Della necessità del Battesimo per conseguire la salvezza eterna ne avevamo già scritto in questo articolo,
scritto da fratel M. Dimond o.s.b.
Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, Sess.
8, 22 novembre 1439, ex-cathedra: "Chiunque vuole essere salvato deve
prima di tutto avere la fede cattolica, poiché se qualcuno non la
conserva intera e inviolata, senza alcun dubbio perirà per tutta
l'eternità."[4].
Papa Eugenio IV, concilio di Firenze, "Cantate Domino", 1441, ex-cathedra: "Essa (la Santa
Chiesa Romana) crede fermamente, professa e predica che nessuno di
quelli che si trovano al di fuori della Chiesa cattolica, non solamente
pagani ma anche giudei o eretici e scismatici, potrà partecipare alla
vita eterna, ma andrà nel fuoco eterno che è preparato per il diavolo ai
suoi angeli a meno che prima della fine della sua vita non sia stato
aggregato (associato) alla stessa Santa Chiesa Cattolica. La Chiesa professa anche che l'unità del corpo della Chiesa ha un tale potere che i sacramenti della Chiesa non hanno
utilità per la Salvezza che per coloro che restano in essa, solo per
essi digiuni, elemosine e tutti gli altri doveri della pietà e gli
esercizi della milizia cristiana causano le ricompense eterne, e che
nessuno può essere salvato, grandi che siano le sue elemosine, anche se
egli versa il suo sangue per il nome di Cristo, se non è restato nel
seno e nell'unità della Chiesa cattolica."
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di Mons. Donald J. Sanborn
Introduzione
Hai probabilmente letto articoli sull’incombente soppressione del Limbo da parte di Ratzinger (Benedetto XVI).
Sul New York Times del 28 dicembre 2005 (festa dei Santi Innocenti) è apparso un lungo articolo in prima pagina su questo tema.
Ratzinger, negli anni Ottanta, disse di aver mai creduto al Limbo.
La difesa che i modernisti fanno al loro rifiuto del Limbo si basa sul
fatto che esso non è un dogma della Chiesa. Quest’è vero. Si potrebbe
negare il Limbo senza essere eretici.
Se noi neghiamo il Limbo, comunque, siamo obbligati dal dogma Cattolico a
mettere i bambini non battezzati tra le fiamme dell’inferno. È
assolutamente impossibile ai bambini avere la visione beatifica senza
aver ricevuto il Sacramento del Battesimo o senza il Battesimo di
sangue. Se non finiscono nel Limbo, allora soffrono le pene dei dannati.
Fatemi spiegare.
La Visione Beatifica: impossibile senza Giustificazione
A causa del peccato originale, è fisicamente
impossibile che un uomo abbia la visione beatifica —la visione diretta
dell’essenza di Dio— dopo la morte senza essere prima giustificato.
La giustificazione è l’atto mediante cui ogni uomo transita dallo stato
di peccato allo stato di grazia santificante. La grazia santificante è
il principio della vita soprannaturale dell’anima, ed è ciò che ci dà la
capacità di vedere Dio dopo la morte, quando è trasformata in ciò che
si conosce come luce della gloria.
Per essere giustificati dobbiamo o ricevere il Sacramento del Battesimo,
o subire il martirio, o compiere certi atti giustificanti sotto
l’influenza della grazia attuale, un atto di Fede soprannaturale, una
perfetta contrizione per i peccati, e la carità, ossia amore di Dio.
È chiaro che gl’infanti e coloro i quali sono permanentemente privati
dell’uso di ragione non possono compiere atti giustificanti. Dunque
l’unica strada loro aperta per essere giustificati, a parte il martirio,
è l’acqua del Sacramento del Battesimo.
Papa Pio XII attestò chiaramente questo nel suo discorso al Congresso
dell’Unione Cattolica Italiana Ostetriche (29 ottobre 1951): «Se ciò che
abbiamo detto finora riguarda la protezione e la cura della vita
naturale, a ben piú forte ragione deve valere per la vita
soprannaturale, che il neonato riceve col Battesimo. Nella presente
economia non vi è altro mezzo per comunicare questa vita al bambino, che
non ha ancora l’uso della ragione. E tuttavia lo stato di grazia nel
momento della morte è assolutamente necessario per la salvezza; senza di
esso non è possibile di giungere alla felicità soprannaturale, alla
visione beatifica di Dio. Un atto di amore può bastare all’adulto per
conseguire la grazia santificante e supplire al difetto del Battesimo:
al non ancora nato o al neonato bambino questa via non è aperta».
