Pienoni alle messe, divorziati in chiesa L'effetto Bergoglio sulle parrocchie.
"Un fenomeno che ha portato nuovo entusiasmo e fiducia per la Chiesa. Ma forse eravamo impreparati - confessa, ad esempio, don Federico Tartaglia, parroco di San Giovanni Battista a Cesano - a dare risposte a famiglie ferite o a conviventi senza nuove norme. Francesco si fa capire, arriva al cuore, parla di povertà, sullo Ior, la banca vaticana, ha già fatto molto. Ma speriamo nel Sinodo sulla famiglia del prossimo anno". Stessa analisi da don Giuseppe Frigiola, parroco di Santa Chiesa a piazza dei Giochi Delfici: "I parroci sentono che con Francesco si aprono nuovi orizzonti per la Chiesa. E la crescita delle conversioni lo dimostra". Quanto a "divorziati risposati e conviventi ora siamo più motivati e, in attesa di novità canoniche, possiamo certamente intraprendere un nuovo "cammino eucaristico" con chi vive in difficoltà"."Grazie a Francesco non è più clandestino il 90 per cento dei preti romani, da sempre vicini a divorziati, gay e conviventi senza chiedere orientamenti sessuali o patenti di legittimità. Sanno che il Papa è con loro", sostiene don Filippo Di Giacomo, ex missionario e giornalista: "Ora i veri preti clandestini sono quel dieci per cento di carrieristi e burocrati che vivono negli uffici". "Sono tanti i feriti riavvicinati alla Chiesa grazie al Papa", conferma don Alessandro De Rossi, parroco di San Luigi Gonzaga, ai Parioli, per sei anni missionario in Argentina quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires. "Il Papa non mi sorprende - specifica - è sempre stato così, vicino a chi soffre e a chi è lontano dalla Chiesa, proprio come faceva in Argentina. Ed i frutti si vedono, specialmente nelle confessioni dove in tanti ammettono di essere tornati grazie all'esempio del Papa".
Per don Mario Magistrato, parroco di Santa Paolo Romana alla Balduina "è tornata la simpatia e l'attenzione per la Chiesa non solo dalla gente semplice, ma dalle persone più colte che apprezzano il modo di farsi capire di questo Papa. È però uno strazio non poter dare i sacramenti a divorziati risposati o conviventi. È un problema molto sentito da noi parroci, ma c'è grande speranza nel Sinodo sulla famiglia 2014". Anche per don Sergio Mercanzin, direttore del Centro Russia Ecumenica vicino al Vaticano, "Francesco arriva al cuore di tutti, dai più semplici ai più impegnati. Ecco perché alle udienze papali sono sempre in 100mila. Ormai in Vaticano è sempre mercoledì, il giorno dell'udienza pubblica. Ho avuto il piacere di celebrare col Papa a Casa Santa Marta e ho visto con che passione tiene l'omelia. Alla fine si ferma a parlare con tutti come un amico e qualcuno lo saluta persino con pacche sulle spalle. È unico".
"Come sacerdoti ci troviamo di fronte a problemi nuovi con famiglie ferite, divorziati risposati, conviventi - ammette il parroco di S. Maria Consolatrice a Casal Bertone, don Giovanni Biallo - ma nessuno va indietro anche se per i sacramenti le regole vanno rispettate, in attesa di nuove disposizioni. Ma è il clima che è cambiato con Francesco". Monsignor Gianni Todescato, rettore a S. Agnese a piazza Navona parla di "boom di giovani per Francesco e lo vediamo alle veglie notturne del giovedì sera, sempre affollatissime, con tanti ragazzi che si avvicinano per la prima volta e hanno voglia di parlare dei loro problemi". Ventata di novità anche dagli ospedali, dove - racconta don Gabriel Trotta, cappellano al Sant'Andrea "le confessioni sono aumentate e la richiesta di sacramenti pure, anche da chi vive fuori dai canoni. Ma io non respingo nessuno con la "comunione spirituale" e devo dire che è molto apprezzata".
