto, fa però
parte
della sua anima, al fine di portare a compimento il trionfo della Rivoluzione.
Per giungere a tale scopo la Massoneria ha formato una generazione
degna di tale avvenimento, mediante la corruzione intellettuale e
morale della gioventù, fin dalla più tenera età,
per poterla poi
attirare, senza che se ne accorga, alla mentalità del
"massonismo".
Soprattutto nei seminari essa ha svolto il suo ruolo d'infiltrata, di
corruttrice delle idee, perché un giorno i giovani seminaristi
diverranno preti, vescovi, cardinali, governeranno e amministreranno la
Chiesa e, come cardinali, saranno chiamati a scegliere un "Papa"; ma
questo "Papa", come la maggior parte dei suoi contemporanei,
sarà
imbevuto di principi filantropici e naturalistici e sarà quindi
omologo
agli interessi della setta.
Il clero e i fedeli
marceranno così sotto lo stendardo massonico, credendo ancora di
essere
sotto la bandiera pontificia.
I fatti che mi accingo a riportare sono la prova inequivocabile che
tale disegno è riuscito, almeno per ora. Nostro Signore infatti
ci ha
promesso che "le porte dell'inferno
non prevarranno" e così sarà. Noi cristiani, come
il nostro
Capo, Gesù Cristo siamo abituati a vincere per mezzo delle
sconfitte.
Proprio quando Gesù fu crocifisso e abbandonato da tutti, con la
sua
morte ci redènse; così sarà anche del suo Corpo
Mistico, la Chiesa:
quando sembrerà ormai essere morta, allora risorgerà in
tutto il suo
fulgore: "Regnavit a ligno Deus"!
Tali fatti non devono scandalizzarci, ma, al contrario, devono farci
prendere i mezzi adatti (con l'aiuto di Dio che non manca mai) per fare
qualcosa per il bene della Chiesa, flagellata e coronata di spine come
il caro e buon Gesù.
Una bella preghiera di San Tommaso Moro recita così: "O
Signore fate
che non mi scandalizzi davanti al male ed al peccato, ma datemi la
forza di porvi rimedio".
I PAPI DENUNCIANO LE INFILTRAZIONI GIUDAICO-MASSONICHE ALL'INTERNO DELLA CHIESA
Pio VI nel Breve "Quid aliquantum" (10 marzo 1791)
critica la Costituzione civile del clero e in un altro Breve al clero e
al popolo francese (19 marzo 1792) condanna gli ecclesiastici che
giurano fedeltà alla Rivoluzione in questi termini: "Il
carattere...
degli eretici e degli scismatici fu... di ricorrere all'artificio e alla dissimulazione: così i
nuovi intrusi della
Chiesa di
Francia hanno imitato alla perfezione quest'arte... d'ingannare...
mediante la finzione e
la menzogna..." [5].
Pio VII nell'Enciclica Diu Satis (15 maggio 1800) mette in
guardia l'alto clero: "Non ammettete nessuno nei ranghi del clero...
prima di averlo esaminato con cura, controllato ed approvato
maturamente... [vi è] una moltitudine di falsi apostoli... artefici di inganni,
mascherati da apostoli di Cristo".
Nell'Enciclica Ecclesiam
(13 settembre 1821) condanna la Carboneria, vera miniera di falsi fratelli: "Vengono a voi
sotto apparenza di agnelli ma sono, nel fondo del loro cuore, lupi
rapaci".
Il Cardinale Bernetti in
una lettera del 4 agosto 1845 scriveva: "Il nostro giovane clero
è
imbevuto delle dottrine liberali... La parte del clero che, dopo noi,
arriva al governo, ... è mille volte di più intaccata dal
vizio
liberale" [6].
Pio IX nell'Enciclica Nostis et Nobiscum (8 dicembre
1849) si lamenta del complotto contro la Chiesa: "Vi sono in Italia
degli ecclesiastici, ... che son passati nei ranghi del nemico della
Chiesa".
