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martedì 11 settembre 2012

"Se a causa di questo dovremo soffrire, soffriremo, come ci ha avvisato Nostro Signore: “Tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2 Tim. 3, 12)".

 Fonte Unavox e la nostra carissima amica Giulia dal brasile...

Dopo la visita di Mons. Williamson in Brasile su invito di Dom Tomás de Aquino, Priore del monastero benedettino della Santa Croce, a Nova Friburgo,  lo stesso Priore scrisse un articolo per ringraziare Mons. Williamson, al quale fece seguito un comunicato di Don Christian Bouchacourt, Superiore del Distretto dell'America del Sud della Fraternità San Pio X.
La presente dichiarazione, dell'8 settembre 2012, è una risposta al detto comunicato, ed è stata pubblicata sul sito del monastero...



Mons. Richard Williamson in visita in Brasile nel 2012

Di fronte al comunicato del R. P. Bouchacourt, il monastero della Santa Croce dichiara che si è rivolto a S. Ecc. Rev.ma Mons. Richard Williamson perché lo considera un degno difensore della fede cattolica, in grado di confermare nella fede, non solo i monaci del monastero della Santa Croce, ma anche le comunità religiose e i fedeli che guardano con grande preoccupazione alla nefasta politica degli accordi pratici con Roma, prima che questa rinunci ai suoi errori liberali e modernisti.

Perché i cappuccini, i domenicani e anche i benedettini di Bellaigue hanno visto i loro candidati o scartati o minacciati di essere scartati dalla ricezione dell’Ordine sacerdotale, se non per la loro opposizione alla politica degli accordi? E questo perfino quando Roma non voleva l’accordo, almeno per ora.


Tacere le vere ragioni di ciò che stiamo vivendo, significa nascondere la verità.

Perché si è chiesto a Mons. Williamson di cessare la pubblicazione dei suoi “Commenti Eleison”, se non a causa della dottrina esposta in essi?
Perché Mons. Tissier de Mallerais ha dovuto interrompere le sue prediche, se non perché esse contrastano quella stessa politica?
Perché il Padre Koller è stato minacciato di sanzioni, se non perché ha predicato contro questa stessa politica?
Perché i Padri Cardozo, Chazal, Pfeiffer e altri sono stati sanzionati o espulsi, se non a causa della loro opposizione a questa stessa politica?

Preoccupato, Mons. de Galarreta
aveva messo sull’avviso già alcuni mesi fa:
«Per il bene della Fraternità e della Tradizione, bisogna richiudere al più presto il “vaso di Pandora”, per evitare il discredito e la demolizione dell’autorità, per evitare le contestazioni, le discordie e le divisioni, forse senza ritorno.»

E Mons. de Galarreta si chiedeva quali fossero le condizioni richieste per una proposta totalmente accettabile, ossia per una vittoria che può essere solo dottrinale perché in questa battaglia tutto è basato sulla fede; e rispondeva rimettendosi ai testi di Mons. Lefebvre, che citava nella sua esposizione.


Vediamo uno di questi testi:

«Non abbiamo lo stesso modo di concepire la riconciliazione. Il Card. Ratzinger la vede nel senso di ridurci, di condurci al Vaticano II. Noi la vediamo come un ritorno di Roma alla Tradizione. Non ci capiamo. È un dialogo fra sordi. Io non posso parlare tanto di avvenire, poiché il mio è alle mie spalle. Ma se vivrò ancora un po’ e supponendo che da qui a qualche tempo Roma faccia un appello, che voglia rivederci, riprendere a parlare, in quel momento sarò io a porre le condizioni. Non accetterò più di trovarmi nella situazione in cui ci siamo trovati al momento dei colloqui. È finita. Io porrò la questione sul piano dottrinale: «Siete d’accordo con le grandi encicliche di tutti i papi che vi hanno preceduto? Siete d’accordo con la Quanta Cura di Pio IX, con le Immortali Dei e Libertas di Leone XIII, con la Pascendi di San Pio X, con la Quas Primas di Pio XI, con l’Humani Generis di Pio XII? Siete in piena comunione con questi papi e con le loro affermazioni? Accettate ancora il giuramento antimodernista? Siete per il Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo?Se non accettate la dottrina dei vostri predecessori è inutile parlare. Fintanto che non accetterete di riformare il Concilio considerando la dottrina di questi papi che vi hanno preceduto, non vi è dialogo possibile. È inutile.» (Fideliter n° 66-1988, pp. 12-14).

