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Il governo, sulla scia della rivoluzione sovietica, aveva avviato il «socialismo» nelle campagne e svenduto le poche industrie del Paese agli americani. Il cattolicesimo era fuorilegge e bande di desfanatizadores percorrevano il territorio per assicurarsi che gli ordini fossero eseguiti. Chiese profanate, ateismo insegnato obbligatoriamente a scuola, gente fucilata perché trovata con la medaglietta della Madonna di Guadalupe addosso.
Dapprima i cattolici si organizzarono in associazioni che boicottavano tutti i prodotti dello Stato, smettendo perfino di prendere il treno e di fumare. Queste misure, tuttavia, provocarono l’appoggio degli americani, lesi nei loro interessi economici, ai federali. Il presidente Plutarco Elias Calles (fondatore del Partito Rivoluzionario Istituzionale, ancora oggi al potere) rispose con una recrudescenza da persecuzioni.
Pio XI nel 1926 protestò fermamente con l’enciclica “Iniquis afflictisque” e i vescovi del Messico decisero di sospendere il culto pubblico. Ma quindici milioni di messicani si precipitarono a tenere le chiese aperte, in lunghissime code ai santuari, sfidando i governativi alla luce del sole.
Dopo una nuova ondata di fucilazioni il popolo insorse. Armati di machete, di vecchi fucili da caccia e soprattutto di armi prese al nemico, i Cristeros al canto del “Christus vincit” si batterono per quattro anni contro l’esercito regolare, che andava all’assalto spiegando un vessillo nero con teschio e tibie, urlando “Viva el demonio!”, e riuscirono in breve tempo a controllare quasi tutto il Paese.
I ribelli, tutti del popolo (i ceti superiori rifiutarono perfino di contribuire finanziariamente), combattevano con le armi che riuscivano a prendere, non imponevano alcuna requisizione e liberavano tutti i prigionieri.
Nel 1929, con la mediazione degli USA, la Chiesa stipulò un modus vivendi col Messico e i Cristeros, all’ordine di Roma, si arresero. Era stata una vera epopea: banditi da strada si convertivano e si univano agli insorti, imitati da decine di migliaia di disertori dell’esercito; un generale massone passò con i Cristeros e ne divenne comandante in capo, finendo ucciso a soli trentadue anni. Cristeros era un insulto, ma il nome fu adottato con orgoglio da quegli umili campesinos che andavano a morire sotto la bandiera che recava il Sacro Cuore e la Vergine di Guadalupe.
I patti non vennero rispettati dal governo, che si diede subito a feroci rappresaglie: cadaveri di preti crocifissi e di suore violentate si vedevano un po’ dovunque, tutti i combattenti arresisi furono passati per le armi e la vendetta durò ancora per anni.
Roma aveva chiesto l’amnistia e i vescovi locali avevano minacciato di scomunica chi non avesse deposto le armi. Ma l’amnistia non venne mai e perfino quelli che erano riusciti a fuggire in America furono riconsegnati ai federali e fucilati. Ancora una volta il papa protestò vanamente. Non gli rimase che ripetere la concessione ai caduti dell’indulgenza plenaria in “articulo mortis”, come già aveva fatto nel 1927."
la persecuzione per i cattolici tradizionalisti oggi non è ancora cominciata solo perchè l'alta gerarchia è già scesa a compromessi coi massoni al potere, in troppe cose segue la loro linea e le direttive per un nuovo ordine mondiale...ma per chi vorrà resistere la persecuzione arriverà, chiediamo ai martiri di tutti i tempi di poter essere anche solo in minima parte forti nella fede come loro
RispondiEliminaW CRISTO RE
per chiarire; non è ancora cominciata qui da noi in occidente....
RispondiEliminaBene, grazie per aver utilizzato il nostro materiale sui Cristeros.....e finalmente ho il DVD di Cristiada , sottotitoli in italiano!
RispondiEliminaIn occidente abbiamo avuto la rivoluzione francese, napoleone, la vandea, gli armeni, i komunisti, hitler...insomma c'e' da studiare la storia per secoli.
RispondiEliminaSe per il momento si sono fermati e' perche hanno raggiunto lo scopo, arrivare alle pantofole del Papa ed imbrigliare i Cattolici sotto la falsa obbedienza arrivando anche a modificare i sacramenti. Conquistato il mezzo e manipolandolo si sbizzarriscono a fare le cose necessarie alla scristianizzazione senza la violenza ed i costi necessari fino ad adesso. Ma quando i Cattolici preconciliari smetteranno di fare i salottieri e non si faranno piu' insabbiare in inutili iniziative pseudo tradizionaliste e comincieranno a professare piu' pubblicamente la Fede di sempre uscendo allo scoperto , allora comincera' la violenza, quando questi marrani non riusciranno piu' con i mezzucci a contenere la verita'..In Francia, essendo tanti possono anche permettersi di farsi sentire...qui in Italia siamo ancora troppo pochi e poco pericolosi.
Viva Cristo Re! Ancora una volta questo grido si alzo' con il benedetto "Alzamiento" di Francisco Franco Bahamonte in Spagna.
RispondiEliminaQuando le cosiddette democrazie foraggiavano il governo dei criminali comunisti ed anarchici che torturavano e fucilavano preti e suore in Spagna, ancora una volta i cattolici si ribellarono e marciarono contro le milizie internazionali dove militavano scrittori ed artisti che finivano se' stessi suicidi nel loro ateismo diabolico.
Studiare la Storia non e' mai tardi.
Molti ignari pensano che certi tempi non tornino mai, in realta' la Storia umana si ripete tragicamente per le generazioni immemori di quel che accadde decenni fa soltanto.
Mardunolbo