mercoledì 2 febbraio 2011
Dichiarazione sulla beatificazione di Giovanni Paolo II annunciata per il 1° maggio 2011
Giovanni paolo II bacia il corano...
Fonte: SanPioX.it
Adesso è ufficiale. Il Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto di beatificazione di Giovanni Paolo II. Dovrebbe essere elevato alla gloria degli altari il 1° maggio del 2011, a Roma. Che bisogna pensare di questa rapida beatificazione? Frasi come “Fu un grande devoto della Santissima Vergine Maria” o “Fu molto chiaro sulle questioni della protezione della vita”, sono sufficienti per proporre l’insieme della sua opera come esempio agli occhi della Chiesa della nostra epoca? Il suo pontificato fu coperto dall’ombra di un forte ecumenismo.
Giovanni Paolo II entrerà nella storia come il Papa dell’umanesimo e della fraternità tra le religioni.Egli ha predicato un cammino di salvezza particolare per il popolo del Vecchio Testamento, ha baciato il Corano pubblicamente ed ha pronunciato delle frasi che hanno scandalizzato profondamente perfino dei cattolici convinti, come per esempio “Che San Giovanni Battista si degni di proteggere l’Islam”. La sua riunione di Assisi è divenuta il cliché dell’assemblea di tutte le religioni ed ha fortemente fissato ed ancorato nella mente dei cristiani i rispettabili valori dei liberi pensatori. Tutto questo si potrebbe chiamare “eresia per immagini”. Tutte le religioni conducono a Dio. Il che contraddice diametralmente le parole della Sacra Scrittura: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”.Non bisogna dimenticare le concelebrazioni in massa e non bisogna negare gli abusi liturgici perpetrati in occasione delle grandi Messe pontificali, che, in qualche misura, hanno provocato un crollo liturgico mai conosciuto, e che hanno diffuso in tutte le Chiese locali degli abusi che gridano vendetta verso il Cielo!
È questo un pontificato che merita una beatificazione?
Difendere in ogni circostanza la fede contro l’errore, così da unificare il gregge di Cristo e guidarlo, questo è il Comandamento del Signore, valido ancora oggi. Altre figure meriterebbero di essere elevate alla gloria degli altari, per esempio Pio XII.
Dal Distretto della Fraternità Sacerdotale San Pio X in GermaniaGiovanni paolo II e la setta Neocatecumenale
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Resistenza passiva.
RispondiEliminaSe si vuole continuare a essere cattolici credo non esista oggi altra via.
Riconoscere sì l'autorità di chi dirige la Chiesa ma, fino a quanto non viene spiegato in termini semplici e compresibili a tutti, da chi ne ha il dovere, come siano da considerare continuità con quanto tramandato dall'anno 33 al 1958 le novità introdotte non solo nella liturgia ma anche nella dottrina, e Santi coloro le cui dichiarazioni e i cui comportamenti hanno destato perplessità se non additittura scandalo, continuare ad attenersi - strettamente - a quanto la Chiesa ha insegnato per diciannove secoli e mezzo e ritenere Santi quelli su cui non sussistono dubbi.
sara' beatificato..perche' la chiesa ha bisogno di quattrini!
RispondiEliminaPosso dire su Giovanni Paolo II che prima dell'attentato che subì nel 1981, non mi sembrava un Pontefice da prendere molto ad esempio.... Nonostante io avessi poco più di dieci anni,rimanevo insoddisfatta dalla figura di un Papa dall'atteggiamento molto "emancipato"...che faceva settimane bianche, gite in canoa, nuotate "vaticane", ed appariva sempre molto ridanciano, molto aperto al contatto corporeo, in una parola.. molto calato nel mondo...questa perlomeno l'impressione che ricevevo io da piccola, e mi faceva un pò di tristezza. Dopo l'attentato invece, cominciò la lunga trafila di conseguenze fisiche che successero a quell'evento, poi numerosi problemi di salute ed interventi...fino alla malattia terminale: questo interiormente lo cambiò molto. Disse che aveva scoperto l'esistenza di un nuovo Vangelo, quello della sofferenza...in realtà il Vangelo gira proprio intorno al Mistero della Croce e lui con l'attentato e le malattie ci era arrivato....