In conclusione: il vaso di Pandora non è stato realmente richiuso, visto che non si sta seguendo la strada tracciata da Mons. Lefebvre.


Ma probabilmente il P. Bouchacourt dirà che non è vero, che al Capitolo Generale è stato risolto tutto. Che tutto è in perfetto ordine. Sfortunatamente non è questa la verità. Il Capitolo Generale ha mantenuto l’obiettivo degli accordi su una base diversa da quella esposta a suo tempo da Mons. Lefebvre. Si leggano i
Commenti Eleison di Mons. Williamson sulle sei condizioni e si vedrà che le risoluzioni del Capitolo Generale sono insufficienti e diverse da quelle di Mons. Lefebvre.

Altri diranno: Lei cosa c’entra con questo? C’entro, perché la fede è un bene comune della Chiesa ed io appartengo alla Chiesa, e per di più ho delle responsabilità nei confronti dei monaci della Santa Croce e dei fedeli che ci esprimono la loro fiducia.
E tuttavia, altri diranno: l’obbedienza trasferisce le responsabilità ai superiori e obbedendo non si inganna nessuno. Sfortunatamente le cose non sono così semplici.
Fu così che la maggioranza dei vescovi accettò il Concilio Vaticano II.

Mi si dirà anche: Lei sta contribuendo alla divisione della Tradizione.

E io rispondo che l’unione deve stabilirsi intorno alla verità, cioè intorno alla fede cattolica. E le parole e i comportamenti di Mons. Fellay, sfortunatamente, non sono quelli di un discepolo di Mons. Lefebvre, il quale difese la verità senza concessioni.
Perché zittire Mons. Williamson e Mons. Tissier de Mallerais?
Si veda la lettera dei tre vescovi a Mons. Fellay e ai suoi Assistenti e si leggeranno le ragioni della battaglia della Tradizione e quelle della nostra attitudine.

Corção ripeteva costantemente che una falsa nozione della carità e dell’unione produce profonde devastazioni nella resistenza cattolica. Quando si separa la carità dalla verità, la carità smette di essere carità. Molti, anche tra i suoi amici, lo accusarono di venir meno alla carità con i suoi articoli. Ma la prima carità è dire la verità. Era Corção ad aver ragione, come dimostrano i fatti. La stessa accusa fu rivolta a Mons. Lefebvre.

Sull’unione, Corção diceva scherzando che l’esperienza gli aveva insegnato che, contrariamente al detto popolare “l’unione fa la forza”, egli aveva constatato che spesso l’unione fa la debolezza. E perché?  Perché un’unione al di fuori della verità, un’unione fatta di concessioni, un’unione che sacrifica la fede, è una debolezza che “rende deboli i forti”. Non fu proprio questo che accadde nel Concilio Vaticano II? Per il bene dell’unione con Paolo VI, molti vescovi finirono col firmare documenti inaccettabili. L’unione non fa la forza, al contrario.

Oggi, in seno alla Tradizione ci si chiede di unirci ad ogni costo a coloro che credono che gli errori del Concilio non sarebbero così gravi, a quelli che credono che il 95% del Concilio sarebbe accettabile, che la libertà religiosa della
Dignitatis Humanae sarebbe molto contenuta, che degli errori del Concilio non si debbono fare delle super-eresie. Ma questa non è la verità.
Il Concilio è stato il più grande disastro della storia della Chiesa fin dalla sua fondazione, come diceva Mons. Lefebvre


nel suo libro Dal Liberalismo all’Apostasia.
Se si tratta di unirci su questa base, preferisco astenermi e lavorare per la restaurazione integrale della fede cattolica, come ci ha sempre insegnato ed esortato Mons. Marcel Lefebvre, sperando che la Fraternità recuperi nuovamente la fede, come spero che farà, perché ha i mezzi per farlo e può contare su eccellenti vescovi e sacerdoti.