Molti anni dopo nella lettera Exortae
in ista (29 aprile 1876) descrive il caso classico di
un'infiltrazione massonica in Brasile. "La confusione che è
sorta in
Brasile in questi anni è dovuta all'azione di agenti affiliati alla setta massonica,
che si sono infiltrati
nelle confraternite di pii cristiani" [7].
Il cattolicesimo liberale
è per Papa Mastai ancora più pericoloso del Comunismo;
è infatti la
"quinta colonna" della Giudeo-Massoneria nel seno stesso della Chiesa.
Per Pio IX è molto più facile scoprire un nemico
dichiarato che un
falso fratello, come lo è, in realtà, il cattolico
liberale. Nel Breve
indirizzato al circolo
Sant'Ambrogio di Milano (6 marzo 1873) spiega perché bisogna
diffidare
assolutamente dei cattolici democratici, imbevuti della filosofia
moderna: "Questi uomini sono più pericolosi che i nemici
dichiarati,
poiché secondano gli
sforzi di
questi ultimi, ma non si fanno scorgere. Infatti, restando sui
limiti delle opinioni condannate, si presentano sotto le apparenze di
una dottrina integra e pura e ingannano così i fanatici della
conciliazione ed anche i ferventi cristiani che, senza ciò,
s'opporrebbero fermamente ad un errore manifesto" [8].
Leone XIII nell'Enciclica Inimica vis (8 dicembre 1892),
mette in guardia i vescovi e gli arcivescovi d'Italia contro la
Massoneria che cerca di conquistare alla sua filosofia il clero: "...i
settari massoni cercano con delle promesse di sedurre il basso clero.
Allo scopo di guadagnare alla loro causa i ministri sacri e poi... di
farne dei rivoltosi".
San Pio X condanna i
cattolici-liberali, i democratici-cristiani, i modernisti come "la
razza più pericolosa... che pretende di condurre la Chiesa al
proprio
modo di pensare. Tramite l'astuzia
e la menzogna di questo
perfido cattolicesimo-liberale, che fermandosi giusto ai limiti
dell'errore condannato, si sforza di apparire come ortodosso... I
cattolici liberali sono lupi sotto apparenza di agnelli. Il prete...
deve svelare le loro trame
perfide. Sarete chiamati papisti, clericali,
retrogradi, intransigenti; onoratevene ..." [9].
Anche nell'Enciclica Pieni l'animo
(28 luglio 1906) San Pio X mette in
guardia contro le infiltrazioni nemiche nella Chiesa e parla
esplicitamente dello "spirito d'insubordinazione e di indipendenza" che
si manifesta tra il clero. Tale spirito - prosegue il Papa - "...
penetra
fin nel Santuario. ... E soprattutto tra i giovani preti che uno
spirito
sì funesto porta la corruzione... Si fa per tali dottrine nuove
una
propaganda più o meno occulta,
tra i giovani che nei seminari si
preparano al sacerdozio".
Nella Pascendi (8
settembre 1907), poi, il Pontefice denuncia che "...i
nemici sono arrivati fin
dentro il cuore della Chiesa, nemici tanto più
temibili quanto più lo sono meno apertamente. ... Parliamo di un
gran
numero... di preti... è
dal di
dentro che tramano la rovina della
Chiesa, il pericolo è oggi quasi nel seno e nelle vene della Chiesa
stessa ... essi [i modernisti] non colpiscono i rami... ma la
radice
stessa, vale a dire la Fede".
Inoltre sempre S. Pio X, nell'allocuzione alla cerimonia
d'imposizione
della berretta cardinalizia ai nuovi porporati (27 maggio 1914)
pronunciò queste parole: "Oh quanti marinai, quanti piloti e,
non
voglia Dio, quanti capitani,
facendo confidenza a queste novità profane
ed alla falsa scienza del tempo presente, invece di giungere in porto,
hanno fatto naufragio!" (S. Pio X AAS 1914 pagg. 260-262).
