Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

sabato 11 maggio 2013

LA CIURMAGLIA MODERNISTA CONCILIARE HA INFESTATO LA DIOCESI DI MILANO...

Prima di leggere che cosa combinano nella ex Cattolica Diocesi di Milano impariamo da don Matiussi chi siano i perniciosi modernisti...

 anonstmichael
Il modernista ha i suoi principi filosofici; anzi quelli assume come dottrina fondamentale, per adattarvi tutto il resto che pensa, anche in materia religiosa.  E in filosofia ha raccolto i frutti del mal seme kantiano, ed è venuto all’agnosticismo. Professa dunque di non saper nulla di tutto ciò che passa i fenomeni; non sa nulla dell’anima e della vita avvenire, nulla di Dio. Se nomina Iddio nomina alcunché d’ignoto; non solo quanto al riconoscerne l’infinito eccesso, e nel grado e nel modo, su gli umani pensieri (che sarebbe giusto); ma ancora quanto al non sapere se sia semplice, se sia anima del mondo, se sia distinto dall’universo: checché voglia dire, né pur ne conosce la propria esistenza, ed è vero ateo.
(…)
(Esponendo il modo di ragionare dei modernisti) Che se chicchessia, qualunque cattolico conservatore, la gerarchia della Chiesa, il Pontefice Romano, si ostinino alle formole una volta sancite, certamente è lodevole il loro zelo costante; ma è da disprezzare il pensiero fisso in quelle formole, quasicchè in esse fosse posta la religione. Non sono che simboli, da adattare ai tempi, ai paesi, ai popoli; sono essenzialmente mutabili secondo le condizioni di coloro che vogliono essere religiosi; debbon giovare agli uomini per elevarsi in alto, e per questo debbon seguirli nel loro modo di pensare e di sentire. Che se la Chiesa vorrà ostinarsi a ritenere ciò che valeva pei tempi antichi, il mondo andrà innanzi senza di lei; ovvero essa vivrà miserabile con il rifiuto della umanità, e più non avrà l’assenso di nessuna anima evoluta.
Così essi. E poi hanno voluto applicare l’esposta dottrina al cristianesimo. Gesù di Nazareth, anima squisita, e potente nella sua soavità a influire sugli altri, ebbe l’esperienza religiosa della divina paternità che ha cura di tutte le cose e gli uomini particolarmente. Questo suo sentimento egli comunicò a’suoi discepoli, nei quali perciò si formò il sentimento che quel medesimo Gesù fosse una manifestazione dell’inconoscibile. E perché come giudei avevan pure il pensiero d’un Messia che verrebbe, questo incarnarono in Gesù; egli così diventò oggetto religioso e sacro sotto la forma messianica. Poi quel sentimento di fraternità, sotto la cura del Padre celeste, che è l’essenza del cristianesimo, passò alle regioni ove fioriva la cultura di Grecia; né per esprimere la superiorità di Gesù e l’elemento divino onde pareva dotato, si potè pensare ad altro di meglio che il concetto platonico del Logos, da noi tradotto nel Verbo. Centro della Chiesa diventò Roma, e qui predominava la ragione giuridica, e non si credette di poter onorare Gesù meglio che dicendolo figlio di Dio. In cotali idee si fissò al tradizione cristiana: ma pei nostri tempi, liberi da quei pregiudizi, e portati a concepir tutto con un senso più reale, dicono di voler esaltare Gesù, la più grande figura sorta finora, anzi consentono a chiamarlo Dio, nel senso che egli meglio di tutti si elevò a sentire il divino e ad operare quasi divinamente. – Il filosofo e lo storico rimane certo che Gesù non fu diverso dagli altri mortali; il credente pensa che in lui qualche speciale relazione con l’Inconoscibile ci fosse; il teologo modernista raccoglie che, per chi ci crede, è Gesù un simbolo del divino, simbolo foggiato secondo umani pensieri. Quindi verità simboliche tutti i dogmi di là derivati; quindi riti simbolici quelli che noi diciam sacramenti. E le profezie, varie impressioni dei credenti, riferite all’avvenire; e i miracoli, altre impressioni riferite a fatti storici traviati; e la Chiesa, l’adunanza di quelli che partecipano alle impressioni portate dal Cristo, come i buddisti partecipano l’esperienza interna dell’antico Gotamo Budda,
(…)
Contro l’errore fondamentale che i dogmi dipendano dall’umana filosofia, e che il mantenimento della divina rivelazione sia affidato allo studio e all’ingegno umano, con la conseguenza che deve mutarsi e svolgersi d’età in età, eran già fulminati gli anatemi del Concilio Vaticano, e ora è volto il quarto punto del giuramento (antimodernista). Qui si giura,
1. di ritenere immurata con lo stesso senso delle parole e con lo stesso pensiero, quella dottrina di fede, che dagli Apostoli pei Santi Padri ci fu tramandata;
2. di respingere l’eretica sentenza, che afferma l’evoluzione dei dogmi intesa così che questi passino da uno ad altro senso, facendo mutevoli nel significato le espressioni usate nella Chiesa;
3.di respingere ugualmente l’eresia che invece della santa Chiesa pone a custode della rivelazione, e lo studio filosofico, e la coscienza che l’uomo da sé si va formando, con progresso indefinito.
Tutto questo esplicitamente era già stato detto dal Concilio Vaticano; e soltanto ora (col giuramento antimodernista) si aggiunge quel cenno della coscienza, mentre una volta pareva che con i dogmi avesse da fare solo la scienza. Particolarmente notevole era l’ultimo canone: 
Si quis dixerit fieri posse ut dogmatibus ab Ecclesia propositis aliquando, secundum progressum scientiae, sensus tribuendus sit alius ab eo quem intellexit et intelligit Ecclesia, anathema sit.;con il quale è dannata l’intima essenza del modernismo.