Quanto all’accusa che si ingannerebbero i fedeli, dando la falsa impressione che Mons. Williamson fosse stato invitato con tutti i permessi di Mons. Fellay, posso affermare che non ho mai nascosto a nessuno, già da molto tempo, la nostra opposizione politica nei confronti di Mons. Fellay, e quantunque il popolo brasiliano sia un po’ ingenuo, non credo che lo sia così tanto come pensa Padre Bouchacourt. È il contrario che è certo.
Chi è che non sa che Mons. Williamson è malvisto a Menzingen?
Qui invece è benvisto, perché l’obbedienza è una virtù se è sottomessa alle virtù maggiori e soprattutto alla fede, alla speranza e alla carità.
Fare dell’obbedienza un’arma per paralizzare la Tradizione, significa rinnovare il “colpo da maestro di Satana”, come diceva Mons. Lefebvre, che in nome dell’obbedienza ha indotto tutta la Chiesa alla disobbedienza nei confronti della sua stessa Tradizione.
Noi non lo faremo: dicano ciò che vogliono.
Vi è un problema, e questo problema è di fede ed è grave.
Per quanto ci riguarda, la nostra posizione è definita: appoggiarci ai difensori della fede, come sono stati Mons. Lefebvre, Mons. Antonio de Castro Mayer e San Pio X, e appoggiarci a tutta la Tradizione della Chiesa. Se a causa di questo dovremo soffrire, soffriremo, come ci ha avvisato Nostro Signore: “Tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2 Tim. 3, 12).

Per quanto riguarda la Fraternità, noi la consideriamo un’opera provvidenziale fondata da un Vescovo che praticò al grado più alto l’eroismo e le virtù più difficili: quelle per le quali Dio ha creato i doni della saggezza, intelligenza, consiglio, fortezza, scienza e timore di Dio.

Noi consideriamo Mons. Lefebvre come una luce che ha brillato nelle tenebre del mondo moderno e la Fraternità è la sua opera e la sua eredità, a condizione però che rimanga fedele alla grazia ricevuta. Noi preghiamo per essa, e se ci opponiamo alla politica di Mons. Fellay non è per un qualche senso di ostilità nei confronti della Fraternità, ma per amore di essa e dello stesso Mons. Fellay, così come amiamo la Santa Chiesa e per amore di essa combattiamo il liberalismo e il modernismo dei suoi nemici che si sono installati nel suo seno.

Che Dio benedica e conservi la Fraternità San Pio X, alla quale dobbiamo tutto il meglio che abbiamo ricevuto, riguardo sia alla fede sia al sacerdozio, che abbiamo ricevuto per mano di Sua Eccellenza Mons. Marcel Lefebvre.


Dom. Tomás de Aquino



8 settembre 2012
, Natività della Santa Vergine Maria

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CRONACA DI UN AUTOGOL

            Promisi a me stesso di non avere a che fare con i seguaci che detengono il potere nella setta di Fellay, tra l'altro a causa di quel "non c'è peggior cieco che quel che non vuole vedere"; la lettera di Bouchacourt allo stimato Don Tomás, Priore del Monastero di Santa Croce [Nova Friburgo, Brasile], ne è un chiaro esempio. Ancora una volta questo curita[1], completamente cieco, invece di tirarsi la trave dal proprio occhio, si mette a scavare negli occhi altrui. La lettera mostra, perlomeno, quanto questo povero uomo vive in un mondo irreale, e che non ha letto la lettera che il suo "guru" ha scritto ai tre vescovi il maggio scorso, o non la vuole leggere... tra i molti altri esempi della tua ignoranza... colpevole? Forse non vuole saperne il contenuto, o cerchi di autoconvincersi che il suo Superiore Generale, al firmare quella lettera, ci conferma che sostiene i principi di un modernista, come il fatto di minimizzare gli errori CVII, il leader religioso della Fraternità San Pio X adesso È un modernista, gli accordi con la chiesa conciliare sono solo una questione di tempo.


