sabato 18 luglio 2015
Che castigo non verrà dopo tutto questo?(Gr 5, 30–31)...
FATIMA E L’ECLISSE DEL PENSIERO CATTOLICO SULLA CHIESA DELLA VERITÀ
Ricordare che la Chiesa, Società perfetta istituita da Nostro Signore
per la salvezza, è la Chiesa della Verità ovvero di Gesù Cristo,
sembrerebbe ridondante.
Eppure, più passano gli anni dopo il famigerato Vaticano 2 e più la
nozione di Chiesa Cattolica è resa estranea, non alle verità cristiane
in genere, ma alla Verità unica. E ciò, pure tra i fedeli di prima. Per
esempio, pare che la Chiesa non abbia niente a che vedere con la crisi
monetaria in Grecia o con i regimi sinistrorsi americani. Forse in Medio
Oriente avrebbe ancora di che occuparsi a causa dei massacri di
cristiani.
Sulla questione di Roma e del papa eretico, allora, si potrebbe
discutere ma solo in vista degli assurdi quotidiani pontificati da
Bergoglio. Resterebbe comunque la stessa Chiesa, che sarebbe per
definizione quella lì del Vaticano, per quanto grave possano essere le
discrepanze dimostrate nella fede dai doti di quel mondo sedeplenista o
sedevacantista; peggio ancora se a rilevarle sono dei cosiddetti
«sedevacantisti totali».
Ecco il punto dolente per molti; le questioni di fede sollevate
usando termini come «integra e pura», «totale», «piena», applicati alla
Religione e alla Chiesa. Eppure, sono proprio quei termini che esprimono
l’incompatibilità della Verità con una «fede ecumenista» e una «chiesa
divisa».
Ebbene, è proprio su questo che penso sarebbe sano che il «pensiero
cattolico» prendesse il volo elevandosi fino a vedere il Bel Pianeta
dall’alto dei Cieli. E da tali quote meditasse sulla Verità assoluta che
si è incarnata come Persona in quella magnifica sfera di mari e terre,
dove ha istituito la Sua Chiesa, Una e Santa. Tutto affinché la persona
umana seguendo l’aspirazione inerente al pensiero per cui è stata
creata, potesse avvicinarsi nella Fede allo splendore unico della Verità
divina. Sì perché la Verità rinchiude tutto, pur nella fugace vita
umana in terra: il visibile e l’invisibile; riguarda l’esistenza
dell’anima spirituale immortale, che non si vede e la cui esistenza è
oggi spesso negata, e la realtà della Chiesa che si vede oggi ma
alterata. Sì perché, se da quell’istituzione, che la moltitudine ritiene
essere la Chiesa visibile, procede una voce che pontifica falsità sulla
verità del Peccato, della Giustizia e del Giudizio sullo spirito del
mondo, ispiratore di tutte le credenze e ideologie già condannate, quel
che si vede è una falsa chiesa aliena alla Verità. Per saperlo, basta
aver presente il Vangelo della piena Verità inspirata dallo Spirito
Santo.
Infatti, Gesù insegna: Me ne vado, ma manderò a voi il Paraclito. “Quando
egli verrà, accuserà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio;
di peccato perché non credono in me; di giustizia perché vado al Padre e
voi non mi vedrete più; di giudizio perché il principe di questo mondo è
già giudicato. Ho ancora molte cose da dirvi, ma non potete sostenerle
per ora. Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi insegnerà tutta la
verità; giacché non parlerà da Se stesso, ma vi dirà quanto udrà, e vi
annuncerà le cose che dovranno succedere. Egli mi glorificherà, perché
prenderà da Me e ve lo annuncerà. Tutto ciò che ha il Padre è Mio;
perciò ho detto che prenderà da Me e ve lo annuncerà». (Gv 16, 7-15)
«Questo vi ho detto in parabole. Viene l’ora in cui non vi
parlerò più in parabole, ma vi annuncerò apertamente quanto riguarda il
Padre Mio. In quel giorno chiederete nel Mio nome e non vi dico che Io
pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi Mi
avete amato e avete creduto che sono uscito da Dio. Sono uscito dal
Padre e sono venuto al mondo; ora lascio il mondo e vado al Padre»…
Rispose loro Gesù: «Voi adesso credete?Ecco che viene l’ora, ed è
venuta, che sarete dispersi ciascuno per conto suo e Mi lascerete solo.
