I “numeri” della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera che si terrà il prossimo 27 ottobre ad Assisi, a 25 anni dal primo storico incontro. Oltre alle denominazioni cristiane, ci saranno musulmani, indù, buddisti, scintoisti, jainisti, Sikh, Bahai, Zoroastriani, rappresentanti delle religioni tradizionali e, per la prima volta, invitati non credenti.
Città del Vaticano (AsiaNews)
La cristianità sarà rappresentata da 31 delegazioni, l’ebraismo dall’
International Committee on Interreligious Consultation, dal Gran Rabbinato di Israele e altre organizzazioni ebraiche di carattere internazionale. Ci saranno anche 5 personalità Indù, 3 jainisti, 5 Sikh, 1 Zoroastriano, 1 Bahai, 67 Buddisti, di cui 16 capi-delegazione provenienti dal 11 Paesi, tra i quali anche la Cina Popolare; dalla Corea del Sud verrà il presidente dell’Associazione del Confucianesimo, da Hong Kong il presidente dell’Associazione del Taoismo, dal Giappone 2 delegazioni scintoiste e 4 esponenti delle Nuove religioni. I musulmani saranno 48, provenienti da Giordania, Israele, Egitto, Libano, Algeria, Marocco, Iran, Turchia, Arabia Saudita, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Azerbaigian, Tajikistan, oltre che da alcuni Paesi occidentali. Attesi esponenti delle religioni tradizionali di Africa, America e Asia e 4 “invitati” non credenti. Gli Stati in tal modo rappresentati saranno più di 50.
Sono i numeri della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la giustizia e la pace nel mondo che si terrà ad Assisi il prossimo 27 ottobre, illustrati questa mattina in Vaticano. La Giornata – ha detto il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace – ha come tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” e ha “l’obiettivo di mostrare, con semplicità, che da uomini religiosi e di buona volontà, si desidera offrire il proprio particolare contributo per la costruzione di un mondo migliore, riconoscendo al tempo stesso la necessità, per l’efficacia dell’azione, di crescere nel dialogo e nella stima reciproca”.
Voluto da Benedetto XVI per i 25 anni dalla prima Giornata di Assisi, l’incontro “vuole essere un sogno che continua e diviene sempre più realtà: ognuno insieme all’altro, non più uno contro l’altro; tutti i popoli in marcia da diversi punti della terra, per riunirsi in un’unica famiglia”. Così, l’esperienza di Assisi 2011, oltre che nel segno della preghiera e del digiuno, avrà anche “la cifra del pellegrinaggio, che implica ascesa, purificazione, convergenza verso un punto superiore, assunzione di un impegno comunitario”.
Il 27 ottobre, le delegazioni partiranno dal Vaticano, in treno, insieme col Papa, alle 8 del mattino. Dopo l’arrivo in Assisi, alle 9.45, ci si recherà presso la Basilica di S. Maria degli Angeli, dove avrà luogo un momento di commemorazione dei precedenti incontri e di approfondimento del tema della Giornata. Previsti, tra gli altri, gli interventi del patriarca ecumenico Bartolomeo I, dell’ Arcivescovo di Canterbury, dott. Rowan Douglas Williams, del segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, rev. Olav Fykse Tveit, del segretario generale della Conferenza internazionale delle scuole Islamiche, del rappresentante Gran rabbinato d’Israele, rabbi David Rosen.
Seguirà un “pranzo frugale”, condiviso dai delegati, che “intende esprimere il ritrovarsi insieme in fraternità e, al tempo stesso, la partecipazione alle sofferenze di tanti uomini e donne che non conoscono la pace”.
Sarà poi lasciato un tempo di silenzio, per la riflessione di ciascuno e per la preghiera.
