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lunedì 4 aprile 2011

A me poi dice Gesù: Animo! Sii una che salva. Salvare! Per salvare l’Umanità ho lasciato il Cielo. Per salvare l’Umanità ho conosciuto la morte. Salvare! La più grande delle carità.

La nascita di Gesù




9 gennaio l944. Quaderno 12 Isaia cap. 44 v. 9-ll-l7-l8-25. 

Dice Gesù :
Continuo a parlare a te, uomo , e a tutti quelli che come te sono adoratori di idoli bugiardi.
Non c’è bisogno di avere un Olimpo come i pagani dell’antico tempo, per essere idolatri. Non  c’è bisogno di avere dei feticci come le tribù selvagge, per essere idolatri. Siete idolatri anche voi, e   della più obbrobriosa idolatria, voi che adorate ciò che non è vero, che servite ad un culto che non  è che culto di Satana, che adorate il Tenebroso per non volere chinare il capo traviato e il più  traviato cuore a ciò che fu guida e luce soprannaturale di milioni e milioni di uomini che pure  furono dei grandi della Terra - e della vera grandezza del genio e del cuore - i quali in questa luce e  in questa guida soprannaturali trovarono la leva della loro elevazione, il conforto della loro vita e la  gioia della loro eternità, ed ai quali il mondo, nonostante la sua evoluzione continua, guarda  ammirando e rimpiangendo di non avere più in sé quella fede che fece grandi in Terra e oltre la  Terra quei grandi.  Voi, poiché le midolla della vostra anima non sono nutrite di Fede vera e della conoscenza di  quegli eterni Veri che sono vita dello spirito; voi, che avete commesso verso voi stessi il delitto di  negare allo spirito creato da Dio la conoscenza della Legge e della Dottrina data da Dio, e chiamate  superstizione la Religione e definite inutili le forme di essa; voi trovate di esser superiori anche a  quei grandi che, secondo voi, non vanno assolti dalla colpa di aver immiserito se stessi al livello di  una donnicciola ignorante per aver avuto ossequio alla Chiesa e obbedienza alla Religione, che  altro non è che somma della mia Legge e della Dottrina del Figlio mio, culto, perciò, vero ad un  Dio vero le cui manifestazioni sono innegabili e sicure. Tutte: dal Sinai al Calvario, dal Sepolcro  squarciato da forza divina ai mille e mille miracoli che nel corso dei secoli, come parole di fuoco  che non si spegne, di oro fuso che non si offusca, hanno scritto nel tempo le glorie di Dio e la verità  del suo Essere.  E come folli che gettino in mare degli splendidi gioielli raccogliendo preziosamente dei ciottoli,  o rigettino dei cibi sani per empirsi poi la bocca di lordure, per la Religione di Dio che rifiutate non  trovandola degna di voi - pseudo-superuomini dalla mente insatanassata, dal cuore corrotto, dallo  spirito venduto, idoli a vostra volta dai piedi di creta - per la Religione respinta accogliete poi il  demoniaco culto del Nemico di Dio e vi fate ministri o proseliti di esso.  Eccoli i criticatori del mio culto, eccoli i giudici della mia Chiesa, eccoli gli accusatori dei miei  ministri, eccoli i sindacatori dei miei fedeli! Trovano nel culto, nella Chiesa, nei sacerdoti, nei  fedeli, oggetto di scherno e mezzo di avvilimento.  Poi, loro che dicono che l’uomo non ha bisogno di culto, non ha bisogno di sacerdoti, non ha  bisogno di cerimonie per corrispondere con Dio, si fanno un loro culto tenebroso, occulto, carico di  tutto un cerimoniale segreto rispetto al quale quello palese, solare del mio culto è nulla. Si fanno  dei ministri di esso, uomini corrotti e traviati quanto loro e più di loro, nei quali credono con fede cieca, e prendono per voci e manifestazioni di Dio gli istrionismi di questi posseduti da Satana. Si  fanno proseliti - e come osservanti! - di questa parodia oscena di culto, di questa menzogna  sacrilega.  