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lunedì 12 novembre 2012

BEATIFICAZIONE DI PAOLO VI ? - Lettera ai Cardinali -

Avete taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito. 
 Santa Caterina da Siena 


Eminenza Reverendissima,


ho letto sulla stampa che l’11 dicembre i Cardinali e i Vescovi, superato lo scoglio dei teologi, daranno il loro “sì” per la beatificazione di Paolo VI, nonostante non abbia mai avuto, da vivo, una qualunque fama di santità, e sia stato, per di più, il primo responsabile di tutti i guasti attuali della Chiesa, per non dire, addirittura, che il risultato, poi, del suo Pontificato è stato vera- mente catastrofico!
Mi sia, allora, concesso al cardinale Montini quello che venne riportato su “Avvenire” del 19 marzo 1999, a pagina 17, a gradi caratteri: “Ruini traccia il profilo del Papa (Paolo VI) che cambiò la Chiesa”.
Verissimo!.. Noi l’avevamo dimostrato con la nostra Trilogia montiniana”, mai trovata falsa, né inficiabile, dai miei oppositori, sempre limitati a scherni da piazza e insulti da trivio, senza mai denunciare in pubblico, il “come” e il “dove”, il “perché” le nostre argomentazioni e i nostri docu- menti sarebbero contrari al vero.
Certo, dire la Verità” non è affatto una offesa, neppure alla persona di Paolo VI, ormai entrato nella Storia, per cui tutto il suo vivere è oggetto di studio senza reticenze né mistificazioni, senza mettere l’aureola sulla sua testa, il che significherebbe metterla anche alla sua “rivoluzione” operata dalla Massoneria, per mezzo di Lui, in nome del Vaticano II.



È doveroso, allora, riportare uno schema delle sue presunte virtù, necessarie per avere una beatifi- cazione. Il cardinale Ruini, nel suo discorso di chiusura del “Processo diocesano”, disse: «La sua Fede traluce dalla sua persona, brilla nelle sue parole. Nel 1967, vita dellAnno della Fede. Nel 1968, sul sagrato di San Pietro, proclama il “Credo” del popolo di Dio; una Fede basata sul“Credo di Nicea”».
Ora, in quanto a quella sua presunta Fede, che il Cardinale disse addirittura “appassionata”, la smentisce lo stesso Paolo VI nel suo famoso discorso sulla auto-demolizione della Chiesa, in cui disse: «La Chiesa si trova in un’ora di inquisizione, di autocritica. Si direbbe persino di auto- demolizione. Una Chiesa che, quasi quasi, vede colpire se stessa. Tutti si aspettano dal Papa gesti clamorosi e decisivi. Ma il Papa non ritiene di dover seguire altra linea che non sia quella della confidenza in Gesù Cristo, cui preme la sua Chiesa più che a qualunque altro. Sarà Lui a sedare la tempesta».
Ma questo suo dire suona come tradimento al suo dovere di Vicario di Cristo, il quale, per la dife- sa della Fede, si servì sempre dei suoi successori, iniziando subito con San Pietro, Suo primo Vicario in terra. Quindi, quel rifiuto deciso di Paolo VI di difendere Lui stesso la Fede, fu un aper- to rifiuto di fare quello che era, invece, il suo principale dovere. Quindi, la sua politica del “non intervento”, fu una abdicazione al suo dovere d’ufficio d’intervenire proprio in quella auto-distru- zione della Chiesa, che LUI stesso conduceva. Un rifiuto, allora, che costituisce un autentico “peccato di omissione”.
Come pensare, quindi, di voler portare sugli altari alla venerazione dei fedeli un Papa che così gra- vemente era venuto meno al suo principale dovere qual è, appunto, la difesa del “depositum fidei”?..
Paolo VI abdicò a quello, non assolvendo il suo compito di “Capo” della Chiesa cattolica per met- tersi al “servizio” dell’Umanità per conciliare tutte le credenze e tutti i culti in un’unica religione universale. Ma sognando di diventare il grande unificatore dei popoli, Egli sacrificava la Chiesa cattolica, la Tradizione, le Istituzioni, i fedeli stessi, per formare quel Movimento d’animazione spirituale della “Democrazia Universale” che deve asservire a tutte le Chiese al mondo.