"Con Francesco c'è un nuovo linguaggio che arriva a tutti e i vantaggi sono evidenti in materia di conversioni e di richiesta di accoglienza", confida don Andrea Palamides della Comunità della Riconciliazione,dove "sono in crescita costante le presenze di persone ferite dalla vita, anche lontane dalla fede, che chiedono aiuto". "Francesco ha facilitato la nostra pastorale - conclude don Giuseppe Colaci, parroco del Sacro Cuore di Gesù a Ladispoli. "Ma chi arriva sa che non si può ridurre tutto a un "volemose bene" senza cambiamenti personali. E per questo, in attesa di novità canoniche, si sentono accolti e rispettati".
di ORAZIO LA ROCCA
IL TIFONE FRANCESCO SULLA CHIESA CONCILIARE
di Arai Daniele
Pochi capiscono che è vicino il clamoroso naufragio della chiesa babilonica di Bergoglio, dove rimbomba il vano blaterare conciliare portato da costui ancora più in basso. Essa si regge solo come simulacro della Nave cattolica, che lui vorrebbe affondare con la sua paradossale prassi d’inganni e rotture.
Sentiamo una di queste incredibili tirate demolitrici della ragione stessa della Chiesa: “la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire”.
Nemmeno un pastore di qualche sperduta setta protestante scenderebbe così in basso in materia di sparate demolitrici della coscienza. Infatti, ciò contraddice la stessa funzione magisteriale di cui si vanta, poiché invece di certezze incute un’incerta libertà di coscienza.
La Gerarchia del Vaticano II, ‘con la sua sovversiva riforma di tutta la dottrina cattolica di venti secoli… vuole trapiantare un cuore morto nella Chiesa… rinunciando alle definizioni dogmatiche, nel reinterpretare tutta la Dottrina Cattolica ha giocato temerariamente la rovina (senza rimedio) del suo prestigio, privandosi da sé di ogni diritto che la Chiesa, dopo essere stata vittima di una colossale impostura dottrinale, rimanga obbligata a fidarsi ancora di tali pastori, che hanno prevaricato nella Fede e imposto, perfino, l’eresia catechistica… vera strage degli innocenti!’ (P. Bellucco, Taccuino).
Peggiore, solo se desse ragione ad Adamo di fronte a Dio.
La realtà sulla coscienza è una sola: viene formata dalla dottrina e dalle leggi di Dio date all’uomo per mezzo della vera Chiesa cattolica che il burlesco Bergoglio oggi vorrebbe rappresentare per meglio liquidarla. Se le sue affermazioni attecchissero nel mondo i delitti improntati in «verità» personali sul bene e sul male si moltiplicherebbero a punto da devastare ogni ordine tgerreno; proprio come previsto dal Papa che ha interpretato un passo cruciale dell’Apocalisse: «Tolto ogni freno che contenga nelle vie della verità gli uomini già volgentisi al precipizio per la natura inclinata al male, potremmo dire con verità essersi aperto il pozzo dell’abisso dal quale vide S. Giovanni salire tal fumo, che oscurato ne rimase il sole, uscendone innumerabili locuste a disertare la terra (Mirari vos, Gregorio XVI, 15/8/1832, contro il delirio della libertà di coscienza (illuminista).
Poiché la giustizia secondo la propria coscienza è già al collasso, i conti saranno fatti solo nell’aldilà, specialmente per quanti allontanano le coscienze dalla Parola di Dio, con una scellerata diffusione giornalistica invocante un altisonante “ANATEMA SIT”.
È la riprova che la dottrina conciliare, espressa dal Vaticano 2º e dai suoi capi, è, in vari gradi una mostruosa caricatura della fede cattolica da parte modernista: inequivocabile violatrice della Tradizione cristiana e con Bergoglio, anche della retta ragione.
A questo punto è bene illustrare la Legge divina applicabile al suo lamentabile caso e fissata nel Codice canonico (1917 Can. 188. 4: “A causa di rinuncia tacita, qualsiasi ufficio si rende vacante ipso facto, senza necessità della relativa dichiarazione, qualora il chierico: 4 – abbia pubblicamente disertato dalla fede cattolica”.
Si tratta di Diritto divino, in cui l’aspetto disciplinare è subordinato a quello dottrinale. Siccome l’autorità nella Chiesa esiste per il suo bene e fine, che è la Fede, chi si dimostra contrario alla Fede non ha autorità nella Chiesa: perché persa o perché mai avuta. Persa, perché l’eresia è rinuncia tacita alla Fede e per il chierico, è pure rinuncia alla carica affidatagli per custodire la fede cattolica.
Il potere d’ordine è indelebile. Quello episcopale dipende della validità del Rito. Quello di giurisdizione, incluso quello del papa, può decadere per rinuncia, demenza, morte o eresia: in quest’ultimo caso, il chierico si rivela “lupo rapace”, non pastore.