RispondiEliminaDopo il suo cambiamento lo apprezzavo di più. Ovviamente non potevo soffermarmi su questioni dottrinali o sulle sue tesi filosofiche, valutavo il comportamento cristiano che vedevo in lui. Oggi so che disse di aver accettato tutte le sofferenze che venivano a lui, "come purificazione dei molti errori che aveva commessi".....per questo credo sinceramente che grazie all'aver accettato ed offerto la sua croce, questo Pontefice si sia salvato. Non so se attualmente sia già in Cielo, di sicuro è un'anima benedetta, per cui pregare e da cui poter ricevere intercessione.
Grazie A,Rita di aver precisato alcune cose su papa Giov.PaoloII.Pensare che per me fu il contrario. Mi piaceva un papa che sciava e mostrava la sua energia.Ritenevo "mens sana in corpore sano" e traevo paragoni ingiusti con i papi italiani, precedenti.Poi, dopo essermi informato bene, ho capito che fu un po' eretico nei suoi discorsi.In effetti verso la fine elaborò meglio il senso della sofferenza e soffrì molto per la salute.Voglio sperare anche io che sia in Cielo e voglia aiutare B16 a capire meglio le situazioni per dare il giusto rinnovamento alla Chiesa, seguendo il filone secolare che l'aveva sempre caratterizzata. Karol Woityla, se sei lassù, guarda tu giù ed aiuta a raddrizzare quel che amche tu hai contribuito a stortare!E non farti fare beato!Credo Non sia il momento!
RispondiEliminaCara Anna Rita, nella vita di S. Lutgarda si legge che le apparve l’anima del defunto Papa Innocenzo III, il quale le rivelò che era stato relegato in Purgatorio fino al giorno del Giudizio Universale per espiare le proprie colpe, ma siccome in vita fu molto devoto della Madonna, Costei gli aveva ottenuto la grazia di apparirle per chiedere le sue preghiere. Così per intercessione della Vergine Santa, al celebre Pontefice il Purgatorio fu enormemente abbreviato. San Roberto Bellarmino commenta: "Se un Pontefice, così degno di lode e da tutti stimato, doveva penare in Purgatorio fino al giorno del Giudizio finale, chi non temerà, chi non trepiderà?" Non ricordo dove, lessi che quel Pontefice fu particolarmente punito per non aver chinato la testa ai momenti prescritti durante il Credo. C’è davvero di che tremare…
RispondiEliminaPatrizia
Cara Patrizia,
RispondiEliminasono assolutamente d'accordo con te...
indubbiamente il giudizio di Dio noon è relativista come il nostro e le Sante Scritture dicono chiaramente che quello che per noi è di poco conto per Dio ha un peso grandissimo.
Nei Proverbi è anche scritto che ciò che dagli uomini viene osannato per Dio è disprezzabile...
Gesù l'ha detto chiaramente: sarete giudicati anche per ogni singola parola detta....per questo io credo che il Santo Timore di Dio debba anche portare, in un certo senso, una santa paura, non di Lui, ma della nostra stoltezza che può metterci nei guai.....
Del resto si diffuse la scorsa estate la vicenda di quella coppia, in cui il marito era gravemente malato(mi sembra di tumore), che pregò Giovanni Paolo II per ottenere la guarigione: Giovanni Paolo II è venuto in sogno ad uno dei due dicendo che lui "non poteva fare nulla" e che dovevano invece pregare Pio XII.
La coppia si mise perciò a pregare Papa Pio XII e l'uomo guarì.
Certo che la frase "non posso fare nulla" fa davvero pensare. Ma di queste testimonianze la Chiesa non si occupa?...C'è di mezzo una guarigione....
Ahimè, Papa Pio XII è "imbarazzante" per questa chiesa...
RispondiEliminaPatrizia
A propoosito di Giudizio Divino c'è anche la vicenda di una giovane amica di Lucia, Giacinta e Francesco, che morì all'età di quindici anni;
RispondiEliminai Bambini erano preoccupati per la sua sorte eterna e chiesero alla Santa Madre notizie sulla ragazza: la Vergine Santa disse in visione ai Pastorelli che la loro amica sarebbe rimasta in Purgatorio fino alla fine del mondo....
Alla domanda stupita, del perchè tanto tempo, e cosa avesse mai fatto di così grave per ricevere una tale sentenza, la Madonna Santissima rispose: "Era testarda, non dava mai retta a nessuno."