Paolo VI, così, non distinguendo più la Chiesa di Cristo, che è “una e non due o più”, fu il primo Papa che evocò le comunità religiose scismatiche ed eretiche, nel suo Discorso d’apertura della Terza Sessione, il 14 settembre 1964, dicendo:
«O Chiese lontane e così vicine a noi!.. O Chiese oggetto del nostro sincero pensiero! O Chiese della nostra incessante nostalgia! Chiese delle nostre lacrime!»... e annunciò, poi, a più riprese, il mutuo perdono per le reciproche colpe.
In seguito, la Sua incessante propaganda ecumenica, fu solo per condurre al riconoscimento delle altre comunità cristiane e non a vere comunità di salvezza.
Ne è una riprova, anche quella Sua visita al “Consiglio Ecumenico delle Chiese”, il 10 giugno
1969, dove fu ricevuto da ben 234 comunità religiose. Qui, Paolo VI ne assunse il linguaggio e partecipò addirittura a quello scisma generale con questa affermazione: «la fraternità cristiana... tra le Chiese che fanno parte del “Consiglio Ecumenico e la Chiesa cattolica»... ignorando che non ci può essere fratellanza tra la Chiesa cattolica e i “dissidenti”. Invece, fu Lui stesso a solle- vare la questione, dicendo: «La Chiesa cattolica deve diventare membro del “Consiglio Ecumenico”». E poi disse: «in tutta fraterna grandezza, Noi non riteniamo che la questione della partecipazione cattolica al “Consiglio Ecumenico” sia matura a tal punto che le si possa e si debba dare una risposta positiva. La questione rimane ancora sul campo delle ipotesi... gravi implicazioni... cammino lungo e difficile».
Ma fu un discorrere “pallone-sonda”, perché, sotto sotto, c’era già il Suo “si”; Lo provò con que- sto suo dire: «Lo spirito di un sano ecumenismo, che anima gli uni e gli altri... richiede, come prima condizione di ogni fruttuoso contatto tra differenti confessioni, che ciascuno professi lealmente la propria fede»; e qui, Paolo VI invitò a riconoscere i valori positivi cristiani evange- lici, che si trovano nelle altre confessioni e ad aprire ad ogni possibilità di collaborazione... come nel campo della carità e della ricerca della pace tra i popoli.
Alla domanda, infine, se ci sia salvezza nell’una o nell’altra di quelle 234 “chiese”, membri del “COE”, mentre la dottrina della Chiesa cattolica aveva sempre risposto negativamente, Paolo VI, al contrario, rispose affermativamente! Questa Sua “mens” la si vide, poi, sempre accogliendo ebrei, musulmani, bonzi, buddisti... e andando da loro durante i “viaggi apostolici”, per fare “dialogo”.
Mai prima di Paolo VI, alcun Papa aveva declinato la Fede al plurale; Paolo VI, invece, diceva che le “fedi” si rendono omaggio vicendevolmente.
Durante il suo viaggio in Uganda, Paolo VI parlò del “Martiri ugandesi”; Egli andò, sì, a visitare questi “Martiri cattolici”, ma li confuse, indiscriminatamente, con i musulmani, con i protestanti; secondo Lui, essi erano morti in “spirito ecumenico”, tutti uniti oltre i conflitti dogmatici. Anche nel suo viaggio a Bombay (dove gli Induisti Gli regalarono un piccolo idolo, e i buddisti Gli offri- rono un Budda!), Paolo VI non mostrò alcun discernimento tra le religioni umane e quella cat- tolica.


E potrei continuare a lungo su questo tema della Fede. Basterà accennare, qui, a quel suo scanda- loso gesto che fece consegnando, con uno scritto di scuse, il “glorioso stendardo di Lepanto” ai Turchi, quasi a scusarsi ch’essi non furono lasciati liberi di occupare tutta l’Europa cattolica per consegnarla all’Islam.
In quanto al suo “Credo del popolo di Dio”, che il cardinale Ruini accostò al “Credo di Nicea”, e che ciò come il non plus ultra della “Fede” di Paolo VI, c’è da dire, invece, che il detto “Credo” recitato in pubblico sul sagrato di San Pietro, prima di formularlo, Paolo VI aveva premesso “due precisazioni”: la prima, che Lui voleva dare una “ferma testimonianza alla verità divina affidata alla Chiesa (e questo è lodevole!), ma con la seconda precisazione rimetteva tutto in discussione, perché escludeva, espressamente, che il suo “Credo” fosse “una definizione dogmatica”.


Difatti, disse:
«Noi ci accingiamo a fare una professione di Fede, a pronunciare un “Credo” che, senza essere una definizione dogmatica, e pur con qualche sviluppo richiesto dalle condizioni spirituali del nostro tempo».
Ora, questo suo dire, toglieva al nostro “Credo” cattolico, la firma di infallibilità, di essere, cioè, delle Verità rivelate”, di fede divina e di fede cattolica, attestate nella Sacra Scrittura e nella Tradizione.


In San Pietro si legge: «Inde oritur unitas sacerdotii», ossia il Papa deve essere il vincolo della “Carità”, e, quindi, dell’unione. Invece, Paolo VI onorava e preferiva “Coloro che sono lontani” più di quelli vicini nella Fede, mostrando, per questo, spesse volte, una fredda amicizia, ammi- rava il linguaggio, i riti religiosi e le tradizioni degli “altri”, mentre perseguitava gli appartenenti all’antica tradizione cattolica. Le porte di casa sua erano sempre aperte per i teologi avventurieri, per gli agitatori, per quelli che spargevano scandali ed eresie, non dissimulando mai, invece, la sua animosità verso i tradizionalisti e integristi che difendevano quello che Lui voleva distruggere. Non li scomunicò perché non avevano motivi canonici, ma prendeva, però, precauzioni per non avere personalmente contatti diretti. Il che è più che una scomunica, perché è “annullamento”, è “soppressione dialettica” dell’avversario che, come il sottoscritto, non si è mai piegato alle fol- lie, ai capricci, alle storture, alle stravaganze di molto clero progressista, ubbidiente alla don Abbondio nel portare a termine, come disse il cardinale Garrone, la disfatta dell’altro partito”. Di tanti fatti della sua falsa “Carità”, potete leggerne non pochi nei miei tre libri su Paolo VI, riguardo a quel suo settarismo che aveva tutto il sapore dello scisma. Si, perché lo scisma, essen- do la separazione dalla Chiesa cattolica di una porzione di fedeli, il diritto di definirlo un “peccato-delitto” contro la Carità, che è amore, guidato dalla Fede e dalla Speranza; e che implica, necessariamente, l’odio contro il Regno di Dio, la Chiesa, per indebolirla e per strapparle le anime, mediante, appunto, scissioni ed eresie!
Per questo, Paolo VI non avrebbe mai potuto lanciare quel Suo grido:


«CHARITAS CHRISTI URGE NOS!».



