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martedì 18 giugno 2013

Il “branding” della neo Fraternità San Pio X!...

Predica di

Don Patrick Girouard, FSSPX

2 giugno 2013

Aldergrove, Columbia Britannica, Canada




sull'abbandono suo e dei suoi parrocchiani della Fraternità San Pio X


Pubblicato nel sito dello stesso Don Girouard: Sacrificium

In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Così sia!
Sarò breve in questa predica, perché avete già letto il nostro “Annuncio della nostra missione” e ne riparlerò.
Quello che invece voglio dirvi oggi è che questa è evidentemente la mia prima Messa dopo… È la mia prima Messa dopo il mio ritorno dall’esilio; e vorrei dire poche parole per correggere un po’ ciò che è stato detto su di me, durante la mia assenza, da Don Wegner e da altri sacerdoti, i quali hanno affermato, in sostanza, che io non avrei parlato con Don Wegner prima di aver pronunciato le mie omelie, ecc. ecc.
Ora, questo non è corretto, non è una cosa vera. Infatti io ho parlato con lui a più riprese…
A luglio dell’anno scorso, durante una telefonata di 80 minuti, io gli ho esposto i problemi della Fraternità;
poi a ottobre, in occasione della sua visita a Langley, abbiamo avuto una conversazione di due ore e gli ho ancora parlato dei problemi della Fraternità.
Ancora, a novembre, gli ho inviato due messaggi di posta elettronica con una domanda molto importante su Mons. Fellay, e aspetto sempre la risposta al secondo messaggio. Se dovessi passare il mio tempo ad aspettare le risposte, probabilmente arriverei alla pensione prima di riceverle!
È per questo che ho deciso di parlare nelle prediche.
L’altro motivo è che la ragione per la quale uno avanza una domanda è perché ha realmente una domanda da fare! Se si conosce già la risposta, non serve a niente fare la domanda, a meno che non si tratti di un professore!
A questo punto, non ho più domande da fare.

Io ho visto i documenti che sono stati inviati da Mons. Fellay, specialmente la sua Dichiarazione dottrinale del 15 aprile 2012, che lui ha presentato al cardinale Levada come base per un accordo con Roma. E quando la si legge, si capisce che la Fraternità ha un problema serio, perché questa Dichiarazione è una proposta d’accordo con Roma, dove Mons. Fellay accetta il nuovo Codice di Diritto Canonico; dove dice anche che la nuova Messa è stata promulgata legittimamente; e dove dice anche di riconoscere il magistero attuale della Chiesa e che è pronto a firmare una Professione di Fede che, come ho già spiegato nelle mie prediche, è la Professione di Fede del 1989 del cardinale Ratzinger, che è molto cattiva, specialmente nel suo terzo punto; cosa che significa praticamente che i sacerdoti dovrebbero fare questo giuramento di fedeltà composto e pubblicato nel 1989 e dovrebbero accettare di sottomettersi al magistero moderno, cioè agli insegnamenti moderni del Papa.

Dunque, ho predicato contro il Preambolo, cioè ho detto questo a proposito del Preambolo nella predica del 10 marzo; ho poi parlato anche della lettera dei 37 sacerdoti; ho riferito il fatto che il Carmelo in Germania ha deciso di lasciare la Fraternità per le stesse ragioni [si veda anche la messa a punto delle Carmelitane] e… ho anche parlato dell’espulsione di Padre Raphäel dal monastero di Silver City.
Pensavo che i fedeli avessero bisogno di sapere queste cose.
Ma la reazione fu di trasferirmi a St-Césaire e con l’ordine preciso di rimanere in silenzio e di non comunicare queste cose ai fedeli, e che in avvenire non avrei dovuto criticare i Superiori, né dimostrare alcuna mancanza di rispetto o di fiducia verso di loro e le loro azioni.
Dunque, in pratica, mi si diceva: “Noi ci preoccupiamo dei tuoi bisogni materiali, e tu starai in una bella casa, con una bella cappella a St-Césaire vicino Montreal, e in cambio di questa bella sicurezza, tu rimarrai in silenzio riguardo a tutte queste cose”.