Si noti che il Papa santo morirà neanche tre mesi dopo, i120
agosto
1914, e che la parola "capitani" si riferisce ai Vescovi!
Pio XI denuncia i progressi
fatti dalla "quinta colonna" infiltratasi
ormai nell'alto clero.
"Nel Concistoro del 23 maggio 1923 Pio XI chiese a circa trenta
cardinali della Curia romana cosa pensassero della convocazione di un
Concilio Ecumenico. Il card. Billot parlò esplicitamente di divergenze
profonde nel seno dello stesso Episcopato. Il card. Boggiani,
domenicano, pensava che una parte considerevole del clero e dei vescovi
era imbevuta di idee moderniste. ... Il card. Billot concludeva dicendo
che il Concilio sarebbe stato manovrato
dai peggiori nemici della
Chiesa" [10]
Ancora, nell'Enciclica Divini
Redemptoris (29 settembre 1937) Pio
XI denuncia i tentativi d'infiltrazione comunista che, senza menzionare
la dottrina propria del Comunismo, vorrebbe "impiantare i propri errori
nei luoghi ove –– senza ciò ––
non potrebbero penetrare. E lavorano [i comunisti] con tutte le loro
forze per infiltrarsi
perfidamente nelle assemblee cattoliche".
Il P. Cordovani, infine,
maestro dei Sacri Palazzi Apostolici sotto il
pontificato di Pio XII,
e quindi teologo di papa Pacelli, scrive
sull'Osservatore Romano del 19
marzo 1950: "Nulla è cambiato nella
legislazione della Chiesa rispetto alla Massoneria. ... I canoni 694 e
specialmente il canone 2335, che infligge la scomunica alla Massoneria
senza distinzione di riti,
sono sempre in vigore. ... Tutti i cattolici
devono... ricordarselo per non cadere nella trappola".
Jacques Ploncard d'Assac commenta che si era in presenza di
un'infiltrazione di idee
massoniche nella Chiesa e che il padre
Cordovani, profondo conoscitore del problema, insisteva: "La scomunica,
lo ripeto, vale per tutti i
riti massonici, ... anche se alcuni
dichiarano che non sono ostili alla Chiesa. ... Questa tendenza
moderna,
... che metterebbe volentieri il Cattolicesimo in armonia con tutte le
ideologie... non ha forse il marchio dell'eresia?" [11]
I Papi perciò, fino a Pio XII, non hanno cessato di metterci
in
guardia
contro le infiltrazioni nemiche nella Chiesa: purtroppo con Giovanni
XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II l'atteggiamento muta
radicalmente; si dialoga con la Massoneria, si ammette addirittura la
doppia appartenenza, come vedremo nei capitoli successivi [12].
I FATTI: IL DIALOGO CATTOMASSONICO
Con la morte di Pio XII il Concilio non era ancora stato adunato, ma
"l'aggiornamento" roncalliano
cominciava già a dar corpo alle antiche
aspirazioni di apertura verso i suppositi della Giudeo-Massoneria, per
poter così introdurre il cavallo di Troia nella Chiesa di Cristo.
Naturalmente ci si propose di dialogare, oltre che con le altre
religioni, anche con la Massoneria, per poter superare le condanne
portate dalla Chiesa contro la setta (oltre 590 documenti), a partire
da Clemente XII (In Eminenti,
1738) fino a Pio XII incluso e mai messe
in discussione.
"Le prime manifestazioni di questa tendenza nuova risalgono agli
anni
'20. Un gesuita tedesco, P. Gruber... prese contatto con alti dignitari
massonici... La campagna di avvicinamento iniziata in segreto dal padre
Gruber fu ripresa... in Francia dal padre Berteloot, anch'esso gesuita.
Costui pubblicò dal 1945 al 1949 una serie di articoli e di
libri
redatti con una grande prudenza, per poter preparare il riavvicinamento.
lunedì 26 agosto 2013
LA MASSONERIA A BRACCETTO CON LA "NUOVA CHIESA CONCILIARE"...
