E' stato diffuso dal sito Maurice Pinay, una presunta lettera a firma Mons. Fellay, Superiore della Fraternità S. Pio X, al suo confratello Monsignor Williamson, che sempre in maniera presunta gli avrebbe risposto. Noi di questo Blog non daremo giudizi - come fanno certi Blog che si reputano "amanti della Tradizione" quando non lo sono - né sulla lettera che rimane presunta, ne sulle persone che stimiamo; la pubblichiamo anche noi in quanto oramai è pubblica, ma dissentiamo energicamente da certi personaggi che attaccano in maniera indecente e fuorviante Monsignor Wiliamson, e indirettemente anche Monsignor Fellay, consigliamo agli autori di questo gesto di smetterla di giudicare pesantemente Monsignor Wiliamson che rimane un Vescovo autenticamente Cattolico e di spostare il loro tiro sulla Gerarchia modernista, a tutti i livelli, che ha preso possesso in maniera indebita della Chiesa di Gesù Cristo, nel frattempo stendiamo un velo pietoso su chi mette i piedi in due staffe ...
Testo della (presunta) lettera di Mons. Fellay a Mons. Williamson
23 Settembre 2011
Eccellenza,
Sarei lieto di invitarLa alla riunione dei superiori della FSSPX che si terrà in Albano all'inizio del mese di ottobre, visto che la natura e la composizione della riunione è stata in qualche modo modificata a causa degli eventi in corso. Sarei lieto di inviarLe un testo da Roma per cui vogliono una risposta. Tuttavia, mi trovo obbligato a fissare condizioni a ciascuno di questi punti.
In primo luogo, circa il testo, Le chiedo un giuramento per iscritto che non comunicherà a nessuno né il testo né il relativo contenuto. Troppo spesso in passato Ella ha mancato di discrezione, così sono costretto a sottometterla ad una procedura di questo tipo, cosa che non sono felice di dover fare.
In secondo luogo, circa la riunione di Albano, posso invitarLa a partecipare solo a condizione che smetta di pubblicare i commenti Eleison [il nome della newsletter di Williamson, n.d.r.]. Gliene è già stata data la ragione più volte, così come l'ordine di smettere. Ella ha ritenuto che per il bene della predicazione e la difesa della Fede aveva bisogno di non prestarvi alcuna attenzione, con il pretesto che nessuno aveva il diritto di fermare un vescovo dall'adempiere il suo dovere di predicare e difendere la Fede. Ma tale predicazione e difesa della Fede sono inserite in circostanze concrete che ben possono autorizzare i superiori ad intervenire. Inoltre, nessun altro vescovo della FSSPX pubblica una lettera circolare e non si considera per ciò solo ostacolato dall'esprimere se stesso.
Inoltre le conseguenze del Suo atteggiamento sono dannose per la FSSPX: Ella trasuda diffidenza verso il vertice della Fraternità e il Superiore Generale. Non può trattenersi dal comunicare questa sensazione a coloro che La circondano. Nessuna rivoluzione potrebbe fare un lavoro migliore per minare l'autorità… e questo lo fa in nome di un supposto possibile tradimento da parte del Superiore Generale... La cosa è molto seria.
Soprattutto quando un certo numero di indicazioni mostra che la Sua azione non si limita alla teoria:
1 Ad un sacerdote argentino Novus Ordo che chiede il Suo consiglio, raccomanda che non si unisca alla FSSPX.
2 Ad un laico americano scrive che l'apostasia della Chiesa ufficiale è ancor più avanzata di quella della FSSPX. Come si possono scrivere queste cose, false e ingiuste, contro la Fraternità di cui Ella è ancora un membro?
3 Esiste nei circoli anglosassoni una rete di infiltrati nella FSSPX che preparano una secessione. Portano avanti Lei come capo di questo movimento, che è l'amico dei suoi leader e sta facendo il loro gioco.
E poi accusa noi di essere biforcuti! Circa l'unità della FSSPX, quello che più la mette in pericolo è proprio Lei, Eccellenza! Sempre in nome della difesa della Fede. In un momento così grave come il confronto ora in corso tra noi e la Santa sede, la cui conclusione sarà decisiva per il nostro futuro e non senza conseguenze per tutta la Chiesa, Le chiedo quindi, una volta di più, di rimanere in silenzio fino a ulteriori ordini. Se dovesse rifiutare di prestare attenzione a questa direttiva, significherebbe sia non essere invitato all'incontro di Albano sia l'avvio della procedura canonica volta all'esclusione dalla FSSPX. Pertanto attendo la Sua risposta.
Tutto questo è estremamente triste e non ha nulla a che fare con il confronto [con Roma] di cui ho accennato, checché Ella ne pensi. La perdita di uno dei suoi vescovi è una delle cose peggiori che potrebbero accadere alla FSSPX. Dipende interamente da Lei di risparmiarle una tale disgrazia. Creda, Eccellenza, nella mia fervente preghiera al Sacro Cuore di Gesù.
Sarei lieto di invitarLa alla riunione dei superiori della FSSPX che si terrà in Albano all'inizio del mese di ottobre, visto che la natura e la composizione della riunione è stata in qualche modo modificata a causa degli eventi in corso. Sarei lieto di inviarLe un testo da Roma per cui vogliono una risposta. Tuttavia, mi trovo obbligato a fissare condizioni a ciascuno di questi punti.
