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giovedì 23 giugno 2011

Motu proprio di San Pio X Praestantia Scripturae Sacrae... Contro i modernisti che oggi imperano nella Chiesa Cattolica...

 
Nel quale si ribadisce la condanna del modernismo, 
si menzionano le pene e si commina la scomunica per i trasgressori


Encomiata l'eccellenza delle Sacre Scritture e raccomandatone lo studio, il Nostro Predecessore Leone XIII, di immortale memoria, nell'Enciclica "Providentissimus Deus", pubblicata il 18 Novembre 1893, dettò leggi per il retto ordinamento degli Studi Biblici; e dopo di aver rivendicati i Libri Sacri dagli errori e dalle calunnie dei Razionalisti, li difese altresì dai placiti di una falsa scienza, che si decanta come critica sublimiore: i quali placiti, evidentemente, altro non sono, secondo le sapienti parole del Pontefice, che "commenta Rationalismi e philologia et finitimis disciplinis detorta". 
Per ovviare poi al crescente pericolo della diffusione di idee inconsiderate ed erronee, lo stesso Nostro Predecessore colle Lettere Apostoliche "Vigilantiae studiique memores", del 30 Ottobre 1902, istituiva la Pontificia Commissione Biblica, composta di alcuni Cardinali cospicui per dottrina e per senno; alla quale Commissione venivano aggiunti come Consultori vari Ecclesiastici, scelti fra i dotti in materia teologica e biblica, e diversi per nazionalità, nonché per preferenze di metodi e di pareri nel campo degli studi esegetici. 
Nel far ciò, il Pontefice mirava ad un vantaggio, altamente utile agli studi e particolarmente consentaneo all'indole dei tempi, vale a dire a far sì che in seno alla Commissione fossero presentate, ponderate e discusse sentenze di ogni sorta; e che, prima di addivenire ad una ferma decisione, i Cardinali, secondo le norme prescritte nelle citate Lettere Apostoliche, dovessero prendere in accurato esame gli argomenti favorevoli e contrari alle varie questioni, e niente omettessero di quanto potesse giovare alla perfetta conoscenza del vero stato dei problemi biblici portati in di scussione. Soltanto dopo siffatto procedimento, dovessero le prese decisioni sottoporsi al Sommo Pontefice per la relativa approvazione, ed essere poi pubblicate. Premessi lunghi esami e deliberazioni profondamente mature, la Pontificia Commissione Biblica ha felicemente emanate alcune decisioni oltremodo utili per il vero incremento e per sicura regola degli studi biblici. 
Pur tuttavia Noi vediamo che alcuni, troppo proclivi ad opinioni e metodi infetti di malsane novità, e troppo teneri per una malintesa libertà, che è vera ed intemperante licenza, pericolosissima in materia dottrinale e feconda di mali assai gravi contro la purezza della fede, non hanno fatto, né fanno alle menzionate decisioni, malgrado l'approvazione ad esse data dal Pontefice, quella ossequiente accoglienza che si dovrebbe. 


Per la qual cosa troviamo necessario di dichiarare e di decretare, 
come con questo Nostro atto dichiariamo ed espressamente decretiamo, 
che tutti sono tenuti in coscienza a sottomettersi alle decisioni passate e future 
della Pontificia Commissione Biblica, 
non altrimenti che ai Decreti dottrinali delle Sacre Congregazioni approvati dal Pontefice; 
e che coloro, i quali verbalmente od in iscritto contraddicono a tali decisioni, 
non vanno esenti dalla nota di disobbedienza e di temerità, 
né, per conseguenza, sono immuni da colpa grave: 
ciò indipendentemente dallo scandalo che arrecano, 
e dalle responsabilità che possano incorrere a Dio 
per altre temerità ed errori che sogliono accompagnare simili opposizioni. 