"La
falsa Chiesa che si presenta fra noi a partire dal curioso concilio
Vaticano II, si allontana sensibilmente, anno dopo anno, dalla Chiesa
fondata da Gesù Cristo. La falsa Chiesa post-conciliare si contrappone
sempre più alla santa Chiesa che da venti secoli salva le anime. La
pseudo-Chiesa in costruzione si contrappone sempre più alla Chiesa vera,
alla sola Chiesa di Cristo, con le più strane innovazioni, sia nella
costituzione gerarchica sia nell’insegnamento e nei costumi."
P. Roger-Thomas Calmel, O.P., Autorité et sainteté dans l’Église, in Itinéraires n. 149, gennaio1971
Fonte: Ondasud...
I mercanti nel tempio di
Dio. "La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di
preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri".
Papa Francesco
(in latino: Franciscus PP., in spagnolo: Francisco,
nato Jorge Mario Bergoglio Buenos Aires, 17
dicembre 1936) è dal 13
marzo 2013 il 266º vescovo di Roma e papa della Chiesa
cattolica, 8º sovrano dello Stato della Città del
Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli
propri del romano pontefice. Di nazionalità argentina e
appartenente ai chierici regolari della Compagnia di
Gesù (indicati anche come gesuiti), è il primo pontefice
di questo ordine religioso, nonché il primo proveniente
dal continente americano. Durante il suo insediamento come
Pontefice. Alla Messa di insediamento di Papa Francesco, del 19
marzo 2013, ha partecipato tanta gente. Fuori dalla Basilica di San
Pietro, decine di migliaia di fedeli da tutto il mondo e oltre
centotrenta Capi di Stato e delegazioni internazionali, che hanno
assistito all’imposizione dei paramenti liturgici previsti dal
cerimoniale. I potenti della terra naturalmente hanno avuto posti in
prima fila.
Il Vaticano è ormai nelle mani
della massoneria talmudica rothschildiana.
Bergoglio con Herman Achille Van Rompuy, José Manuel Durão Barroso e in terza fila Martin Schulz
sabato 24 agosto 2013
IL PUZZO MALEODORANTE MASSONICO NELL'ULTIMO CONCILIO... (Parte 2°)
"Il Papa, chiunque sia, non verrà mai alle Società segrete; tocca alle Società segrete di fare il primo passo verso la Chiesa e verso il Papa, collo scopo di vincerli tutti e due. Il lavoro al quale noi ci accingiamo non è l'opera d'un giorno, né di un mese, né di un anno. Può durare molti anni, forse un secolo: ma nelle nostre file il soldato muore e la guerra continua. Noi non intendiamo già di guadagnare il Papa alla nostra causa, né di farne un neofita dei nostri principii, od un propagatore delle nostre idee. Sarebbe questo un sogno ridicolo; ed in qualunque modo siano per volgere gli avvenimenti, se anche accadesse che qualche Cardinale o qualche Prelato, di piena sua buona voglia o per insidia, entrasse a parte dei nostri segreti, non sarebbe questa una ragione per desiderare la sua elevazione alla Sede di Pietro. Questa elevazione sarebbe anzi la nostra ruina. Giacché, siccome egli sarebbe stato condotto all'apostasia per sola ambizione, così il bisogno del potere lo condurrebbe necessariamente a sacrificarci. Quello che noi dobbiamo cercare ed aspettare, come gli ebrei aspettano il Messia, si è un Papa secondo i nostri bisogni. […]
Ecco il 1° "papa" secondo i disegni satanici della massoneria...
Ringraziamo un nostro carissimo amico per la traduzione dal Francese...
Fonte: Avec l'Immaculeè...
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Il Papa è vittima? (parte due)
Giovanni XXIII: " il buon papa Giovanni" oppure il Frammassone?
"Io sono intimamente persuaso che noi non sappiamo nemmeno la metà di ciò che accade a Roma e se noi siamo già scandalizzati per la metà che sappiamo, ebbene, pensiamo che c'è ancora la metà che non sappiamo. Se noi sapessimo tutto, noi saremmo spaventati, spaventati".