Dopo quello che ho scritto su Paolo VI sono obbligato a mettere in evidenza il profondo mistero della “mens” di Paolo VI modernista attraverso “fatti” e “detti”, perché questi costituiscono la ragione della mia reazione spirituale che tanto mi fa soffrire.



Si degni, Eminenza, di prendere in considerazione il mio lavoro, espressione del mio rispetto e della mia preghiera.


Sac. Luigi Villa

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25 commenti:

  1. RINGRAZIO DI TUTTO CUORE, GIANLUCA E ANNARITA PER AVER POSTATO UN COSì DOLOROSO E INTERESSANTISSIMO PASSO, CHE RIGUARDA UNO DEI TANTI COLPEVOLI, DELLA ROVINA DELLA SANTA CHIESA CATTOLICA E DI CONSEGUENZA TANTE ANIME PERDUTE E DOTTRINA DEVASTATA.

    CHE DIO ROVESCI I PERFIDI POTENTI DAI LORO TRONI OCCULTI.

    GGM

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    Risposte
    1. Che Dio Benedica e protegga il grande Don Luigi Villa, un Sacerdote coraggioso e condottiero della Verità!!

      Ieri sera a Porta a Porta, hanno parlato del fattaccio Petraeus, che si è dovuto dimettere dalla carica di generale della CIA, a causa di una donna. Ebbene mi ha colpito il fatto che tutti concordemente hanno detto che colui che ricopre una carica così delicata non può essere ricattabile e quindi deve in qualche modo essere protetto dalle cattive compagnie.

      Paolo VI per le sue colpe e le sue connivenze, è stato ricattato dai nemici infiltrati all'interno della Chiea e i risultati sono sotto agli occhi di tutti.

      C'è chi poi bugiardo e satanasso, comunque sia non crederà mai a ciò che è successo dentro le Sacre Mura, non crederà per proprio tornaconto e interessi di loggia.

      A togliere di mezzo i 007 cattolici, come lo era Don Luigi Villa era per loro di primaria importanza.

      Tutto ciò sarà noto, verranno smascherati e fatti nomi e cognomi degli assassini della Fede, quando Dio deciderà di riprendersi in mano la Sua Chiesa. Altro che disobbedienza!

      Elimina
  2. Don Luigi Villa ha pubblicato questo ed altri libri contro Paolo VI; è documentata anche l'appartenza alla Massoneria della sua famiglia (Vi sono i simboli sulla tomba della stessa; per non parlare della tomba della madre con relativa simbologia voluta da Montini-Paolo VI)
    Il "Concilio" e la "Nuova Messa" come sappiamo sono approvati da Paolo VI; ora Benedetto XVI vuole imporre una fantomatica "ermenueutica della continuità" ed alcuni ambienti lefebvriani ci parlano,in modo non troppo dissimile, di interpretazione del Concilio "alla luce della Tradizione". Il "Pellegrinaggio piemontese della Tradizione" ad Oropa viene organizzato assieme a due parrocchie Motu-Proprio: un bell'esempio di collaborazione con preti conciliari conservatori (In comunione con il loro Vescovo neomodernista di Novara) . Evidentemente,si precorrono i tempi dell'auspicato - da costoro- accordo con la Chiesa Ufficiale.

    A questo proposito, nonostante il sottoscritto sia assai critico verso il Superiore Generale della FSSPX, riterrei utile pubblicare in italiano il testo dell' Omelia tenuta Domenica scorsa da Monsignor Fellay a Saint Nicolas du Chardonnet, omelia di cui si riferisce su "La Porte Latine" (Sito della FSSPX in Francia) : Sermon de Mgr Fellay le 11 novembre 2012 à St-Nicolas-du-Chardonnet
    "La continuité dans le concile ? Où ? A Assise ? Dans le baiser du coran ?"
    Cordiali saluti

    RispondiElimina
  3. Ferruccio Pinotti ha spesso citato Don Luigi Villa, anzi ha usato le argomentazioni dello stesso, per dare credito e fonti ai suoi libri.

    Ferruccio Pinotti insieme a Gianluigi Stella, a Enza Provera, a Nuzzi fino anche a Odifreddi sono i peggiori detrattori odierni della Chiesa Cattolica.

    Questo fenomeno include anche Dan Broun e gli autori di serial spazzatura tipo True Blood.

    Quale è lo scopo di questi essere?

    Discreditare la Chiesa per demolire la Dottrina Sociale della Chiesa. La DSC propone, anche ai non cristiani, una serie di valori condivisibili quali la visone cristiana dell'economia, la difesa dei diritti degli embrioni, la difesa della famiglia.

    Inoltre questa armata cerca di ostacolare il riconoscimento delle radici cristiane dell'Europa, molto caro a Benedetto XVI.

    Sono sicuro che voi conoscete a fondo i contenuti della DSC.

    Distruggere la DSC serve:
    A tutte le lobby finanziarie, che si oppongono alle regolamentazione dei mercati a alle tutele dei più poveri;

    A tutte le compagnie, pronte ad accaparrasi i brevetti derivanti dall'uso del genoma derivato dagli embrioni;

    Alle lobby omosessuali che sperano di ottenere grandi vantaggi;

    All'industria della pornografia che rendendo relativa la morale avrebbero l'avallo della falsa morale pubblica;

    A tutti coloro che non vogliono nessuna ingerenza della Chiesa nella vita di tutti i giorni.

    Gli autori della DSC sono proprio i papi che voi contestate, anzi alcuni teologi definiscono proprio la DSC come la continuazione del Sillabo.

    Mettersi in corteo con questi personaggi è una cosa scandalosa e gravissima e non ha nulla a che fare con la Tradizione.

