giovedì 1 dicembre 2011
Il Rosario, l'Arma assoluta! Ecco il mezzo per distruggere il modernismo nella Chiesa, quella vera...
Allorquando il mondo sprofonda sempre più nel caos, è l’ora di adoperare il mezzo che ci ha dato la Madonna per risolvere i nostri problemi. Il Santo Rosario ha un potere straordinario; un uomo l' ha sperimentato in maniera eccezionale: Padre Patrick Peyton (1), chiamato il Sacerdote del Rosario.
Nel 1938, Patrick, giovane seminarista di New York, malato di tubercolosi, vide svanire il suo sogno di diventare sacerdote perché stava per subire un’operazione chirurgica che lo avrebbe reso storpio per il resto della sua vita. Ricoverato in ospedale, cadde in depressione, quando ricevette la visita di un amico sacerdote che gli disse:“Patrick, tu hai la fede, l’hai portata con te dall’Irlanda, ma il problema è che tu non l’usi, non la metti in pratica. La Madonna sarà buona con te secondo la tua fiducia. Se tu credi che la Madonna possa darti solo il 50 per cento, Lei ti darà solo il 50 per cento. Ma se tu credi che Lei ti darà il 100 per cento, otterrai il 100 per cento. Gesù e Maria non fanno tutto quello che possono fare perché noi pensiamo che non ne siano capaci. Siamo noi che mettiamo un limite alla loro azione, con la nostra mancanza di fede”.
Patrick fu colpito da queste parole e si mise a pregare il Rosario. Poi disse dentro di sé: “Io credo che la Madonna mi guarirà. Ne sono sicuro, non ho alcun dubbio”.
Per ringraziare la Vergine dolcissima, Padre Patrick Peyton decise di consacrare la sua vita alla diffusione del Rosario. Lanciò una Crociata del Rosario avendo nella mente, prima di tutto, il benessere spirituale della famiglia e della società che allora erano già in grave pericolo.
Ma come fare? Non era conosciuto da nessuno e non aveva soldi.
Prima di tutto parlò con il suo vescovo che l’incoraggiò a contattare i diversi gruppi d’apostolato della diocesi. Poi scrisse ai vescovi americani, i quali risposero con entusiasmo alla sua iniziativa e cominciarono a predicare sulla pratica del Rosario in famiglia. Dopo, decise di scrivere a tutti i sacerdoti americani, invitandoli a partecipare alla Crociata del Rosario. Erano necessarie 12.000 lettere, ma non aveva un centesimo per acquistare i francobolli. Allora, si rivolse a Maria. Recitò una novena alla Madonna di Lourdes e in breve tempo, nell’ufficio della Crociata “piovvero” i dollari necessari per permettere l’invio delle lettere.
Poi, Padre Peyton stampò un volantino e un opuscolo per spiegare lo scopo della Crociata del Rosario e condusse un programma in una radio locale. Questo apostolato, però, non riuscì a raggiungere mo
lta gente e i risultati furono modesti.
Tutto cambiò dopo che il famoso mons. Fulton J. Sheen parlò a favore della Crociata del Rosario alla radio nazionale. Nacque allora un grande entusiasmo per la Crociata e Padre Peyton capì che era necessario mettere i nuovi mezzi di comunicazione al servizio della Madonna.
Un giorno del 1943, con quest’idea nella mente, il Padre si recò in una famosa stazione radio di Broadway, a New York, per chiedere un’ora di trasmissione gratuita sul Rosario. L’accolse la direttrice dei programmi religiosi, una signora ebrea, che rifiutò subito. Padre Peyton, però, non si lasciò vincere e le rispose: “È straordinario come siamo preoccupati dei problemi degli altri, fintanto che non ci costa nulla. Lei parla bene del problema della famiglia, del decadimento e della disintegrazione della vita familiare, ma non vuole alzare neanche un dito per salvarla. Io non sono qui per glorificare la vostra rete con un grande oratore, voglio solo invitare qualche marito e moglie, qualche padre e madre, a pregare e chiedere ad altre famiglie di pregare. Ma questo non le interessa”.
La signora non osò replicare, cambiò decisione ed accettò di concedere un’ora alla Crociata del Rosario. Dio la ricompensò, perché Padre Peyton non portò con lui solo un padre e una madre di famiglia, ma anche famosi personaggi, tra i quali mons. Spellman, arcivescovo di New York e l’attore Bing Crosby ed ottenne anche un messaggio dal Presidente degli Stati Uniti, Harry Truman. La trasmissione ebbe un enorme successo.
Con questa vittoria in tasca, Padre Peyton si volse verso Hollywood, dove attori e attrici celebri, non tutti cattolici come James Stewart, l’aiutarono gratuitamente a promuovere, alla radio e alla televisione, la preghiera del Rosario in famiglia. L’associazione fondata da Padre Peyton a Hollywood (Family Rosary), nella quale persone celebri propagano il Santo Rosario, esiste ancora oggi.
In seguito, la Crociata del Rosario divenne un’opera internazionale e i vescovi del mondo intero chiesero a Padre Peyton di diffonderla nelle loro diocesi.
Iniziò, così, il tempo dei viaggi nei paesi più lontani: America del Nord, Europa, Asia, Africa ed infine l’America del Sud. Padre Peyton organizzò raduni, come quelli degli anni ’60, dove il numero dei partecipanti fu impressionante: 250 mila a Città di Panama, 550 mila a San Francisco; 600 mila a Caracas; 1 milione a Bogotà e a Manila; 1,5 milioni a Rio de Janeiro; 2 milioni a San Paolo!
“Un mondo in preghiera è un mondo in pace”; “La famiglia che prega insieme, rimane insieme”, sono i detti più famosi che ci ha lasciato Padre Peyton.
Non si contano le grazie ottenute tramite la Crociata, grazie di conversione personale, ma anche grazie per le nazioni, come la sconfitta del comunismo in Brasile nel 1962. Purtroppo questo slancio mariano fu interrotto dal clero “aggiornato” che, dopo il Concilio Vaticano II, non credette più all’importanza del Rosario.
La Fraternità San Pio X ha sperimentato il potere della Crociata del Rosario nel 2007 e nel 2009. Dalla nuova Crociata indetta da Monsignor Fellay, se lavoreremo con sempre maggior fedeltà alla nostra santificazione personale e se pregheremo con fervore il Rosario, questo mezzo datoci dal cielo per la restaurazione della Chiesa e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, si aspettano dei frutti ancora più belli.
Don Fabrizio Loschi
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(1) Padre Patrick Peyton, nacque nel 1909 nella contea di Mayo in Irlanda, in una famiglia fervorosa di contadini che tutte le sere pregavano il Rosario insieme. A causa della miseria nel paese, Patrick, quando aveva 20 anni, fu costretto a emigrare negli Stati Uniti. Dopo alcuni anni di lavoro a New York sentì l’appello di Gesù a seguirlo e decise di entrare in seminario per farsi prete. Morì nel 1992, dopo aver consacrato tutta la sua vita sacerdotale al servizio della Madonna.
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