Nel caso di Bergoglio pare che sussista solo il primo potere di ordine, poiché quello episcopale e pontificale deriva solo da voti conciliari, rinunciatari dell’integrità cattolica. Quindi, tutto indica un potere mai avuto, poiché i chierici conciliari sono rinunciatari della Fede che vincola, preservata da 260 Papi e 20 Concili ecumenici, che vogliono sovvertire con le nuove teologie elucubrate da teologi modernisti da strapazzo.
Solo una chiesa a grave rischio di sfidare Dio potrebbe eleggere pastori deviati e poi considerarli legittimi qualsiasi scemenza si propongono di insegnare. Ecco la chiesa del Vaticano 2º che non è né mai potrà diventare la Chiesa di Cristo.
La contraddizione in materia canonica, anche in situazioni molto difficili, porta prima o poi all’eresia e allo scisma in vasta scala.
Vediamo i vari modi in cui si presenta, ma senza dimenticare che tali contraddizioni sono successive a quella concernente la Legge che, per ignoranza o per pertinacia, è stata per prima sovvertita. Accettare un modernista come Vicario di Cristo, anche rifiutando il suo veleno, significa accettare che costui lo ministri validamente al gregge in nome del Signore. Un falso testimonio e un peccato contro la carità cristiana.
Ora, la Chiesa del Sacrificio del Signore è l’unica e perfetta via di salvezza, se un eletto dimostra disprezzo per un Rito da sempre venerato dai Papi e dai Santi, si ha già un segno della sua alienazione dalla vera Fede.
La vita del Corpo Mistico emana dal suo Capo. Quanto Gesù Cristo stabilì nella Sua Chiesa, l’Autorità del Primato di Pietro, questa le è vitale nella sua assicurata continuità; è il mezzo attraverso il quale il Signore la guida nella continuità del Magistero petrino.
Il Diritto Canonico è fondato sulla Dottrina cattolica. Chi lo segue poggia sull’ortodossia evitando errori dottrinali. Chi pensa che la “resistenza tradizionalista” possa farne a meno, crede che la legge della Chiesa sia insufficiente per sconfiggere il male dell’eresia.
Inutile addurre che manchi un’autorità per giudicare: proprio essa è in causa.
E qui cominciano i compromessi “clericalisti” in cui è riconoscibile la “gestione degli opposti”, con tesi che non hanno consistenza per affrontare i veleni del Vaticano 2º, per il semplice fatto che ammettono la legittimità di papi eletti per implementarlo!
Chi accantona la questione dell’autorità papale nel timore di mettere a repentaglio la propria opera, erge questa a mezzo di salvezza atto anche a supplire al Capo della Chiesa, nella persona del Suo Vicario legittimo, assente.
Tra giurisdizione cattolica ed eresia c’è incompatibilità assoluta (Can.188.4). I capi conciliari mirano alla gran sintesi della missione cattolica col piano massonico. E il “tradizionalismo clericalista” finisce per gestire la continuità dei capi conciliari riconoscendo loro una doppia personalità: cattolica, ma modernista, fedele, ma eretica!
Non sono meno abbagliati dei cripti modernisti del coro.
Che la Fede venga meno al Successore di Pietro, cui il Signore promise l’infallibilità: “Ho pregato affinché la tua fede non venga meno” (Lc 22,32) è improponibile. L’errore umano lo precede e perciò si deve risalire al conclave per individuarlo. Purtroppo taluni vengono meno nel riconoscere la legge divina dell’incompatibilità assoluta tra la giurisdizione cattolica e l’eresia (ribadita dal Can.188#4).
Quale oscura legge fa affermare loro che è valida l’elevazione papale (o possesso materiale della carica) di un velato nemico della Fede e demolitore dei beni della Chiesa? Quanto assurdo pensare che sia stato il Signore a non riconoscere il deviato nel conclave che lo elesse, conformandosi ora a guidare la Chiesa tramite lui.
Riconoscono un papa della tradizione, ma che è per la rivoluzione, un Vicario di Cristo che è Anticristo. Contraddizioni che nessuna logica né legge ammettono. Tanto meno la Legge Canonica che è chiara in proposito. E’ peggio che una contraddizione accettare che il Signore possa inviare alla Sua Chiesa un lupo che voglia accreditato come Pastore.
Se mai dovesse accadere che qualcuno… eletto papa, prima della sua elevazione avesse deviato dalla Fede cattolica la sua elevazione è nulla, anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i cardinali.