    Oggi discreditare la Chiesa apre la porta non alle eresie, ma alla perdizione del genere umano.

    Voi siete complici e corresponsabili di questa situazione, non andate dietro falsi profeti.

    Se i vostri pastori sono amici e cooperano con coloro che distruggono la DSC e la Chiesa cosa sono?

    Se fa parte anche inconsapevolmente delle lobby cosa è?

    Saluti, visto che faccio delle accuse oggi preferisco firmarmi.

    Cari saluti.

    RispondiElimina
  4. Non so' se sbaglio, ma ritengo che tutti coloro che hanno guidato, partecipato e votato a favore dei cambiamenti della Chiesa nel concilio Vat.II e tutti coloro che nell'era posteriore al conciliabolo stesso, hanno messo in pratica in piena coscienza le riforme del concilio volute a partire dal 1962 (e qui mi riferisco sopratutto ai Papi - vescovi e presbiteri) sapendo perfettamente quale sacrilegio stavano facendo contro Dio, si trovano sicuramente ed altri li seguiranno a ruota, nell'ultimo cerchio dell'inferno Dantesco. Perche' Dio e' somma carita' ma anche somma giustizia. Continuiamo a batterci per la vera Santa Chiesa di Cristo e per la salvezza della nostra anima con l'intercessione della SS.ma Vergine. per tutto l'altro, il Signore provvede. La cosa piu' importante e' non perdere la Fede nel Dio Onnipotente, e Lui non ci abbandonera' mai fino all'ultimo giorno.

    RispondiElimina
  5. @ avamposti culturali

    Per smontare tutto il tuo kultural discorso, che mira a screditare persone che con CORAGGIO e determinazione DENUNCIANO i VERI NEMICI, GLI INFILTRATI MASSONICI ALL'INTERNO DELLA CHIESA, basta sottolineare:

    ------------------------
    Alle lobby omosessuali che sperano di ottenere grandi vantaggi;
    -----------------------

    Ebbene egregio, so dico tutto io tanto come me non c'è nessuno più furbo e più preparato.... SAPPI CHE, PROPRIO GRAZIE a coloro che son stati ampiamente smascherati da il grande Don Villa, si sono rifatti proprio ieri quelli della RIDICOLA CINQUINA dei politici di sinistra,( bersani, vendola, puppato,renzi e tabacci) i quali hanno deciso il programma....e non doveva assolutamente mancare il "matrimonio gay" nominando come esempi Giovanni 23 e Martini.



    stralcio da il Giornale:

    22.28 - Nel "Pantheon" culturale del centrosinistra c'è spazio per un Papa, un cardinale e una blogger tunisina. Bersani cita Papa Giovanni XXIII, "Che cambiava le cose nel profondo senza spaventare nessuno". Vendola propone il cardinale Carlo Maria Martini, mentre Bruno Tabacci due uomini della Dc: De Gasperi e Marcora. Due donne per Laura Puppato: Tina Anselmi e Nilde Iotti. Un tocco internazionale per Matteo Renzi: Nelson Mandela e la famosa blogger tunisina Lina.


    se sei in grado di leggere, noterai che sinistra (e quindi comunismo, partito di sua madre e di suo padre e quindi dai fatti anche paolo 6), NOTERAI dai fatti che il centrosinistra è la stessa medaglia del comunismo, con ciò mi chiedo se ci sei o se ci fai.

    cari saluti anche a te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I cattolici non dovrebbero appoggiarsi ad alcun apparato esistente maggioritario,nè centrosinistra nè centrodestra.
      Riccardo D.

      Elimina
  6. Aggiungo anche che NON E' in alcun modo CONDIVISIBILE ciò che hai scritto:

    ----------------
    Gli autori della DSC sono proprio i papi che voi contestate, anzi alcuni teologi definiscono proprio la DSC come la continuazione del Sillabo
    ----------------


    stai forse insinuando che prima del CVII, NON vi era Dottrina Sosciale della Chiesa Cattolica?

    Ma dico spero che ti renda conto di quanto, male informato e per nulla conoscitore del Magistero della Tradizione Cattolica sei!!!

    RispondiElimina
  7. E' vero o non è vero che Don Villa collabora con Pinotti?

    Chi è stato smascherato da Don Villa, il Card. Pappalardo che ha fondato insieme a Bartolomeo Sorge il Centro Arupe?

    Chi è stato smascherato da Don Villa, il beato Don Pino Puglisi?

    Chi ha smascherato Don Villa, il beato Giovanni Paolo II mentre urlava il suo anatema contro la mafia?

    Chi ha smascherato don Villa, Benedetto XVI mentre scriveva Caritas Deus Est?

    Sparare contro nostra Madre Chiesa non costa nulla è il classico gioco dei codardi!

    Demolire la Dottrina Sociale della Chiesa è un gioco che non serve ne a me ne a te solo a coloro a cui sta a cuore solo il proprio interesse personale.

    Leggili i documenti della DSC e cerca di tributare il rispetto massimo a coloro che stanno lottando contro questo mondo anche per te.

    Poi voglio capire cosa centrano Bersani e Co. se non ti va non votarli, ma non metterti alla sequela di coloro che stanno uccidendo la morale cattolica a cui capo sta anche il tuo Villa.

    Non ho visto una riga sulla DSC ne in questo sito ne in altri solo insulti e fango.

    Perche la DSC vi è scomoda?

    RispondiElimina
  8. Per Araldo:

    io ho scritto: che la DSC è la continuazione del Sillabo di Pio IX, quindi sono edotto sul fatto che la DSC fa parte del Magistero della Chiesa.