Nel pomeriggio, tutti parteciperanno a un pellegrinaggio verso la basilica di San Francesco. Si svolgerà in silenzio, lasciando spazio alla preghiera e alla meditazione personale. Di fronte alla basilica si terrà il momento finale della giornata, con la rinnovazione solenne del comune impegno per la pace. Tra gli interventi, anche quelli di Aleksandr del Patriarcato di Mosca, del rev. Setri Nyomi della Comunione mondiale delle Chiese riformate, di musulmani. L’islam ad Assisi vedrà, tra gi altri la presenza di rappresentanti del re dell’Arabia Saudita, il viceministro dell’Educazione, Faisal Al Muammar, del re del Marocco, il ministro delle Pie fondazioni e degli Affari islamici, Ahamd Tawfiq e di un membro della famiglia reale della Giordania, il principe Ghazi bin Muhammad.
Il rientro in Vaticano è previsto per le 20.30.
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Esempio di preghire interreligiosa sullo spirito di "Assisi" tratta dal ridicolo sito Francescano:
Spirito d'Assisi
Questa preghiera si basa su tre idee convergenti. La preghiera si collega innanzitutto alla Giornata Mondiale per la Pace attraverso il silenzio. La preghiera infatti esplora che cosa siano il silenzio e il peccato. Il quadro nel quale è pensata la preghiera è la comprensione delle diverse “direzioni”. Le letture aiutano ad orientarsi e precisano una nuova identità: quella di “ambasciatori di pace e di riconciliazione” capaci di rompere il silenzio portando su di sè il Tau - terzo elemento attorno al quale ruota la preghiera- simbolo dell’adempimento della volontà di Dio.
INTRODUZIONE
Preghiera Ecumenica
“Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro". (Mt 18,20)
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio( Gv 14,13)
Non c’è incoraggiamento più grande per ogni cristiano che aspiri alla pace di questi passi della Scrittura dove Cristo ci invita a riunirci nel suo nome, alla sua presenza, mettendo da parte, per un momento, le poche cose che ci dividono per unirci attorno al comune desiderio della pace. La preghiera che segue, composta da Fra Brian Terry (Frate dell’Atonement) può essere utilizzata in un incontro ecumenico per esprimere quel desiderio sempre più ardente e quell’insistenza che si deve fare ancora più urgente, per la costruzione della pace ai nostri giorni.
NELLO SPIRITO DEL TAU…
(Le campane suonano lentamente mentre entrano i sette rappresentanti. La scelta dei sette riflette l’immagine del banchetto escatologico dove tutti i popoli saranno chiamati alla stessa mensa nella Gerusalemme celeste. Come riferimento possiamo guardare alle Catacombe di San Callisto e agli affreschi dei cristiani delle origini. Il numero sette era considerato il numero della perfezione, la cifra del compimento).
CI SI RIUNISCE IN SILENZIO
Rappresentante 1: Ci raccogliamo qui in silenzio, in comunione con tutti coloro che pregano ad Assisi.
Il nostro silenzio qui… fa eco al silenzio dei leader del mondo che tacciono, non fanno sentire la loro voce e non lavorano per la pace. Fa eco anche alle nostre comunità silenziose e troppo preoccupate del loro benessere per lasciarsi coinvolgere. Fa eco ai nostri cuori silenziosi che hanno dimenticato i doni di cui Dio ci ha ricolmati.
Noi non siamo stati creati per il silenzio. Dobbiamo sempre ricordare che, provenienti dalle direzioni più diverse, siamo in realtà un dono gli uni per gli altri.
INVITO ALLA PREGHIERA DI LODE E DI RINGRAZIAMENTO
Il nostro invito alla lode ci sollecita a considerare i nostri punti di vista e le nostre provenienze come un dono. Questo invito alla lode è basato su una preghiera dei Nativi d’America adattata da Fra Paul Ojibway, SA)
(Si mette l’incenso sulla brace prima che ogni rappresentante legga la sua parte)
Rappresentante 3: Creatore del Nord, ti offriamo questo dono in onore delle lotte e della perseveranza nei giorni invernali. Ringraziamo e onoriamo i popoli del Nord: la loro vita e le loro tradizioni spirituali ci insegnano come vivere. Tutti noi desideriamo affrontare le sfide di questo tempo complesso e confuso. Fa’ che possiamo trovare la forza e il senso del vivere nell’incontro con te e con il prossimo e rendici capaci di trovare nuovi modi per sostenerci e incoraggiarci a vicenda tutte le volte che ci sentiamo persi.
