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lunedì 10 giugno 2013

" La caduta della Fraternità San Pio X, da ciò che era con Mons. Lefebvre tra il 1970 e il 1991 e ciò che è diventata negli ultimi, diciamo, 15 anni, è poco meno che orribile".

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  8 giugno 2013
 Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato: http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html 

 
Orribile caduta - I

La caduta della Fraternità San Pio X, da ciò che era con Mons. Lefebvre tra il 1970 e il 1991 e ciò che è diventata negli ultimi, diciamo, 15 anni, è poco meno che orribile. In una piccola serie di “Commenti” vedremo: per prima cosa perché nel povero mondo che ci circonda l’orrore sia normale, poiché capire significa perdonare, e tutti abbiamo bisogno di perdono; secondariamente affronteremo l’orrore, non per scoraggiarci, ma al contrario per fortificarci rispetto al peggio che quasi certamente arriverà; in terzo luogo vedremo cosa possiamo fare per fortificarci, perché sotto il Cielo di Dio, Egli non può averci lasciato senza la possibilità di agire (ma per questo è importante che non si versi sulla sabbia la poca acqua che abbiamo). Cominciamo con tre belle menti cattoliche che valutano il nostro tempo, per vedere come oggi l’orrore sia diventato normale.

Nella sua grande Enciclica del 1884 sulla Massoneria, Papa Leone XIII sottolinea come i principi di questo male procedono dal prescindere (#13) dalla Chiesa cattolica, fino ad arrecarle danno (#14) e a distruggerla (#15), e quindi dalla rovina (#16) di ogni religione positiva, alla rovina (#17) della religione naturale, alla rovina (#18) delle grandi verità naturali come la Creazione, la Provvidenza di Dio e l’immortalità dell’anima. Logicamente, nel XXI secolo siamo andati ancora più in là, cioè alla rovina della nozione stessa di verità. Le menti sono state ridotte in poltiglia, perfino le menti dei Papi, dei Cardinali e dei Vescovi.

Nella sua grande Enciclica del 1907 sul Modernismo, Papa San Pio X vide chiaramente la stessa rovina di ogni verità e di ogni pensiero, causata dai modernisti. Non rientra nella dignità dei Papi il gridare, ma San Pio X nella Pascendi usa espressioni le più forti possibili per castigare il marciume mentale con cui i modernisti immarcesciscono la Fede Cattolica. In molti modi egli afferma che il modernismo è il punto terminale. Il suo drammatico avvertimento procurò alla Chiesa una tregua di mezzo secolo, ma col Vaticano II, la fede marcia che egli aveva sbattuto fuori dalla Chiesa, da Giovanni XXIII e Paolo VI venne tradotta nella fede ufficiale della Chiesa!
Se perdono la testa i Papi, perché non dovrebbero perderla dei meri Superiori?

La terza mente cattolica che valutò il caos abbattutosi col Vaticano II sulla dottrina della Chiesa, fu quella di Romano Amerio, un laico italiano la cui analisi degli errori moderni, Iota Unum, fu altamente apprezzata da Mons. Lefebvre.
A un certo punto, Amerio dice (qualcuno può inviarmi il riferimento?) che se le cose andranno avanti allo stesso modo, diventerà impossibile parlare o scrivere ancora, tutto ciò che rimarrà possibile fare sarà restare in silenzio!
Questo può sembrare inimmaginabile, ma solo recentemente, un ottimo commentatore negli USA, il Dott. Paul Craig Roberts, ha quasi smesso di scrivere, perché gli è sembrato che non ci fosse più della gente capace o disposta a pensare.

In verità, in questa presente prova generale per l’Anticristo, se questi giorni non fossero accorciati, come dice Nostro Signore (Mt. XXIV, 22), potremmo tutti perdere la nostra mente e la nostra fede.
Allora, chi si sente ancora disposto a gettare la prima pietra su un Papa o su un Vescovo che oggi abbia perso la sua mente?

Tuttavia, mentre Nostro Signore ci vieta di giudicare per condannare (Mt. VII, 1), perché solo Dio ha la perfetta conoscenza di tutte le circostanze necessarie per giudicare senza errori, al tempo stesso Nostro Signore ci comanda di giudicare per discernere tra i veri pastori e i mercenari o tra le pecore e i lupi travestiti da pecore (Mt. VII, 15).
Questa è la nostra responsabilità come cattolici, per salvare le nostre anime, ed è per questo che fra poco daremo un altro sguardo all’orrore che oggi si sta diffondendo nella Fraternità San Pio X.

Kyrie eleison.

4 commenti:

  1. In un certo senso sì. La decadenza c'è stata per l'ostinazione di quanti non hanno compreso il momento storico e rifiutato i passi che erano stati fatti verso la Comunità. Sono certi coloro che li hanno rifiutati che Mons.Lefebvre avrebbe fatto altrettanto? Com'è stato possibile che chi ha tolto la scomunica alla fine è stato trattato peggio di chi l'aveva messa? Questo deve essere ancora spiegato dai sedevacantisti (o come vogliono definirsi , senza etichette) . Mons. Williamson ha fatto la sua bella sparata e poi? Nella tempesta mediatica si sono eclissati, lasciando che i media facessero a pezzi il papa e finendo dalla stessa parte di quanti per motivi opposti vedevano come il fumo negli occhi il riavvicinamento. Questi sono fatti , carissimi.

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  2. An -ghin -go tre galline sul comò...
    Quale sarebbe la sparata di mons Williamson? Quella verità detta sulla Shoà , nuovo dogma odierno, sostituo del dogma della Resurrezione ?

    Ma allora proprio non ci siamo ! E' il caso di fare una bella revisione-lettura approfondita dei contenuti del blog da 1 anno a questa parte, caro mio!

    Poi ci risentiamo. Auguri !
    Questa è realtà, "carissimo" apostolo di avamposto (retro)culturale!

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  3. Esatto proprio quella. Non ci voleva un genio per capire che sarebbe scoppiato un putiferio , per una questione che rimane "storica" ma non teologica. Non ci voleva un genio per capire che un percorso di riavvicinamento della Chiesa con la S.Pio X urtasse sensibilità e influenze molto forti. Alla fine compromettere tutto per un'intervista televisiva valeva la pena? O forse era proprio questo l'obiettivo , alla luce delle dichiarazioni attuali. Sabotare l'intesa con un argomento scottante per garantire il mantenimento dello status quo e la "purezza" della comunità.

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  4. x Angheran.
    Che la questione sia storica non teologica mi compiaccio di essere sulla stessa linea.
    Però forse non sai che sulla stessa linea non è Ratzinger, ex papa, !
    Infatti inviò corposa lettera ai vescovi dicendo chiaro che chi esclude (il dogma) la Shoà come punto fermo è FUORI dalla Chiesa cattolica.

    Orbene, non ricordo quando scrisse ciò poichè il volume delle informazioni che acquisisco è notevole e non posso permettermi di ricordare tutte queste piacevolezze papali, ma tale dichiarazione-imposizione è talmente aberrante che capisco se ne possa dubitare.
    Ma questa è la realtà!

    Aggiungasi le piacevoli conversazioni fotografate su papi tipo Woityla e Ratzinger, dietro, che accolgono NON IN PRIVATO, ma in Vaticano, membri del B'nai-B'rith ed anche un cieco può capire che la rotta della Chiesa cattolica è quantomeno confusa.

    Altri arzigogolii su Williamson che volesse sabotare accordi, lasciamoli a personaggi come Fellay, di cui auspichiamo tu non sia un portavoce..

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