    Credo che però tu non abbia mai letto una riga del compendio della DSC. Come ad esempio Centesinus Annus o Deus Caritas Est.

    Leggendo il compendio ti renderai conto che l'80% dei contenuti sono firmati dai papi che voi contestate.

    Ti do un consiglio, non pensare che tutte le cose scritte dai papi eretici non devono essere lette, documentati un pò.

    Cari saluti

    RispondiElimina
  9. RIPETO LA DOMANDA:

    stai forse insinuando che prima del CVII, NON vi era Dottrina Sosciale della Chiesa Cattolica?

    e poi, considerando che ti ergi da so tutto io, filosofando a destra e a manca, senza concludere nulla di concreto, saresti così gentile di postare con il tuo nick, invece di scrivere con il solito anonimo?


    E' questione di educazione e rispetto verso il prossimo, che dovrebbe essere parte del DSC.....

    P.S. se tutti avessero sparato contro Santa Madre Chiesa, come ha fatto Don Villa e quanti come lui denunciando gli infiltrati demolitori massonici conniventi con il comunismo,che hanno preso il potere all'interno della Chiesa, oggi non saremmo messi così male.

    La Crisi della Società odierna, è il risultato della tremenda crisi della Chiesa!! Leggi un po' di storia del tuo paese e poi qualche VERA Enciclica Sociale ante CVII.

    Inoltre non saremmo costretti a denunciare le nefandezze di papi postconciliari, che hanno lasciato liberi i lupi mannari dentro al recinto delle pecore.

    Quindi tu saresti colui che difende, papi che hanno commesso dei veri e propri delitti contro il Magistero e Dottrina della Chiesa, a partire dal NO, ma pronto a sottolineare se questi hanno gridato contro la mafia?

    Mi facci il piacere disse Totò.....maa guarda un po'....contro la mafia ci sono stati molti coraggiosi che hanno lasciato la vita, ancor prima che il gp2 gridasse contro.....dov'era prima di allora? e poi la mafia è stata eliminata o esiste ancora?

    cari saluti anche a te

    RispondiElimina
  10. Vorrei pregare il saccente anonimo qui sopra, che difende a spada tratta tutto ciò che i papi conciliari hanno detto, ( senza discriminare buono da meno buono o da cattivo insegnamento, conforme o non conforme al Magistero perenne) di spiegare ai poveri ignoranti che leggono di passaggio ( nonchè a tutti coloro che egli ritiene ignoranti rispetto a lui ) perchè mai nella "Deus caritas est", Benedetto XVI ha scritto, tra le altre cose, che
    "c'è bisogno di un governo mondiale".

    Legga bene, gent. anonimo sig "satutto":
    "Per il governo dell'economia mondiale;
    per risanare le economie colpite dalla crisi,
    per prevenire peggioramenti della stessa
    e conseguenti maggiori squilibri;
    per realizzare un opportuno disarmo integrale,
    la sicurezza alimentare e la pace;
    per garantire la salvaguardia dell'ambiente
    e per regolamentare i flussi migratori,
    urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale"
    Benedetto XVI - Caritas in Veritate - n. 67

    Aspetto con ansia la sua illuminante e dotta risposta, visto che mai finora un papa si era spinto ad anticipare con tale raggelante chiarezza l'avvento del "padrone del mondo".
    Ester

    RispondiElimina
    Risposte
    1. correggo la citazione iniziale, si tratta della "Caritas in veritate";
      e aggiungo, nello stesso quesito mosso da indicibile sgomento, quando scopro certi testi e dichiarazioni di pontefici (e talora non credo ai miei occhi, tanto mi pare un incubo assurdo ciò che sta accadendo sulle nostre teste da decenni, e "prende quota" anno dopo anno, culminando nei meetings Assisi1-2-3) che anche il neo-beato Papa GPII disse, all'inizio del suo "dorato" ed applaudito pontificato:


      "Nell’occasione presente mi sia consentito sottolineare
      che gli impegni per la pace non possono essere separati
      dalla ricerca di una società giusta e di un reale sviluppo
      di tutte le nazioni e di tutti i popoli.
      Giustizia e sviluppo vanno per mano con la pace.
      Sono parti essenziali di un
      nuovo ordine mondiale ancora da edificare.
      Sono una strada che conduce verso
      un futuro di felicità e di dignità umana."
      Giovanni Paolo II - Discorso al Corpo diplomatico - 24 Febbraio 1980

      (entrambi i brani tratti da
      http://fidesetforma.blogspot.com/2011/12/sulle-esenzioni-fiscali-della-chiesa.html)

      ----------------
      spieghi pure egr. anonimo, queste inaudite affermazioni che vengono diffuse urbi et orbi, dal sacro soglio dell'Apostolo Pietro, nella svolta epocale della Santa Chiesa di Cristo, al suo passaggio profondamente "trasformante", tra 20.mo e 21. secolo dell'Era Cristiana.
      Ester

      Elimina
    2. Lei sa che c'è un sito della santa Sede dove è possibile leggere le encicliche e i discorsi degli ultimi 10 papi ? Intendo in maniera integrale!

      Io non vedo alcun male, in quello che ho letto, soprattutto se contestualizzato nell'insieme, se vuole abbia la bontà di leggere sia l'enciclica che il discorso.

      Cari saluti.

      Elimina
    3. ma la domanda di Ester era:

      spieghi pure egr. anonimo, queste inaudite affermazioni (NUOVO ORDINE MONDIALE) che vengono diffuse urbi et orbi, dal sacro soglio dell'Apostolo Pietro, nella svolta epocale della Santa Chiesa di Cristo, al suo passaggio profondamente "trasformante", tra 20.mo e 21. secolo dell'Era Cristiana.