Inoltre, nell'intento di reprimere la crescente audacia di non pochi modernisti, i quali con ogni sorta di sofismi e di male arti si studiano di togliere forza ed efficacia non solo al decreto "Lamentabili sane exitu", emanato per Nostro ordine dalla S. Congregazione del Sant'Uffizio il 3 Luglio 1907, ma anche alla Nostra Enciclica "Pascendi Dominici gregis" del dì 8 settembre di questo stesso anno, 


Noi rinnoviamo e confermiamo, 
in virtù della Nostra Apostolica autorità, 
tanto quel Decreto della Sacra Suprema Congregazione, 
quanto l'anzidetta Enciclica, 
aggiungendo la pena della scomunica 
a danno di coloro che contraddicano a questi documenti, 
e decretoriamente dichiarando che chiunque ardirà sostenere, 
il che Dio non permetta, 
alcuna delle proposizioni, opinioni e dottrine riprovate 
nell'uno o nell'altro dei documenti suddetti, 
sarà soggetto ipso facto alla censura del Capo Docentes della 
Costituzione "Apostolicae Sedis", 
che è la prima delle scomuniche latae sententiae riservate simpliciter al Romano Pontefice. 
Questa scomunica poi è indipendente dalle pene, nelle quali quanti mancheranno in ordine ai surriferiti documenti possono incorrere come propagatori e difensori di eresie, allorquando le proposizioni, opinioni o dottrine da essi propugnate siano eretiche; il che agli avversari dei due citati documenti accade in non pochi casi, e principalmente allorché difendono gli errori del Modernismo, sintesi di tutte le eresie. 
Presi questi provvedimenti, Noi torniamo a raccomandare caldamente agli Ordinari diocesani ed ai Superiori degli Istituti Religiosi di vegliare con ogni diligenza sugli insegnanti, specialmente dei Seminari; e quando li vedano infetti di errori modernisti e di malsane novità, ovvero meno sottomessi alle prescrizioni della Santa Sede, in qualsiasi modo pubblicate, li allontanino affatto dall'insegnamento. Per egual modo, escludano dalle sacre Ordinazioni quei giovani, i quali lascino il più piccolo dubbio di correr dietro a dottrine condannate o a dannose novità. Nell'istesso tempo li esortiamo ad invigilare sempre e con ogni premura i libri e le altre pubblicazioni, già troppo numerose, che presentino idee e tendenze simili a quelle condannate nell'Enciclica e nel Decreto; libri e pubblicazioni di tal fatta eliminino dalle librerie cattoliche e molto più dalle mani della gioventù studiosa e del Clero. 
Adempiendo con zelo questo ufficio, essi promoveranno altresì la vera e solida cultura intellettuale, che deve essere precipuo oggetto della Pastorale sollecitudine. 
In forza dell'autorità Nostra, Noi vogliamo e comandiamo che tutte queste disposizioni restino fisse ed abbiano efficacia, non ostante qualunque cosa in contrario.
Dato a Roma, presso San Pietro, il 18 Novembre 1907, anno V del Nostro Pontificato.
“L’Anticristo cercherà di abolire e abolirà realmente il Santo Sacrificio dell’Altare, in punizione dei peccati degli uomini” (Sant’ Alfonso M. de Liguori)

Novus Ordo Missae, innovazione liturgica di Consacrati di fatto scomunicati...
http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/Images%20(101-200)/199-ClownMass.jpg

Celebrazione blasfema e anticattolica Neocatecumenale, setta recentemente approvata dalla Chiesa Modernista...



Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente vi è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo. Allora l’iniquo si manifesterà.” (II Tess., 2, 7-8).
Che sia questa riforma la causa di questa apostasia? 
Che sia il sacrificio della Messa l’ostacolo che tratteneva l’avversario?

