di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
9 aprile 2011
Nuova Chiesa, nuovi beati
Il 1° maggio, tra poche settimane, Giovanni Paolo II sarà dichiarato “beato” da Benedetto XVI con una grande celebrazione in Piazza San Pietro a Roma. Ma i cattolici legati alla Tradizione sanno che Giovanni Paolo II, mentre era un gran promotore della Chiesa conciliare, fu un efficace distruttore della Chiesa cattolica.
Come può dunque essere chiamato “beato”, ultimo passo prima della canonizzazione, quando le canonizzazioni della Chiesa sono infallibili?
La risposta immediata è che Giovanni Paolo II non sarà beatificato come un beato cattolico con una beatificazione cattolica nella Chiesa cattolica, ma come un neo-beato con una neo-beatificazione nella Neo-Chiesa. E gli uomini di Chiesa, con quello che fanno, sono i primi a rivendicare la novità e gli ultimi a pretendere l'infallibilità.
Giovanni Paolo II seduto su una sedia, disegnata dall'eretico Kiko Arguello, con la croce rovesciata, noto simbolo satanico...
La benzina pura è paragonabile al puro cattolicesimo - altamente combustibile! L'acqua pura, in questo caso, è paragonabile al puro umanesimo laico, o religione della globalizzazione, senza più alcuna traccia di cattolicesimo. Ora, il cattolicesimo e l'umanesimo laico sono stati mescolati nel Concilio Vaticano II e nei suoi 16 documenti. Tale che il conciliarismo, o neo-cattolicesimo, può ancora odorare e sapere come il cattolicesimo, quanto basta da permettere ai “buoni cattolici” di considerare che le beatificazioni conciliari siano a loro modo in linea con l'infallibilità, come lo erano le beatificazioni della Chiesa pre-conciliare, ma in realtà una piccola aggiunta di umanesimo laico è stato sufficiente a mettere il cattolicesimo fuori uso, esattamente come la poca acqua che basta per impedire la combustione della benzina.
Così, le neo-beatificazioni, alle incaute narici cattoliche, possono odorare e sapere come le beatificazioni cattoliche, ma ad un attento esame è chiaro che esse non sono affatto la stessa cosa. Esempio ben noto: una beatificazione cattolica richiedeva due distinti miracoli, mentre una neo-beatificazione ne richiede solo uno. E le regole per la neo-beatificazione sono ammorbidite ugualmente in maniera significativa su altri aspetti. Perciò, dalla neo-beatificazione nessun cattolico può aspettarsi nient'altro di diverso che un neo-beato. Giovanni Paolo II è stato davvero un "beato" conciliare.
Ciò che inganna i cattolici sono gli elementi del cattolicesimo che ancora permangono nella Chiesa conciliare. Ma proprio come il Vaticano II è stato progettato per rimpiazzare il cattolicesimo (benzina pura) col conciliarismo (benzina-e-acqua), così il conciliarismo è progettato per cedere il posto a quella che possiamo chiamare la Religione Globale (acqua pura). La progressione è da Dio ad un nuovo dio e quindi a nessun dio. Per adesso abbiamo ancora la nuova Roma che spinge il nuovo dio del Vaticano II con i corrispondenti neo-beati, ma ben presto si arriverà alla pura assurdità dei “beati” del non-dio.
Tuttavia, il vero Dio non permetterà che venga ingannata alcuna pecora che non voglia essere ingannata. Né abbandonerà alcuna anima che prima non abbia abbandonato Lui, dice Sant'Agostino. Meravigliosa sentenza!
Kyrie eleison
Londra, Inghilterra
“Una delle piaghe più dannose del nostro tempo è la mancanza di fortezza soprannaturale, la quale fa si che gli stessi predicatori evangelici esitino talvolta a denunciare alla generazione frivola contemporanea quanto nella dottrina cristiana vi è in opposizione alle aspirazioni dei mondani. Si cercano inoltre dai fedeli delle mitigazioni, dei compromessi, che spesso finiscono per divenire delle assurde mistificazioni del Vangelo di Cristo. Non si vuol pensare ai Novissimi, si deve tacere dei diritti imprescrittibili di Dio e della Chiesa, per non urtare le suscettibilità degli uomini. In questo caso, non sarebbe più il Cristianesimo che converte il mondo, ma il mondo che si raffazzona un Cristianesimo a modo suo. Eppure Gesù e i Martiri per nostro ammaestramento non esitarono ad annunciare il Vangelo nella sua integrità, pur sapendo che sarebbe stato per loro un motivo di morte”.
(Card. A. I. Schuster, commento alla Domenica di Passione, Liber Sacramentorum, vol.III)
E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna
RispondiEliminae così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.2Tessalonicesi 2:11,12
CVCRCI
Caro Stettino,
RispondiEliminacome si diceva ieri, chi ama la Chiesa Cattolica non riesce facilmente a guardare in faccia l'attuale realtà, chiamandola impietosamente per nome, e così finge di non capire, per non dover dire a se stesso che...............
Ma come non considerare la Parola postata da te come la perfetta conclusione di questa lucidissima analisi di Williamson?...
Il paragone dell'acqua e della benzina calza a pennello, è di una semplicità e di una chiarezza che più di così non si potrebbe.
Riguardo a Giov.P.II, come dissi altrove, una cosa autenticamente cattolica l'ha fatta, che sicuramente gli è valsa la salvezza dell'anima: accettare la Croce personale di sofferenza fisica che Dio Santissimo ha predisposto per lui. Credo che nell'ultima parte della sua vita, Egli abbia dimostrato una virtù eroica.
Resta da capire se un regolare processo di dichiarazione di beatificazione possa basarsi anche solo sull'ultima testimonianza, in ordine di tempo, della vita di un uomo (come a dire se uno che si "converte" alla fine della vita e dopo la conversione manifesta un costante stato di Grazia santificante, può essere dichiarato beato), oppure è necessario che in tutto l'arco della sua vita- ancor più se si tratta di un Pontefice- debba risultare senza
contro-testimonianze di vita cristiana...
Questo papa ha dato la sua vita per la salvezza di molti. Beato e spero presto Santo come lo sono stati tutti i santi dell'unica Chiesa.
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