Ma Io non sono solo, perché il Padre è con Me. Questo vi ho detto perché
abbiate la pace in Me. In questo mondo avete da soffrire; ma abbiate
coraggio: Io ho vinto il mondo». (Gv 16, 25-33)
Può esserci una chiesa accordata con il mondo vinto da Gesù Signore che non sia falsa?
LA GRAN PREGHIERA DI GESÙ AL PADRE
per la glorificazione della Sua testimonianza Sacerdotale (Gv 17)
“Così parlò Gesù e, levati gli occhi al cielo, disse: «Padre,
l’ora è venuta. Glorifica il Figlio Tuo affinché il Figlio glorifichi
Te. Come gli hai dato potere su ogni carne, dia Egli la vita eterna a
tutti coloro che Tu gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano
Te, il solo vero Dio, e Colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo. Io Ti ho
glorificato sulla terra, avendo compiuta la missione che Tu Mi hai
affidata. Ora glorificami Tu, Padre, davanti a Te, con la gloria che Io
avevo presso di Te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il Tuo Nome
agli uomini che Mi hai dato dal mondo. Erano Tuoi e li hai dati a Me, e
hanno osservato la Tua parola. Ora essi sanno che tutto quanto Mi hai
dato viene da Te, perché le parole che Tu Mi hai date Io le ho date a
loro ed essi le hanno accolte riconoscendo veramente che sono uscito da
Te e hanno creduto che Tu Mi hai mandato».
«Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu
Mi hai dato, perché sono Tuoi. Tutto ciò che è Mio è Tuo e quello che è
Tuo è Mio, e Io sono stato glorificato in loro. Io non sono più nel
mondo, ma essi sono nel mondo, mentre Io vengo a Te, Padre santo;
conservali nel Tuo Nome che Mi hai dato, affinché siano uno come siamo
Noi. Quando ero con loro, Io li ho conservati nel Tuo Nome che Mi hai
dato e li ho custoditi e nessuno di loro si è perito, Tranne il figlio
della perdizione, affinché si adempisse la Scrittura. Ora vengo a Te e
queste cose dico mentre sono nel mondo, affinché abbiano in loro la Mia
gioia in pienezza. Io ho dato loro la Tua parola e il mondo li ha
odiati, perché non sono del mondo come Io non sono del mondo. Non Ti
chiedo che li tolga dal mondo, ma che li preservi dal male. Essi non
sono del mondo, come Io non sono del mondo. Consacrali nella Verità. La
Tua parola è Verità. Come Tu Mi hai mandato nel mondo, così anch’Io li
ho mandati nel mondo. E per loro consacro Me stesso, affinché siano
anch’essi consacrati nella Verità».
«Non prego solo per costoro, ma anche per coloro che crederanno
in Me mediante la loro parola: che tutti siano uno come Tu, Padre, in Me
ed Io in Te, affinché siano anch’essi in Noi, così che il mondo creda
che Tu Mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che Tu Mi hai data,
perché siano uno come Noi siamo uno: Io in loro e Tu in Me, perché siano
perfetti nell’unità, e il mondo riconosca che Tu Mi hai mandato e li
hai amati come hai amato Me. Padre, Io voglio che anche quelli che Tu Mi
hai dato siano con Me, dove sono Io, affinché contemplino la Mia
gloria, quella che Tu Mi hai dato, poiché Mi hai amato prima della
creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non Ti ha conosciuto, Io
invece Ti ho conosciuto e costoro hanno riconosciuto che Tu Mi hai
mandato. Io ho fatto loro conoscere il Tuo Nome e continuerò a farlo
conoscere, affinché l’amore con cui Tu Mi hai amato sia in essi, ed Io
in loro». Gv 17, 1-26)
ARRESTO DI GESÙ – “Detto questo, Gesù uscì con i Suoi discepoli
al di là del torrente Cedron dove c’era un orto, in cui entrò con i suoi
discepoli. Anche Giuda, che lo stava tradendo, conosceva bene il posto,
perché Gesù molte volte si era riunito là con i Suoi discepoli. Giuda
dunque, presa la coorte e le guardie dei sacerdoti-capi e dei farisei,
vi si recò con lanterne, fiaccole e armi. Gesù, sapendo tutto ciò che
stava per accadergli, si fece avanti e disse loro: «Chi cercate?». Gli
risposero: «Gesù il Nazareno». Dice loro: «Io sono». Stava con loro
anche Giuda che lo tradiva. Quando ebbe detto loro: «Io sono»,
indietreggiarono e caddero a terra. Domandò allora di nuovo: «Chi
cercate?». Ed essi dissero: «Gesù il Nazareno». Gesù rispose: «Ve l’ho
detto che sono Io. Se dunque cercate Me, lasciate andare via costoro».