Io ho rifiutato. Non posso rimanere in silenzio, per me sarebbe un peccato, e dunque ho rifiutato e me ne sono andato… sono andato in esilio, come sapete. E sono rientrato già da quasi due settimane, perché voi avete tenuto una serie di incontri, quasi ogni settimana dopo la Messa. E lì avete studiato questi documenti e alcuni articoli che io ho scritto da lontano, e avete studiato delle copie del giornale “The Recusant”, ecc. ecc.
E avete avuta la stessa reazione che ogni normale buon cattolico avrebbe nell’esaminare questi documenti, e avete capito che in questi ultimi due anni siete stati ingannati, che la Fraternità ha fatto un giro di 180 gradi e così avete deciso di creare una vostra cappella. Perché sapevate che potevate avere fiducia in me, che io vi predicavo la verità; perché per poterlo fare adesso, io devo soffrire e devo accettare di fare dei sacrifici.
Quindi, ci siamo organizzati, e oggi abbiamo la prima Messa della nostra fondazione: la cappella di “San Giuseppe Difensore della Chiesa”.
 
http://www.catholicanada.com/wp-content/uploads/2012/05/6bcfFellayPhone.jpg
 
E della mia conversazione di ottobre con Don Wegner, una delle cose che vorrei condividere con voi è un fatto che spiega perché non si sente più la Fraternità che critica in maniera forte, in maniera vigorosa i mali del Vaticano II, i mali della nuova Messa o ciò che accade a Roma. Voi pensate forse che si tratti semplicemente di una dimenticanza, che la Fraternità abbia dimenticato il suo ruolo di spiegare la verità e di combattere contro l’errore. Oppure che si tratti di un’omissione fortuita, perché quel tale vostro curato, nella tal parrocchia, non ha pensato di parlarvene…
Ebbene, questo è quello che ho detto a Don Wegner.
Gli ho detto: “Reverendo, guardate il sito di DICI, guardate la rivista The Angelus e il sito della Fraternità in USA, guardate il sito di Don Couture in Asia, guardate dappertutto, e non vedrete più lo spirito di lotta contro il Vaticano II e la nuova Messa. Mi sembra che la Fraternità sia diventata come una spada smussata nelle mani del Signore, che non abbia più il taglio, che sia diventata un’arma inutile”.
E pensavo che mi dicesse: “Oh, ma sbagli!”, oppure “In realtà, reverendo, noi siamo sempre forti, combattiamo sempre, sei tu che hai una falsa percezione, come puoi dire una cosa cosi?”
E sono rimasto veramente sconvolto allorché si è detto d’accordo con me e mi ha detto: “Sì, ciò che dici è vero!”.
Oh bella! Ecco che Don Wegner è d’accordo con me! E allora mi sono detto che facevo dei progressi, e ho pensato: “Questo è bene, poiché adesso capisce il problema e forse riprenderemo la battaglia!”
Ma ecco che mi cadono le braccia a terra, non appena mi dice che quella era una buona cosa, che questo cambiamento era un bene! Di più, mi ha anche spiegato come s’era prodotto il cambiamento.
Mi ha detto che non si trattava di un caso, non si trattava dei sacerdoti diventati pigri o che avessero paura di Roma, no, no! Egli mi ha detto: “Si tratta di una decisione che è venuta da Menzingen!”. “Sì, Don Girouard, e questa decisione Menzingen l’ha presa perché noi siamo stati ‘testati’!
Voi capite… e io che avevo sempre creduto che si “testasse” solo il bestiame… ma ecco che lui mi dice che la Fraternità è stata “testata”! Allora… ho avuto la presenza di spirito di continuare a camminare, non sono caduto a terra, ma…

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRSaNrk3fmIWjYVuQcYuYP1lP4-eEDgTp1daa-JMaj3LMo6SyDSp_XUmbUGsvrBSs81_Ea7VvjxqwCW8nsVJvMn5iToOmeVjncNcPvq0BuwGHDNOadgJR3xnyBTRwttpHUU2jWppMw4kvw/s400/CONTRARIOS.JPG 
 
E lui mi dice: “Ma sì, reverendo, è proprio vero, e io ne sono stato il suggeritore!
Lei? Oh bella, e come ha fatto?
Ecco, quand’ero Superiore del Distretto d’Olanda, ho incontrato, e ne sono divenuto l’amico, il presidente di una compagnia…” – e mi ha nominato questa compagnia dal nome fiammingo, troppo strano per potersene ricordare, ma mi ha detto che si trattava della quinta compagnia più fiorente in Olanda. Di una compagnia molto importante e che lavora bene – “quasi due anni fa sono ritornato là in visita e ho incontrato di nuovo quest’uomo e gli ho chiesto di occuparsi della Fraternità e di fare il 'branding', il 'test' della Fraternità, perché in effetti questa compagnia è specializzata nel 'branding'”.