Questo insegna Paolo IV nella Bolla Cum ex Apostolatus. Perciò, se diviene evidente che la fede dell’eletto papa è inquinata da eresie, è anche evidente che non vi è stata l’assistenza dello Spirito Santo, né al conclave, né all’eletto papa.
L’eresia che riguarda l’autorità della Chiesa, è quella che rivela in modo più evidente la perdita di giurisdizione di un qualsiasi chierico. L’autorità della Chiesa viene dalla Rivelazione per cui “tutto il genere umano è sotto la potestà di Gesù Cristo” (Quas primas). Se un suo prelato riducesse la portata dell’autorità universale della Chiesa alle sole questioni morali, o di legge naturale, o ai soli cattolici, e per un altro verso svuotasse la missione della Chiesa proponendo una redenzione universale di tutta l’umanità, egli non rappresenterebbe ma corromperebbe l’autorità cattolica, specialmente se fosse sul Soglio di somma autorità, che rappresenta la potestà di Gesù Cristo. L’integrità di questa Fede è la ragione stessa del Papato e quel che contraddistingue il vero papa è l’opera di conversione di tutti a Gesù Cristo.
E’ impossibile vedere un papa in contrasto con la Fede, che è necessaria per appartenere alla Chiesa. Per tale verità esiste il Papato. Un “papa eretico”, una “Chiesa defettibile”, una “contraddizione divina” sono abbagli demoniaci.
Eppure è quanto si vede oggi e il mondo vive nella più irresponsabile indifferenza!
Il fatto spaventoso dell’ora presente è che il magistero dei papi conciliari è, come verificato, obiettivamente in contrasto con la Tradizione e col Magistero precedente, e tuttavia si presenta come Magistero degli oppositori che sono sulla Cattedra di Pietro.
Ora, il Magistero, come il Papato, è per la fede, non il contrario. Non si può superare la presente crisi della Chiesa travisando il Primato che Gesù ha istituito sul beato Pietro, il perpetuo principio e visibile fondamento dell’unità della Fede e della comunione nella Chiesa. (Pastor Aeternus). Le porte dell’inferno pervertono gli uomini, mai prevarranno però sul Corpo Mistico che ha per capo Gesù Cristo rappresentato in terra dai veri Successori dell’Apostolo Pietro.
Ecco la necessità vitale del vero Romano Pontefice. In sua assenza dobbiamo ricorrere al Magistero precedente, mai a tesi personali che ammettono una occupazione «canonicamente valida»! La Giustizia divina non è conciliabile con la Rivoluzione umana, né la Tradizione col modernismo. Quale apparente principio canonico può reggere tale conciliazione? Solo un altro principio rivoluzionario di larva umana!
Dio manifesta il suo adorabile Volere attraverso le persone che chiama al suo servizio. Nel caso in cui subentri uno stato di necessità nella vita della Chiesa, un suo figlio devoto darà il massimo di sé, ma non potrà fare quanto non dice la sua Legge per incutere la fede nelle coscienze e salvare. Ecco la ricerca del Regno di Dio e la sua Giustizia. Il resto viene dal demonio.
E ora basta la frase di Bergoglio sui giudei per attestare la sua radicale incompatibilità col Papato: “Quel che Le posso dire, con l’apostolo Paolo, è che mai è venuta meno la fedeltà di Dio all’alleanza stretta con Israele e che, attraverso le terribili prove di questi secoli, gli ebrei hanno conservato la loro fede in Dio. E di questo, a loro, non saremo mai sufficientemente grati, come Chiesa, ma anche come umanità. Essi poi, proprio perseverando nella fede nel Dio dell’alleanza, richiamano tutti, anche noi cristiani, al fatto che siamo sempre in attesa, come dei pellegrini, del ritorno del Signore e che dunque sempre dobbiamo essere aperti verso di Lui e mai arroccarci in ciò che abbiamo già raggiunto.”
Ora, la Chiesa insegna che alla «fedeltà di Dio all’alleanza stretta con Israele», Israele non ha corrisposto accogliendo Dio incarnato in Gesù Cristo. Che nonostante ciò, essi possano richiamare “tutti, anche noi cristiani, al fatto che siamo sempre in attesa”… della Sua incarnazione, chiamata da Bergoglio «ritorno del Signore» è negare la verità della Venuta. Evento che un vero Papa può solo confermare e mai travisare perfidamente per essere aperto (lasciando credere il contrario) per «mai arroccarci in ciò che abbiamo già raggiunto», ovvero credere in Dio fatto uomo e convertirsi alla Sua Fede come insegna la Sua Chiesa per la salvezza di tutti, anche degli ebrei.