            Ipocrisia pura è, inoltre, che questo prete si ricordi le indicazioni fornite dal Fondatore per le questioni pratiche della Fraternità, e non "applichi tutte le sue forze" per almeno suggerire que siano realizate le indicazioni vitali (linee guida) e que sono la sopravvivenza della congregazione, come quelle date da Mons. Lefebvre quando diceva, dal 1988 fino alla sua morte, che non si doveva trattare con la Roma modernista; squilibri questi che ci hanno portati alla situazione attuale in cui anche un semplice prete, per compiacere al suo capo, ha l'audacia di corregere un vescovo o di interferire nella vita di una congregazione indipendente. Minaccia di rompere i ponti con i monaci benedettini del Brasile, che da 20 anni si sforzano di criticare e unirsi agli attachi di un supposto monaco[2] exclaustrado [che vive fuori dal monastero] da 20 anni, vivendo da solo e in assoluta disobbedienza alla regola benedettina e a quello che lui stesso dice essere il suo superiore! Storiette che lui [Bouchacourt], come superiore di questo distretto, ha cercato di giustificare e nascondere con la menzogna, e che i suoi superiori accettano e incoraggiano.

            Una buona fedele del Brasile mi ha chiesto il permesso di pubblicare [la lettera del superiore del distretto] sul suo blog tradizionalista, non perché Starebbe d’accordo con le affirmazioni che contiene, ma, piuttosto, come testimonianza di ciò che sarà presto un autogol, mi rimetto a lei e a molti altri che, anche in Europa, hanno confutato un nuovo "senza ragione" [Gianluca, qui vorrebe dire che la carta é un’altro documento pieno di nessuna ragione... non saprei come tradurlo, esiste una parola in italiano?], di questo cieco che non vuole vedere. Che Dio abbia misericordia di lui.

                                   P. Ernesto Cardozo J.J.



[1] Pretino, in italiano.
[2] Il monaco di cui parla é Don Lourenço Fleichman, un benedettino che da vent’anni vive fuori dal monastero, nella città di Niteroi, nello Stato di Rio de Janeiro, dov’è ha costruito una Cappella. Nella capitale (Rio de Janeiro) ha una cappella allestita nella casa di famiglia, che fu del noto Júlio Fleichman. Vive senza un superiore diretto a cui rendere conto, anche se dice a tutti che il suo superiore è Don Tomás de Aquino. Fino a poco tempo fa, era aiutato da un sacerdote della FSSPX. Pe. Rodolfo Vieira, che attualmente, dopo l’uscita di Pe. Ernesto Cardozo, si trova nel Priorato di San Paolo.

29 commenti:

  1. Per chiarire molte cose bisogna chiedersi chi sta finanziando MSG. Williamson?

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    1. Attenti: quello sopra è il falso Michele.
      Vedete che onestà che hanno questi trolls!
      Però danno lezioni di moralità...

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    2. Non fare di tutta l'erba un fascio anche se, vedo, la sommarietà pare essere una delle caratteristiche della mens tradizionalista!

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    3. Anonimo delle 12.02,
      si è capaci, per una volta, di essere obiettivi e di accettare l'evidenza?
      E' vero o non è vero che il falso Michele ha clonato l'account a MICHELE? E perchè si fanno azioni del genere? Per cercare di attribuire al vero titolare del nick, pensieri contrastanti con il suo, e così farlo passare per un soggetto dalla doppia faccia... Non è forse immorale questo?

      Il vero Michele ha forse fatto di tutta l'erba un fascio? Ha parlato al plurale, ma non ha torto, vista la violenza, la volgarità e la scorrettezza con cui da giorni si interviene qui dentro. Senza considerare i giudizi sparati a priori, senza intenzione di dialogo alcuno, per il solo gusto fine a se stesso di attaccare per demolire...
      Quindi non parlare di "sommarietà" di giudizio, tanto per spararne un'altra sulla "mens tradizionalista" in generale (lo vedi che il sommario lo fai tu?)perchè l'osservazione del vero Michele si fonda su fatti concreti, non su chiacchiere.