Così si adempì la parola che aveva detto: «Di quelli che Mi hai dato non
ne ho perduto nessuno».
La Chiesa della Verità è provveduta
fin dalla sua istituzione di governo e leggi con tutti i mezzi per
operare in vista della sua missione essenziale e perenne: rappresentare
l’unica autorità di Dio in terra. Tale missione integrale ha le sue
origini nella SS. Trinità; proviene dal Padre ed è trasmessa dal Figlio e
si esercita nello Spirito Santo. Questo potere, dato all’uomo eletto
per essere Vicario di Cristo, non è dato dalla Chiesa, ma immediatamente
da Dio stesso, per il Suo disegno vitale.
Il cattolico deve avere in mente cosa sia la piena missione della
Chiesa, società speciale, la più eccellente di tutte, che ha un aspetto
umano, ma è d’istituzione e diritto divino. Come la si vede, però, nei
nostri tempi? Nell’era in cui predomina il naturalismo materialista e
l’agnosticismo ecumenista, si arriva a vedere la Chiesa come società di
alleanze piuttosto umane, poiché tale è l’aspetto che predomina nella
visione del suo governo terreno. E ciò comporta una serie di devianze in
peggio. Per esempio, in qualsiasi società, quando un governo decade per
qualsiasi ragione; per decesso, invalidità o nullità del capo, se ne fa
subito un altro, per non restare senza un governo che compia il fine
essenziale di quella società. Per la continuazione dei regni terreni si
usa dire “The King is dead. Long live the King! Certamente
nella Chiesa cattolica, anche se la successione non è parimenti
ereditaria, i provvedimenti per la sua continuazione sempre furono
ritenuti urgenti e immediati. Come si potrebbe trascurarli nella Società
voluta da Dio per il Suo disegno di salvezza? Ma eccoci allora
al peggio del peggio: non solo si trascura questa impellente necessità
di sua continuazione nel tempo, oggi si trascura la continuità
nell’integrale, totale fedeltà al suo fine.
In qualsiasi società organizzata, se la sua direzione devia dallo
scopo per cui esiste essa è contestata e al più presto sostituita. Per
la Chiesa di Dio, tutto sembra ora diverso, si attribuisce il male e
l’eventuale corruzione dei suoi fini al suo aspetto umano, ma ai suoi
governanti si crede dover riservare sempre tutto il rispetto dovuto al
loro «aspetto divino» ad oltranza, con o senza l’unica fede. Ciò a punto
di non voler attribuire ai «papi conciliari» responsabilità diretta
alla rovina nella vita della Chiesa, neppure in questioni riguardanti le
loro iniziative devianti dalla Fede! Si arriva a predicare che un
«papa» resta tale, anche se somministra veleno spirituale «urbi et orbi»
e perciò non può essere seguito nei suoi atti sovversivi!
Chierici come Roncalli o Montini, elevati alla suprema posizione,
hanno cambiato la Chiesa secondo un piano apertamente modernista e
massonico. Questa loro intenzione deriva da pensieri ereticali
precedenti per cui s’inquadrano in pieno nella condanna della Bolla di
Papa Paolo IV. Cioè, il piano si poggia su dottrine ereticali condannate
risalenti a prima della loro «elevazione», il che rende nulle le loro
elezioni, pur con il voto unanime dei cardinali – che non è stato
nemmeno il caso. Nonostante la loro opera demolitrice, nell’ambito
cattolico è prevalso un «rispetto» che si è riversato più sulle persone
dei deviati, e della loro successione antiapostolica, che sulle difese
per preservare la Dottrina apostolica di 260 Papi e 20 Concili
ecumenici. S´inventò di tutto per difendere, non prima di tutto la santa
Fede ricevuta dal Sacrificio di Gesù Cristo, ma la presunta legalità di
«autorità» elevate per mutarLa. Ecco il modo come si calpesta oggi, non
solo la Legge della Chiesa, ma la sua missione divina. La scusa è
ancora del rispetto quasi assoluto per dei conclavi ritenuti «canonici»
pur se elettori di deviati e perciò di eretici. Questi erano allora
occulti e il che spiega lo sbaglio umano di ellegere dei non papabili,
ma poi essi si sono manifestati nelle loro opere con gravi deviazioni
dottrinali di segno modernistico.