Eccoli, eccoli quelli che al posto del Dio santo, del Salvatore eterno, mettono la Entità e le entità  infernali, e a quelle curvano fino a terra la loro cervice e la loro schiena, che non reputano degno di  un uomo curvare davanti ad un vero altare sul quale la mia Gloria trionfa, e splende la  Misericordia del mio Figlio, e fluisce vivificante l’Amore dello Spirito, ed esce Vita e Grazia da un  Tabernacolo e da un Confessionale, non perché un uomo, pari a voi come materia ma fatto  depositario di un potere divino dal Sacerdozio, vi dà una piccola forma di pane azzimo e vi  pronuncia una formula di umane parole, ma perché quel poco pane è il mio Figlio, vivo e vero  come è in Cielo alla mia destra col suo Corpo e Sangue, Anima e Divinità, e quelle parole fanno  piovere il suo Sangue, che ha dolore di aver effuso per tanti di voi, sacrileghi spregiatori di Esso,  come pioveva dall’alto della sua Croce su cui il mio amore per voi lo aveva inchiodato.  Ma non riflettete, o pseudo-superuomini fatti di putrido fango che nessuna luce nobilita, alla  vostra incongruenza? Respingete Dio e adorate gli idoli di un culto osceno e demoniaco. Dite di  venerare e credere nel Cristo e poi fuggite dalla sua Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana; mettete   una croce là dove chiamate il Nemico della Croce e del Crocifisso santo. È come se su quella  Croce sputaste il rigurgito del vostro interno.  E che ci vedete di grande nei vostri sacerdoti da burla? Nella massa dei miei sono molti sui quali  vi è da fare appunti. 
Ma, e i vostri? Quale dei vostri è “santo”? Lussuriosi, crapuloni, menzogneri,  superbi sono i migliori, delinquenti e feroci i peggiori. Ma di meglio fra i vostri non avete. Né   potreste avere, perché se fossero onesti, casti, sinceri, mortificati, umili, sarebbero dei “santi”,  ossia dei figli di Dio, e non potrebbe Satana possederli per traviarli e per traviarvi attraverso ad  essi.  Dopo anni ed anni che si dicono “mezzi” in mano a Dio, hanno migliorato la loro natura? No.  Tali erano, tali restano, se pure non peggiorano. Ma non sapete che il contatto di Dio è continua  metamorfosi che fa di un uomo un angelo? Quale consiglio buono, risultato poi corrispondente ai  fatti, vi hanno mai dato? Nessuno.  Ad uno dicono una cosa e ad un altro un’altra sullo stesso argomento, poiché sono zimbello di  Satana e poiché Io, Io Potere supremo, confondo le loro idee di tenebre col fulgore insostenibile  della mia Luce che essi non possono sopportare. Essa Luce è solo gioia e guida ai figli miei che  con essa in cuore spaziano, non per potere proprio ma per potere di essa, nei tempi futuri, e con gli occhi dello spirito vedono, e con le orecchie dello spirito odono ciò che è segreto di Dio, futuro  dell’uomo, e dicono in mio nome ciò che lo Spirito pone sulle loro labbra mondate dall’amore e  fatte sante dal dolore.  Indovini, astrologi, sapienti e dottori del satanismo che il mio Figlio condanna e che io copro di  doppia condanna, di tripla condanna - perché la vostra religione satanica, che si camuffa di nomi  pomposi ma altro non è che satanismo, è peccato contro Me, Signore del Cielo e della Terra  davanti al quale non c’è altro Dio, è offesa al Figlio, Salvatore dell’uomo rovinato da Satana, è  offesa allo Spirito Santo con la vostra negazione alla verità conosciuta - sappiate che Io rendo  stoltezza la vostra scienza occulta e preparo i rigori di un futuro eterno per voi, che non avete  voluto il Cielo ma l’inferno per vostro regno e avete voluto Satana, non Dio, per vostro pontefice,  re e padre.»  Credevo che parlasse Gesù, invece è l’Eterno Padre. Voglia Dio che la sua parola penetri quel  cuore che lei sa.