L’ultimo libro sacro, l’Apocalisse, descrive la tappa finale della Rvoluzione quando il distruttore Anticristo, dotato di poteri insuperabili di seduzione ed inganno, corromperà tutti coloro non segnati con la croce del Redentore, segno d’amore divino.
Sarà una lotta metafisica, condotta dal falso vescovo con la chiave (Ap.1,20; 9,1); un “papa” gnostico per l’estrema a rivoluzione ecumenista dell’Anticristo. E il potere che impediva l’iniquità è ormai usato per promuoverla.
L’ingannatore primordiale riuscì a varcare la soglia della Chiesa e formare nell’inganno la sua pastorale e i suoi pastori in nome del ‘bene’ e del ‘sarete come dèi’ e… dove fu costituita la sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della verità ad illuminare le genti, li eressero il trono della loro abominazione e scelleratezza affinché colpito il pastore possano disperdere anche il gregge (Leone XIII, esorcismo invocando S. Michele Arcangelo).
Per non perdersi in mille dettagli e andare all'essenziale io pongo una domanda:
RispondiEliminaCom'è possibile che vi sia tutto questo rinnovamento religioso (grazie a Bergoglio) nelle parrocchie romane, dove la gente si accalca nei confessionali?
Cosa cercano nei confessionali, la conferma alle loro idee senza sottomettersi alla legge tradizionale della Chiesa, tanto, come dice Bergoglio, la coscienza è prima di tutto?
In questa trionfalistica relazione stampata da Repubblica mi pare proprio di sentire puzza di bruciato, di qualcosa che realmente non funziona ed è in reale contraddizione, qualcosa di eccessivamente gonfiato!!
A considerare il pietoso stato in cui versa la Religione nelle masse, se queste ultime vi si interessano è solo perché la cosiddetta Religione ha smesso di essere se stessa ed è scesa a livelli di puro "sentire umano". Ecco in una sola frase in che consiste il cosiddetto MIRACOLO DI BERGOGLIO: nell'avere ulteriormente umanizzato il Cattolicesimo.
Ora, un Cattolicesimo ancor più umanizzato - che si rende complice e strizza l'occhio a chiunque non è d'accordo con la morale tradizionale - cosa può offrire? Può solo CONFERMARE la gente nei propri errori (di fede e di morale). Ecco alla fine che cercano "certe persone" nella Chiesa di Bergoglio!
Chi cerca la fede vera e l'impegno religioso vero non può che sentirsi quanto meno imbarazzato dal fare di Bergoglio e non corre certo nelle parrocchie per sentirsi dire "hai ragione perché anche il papa lo ha detto".
Siamo alla farsa coperta da trionfalismo. Un vero e proprio diabolico inganno!
Se le Chiese si svuotano la colpa è del Papa, se si riempiono è sempre colpa del Papa.
EliminaBravo, hai detto bene....
EliminaInfatti, nel bene o nel male, la responsabilità è di chi sta a capo.....
Arai è sempre ben deciso nelle sue ipotesi logiche che sono realtà !
RispondiEliminaLa sua prosa è sempre difficile perchè manca la punteggiatura necessaria, ma apprezzo sempre i suoi interventi.
In questo caso cita l'ultimo degli impostori che siedono sulla cattedra di Pietro.
Cita lui perchè risulta evidente a chi ha cercato di aprire gli occhi ed ha cominciato ad informarsi della storia del Concilio e di quanto è seguito.
Ma leggendo la storia del Concilio, perchè fu indetto e come procedette, non si può fare a meno di capire che è stato un susseguirsi di "papi" che hanno espresso il 5 % d'eresia, poi si è passati al 10 % ( e nessuno s'accorse dei fedeli comuni), poi si passò al 20 o 30 %, infine con Bergoglio ,è tutto un miscuglio dottrinale senza senso e senza agganci alla Tradizione ed al Magistero perchè sono arrivati i tempi in cui uno pseudo-papa può dire quanto vuole senza che altri lo fermino o lo estromettano come si dovrebbe.
L'abbaglio dei papòfili che hanno rinnegato l'obbedienza a Cristo per avere obbedienza agli pseudo-papi (molto più comoda e moderna!) procede quindi fino all'eresia conclamata e manifesta senza nessuna smentita.
