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sabato 27 aprile 2013

Don Matthieu Salenave, FSSPX rifiuta il suo iniquo processo canonico, a causa dei metodi oltraggiosi di Menzingen...

http://lucasalvadalena.files.wordpress.com/2010/01/doppia-faccia-blog.jpg
 
Oramai i cosidetti "responsabili della Fraternità San Pio X" hanno raggiunto il colmo delle brutte figure che oramai sono state quasi tutte portate alla luce. Da una parte dichiarano, mentendo, che sono fedeli alla linea di Monsignor Lefebvre e dall'altra perseguitato i Sacerdoti e i fedeli contrari all'ignobile "accordismo" portato avanti con gli assasini della fede Conciliare in maniera occulta ed evidentemente contro la fede. Evidentemente codesti personaggi hanno una condotta doppia ed immorale. Potremmo consigliare agli attuali reponsabili "accordisti" di farsi un giro per le varie spiagge della Francia e dell'Italia e sotterarsi in un bel buco...

Fonte: Unavox...
 26 aprile 2013


Comunicato del sito francese La Sapinière:


Sulla vicenda di uno dei sacerdoti della Fraternità San Pio X che erano incorsi nelle sanzioni della Direzione, in seguito alla pubblicazione di una “Lettera aperta a Mons. Fellay”. A questa lettera aveva fatto seguito un “Comunicato del Superiore di Francia”, nonché una “Circolare ai Superiori” del Segretario Don Thouvenot, con la quale si rendeva nota l'istruzione di un processo canonico a carico di Don Olivier Rioult, Don Nicolas Pinaud e Don Matthieu Salenave. Su questa lettera abbiamo pubblicato un nostro commento.

Ove qui si fa riferimento al sito francese antimodernisme.info, costituito da chierici e laici della Fraternità per opporsi al progetto di accordo pratico con Roma, senza preventivo accordo dottrinale, si tenga presente che tale sito è stato sostituito dal sito La Sapinière.



Don Matthieu Salenave




Don Olivier Rioult


Don Nicolas Pineaud

Su Cor unum n° 104 del marzo 2013, è stata pubblicata una lettera di scuse di Don Matthieu Salenave in cui egli «riconosce il carattere rivoluzionario» della sua iniziativa. In questa lettera, datata 9 marzo, il valoroso Don Salenave si accusa di «aver partecipato al sito antimodernisme.info», di aver «continuato a collaborare con questo sito dopo il Capitolo» invece di aprirsi ai suoi Superiori. La sua prima colpa sarebbe stata di «mancare di franchezza» nei confronti di Mons. Fellay. Egli si accusa anche di non aver saputo «fermare» i suoi confratelli «nella loro folle iniziativa». Sarebbe stato «accecato», ecc. ecc.  Di conseguenza egli accetta «di buon grado le sanzioni meritate per tali comportamenti».
Si sapeva che le comunicazioni di Menzingen si ispirassero ad una dialettica perversa, ma si ignorava che potesse giungere a praticare dei metodi totalitari come la tortura psicologica.
Questa lettera era privata, ed era stata scritta sotto forma di confessione ad un Padre, in un momento di debolezza, dopo aver subito delle pressioni psicologiche.

Dopo la sua messa in quarantena, Don Salenave era stato sollecitato tre volte, da Don Thouvenot, a scrivere una lettera ufficiale di scuse. Il Segretario generale voleva conoscere i nomi dei sacerdoti e dei laici traduttori dei testi in lingua straniera… Le lettere di scuse di Don Salenave sfortunatamente non sono piaciute a Don Thouvenot. Si decise allora, senza che la Casa Generalizia recedesse da un tale ignobile procedimento, di divulgare, senza avvisare e senza consultare Don Salenave, la lettera privata che egli aveva scritto al solo Superiore.

Don Salenave è crollato; nessuno può biasimarlo e tanto meno accusarlo. Il suo percorso sacerdotale senza macchia non è stato tranquillo; i suoi nervi sono stati messi più volte a dura prova, e qui è il caso di tacere le miserie umane che gli hanno fatto subire delle persone malvagie. Ma se il tutto è stato perdonato, sono rimasti i segni e una debolezza nervosa.