   A me poi dice Gesù: «Maria, ti sei offerta senza riserve, non è vero? Vuoi che le anime si salvino per il tuo sacrificio,  non è vero?   E allora non pensi che ti ho detto che le anime si conquistano con la stessa arma con cui esse si  perdono? L’impurità di un’anima con la purezza, la superbia con l’umiltà, l’egoismo con la carità,  l’ateismo e la tiepidezza con la fede, e la disperazione, e la disperazione, e la disperazione, Maria,  con le vostre angosce che pure non disperano, ma chiamano Dio, guardano a Dio, cercano Dio,  sperano in Dio anche quando Satana, il mondo, gli uomini, gli eventi sembrano congiurare contro  la speranza e si alleano per dire: “Non c’è Dio”.  In quest’ora satanica che vivete, mentre dovrebbe unicamente essere usata un’arma per vincere  la guerra di Satana alle creature di Dio, mentre basterebbe invocare il mio Nome con fede, speranza, carità intrepide, pressanti, accese, per vedere fuggire le armate di Satana e cadere  infranti i loro mezzi che Io maledico, cosa sale dalla Terra al Cielo, e mai tanto vi sale come  quando su voi è il flagello orrifico delle armi omicide, micidiali, che Satana ha insegnato all’uomo    e che l’uomo ha accettate mettendo in disparte la legge che dice: “Amatevi come fratelli” per  assumere quella che dice: “Odiatevi come io, Satana, odio”? Un coro di bestemmie, maledizioni,  di derisioni a Dio, di disperazioni. La morte molte volte vi ferma sulle labbra quelle parole, ve le  inchioda e vi porta così, marcati da un’ultima colpa, al mio cospetto.  Maria, tu stupisci come dopo tanto aiuto io ti lasci ora sentire tanta angoscia. Ti ho aiutata nell’ora della morte di chi amavi e ti ho dato il mio cuore per guanciale e la mia bocca per  musica e per lino che ha asciugato il tuo pianto col suo bacio e attutito il tuo dolore col suo canto  d’amore. Ma quello era dolore tuo.  Me lo avevi già offerto ed io l’avevo già usato. Era l’ora che te ne premiassi. Era l’ora che ti  sostenessi perché tu mi devi servire ancora, mia piccola “voce”, e non voglio che tu muoia prima  del momento in cui la tua voce potrà tacere, avendo dato abbastanza agli immeritevoli uomini di  parola mia.
Ora vi sono troppi che si dannano nella disperazione e muoiono accusandomi. Anche sulla  bocca dei bimbi che, oggi, sanno più bestemmiare che pregare, e maledire che sorridere, e sempre  più sapranno bestemmiare e maledire, poveri fiori sporcati dal mondo e dal suo re infernale quando  il loro non è che un boccio ancora serrato.  Perché alle vostre troppe, troppe, troppe maledizioni non abbia finalmente a rispondere una  mia che vi stermini senza darvi tempo di invocarmi più; perché alle troppe, troppe, troppe accuse  vostre a Me non abbia finalmente a tornare a voi la mia accusa tremenda; perché alle vostre troppe, troppe, troppe disperazioni, frutto naturale della vostra vita di bastardi, non abbia  finalmente a corrispondere la mia condanna eterna su voi, miei salvati che calpestare Me e la  salvezza che vi ho dato, occorre che vi siano vittime che amano, soffrono, pregano, benedicono,  sperano, ma ripeto: soffrano, soffrano, soffrano di quel che fa soffrire i fratelli, le quali vittime  purifichino col loro amare, soffrire, pregare, benedire, sperare, i luoghi in cui si va incontro alla  Morte, non quella della carne ma dello spirito.
Io ti dico che se il numero di chi ama, crede e spera, fosse uguale a quello di coloro che non  amano, non credono, non sperano, e che se nei tragici momenti in cui vi incombe la strage un  uguale numero di invocazioni salissero insieme alle imprecazioni - bada che non dico un numero  maggiore ma un numero uguale - tutte le insidie e le volontà dei demoni e degli uomini-demoni  rimarrebbero spezzate e cadrebbero senza farvi più male, come avvoltoio al quale vengono  spezzate l’ali e non può più far preda.  Animo! Sii una che salva.  Salvare! Per salvare l’Umanità ho lasciato il Cielo. Per salvare l’Umanità ho conosciuto la morte.  Salvare! La più grande delle carità. Quella che fu la carità del Cristo. Quella che fa di voi,  salvatrici, le anime che più sono uguali al Cristo.  Io vi benedico, o voi tutte a Me sorelle nel salvare.
Io ti benedico. Benedico te alla quale, per  farti felice di una felicità immisurabile ed eterna, ho dato di essere una che salva.  Va’ in pace. Sta’ in pace. Io sono con te, sempre.»  
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Miracolo Eucaristico di Lanciano...

