Un altro esempio: " Spetta a voi, cari giovani, far sì che, nel vostro Paese e in Europa, credenti e non credenti ritrovino la via del dialogo. Le religioni non possono aver paura di una laicità giusta, di una laicità aperta che permette a ciascuno di vivere ciò che crede, secondo la propria coscienza. Se si tratta di costruire un mondo di libertà, di uguaglianza e di fraternità, credenti e non credenti devono sentirsi liberi di essere tali, eguali nei loro diritti a vivere la propria vita personale e comunitaria restando fedeli alla proprie convinzioni, e devono essere fratelli tra loro .
Una delle ragion d’essere di questo Cortile dei Gentili è quella di operare a favore di questa fraternità al di là delle convinzioni, ma senza negarne le differenze. E, ancor più profondamente, riconoscendo che solo Dio, in Cristo, ci libera interiormente e ci dona la possibilità di incontrarci davvero come fratelli (VIDEO-MESSAGGIO DEL SANTO PADRE, (DELLA NUOVA CHIESA CONCILIARE) BENEDETTO XVI NELLA SERATA CONCLUSIVA DEL "CORTILE DEI CRETINI" A PARIGI (24-25 MARZO 2011), 25.03.2011 )". Ebbene questo discorso non può venire da Pietro, difatti se fosse pronunciato dentro una satanica loggia massonica sarebbe ampiamente applaudito.
Molte persone emminenti, in primis monsignor Gherardini, gli hanno chiesto di dimostrare teologicamente la reale continuità della dottrina conciliare con quella pre conciliare, ma egli non lo ha ancora fatto perchè è impossibile, la stessa dottrina, dogmatica, pre conciliare li inchioderebbe al muro come modernisti traditori di nostro Signore in quanto, come diceva monsignor Lefebvre: " hanno un orrore istinitvo al Dogma".
al priorato di Saint-Louis-Marie Grignon de Montfort
a Gastines, in Francia
16 settembre 2012
Nella prima parte, Mons. Tissier de Mallerais ha raccontato la storia di Mons. Lefebvre e della Fraternità, perché «il suo spirito è la sua storia», ed l’ha conclusa dicendo che alla fine della sua vita, Mons. Lefebvre era in pace, perché aveva sistemato ogni cosa per assicurare la continuazione delle sue opere.
Non si possono cedere le armi in piena battaglia, non cercheremo l’armistizio mentre la guerra infuria: con Assisi 3 o 4 l’anno scorso; con la beatificazione di un falso beato, il Papa Giovanni Paolo II. Una cosa falsa, una falsa beatificazione. E con l’esigenza, ricordata continuamente da Benedetto XVI, di accettare il Concilio e le riforme del magistero post-conciliare.
Egli lo ha ripetuto continuamente. E lo aveva detto a Mons. Fellay già in occasione dell’udienza accordatagli nell’agosto del 2005: per essere cattolici bisogna accettare il Concilio e le sue riforme e il magistero dopo il Concilio. E questo è noto pubblicamente poiché Mons. Fellay rilasciò allora un’intervista in cui spiegava cosa fosse accaduto.
Ed ecco che nel 2012, sei anni dopo, il Papa riprende i contatti con noi per proporci una soluzione d’oro, una prelatura personale, che già lo stesso Mons. Lefebvre aveva proposto al cardinale Gagnon. Era stata una iniziativa di Mons. Lefebvre, che aveva detto: “Ecco, se voi ci accordate un vescovo, potremmo fare della Fraternità San Pio X una prelatura personale che includa le opere amiche”: i Domenicani, i Cappuccini, le Domenicane, i Benedettini, le Benedettine…, tutta la famiglia della Tradizione.
Evidentemente, nel 1988 la Santissima Vergine non aveva voluto che questo accadesse, poiché nello spazio di una notte tutto finì: il 5 maggio Mons. Lefebvre aveva firmato e la mattina del 6 maggio era finito tutto. L’accordo del 1988 non è durato più di 10 ore. Ebbene, l’accordo immaginato nel 2011-2012 è durato sei mesi, non è stato benedetto dalla Santa Vergine. Abbiamo recitato rosari su rosari, e continuiamo, e facciamo bene, ma la Santissima Vergine evidentemente non ha appoggiato questa idea. Non ha seguito questa strada, poiché il 30 giugno – è un segreto che vi rivelo, ma che sarà reso pubblico – il 30 giugno del 2012 il Papa ha scritto di suo pugno una lettera al nostro Superiore generale, Mons. Fellay: “Le confermo effettivamente che per essere veramente reintegrati nella Chiesa – tralasciamo questa espressione – occorre veramente accettare il concilio Vaticano II e il magistero post-conciliare”.
