domenica 4 novembre 2012
"E ADESSO?" ...Indicazioni per aiutare Monsignor Williamson...
3 novembre 2012
E ADESSO?
La notizia della scorsa settimana dell’espulsione di uno dei quattro
vescovi della Fraternità San Pio X ha prodotto un gran numero di e-mail
di sostegno e di incoraggiamento. A ognuno di voi, molte grazie. Che
peccato, una tale grave divisione tra i vescovi della Fraternità! Ma Dio
ha le sue ragioni per permettere che questo accada, ed è ovvio che
molti di voi comprendono che la fede viene prima dell’unità. Non la
divisione, ma la perdita della fede è il male supremo (I Cor. XI, 19; I Gv.
II, 19 ). Riguardo a come si svilupperà la guerra titanica tra gli
amici e i nemici di questa fede, in questo momento io lo intravedo solo
per grandi linee. Permettetemi di ricorrere a tre citazioni preferite di
Mons. Lefebvre, che io penso siano valide ancora oggi.
In primo luogo, “dobbiamo seguire la Provvidenza e non provare a guidarla”. Se è vero che “la carità tutto spera” (I Cor.
XIII, 7), allora la Fraternità può avere ancora un po’ di tempo per
correggersi, prima di iscriversi come un gruppo tradizionale in più
passato al nemico. Ecco perché la scorsa settimana ho detto che i
sacerdoti della FSSPX per il momento possono tenere un profilo basso in
attesa di come si svilupperanno le cose, mentre i laici possono
continuare ad assistere alle Messe della Fraternità, ma entrambi devono
vegliare (Mt. XXVI, 41) sulle contraddizioni nella dottrina e
sul rilassamento nella morale. La tentazione sarà di preferire il comodo
al disagio e la routine al sommovimento, com’è accaduto a migliaia di
preti e a milioni di laici dopo il Vaticano II, così che hanno finito
col perdere la fede. Abbiamo il diritto di aspettare che
la
Provvidenza ci mostri la via da seguire. Non abbiamo il diritto di
perdere la fede.
In secondo luogo, “Le cose affrettate non resistono al tempo”. In
altre parole, ci vuole tempo per costruire qualcosa di solido. Noi
possiamo avere fretta. Dio non ne ha. Monsignore aspettò il tempo
necessario per costruire la Fraternità. Il Vaticano II completò la sua
opera diabolica nel 1965. Solo 11 anni dopo uscì il primo grande gruppo
di sacerdoti dal primo seminario di Monsignore. Pazienza. Egli non aveva
fretta.
In terzo luogo, “Il buono non fa rumore e il rumore non è buono”.
Oggi l’opinione pubblica è totalmente avvelenata. Per cercare di
ottenere la più ampia attenzione dagli uomini moderni si corre il
rischio che sia la coda a condurre il cane, che sia l’attenzione degli
uomini, con la sua corruzione, a guidare il messaggio, e il messaggero.
Raramente Monsignore andò dietro ai media, furono questi che seguirono
lui, perché il suo messaggio era intransigente, e questa era la prova
che “La vittoria che ha sconfitto il mondo è la nostra fede” (I Gv. V, 4) e non il fare rumore sulla pubblica scena.
In breve, io penso che la situazione dell’odierna Resistenza
Cattolica richieda che non vi siano azioni affrettate, ma ponderate
valutazioni degli uomini e degli eventi, fino a che non si presenti più
chiaramente la volontà di Dio. Io penso – e posso sbagliarmi – che Egli
voglia una larga rete di gruppi di resistenza indipendenti, ognuno
raccolto intorno alla Messa, liberamente in contatto tra loro, ma senza
una qualche struttura legata alla falsa obbedienza, che è servita ad
affondare la Chiesa tradizionale nel 1960 e oggi sta affondando la
Fraternità San Pio X.
Se siete d’accordo, allora versate pure dei
contributi alla St. Marcel Initiative, perché sicuramente
torneranno utili forse prima di quanto penso. Per ciò che mi riguarda,
non appena si stabilizzerà la mia situazione in Inghilterra, sarò pronto
a mettere le mie facoltà vescovili a disposizione di chiunque sappia
usarli
saggiamente.
Negli Stati Uniti, gli assegni possono essere intestati alla St. Marcel Initiative
e inviati a St. Marcel Initiative, P. O. Box 764, Carrollton, VA 23314,
USA. Le contribuzioni con carta di credito/debito, o bonifico bancario,
possono essere fatte al www.stmarcelinitiative.com. Per gli assegni dal Regno Unito e dall’Eurozona, verranno fornite le indicazioni il più presto possibile.
Kyrie eleison.
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RispondiEliminanon il fare rumore sulla pubblica scena.
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In breve, io penso che la situazione dell’odierna Resistenza Cattolica richieda che non vi siano azioni affrettate, ma ponderate valutazioni degli uomini e degli eventi, fino a che non si presenti più chiaramente la volontà di Dio. Io penso – e posso sbagliarmi – che Egli voglia una larga rete di gruppi di resistenza indipendenti, ognuno raccolto intorno alla Messa, liberamente in contatto tra loro, ma senza una qualche struttura legata alla falsa obbedienza, che è servita ad affondare la Chiesa tradizionale nel 1960 e oggi sta affondando la Fraternità San Pio X.
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Parole Sante, che non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Seguirò alla lettera ciò che ha indicato un vero Vescovo della fu Chiesa Cattolica.
Dico fu, Chiesa Cattolica.....fino a quando Dio lo permetterà.
Grazie Mons. Williamson!! Grazie.
Williamson legge anche nella mente di Dio, ormai è fuori di testa. Visto che ha bisogno di soldi perché non mette un banchetto e legge le carte? Attento però, potrebbe vedere che il CVII è volontà di Dio...
RispondiEliminaAttento però, potrebbe vedere che il CVII è volontà di Dio...
Eliminaha scritto l'anonimo ......
risposta si!!! volontà del tuo dio, ovvero satana.
ma per vedere questo non serve interrogare carte, basta azionare il cervello ed essere VERI CATTOLICI!!!!
Dai le risposte che darebbe un qualsiasi scismatico: noi siamo i VERI, voi siete i FALSI. Contento tu...
EliminaChissà che Williamson, con la sua acutezza, visto la bastonata ingiusta e vile subìta, non si renda conto che ci vuole "una larga rete di gruppi di resistenza indipendenti, ognuno raccolto intorno alla Messa, liberamente in contatto tra loro, ma senza una qualche struttura legata alla falsa obbedienza.." !
RispondiEliminaOvvero?
Ma caro monsignore, da tempo aspettavo questo momento per lei!
La "falsa obbedienza" è al papa(falso)!
E' questo che si deve capire!
Se la Fraternità continua a seguire l'ostinata strada dell'ambiguità "papa, sì, ma non obbedienza" non caverà mai nulla.
Seguire l'esempio di mons Lefebvre significa ad un certo momento prendere il coraggio e dichiarare quel che Lefebvre voleva infine dichiarare, senza equilibrismi dei successori che ,alla fine, spaccano tutti gli equilibri sottili e si gettano verso la via più comoda: la papòfila della chiesa universal-massonica! Più prebende, più onori, più quattrini e più fedeli osannanti. Cosa c'è di meglio, sulla terra ?