Chi legge qui, resista come sempre, poichè Bergoglio sta dimostrando persino a quelli che prima erano dubbiosi, dove esista ancora la chiesa cattolica; non è più in parrocchia, ma è negli scantinati adibiti ad oratori o nelle vecchie chiese private ed abbandonate, dove si clebrano ancora le messe-sacrificio. Cercatele e verranno buoni frutti per lo spirito.
certo che siamo in un bel ginepraio!....ma che fare secondo voi, quando per larghe distese chilometriche desolate non si trova una vera Messa come Dio comanda, nè moderna nè tantomeno antica ? starsene a casa, pregando da soli o con parenti ?
RispondiEliminaQuesto discorso di Arai è inconfutabile nella sua severa analisi della realtà, ma dove mai i poveri fedeli ignari di tutto ciò che sa sotto la punta dell'iceberg ( e spesso non vedono manco quella, accecati credo al 99% dal tumulto di novità che si susseguono a precipizio, in tal modo imponendosi con violenza di fatti compiuti, impedendo ogni riflessione critica) dove potranno reperire una persona autorevole, un pastore di anime coraggioso che dica loro le cose come stanno, e le guidi sulla strada sicura di salvezza ?
I miei famigliari, che metto al corrente dello sconvolgimento in rapida attuazione, sono sì turbati, ma poi si girano altrove dicendo "che ci possiamo fare ? tiriamo a campare, abbiamo già tante grane di sopravvivenza, come andrà il vento così ci muoveremo....." e non hanno tutti i torti, mi danno della "fissata", non te ne fare una malattia ecc. ma rimane il problema della domenica:
Messa sì o no, meglio niente che quegli obbrobri, che poi sono in peggioramento sfrenato, grazie all'esempio che piove dall'alto del papa-star ?
niobe
Niobe, come te molti, anche rispetto alle loro famiglie. Sono molti coloro che si sentono a disagio ma fanno finta di niente. Se provi a parlargli trovano mille scuse per cambiare discorso. Penso che pochi abbiano realmente una visione lucida della situazione e vogliano cambiarla. Ho peró una certezza, fra non molto aumenteranno. Per adesso bisogna arrangiarsi. Maria Lu
EliminaSiamo incapaci di qualsiasi azione, non riusciamo a portare la parola del Signore e la Sua Chiesa agli altri: continuare confinati in blog piccoli a parlare e lamentarci tra noi non fa prendere consapevolezza agli altri cattolici della gravità dell'attuale situazione. Dobbiamo avere come obbiettivo la riconquista della Chiesa, non fondarne altre parallele che sappiamo che fine fanno prima o poi. Alziamoci e testimoniamo la Vera Fede altrimenti saremo complici di questi assassini!
EliminaEster
Ester,
Eliminale modalità di testimonianza della Fede vanno contestualizzate nelle varie situazioni di vita che tutti viviamo. Ognuno di noi ha una sua personale situazione di vita, e all'interno di quella deve dare certamente testimonianza, al lavoro, in famiglia, fra i parenti, con gli amici, anche "perdendo la faccia" - perchè no? - con i propri contatti (per chi ce li ha) nei social network.....ogni situazione è buona per testimonianre Gesù ed la Sua Salvezza.
Quindi anche un piccolo blog (se il Signore concede la grazia di portarlo avanti) può fare la sua parte, alzando la voce contro gli abusi e le iniquità che oggi devastano Chiesa e mondo. Il che non significa affatto fondare "chiese parallele", ma soltanto un invocare comune il risollevamento dell'Unica, invisibile, decimata e dispersa Chiesa di Nostro Signore.
Occorre essere realisti: la Chiesa non la "riconquistiamo" noi, che siamo un piccolo gregge e non siamo chiamati ad organizzarci in esercito armato (a meno che tu per "riconquista" non intendi una crociata di preghiera e di offerta di sé a Cristo) ma la riconquista Cristo stesso, con il nostro povero aporto di servi inutili. Pensare di "alzarsi" (termine molto usato in certi movimenti post conciliari) intraprendendo non so quali imprese in stile "Armata Brancaleone", disincarnate dalla propria condizione esistenziale quotidiana, vuol dire solo alzare un polverone e finire per farsi male....
Ad ogni modo, ognuno faccia ciò che si sente chiamato a fare dal Signore.
"Se mai dovesse accadere che qualcuno… eletto papa, prima della sua elevazione avesse deviato dalla Fede cattolica la sua elevazione è nulla, anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i cardinali.