Sant’Agostino disse: «Se desideri diventare un Cattolico, non credere né
dire né insegnare che i bambini che muoiono prima del Battesimo possono
ottenere la remissione del peccato originale» (III de Anima).
Disse anche, in una lettera a San Girolamo (n. 27): «Chiunque dica che
anche i bambini sono vivificati in Cristo quando muoiono senza la
partecipazione al Suo Sacramento [Battesimo], si oppone all’insegnamento
apostolico e condanna la Chiesa che si affretta a battezzare i bambini,
perché crede senza esistazione che altrimenti non possono essere
vivificati in Cristo».
Gli eretici negarono la necessità del Battesimo per i neonati
La necessità del Battesimo fu negata
dall’eretico del XIV secolo Wycliff, come dai riformatori protestanti
Bucer e Zwingli. Calvino disse che i figli di genitori credenti sono
santificati nel grembo, e sono liberati dal peccato originale senza
Battesimo.
Quanche teologo Cattolico nel passato, tra cui il Gaetano, disse
qualcosa di simile, ossia che i bambini non battezzati nel grembo
possono essere salvati attraverso un atto di desiderio dei genitori.
Comunque San Pio V ordinò che questa teoria fosse espunta dal
commentario di San Tommaso dello stesso teologo.
Chi muore in peccato originale va all’inferno
Il Concilio di Firenze disse: «Per quanto riguarda i bambini, per cui il pericolo di morte è spesso presete e per i quali l’unico
rimedio disponibile è il Sacramento del Battesimo, mediante il quale
sono strappati alla dominazione del demonio ed adottati come figli di
Dio, ordiniamo che il Sacro Battesimo non sia rimandato per quaranta
o ottanta giorni o qualsiasi altro periodo di tempo, com’è uso di certe
persone, ma piuttosto sia conferito quanto prima convenientemente si
possa; e se c’è imminente pericolo di morte, il bambino sia battezzato
subito senza alcun ritardo, anche da un laico uomo o donna nella forma
della Chiesa, se non c’è un sacerdote, com’è contenuto piú pienamente
nel decreto sugli Armeni» (Decreto per i Giacobiti, Denz. 696).
Il Concilio di Trento disse: «E questa
translazione [ossia questo andare dallo stato di peccato originale a
quello di grazia], a partire dall’annunciazione del Vangelo, non può
essere effettuata senza l’acqua di rigenerazione, o senza il suo
desiderio, come sta scritto: “se un uomo non rinasce di acqua e Spirito
Santo, non può entrare nel Regno di Dio”» (Sessione VI, capitolo 4). Il
Concilio dice anche: «Se qualcuno dice che il Battesimo non è necessario
alla salvezza, sia anatema» (Sessione VII, can. 5).
Deve essere aggiunto che i bambini sono
capaci del Battesimo di sangue, se vengono martirizzati. Questo è il
caso dei Santi Innocenti, che la Chiesa ha sempre considerati martiri, e
dunque Santi nel Paradiso. Ma questo fatto non deve in alcun modo
distorcere il senso dei concilii e dei Padri per quanto concerne la
necessità del Battesimo, in quanto loro parlano del rimedio ordinario al
peccato, stabilito da Dio.
Il Concilio di Firenze ha anche definito, nella VI sessione, quanto segue: «Ma
le anime di coloro i quali muoiono in peccato mortale, o nel solo
peccato originale, vanno subito all’inferno per essere puniti, ma con
pene diseguali». Questa stessa dottrina si fonda nella Confessione
di Fede che fu data all’Imperatore d’Oriente Michele Paleologo nel 1267
da Papa Clemente IV, e che fu accettata dallo stesso imperatore alla
presenza di Papa Gregorio X al Secondo Concilio di Lione nel 1274.
Questa stessa dottrina si fonda anche sulla Professione di Fede data ai
greci da Papa Gregorio XIII, ed in ciò che fu prescritto per gli
scismatici orientali dai Papi Urbano VIII e Benedetto XIV.