      (Non so perchè invece di cancellare ho risposto...troppo tempo impiegato a dover dire cose assolutamente ovvie, scontate e palesi per chiunque...)

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  2. Monsignor Williamson è finanziato dalla provvidenza, intanto sappiamo a chi Fellay si affida per le sue finanze, i sionisti miscredenti..

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    1. Qualsiasi somma di rilievo che oggi venga investita prima o poi passa per banchieri o tecnici di cultura ebraica. Attaccare Msg. Fellay su questo è ridicolo.

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    2. Ancora il falso Michele...

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  3. Fintanto che la Fraternità non risolverà il problema dell'autorità (l'attuale papa è realmente tale?) come auspicava mons. Lefebvre poco prima di morire, continuerà sempre a dibattersi in ricorrenti crisi.
    E questo esporrà i suoi fedeli ad inutili stress psicologici creando nei più fragili tra essi veri e propri scompensi e problemi comportamentali.
    Il credo religioso quando è sano da stabilità alla persona. Ma una personalità instabile può anche essere segno che vive una forma patologica di religiosità.
    E la patologia è condizionata da scelte che a monte sono determinate dai superiori di una struttura religiosa.
    Fintanto che la Fraternità non prende una via stabile e sicura continuerà a flagellare la coscienza dei suoi stessi fedeli.

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    1. Sai cosa penso, ALBERTO??
      Che qui l'unico "patologico" sia soltanto tu. Adesso cambiamo stile: ci facciamo passare per commentatori tradizionalisti (con in più il trabocchetto del sedevacantismo) per affermare le stesse schiefezze che diciamo quando ci firmiamo, vero?? Stai attento, ad agire così, perchè l'INIQUITA' E LA DOPPIEZZA portano a lungo andare veramente a scompensi mentali.

      Primo: la Fraternità (come anche noi laici)non ha l'autorità per stabilire se il Papa sia tale o meno: ci vuole un consesso di cardinali che eventualmente dichiari pubblicamente l'eresia di un papa, dopodichè si aprirebbe un processo canonico e allorchè la sentenza coincidesse con l'accusa, ci sarebbe la destituzione e la rielezione del pontefice in conclave. La Fraternità non deve stabilire se il Papa sia o no "Papa" (questo e' UN FALSO PROBLEMA), la Fraternità sa bene, perchè Mons. Lefebvre lo ha insegnato per decenni, che la prima obbedienza va a Dio, e dopo agli uomini ma solo se i loro insegnamenti sono fedeli a quello divino del Cristo, altrimenti si attua "la santa disobbedienza" che, in materia di Fede, hanno praticato anche i santi, proprio per praticare la santa obbedienza a Dio(ovviamente solo laddove si verifichi, come spesso succede oggi, che l'autorità umana, che rappresenta Cristo,non insegni più le cose di Cristo). Risolto il problema dell'autorità.

      Secondo: vedo che sei passato dal calunniare solo la sottoscritta, appioppandomi fantomatiche "patologie mentali", all'affibbiarle a tutto il mondo tradizionalista! Ma bene! Di questo passo fra poco scopriremo, non so...che Lefebvre in un'omelia disse di essere Napoleone!...
      Qui, mi spiace per te, ma non c'è nessuno squilibrato, nessuna personalità "instabile" (come invece è successo ai tuoi cari "scienziati" massoni, tipo il Freud, che morì pazzo. Anche il caro Nietzsche, che era anche lui un massone, morì pazzo. Vedi un po' che devi fare....)e nessun "problema del comportamento". Tutte le persone che conosco io in Fraternità sono persone normalissime, con le difficoltà che hanno tutte le persone di questo mondo, e nessuno di loro, per quanto ti dispiacerà, ha ancoora dato di testa.

      In definitiva vai a portare il tuo veleno, camuffato da tradizionalismo, fra i tuoi fratelli muratori e liberaci dalla tua malvagità.

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    2. Veramente io che ho scritto quel commento (che ha un taglio puramente psicologico) non sono ALberto. Datti una calmata, Annarita, altrimenti dici cose che non hanno senso e batti in testa.