Devo dire cari fratelli che queste testimonianze non mi incoraggiano, già è così dura sforzarsi di piacere a Lui, quale sarà la mia fine e quella di mio figlio che vivrà la sua vita immerso nell'apostasia e nell'esaltazione delle cose del mondo pur sforsandomi di tenerlo lontano, penso a mio papà, a mio suocero, se è così dura,come potrò salvarmi certo c'è da aspettarselo, il Signore su questo è stato chiarissimo, la porta è stretta e la croce è la vittoria.
RispondiEliminaPreghiamo affinchè Maria ci guadagni la salvezza.
Scusatemi
Grazie ancora di questi commenti con episodi che non conoscevo, ma che fanno ricordare come siamo sciocchi ed inutili nei nostri momenti di sicurezza fasulla.Quand'anche ritenessimo di poterci salvare, dobbiamo comunque sempre chiedere a Dio la Sua Misericordia per la nostra miseria.Oltre non si va.Ricordo le frasi di umiltà estrema di San Padre Pio,proprio lui che aveva la bilocazione,l'introspezione delle anime e lottava col demonio che lo torturava.Non solo, ma il rischio di precipitare anche dove non si vorrebbe,c'è eccome.Caro Stettino, so che è dura la vita con un figlio, del resto non si saprà mai quanto un genitore è responsabile;esiste il libero arbitrio ed ognuno, anche con genitori eccelsi può scegliere quel che vuole.Forse l'afflizione di un padre permetterà poi la redenzione di un figlio. Te lo auguro di cuore, anche senza afflizione...:-))
RispondiEliminaCari amici grazie per i vostri bellissimi e profondi commenti. Grazie per questa profonda lezione di umiltà. Penso che la Madonna sarà contenta.....
RispondiEliminadon Bernardo
Grazie a te, caro Don Bernardo,
RispondiEliminal'incoraggiamento di un Sacerdote di Cristo è sempre un qualcosa di molto prezioso.
Stettino carissimo,
RispondiEliminacomprendo un certo sconcerto che può prendere all'inizio nel considerare certe verità, ma non è certo per atterrire che ci ricordiamo tra noi queste cose, semmai, come ha detto Mardunolbo, per rammentarci la precarietà della nostra debolezza e quanto siamo piccoli....
Ma alla domanda che fecero gli Apostoli a Gesù:"Chi, allora potrà salvarsi??" - Egli, fissando su di loro lo sguardo rispose:"Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio, perchè tutto è possibile presso Dio."
Ecco, noi sappiamo che il Signore è morto in Croce per amor nostro e che sopra ogni cosa desidera averci tutti salvi vicino a Sè...perciò quello che Lui calcola è la retta intenzione del cuore, ed il desiderio di Lui che anima le profondità di ogni essere, così tanto nel fondo che anche l'essere stesso non ne può misurare il limite. Dio, quindi, ci conosce meglio di noi stessi, per questo San Giovanni dice che Lui è più grande del nostro cuore...perchè sa cose di noi che noi non immaginiamo e tutte quelle che noi non ricordiamo.....
Sì, fratello, possiamo ben abbandonarci alla sua Bontà infinita, perchè Lui brama la nostra salvezza eterna molto molto più di noi.
un abbraccio in Cristo +
...e poi, caro Stettino, l'hai detto:
RispondiEliminacon una Mamma Celeste come quella che abbiamo,
cosa temere?... Basta rifugiarsi nel Suo Seno, nascondersi tutti in braccio a Lei...chi avrebbe mai l'ardire di andarle di fronte e toglierLe dalle braccia un suo figliolo? ^__^
(Infatti avevo dimenticato di dire che oltre all'amore per la Croce, ciò che ha certamente ottenuto la salvezza al nostro Papa Wojtyla, è stato il suo grande amore per la Mamma Immacolata.)
Cari amici, mai disperare sulla salvezza, oltretutto è un peccato gravissimo contro lo Spirito Santo. E' vero che non dobbiamo mai dare nulla per scontato e che la strada verso la salvezza è dura ed impegnativa, ma abbiamo a nostra disposizione tantissimi mezzi per ottenerla, un vero tesoro messo a nostra disposizione da Santa Madre Chiesa. Confidiamo nella Misericordia di Nostro Signore e nell'intercessione della SS.Vergine che tanto bene conoscono le nostre debolezze, preghiamo con fiducia e vedrete che un giorno potremo abbracciarci in Paradiso.
RispondiEliminaPatrizia