RispondiEliminaQuesto insegna Paolo IV nella Bolla Cum ex Apostolatus. Perciò, se diviene evidente che la fede dell’eletto papa è inquinata da eresie, è anche evidente che non vi è stata l’assistenza dello Spirito Santo, né al conclave, né all’eletto papa".
Come è stato più volte dimostrato la Bolla di Paolo IV fa riferimento al caso di un eretico professo e riconosciuto tale prima della sua eventuale elezione al soglio pontificio.
Questo e solo questo è il caso di applicabilità della Bolla. Sfruttando invece l'oggettiva crisi che attraversa la Chiesa c'è chi pensa ancora di fornire attraverso di essa una validità giuridica al Sedevacantismo.
http://www.teorefilo.net/divulgo.html
Non vorrei sbagliarmi, dato che a quest'ora (00:09) non ho le energie per leggere tutto compiutamente, ma il buon teorefilo sembra proprio ignorare del tutto la questione della vacanza formale... sì che invece sembrerebbe interessarsi del "cambio di rotta" di don Curzio, che però, da quanto mi consta, non è mai stato sedevacantista nel senso invece suggerito dall'autore degli articoli segnalati. Quando la questione comincia ad essere addirittura vetusta, fa un po' impressione vederla così di buon animo ignorata del tutto. (Non che del resto giovi più di tanto all'approfondimento frequentare il carissimo don Curzio, che anzi, reticente com'è ad affrontare la questione, e tanto poco convincente nello scriverne con sensatezza, sembrerebbe addirittura non averne mai davvero acquisita la distinzione...). Ad ogni buon conto, ci andrei cauti a vendere la pelle dell'orso prima d'averlo ucciso : le argomentazioni stanno ancora lì, tutte in piedi!
EliminaEgregio Johannes,
EliminaContro i fatti non valgono gli argomenti. In questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori , ma alcuni punti sono stati anche chiariti. La citazione di Nitoglia relativamente all'oggetto della discussione non muta le conclusioni di Sammarchi. La bolla di Paolo IV non può essere utilizzata "dopo" ma solo "ante". Lei dice che Nitoglia non è mai stato sedevacantista nel senso suggerito dall'autore. E' un fatto però che Nitoglia ha abbandonato la tesi di Cassiciacum (http://doncurzionitoglia.net/2013/02/20/251/)
La tesi della vacanza formale è allora ancora valida?
Non lo so. A Nitoglia penso si debba riconoscere almeno una certa onestà intellettuale, al di là delle conclusioni. Non si può dire altrettanto di quanti vanno ancora proponendo trucchi da avanspettacolo. Cordialmente
Concordo. Converrà però ch'è certamente strano che si adoperino contro la Tesi argomenti che riguardano solo la sponda sedevacantista... Vede, stabilire se la cosiddetta Tesi di C. abbia o no ragione di pretendere per sé un qualche valore probante, dipende in primis almeno dal fatto che essa fonda eslusivamente ex post la propria praticabilità argomentativa. Proprio perché in essa viene esigito di fondarsi esclusivamente sui fatti (fundamentum in re), la Tesi muove ai sostenitori della “Cum ex apostolatus officio” esattamente la stessa critica che lei così bene riassume. (Focalizzando p. es. in maniera chiara l'importanza decisiva della questione della 'pertinacia', e presupponendo la validità dell'elezione fatta dal Conclave, pone radicalmente in mora qualsiasi velleità tanto conclavista che giurisdizionalista...). Comunque sia, nemmeno questo le viene riconosciuto, opponendole invece nient'altro che imprecisioni e imbarazzanti grossolanità (puntualmente svelate); quando non, s'intende, un gallicanesimo più o meno larvato che, per quanto possa essere avallato da una persona indubbiamente integra ed intellettualmente onestissima (come al tempo credo non possa senz'altro dubitarsi esserlo stato nemmeno il Bossuet, che nel 1682 ne redasse gli articoli), gallicanesimo teologico è e rimane. La causa teologica dei "tradizionalisti" è, piaccia o meno e in un modo o nell'altro, inevitabilmente legata alla Tesi (o almeno alla sua seria discussione), a meno di non ripiegare su "posizioni prudenziali" magari anche legittime, ma che perciò di teologico non hanno proprio niente (come lo stesso don Curzio ha riconosciuto e riconosce, sebbene si dimentichi puntualmente di ricordarlo, subendo così potentemente l'ascendente di mons. Gherardini). Ricambio le cordialità.