      Lefebvre verso la fine della sua vita ha o non ha invitato la Fraternità a risolvere il "problema dell'autorità"? E se la fraternità non lo fà inevitabilmente va incontro ai problemi di cui sopra! Questa è logica, non è cattiveria. Infatti Lefebvre ci vedeva molto bene e a lungo termine! Sepeva che se le ambiguità non si scioglievano questo si sarebbe potentemente ripercosso sulla sua stessa Fraternità com'è PUNTUALMENTE successo.
      Contra factum non valet argumentum!

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    3. Tu non ti firmi, non hai un account, sei un anonimo e pertanto relativamente attendibile circa le affermazioni sulla tua identità, quindi io posso pensare ciò che voglio e tu non puoi dirmi di calmarmi. Inoltre non ti permettere, qualunque cosa tu possa pensare dei fedeli della Fraternità, di tacciarli in blocco di patologia mentale. Non ne hai né l'autorità, né il diritto.

      Detto questo, anche se è pur vero che Lefebvre alla fine della vita manifestò dubbi sull'autorità degli ultimi pontificati, questo non toglie che NESSUNO NELLA FRATERNITA' ha l'autorità per stabilire se un pontificato sia valido o meno. Figuriamoci noi laici! Quindi il problema dell'autorità è irrisolvibile, almeno in questi termini.

      E' invece risolvibile (ma vedo che da quest'orecchio non ci sentite)semplicemente facendo discernimento se quello che un pontefice va dicendo sia secondo Cristo ed il Vangelo oppure no: se è secondo Dio si segue e si ubbidisce, se non è secondo Dio (come spesso succede oggi) non si segue e non si ubbidisce. Fine della faccenda.

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    4. Sbagli su tutta la linea.
      Proprio perché è un account anonimo NON PUOI E NON DEVI pensare che uno sia necessariamente un altro e devi essere prudente (altrimenti sei sommaria e continui a dimostrarlo con questi commenti).
      Lefebvre non solo ha manifestato dubbi ma ha auspicato che la Fraternità RISOLVESSE il problema dell'autorità. Queste sono cose completamente diverse: il dubbio è personale, l'auspicio della soluzione di un problema, invece, no! E questo non è stato fatto con la conseguenza che ci rimettete le penne voi!
      E proprio per questo si può e si deve trarre delle conseguenze anche sul piano psicologico tanto è vero che uno dei vostri, proprio qui, ha confessato che è obbligato ad andare da uno psicologo.
      Se solo tu ti calmassi vedresti FINALMENTE le cose per quel che sono.
      E solo allora potresti dire "fine della faccenda" (che invece è tutt'altro che finita perché NON dipende da te)!

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    5. Senti...
      se tu avessi capito cosa sta accadendo nel blog da vari giorni non insisteresti oltre! Sono entrati i tirapiedi di Don Giorgio de Capitani, su cui abbiamo fatto un articolo, e dei massoni infastiditi dagli ultimi articoli, che stanno inserendo le peggiori cose immaginabili, bestemmie comprese, e si spacciano per poveri ragazzi bisognosi di cure mentali, per dimostrare che con la Tradizione si finisce per uscire di testa. HAI CAPITO ADESSO???

      Lasciami dunque fare il mio lavoro, hai espresso la tua opinione, io ti ho espresso la mia. Se vuoi continuare a commentare sul problema dell'autorità fa come vuoi, ma ti prego di non continuare sull'argomento di come gestire i commenti, perchè non ho tempo per continuare a risponderti e sarei costretta ad eliminare i post.

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  4. E' un libro VERAMENTE INTERESSANTE. Vale la pena comperarlo e leggerselo tutto. Contiene inedite rivelazioni: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788873671602/liturgiae-cultor-et-amator-servi-la-chiesa.html

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. E' unitile anonimo del cappero che continui a mettere questo passo del sito VirgoMaria.
      Questo sito va visionato, e prima bisogna capire se è attendibile o se è portato avanti da gente tendenziosa. Se per esempio è tenuto da gente accordista o da filogiudei, o da caticanosecondisti, è normalissimo che sparino a zero contro Williamson. Quindi, prima di credere come le papere a qualunque patacca di trovi nel web, trovate pace, e dateci il tempo di verificare.