Un giorno un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza reale di Gesù nella Santa Eucaristia. Pronunziate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all'improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in Carne, il vino in Sangue.

Vorranno Eliminare la Santa Eucarestia 
Gesù ad Apostoli e Discepoli:"Ma anche in verità vi dico che ugualmente sarà distrutta la Terra quando l'abominio della desolazione entrerà nel novello Sacerdozio conducendo gli uomini all'apostasia per abbracciare le dottrine d'inferno. Allora sorgerà il figlio di Satana e i popoli gemeranno in un tremendo spavento, pochi restando fedeli al Signore, e allora anche, fra convulsioni d'orrore, verrà la fine dopo la vittoria di Dio e dei suoi pochi eletti, e l'ira di Dio su tutti i maledetti.
Guai, tre volte guai se per quei pochi non ci saranno ancor santi, gli ultimi padiglioni del Tempio di Cristo! Guai, tre volte   guai se, a confortare gli ultimi cristiani, non ci saranno veri Sacerdoti come ci saranno per i primi. In verità l'ultima persecuzione sarà orrenda, non essendo persecuzione d'uomini ma del figlio di Satana e dei suoi seguaci. Sacerdoti? Più che sacerdoti dovranno essere quelli dell'ultima ora, tanto feroce sarà la persecuzione delle orde dell'Anticristo. Simili all'uomo vestito di lino che tanto è santo da stare al fianco del Signore, nella visione di Ezechiele essi dovranno instancabili segnare con la loro perfezione un Tau sugli spiriti dei pochi fedeli perchè le fiamme d'inferno non cancellino quel segno.
Sacerdoti? Angeli. Angeli agitanti il turibolo carico degli incensi delle loro virtù per purificare l'aria dai miasmi di Satana. Angeli? Più che angeli: altri Cristi, altri Me, perchè i fedeli dell'ultimo tempo possano perseverare fino alla fine. Questo dovranno essere. Ma il bene e il male futuro ha radice nel presente. Le valanghe hanno inizio da un fiocco di neve. Un sacerdote indegno, impuro, eretico, infedele, incredulo, tiepido o freddo, spento, insipido, lussurioso, fa un male decuplo di quello di un fedele colpevole degli stessi peccati, e trascina molti altri al peccato. La rilassatezza nel Sacerdozio, l'accoglimento di impure dottrine, l'egoismo, l'avidità, la concupiscenza nel Sacerdozio, voi sapete dove sfocia: nel deicidio.
Ora, nei secoli futuri, non potrà più essere ucciso il Figlio di Dio, ma la fede in Dio, l'idea di Dio, sì. Perciò sarà compiuto un deicidio ancor più irreparabile perchè senza risurrezione. Oh! si potrà compiere, sì. Io vedo... Si potrà compiere per troppi Giuda di Keriot dei secoli futuri. Orrore!...
La mia Chiesa scardinata dai suoi stessi ministri! E Io che la sorreggo con l'aiuto delle vittime. Ed essi, i Sacerdoti, che avranno unicamente la veste e non l'anima del Sacerdote, che aiutano il ribollire delle onde agitate dal Serpente infernale contro la tua barca, o Pietro. In piedi! Sorgi! Trasmetti quest'ordine ai tuoi successori:"Mano al timone, sferza sui naufraghi che hanno voluto naufragare, e tentano di far naufragare la barca di Dio". Colpisci, ma salva e procedi. Sii severo, perchè sui predoni giusto è il castigo. Difendi il tesoro della fede. Tieni alto il lume come un faro sopra le onde sconvolte, perchè quelli che seguono la tua barca vedano e non periscano. Pastore e nauta per i tempi tremendi, raccogli, guida, solleva il mio Vangelo perchè in questo e non in altra scienza è la salute.
Verranno i tempi nei quali, così come avvenne da noi d'Israele e ancor più profondamente, il Sacerdozio crederà d'essere classe eletta perchè sa il superfluo e non conosce più l'indispensabile, o lo conosce nella morta forma con cui ora conoscono i Sacerdoti la Legge: nella vesta essa, esageratemente aggravata di frange, ma non nel suo spirito. Verranno i tempi nei quali tutti i libri si sostituiranno al Libro, e questo sarà solo usato così come uno, che deve forzatamente usare un oggetto, lo maneggia meccanicamente, così come un contadino ara, semina, raccoglie senza meditare sulla meravigliosa provvidenza che è quel moltiplicarsi di semi che ogni anno si rinnovella: un seme gettato in terra smossa che diviene stelo, spiga, poi farina e poi pane per paterno amore di Dio.
Chi, mettendosi in bocca un boccone di pane, alza lo spirito a Colui che ha creato il primo seme e da secoli lo fa rinascere e crescere, dosando le piogge e il calore perchè si schiuda e si alzi e maturi senza marcire o senza bruciarsi? Così verrà il tempo che sarà insegnato il Vangelo scientificamente bene, spiritualmente male. Or che è la scienza se manca sapienza? Paglia è. Paglia che gonfia e non nutre. E in verità vi dico che un tempo verrà nel quale troppi fra i Sacerdoti saranno simili a gonfi pagliai, superbi pagliai che staranno impettiti nel loro orgoglio d'esser tanto gonfi, come se ancor le spighe fossero in vetta alle paglie, e crederanno d'esser tutto perchè invece del pugnello di grani, il vero nutrimento che è lo spirito del Vangelo, avranno tutta quella paglia: un mucchio! Un mucchio! Ma può bastare la paglia? Neppure per il ventre del giumento essa basta, e se il padrone dello stesso non corrobora l'animale con biade ed erbe fresche, il giumento nutrito di sola paglia deperisce e anche muore.
Eppure Io vi dico che un tempo verrà nel quale i Sacerdoti, immemori che con poche spighe Io ho istruito gli spiriti alla Verità, e immemori anche di ciò che è costato al loro Signore quel vero pane dello spirito, tratto tutto e solo dalla Sapienza Divina, detto dalla Divina Parola, dignitoso nella forma dottrinale, instancabile nel ripetersi, perchè non si smarrissero le verità dette, umile nella forma, senza orpelli di scienze umane, senza completamenti di storici e geografici, non si cureranno dell'anima di esso, ma della veste da gettargli sopra per mostrare alle folle quante cose essi sanno, e lo spirito del Vangelo si smarrirà in loro sotto valanghe di scienza umana.
