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venerdì 28 ottobre 2011

L'abominio è compiuto... Prime reazioni.


L'abominio è compiuto...
 http://www.umbria24.it/notizie/wp-content/uploads/2011/10/papa-benedetto-xvi-assisi-201120060322_5-1.jpg


Riparazione e pubblica protesta per lo scandalo iterreligioso di Assisi III...

In questo video alcuni militanti cattolici del Circolo Culturale Triveneto Christus Rex pregano il Santo Rosario in riparazione allo scandalo del raduno interreligioso, sincretista, panteista e demonolarico di Assisi III. Il Portavoce del Circolo Matteo Castagna illustra la pubblica protesta e intervista don Floriano Abrahamowicz, titolare della domus Marcel Lefebvre e il Prof. Franco Damiani, addetto stampa del movimento.
Per visonare il "DOSSIER SUL RIFIUTO DI ASSISI III" consultare www.agerecontra.it nella categoria IL RIFIUTO DI ASSISI III...

Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo
 
LA CHIESA NELLA TEMPESTA

È la sintesi del cammino della Chiesa nei secoli: essa passa da una riva all’altra, dal tempo all’eternità; è in compagnia di Gesù ed è in balia delle onde delle umane vicende e delle umane tempeste. Gesù Cristo è con lei, ma sembra che dorma nel silenzio eucaristico, e quasi appare noncurante delle lotte che essa affronta, proprio quando maggiore è il pericolo.
Confidiamo in Gesù nelle oscurità dello spirito, e confidiamo in Lui, ora specialmente che la Chiesa si trova in tempeste terribili, mai viste prima. Nelle nostre tempeste rifugiamoci in Lui, e in quelle della Chiesa preghiamo perché venga la calma nella fecondità spirituale delle anime, e nella suprema aspirazione alla vita eterna.
Confidiamo, dormiamo, anzi, sul Cuore divino di Gesù, e rifugiamoci ai piedi del suo altare.
Là Egli non si vede, ma si sente, e lo sente la fiducia che lo cerca come unica salvezza. Siamone certi: la tempesta non ci può sommergere se confidiamo in Lui, e perciò dilatiamo il cuore nel suo amore, e viviamo innanzi ai suoi tabernacoli.
Essi sono la fortezza della Chiesa, sono il riposo nella tempesta, sono la potenza che le impone il silenzio e la calma.
O Gesù, vita della tua Chiesa, ascolta la sua voce supplicante; levati sulle tempeste che tentano sommergerla, imponi la calma, riduci al silenzio le potenze infernali; vinci, vinci, e venga il tuo regno in tutta la terra, fatta un solo ovile sotto un solo Pastore per la tua parola di vita!

5 commenti:

  1. Il vescovo di Ginevra, Salonio, definiva la pace tra i non cristiani come vera e propria congregazione volta verso il male e contrapponeva la pace buona (quella della Chiesa) a quella perniciosa e nociva (quella dei non credenti).

    "RESP. Videntur quidem haec exempla (scil. Mt. 10, 34 et Ioh. 14, 27) esse contraria, sed nulla est contrarietas quia est pax mala et noxia, est et bona et salutaris. De bona pace dicit dominus: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis, de mala vero pace mox subiungit: Non qualem mundus dat ego do vobis Ostendit enim quia mundus, id est mundi amatores et carnales homines habent pacem suam. INT. Quae est pax mundi? RESP. Societas et concordia malorum hominum; de hac pace dicit dominus: Non veni pacem mittere in terram, hoc est non veni dare malis concordiam et societatem ut in malo perseverent, sed veni mittere gladium qui eos separet. "

    La vera pace è quindi solo quella che viene da Nostro Signore, mentre una pace, una concordia che sia tale solo in apparenza, senza permettere all’errore di manifestarsi in tutta la sua portata, non può essere definita pace.
    Certo, può esservi pace anche fra i non cristiani, ma come scriveva Sant'Agostino, non per virtù di questi, bensì come semplice dono che Dio fa agli uomini al di là dei loro meriti, al pari del sole o della pioggia.
    " Modo autem quia de beneficiis eorum quaestio est, magnum beneficum est pax: sed Dei veri beneficium est, plerumque etiam sicut sol, sicut pluvia vitaeque alia subsidia, super ingratos et nequam".

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  2. Perchè dunque il teologo Ratzinger non conosce quel che diceva S.Agostino? Non conosce quel che diceva Salonio,il vescovo di Ginevra ?
    Perchè dei laici, insieme con illuminati religiosi,devono prender il posto del papa per annunciare le verità di fede e le malvagie commistioni di fedi che non accettano la Regalità di Gesù Cristo? Perchè tutto questo? C'è una sola risposta:perchè l'apostasia della Chiesa è in atto, partendo dal vertice!Che peso enorme per noi poveri fedeli, mantenere gli insegnamenti secolari nonostante tutto!Che angoscia che sento. Ha ragione il beato Dolindo Ruotolo:solo confidando nel Signore possiamo avere speranza e fiducia.