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    2. La verità è indipendente da chi la mostra.

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  6. Questo sito sta diventando impraticabile?
    E' quello che vorrebbero i provocatori modernisti...
    per costringerlo a chiudere.
    Farebbe comodo... ma noi non lo permetteremo.
    Come recita il titolo del thread "Se a causa di questo dovremo soffrire",
    sappiamo che alla fine vinceremo, perché Cristo ha vinto la morte.

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    1. Infatti carissimo....
      come vedi, il post a cui hai risposto era tendenzioso, ed è già sparito.

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  7. Leggo:
    “Mi si dirà anche: Lei sta contribuendo alla divisione della Tradizione.
    E io rispondo che l’unione deve stabilirsi intorno alla verità, cioè intorno alla fede cattolica.”

    Allora,
    chiedo
    c’è un’autorità che è al di sopra di Pietro, al quale Cristo ha dato le chiavi per aprire e chiudere?
    Certo, risponde il modernista, LA MIA COSCIENZA che mi fa valutare se quello che dice Pietro è la verità.
    Eccovi, non vi arrabbiate, che così si abbracciano le tesi di quelli che volete combattere, dei relativisti che prendono consenso da se stessi: ma chi dice che la loro coscienza sia retta? Ognuno di noi pensa che la propria coscienza sia nel vero.
    Ma, qualcun altro obietterà, che
    Pietro non è tale e la sede è vacante!
    Si va avanti e ci si ritorce nei dubbi.

    A me sembra che è meglio aderire al CREDO la Chiesa una, santa cattolica, apostolica
    E seguire il magistero di Benedetto XVI che ci aiuta a camminare nella storia.
    Intanto invito tutti a leggere le stupende catechesi del Santo Padre di oggi e di mercoledì scorso, che si troverà una pace e un equilibrio nel procedere verso la Meta.

    (Non voglio insegnar niente a nessuno, ma un consiglio spassionato non si nega a nessuno!)
    In Cristo Gesù
    Tenco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Volevo aggiungere quest'altra contestazione che si può fare:
      -Ma i Papi precedenti hanno detto questo, quello, ecc

      Io non sono in grado e non voglio farlo (anche se leggo tutto ciò che si scrive sull'argomento) lo studio approfondito del Magistero del 1800 o del 1900, che è stato la guida dei miei nonni e bisnonni;
      se Cristo mi ha dato il Suo Vicario per il 2012,
      quello ascolto:
      altrimenti, sarebbero bastate le lettere di San Pietro e neghiamo la verità del papato nella Chiesa, il che non è sedevantismo, ma la non esistenza del papato stesso, come diversi protestanti affermano!
      Tenco

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  8. Mons.Williamson va avanti senza problemi se viene contrastato continua la sua missione come Vescovo, l'esempio è buonissimo quindi mi da coraggio così come vedere gli altri fervorosi sacerdoti!
    manuel

    RispondiElimina
  9. Questo è quanto dichiarato da Padre Christian Bouchacourt, Superiore del Distretto
    -- Voglio precisare che questo viaggio è stato organizzato in totale indipendenza rispetto alla FSSPX. In verità, secondo le istruzioni lasciate dal nostro fondatore Mons. Marcel Lefebvre, solo il Superiore Generale, e quindi S. E. R. Mons. Fellay, può dare mandato ai vescovi ausiliari della FSSPX di effettuare una visita pastorale. Questa procedura non è stata rispettata, cosa che costituisce un grave atto contro la virtù dell’ubbidienza, ma anche una violazione della più elementare buona educazione. Oltre a questo, non è stato chiesto il consenso del Superiore del Distretto, come richiesto dagli Statuti della nostra Fraternità. Con quest’atto di estrema gravità, di cui gli organizzatori dovranno rispondere davanti a Dio, è venuta meno l’armoniosa collaborazione che esisteva fra la FSSPX e il monastero della Santa Croce. Infatti, molti fedeli sono stati ingannati e sono accorsi alle cerimonie e alle conferenze credendo che fossero state organizzate dalla FSSPX.
    Williamson sta lavorando a distruggere la FSSPX

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu invece stai lavorando alla distruzione della tua attività neuronale, e ci stai riuscendo benissimo! Parlo così perchè la tua malafede è talmente manifesta da non lasciare alcun dubbio.