«Cari figli e care figlie, Noi vogliamo una volta ancora invitarvi a riflettere su questa novità che costituisce il nuovo rito della messa, che sarà utilizzato nella celebrazione del santo sacrificio, a partire da domenica prossima 30 novembre, prima domenica di Avvento. Nuovo rito della messa! È un cambiamento che tocca una venerabile tradizione multisecolare (…). Questo cambiamento porta sullo svolgimento delle cerimonie della messa. Constateremo forse un certo rimpianto, che all’altare, le parole e i gesti non sono piú identici a quelli a cui eravamo talmente abituati che quasi non ci facevamo piú attenzione… Ci dobbiamo preparare a questi molteplici incomodi; sono inerenti a tutte le novità che cambiano le nostre abitudini…
«I sacerdoti che celebrano in latino, in privato (…) possono, fino al 28 novembre 1971, utilizzare sia il Messale Romano, sia il nuovo rito. Se prendono il Messale Romano, possono (…). Se usano il nuovo rito, devono seguire il testo ufficiale…» (PAOLO VI, Allocuzioneall’udienza generale del 26 novembre 1969)

Nuova lettera 
del Rev. Padre Luois Demornex, 

Parroco di Fontanaradina, Corigliano e Aulpi di Sessa Aurunca (CE)



Con questa nuova lettera, il Rev. Padre Louis Demornex, Parroco di Fontanaradina, Corigliano e Aulpi di Sessa Aurunca (CE), lancia un appello a tutti i sacerdoti cattolici, perché si decidano ad assumersi autonomamente la responsabilità di ritornare a celebrare la Santa Messa di sempre, avvalendosi dell'indulto perpetuo concesso da San Pio V con la Bolla Quo primum tempore:
Anzi, in virtú dell'Autorità Apostolica, Noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, l'Indulto perpetuo di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente: cosí che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa in maniera differente da quella che Noi abbiamo prescritta, né, d'altra parte, possano venir costretti e spinti da alcuno a cambiare questo Messale.
Il Rev. Padre si richiama al valore fondamentale che il santo Sacrificio della Messa ha per la stessa Chiesa:
Mio Dio! Se tutti i sacerdoti fossero rimasti al tabernacolo, luci della Luce, il mondo sarebbe illuminato e non sarebbe in questo stato!
Ora, sappiamo che la Chiesa è generata continuamente dal Calvario: abolito il Calvario, la Chiesa muore; i Riformati insegnano! Ripristinato il Calvario, la Chiesa rivivrà. 
E questo sarà opera strettamente dei sacerdoti sacrificatori e vittime. Dio cerca tali sacerdoti, innamorati della Chiesa e delle anime, poiché, “salus animarum suprema lex”.
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  La Santa Messa e il calvario Confronto fra la Liturgia antica e quella attuale...

Quali sono i frutti della nuova Messa "Novus Ordo Missae" ?

"...Che cosa di più bello Gesù poteva dare all'umanità, che cosa di più prezioso, di più Santo, quando moriva sulla croce? Il Suo Sacrificio. La messa è il tesoro più grande e il più ricco dell'umanità che Nostro Signore ci abbia donato...La Messa è "tutto per Dio". Perciò vi dico: per la gloria della Santissima Trinità, per l'amore di Nostro Signore Gesù Cristo, per la devozione della Santissima Vergine Maria, per l'amore della Chiesa, per l'amore del Papa, per l'amore dei Vescovi, dei Sacerdoti, di tutti i fedeli, per la salvezza del mondo...custodite il testamento di Gesù Cristo, custodite il Sacrificio di Nostro Signore! Conservate la Messa di Sempre!..."

I paradossi postconciliari
Tratto da Una fides:
Nell'elenco dei fatti più inspiegabili, più sfacciati perpetrati nei confronti dei dogmi del Santo Magistero della Chiesa Cattolica va annoverato, con estremo vigore, quello che fu l'allora invito alla partecipazione attiva nella Commissione Consilium per la redazione della nuova messa, dei sei consulenti pastori protestanti, Ronald Jasper, Massey Shepherd, Raymond George, Friedrich Kunneth, Eugene Brandt e Max Thurian in rappresentanza degli anglicani, del Consiglio Ecumenico delle Chiese, dei luterani e della comunità calvinista di Taizé. La cosa ha per un cattolico erudito dell'incredibile. Com'è possibile che in un compito tanto delicato, in quel preteso rinnovamento del fulcro del culto Cattolico, fra l'altro rinnovamento assolutamente non necessario, venissero chiamati come consulenti attivi proprio coloro che fino a poco tempo prima erano definiti come eretici perchè perennemente ostili agli insegnamenti ...