Si tratta propriamente di un punto d’arresto, poiché per noi non è accettabile, e non possiamo firmare una cosa così. Si possono fare delle precisazioni, perché il Concilio è così ampio che vi si possono trovare delle cose buone, ma non è questo l’essenziale del Concilio.
Su cosa va analizzato il Concilio? Su tre documenti: la libertà religiosa, l’ecumenismo e la collegialità.
L’ecumenismo, che fa rispettare i valori di salvezza delle false religioni e del protestantesimo, delle cose false.
E poi la libertà religiosa, che lasia volentieri costruire liberamente delle moschee nei nostri paesi.
È tutto quello che posso dirvi e non penso che Roma cederà. La Roma modernista insisterà con noi, è inevitabile. Sono decisi, sono perseveranti, vogliono condurci al Concilio, e allora preghiamo.
Mai accetterò di dire: “Il Concilio, se lo si interpreta bene, forse lo si potrebbe far corrispondere con la Tradizione, si potrebbe trovare un significato accettabile”. Non accetterò mai di dirlo. Sarebbe una menzogna, e non è permesso dire menzogne, anche se si tratta di salvare la Chiesa.
Io vi dico ciò che penso. E penso anche che voi non dovete avere paura, perché non sono il solo a pensarla così nella Fraternità.
E poi, ecco, dobbiamo avere fiducia nella Santa Vergine che ci ha trattenuti dal fare un passo molto sbagliato, è vero. Quest’anno Ella ci ha impedito di fare questo passo sbagliato, non ha voluto saperne di questa storia dell’accordo. Cioè del fatto che andassimo a Roma a sottometterci alle autorità conciliari. Certo, si tratta delle autorità della Chiesa, il Papa è il successore di Pietro, ma egli è anche il rappresentante di questo sistema di Chiesa, che imbavaglia la Chiesa, che paralizza la Chiesa, che avvelena la Chiesa, il rappresentante di ciò che si chiama, per comodità di linguaggio, la Chiesa conciliare. Non è un’altra Chiesa, è un nuovo tipo di Chiesa, è una nuova religione che è penetrata nella Chiesa cattolica, col sostegno dei papi e di tutta la gerarchia, di tutti i vescovi, salvo alcune rarissime eccezioni.
Come volete, cari fedeli, che noi ci sottomettessimo ad una tale gerarchia? Sarebbe stato impossibile collaborare, sarebbe stata una paccottiglia, una menzogna. Mai vremmo potuto collaborare e saremmo stati perseguitati senza sosta, minacciati dai vescovi e da Roma.
Come volete che saremmo sopravvissuti in tali condizioni? Con l’obbligo di firmare un testo, un testo menzognero, ah, no!
Ecco, questa è la mia determinazione come vescovo della Fraternità e penso che questa sia la determinazione di tutti.
Allora, si è svolto questo Capitolo generale che abbiamo riunito nel mese di luglio, e lì abbiamo preso delle decisioni molto dolci, morbide, come si dice. Cioè, presentare a Roma degli ostacoli tali che Roma non osi più importunarci, porre delle condizioni praticamente irrealizzabili per impedire che ci facciano delle nuove proposte.
Ma il demonio è maligno, e io penso che essi ritorneranno all’attacco e io mi preparo delicatamente anche a difenderci e la Fraternità si difenderà.
Mons. Fellay ci ha presentato questo a Ecône, al ritiro sacerdotale, e io posso dirvi confidenzialmente - ma visto che è registrato non vi dirò niente (tutti ridono) - che egli ci ha rivolto delle parole quanto meno un po’ consolanti. Ecco cosa vi posso dire, un po’ consolanti e un po’ incoraggianti.
Su questo, affidiamoci alla Vergine Immacolata, immacolata nella sua fede, come diceva il Papa San Pio X. Ella potrà mantenerci integri e conservare in noi questo spirito di lotta, che è lo spirito della Fraternità San Pio X. Lo spirito del combattimento per la fede, per la Messa, per il sacerdozio e per Cristo Re.
Ecco l'esempio del "cortile dei cretini" ideato da dei cretini pergiunta con il grembiulino massonico:
Articolo di Francesco Colafemmina.