In primo luogo, circa il testo, Le chiedo un giuramento per iscritto che non comunicherà a nessuno né il testo né il relativo contenuto. Troppo spesso in passato Ella ha mancato di discrezione, così sono costretto a sottometterla ad una procedura di questo tipo, cosa che non sono felice di dover fare.
In secondo luogo, circa la riunione di Albano, posso invitarLa a partecipare solo a condizione che smetta di pubblicare i commenti Eleison [il nome della newsletter di Williamson, n.d.r.]. Gliene è già stata data la ragione più volte, così come l'ordine di smettere. Ella ha ritenuto che per il bene della predicazione e la difesa della Fede aveva bisogno di non prestarvi alcuna attenzione, con il pretesto che nessuno aveva il diritto di fermare un vescovo dall'adempiere il suo dovere di predicare e difendere la Fede. Ma tale predicazione e difesa della Fede sono inserite in circostanze concrete che ben possono autorizzare i superiori ad intervenire. Inoltre, nessun altro vescovo della FSSPX pubblica una lettera circolare e non si considera per ciò solo ostacolato dall'esprimere se stesso.
Inoltre le conseguenze del Suo atteggiamento sono dannose per la FSSPX: Ella trasuda diffidenza verso il vertice della Fraternità e il Superiore Generale. Non può trattenersi dal comunicare questa sensazione a coloro che La circondano. Nessuna rivoluzione potrebbe fare un lavoro migliore per minare l'autorità… e questo lo fa in nome di un supposto possibile tradimento da parte del Superiore Generale... La cosa è molto seria.
Soprattutto quando un certo numero di indicazioni mostra che la Sua azione non si limita alla teoria:
1 Ad un sacerdote argentino Novus Ordo che chiede il Suo consiglio, raccomanda che non si unisca alla FSSPX.
2 Ad un laico americano scrive che l'apostasia della Chiesa ufficiale è ancor più avanzata di quella della FSSPX. Come si possono scrivere queste cose, false e ingiuste, contro la Fraternità di cui Ella è ancora un membro?
3 Esiste nei circoli anglosassoni una rete di infiltrati nella FSSPX che preparano una secessione. Portano avanti Lei come capo di questo movimento, che è l'amico dei suoi leader e sta facendo il loro gioco.
E poi accusa noi di essere biforcuti! Circa l'unità della FSSPX, quello che più la mette in pericolo è proprio Lei, Eccellenza! Sempre in nome della difesa della Fede. In un momento così grave come il confronto ora in corso tra noi e la Santa sede, la cui conclusione sarà decisiva per il nostro futuro e non senza conseguenze per tutta la Chiesa, Le chiedo quindi, una volta di più, di rimanere in silenzio fino a ulteriori ordini. Se dovesse rifiutare di prestare attenzione a questa direttiva, significherebbe sia non essere invitato all'incontro di Albano sia l'avvio della procedura canonica volta all'esclusione dalla FSSPX. Pertanto attendo la Sua risposta.
Tutto questo è estremamente triste e non ha nulla a che fare con il confronto [con Roma] di cui ho accennato, checché Ella ne pensi. La perdita di uno dei suoi vescovi è una delle cose peggiori che potrebbero accadere alla FSSPX. Dipende interamente da Lei di risparmiarle una tale disgrazia. Creda, Eccellenza, nella mia fervente preghiera al Sacro Cuore di Gesù.
BpF.
Testo della (presunta) lettera di Mons. Williamson al sito Maurice Pinay
Caro Maurice Pinay,
La prego di pubblicare sul blog stesso su cui ha pubblicato la lettera del 23 settembre del Vescovo Fellay, il seguente messaggio:
La lettera del 23 settembre di Mons. Fellay a me indirizzata, come pubblicata sul blog Maurice Pinay, è autentica, ma è stata messa in Internet a mia insaputa e senza il mio permesso. Avevo inviato una copia ad amici per chiedere loro consigli o per dire loro perché non ero presente alla riunione di Albano, ma mai avrei voluto che quella copia apparisse in pubblico. Non ho idea di chi lo ha postato, e non mi chiedere chi lo ha fatto. .
Mons. Richard Williamson, Londra, 14 ottobre 2011
Mons. Richard Williamson, Londra, 14 ottobre 2011
Ancora non ho letto l'articolo ma è già da molto tempo, caro Gianluca, che sostengo che MIL non è un sito tradizionalista anzi, non a caso sul mio blog l'ho segnalato come sito non approvato, ho detto la stessa cosa su quello di Mic, sottoponendi loro un'analisi oggettiva seppur breve ma non sono convinti di questo.
RispondiEliminaVedo che, come spesso accade, siamo d'accordo anche su quuesto.
Per questo motivo non lo frequento più.
Grazie
Ti aspettiamo.
CVCRCI
è parecchio tempo che invito i fedeli della FSSPX a non leggere ne frequentare più siti come messa in latino o cordialiter ecc... tutti siti nati con l'intento di spaccare o allontare i fedeli dalla Fraternità stessa.
RispondiEliminaCerto sarebbe ora che dai canali ufficiali della FSSPX ci dicessero come sono amdate realmente le cose; Mons Williamson era o no presente all'incontro? Io credevo di no ma qualcuno asserisce che in realtà era presente!?