      Williamson è stato invitato da un Monastero benedettino, simpatizzante della FSSPX ma non interno alla Fraternità e pertanto non sottomesso alle regole interne e al Superiore generale. Dire che questo Monastero avrebbe dovuto chiedere il permesso di invitare Monsignore al superiore di distretto è quanto meno assurdo, perchè è un'ingerenza bella e buona nelle attività del monastero stesso. Pertanto la visita del vescovo Williamson al monastero è un atto del tutto personale, che non richiedeva la supervisione di alcuno.

      Inoltre il fatto che questo monastero abbia avvertito i fedeli della Fraternità per andare ad ascoltare la predicazione del vescovo non mi pare nessun inganno: Williamson è un vescovo della Tradizione cattolica, questo nessuno può dimenticarselo da un giorno all'altro, quindi è normale che i fedeli tradizionali vadano volentieri ad ascoltare l'apostolato di un vescovo cattolico, oltretutto che parla chiaro e con una voce fuori da coro, non politicamente sottomessa ai poteri forti di questo mondo di tenebra.

      Quello che sta perpetuando da anni il Superiore Mons. Fellay ai danni di Monsignor Williamson è rumorosamente scandaloso:
      gli viene impedito di spostarsi da un posto all'altro,
      gli viene impedito di pubblicare commenti su Internet,
      gli viene impedito di predicare anche privatamente,
      gli viene impedito di celebrare le sante Cresime (motivo principale della sua ordinazione episcopale!),
      gli viene pefino impedito di assistere semplicemente alle ordinazioni effettuate dai confratelli vescovi, come è successo nel mese di giugno ad Econe,
      gli viene impedito di presentarsi al Capitolo Generale della Fraternità di cui fa parte,
      gli viene impedito di presentarsi ad ogni adunanza pubblica della Fraternità,
      gli viene impedita ogni attività umana e questo lo sta privando della sua dignità umana di vescovo!
      fra poco gli impediranno di mangiare e di bere!
      Tutto questo è totalmente anticristiano e semplicemente aberrante. E' un comportamento di un terrorismo psicologico che solo la grande statura di questo vescovo può sopportare in serenità, senza riceverne un dannoprofondo alla persona. Questa è vera e propria persecuzione! E Falley dovrebbe semplicemente scavarsi una fossa e nascondervicisi dentro per vergognarsi del suo indegno operato.

      Il motivo per cui Williamson non è stato ancora cacciato dalla FSSWPX, e probabilmente non lo sarà mai, è che l'astutissima volpe Fellay ha capito che tenendolo dentro lo può continuare a controllare e ad impedirgli ogni respiro e a rivendicare l'iniqua autorità su di lui. Diversamente, se Williamson fosse cacciato sarebbe anche libero da ogni obbedienza e potrebbe muoversi finalmente in modo assolutamente libero, cosa che spaventa moltissimo Fellay ed i suoi loschi amichetti ebreo-sionisti.
      Non c'è altro da dire.

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    2. speriamo che presto ci venga a trovare in Italia, ne abbiamo proprio bisogno!
      Un saluto caloroso ai due intrepidi difensori della vera fede; Gianluca ed Anna Rita
      CZC

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    3. Un abbraccio a te, carissimo, in Cristo Signore.

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  10. La dignità Williamson l'ha persa quando ha deciso di far comunella con i neo-nazisti che lo finanziano anche.

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  11. Questo anonimo delle 20:21 è disonesto e bugiardo. Ciò che dice non ha uno straccio di prova. Tant'è vero che l'ultima sentenza del tribunale tedesco sui fatti del nazismo e della shoah ha dovuto assolvere Mons. Williamson.
    Questo anonimo, se non fosse tale, meriterebbe una denuncia per calunnia.
    Questo per dire del livello di credibilità che possono avere questi nemici della Chiesa: ipocriti dalla culla.

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