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giovedì 1 novembre 2012

1 NOVEMBRE TUTTI I SANTI "IN OMNIUM SANCTÓRUM"...


ORÁTIO
Omnípotens sempitérne Deus, qui nos ómnium Sanctórum tuórum mérita sub una tribuísti celebritáte venerári: quǽsumus: ut desiderátam nobis tuæ propitiatiónis abundántiam, multiplicátis intercessóribus, largiáris. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. - Amen.
 

O Dio onnipotente ed eterno, che ci hai concesso di celebrare con unica solennità i meriti di tutti i tuoi Santi, Ti preghiamo di elargirci la bramata abbondanza della tua propiziazione, in grazia di tanti intercessori. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. - Amen. 

PRIMI VESPRI - UFFICIO LETTURE - LODI MATTUTINE
ORA MEDIA
- SECONDI VESPRICOMPIETA

 
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia. Matth. 11, 28 - Veníte ad me omnes qui laborátis et oneráti estis: et ego refíciam vos. Allelúia.  

Allelúia, allelúia. Matteo, 11, 28 - Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi: e io vi ristorerò. Allelúia.

EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 5, 1-12

In illo témpore: Vídens Iesus turbas, ascéndit in montem, et cum sedísset, accessérunt ad eum discípuli eius, et apériens os suum docébat eos, dicens: Beáti páuperes spíritu: quóniam ipsórum est regnum coelórum. Beáti mites: quóniam ipsi possidébunt terram. Beáti qui lugent: quóniam ipsi consolabúntur. Beáti qui esúriunt et sítiunt iustítiam: quóniam ipsi saturabúntur. Beáti misericórdes: quóniam ipsi misericórdiam consequéntur. Beáti mundo corde: quóniam ipsi Deum vidébunt. Beáti pacífici: quóniam fílii Dei vocabúntur. Beáti qui persecutiónem patiúntur propter iustítiam: quóniam ipsórum est regnum coelórum. Beáti estis cum maledíxerint vobis, et persecúti vos fúerint, et díxerint omne malum advérsum vos, mentiéntes, propter me: gaudéte, et exsultáte, quóniam merces vestra copiósa est in coelis.
M. - Laus tibi Christe.

In quel tempo Gesù vedendo le folle, salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra.  Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
M. - Laus tibi Christe.



Affrettiamoci verso i fratelli che ci aspettano
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. 2; Opera omnia, ed. Cisterc. 5 [1968] 364-368)
A che serve dunque la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra solennità? Perché ad essi gli onori di questa stessa terra quando, secondo la promessa del Figlio, il Padre celeste li onora? A che dunque i nostri encomi per essi? I santi non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. E' chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo i nostri interessi, non i loro.
Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri.
Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, è quello di godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti beati, di trovarci insieme all'assemblea dei patriarchi, alle schiere dei profeti, al senato degli apostoli, agli eserciti numerosi dei martiri, alla comunità dei confessori, ai cori delle vergini, di essere insomma riuniti e felici nella comunione di tutti i santi.
Ci attende la primitiva comunità dei cristiani, e noi ce ne disinteresseremo? I santi desiderano di averci con loro e noi e ce ne mostreremo indifferenti? I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura? No, fratelli, destiamoci dalla nostra deplorevole apatia. Risorgiamo con Cristo, ricerchiamo le cose di lassù, quelle gustiamo. Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci aspettano, anticipano con i voti dell'anima la condizione di coloro che ci attendono. Non soltanto dobbiamo desiderare la compagnia dei santi, ma anche di possederne la felicità. Mentre dunque bramiamo di stare insieme a loro, stimoliamo nel nostro cuore l'aspirazione più intensa a condividerne la gloria. Questa bramosia non è certo disdicevole, perché una tale fame di gloria è tutt'altro che pericolosa.
Vi è un secondo desiderio che viene suscitato in noi dalla commemorazione dei santi, ed è quello che Cristo, nostra vita, si mostri anche a noi come a loro, e noi pure facciamo con lui la nostra apparizione nella gloria. Frattanto il nostro capo si presenta a noi non come è ora in cielo, ma nella forma che ha voluto assumere per noi qui in terra. Lo vediamo quindi non coronato di gloria, ma circondato dalle spine dei nostri peccati.
Si vergogni perciò ogni membro di far sfoggio di ricercatezza sotto un capo coronato di spine. Comprenda che le sue eleganze non gli fanno onore, ma lo espongono al ridicolo.
Giungerà il momento della venuta di Cristo, quando non si annunzierà più la sua morte. Allora sapremo che anche noi siamo morti e che la nostra vita è nascosta con lui in Dio.
Allora Cristo apparirà come capo glorioso e con lui brilleranno le membra glorificate. Allora trasformerà il nostri corpo umiliato, rendendolo simile alla gloria del capo, che è lui stesso.
Nutriamo dunque liberamente la brama della gloria. Ne abbiamo ogni diritto. Ma perché la speranza di una felicità così incomparabile abbia a diventare realtà, ci è necessario il soccorso dei santi. Sollecitiamolo premurosamente. Così, per loro intercessione, arriveremo là dove da soli non potremmo mai pensare di giungere.
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Catechismo Maggiore di San Pio X - Della festa di tutti i Santi



