domenica 5 luglio 2015
Catechismo San Pio X - 132. Chi è fuori della Chiesa si salva? 133. Che significa « remissione dei peccati »?
Chi è fuori della Chiesa per propria colpa e muore senza dolore perfetto, non si salva; ma chi ci si trovi senza propria colpa e viva bene, può salvarsi con l'amor
di carità, che unisce a Dio, e, in spirito, anche alla Chiesa, cioè all'anima di lei.
Remissione dei peccati significa che Gesù
Cristo ha dato agli Apostoli e ai loro successori la potestà di rimettere
nella Chiesa ogni peccato.
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Riflettevo un pò (quasi mai mi riesce) su chi è dentro e chi è fuori. Vi è anche il sem’internato e i diversi gradi di stare più o meno dentro o fuori. Mi pare che questo tratto del catechismo di San Pio X, unico tratto controverso, escludendo giustamente gli eretici, gli apostati, ecc., paradossalmente incorpora nella Chiesa chi senza colpa non l’ha mai conosciuta ma si comporta secondo l’anima di quest’ultima che, da quel che mi pare di capire, è la carità.
RispondiEliminaMa non si è sempre detto che sono tutte imperfette e demoniache le religioni dei pagani? Occorre, forse, essere irreligiosi per praticare la carità della Chiesa che non si conosce? Anche un induista pratica molta “carità” e “compassione”, ma cosa intende con questi termini e queste pratiche? Un massone può avvicinarsi molto di più per somiglianza delle sue pratiche filantropiche a un cattolico che pratica carità, anzi, potrebbe apparire assai più caritatevole, eppure c’è qualcosa che non va. C’è, oltretutto, anche l’ateo che non è contro il Dio della Chiesa cattolica, perché non l’ha mai conosciuto, e anch’esso potrebbe presentarsi come molto altruista e caritatevole da sbalordire perfino un santo nel cielo.
Allora, vogliamo fare ecumenismo “telepatico” con chi non ci ha mai conosciuto? Nostro Signore venne sulla terra appunto per farsi conoscere da queste povere creature che anche se qualche bene compiono non lo possono compiere in maniera perfetta. Egli è venuto a distruggere le opere del maligno insite nelle religioni umane e ad elevare le umane opere con la grazia santificante dei Sacramenti… Quindi, direi, arrivederci al prossimo capitolo del catechismo che sarà decisamente migliore.
....Quando si dice che chi non conosce la Chiesa, ed è buono d'animo, si farebbe certamente cattolico conoscendola, non bisogna trascurare il supporre di un evento non ancora verificatosi. Chi può dirlo? In fantasia, forse, tutto è possibile...
RispondiElimina...A cosa servirebbe lui conoscere ed entrare nella Chiesa, se si salva anche fuori e ignorandola? Evviva la propizia ignoranza, dunque! ..... Siamo in pieno ecumenismo "telepatico" anche se ai primordi di quest'arte...
RispondiEliminaPierino, non ne sappiamo mai + di un santo, nè, men che meno + di Dio che conosce i cuori. Il catechismo, come ogni altra regola è un modo di trovare la strada giusta. Quelli che sono fuori dalla Chiesa cattolica sono qualche miliardo e non sappiamo....Sempre la Chiesa disse comunque di pregare per loro e cercare di fare apostolato e missione (cosa che aborrisce l'attuale "...") poichè solo Dio sa scrutare i cuori e quel che sentono veramente.
RispondiEliminaAl Pierino di turno conviene pregare per sè e per gli altri che non conoscono... Anche se, mi sento di dire, che anche in nazioni dove il buddismo è la stragrande prevalenza, hanno chiese cattoliche e mi domando spesso se non sia addebitato a loro colpa non essersi chiesti cos'era quella religione, una volta morti !
Nessuno pretende di saperne di più, si rifletteva solo su sequenze logiche. Che sono un gran mediocre senza maschere nella preghiera ne hai perfettamente ragione.
EliminaGrazie.
Che il Vero Dio può salvare un'anima che conosce più di quanto ella conosca se stessa non ci sono dubbi, non ci piove e non fa una piega.... Grazie a don
EliminaFloriano per le eventuali risposte.