EliminaLe testimonianze di questi sacerdoti, relativamente alle conversioni stimolate da questo Papa, mi lasciano il dubbio (o, se si preferisce, la perplessità) su a cosa effettivamente ci si converta. E lo stesso dicasi per le confessioni. Mi spaventa poi " l' attesa di novità canoniche" da parte dei sacerdoti stessi.
RispondiEliminaForse che l' adulterio verrà derubricato dalla lista dei peccati mortali? Dopo il Sinodo auspicato, avrà ancora valore il sesto comandamento?
Oppure (come è più probabile) alle persone che rientrano in tali situazioni verrà propinata la balla di far loro credere che la loro condizione è assolutamente compatibile con la vita cristiana? Mah!?
Non varrà dunque più il Discorso della Montagna, dove Gesù disse chiaramente: "Chi ripudia la propria moglie la espone all' adulterio, e chi sposa una ripudiata commette adulterio?"
Non varrà più nemmeno l' ammonimento fatto sempre da Gesù all' adultera: "Va' e d'ora in poi non peccare più"?
Albino
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RispondiEliminaTi risponderei pan per focaccia, se non fosse che, da un poco di tempo in qua e inspiegabilmente, i miei scritti vengono cancellati, nonostante appoggino quanto si scrive negli articoli....
EliminaSalve Pip o 666,
Eliminada un po' di tempo non ci ha dato più notizie sui progressi della scienza.
Come vanno le ricerche scientifiche che confuterebbero le superstizioni di quei pecoroni dei cattolici, che credono ancora nei miracoli?
Sono riusciti a trovare un cadavere in putrefazione che torna in vita spontaneamente? Ce l'hanno fatta finalmente a confutare il secondo principio della termodinamica?
Se sì me lo faccia sapere, che sono proprio curioso di vederlo anch'io.
Bye-bye.
Albino
Anonimo delle 21.49,
Eliminanessuno "ti cancella" niente (forse ti riferisci al commento che ho trovato finito automaticamente nella pagina interna degli spam e che ho ripristinato. Adesso è il primo della pagina), è il sistema automatico di Google, che a volte manda alcuni commenti negli spam, non so con quale criterio.
Una preghiera:
gli anonimi si creino un nick qualunque, anche una semplice firma finale, altrimenti non si lamentatino se il sistema li banna. (O forse qualcuno riesce a pensare di essere "inspiegabilmente" maltrattato, nonostante non si sa nemmeno chi sia?...)
Mi spiace Annarita ma devo contraddirti!
EliminaHo postato almeno tre commenti in cui, in modo anche critico, ho esposto i miei dubia su Bergoglio e tutti e tre sono stati cancellati senza che me ne fosse data ragione.
Siete sicuri che qualcuno non intervenga a vostra insaputa?
Devo dire che questa cosa è un poco avvilente (mi è consentito dirlo?). Per quanto riguarda la mia identità ci siamo sentiti alcune volte nella e-mail. Dal modo un poco freddo in cui sono stato ultimamente trattato ho preferito non entrare più con il mio nick.
Posso capire tutto e posso capire anche che ci siano persone veramente disoneste che cerchino di tediarvi. Ma se non c'è un poco di comprensione verso coloro che hanno un pensiero un poco affine (non dico identico!) al vostro allora perché mi devo identificare e, soprattutto, continuare a scrivere?
Così non si risolve niente....
EliminaIo non ho capito chi sei, recentemente ho risposto a parecchia gente via mail...
Ti ripeto che non ci divertiamo a togliere nessun commento sensato ed educato (perfino se contrario alle nostre vedute), a parte certi commenti di gente più cieca che sorda e ai quali rispondere significherebbe risciorinare da capo tutto il materiale già pubblicato....
Sicuramente anche gli altri commenti a cui ti riferisci sono finiti negli spam senza la nostra intenzione. Non potresti dirmi almeno se ti eri firmato? Perchè cercare negli spam fra centinaia di commenti anonimi, rileggendoseli uno per uno è da impazzire...
(a meno che tu non sia quello che si firmava "houseofmaehdross.wordpress.com" ed io quei commenti - in cui si inneggiava agli eretici cosiddetti Ortodossi come ai detentori della Verità e alla Chiesa Romana come simbolo di menzogna - quei commenti non li ripubblico.)
Se vieni nella mail cerchiamo di chiarirci con calma, altrimenti non se ne esce....
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