Della festa di tutti i Santi.

207 D. Qual festa si celebra nel primo giorno di novembre?
R. Nel primo giorno di novembre si celebra la festa di tutti i Santi.

208 D. Perché la Chiesa ha istituito la festa di tutti i Santi?
R. La Chiesa ha istituito la festa di tutti i Santi:
per lodare e ringraziare il Signore d'aver santificati i suoi servi in terra e d'averli coronati di gloria in cielo;
per onorare in questo giorno anche quei Santi de' quali non si fa una festa particolare fra l'anno;
per procurarci maggiori grazie col moltiplicare gli intercessori;
per riparare in questo giorno i mancamenti che nel corso dell'anno abbiamo commesso nelle feste particolari dei Santi;
per eccitarci maggiormente alla virtù cogli esempi di tanti Santi d'ogni età, d'ogni condizione e di ogni sesso, e colla memoria della ricompensa che godono in cielo.

209 D. Che cosa ci deve animare ad imitare i Santi?
R. Ad imitare i Santi ci deve animare il considerare che essi erano deboli e fragili come noi e soggetti alle stesse passioni, che confortati dalla divina grazia si sono fatti santi con quei mezzi che possiamo usare anche noi, e che per i meriti di Gesù Cristo è promessa a noi pure quella stessa gloria che ora essi godono in paradiso.

210 D. Perché si celebra la festa di lutti i Santi con solennità?
R. Si celebra la festa di tutti i Santi con grande solennità perché essa abbraccia tutte le altre feste che nell'anno si celebrano ad onore dei Santi, ed è figura della festa eterna del cielo.

211 D. Che cosa dobbiamo noi fare per celebrare degnamente la festa di tutti i Santi?
R. Per celebrare degnamente la festa di tutti i Santi dobbiamo:
dar lode e gloria al Signore per le grazie fatte a' suoi servi, e pregarlo a volerle concedere anche a noi;
onorare tutti i Santi come amici di Dio, e invocare con più fiducia la loro protezione;
proporre d'imitare il loro esempio per essere un giorno partecipi della medesima gloria.

9 commenti:

  1. Halloween è più divertente. Dolcetto o scherzetto?

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. BRAVO GIANLUCA!!!!

      Chissà se avranno ancora voglia di ridere, quando saranno COSTRETTI a presentarsi davanti a Gesù che dirà loro:

      " via da me maledetti nel fuoco eterno "

      chissà se avranno ancora voglia di ridere!!!

      ma che strano....tutti questi imbecilli postconciliari marchiati dalla bestia, che scrivono di essere cattolici perchè appunto sono proconcidiabolo, e come tali dicono di appartenere alla chiesa, mentre chi è contro il concidiabolo sono fuori di essa, ebbene questi imbecilli/e, scrivono di tutto ma mai hanno preso a difesa ne la fede, ne il magistero, ne il deposito, anzi nel 3d precedente che si parlava di sacilegio eucaristico, hanno difeso il concidiabolo, piuttosto che condannare l'atto.