Noi abbiamo a che fare veramente con una mafia incredibile, inverosimile, legata certamente alla massoneria, non è vero? Oh, è abominevole!"
Mgr. Lefebvre conferenza del 4 settembre 1987
Noi abbiamo a che fare veramente con una mafia incredibile, inverosimile, legata certamente alla massoneria, non è vero? Oh, è abominevole!"
Mgr. Lefebvre conferenza del 4 settembre 1987
Noi abbiamo esaminato nell'articolo precedente le prove che mostrano che Giovanni XXIII fu" piazzato" come papa al conclave del 1958 con un vero e proprio putsch della frammassoneria.
Nel corso di questo articolo noi studieremo chi è questo Papa promosso dai massoni. È egli un "beato" del cielo, come l'ha proclamato Papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000?
Negli atti del secondo congresso teologico di Sì, sì, No, no (gennaio 1996)
l'appartenenza di Giovanni XXIII alla massoneria era provata dal Dottor Carlo Alberto Agnoli (pagine 403 a 437). Ecco un passaggio della sua conferenza:
l'appartenenza di Giovanni XXIII alla massoneria era provata dal Dottor Carlo Alberto Agnoli (pagine 403 a 437). Ecco un passaggio della sua conferenza:
"Qualsiasi osservatore imparziale obbligato a convenire che Giovanni XXIII si presentò dal primo istante come una persona che aveva un programma ben preciso da realizzare, al quale si era preparato e alla realizzazione del quale si applicò con grande zelo e una grande sollecitudine.[…] Questo. Certamente i miei ascoltatori mi avranno posto una domanda molto sentita: "insomma secondo voi, Giovanni XXIII era un massone?" Ebbene, la mia risposta non può essere che positiva!
Infatti, oltre agli indizi gravi, precisi e concordanti che noi abbiamo esaminato fino a qui - e ce ne sono molti altri - esistono delle prove dirette che non è possibile trascurare."(p. 432).
E il conferenziere cita diverse di queste prove…
E il conferenziere cita diverse di queste prove…
Il testo disponibile su Internet si arresta qui, nel momento più appassionante. Noi abbiamo voluto segnalare quel congresso di Si,si,No,no, sia pure con testo incompleto, purché è un'autorità in materia. Se uno dei nostri elettori possedesse gli atti del congresso, e potesse metterli in linea in seguito, sarebbe benvenuto! In attesa, esaminiamo la serie di prove di cui disponiamo.
[2] padre Malachi Martin:
Chi è Malachi Martin?
Padre Malachi Brendan Martin (+ 27 luglio 1999) era un prete cattolico e un antico gesuita. Egli è stato ordinato prete il 15 agosto 1954. Dal 1958 al 1964 egli è stato al servizio della Santa sede nel Vaticano, lavorando come segretario personale del cardinal Augustin Bea (n.d.r.: Bea era un frammassone notorio). Di spirito tradizionale, Malachi Martin non apprezzò le riforme del Vaticano II. Dal 1964, un anno prima della chiusura del concilio, il Papa Paolo VI lo aveva liberato, su sua domanda, dai voti di povertà e obbedienza che aveva pronunciato per entrare nei gesuiti, pur confermando il suo voto di castità. Certi affermano che era un fra massone incaricato di infiltrare i tradizionalisti. Noi non ne sappiamo nulla. In ogni caso, la sua testimonianza merita di essere riportata.
venerdì 23 agosto 2013
"Da più di un decennio essa ha, in parte di nascosto in parte apertamente, lavorato al proprio disfacimento; ha avuto vergogna delle proprie origini, rinnegato il proprio fondatore e mostrato al nemico delle aperture affinché sfondasse le difese".
Ringraziamo per la Traduzione dal Francese una nostra carissima amica...