E se non lo possiedono come possono trasmetterlo? Che daranno ai fedeli questi pagliai gonfi? Paglia. Che nutrimento ne avranno gli spiriti dei fedeli? Tanto da trascinare una languente vita. Che frutto matureranno da questo insegnamento e da questa conoscenza imperfetta del Vangelo? Un raffreddarsi di cuori, un sostituirsi di dottrine eretiche, di dottrine e idee ancor più che eretiche, all'unica, vera dottrina, un prepararsi il terreno alla Bestia per il suo fugace regno di gelo, di tenebre e orrore. In verità vi dico che come il Padre e Creatore moltiplica le stelle perchè non si spopoli il cielo per quelle che, finita la loro vita, periscono, così ugualmente Io dovrò evangelizzare cento e mille volte dei discepoli che spargerò fra gli uomini e fra i secoli. E anche in verità vi dico che la sorte di questi sarà simile alla mia: la sinagoga e si superbi li perseguiteranno come mi hanno perseguitato.
Ma tanto Io che essi abbiamo la nostra ricompensa: quella di fare la Volontà di Dio e di servirlo sino alla morte di croce perché la sua gloria risplenda e la sua conoscenza non perisca. Ma tu, Pontefice, e voi, Pastori, in voi e nei vostri successori vegliate perchè non si perda lo spirito del Vangelo e instancabilmente pregate lo Spirito Santo perchè in voi si rinnovelli una continua Pentecoste - voi non sapete ciò che voglio dire, ma presto lo saprete - onde possiate comprendere tutti gli idiomi e discernere  e scegliere le mie voci da quelle della Scimmia di Dio:Sanata.
E non lasciate cadere nel vuoto le mie voci future. Ognuna di esse è una misericordia mia in vostro aiuto, e tanto più numerose saranno quanto più per ragioni divine Io vedrò che il Cristianesimo ha bisogno di esse per superare le burrasche dei tempi.
Pastore e nauta, Pietro! Pastore e nauta. Non ti basterà un giorno esser pastore se non sarai nauta, ed esser nauta se non sarai pastore. Questo e quello dovrai essere per tenere radunati gli agnelli che tentacoli infernali e artigli feroci cercheranno di strapparti o menzognere musiche di promesse impossibili ti sedurranno, e per portare avanti la barca presa da tutti i venti del settentrione e del mezzogiorno e dell'oriente e dell'occidente, schiaffeggiata e sbattuta dalle forze del profondo, saettata dagli arcieri della Bestia, sbruciacchiata dall'alito del dragone, e spezzata sui bordi dalla sua coda, di modo che gli imprudenti saranno arsi e periranno precipitando nell'onda sconvolta.
Pastore e nauta nei tempi tremendi...E tua bussola il Vangelo. In esso è la Vita e la Salute. E tutto è detto in esso. Ogni articolo del Codice santo, ogni risposta per i casi molteplici delle anime, sono in esso. E fa che da esso non si scostino Sacerdoti e fedeli. Fa che non vengano dubbi su esso. Alterazioni di esso. Sostituzioni e sofisticazioni di esso. Il Vangelo è Me stesso. Dalla nascita alla morte. Nel Vangelo è Dio. Perché in esso sono manifeste le opere del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il Vangelo è amore. "La mia Parola è Vita". Ho detto:"Dio è carità".
Conoscano dunque i popoli la mia Parola e abbiano l'amore in loro, ossia Dio. Per avere il Regno di Dio. Perché chi non è in Dio non ha in se la Vita. Perché quelli che non accoglieranno la Parola del Padre non potranno essere una sola cosa col Padre, con Me e con lo Spirito Santo in Cielo, e non potranno essere del solo Ovile che è santo così come Io voglio. Non saranno tralci uniti alla Vite perché chi respinge in tutto o parte al mia Parola è un membro nel quale più non scorre la linfa della Vite. La mia Parola è succo che nutre, fa crescere e portare frutto.
Tutto questo farete in memoria di Me che ve l' ho insegnato. Molto ancora avrei da dirvi su quanto ho detto ora. Ma Io ho soltanto gettato il seme. Lo Spirito Santo ve lo farà germogliare. Ho valuto darvi Io il seme perché conosco i vostri cuori e so come titubereste di paura per comandi spirituali, immateriali. La paura di un inganno vi paralizzerebbe ogni volontà. Perciò Io per il primo vi ho parlato di tutte le cose. Poi il Paraclito vi ricorderà le mie parole e ve le amplificherà nei particolari. E voi non temerete perché ricorderete che il primo seme ve l' ho dato Io. Lasciatevi condurre dallo Spirito Santo.
Se la mia Mano era dolce nel guidarvi, la sua Luce è dolcissima. Egli è Amore di Dio. Così Io me ne vado contento perché so che Egli prenderà il mio posto e vi condurrà alla conoscenza di Dio. Ancora  non lo conoscete nonostante tanto vi abbia detto di Lui. Ma non è colpa vostra. Voi avete fatto di tutto per per comprendermi e perciò siete giustificati se anche per tre anni avete capito poco. La mancanza della Grazia vi ottundeva lo spirito. Anche ora capite poco benché la Grazia di Dio sia scesa su di voi dalla mia croce. Avete bisogno del Fuoco.
Un giorno ho parlato di questo a un di voi, andando lungo le vie del Giordano. L'ora è venuta. Io me ne torno al Padre mio, ma non vi lascio soli perché lascio a voi l'Eucarestia ossia il vostro Gesù fatto cibo agli uomini. E vi lascio l'Amico: il Paraclito. Esso vi condurrà. Passo le vostre anime dalla mia luce alla sua Luce ed Egli compirà la vostra formazione.
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Gioacchino ed Anna - audio fileWMA