Rappresentante 4: Creatore del Sud, ti offriamo questo dono in onore della rinascita che avviene ogni primavera. Ringraziamo e onoriamo i popoli del Sud: la loro vita e le loro tradizioni spirituali ci insegnano come vivere. Tutti noi desideriamo ritrovare le nostre forze e il nostro nutrimento nella sorprendente sovrabbondanza della vita. Fa’ che impariamo a ricevere ogni dono con rispetto, onore e umiltà e rendici capaci di generare comprensione e di incoraggiare nuove leadership. Grazie per il dono di ogni persona che ha scelto di seguire Cristo.
Rappresentante 5: Creatore dell’Occidente, ti offriamo questo dono in onore della fine di ogni giorno, come compimento dei nostri impegni quotidiani. Ringraziamo e onoriamo i popoli dell’Occidente: la loro vita e le loro tradizioni spirituali ci insegnano come vivere. Tutti noi desideriamo vincere la paura di fronte a ciò che finisce al termine del giorno e di ogni stagione così da condividere la saggezza che abbiamo appreso nel percorrere il tuo cammino. Fa’ che possiamo trovare, nelle nostre oscurità, il coraggio di cercare una nuova aurora nell’attesa e nella speranza di raggiungere la pienezza del cuore, della mente e dello spirito.
Rappresentante 6: Creatore del mondo, offriamo questo dono alla nostra madre terra, che ci nutre in tutto – per i doni delle creature animate, per tutto ciò che cresce per alimentarci, per gli elementi che rendono possibile la vita: luce, acqua, aria fuoco. Siamo grati perché ci doni sempre tutto ciò che è necessario per vivere con onore, rispetto, dignità e umiltà. Noi non siamo in grado di creare ciò che tu ci doni in abbondanza in ogni stagione. Ti preghiamo affinché impariamo a prenderci cura dei tuoi doni per esserne solamente i dispensatori. Fa’ che i nostri cuori inneggino con gratitudine perché in ogni generazione troviamo in te la nostra dimora e il nostro rifugio.
Rappresentante 7: Creatore dei cieli, ti offriamo questo dono affinché possiamo trovare gioia nelle nostre anime mentre danziamo tra le stelle e conosciamo il tuo amore, la tua cura e la tua compassione. Ti preghiamo di accogliere le nostre suppliche dall’Est all’Ovest, dal Nord al Sud, dalle profondità alle altezze della tua creazione. Al cuore della nostra vita fa’ che troviamo ancora la forza di vivere in comunione, come fratelli, il dono della tua creazione. Ti preghiamo affinché insieme possiamo percorrere la strada che conduce alla tua casa, in ogni stagione e per tutte le generazioni.
Tutti i presenti leggono insieme
Creatore nostro, dall’Est all’Ovest donaci pace. Creatore nostro, dal Nord al Sud donaci pace. Creatore nostro, dalle altezze alle profondità donaci pace. Creatore nostro, dalla nascita alla morte donaci pace. Creatore nostro, dalla separazione alla riconciliazione donaci pace. Creatore nostro, dal dubbio alla speranza donaci pace. Creatore nostro, dall’alienazione all’unità donaci pace. Creatore nostro, dal sacrificio di tuo Figlio alla grazia del tuo Spirito, donaci pace, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
PAROLA DI DIO
Leader 1: Ora lasciamo che la Parola di Dio rompa il silenzio e risuoni in tutte le direzioni così che ogni uomo possa ascoltare la Buona Notizia e camminare nella pace e nella benevolenza di Dio.
Così dice il Signore:
"Il cielo è il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore.
Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi trema alla mia parola”
Isaia 66, 1-2
I VANGELI PARLANO (Tutti cantano l’Alleluja o una acclamazione al Vangelo. Durante l’Alleluja i lettori del Nord, del Sud, dell’Est e dell’Ovest si fanno avanti per proclamare la Parola da tutte le direzioni della bussola
Rappresentante 2: Matteo 12,15-21
Rappresentante 3: Marco 9,14-29
Rappresentante 4: Luca 6,37-42
Rappresentante 5: Giovanni 7,37-39
MEDITAZIONE
(Scegliere una persona che tenga una breve meditazione)
RICHIESTA DI PERDONO
Rappresentante 6: Fratelli e sorelle, preghiamo non solo per la pace nel nostro mondo, ma affinché noi stessi possiamo essere strumenti di quella pace di cui il mondo ha bisogno. Dobbiamo tuttavia chiedere perdono per tutte le volte che non abbiamo compiuto la volontà di Dio. Ricordiamoci che dobbiamo innanzitutto chiedere il perdono per poter essere perdonati. Riconosciamo la bontà di Dio, che è nostro Padre e riconosciamo i nostri peccati, così da poter ricevere il perdono di Dio misericordioso. Riconosciamo che abbiamo scelto il silenzio invece di ascoltare la Parola di Dio e di accogliere il grido dei figli di Dio che sono vittime di ingiustizia (Adattato dal rito della riconciliazione di Penance)
Rappresentante 6: Preghiamo con fiducia Cristo nostro Redentore. Egli è il Buon Pastore che ci cerca quando ci siamo persi nel peccato e ci riconduce a Lui con gioia
(dopo ogni intenzione tutti rispondono: Signore pietà)
- Attraverso la tua morte ci hai resi una cosa sola con il Padre e ci hai donato la salvezza: Signore pietà
- Sei morto e risorto e siedi alla destra del Padre da dove intercedi per noi: Signore pietà
- Ci hai ammonito dicendo che se pecchiamo gli uni contro gli altri pecchiamo contro di te, guariscici dalla nostra arroganza così che non ci feriamo a vicenda: Signore pietà
- Da ricco che eri hai scelto di farti povero per la nostra salvezza; donaci di vivere con semplicità così che possiamo diventare ricchi di te: Signore pietà
- Sei venuto nel mondo per salvare i peccatori: dona a tutti a noi la salvezza in questo giorno e rendici testimoni, per tutti, della tua Buona Notizia: Signore pietà
- Hai donato te stesso per la salvezza di tutti, fa’ che possiamo donare noi stessi e diventare così i tuoi ambasciatori di riconciliazione, guarigione e servizio: Signore pietà
- Gesù, tu sei la via al Padre, perdonaci per tutte le volte che diamo scandalo ai più piccoli invece di costruire le vie della pace: Signore pietà
- Hai distrutto la morte e hai portato luce ad ogni vita: riempi i nostri cuori con la sovrabbondanza dello Spirito Santo: Signore pietà
- Sei morto affinché coloro che credono in te non muoiano ma abbiano la vita eterna; fa’ che moriamo alla nostra indifferenza, all’egoismo, all’amarezza e alla crudeltà: Signore pietà
- Hai il potere di rimettere i peccati sulla terra, fa che sentiamo il peso dei nostri peccati, affinché possiamo comprendere la grandezza del tuo amore: Signore pietà
- Verrai a giudicare i vivi e i morti: aiutaci a perseverare nel tuo servizio fino al giorno della tua venuta Signore pietà
Rappresentante 6: Chiediamo ora a Dio Padre di perdonare i nostri peccati e di renderci capaci di perdonare coloro che hanno peccato contro di noi
Tutti:
O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi fede retta, speranza certa,
carità perfetta e umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà. Amen
(Preghiera di San Francesco per il discernimento)
RITO DELLA MISSIONE
Il “Tau” è un simbolo conosciuto da molto tempo. La sua presenza si rileva in diversi luoghi nella sfera della cultura Mediterranea. Sia nella lingua fenicia che in ebraico, il tau è l’ultima lettera dell’alfabeto e diventa così il simbolo del compimento. In ebraico il tau è una “t” o una lettera a forma di croce. E poiché il Tau è anche la prima lettera della Torah, la legge che dona la salvezza, è diventata una abbreviazione, immediatamente comprensibilie, per rappresentare la legge e la salvezza. Per l’alfabeto greco, il Tau è la diciannovesima lettera, dalla sagoma cruciforme, e veniva considerata un segno di vita e di resurrezione; era spesso associata con l’ottava lettera “theta” che rappresenta la morte, per parlare del ciclo della vita umana. Il profeta Ezechiele ebbe una visione dove coloro che erano rimasti fedeli sono segnati con il segno del tau, il segno dell’alleanza, della fede e della salvezza (Ez 9,4)
Nella Chiesa dei primi secoli, il tau era usato come simbolo della realizzazione e dell’adempimento della volontà di Dio nell’inviare sulla terra suo figlio Gesù. Come simbolo, il tau venne associato all’eremita egiziano del terzo secolo S. Antonio che è considerato il padre del monachesimo.