Le due pene dell’inferno
L’inferno consiste in due cose: la privazione
della visione beatifica, che è la punizione per il peccato originale, e
la pena del senso, il fuoco, che è la punizione per il peccato attuale.
Se dopo la morte qualcuno è privato della visione beatifica, dunque
egli è in inferno — in senso lato. Dico “in senso lato” poiché nella
comprensione comune l’inferno è l’inferno dei dannati, l’inferno del
fuoco e dell’agonia. Questo è l’inferno nel senso stretto del termine.
Siccome i bambini non battezzati hanno solamente il peccato originale, i
teologi comunemente concludono che c’è un posto dell’inferno —in senso
lato— dove loro sarebbero privati della visione beatifica, ma non
sarebbero soggetti alla pena del senso, siccome non hanno commesso
peccato attuale. Questa conclusione o teoria, che appartiene a quasi
tutti i teologi degli ultimi ottocento anni, è in linea col
pronunciamento di Papa Innocenzo III (III Decr. 42:3): «La punizione
per il peccato originale è la privazione della visione beatifica di Dio;
del peccato originale, i dolori eterni dell’inferno».
Il termine “Limbo” deriva da una parola latina che significa “orlo”, ed i
teologi hanno chiamato il posto dei bambini non battezzati orlo o
confine esterno dell’inferno. È una conclusione molto ragionevole.
L’incombente nuova eresia di Ratzinger
Ma Ratzinger sa piú che San Tommaso d’Aquino,
San Bonaventura, e praticamente ogni altro teologo. Lui è piú
intelligente. Lui dice che il Limbo è qualcosa d’incompatibile coll’uomo
moderno.
Dunque arriviamo al bivio. In accordo colla dottrina Cattolica, se si
elimina il Limbo, i piccoli bambini sono condannati all’inferno dei
dannati, insieme agli omicidi, ai ladri, agli adulteri, ai pervertiti,
agli eretici etc. Ratzinger abbraccerà quest’opinione?
No, senza dubbio prenderà l’altra strada, che è dire che i piccoli vanno
in Paradiso. Quanto felici ciò renderà le madri. Ma ciò implica
l’eresia secondo cui i bambini che muoiono senza Battesimo possono
raggiungere la salvezza eterna. Abbiamo già dimostrato come ciò sia
contrario alla Fede.
Dunque l’arci-modernista Ratzinger sta
preparando una nuova eresia. Ma la promulgherà attraverso la porta del
retro, come usuale. Apparirà al mondo come il buon vecchio —come un
babbo natale ecclesiastico— che dona il Paradiso ai piccoli bambini. Ma
sotto giace una perniciosa eresia.
Gli apologeti del Vaticano II, dunque, si
ritroveranno con altre crepe nella diga. Il peso di chiamare Cattolico
ciò che chiaramente Cattolico non è grava sui conservatori N. O.
Dovranno tendere e piegare come hanno mai fatto prima per allontanare
l’accusa di eresia. Diviene sempre piú difficile pei difensori del re
nudo convincere le persone del fatto che Ratzinger stia vestendo i panni
dell’ortodossia.
Il papa ha detto che il limbo non esiste. Aggiornatevi!!!!
RispondiEliminaFortunatamente solo 1/3 di nuovi nati in Italia viene battezzato. Basta superstizione. Punto.
RispondiEliminaTre commenti che ben si adattano a quelli che li emettono, ovvero esseri che credono solo a ciò che vedono con i sensi . Strano che codesti esseri, pur non vedendo le onde hertziane, credano nell'uso del cellulare solo poichè ne vedono gli effetti.
RispondiEliminaSe potessero vedere gli effetti dei loro discorsi morirebbero di spavento, visto che svariati episodi della storia umana e della Bibbia, in particolare, indicano l'esistenza di un'altra vita.
Quella stessa "altra vita" che i popoli più rozzi hanno sempre ritenuto e che i nostri progenitori di Cro-Magnon e gli altri coevi Neanderthaliani (ritenuti seguendo la teoria evoluzionista, precedenti) avevano così bene in mente da seppellire i morti con attrezzi e cibo per proseguire la loro vita successiva !
Ma ora la vita, riempita di accessori tecnici fa dimenticare quell' "altra" che aspetta ognuno di noi, alla morte fisica..