In queste condizioni,  di fronte all’ingiustizia del decreto penale che lo ha travolto (7 marzo), malgrado la parola data dal suo superiore Don Wailliez, a nome della Casa Generalizia, che non avrebbe subito delle sanzioni (15 febbraio);
di fronte alla privazione del suo ministero dottrinalmente corretto e spiritualmente fruttuoso;
di fronte alla dolcezza ingannevole di Don Wailliez e ai rimproveri pieni di umanità di Don Petrucci;
di fronte la tristezza di un avvenire oscuro;
di fronte all’angoscia di un mondo in cui tutti i riferimenti sono da rifare, dove gli amici sono i nemici;
di fronte all’orrore di essere riconosciuto colpevole quando si sa di essere innocente…

Di fronte a tali condizioni, era crudele fare ancora pressioni, affrettare l’esigenza delle scuse, ed era inappropriato chiedere un’autoaccusa alla maniera maoista… In queste condizioni, è quasi inevitabile che in un momento di debolezza si possa cedere ed accondiscendere.

Perfino i migliori conoscono dei momenti di depressione passeggera. La storia delle prigioni è piena di lettere come questa. Menzingen è arrivata a procurarsene una e Mons. Fellay è stato felice di farla leggere ai suoi sacerdoti. L’onta di una tale azione ricade interamente sulla Casa Generalizia, quella che diceva ai Superiori del Benedettini, dei Domencani e dei Cappuccini: «Si sa che ci sarà qualche rottura, ma si andrà fino in fondo».

Questa apparente vittoria di Menzingen, questo spettacolo di un «sacerdote desolato» che si adegua, disonora in realtà la causa dei vincitori e nasconde una reale disfatta. Essi hanno osato utilizzare dei procedimenti distruttivi della personalità, sono veramente pronti a tutto e davvero andranno fino in fondo…

Di fronte a tanta crudeltà, disonestà e duplicità… Don Salenave ha rifiutato il processo iniquo che gli si preparava.

Egli ha lasciato l’Italia e ha trovato asilo a (xxx), dove si riposerà e riprenderà le forze, prima di riprendere la buona battaglia della fede.
Lasciando il Priorato di Albano, ha lasciato sul suo tavolo una lettera datata 25 aprile 2013:

«Ho lasciato il priorato questo pomeriggio per raggiungere i confratelli della Resistenza all’accordo. Sono rimato indignato per la diffusione della mia lettera di scuse, a carattere esclusivamente confidenziale. Non posso quindi sperare niente da un processo che cerca unicamente di sporcare coloro che resistono all’accordo e di abbellire quelli che vogliono ricongiungersi con la “Roma a tendenza modernista”. Rimpiango sinceramente quella lettera di scuse, che ho redatto in tutta fretta e in un momento di confusione, che esagera e falsa ciò che io penso veramente della mia azione. Io non rimpiango niente di Antimodernisme.info.

«In Gesù e Maria.
«Abbé Matthieu Salenave.»

2 commenti:

  1. L'angelo di don Matthieu è riuscito ad inserirsi, aiutarlo ed ispirarlo!

    E' proprio vero che ormai sono alla frutta gli pseudo-capi e pseudo-fratelli della "fratellanza", tanto che ormai sono degli aguzzini delle anime ed approfittano di ogni debolezza o paura per cercare di raggiungere i loro fini umani.
    "Ma Gesù aveva altri obiettivi..." diceva la beata Emmerick.
    Quindi il loro crollo totale preluderà alla rinascita di una resistenza cattolica più forte e più diffusa di quanto era diffusa la Fraternità nel mondo.
    Fellay, Thouvenot ed altri nomi del genere, saranno seppelliti dalla Storia !
    Attendo il momento con impazienza, mentre Roma ha già i giorni contati per la miseria che l'attanaglia anche con il tacere su nomine di politici che sono la vergogna di fronte a Dio ed ai cristiani.
    "E' la desolazione dei luoghi santi" Desolazione da cosa ? Dallo Spirito !

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    Risposte
    1. Oilà caro Mardu, scusa l'OT, ma te le sei viste le "cresime" dello Svescovodiroma Orgoglio? E sti quattro pestaletame di cui sopra che fanno gli Jagoda e Beria in sedicesimo, per salire sul carro conciliare... Mah...

      Elimina

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