S. Antonio è spesso rappresentato con indosso un tau o con un tau disegnato sul suo mantello.
Ma è S. Francesco di Assisi il santo conosciuto per aver diffuso il tau in tutto il mondo. Si racconta che Francesco fosse a Roma, probabilmente in occasione del Quarto Concilio Laterano, e che abbia udito Papa Innocenzo III parlare di Ezechiele e del significato del Tau. Francesco fece suo quel simbolo nel quale si riconobbe immediatamente. I temi della conversione, della salvezza, della fedeltà alla Parola e alla volontà di Dio sembravano essere proprio ciò che stava più a cuore a Francesco. Il tau divenne così la croce di Cristo e assunse il significato di perdono e di pace. Si dice che Francesco diede al suo saio la forma del tau per abbracciare la croce nel suo significato profondo di vita, perdono e salvezza. Indossando il saio a forma di tau ogni giorno, i frati diventavano così un tau vivente, un crocifisso che cammina per ricordare al mondo l’amore di Dio e la sua misericordia.
Fu attraverso la predicazione della Parola che Francesco diffuse il tau nel mondo cristiano come simbolo per rinnovare ogni giorno la chiamata battesimale a “rivestirci di Cristo” e credere alla Buona Novella. E forse proprio per l’itineranza della predicazione della Parola di Dio, il tau è diventato un punto di riferimento, un segnale da seguire!
In questo giorno, in cui siamo riuniti per pregare per la pace, il tau ci sollecita a vivere in unità conversione, adempimento della volontà di Dio e nello Spirito di Dio che è Spirito di pace e di perdono. Oggi è nostro compito e responsabilità essere dei punti di riferimento per il mondo e richiamare tutti gli uomini ad essere fedeli al Patto di amore con Dio.
INVIO IN MISSIONE NELLO SPIRITO DEL TAU
Rappresentante 4: Beati i pacifici, poiché saranno chiamati figli di Dio (Mt. 5,9). Sono veri pacifici coloro che in tutte le contrarietà che sopportano in questo mondo, per l’amore del Signore nostro Gesù Cristo, conservano la pace nell’anima e nel corpo. (Dall’Ammonizione XV di San Francesco)
Rappresentante 3: Fate tutto ciò che è in vostro potere per conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. (Ef 4, 3-6)
Rappresentante 2: Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere (Atti 2,42 - Tema della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani 2011)
Rappresentante 1: disse loro: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Mc 16,15
(I sette rappresentanti vanno a distribuire un tau a tutti i presenti.mentre l’assemblea canta il canto finale di invio in missione)
CANTO DI CONGEDO
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LETTERA APERTA di Luciano Gallina
A Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi
Parrocchie della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – Ordini Francescani
Oggetto: Assisi 2011
La prima domanda che mi pongo è: “se S. Francesco fosse vivo ora cosa penserebbe e soprattutto cosa farebbe?”