      E TU HI RISPOSTO:

      Io non vedo alcun male, in quello che ho letto, soprattutto se contestualizzato nell'insieme, se vuole abbia la bontà di leggere sia l'enciclica che il discorso.


      Quindi se tu non vedi nessun male quando il vicario di Cristo parla di nuovo ordine mondiale e per di più in un'enciclica.... siamo messi proprio bene....!!!

      Convertiti fin che sei in tempo e vedrai che comincerai a vedere più chiaro!!!





      Elimina
  11. Punto primo ho postato come avamposticulturali, ma il sistema mi ha dato dei problemi. Sono comunque riconoscibile.

    Punto secondo. Io ti ripeto la risposta, forse sono stato poco chiaro, la DSC non è solo frutto del vaticano II, ma fa parte del Magistero ordinario e straordinario della Chiesa. Ti è chiaro?

    La DSC ha avuto una sistematizzazione e una produzione di documenti finalizzati e specifici solo dopo Leone XII con "Immortale Dei" del 1885. Anche precedentemente si hanno riferimenti specifici, e precisamente con la costituzione Apostolica "De fide Catholica" del Concilio Lateranese IV del '200 circa.

    Punto terzo. "Leggi qualche VERA enciclica sociale ante CVII". Io non tifo per la Chiesa post concilio, semmai se tu che la disconosci. Conosco la storia italiana e soprattutto i guai che ha prodotto la legge Rattanzi (sull'eversione di beni ecclesiali), conosco pure l'elevato valore di pontefici quali Pio IX. Valore sia cristiano che storico-politico.

    Punto terzo. Voi contestate l'ecumenismo vaneggiando su massoneria e anatemi. Seguimi un attimo in un ragionamento:

    Se la Chiesa dicesse ai musulmani, ai buddisti, agli ebrei, agli anglicani etc.:

    Non siete liberi di professare la vostra fede!

    Citavi Totò, ma anche lui si sarebbe vergognato per una battuta di questo genere.

    Di invece:

    Noi cattolici, musulmani etc abbiamo delle verità comuni come il diritto soggettivo di un embrione come progetto e inizio di un essere umano diverso da tutti gli altri esseri fino ad ora esistiti. (Questa verità è condivisa anche da molti scienziati atei.).

    Noi che abbiamo in comune questa verità (l'embrione) dobbiamo pretendere che i nostri governi in maniera democratica (perchè siamo in tanti) riconoscano questa verità.

    Forse non sai che in America ci sono fondi immediatamente disponibili per creare le staminalfarm. Questi finanzieri stanno proprio cercando di accentuare le divisioni intereligiose.

    Quale dei due sistemi è più efficace per affermare il regno di Dio sulla terra? O sarebbe meglio una enciclica con la quale si obbligano tutti gli stati a definire la religione cattolica come unica ed ufficiale?

    E' la Verità che non è negoziabile, perchè la Verità è antropologicamente unita all'uomo (vedi Veritates Spendor) e proviene da Dio.

    Il passaggio dalla libertà di coscienza del Sillabo, alla Verità antropologicamente unita all'uomo per volontà di Dio non è una innovazione, ma la chiarificazione di valori sempre validi. Semplicemente detti in maniera diversa.

    Rileggiti gli articoli del catechismo del 1997.

    Cari saluti.

    RispondiElimina
  12. Avamposti culturali sono quelli nella chiesa analoghi ad Avanguardia operaia (di infausta memoria). Perchè non segui i blog neocatecumenali che ti starebbero a pennello ?

    Personalmente mi provochi una grande noia a rispondere, infatti non intendo mai risponderti, per il semplice fatto che se tu leggessi indietro nel blog e ripassassi come lezione quanto fu scritto da Gianluca ed Annarita,negli anni, avresti il senno di tacere,leggere ed informarti senza fare commenti superflui, farraginosi ed arroganti.

    Andare su blog a chiacchierare è cosa comune, ma credo che questo sia un blog dove imparare e scambiarsi informazioni preziose poichè raramente trovabili.

    Dover ribattere a frasi ritrite e risentite da omuncoli che non vogliono leggere e ribattono con argomentazioni frutto di sentimenti inespressi, fa perdere tempo a tutti, ed a me, pazienza.
    Passo con piacere la palla ad altri che so hanno più pazienza di me...

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  13. Per anonimo:

    Chi disse: "il Vostro parlare sia SI SI NO NO!"?

    Ecco la nostra dottina sociale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Segue: "Tutto il resto vien dal maligno!!!!!!!!!!!"
    Ecco la vostra dottrina sociale!!!!!!!!!!!!!!!!

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  14. l'anonimo avampost culturali

    scrive:

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    Punto secondo. Io ti ripeto la risposta, forse sono stato poco chiaro, la DSC non è solo frutto del vaticano II, ma fa parte del Magistero ordinario e straordinario della Chiesa. Ti è chiaro?
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    No! NON ci siamo!!! per un cattolico la tua risposta NON è chiara, lo è per i modernisti eretici!!