... della Chiesa di Cristo? Coloro che, come insegna la Chiesa Cattolica non possono essere nella Comunione dei Santi insieme a Nostro Signore? Chi sono gli eretici? Gli eretici sono i battezzati che si ostinano a non credere qualche verità rivelata dà Dio e insegnata dalla Chiesa, per esempio, i protestanti.  Chi è fuori della comunione dei santi? E' fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl'infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

11 commenti:

  1. "Il fumo di satana è entrato nelle stanze dei sacri palazzi. Si nasconde, dissimula, seduce, possiede, divide, calunnia ma è lui, sempre lui, il principe delle tenebre, l'angelo decaduto la causa prima e ultima del male nel mondo".

    Paolo VI

    RispondiElimina
  2. Ma chi avrà aperto le porte?
    Ho trovato!
    Mons. Lefevre!
    Eh...che ne dite?
    CVCRCI

    RispondiElimina
  3. Direttive, piani e risoluzioni ai fratelli massoni (1961)

    1. Il Concilio Vaticano II è l’occasione, la grande occasione che aspettavamo per il trionfo delle nostre idee, visto che i massoni sono già al lavoro in tutti i gradi della Gerarchia ecclesiastica.
    2. Rimane ancora il Papato, ma noi lo colpiremo mortalmente se, senza troppe scosse e sotto l’apparenza di miti pecorelle, noi continueremo con diligenza a modellare la cristianità in modo che possa esprimere il papa dei nostri sogni. Quando avremo convertito la Gerarchia acclesiastica e la massa dei fedeli alle nostre teorie, senza che se ne accorgano, tutto andrà avanti da sé.
    3. In una tale situazione indesiderabile, il nostro ruolo consiste nel dividere, suscitando discussioni, ma per quanto possibile su questioni di aspetto secondario, col fine di distogliere l’attenzione dall’essenziale che vogliamo distruggere. Per esempio, quelli di sinistra, su nostra istigazione, combatteranno per l’abolizione del latino dalla liturgia; e quelli di destra, sempre su nostra istigazione, lo difenderanno (come colui che, al posto di difendere un tesoro, se lo lascia rubare, tutto contento di conservare la cassaforte in cui era rinchiuso, ormai vuota).
    4. Tutto dovrà essere rimesso in discussione da parte di tutti.
    5. Per favorire la confusione, noi imporremo ai preti l’uso di un gergo nuovo ed oscuro.
    6. Il Papa che faremo eleggere possiederà al massimo grado l’arte dell’ambivalenza (tamquam vir duplex). Per esempio, egli disapproverà i modernisti a parole, ma nei fatti li sosterrà (sopprimendo per prima cosa il giuramento antimodernista).
    7. Mettiamo nostri uomini nei Ministeri dell’Educazione, nelle scuole, per fingere di proteggere la religione, ma in realtà per la distruggere dall’interno. Senza religione, la gioventù sarà immediatamente preda dell’ immoralità, e quindi completamente nelle nostre mani.
    8. Ad esempio, commentando la frase: «Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia» noi l’attribuiremo a coloro che lottano per rivendicare i “diritti dell’uomo”, e non la santità come ha fatto la Chiesa fino ad oggi. Di conseguenza, i contestatori ed i rivoluzionari, violenti o no, saranno in un sol colpo indistintamente beatificati da Cristo che, a sua volta, diverrà il prototipo del rivoluzionario.
    9. Noi faremo infiltrare le donne ovunque si radunano preti o religiosi: donne che, sotto il velo di un finto candore, sappiano ben camuffare la loro perversione. Esse dovranno far girare la testa soprattutto ai capi, se non per conquistarli alla nostra causa, almeno per comprometterli in qualche maniera. In questo modo potremo chiudere molte bocche per sempre, e la smetteranno di combatterci e difendere la dottrina tradizionale cattolica.
    10. Nelle chiese, nei manuali scolastici, dovunque, le immagini e le statue di Cristo, di sua Madre e dei Santi dovranno essere tali da suscitare disgusto o derisione. Siate certi che anche in questo i preti si adatteranno alle nostre indicazioni.
    11. È di grande importanza per la riuscita dei nostri piani che la psicologia, la psichiatria e la psicanalisi siano adottate come materie principali nei seminari secolari e regolari.