      TS

      Elimina
    2. TS sei così folle da mettere in bocca a Cristo le tue parole dettate dalla rabbia. Il CVII c'è e ci sarà per sempre, anche la FSSPX sta rientrando nella Chiesa. Tu e quelli della tua razza possono farsi un'altra chiesucola con Nitoglia, Villa, Abrahamowitz e come papa Williamson e poi potete giocare tutti insieme con i pizzi ed i merletti. Avete deciso di essere fuori dalla Chiesa e pagate ogni giorno le conseguenze con Dio che vi punisce rendendovi folli. State sprofondando nel nulla anche in America Latina, ultimo baluardo. Rendiamo grazie a Dio!

      Elimina
    3. Ciao eretico!! ora che hai scritto il tuo "sermone" rancido ed con molto puzzo di zolfo, puoi andare in pace!!

      Vedi, c'è un problema, di tutto ciò che hai scritto, ne sei convinto tu e tutti gli eretici proconcidiabolo come te, ma ebbene l'Omega del crimine contro la fede verrà e tu e tutti quelli come te, NON potrete fare nulla, che vi piaccia o no!!

      Difendere e dimenarvi come dei fossennati, quando giustamente è il concidiabolo ad essere incriminato per aver procurato l'apostasia e aver allevato eretici come te, non fa altro che rafforzare la verità di ciò che è il concidiabolo e chi ne è stato l'ispiratore con tutti i suoi esecutori.

      Tu chi sei per dire e stabilire chi è dentro e chi è fuori dalla Chiesa? tu al posto di Cristo? E poi eretico che forse Gesù non ha mai detto via da me maledetti nel fuoco eterno?
      Chi è il tuo "catechista? satana?

      Vergognati!!! fattene una ragione.

