Cosi' parlano gli eretici formali che non hanno nessun ministero nella Chiesa di nostro Signore:
"Ratzinger: La validità della liturgia
[Eucaristia] dipende primariamente, non da specifiche parole, ma dalla
comunità della Chiesa (...) il Concilio di Trento conclude le sue
affermazioni sul Corpo di Cristo con qualcosa che offende le nostre
orecchie ecumeniche ed ha senza dubbio contribuito non poco verso lo
screditare questo banchetto nell’opinione dei nostri fratelli
protestanti. Ma, se noi purifichiamo la sua formulazione dal tono
appassionato del 16° secolo, saremmo sorpresi da qualcosa di grande e
positivo” (Joseph Ratzinger, Feast of Faith, 1981, p. 130)".
Cosi' parlano i veri Pontefici Cattolici a cui noi aderiamo:
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Concilio Vaticano Primo
4 sessioni dall’8 dicembre
1869 al 18 luglio 1870.
Pio IX (1846-1878).
Definizione della dottrina della fede cattolica e del primato e
dell’infallibilità papale.
SESSIONE I (8 dicembre 1869)
Decreto di apertura del concilio.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con
l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
Reverendissimi padri, vi sembra opportuno che, a lode e gloria della santa ed indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, ad
incremento ed esaltazione della fede e della religione cattolica, per la
estirpazione degli errori che vanno serpeggiando, per la riforma del clero e
del popolo cristiano, per la comune pace e concordia di tutti, abbia inizio il
sacrosanto concilio ecumenico vaticano? [Risposero:
sì].
Indizione della futura sessione.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con
l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
Reverendissimi padri, credete opportuno che la prossima sessione del
sacrosanto concilio ecumenico vaticano abbia luogo nella festa dell’epifania
del Signore, che sarà il 6 del mese di gennaio,
nell’anno del Signore 1870? [Risposero: sì].
SESSIONE II (6 gennaio 1870)
Professione di fede.
Io Pio, vescovo della chiesa cattolica, credo
fermamente e professo ogni singola verità contenuta nel simbolo di fede, in uso
presso la chiesa romana.
E cioè: credo in un solo Dio, padre onnipotente, creatore del cielo e della
terra, di ciò che si vede e di ciò che non si vede. E in un
solo signore, Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio, nato dal padre prima di
tutti i secoli. Dio da Dio, luce da luce, Dio
vero da Dio vero. Generato non fatto; consostanziale al Padre; per mezzo del
quale sono state fatte tutte le cose. Per noi uomini e per la nostra salvezza
egli discese dal cielo; si incarnò per opera dello
Spirito santo dalla vergine Maria, e si fece uomo, crocifisso per noi, soffrì
sotto Ponzio Pilato e fu sepolto. Risuscitò il terzo giorno, secondo le
scritture; salì al cielo, siede alla destra del Padre. Verrà di nuovo, con gloria, a giudicare i vivi e i morti.
Credo anche nello Spirito santo, signore e datore di vita. Egli procede dal
Padre e dal Figlio. Col Padre e col Figlio, Egli e adorato e glorificato ed ha
parlato per mezzo dei profeti.
Credo nella chiesa, una, santa, cattolica ed
apostolica.
Confesso un solo battesimo per la remissione dei peccati; aspetto la
resurrezione dei morti e la vita del mondo futuro. Amen.
Con fermezza di fede ammetto ed abbraccio le
tradizioni
apostoliche ed ecclesiastiche e le altre pratiche e costituzioni della stessa chiesa.
Così pure accetto la sacra scrittura nel senso che ha ritenuto e ritiene la
santa madre chiesa, cui è riservato giudicare del senso vero e
dell’interpretazione delle sacre scritture; e non l’accetterò
ed interpreterò mai se non secondo l’unanime consenso dei padri. Confesso pure
che sette sono i sacramenti veri e propri della nuova legge, istituiti da
nostro signore Gesù Cristo, e necessari alla salvezza
del genere umano, anche se non tutti sono necessari a ciascuno. Essi sono: il
battesimo, la confermazione, l’eucarestia, la penitenza, l’estrema unzione,
l’ordine e il matrimonio; e conferiscono la grazia. Di essi, il battesimo, la
confermazione e l’ordine non possono essere ripetuti senza sacrilegio; ammetto
anche ed accetto i riti tradizionali, approvati dalla
chiesa cattolica nell’amministrazione solenne di questi sacramenti. Tutto ciò
che, sia in genere che in particolare, è stato
definito e dichiarato sul peccato originale e sulla giustificazione nel
sacrosanto concilio Tridentino, lo accetto e lo ritengo vero. Confesso anche che nella messa si offre a Dio un vero e proprio
sacrificio propiziatorio per i vivi e per i defunti; e che nel santissimo
sacramento dell’eucarestia vi è veramente, realmente e sostanzialmente il corpo
e il sangue insieme con l’anima e la divinità del signore nostro Gesù Cristo, e
che si opera la trasformazione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di
tutta la sostanza del vino nel sangue; trasformazione che la chiesa cattolica
chiama "transustanziazione".