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  4. I dieci comandamenti massonici per la lotta contro la Roma cattolica (1976)

    1. La roccia di Pietro dev’essere spaccata. Vi sono circa 2500 Vescovi nella Chiesa [nel 1976, NdR]: dobbiamo quindi spezzarla in 2500 pezzi!
    Dobbiamo togliere potere al Papa e ai Vescovi, utilizzando il sistema delle decisioni maggioritarie di diversi Collegi democratici, in seno ai quali metteremo i nostri affiliati. Li giustificheremo in nome di un “ cristianesimo adulto”.
    2. Trasformare la coscienza del fanciullo: il rapporto tra padre e figlio deve diventare un rapporto di cameratismo.
    3. Eliminazione di qualsiasi tradizione.
    4. Screditare i Vangeli, mettere in dubbio le verità della fede.
    5. Riforma liturgica: sopprimere la lingua latina obbligatoria, per creare la confusione di Babilonia nelle diverse liturgie.
    6. Rimuovere il senso di colpa e la coscienza del peccato.
    7. Privare le chiese della “Presenza reale”, cambiare l’altare in “tavola”, rimuovere le immagini sacre.
    8. Trasformare la “professione di fede” in una concezione esistenziale della fede.
    9. Escludere la Madre di Gesù dalla vita ecclesiastica.
    10. Abbreviare il tempo dedicato alla preghiera, per dar più spazio al cristianesimo attivo.

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  5. Direi che il piano è riuscito perfettamente guardate qua!
    http://www.stop-western-mass.com/
    A volte quando penso di averle viste tutte.....
    Oremus
    Rosario di riparazione.
    CVCRCI

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  6. PAOLO VI E IL CONCILIO

    http://www.youtube.com/watch?v=Ki5kvgBFol0&NR=1

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  7. RAIStoria - Chiusura Concilio Vaticano II

    http://www.youtube.com/watch?v=q7pbkb01K-w

    http://www.youtube.com/watch?v=Ki5kvgBFol0&NR=1

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  8. Storia del concilio vaticano II

    1) http://www.youtube.com/watch?v=MwlNtajqgUE&feature=related

    2) http://www.youtube.com/watch?v=9RaW18AZH3I&feature=related

    3) http://www.youtube.com/watch?v=wpTykLeOevA&feature=related

    4) http://www.youtube.com/watch?v=Kt1tDhSQIKw&feature=related

    5) http://www.youtube.com/watch?v=qGtNabg4qc0&feature=related

    6) http://www.youtube.com/watch?v=iBeF2PT8sY0&feature=related

    7) http://www.youtube.com/watch?v=fcTrwuqhfD8&feature=related

    8) http://www.youtube.com/watch?v=n7QEWptWOjI&feature=related

    Da questo filmato ci si accorge dell'euforia piuttosto utopistica che caratterizzò quel periodo.