Per quelli che non sanno che cos’è il “branding”, lo spiegherò brevemente.
Il “branding” si fa per una società… per esempio… supponiamo che il cliente sia la Coca Cola. E questo cliente chiede: “Fate il mio branding”, e la compagnia invia del personale nella sede della Coca Cola, a studiarne l’organizzazione e a studiarne la pubblicità e a bere un sacco di Coca Cola! Insomma, per avere una conoscenza più ampia possibile della Coca Cola. In seguito, questa gente va a studiare tutte le altre ditte che producono coca. Studieranno la Royal Cola, la Pepsi Cola, la King Cola ecc. ecc. E cercheranno di comprendere, anche bevendo una gran quantità di coca, cercheranno di scoprire come, in che cosa, il marchio Coca Cola possa distinguersi in maniera più incisiva da tutti gli altri marchi.
Questo è il “branding”: trovare la differenza specifica del cliente e, a partire da lì, dire: “Il vostro prodotto è speciale perché è un po’ più amaro o è un po’ più frizzante, il colore è più scuro di quello degli altri, e quindi la vostra immagine di mercato dovrebbe essere così… Non so… “Coca Cola vi dà un sussulto di energia!”… Non lo so… “Coca Cola dà più vigore di tutti gli altri!”
Questo è un esempio di “branding” [in sostanza, lavorare sulla visibilità, sul prestigio e sulla credibilità di un marchio al fine di differenziarlo dalla concorrenza e, possibilmente, guadagnare punti agli occhi del pubblico.]

Così, Don Wegner ha chiesto a quest’uomo di fare il “branding” della Fraternità. E questi gli ha risposto: “Mi informerò sulla Fraternità su internet e Le farò sapere”.
Alcune settimane dopo, questi telefona a Don Wegner e gli dice: “Reverendo, non posso accettare il contratto, perché mi sono informato sulla Fraternità ed essa non ha una buona fama nel pubblico, e io non voglio che la mia impresa venga danneggiata per il fatto di avervi come clienti”.
E Don Wegner gli risponde: “Bene, ma almeno mi dia una possibilità, ascolti la nostra versione della storia, ciò che noi abbiamo da dire! Io organizzerò un incontro tra Lei e Mons. Fellay a Menzingen, in Svizzera, e almeno avremo la possibilità di rispondere a tutte le sue domande, dopo deciderà!”.
 E l’uomo dice: “È giusto!

Dunque, hanno organizzato la riunione a Menzingen, e Don Wegner mi ha detto che l’uomo è andato e ha presentato 150 domande a Mons. Fellay, e che Mons. Fellay ha risposto a tutte queste domande e la cosa è durata sei ore! Sei ore!
E alla fine, l’uomo ha detto: “Bene, accetto il contratto con la Fraternità, farò la vostra immagine di mercato.

Io non so esattamente quanto tempo ci sarà voluto, qualche mese… E non so neanche quanto sia costato, ma… oh… io ho parlato con certe persone e queste pensano che si sia trattato di un pacco di soldi… e veramente avrei voluto che l’avessero dato a noi quel denaro, così adesso qui avremmo potuto avere una bella chiesa!

Il seguito, il presidente di questa compagnia ha dato a Don Wegner e a Mons. Fellay la conclusione di tutta l’inchiesta sull’immagine di mercato e ha detto loro:
Mons. Fellay, il risultato della mia inchiesta è che, negli ultimi quindici anni, voi avete sbagliato tutto! Se continuerete così, non avrete mai più né fedeli, né persone che verranno nelle vostre chiese! Perché in questo momento la Chiesa del Vaticano II è come un vecchio morente, è come un morente steso per terra: perdono i loro seminari, perdono i loro monasteri, vendono le loro chiese, è una Chiesa moribonda. E fintanto che continuerete a combattere questa Chiesa avrete una cattiva immagine. Questo vi fa apparire crudeli o come se esageraste, come se deste un calcio a chi sta già per morire. Così la vostra immagine di mercato deve cambiare completamente. Dovete smetterla di argomentare, dovete cessare lo scontro. Piuttosto dovete concentrarvi sul lato positivo e mostrare la bellezza della liturgia tradizionale, la bellezza della teologia tradizionale, in questo modo la gente vi vedrà non più come crudeli o amareggiati o cose così”.