      Elimina
  3. Spettacolo penosissimo, assitere alla paurosa ignoranza di quel blogger che straparla di cose che non sa, a causa di un insegnamento del tutto aberrante: i suoi catechisti pagheranno nell'altra vita l'aver traviato tante anime, e se non si convertono, la pena sarà eterna, iniziando dal kapo Kiko.
    Una sciagura così grande non c'era mai stata nella Chiesa, nel suo seno materno cresciuta come tumore, mai in 19 secoli e mezzo.
    Più sono ignoranti, più ancora saccenti e presuntuosi, che pretendono di insegnare agli altri la Dottrina finto-cattolica, quella KIKIANA che ha stravolto Vangelo, Bibbia e Sacramenti ! un vero castigo di Dio sulla Chiesa conciliare, sempre più alla deriva, dato che chiama costoro "nuovi evangelizzatori". Dio abbia pietà dei papi, vescovi, preti, che hanno favorito lo scempio coi silenzi-assensi o lassismo compiacente per decenni, e dei pastori-lupi eretici superpotenti, che fanno strage di anime, distruggendo la fede cattolica, grazie al solito mega-concilio innovatore creativo, che permette le mille derive di apostasia !
    E così come tanti celebranti conciliari ormai hanno ridotto la Messa a un teatrino, (e Kiko addirittura a sagra con pizze, danzante con flamenco e chitarre) oggi, 3. millennio, certi cattolici hanno ridotto la Festa dei Santi nella Comunione dei Santi, calpestandone la sacralità liturgica e commemorativa devozionale, ad un orrido blasfemo carnevale, satanico trionfo nelle maschere ghignanti nelle vetrine piene di zucche e vampiri! ennesima empietà di una civiltà S-cristianizzata, catto-protestante, che grida vendetta al cospetto di Dio. Ma tutti coloro che nella Chiesa sono stati conniventi per decenni con queste aberrazioni ne renderanno conto a Dio. Oggi purtroppo bambini ragazzi, ma anche adulti stolti e resi somari dalla cultura dominante modernista, credono che la morte sia una cosa di cui ridere, da prendere con nonchalance (tutto andrà bene perchè Dio perdona TUTTI, anche senza pentimento, Lui è "bbuono e non giudica" regala la salvezza senza alcuno sforzo personale= TUTTI PROMOSSI)
    ...anche perchè nelle omelie quasi nessun parroco ricorda più i Novissimi: Morte Giudizio Inferno Paradiso, la vera bussola per il cristiano cattolico che guardi alle cose DI LASSU'; nei catechismi non si parla più delle pene del Purgatorio, temporanee ma talora gravissime, che le anime devono scontare, con purificazione PASSIVA, e della necessità di offrire Messe di suffragio e preghiere in loro favore. Nè i preti nè i laici -per lo più, non dico tutti- hanno più coscienza e sensibilità per la vita eterna e soprannaturale che ci attende, ma specie per il pericolo di dannarsi, morendo in peccato mortale. Si sa che dal cv2 in poi "siamo tutti salvi, perchè Gesù ha fatto tutto", quindi festa evviva danziamo, non c'è bisogno di conversione, anche i protestanti sono nella Chiesa, uniti con la Fede con noi, solo perchè battezzati(???) così credono tanti poveri parrocchiani che sentiranno i discorsi di mons, Mueller che ricalca ahimè quello del Papa ad Erfurt....
    povera Chiesa che ha dimenticato la realtà del Corpo Mistico, in cui noi viventi siamo Chiesa Militante (vietato nominarla, bisogna dire "dialogante ecumenica", anche unita con l'ebraismo, poichè gli ebrei si salveranno senza diventare cristiani, nessuna conversione richiesta): chi la nomina più? e la Chiesa Purgante attende i nostri suffragi, con tante anime dimenticate da secoli, forse....ma che spesso si sono rivelate a Santi e mistici, v. ad es. S. Padre Pio che ne raccontò vari episodi, di persone defunte che gli chiesero Messe e furono così liberate dal Sangue Preziosissimo versato in loro favore.
    Grazie Gianluca, per queste importanti commemorazioni di feste cattoliche, e delle bellissime immagini che opportunamente inserisci nei tuoi post, come loro parte integrante, quasi un luminoso commento ulteriore (è bello riguardare spesso il "Giudizio" di Michelangelo nella Sistina, e meditare).

    Ester

    RispondiElimina
  4. per Gianluca:
    credo che ci sia un mio commento nello spam

    Ester

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Ester!
      Bentornata! Ti ho pensata spesso, ultimamente, ed ho sentito la mancanza dei tuoi pensieri....Vado subito a cercare il tuo post....

      Elimina
  5. Cara A.rita, grazie per la tua stima immeritata. Sai che quel poco che dico (leggendo però e imparando moltissimo da voi e da chiunque ha e dimostra grande Fede), non è mica chissà che, ma lo dico solo in omaggio alla Verità, cioè per onore e gloria al Signore, visto che di Lui ci stanno sempre più oscurando il Volto e la Divina Parola da tanti anni, inducendoci in gran confusione; ora, poco importa che io sia approvata o rigettata o stroncata su un qualsiasi blog, ma certo....la stima di pochi amici consola e ripaga ampiamente del disprezzo o scherno ricevuto da certi nemici (v. simpatico anonimo qui sopra) e da certi apparenti "amici", talora più aspri, ostili e sferzanti di quelli....e ciò fa parte delle prove di Fede e fedeltà -spesso dure e durissime- che il Signore permette per saggiare la perseveranza di ciascuno: ad ognuno il suo calice.

    (comunque l'anonimo con l'"immondizia" mi ha fatto ridere di gusto....altro non sa dire, fa come i ragazzacci che in classe godono solo a disturbare la lezione, e non imparano mai nulla)
    Ester

    RispondiElimina

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