Mi rendo conto che subito nascerebbero due partiti uno con poche preferenze e l’altro con percentuali bulgare.
Il partito con poche preferenze, ricorderebbe: che nel 1205 avvenne l’episodio più importante della sua conversione: mentre pregava nella chiesa di San Damiano, raccontò di aver sentito parlare il Crocifisso, che per tre volte gli disse: «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina». E adesso la Chiesa è più o meno rovinata di 800 anni fa?
Il partito dei “bulgari”, direbbe che dal 1205 sono stati fatti molti passi in avanti, certo ma verso dove? C’era una barzelletta che girava durante la cosiddetta prima Repubblica: siamo ad un passo dal baratro, ma prossimamente faremo molti passi in avanti!
A questo punto potrei finire ma è bene ricordare alcuni dati OGGETTIVI che tante volte vengono per svariati motivi che vanno dal superficiale al sacrilego dimenticati.
Quando qualcuno contesta che pregare insieme con persone di altre religioni è eretico, viene risposto che non si è pregato insieme, ma ci si trova “insieme per pregare”. Forse perché io non sono un teologo ecc. non riesco a capire la differenza, mi sembra tanto la postilla sui contratti, che apparentemente vogliono dire una cosa, ma di fatto è l’opposto.
Che senso ha trovarsi per pregare, quando Cristo dice:
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
A questo dovremmo aggiungere che ci si trova “insieme” a delle persone con un “credo” diverso per dire in alcuni casi opposto, considerando che Gesù Cristo, nella migliore delle ipotesi è considerato un Grande Profeta, ma in altri casi un “uomo”.
Riporto alcune righe tratte dal libro: gli Adephi della dissoluzione, pubblicato nel 1999. (Per tutto il resto consiglio la lettura del libro)
A pag. 22 troviamo: ….Ma se la Chiesa è lo Stesso Impero Romano «tramutato da temporale in spirituale», e se l’avvento dell’Anticristo si identifica come il tradimento collettivo
(discessio) della «fedeltà alla Chiesa universale di Roma», ciò significa una cosa sola: la tradizione cattolica intende la politica in modo nient’affatto secolarizzato: come un momento della lotta cosmica, apocalittica e metafisica contro «le Potenze» del Lato Oscuro. La storia, per la Chiesa, sarebbe una meta-storia
Che questa sia stata la visione della Chiesa fino al Concilio Vaticano Il è indubbio. In un discorso del 1951 sulla
Unità de/Mondo Carl Schmitt, il grande del pensiero politico del secolo, si riferisce appunto a questa meta-politica apocalittica Schmitt parla dell’Onu….. …..Ciò che trattiene (l’anticristo) è l’Impero Romano, che non è ancora estinto, ma tramutato da temporale in spirituale (nella Chiesa) sicché si può dire che il distacco (collettivo) dall’Impero Romano si deve intendere, non solo in senso temporale, ma spirituale: ossia come tradimento della fede universale della Chiesa di Roma.
La nota n°6 a pag. 37: Per gli ebrei, dice Scholen, è l’aspetto femminile di Dio «quello che crea e riscatta, il solo a cui la preghiera e il culto possono essere diretti. Questo paradosso, di un Dio della religione distinto dalla causa prima, è l’essenza stessa del giudaismo, di questa fede (…..) consegnata nella Bibbia e nelle parole oscure Aggadot e della Cabala». Massimo studioso della storia e della filosofia giudaiche, Gershom Scholem (1897-1982), nato a Berlino, emigrò in Palestina nel 1923. Dal 1925 ha insegnato all’Università ebraica di Gerusalemme, ed è stato presidente dell’Accademia delle Scienza d’Israele. Parla dunque con autorità.
Già San Tommaso d’Aquino ci insegnava che tutta la storia umana, dall’Ascensione di Cristo al Cielo fino alla sua venuta per il giudizio finale, è cosparsa di tanti “precursori” dell’Anticristo (che sono essi stessi una parte dell’Anticristo), fino all’Anticristo finale che incarnerà alla massima potenza tutta l’astuzia e la malvagità di Satana e perseguiterà per l’ultima volta la Chiesa nel tentativo di distruggerla per sempre
.