Si trattava di conclavi nulli, come lo prevede quella Bolla papale e
la Legge della Chiesa. Ma la visione chiara della realtà di quello che è
vero nella Santa Chiesa rimane turbata da una scrupolosità clericale
irretiva da una mal digerita manualistica canonica che comunque mette in
primo piano il diritto di un eletto piuttosto che l’integrità della
Fede per la quale è eletto un Papa. E il pauroso guaio di convivere con
«papi modernisti» che si succedono è ormai istituzionalizzato!
Se oggi un cattolico volesse soffermarsi per vagliare la distorta
reazione di certi autori che lo ammettono, non lo faccia per rispetto al
suo linguaggio d’aspetto legalista, ma piuttosto nella verifica del suo
amore per la difesa dell’unica Fede nell’unica Chiesa, senza fare
accezione di persone e gradi. Questo amore si può solo dimostrare nella
reazione sul principale e più urgente: la Chiesa da mezzo secolo ha
bisogno di un Papa cattolico che difenda la continuità della sua Fede
divina. Ma a ciò si contrappone il «pensiero» piantato sulla «legalità»
del deviato e del conclave che lo ha elevato alla Sede della Verità per
giocarla, Ecco cos’è che scinde la legalità dalla Verità nell’opera del
Signore e diviene d’ostacolo all’unica direzione di pensiero che offre
la soluzione come Dio comanda: “sia anatema e non salutatelo nemmeno!”
(Gl 1, 8; 2Gv)
Come potrebbe la confusione opportunistica contraria a tale comando
riguardare la Chiesa da sempre definita Società perfetta istituita per
la salvezza e provveduta fin dalla sua istituzione di governo e leggi
con tutti i mezzi per operare nella missione perenne di rappresentare
l’Autorità di Dio in terra.
Eppure, nei nostri tempi si avanzano queste idee che si vorrebbe far
passare per pensiero e anche prudenza cattolica e tradizionale, per cui
può esistere una Chiesa vera ma divisa, presentata come Chiesa Una, ma
ecumenista con diversità nella sua integrità dottrinale!
Ciò può solo risultare dall’impossibilità di capire e credere nella
natura della Chiesa come entità assoluta e soprannaturale, tanto
superiore ai governi terreni, come è l’unica Chiesa di Dio. Ma la storia
è vecchia, basta rileggere il Profeta Samuele… il popolo voleva un re,
come quello degli altri popoli!
Lo hanno avuto e l’elezione di quel Popolo a ricevere la Verità
incarnata ne è rimasta compromessa. Come potrebbero capire poi la
dottrina totale della Persona che è Verità e non solo pregava la
Parolaspirituale, ma cacciava i mercanti e i falsari dal Tempio.
La Verità divina riguarda tutta la verità sull’uomo, dall’anima
spirituale e immortale ai valori terreni da far rispettare con azioni di
governo.
Quando manca il Vicario della Verità, sostituito da capi applauditi
nelle piazze del mondo, la Veritàrimane isolata altrove. E allora gli
spacciatori di droga e di moneta contraffatta sguazzano ovunque senza
ammonizioni; sono perfino onorati gli spacciatori di false credenze e di
alleanze religiose aliene alla Nuova Alleanza nella Verità.
Ecco la nuova chiesa dove sono i gran sacerdoti a battere moneta falsa.
Sì perché diffondere false dottrine come essendo cattolica è peggio
che trafficare con gli errori del comunismo o con i mercanti che
rovinano il mondo e oggi, strangolano la Grecia per continuare
l’asfissia di tutta la Cristianità restante. Un castigo meritato dai
popoli che hanno avuto avvertimenti straordinari aLa Salette e a Fatima
sul crollo del Papato.
Eppure, nemmeno la presenza di «papi massoni» che censurano e
manipolano gli avvertimenti divini, e che da allora la Verità non è più
nella parola venuta da quest’ altra Roma, sono stati sufficienti per
suscitare una degna reazione di figli della Chiesa.
Si vede che la decadenza dovuta all’eccidio papale – più chiaro nel
1960 – non era e non è confinata ai solo sacri palazzi occupati, ma
diffusa sulla terra.
Cose spaventose e strane sono successe in terra: i profeti profetavano menzogne e i sacerdoti li applaudivano con le loro mani; e il mio popolo ha amato queste cose. Che castigo non verrà dopo tutto questo?(Gr 5, 30–31)
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