Confesso anche che sotto una sola specie si riceve Cristo completo ed intero e il vero sacramento. Credo fermamente all’esistenza
del purgatorio, e che le anime che sono in esso siano aiutate dalle preghiere
dei fedeli.
E così pure, che i santi, i quali regnano con Cristo, devono venerarsi ed invocarsi; che offrono a Dio per noi le loro preghiere e
le cui reliquie si devono venerare.
Affermo energicamente che le immagini di Cristo e della Vergine madre di
Dio, e così pure quelle dei santi devono conservarsi e tenersi; e che ad esse si deve onore e venerazione.
Affermo anche che la potestà delle indulgenze è stata lasciata da Cristo
nella sua chiesa, e che il loro uso è utilissimo al popolo cristiano.
Riconosco nella santa, cattolica, apostolica chiesa romana, la madre e la
maestra di tutte le chiese.
Allo stesso modo, accetto e professo, senza esitazione, tutte le altre
dottrine trasmesse, definite, dichiarate dai sacri
canoni e dai concili ecumenici, specie dal sacrosanto concilio di Trento. E
condanno anch’io, nello stesso tempo, rigetto ed anatematizzo tutto ciò che è contrario ad esse, e qualsiasi eresia che la
chiesa abbia condannato, rigettato, anatematizzato.
Io, Pio, prometto solennemente e giuro di ritenere fermissimamente, con
l’aiuto di Dio, questa vera fede cattolica, - fuori della quale nessuno potrà
esser salvo, e che ora spontaneamente professo e ritengo veramente - integra e
senza macchia fino all’ultimo respiro della mia vita, e di cercare (che essa
sia ritenuta) da tutti, per quanto è in me. Così mi aiuti Dio, e questi santi
evangeli di Dio.
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Bellellissima conferenza sul Papato. Relatore Piergorgio Seveso...
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PASTOR AETERNUS.
Del Sommo Pontefice Pio IX...
Il Pastore eterno e Vescovo delle nostre anime, per rendere perenne
la salutare opera della Redenzione, decise di istituire la santa Chiesa,
nella quale, come nella casa del Dio vivente, tutti i fedeli si
ritrovassero uniti nel vincolo di una sola fede e della carità. Per
questo, prima di essere glorificato, pregò il Padre non solo per gli
Apostoli, ma anche per tutti coloro che avrebbero creduto in Lui
attraverso la loro parola, affinché fossero tutti una cosa sola, come lo
stesso Figlio e il Padre sono una cosa sola. Così dunque inviò gli
Apostoli, che aveva scelto dal mondo, nello stesso modo in cui Egli
stesso era stato inviato dal Padre: volle quindi che nella sua Chiesa i
Pastori e i Dottori fossero presenti fino alla fine dei secoli.
Perché poi lo stesso Episcopato fosse uno ed indiviso e l’intera
moltitudine dei credenti, per mezzo dei sacerdoti strettamente uniti fra
di loro, si conservasse nell’unità della fede e della comunione,
anteponendo agli altri Apostoli il Beato Pietro, in lui volle fondato
l’intramontabile principio e il visibile fondamento della duplice unità:
sulla sua forza doveva essere innalzato il tempio eterno, e la
grandezza della Chiesa, nell’immutabilità della fede, avrebbe potuto
ergersi fino al cielo [S. LEO M., Serm. IV al. III, cap. 2 in
diem Natalis sui]. E poiché le porte dell’inferno si accaniscono sempre
più contro il suo fondamento, voluto da Dio, quasi volessero, se fosse
possibile, distruggere la Chiesa, Noi riteniamo necessario, per la
custodia, l’incolumità e la crescita del gregge cattolico, con
l’approvazione del Sacro Concilio, proporre la dottrina relativa
all’istituzione, alla perennità e alla natura del sacro Primato
Apostolico, sul quale si fondano la forza e la solidità di tutta la
Chiesa, come verità di fede da abbracciare e da difendere da parte di
tutti i fedeli, secondo l’antica e costante credenza della Chiesa
universale, e respingere e condannare gli errori contrari, tanto
pericolosi per il gregge del Signore.