    Leggiti che cosa ha gentilmente postato Ester a proposito della NUOVA TEOLOGIA DELLA DSC.....NUOVO ORDINE MONDIALE.... lo sai no che cosa significhi? essendo che sei un so tutto io, uno che parla di guerra "termonucleare" scamapata grazie al GPII, uno che sottolinea il nulla del GPII, ma evita ACCURATAMENTE di parlare delle nefandezze, delle eresie propinate e raccolte di prima mano da BXVI.


    ancora:

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    Punto terzo. "Leggi qualche VERA enciclica sociale ante CVII". Io non tifo per la Chiesa post concilio, semmai se tu che la disconosci. Conosco la storia italiana e soprattutto i guai che ha prodotto la legge Rattanzi (sull'eversione di beni ecclesiali), conosco pure l'elevato valore di pontefici quali Pio IX. Valore sia cristiano che storico-politico.
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    tu non fai distinzione tra la Tradizione e il Deposito con ciò che è stato imposto dal CVII ....ah! no? ma allora tu della Chiesa prima del CVII, non conosci nulla ...... ma se anche conoscessi, continueresti ad elogiare il male del CVII, perchè il CVII è stata la vostra arma contro la Chiesa, non a caso stai friggendo di odio, verso chi come Don Villa, ha in tutti questi anni fatto nomi e cognomi degli appartenenti alla setta massonica giudaica, che sono all'interno della Chiesa e ai vertici più alti, altrimenti se così non fosse oggi non sarebbe così potente, nè nelle finanze mondiali e nemmeno dentro ai Sacri Palazzi......chi ha aperto loro le porte?


    e poi:

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    Punto terzo. Voi contestate l'ecumenismo vaneggiando su massoneria e anatemi. Seguimi un attimo in un ragionamento:
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    Già dire che si vaneggia sulla massoneria e anatemi......mi sembra proprio offensivo per l'intelligenza altrui.....i massoni di oggi fanno tutto alla luce del sole e senza vergogna, segno che il potere è tutto nei loro artigli.


    Concludo:

    Non mi risulta che Gesù abbia mai insegnato ai suoi l'ecumenismo, non mi risulta che la Chiesa abbia proibito agli altri di professare le loro false religioni, buone solo per farli andare all'inferno, per la cciòia di satana.

    Non mi risulta, che il dialogo (eppure son 50 anni che è stato imposto anche all'asilo), abbia prodotto meno tragedie...anzi di cristiani ne vengono uccisi tutti i santi giorni e con loro quelle poche Chiese.

    O anche qui, ritieni di dire che il peggior crimine che mai sia esistito sulla faccia della terra è sempre e solo la shoah.....prenditi in mano la calcolatrice e vedrai che il numero dei morti, ammazzati e in modo peggiore sono molti di più....della shoah....

    leggiti la storia dei gulag e l'olocausto degli Armeni, e se ancora non capisci, ciò che la storia reale ti fa conoscere, quando per pura Provvidenza riesce a passare le maglie infernali della censura massonico giudaica.... allora bello mio, sei irrecuperabile!!!

    Niente al CVII è la chiarificazioe del Magistero di sempre.....ma che sto qui a dire tanto con te non serve a nulla.

    S. Paolo disse, quando uno vien da voi e vi propina una dottrina diversa, nemmeno salutatelo.

    S. Paolo era un razzista o uno che odiava le persone che non erano battezzate?

    S. Paolo era un dialogante uno che predicava il nuovo ordine mondiale?

    Dici di conoscere la storia sociale del tuo paese( ma forse non sei italiano)ebbene mio caro amico, sappi che se non fosse per la VERA DOTTRINA SOCIALE della Chiesa Antica, DOVE HA MESSO AL CENTRO il REGNO SOCIALE DI CRISTO, quella spazzata via dal concidiabolo vat2, non avremmo mai avuto nè scuole, nè ospedali, nè cure agli indigenti.

    svegliati dal torpore...amico che il satanasso se la ride e se la gode...a meno che tu non sia in combutta con lui.





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  15. Araldo mi dici come avrei dovuto rispondere?

    Io sono un omucolo è vero, ed è per questo che mi affido alla Chiesa di cui non discuto autorità e Magistero.

    Penso comunque che pochi tra voi abbiano mai letto per intero una enciclica postconciliare vi affidate a quello che vi dicono.

    Penso che nessuno di voi conosca uno solo dei temi della DSC.

    Concludo definitivamente di postare con alcune osservazioni:

    1. Se negate l'infallibilità del Papa (non collegialità come ho avuto modo di dire in un altro post), negate il Magistero di Papa Maffai. Di cui l'autore si è fatta effige.

    2. Se accettate di essere l'eco di uomini dallo smodato ego, siate almeno critici. Analizzate in maniera accurata le cartelle di Don Villa (io ho trovato molte contraddizioni controllate il canone 1125 del Diritto Canonico) cita questo e quello cattolici, protestanti ebrei e omosessuali. Manca solo topolino paperino e Qui Quo e Qua.

    3. Leggete Lutero (citato nei miei post precedenti) e Hans Kung avete spesso le stesse tesi.

    4. Siate meno servitori fedeli e inconsapevoli del movimento di Houston e del Zeitgeist. Chiedete a Villa cosa sono!

    Cari e definitivi saluti.

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    1. Senti bello mio, che tu fossi un appartenente alla setta giudaica lo avevo ben capito da molto tempo, altrimenti non accuseresti così Don Villa e Mons. Lefebvre, non scriveresti menzogne e non nasconderesti o storpieresti la realtà.

      Voi vi ritenete, superiori non solo per la vostra indiscussa ricchezza, ma anche di intelletto.(sic!!!)

      Ricchezza che è cominciata ancor prima del Medioevo, quando praticavate l'usura e rubavate le case e tutto ciò che possedevano i cattolici, NON a caso la Chiesa nel MEDIOEVO da voi tanto sputacchiato e disonorato, E' RIUSCITA A FERMARVI, aveva istituito i Monti di Pietà e oggi con il governo mondiale e il baraccone sanguisuga dell' UE, solo Cristo riuscirà a buttarvi giù dai vostri troni...