Vito Mancuso, poverino, dopo aver mal frequentato il seminario, come Stalin, se n'è uscito "trovando" le sue verità e le propaganda come fosse La Verità. Ormai è scettico su tutto e da conforto agli scettici come lui.
La fede è un salto ad occhi chiusi che si fa dopo la conoscenza delle cose.Se non si vuole fare questo salto il Signore non prenderà mai tra le Sue braccia per illuminare la povera mente umana. Mancuso , e lui come tanti, si è rifiutato di fare il salto !
Non credere nel peccato originale non significa non credere nell'altra vita, anzi!
EliminaSignifica non credere in un Dio gretto e vendicativo (la sua immagine e somiglianza non è ai nostri difetti!!) ma credere veramente che Deus Caritas est.
"La fede è un salto ad occhi chiusi che si fa dopo la conoscenza delle cose"
RispondiEliminaScusa mi vuoi spiegare in cosa consisterebbe la conoscenza da fare prima del salto ad occhi chiusi?
Grazie anonimo Ratzinger delle 16,30, la tua risposta mi ha illuminato di dottrina !
RispondiEliminaCarissimi, rimando al post sui marziani un'altra osservazione, per quanto riguarda questo post ed in particolare per mardunolbo vorrei dire alcune cose:
RispondiEliminaL'esistenza del peccato originale e il "Limbo" non possono essere messi sullo stesso piano.
Il peccato originale è la storia della caduta dell'umanità che scegle il male. Non so cosa dica Mancuso, ma il Catechismo è molto chiaro in merito. Il peccato originale è la metafora della divisione dell'amicizia tra Dio e l'umanità, il battesimo sana questa ferita e pone l'uomo nella condizione di accogliere la grazia di Dio. Attenzione non "assolve" l'individuo dal peccato originale, lo pone nella condizione di essere amico e soprattutto figlio di Dio.
418 In conseguenza del peccato originale, la natura umana è indebolita nelle sue forze, sottoposta all'ignoranza, alla sofferenza, al potere della morte, e inclinata al peccato (inclinazione che è chiamata « concupiscenza »).
1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito (« vitae spiritualis ianua »), e la porta che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione:4 « Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l'acqua e la parola ».5
1250 Poiché nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale, anche i bambini hanno bisogno della nuova nascita nel Battesimo43 per essere liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio,44 alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. La Chiesa e i genitori priverebbero quindi il bambino della grazia inestimabile di diventare figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita.45
1251 I genitori cristiani riconosceranno che questa pratica corrisponde pure al loro ruolo di alimentare la vita che Dio ha loro affidato.46
Quindi il battesimo deve essere dato subito ai bambini non per non mandarli nel limbo, ma per dargli la possibilità di essere uniti nella fede alla Chiesa e diventare figli di Dio.
Inoltre secondo alcuni anche i non nati (aborti, embrioni da fecondazioni) e i nati morti dovrebbero finire nel Limbo. Cosa che collide con il principio della giustificazione direi. Non c'è differenza tra un non nato e un bimbo che muore entro i primi anni della sua vita.
Per un genitore è molto più importante far diventare il proprio figlio "figlio di Dio" che pensare al Limbo.
Sono quello che Mardunolbo chiama "anonimo Ratzinger" (lo considero un complimento anche se immeritato perchè B XVI è un grande teologo ed io un ignorante in materia) e quindi per evitare equivoci d'ora in poi mi firmerò così.
EliminaConcordo che il "peccato originale" sia una metafora, del resto alla storiella della mela e del serpente non ci credono più nemmeno i Cardinali (es. Ravasi), anche se il racconto biblico mantiene un indiscusso valore sapienziale (il che non è poco...).
Quello che non mi è chiaro nella della Sua risposta è la sorte dei bambini non battezzati visto che, se non vado errato, anche Lei esclude il Limbo.
JR
Se ho definito il peccato originale una metafora ciò non esclude che sia una realtà teologica, ossia la ferita e la separazione tra l'uomo e Dio.
EliminaI bimbi non battezzati sono nella misericordia di Dio si veda http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20070419_un-baptised-infants_it.html
che è il contestato documento redatto su autorizzazione di Benedetto XVI
Anche voi anonimi sapete più che San Tommaso d'Aquino e definite meglio che svariati Concilii precedenti l'unico a cui vi appendete, sempre se vi dichiarate cattolici. Che sorte avervi tra i piedi!
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