Incontro Maria - Giuseppe - audio fileWMA

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Maria al tempio - audio fileWMA

La Crocefissione A - audio file WMA

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Lamento di Maria - audio fileWMA

Resurrezione - audio fileWMA

L'angoscia di Maria - audio fileWMA

Fufa in Egitto - audio fileWMA

7 commenti:

  1. Veramente questa pagina che avete postato si rivela profetica riguardo ai tanti mali che affliggono la Chiesa del 20.mo-21mo secolo, specialmente quest'ultimo decennio, in cui si profilano all'orizzonte nubi nere, minacciose per la Fede come non mai nei secoli precedenti, e sono qui ben descritte, nei dettagli.
    Vorrei chiedervi però un parere circa la Valtorta, essendo rimasta affascinata dalla sua figura e del suo poema, di cui ho letto poche pagine, e desideravo da tempo continuare a leggere la sua opera.
    Sarete al corrente di quella notizia data nel 1960 dall'osservatore romano, che annunziò che il poema era stato messo all'Indice:
    Ecco come fu esposto il pronunciamento negativo da parte della Chiesa ufficiale verso la mistica e la sua presunta opera di origine soprannaturale:
    Dall'Osservatore Romano di mercoledì 6 gennaio 1960

    UNA VITA DI GESÙ MALAMENTE ROMANZATA

    In altra parte del nostro Giornale è riportato il Decreto del S. Offizio con cui viene messa all'Indice un'Opera in quattro volumi, di autore anonimo (almeno in questa stampa) edita all'Isola del Liri. Pur trattando esclusivamente di argomenti religiosi, detti volumi non hanno alcun "imprimatur", come richiede il Can. 1385, 1 n.2 C.I.C. L'Editore, in cui una breve prefazione, scrive che l'Autore, "a somiglianza di Dante ci ha dato un'opera in cui, incorniciati da splendide descrizioni di tempi e di luoghi, si presentano innumerevoli personaggi i quali si rivolgono e ci rivolgono la loro dolce, o forte, o ammonitrice parola.
    Ne è risultata un'Opera umile ed imponente: l'omaggio letterario di un dolorante infermo al Grande Consolatore Gesú". Invece, ad un attentato lettore questi volumi appaiono nient'altro che una lunga prolissa vita romanzata di Gesù.
    A parte la vanitá dell'accostamento a Dante e nonostante che illustri personalitá (la cui indubbia buona fede è stata sorpresa) abbiano dato il loro appoggio alla pubblicazione, il S. Offizio ha creduto necessario metterla nell'Indice dei Libri proibiti. I motivi sono facilmente individuabili da chi abbia la certosina pazienza di leggere le quasi quattromila pagine di fitta stampa.
    Anzitutto il lettore viene colpito dalla lunghezza dei discorsi attribuiti a Gesù e alla Vergine SS.ma; dagli interminabili dialoghi tra i molteplici personaggi che popolano quelle pagine. I quattro Vangeli ci presentano Gesú umile, riservato; i suoi discorsi sono scarni, incisivi, ma della massima efficacia. Invece in questa specie di storia romanzata, Gesù è loquace al massimo, quasi reclamatistico, sempre pronto a proclamarsi Messia e Figlio di Dio e ad impartire lezioni di teologia con gli stessi termini che userebbe un professore dei nostri giorni....."
    ecc. leggete al link:
    http://www.cafarus.ch/valtorta.html
    -------------
    cari bloggers (chiedo soprattutto a Gianluca, di cui stimo la posizione di solito rigorosa riguardo alla credibilità di simili messaggi di ispirazione celeste) che ne pensate ?
    Se inizialmente ero attirata da quei contenuti, la notizia che fu messo all'Indice, con i giudizi taglienti espressi dal S. Offizio, mi ha fatto un po' la doccia fredda, e ho lasciato perdere ogni velleità di continuare la lettura, ritenendo che fosse nociva per la mia Fede.
    Gradirei un parere da A.rita, Gianluca, e da chiunque sia informato sulla questione, se il poema della Valtorta sia affidabile o piuttosto un'ennesima divagazione prodotta da falso misticismo, una lettura che oggi, nella confusione già tanto grande, sarebbe meglio lasciar perdere.