      Ma guarda che è proprio l'eresiarca e sporcaccione lutero che verrà celebrato nel 2017 dal caro BXVI,

      ma guarda che è proprio il capo della congregazione per la dottrina della fede appena eletto, certo muller che tu hai difeso, che ha affermato che i luterani sono PARTE la Chiesa cattolica....

      Hans Kung....mah! evidentemente non hai mai letto le eresie che ha sparato, o peggio sei d'accordo con lui, eresie che hanno minato e scalfito i Dogmi della Chiesa cattolica.

      Kung ammirato e coccolato da BXVI, quindi a ben vedere se noi siamo come lutero e come hans kung e tu dici di essere contro, ... a conti fatti i veri obbedienti siamo noi e quello disubbediente e fuori sei tu....da spiaccicarsi dalle risate....

      Comunque tu la giri ragazzo mio, si capisce lontano un miglio a quale partito e setta appartieni.

      Quanto a quel movimento, sembrerebbe che tu non sia nemmeno in grado di capire che cosa vogliono, a chi si ispirano se paragoni Don Villa a quei signori.... ma cose da pazzi..

      Vedi cosa vuol dire, sentirsi i primi gli eletti, gli intelligenti i veri gli unici....gli unti del Signore?

      nel talmud non esiste la frase " BEATI GLI ULTIMI PERCHè SARANNO I PRIMI"....eh! no!! proprio non esiste!!!


      Per inciso NON SEI STATO IN GRADO DI RISPONDERE AD ESTER SULLA DSC post conciliare, da te tanto acclamata e che spudoratamente parla di NUOVO ORDINE MONDIALE... cose dell'altro mondo!!!.........del mondo sotterraneo...e il padrone delle tenebre e capo del nuovo ordine mondiale è satana.

      ----------------
      Cari e definitivi saluti.
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      speriamo sia la volta buona.....

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    2. Foschi scenari all'orizzonte http://www.globalresearch.ca/the-war-on-global-anti-semitism-in-the-age-of-islamophobia/5310247

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    3. Anonimo senti un po', ma tu credi davvero a queste scemenze?

      Ma che domande, siete voi che avete costruito la mitologia dell'antisemitismo e islamofobia accompagnate da una serie di siti di perfida informazione, dove la realtà dei fatti viene sistematicamente negata, dove il perseguitato viene messo alla gogna e fatto passare per persecutore, come nel caso di quei Cattolici quando, per amor di verità non possono stare zitti di fronte alle tragedie e alle menzogne storiche propinateci dalla setta giudaica, madre di tutti i peggiori sentimenti anticristici, si veda il Talmud, non per niente sono stati loro a far condannare ed uccidere Gesù Vero ed unico Dio.

      Se gli uomini e donne di buona volontà, ancora non hanno capito che gli unici ad essere ancora martiri e gli unici a non aver diritto di esistere sono i cattolici, allora significa che la maggioranza degli uomini e donne, non sono sufficientemente intelligenti e l'ignoranza ha preso il sopravvento.


      Ma da qui a credere che corrisponda al vero ciò che la massa ci propina come il link postato da questo poveraccio di anonimo, ce ne passa.

      Spero che in futuro la redazione cancelli questa becera pubblicità, che alimenta la disinformazione e la menzogna, fatelo voi visto che la Chiesa è nelle loro mani e quindi anch'essa ci propina il solito veleno.

      Un consiglio, non fidatevi di andare a sbirciare nei siti linkati da anonimi, potrebbero contenere delle trappole. La setta giudaica ha molti denari come ha ben detto Araldo e quindi ha a disposizione molti strumenti e molto potere.

      TS

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  16. Non intendo discutere se sia meritata o meno una beatificazione o canonizzazione nel caso specifico di Paolo VI (nè di Giovanni Paolo II o di altri). Quella che intendo porre è una questione a carattere più generale: è mai possibile che, dal Concilio Vaticano II in avanti, sembra che sia sufficiente essere stati eletti papi per venire automaticamente presi in considerazione per almeno un'eventuale beatificazione. Riassumo: Giovanni XXIII è beato; Paolo VI, come si evince anche da questo post, forse lo sarà; Woityla è beato; per carità di patria è sinora stato lasciato fuori per lo meno il Luciani, che, poveretto, non ha avuto il tempo materiale per distinguersi in positivo o in negativo, ma...chissà; mai mettere limiti alla Provvidenza.
    Un tempo, a parte i papi dei primi secoli, tutti santi fino ad una certa data, un pontefice canonizzato era un fatto raro. Prima del Concilio Vaticano II l'ultimo papa santo è Pio X e, risalendo indietro nel tempo, per trovarne un altro mi pare occorra giungere a San Pio V (XVI secolo), a parte il beato Pio IX. Eppure, i grandi pontefici non sarebbero mancati: Leone XIII, Benedetto XV, mai fatti santi o beati. Si vuole dunque rendere inflazionato anche il massimo onore che possa toccare ad un cristiano esemplare, per troppa manica larga nel tributarlo a destra e a manca?
    Tommaso Pellegrino-Torino

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  17. Ringrazio di cuore Araldo e Divus Thomas che mi hanno dimostrato di avere più pazienza di me ed hanno contribuito ad acculturare me ed altri, che non osano scrivere... Meglio!

    La democrazia di cui tanto si sciacquano la bocca tutti, non è il DOVERE di parlare,è il diritto se si ha qualcosa di costruttivo da dire. Altrimenti tacere ed imparare è meglio.

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