IL CORTILE DI RAVASI E L'UMANITARISMO DEL FUTURO SEGRETARIO DI STATO
Per darvi un'idea di come la Chiesa Cattolica si presenta alla comunità internazionale, ecco un illuminante estratto del discorso:
" Il preambolo e il primo articolo della Carta delle Nazioni Unite, insieme con tutta la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, sono il risultato di un lungo processo giuridico e politico, che iniziò con l’incontro della ragione teorica e filosofica della cultura greca con la ragione giuridica e pratica dei Romani, a cui poi si sono aggiunti altri elementi, come la sapienza ebraico-cristiana, il diritto di altri popoli europei, il diritto canonico con i suoi sviluppi, le elaborazioni medievali e rinascimentali dei filosofi ebrei, arabi e cristiani e, infine, il contributo della filosofia illuminista e degli sviluppi politici prodotti dalle Rivoluzioni del secolo XVIII°. Si è configurato così uno statuto dei diritti fondamentali dell’uomo, riconoscibile anche dalle culture non europee e non mediterranee, il quale, dopo le tragiche guerre del secolo XX°, è stato adottato dalla comunità internazionale come fondamentale pietra di paragone per il riconoscimento della legittimità di qualsiasi attività giuridica o politica. Pertanto, è alla luce di questa complessa, ricca ed articolata stratificazione, che è al tempo stesso storica, giuridica e filosofica, che gli inviolabili e inalienabili diritti dell'uomo possono e devono essere apprezzati come l’essenza della legge, a cui devono far riferimento le regole."
In tutto ciò Dio che posto ha? E' un mero retaggio culturale? E' un fantasma storicamente determinato? Non è dato saperlo. Ma questo è niente rispetto alla ben più grave sperimentazione vanesia di chi con la scusa di promuovere Dio, in realtà lo svilisce a materia di commercio, vi lucra l'espansione del proprio io. Così si prepara per il 5 ottobre un "happening" che vedrà la partecipazione di illustri gran maestri, a cominciare dal Presidente-SommoPontefice della Repubblica Giorgio Napolitano, passando per Umberto Veronesi (quello che "l'amore omosessuale è più puro di quello etero perché non è volto alla procreazione"), Giulio Giorello, Umberto Galimberti, Umberto Eco, Ermanno Olmi... Che barba, che noia... Ecco a voi la Kultura della quale Ravasi ha bisogno per apparire davvero un Cardinale illuminato e à la page.
Eppure per capire l'avanzato stadio di deterioramento dottrinale del suddetto illuminato, basterebbe ascoltare o meglio leggere le strofe (alcune, perché il resto è una palla inaudita) dell'Inno del Cortile dei Gentili. Sì, il Cortile ha un Inno! A cantarlo non sono galline o oche che si presume pascolino in un cortile. Si tratta invece di un'ideazione di un residuato bellico degli anni '80, uno dei figli della Famiglia Kelly. Sentite un po' (e rabbrividite) dinanzi a questi versi degni di Coelho o della Profezia di Celestino, perfetta sintesi di gnosi e new age che la dice lunga sulla preoccupante condizione di una Chiesa lontana dai fedeli, in preda piuttosto ad uno stizzito disprezzo per le forme tradizionali di espressione della fede, e assai più attratta dall'ondivaga spiritualità che parte dall'uomo non per raggiungere un Dio noto e da adorare, ma per riscoprire la divinità nascosta nell'uomo stesso:
Bravo Don Tissier! Anche dire che non ce rottura come dice Benedetto XVI, é una menzogna!!!
RispondiEliminaGià,già! D'accordo!
RispondiEliminaQuel che sempre mi stupisce è però questo atteggiamento di sottomissione al pontefice, per poi dire che non segue la Tradizione ed è fuori dal cattolicesimo...Ma allora che razza di pontefice è ?
Boh! Misteri della psiche umana oppure mancanza di coraggio a dichiarare quel che voleva dichiarare Lefebvre, ma non fece in tempo a fare: la sede è vacante, ma con delicatezza dirlo ai fedeli, per non scandalizzarli.
"papa della nuova chiesa Conciliare" SI', mi sta bene!
RispondiEliminaSuona molto bene e reale invece che "papa della Chiesa cattolica".
Un papa della Chiesa Cattolica avrebbe come impegno il rispetto e la prosecuzione della tradizione, non l'aggiustamento e l'accordo con deicidi, massoni e logge varie...e non riceverebbe con tutti gli onori in Vaticano i massoni più quotati ed influenti del mondo (vedere foto di Ratzinger sorridente con membri del B'rnai-B'rith)