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mercoledì 10 aprile 2013

COME SCORDARSI DELL'"EMERITO MODERNISTA" CHE E' RATZINGER...Ennesima testimonianza degli usurpatori modernisti che hanno occupato il Vaticano durante il diabolico Conciliabolo Vaticano II...


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 L'abdicante "emerito modernista" Ratzinger nell'incontro con il suo compagno di merende, vescovo"Bergoglio"...

Città del Vaticano, 9 apr. "Il concilio Vaticano I ebbe luogo proprio nel momento in cui, al termine della guerra franco-tedesca, sorsero due nuovi grandi stati nazionali: la Germania e l'Italia. Contemporaneamente lo Stato della Chiesa, il potere temporale del papato, scomparve definitivamente dalla carta geografica e dalla nostra storia. In quel momento il Vaticano I mise in luce la veste puramente spirituale, libera da ogni zavorra temporale, del papato, la descrisse nuovamente partendo dalla sequela del Cristo privo di potere terreno anche nella successione, così come anche Pietro, il pescatore, lo aveva seguito, senza alcun potere, fino alla crocifissione a Roma". Così Benedetto XVI in un testo inedito su Concilio vaticano I e Concilio vaticano II pubblicato dall''Osservatore romano'. Il documento è un'omelia pronunciata da Ratzinger il 13 luglio 1997 a Marktl am Inn, suo paese natale, è contenuta nel libro 'L'abc di Joseph Ratzinger' (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2013, pagine 287, euro 15), curato dal presidente dei vescovi tedeschi Rober Zollitsch. "Da tutto questo - prosegue Joseph Ratzinger - possiamo quindi provare un po' di sollievo e di cordoglio riguardo al passato: sollievo per il fatto che è venuto meno molto di quello per cui ci si compiaceva; forse anche cordoglio per qualcosa che si sarebbe voluto conservare. E' importante però che nel momento in cui il principio della nazione celebrò il proprio trionfo, quando la nazione veniva perfino adorata, il Concilio le contrappose il principio dell'unità. La nazione è un valore, non lo si vuole contestare. Ma laddove viene assolutizzata essa diventa pericolosa".

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