(Padre Guido Mattiussi s.j. Apologia della religione. Appunti alle lezioni del p.G.M. s.j. tenute nella scuola sociale cattolica. Bergamo 1911. Bergamo stabilimento tipografico s. Alessandro 1912 .pagine 159, 161, 162, 164, 165.)

DOVE IMPARARE L'ISLAM ?

A Milano, in uno degli oratorii cattolici
È quello che legge sulla pagina degli oratorii della Arcidiocesi di Milano


Oratorio e Islam
Workshop a cura del CADR rivolto agli operatori pastorali

8.05.2013

Workshop a cura del CADR (Centro Ambrosiano di Dialogo con le Religioni) sull'accoglienza di bambini e famiglie musulmane durante le attività dell'Oratorio (ordinario ed estivo), aperto a tutti gli operatori pastorali degli oratori milanesi.
Gli argomenti trattati riguarderanno cenni sulla religione islamica, norme morali, modalità di preghiera comune (principi guida, suggerimenti pastorali, sussidi).

Data: sabato 18 maggio 2013
Orario: dalle 10 alle 13
Luogo: Centro Diocesano Card. Schuster
via S. Antonio 5 - Milano
I piano - aula verde


http://b.vimeocdn.com/ts/418/574/418574371_640.jpg


Cos'è questo CADR?




Nella pagina apposita si legge:

C.A.D.R.
strumento  per un  servizio  di:

- incontro e dialogo interreligioso
- studio sulle religioni, un loro discernimento con credenti ed esperti delle singole Fedi
- confronto con le Chiese Cristiane Orientali
- conferenze, tavole rotonde, giornate di studio,  corsi per insegnanti ed operatori sociali
- preparazione al matrimonio dinubendi di fedi diverse  e  accompagnamento dopo il matrimonio


Per essere una iniziativa dell'Arcidiocesi Ambrosiana, c'è da chiedersi che fine abbia fatto Gesù Cristo.
Evidentemente, a Milano, non c'è più bisogno di evangelizzare… tranne che non si debba pensare che la nuova evangelizzazione comporti la conversione dei milanesi all'ebraismo, all'Islam, al buddismo e all'induismo.

Siamo certi che non di questo si tratta, … in teoria!

Ma si rendono conto i nuovi preti della nuova Chiesa che con questi mezzi da “politicamente corretto”, i cattolici perdono la fede?
Perché finiscono col convincersi che le religioni sarebbe tutte uguali?


Il fatto è che il Vaticano II ha prodotto un'altra Chiesa, non più cattolica. Una Chiesa il cui scopo non è più prendersi cura delle anime degli uomini per portarle alla salvezza eterna… una Chiesa che ha per scopo “difendere e a promuovere… la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà”.

E nella pagina sulle relazioni islamo-cristiane si legge esattamente, forse a titolo promozionale:

Se nel corso dei secoli non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, il sacrosanto concilio esorta tutti a dimenticare il passato e ad esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e a promuovere insieme, per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà” (Concilio Vaticano II, Nostra Aetate - 3)



Se tanto ci dà tanto, è inevitabile dedurne che quando oggi si parla di nuova evangelizzazione… è possibilissimo che si menta… e che qualcuno addirittura menta sapendo di mentire.



Ora, qualcuno potrebbe pensare che qui si tratti della perniciosa eredità del defunto cardinale Martini, che Dio abbia pietà dell'anima sua, ma non bisogna dimenticare che Carlo Maria Martini ha reso l'anima Dio il 31 agosto dell'anno scorso e non era più Arcivescovo di Milano dal 2002. In undici anni sono cambiati i direttori d'orchestra, ma la musica è sempre la stessa: i miscredenti non si devono più convertire!
Ci dispiace per i miscredenti, solo Dio legge nei loro cuori e provvede di conseguenza, ma ci ribelliamo all'idea che i nostri figli, invece di apprendere a fare i buoni fedeli di Cristo, vengono educati in questa melassa interreligiosa che se non li porterà ad abbracciare qualche  falsa religione, di certo li porterà all'indifferentismo religioso e comprometterà la loro salvezza eterna.


Perseveriamo nella preghiera chiedendo a Dio di preservare la Sua Chiesa dalle conseguenze delle malefatte degli uomini Chiesa.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.