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  2. Cari gestori del blog, mi meraviglia molto la censura subita dal mio commento. Non mi pare di aver detto nulla di offensivo: come mai è sparito ? Mi aspettavo da voi solo una cortese risposta di spiegazione sulla posizione negativa della Chiesa riguardo al poema della Valtorta, fatto che è ben noto a tutti da 50 anni.
    Come mai dunque non meritavo una risposta , ma solo la cancellazione ? Non capisco proprio questi strani criteri di censura, e spero ancora che vorrete cortesemente rispondere, anzichè cancellare una domanda del tutto normale e civile: e mettiano anche che fosse stata illecita, era pure giusto dirmene il motivo, non vi pare ?
    Grazie.
    Valeria

    RispondiElimina
  3. Cara Annarita, vi seguo sempre con vivo interesse,
    ed in particolare mi sono trovata a leggere questo post sulla Valtorta, alla cui opera da tempo ero interessata, avendone trovato solo pochi stralci su internet.
    Ho seguito però solo a tarda sera ieri il vostro dibattito con un blogger (Ghergon) sulla questione dell'origine soprannaturale delle rivelazioni private della mistica, ma, avendo aperto solo quest'ultimo post, avevo lasciato qui un commento con una domanda riguardo alla posizione della Chiesa.
    Oggi vedo con stupore che sono spariti:
    - il mio primo commento in cui vi chiedevo il vostro pensiero al riguardo (cascando io dalle nuvole, perchè non avevo ancora visto il vostro dibattito precedente, dove si esaminava proprio quella questione);
    - il secondo, in cui vi chiedevo come mai mi avete censurata, poichè credo che prima di censurare un commento, normale ed educato, i redattori di solito spiegano i motivi della censura;
    - addirittura è sparito l'intero thread dove si svolgeva il vostro dibattito con Ghergon, che stavo leggendo con grande interesse, quando mi sono accorta che sia tu che Gianluca e Mardunolbo portavate ottimi argomenti per la tesi a favore, con notizie storiche che ignoravo.
    Poichè da vari anni non riuscivo a capire i motivi per cui quest'opera è stata messa all'Indice, avrei voluto continuare a leggere l'argomento e partecipare alla discussione, ritenendo che ci siano molte implicazioni riguardanti la strana posizione delle gerarchie vaticane, da 50 anni questa parte, che tendono ad oscurare tutti i mistici e messaggi celesti che non collimano con le nuove tendenze teologiche della Chiesa conciliare, soprattutto il grande imbavagliato, che è il 3. segreto di Fatima.
    Le implicazioni e complicazioni delle varie vicende di silenzi, omissioni e censure del Vaticano sui mistici del 20.mo secolo sono tantissime, e il volerle esaminare richiederebbe davvero l'apertura di un "vaso di pandora" sconfinato quanto il pianeta, direi, visto che di tante "non-approvazioni" ecclesiastiche di messaggi celesti non-allineati col regime modernista ce ne sono tante, di cui nooi piccoli fedeli non capiamo le oscure ragioni, anche se le intuiamo a fatica.
    Ora, proprio per riuscire a chiarirsi le idee su tante situazioni mai chiarite di questa povera Chiesa travagliata dal 1960 in poi, vi chiedo se si può o non si può fare domande, almeno a voi, che, caso rarissimo su internet, siete aperti ad esaminare questioni scottanti che chiedono da anni di essere portate alla luce e alla conoscenza di tutti.
    Avevo creduto di poter dialogare con voi senza paura, nel rispetto reciproco dei bloggers: ho forse sbagliato ?
    Vorrei capire:
    - perchè sono stati censurati i miei commenti su questo
    thread presente, senza nessuna spiegazione ;
    - perchè è sparito il thread precedente, che avrei voluto leggere per intero, con tutte le domande di Ghergon e le vostre risposte.
    Che cosa sta succedendo ?
    Forse c'è un difetto di funzionamento del blog, non ancora chiarito ?
    Spero in una vostra cortese risposta.
    Grazie.