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  3. Carissimo Mardu,
    i tuoi sentimenti sono comuni a molti di noi...a tutti coloro che stanno comprendendo l'attuale situazione, con piena consapevolezza della portata del problema...
    Pensiamo che questa croce non è estranea alla Provvidenza divina, che prova i suoi figli, secondo i suoi misteriosi disegni divini..
    La Divina Sapienza sa perchè sta permettendo tutto ciò..e noi ripetiamo sempre a noi stessi che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, di modo che dalla santa accettazione di un male(non del male in sè, ma del dolore personale che comporta), ne scaturisce un bene maggiore. Coraggio, caro fratello. :-)

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  4. L’ERESIA DELL’ECUMENISMO

    Un Papa sotto il controllo di Satana?
    ________

    4° Incontro interreligioso ad Assisi il 27 ottobre 2011
    nella Giornata di dialogo e di preghiera per la pace nel Mondo.

    Lettera aperta di Conchiglia
    a Sua Santità PAPA BENEDETTO XVI - Santa Sede
    Città del Vaticano - SCV


    Prot. 11.225 - 07.10.11
    07 ottobre 2011
    Maria Santissima, Nostra Signora del Rosario
    Nostra Signora di Guadalupe
    vincitrice contro i musulmani nella Battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571

    L’ERESIA DELL’ECUMENISMO
    Un Papa sotto il controllo di Satana?

    Caro Papa Benedetto XVI,
    Io Conchiglia della Santissima Trinità… a Nome di Dio
    Le chiedo di rivelare a tutti i fedeli cattolici del mondo :
    chi è l’Antipapa che Le dà ordini, al quale in base alla Sua dichiarazione
    pare Lei debba obbedirgli ?

    Lei stesso riguardo a questo incontro ad Assisi il 27 ottobre prossimo venturo,
    al Pastore luterano Prof. Peter Beyerhaus, che nel febbraio scorso le inviò una lettera
    in cui manifestava la sua perplessità circa il rischio sincretistico di una nuova convocazione
    della giornata di Assisi, alla sua domanda di quali fossero le sue intenzioni nel parteciparvi,
    Lei rispose con questa chiarissima e inquietante frase:

    « Però questa commemorazione doveva essere festeggiata in ogni modo ».

    Caro Papa Benedetto XVI,

    Oggi 7 ottobre 2011 per Volere di Dio, in onore di Maria Santissima, Nostra Signora di Guadalupe, che mi ha posta come aralda a difesa della Santa Chiesa Cattolica, è con tanta umiltà che mi rivolgo a Lei per riferirLe che sta preparando uno degli atti più rischiosi del Suo ammirevole pontificato.

    Oggi, 7 ottobre 2011, Beata Vergine Maria del Rosario, Nostra Signora di Guadalupe è la data Anniversario della vittoria sui musulmani della Battaglia di Lepanto avvenuta il 7 ottobre 1571.
    Quel giorno, come attestava il Cardinale Giuseppe Doria Pamphilj, Segretario di Stato di Pio V, il quadro di Nostra Signora di Guadalupe che aveva toccato materialmente la Tilma originale del Messico, fu offerto da Sua Maestà Cattolica il Re di Spagna Filippo II ad Andrea Doria, ammiraglio
    delle Spagne, presentandolo al popolo, per servire da Stendardo nella battaglia, sulla galea capitana della flotta navale e testimoniò la sconfitta dei musulmani a Lepanto.

    Lei è il Papa, la più alta autorità sacra che ci sia sul pianeta Terra, Lei è il Vicario di Gesù Cristo,
    Lei rappresenta Gesù Cristo sulla Terra, non può permettere il culto dei « falsi dei » ad Assisi
    il 27 ottobre p.v., ed umiliare Gesù, Figlio di Dio Lui stesso Dio.
    Gesù Cristo ha incaricato Pietro a « confermare i fratelli nella Fede » quindi come successore di Pietro è inconcepibile che Lei Santità, Lei Papa, inviti ad Assisi il 27 ottobre 2011 rappresentanti di false religioni che rendono culto a un falso dio e perciò demoniache.

    Leggi tutto:
    http://www.conchiglia.us/RIVELAZIONE_ITALIA/C_lettere/11.225_PAPA_BENEDETTO_XVI_Eresia_dell'Ecumenismo_07.10.11.pdf

    www.conchiglia.net
    www.movimentodamoresanjuandiego.net

    RispondiElimina
  5. Quanta fatica per nulla!!!

    Immaginare complotti, che fatica!
    Opporsi a presunte innovazioni, che fatica!
    Dichiarare le autorità della Chiesa decadute, che fatica!

    Quanto più semplice sarebbe dire:
    Accetto il Vaticano II,
    Accetto e seguo il papa,
    Abbraccio e dichiaro "utile per i nostri tempi" (papa Wojtyla) il Cammino neocatecumenale.

    Ma, ecco, ci vuole l'umiltà che non avete.

    Pasq.

    RispondiElimina

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