Reverendi
confratelli sacerdoti,
Venerabili
religiosi,
Cari
genitori,
Beneamati
fedeli,
Nostro
Signore ci ha insegnato che bisogna essere pronti a lasciare tutto per
seguirlo. Egli è il nostro Salvatore poiché ci trasmette la grazia divina e ci rivela l'assoluta verità. Dunque, non per merito nostro, ma illuminati e
fortificati dalla Sua grazia, abbiamo da sempre dato poca retta all'opinione
degli uomini, per restare fedeli alla Chiesa da Lui fondata, unica ad avere
ricevuto la promessa divina di restare sempre uguale e indistruttibile.
Essendo
cresciuto sotto lo sguardo e la tutela di uno dei rari curati che hanno
resistito alla corrente del modernismo ed alle innovazioni post conciliari in
Austria, ho ricevuto l'opportunità di entrare al seminario di
Zaitzkofen nel 1988, di perseverarvi e di essere ordinato sacerdote di Gesù Cristo il 25 giugno 1994, nella FSSPX.
Oggi, 19
anni dopo, devo nuovamente lasciare la mia patria spirituale. Devo andarmene e
abbandonarla per la sola ragione di aderire alla verità conosciuta e di preservare intatta la grazia ricevuta del
sacerdozio.
Poiché, ciò che una volta fu la mia
patria, non è più che un ammasso di brandelli. Da più di un decennio essa ha, in parte di nascosto in parte
apertamente, lavorato al proprio disfacimento; ha avuto vergogna delle proprie
origini, rinnegato il proprio fondatore e mostrato al nemico delle aperture
affinché sfondasse le difese.
È dovere di ogni uomo di buon
senso guardare in faccia la realtà. Ciò che oggi appare evidente a tutti non è sfuggito allo sguardo di un certo numero di confratelli
tenaci e non può più essere taciuto. Poiché chi tace sembra acconsentire.
Ma questo non è permesso al sacerdote che ha
ricevuto al momento della sua ordinazione l'ordine di predicare e di guidare i
fedeli per il loro bene. Colui che sta al di sopra dei fedeli a causa della
chiamata divina e dell'ordinazione non può pensare di nascondersi, di
abbassare la testa e aspettare che i colpi del nemico guastino le anime dei
fedeli. Sarebbe un peccato volere attendere ancora.
Non
possiamo aspettarci un miglioramento della situazione sotto l'attuale direzione
della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Le
loro dichiarazioni sono troppo numerose e troppo chiare, persino in questi
ultimi tempi. Non mi si venga a dire che il Superiore Generale non ha firmato
nulla e che tutto è come prima! Il suo preambolo
dottrinale del 15 aprile 2012 contempla l'abbandono o per lo meno un essenziale
ridimensionamento delle obiezioni avanzate da Mons. Lefebvre contro le dottrine
del Vaticano II, la Nuova Messa, i nuovi riti dei Sacramenti e il nuovo codice
di Diritto Canonico.
Ecco
perché sarebbe insensato aspettare
altri eventi o segni. Che Roma intraprenda, si o no, o quando, un nuovo
tentativo di mettere le mani sulla Fraternità
sotto l'attuale direzione di quest'ultima, non ha nessuna importanza. La
Fraternità è talmente indebolita nei suoi principi d'azione e di
combattimento che la sua assimilazione alle idee post conciliari e post
moderniste non è più che una questione di tempo e di sfumature. Che il nemico,
una volta che le porte d'ingresso gli vengono aperte, decida di abbattere,
bruciare o conservare i bastioni per i propri scopi, ha poca importanza. Alea
iacta est.
Che il
Dio eterno ed immortale, il Padre di Nostro Signore Gesù Cristo si degni di accettare, benedire e consolidare la
mia decisione per mezzo dell'intercessione materna di Colei che è benedetta da tutte le generazioni a causa della sua fede
imperturbabile.
Abbè Arnold Trauner, 25 giugno 2013
XIX
Anniversario della mia ordinazione sacerdotale
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