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  4. Faccio presente ad Annarita e Gianluca che sta continuando lo stranissimo fenomeno dei commenti che spariscono, dopo che sono stati pubblicati sul blog !
    A questo punto credo che non dipenda dalla vostra censura, come avevo creduto ieri ; cari amici, cercate di capire quale sia la causa, e se può dipendere solo dal mio account, o succeda anche agli altri; fate una verifica, perchè è stranissimo: gli altri thread sono ancora presenti, e vorrei fare su quelli una prova, se mi consentite, per capire se questo difetto di funzionamento riguarda solo la mia connessione.

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  5. Carissima Valeria,
    nel mio pc, ieri, l'ultimo thread si vedeva, ma non comparivano commenti....
    comunque ora che finalmente ci siamo incrociati con la notizia del guasto accaduto fortunosamente al blog, tengo a precisare che con noi puoi e potrai SEMPRE sentirti libera di fare TUTTE le domande che vuoi, in qualunque argomento...perchè la chiarezza assoluta e cristallina, la lealtà e la franchezza sono i nostri principali obbiettivi, affinchè il popolo di Dio SAPPIA ciò che normalmente passa sotto silenzio, e sapendo rifletta....
    Per la nostra franchezza siamo stati varie volte censurati noi, in altri blog, ed è stato cancellato il nostro blog dalla lista dei "blog personali seguiti", perchè il nostro dire non risulta "politicamente corretto" e gli altri gestori hanno ritenuto di far "brutta figura" nel lasciare i nostri commenti, quasi come - non sia mai! - condividessero anche solo indirettamente la nostra opinione. Siamo quindi abituati a sopportare la pusillanimità che invade la Rete e coloro che gestiscono i blog i quali, prima pubblicano argomenti scottanti, magari anche con titoli esplosivi, poi però se qualcuno commenta le loro riflessioni, incalzando l'argomento con parole proprie, alllora lo censurano....ma a noi non importa un bel nulla e continuiamo sulla nostra strada, che è quella della franchezza ad ogni costo, quella del "Sì-sì, No-no", e chi ha dei pruriti...se li gratti pure....
    Quindi vedi bene che la libertà qui è di casa...
    Se in avvenire dovessero ripresentarsi problemi di pubblicazione, non pensare mai che dipendano dalla nostra diretta volontà, perchè questa pagina è stata aperta proprio per poter mostrare LIBERAMENTE tutte le notizie che è ormai ora si sappiano da tutti, e affinchè tutti possano commentare LIBERAMENTE.

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  6. se il poema della Valtorta sia affidabile o piuttosto un'ennesima divagazione prodotta da falso misticismo, una lettura che oggi, nella confusione già tanto grande, sarebbe meglio lasciar perdere.

    Per quanto mi riguarda ti rispondo con Padre pio2 ti consiglio caldamente di leggere l'opera" perchè proveniente da Dio. per quanto riguarda il Santo Uffizio reputo che tutti i decreti emanati dopo Pio XII siano da prendere con le pinze perche' tale organo era già in mano ai modernisti, Fatima insegna...

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  7. Come si fa a leggere quel che scrisse la Valtorta e non rimanere sbalorditi dalle frasi profonde e piene di una saggezza inusuale?
    Ogni volta che rileggo questi pezzi sento l'Amore di Dio su tutti noi.Com'è possibile fermarsi al considerare che vi fu uno stop del Sant'Uffizio solo perchè non era stato chiesto prima il "nihil obstat"? Non riesco a capire! Quanti libri che sarebbero all'Indice e vengono invece letti voracemente! Immagino ad es. un titolo-"In nome della Rosa" che fu letto e diffuso come il "best-seller" di anni fa e tuttora suscita entusiasmi, eppure è pieno di falsità ed arrangiamenti anche se la Chiesa si è ben guardata dal fare commenti.Quanti che qui sono titubanti dal leggere gli scritti di Valtorta, hanno invece comprato e letto questo libro? Eppure sono certo che gli scrittori non dichiaratamente atei e non dichiaratamente anticattolici fanno più danno loro di libri su cui opinare come "rivelati" o meno.

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