Papa Leone XIII, ebbe la visione che satana chiese la possibilità di tentare la Chiesa, tale richiesta gli fu concessa. Dopo tale visione Leone XIII scrisse la preghiera a San Michele Arcangelo che prima della riforma liturgica dovuta al concilio Vaticano II, il celebrante e i fedeli si mettevano in ginocchio alla fine di ogni messa, per recitare una preghiera alla Madonna e quella scritta dal Papa a S. Michele Arcangelo.
Concludo con le due richieste tuttora inesaudite fatte a Fatima dalla Madonna:
- La rivelazione del terzo segreto, che doveva avvenire addirittura nel 1960;
- La Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, con richiesta reiterata con una comunicazione intima del Signore a suor Lucia di Fatima che ella scrisse al suo vescovo nell’agosto del 1931: «Fa sapere ai miei ministri che siccome essi hanno seguito l’esempio del re di Francia nel ritardare l’esecuzione della mia domanda, lo seguiranno nella disgrazia.
D’altra parte che la Massoneria sia riuscita a infiltrare nella Chiesa vescovi che fanno parte di logge massoniche non è un mistero. Come non è un mistero che in molte logge massoniche, negli alti gradi, di renda culto a Satana.
Che il Signore Gesù Cristo ci protegga e ci faccia perseverare nella Vera Fede per modo che alla fine le nostre anime siano salve in Cielo.
http://www.salpan.org/Allegati/Genealogia_di_Ratzinger.pdf
RispondiEliminaNella Babele ecclesiale odierna,per i molti che si chiedono "che succede?" o "perchè?" forse, se è reale questa ricerca, si è trovata un'altra chiave di spiegazione ai tanti perchè che sorgono nei fedeli cattolici che non si accontentano delle "ermeneutiche" e di altre parole similari che confondono e mai spiegano!
Personalmente, sono rimasto abbastanza sconvolto, ma ho capito alcuni passaggi analoghi a quelli di Montini ed a Woityla:stessa genealogia....
Deus miserere nobis
RispondiEliminaMardu, sono shoccata della notizia che hai postato qui...Veramente non ci resta che rifugiarci nella Divina Misericordia!...
RispondiEliminaKyrie eleison
INTERESSANTISSIMO VIDEO!!!!!!!!!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Ge8N1XhU7bk&feature=related
Ho visto il video sopra suggerito dall'anonimo pasquale e non ho trovato nulla di particolare...forse è eccitante per il neocatecu sentire parlare il suo idolo Wirtz dell'altro idolatrato attizzatore di folle,Woityla.
RispondiEliminaPersonalmente apprezzo molto e prego altresì i fratelli Ratisbonne, Suor Giovanna della Croce, i fratelli Cohen che si sono fatti cattolici e NON HANNO CAMBIATO UNA VIRGOLA DEL CATTOLICESIMO ADOTTATO.Avevo personalmente conosciuto in Terrasanta un frate, ebreo convertito, che si dedicò alla cura delle vedove cristiane che in Israele non potevano godere, legislativamente parlando, di alcuna eredità.Uomo eccezionale e coerente con la sua fede, da stimare e prendere come esempio. Ma quelli che si "infiltrano" nella Chiesa e cambiano e modificano, suscitano e dovrebbero suscitare in tutti i fedeli, un grande timore e grande sospetto ! Esempi? Montini,Woityla,Beha,Ratzinger,Arguello-Wirtz e mi fermo qui.
bravo mardunolbo è proprio così anche se penso che B16
RispondiEliminain cuor suo le cosacce le vede bene e la paura del grande scisma sia la sua ossessione. carlo maria
Comprendo, anonimo...
RispondiElimina..ma il GRANDE SCISMA è già in atto dal '62, proprio ad opera di coloro che lo temono.