Ecco perché, dopo il “branding”, la Fraternità, DICI è cambiato, i siti della Fraternità sono cambiati, The Angelus è cambiato.
E, fatto molto interessante, se prendete il primo numero del nuovo Angelus, cos’è che vi dice Don Wegner?
Prendetelo, se l’avete, e leggete: “Noi non metteremo più l’accento sulla battaglia e la lotta, ma metteremo l’accento sulla bellezza del canto gregoriano, la bellezza dell’arte” e così di seguito.
Non mancate di leggerlo. È esattamente questo il “branding” della Fraternità!
E veramente non ho potuto trattenermi dal parlare, perché mi dicevo: “Pensavo che vi fosse già una persona al mondo con la debita autorità, che sapesse meglio di chiunque quale fosse l’immagine o la definizione della Fraternità, che questa fosse il suo fondatore, Mons. Marcel Lefebvre!».
Non un laico, che non è neanche cattolico, che non è neanche tradizionalista!
Come osate andare a chiedere ad un pagano di definire cos’è che siamo e cosa dobbiamo fare? È una follia completa!
Questi ci accusano di non essere soprannaturali, orbene che cos’è questa cosa qui? Pagare centinaia di migliaia di dollari a questa compagnia, a questa società pagana, e chiederle: “Allora, lasciate perdere la Coca Cola e fate il “branding” della Fraternità!”. Invece di ascoltare il fondatore, invece di leggere il fondatore che ci ha detto chi siamo, come se quello che egli ha detto non fosse più buono, e noi dovessimo avere bisogno dei pagani che ci dicano cosa dobbiamo fare!
Allora, noi ci rifiutiamo di accettare tutto ciò, ed è per questo che abbiamo messo su la nostra cappella, qui, la cappella di “San Giuseppe Difensore della Chiesa”. E oggi, questa mattina, voi avete letto e avete firmato questo “Annuncio della nostra missione”, che dice a tutti perché lo facciamo; e che non è in forza dell’emozione o della collera o del risentimento o dell’amarezza. Ma è perché noi abbiamo letto questi documenti e abbiamo capito che la Fraternità è stata cambiata, che la Fraternità ha fatto un giro di 180 gradi e che noi non facciamo più quello che dovremmo fare. E quindi, questo è il solo mezzo per poter continuare…
Noi qui non facciamo qualcosa di nuovo. Voi sapete che io non vi ho predicato, non vi ho presentato delle innovazioni nei miei articoli. Noi proseguiamo esattamente quello per cui siete venuti a Langley, e quello che Langley non fa più, quello che non fa più alcun’altra parrocchia nella Fraternità, perché devono seguire il Capitolo generale del 2012, col quale essi oggi accettano il principio della firma di un accordo con Roma.
Poco importa se non è ancor stato firmato, perché è stato accettato il principio, perché è stato detto: “Ma sì, noi possiamo fare un accordo con Roma, senza la conversione di Roma!”
Ora, noi rifiutiamo tutto questo, perché è una rivoluzione! Noi continuiamo a fare qui, in questa sala, quello che abbiamo fatto fin dall’inizio.
Dunque, miei cari amici, noi dobbiamo continuare a pregare gli uni per gli altri, per essere più forti, e dobbiamo pregare anche per tutti i nostri altri amici che rimangono nella parrocchia di Cristo Re, poiché io sono in contatto con altri che non sono qui stamattina e ai quali ho dato questi articoli e questi documenti ed essi li studieranno. Non li nominerò, dovranno avere il tempo di studiarli e di convincersi. Vi sono infatti altre persone; voi non siete soli. Vi sono delle altre persone che vogliono continuare la vera battaglia della Fraternità.
Preghiamo dunque gli uni per gli altri, e anche per questi.

In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia!


Contatti:
Don Patrick Girouard, P.O. Box 1543, Aldergrove, BC, V4W 2V1, Canada

Posta elettronica: FatherGirouard@outlook.com

1 commento:

  1. Questo post è il più illuminante di tutti.
    Se questo non è tradimento in atto che altro è?

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