    RispondiElimina
  9. Una volta il Signore mi fece comprendere quanto gli dispiacciono le offese che gli recano i religiosi ed, in particolare, quelli che si fanno padroni del suo Santissimo Corpo e Sangue, cioè i sacerdoti. «Questi tali - così mi disse il Signore - sono cagione di tirare al precipizio tutto il mondo, perché si servono di me, mi prendono, mi tengono nelle loro mani, non per magnificarmi, ma per farmi ogni ignominia ed oltraggio». Poi mi disse: «Mira». In un subito mi fece vedere, tutti quei tali divenuti più spaventevoli degli stessi demoni: «Non posso fare grazie a questi; no, no, no!». E, di nuovo, li scacciò da Sé, con la maledizione...In un'estasi, Maria SS.ma mi disse: «Figlia, [...]; vi sono cristiani che vivono come le bestie; non vi è più fede nei fedeli, vivono come se Iddio non esistesse; e mio Figlio sta col flagello in mano per punirli... Oh, quanti sacerdoti, poi, e quanti religiosi e religiose offendono Dio! Tutti costoro calpestano i Sacramenti, disprezzano il Preziosissimo Sangue di Gesù e lo tengono sotto i loro piedi. Questi infettano le Comunità, le città intere; sono come appestati, hanno il nome di cristiani, ma sono peggio degli infedeli. Figlia, prega, patisci pene e fa' che tutti facciano lo stesso, acciò Iddio deponga il flagello».
    Dal Diario di Santa Veronica Giuliani
    Patrizia

    RispondiElimina
  10. Grazie per tutto il materiale postato.
    Grazie a Patrizia per i sui contributi sempre bellissimi e ricchi di spiritualità autentica.

    Per Stettino:
    guarda, la tua battuta per certe teste è realtà....sai che cosa ha risposto Tettamanzi a chi gli chiedeva un parere circa la revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani?... "Per carità! Quelli sono il fumo di satana!"
    E detto da un modernista estremo come lui, mi viene il dubbio che il vero significato della frase che Paolo VI disse, sia proprio quello dato dal "Tetta", che si può riassumere in breve così: "In questa bella primavera della pentecoste, che la Chiesa sta vivendo grazie al Concilio Vaticano II, coloro che si oppongono, attaccandosi nostalgicamente ad un passato inadatto ai tempi moderni, stanno alimentando divisioni, confusione e disobbedienze, perciò sono veicolo alla presenza e all'azione di satana (il divisore)all'interno della Chiesa"(le parole sono mie, non del cardinale, ma il concetto è suo!).
    Sì, credo proprio che il vero senso della fase di Paolo VI fosse questo, altrimenti come si spiegherebbe la sua forte critica ad un movimento rivoluzionario voluto esattamente da lui? E' chiaro che la reazione di Lefebvre rompesse alquanto le uova nel paniere e "rovinasse" la bella "armonia di primavera" che avanzava nella Chiesa!...
    Inoltre Montini non era tipo da tornare sui suoi passi, o uno che mette facilmente in discussione le sue azioni. Era irremovibile. Speriamo non lo sia stato anche di fronte a Cristo, al momento del giudizio....

    RispondiElimina
  11. Non lo so Annarita, secondo me la frase intera riportata si riferisce proprio al concilio a volte i papi hanno un rigurgido, anche GPII parlò di apostasia silenziosa ed anche ratzinger parlò della barca, semplicemente non si rendono conto che sono proprio loro quelli di cui parlano le scritture, ma la superbia umana acceca, basta guardare a Giuda, il Signore glielo aveva pure detto in faccia eppure....
    Questo è il commento originale (è un testo riportato sul sito ufficiale, il virgolattato è l'unica parte vera esistente, l'altro è un commento):"Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio». C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica, l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto. Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita……..Anche nella Chiesa regna questo stato di incertezza. Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza. Predichiamo l’ecumenismo e ci distacchiamo sempre di più dagli altri. Cerchiamo di scavare abissi invece di colmarli.
    A me non sembra che parli di Lefevre.
    Sembra più l'amara, temporanea constatazione di un fallimento che gli attori per superbia non ammettono mantenendo pertinacemente se stessi nell'errore e allontanando le anime del gregge da Cristo.
    CVCRCI

    RispondiElimina

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