Eresie di kiko Arguello sulla Santissima Trinità...Ma la santa sede si rende conto a chi ha affidato la cosidetta "Nuova evangelizzazione"? Evidentemente no...
Qui si puo' osservare, "e ascoltare", la falsa chiesa personale di Kiko Arguello
“Io sonoLA SANTISSIMA TRINITÀ”. E ci ha spiegato, (Dio): “Pur essendo Uno solo, io vivo in tre Persone, una uguale all’altra, che si amano di amore eterno ed infinito e che formano come una sola famiglia, anzi un solo Essere, l’Essere divino”. E soggiunge: “Questa è la perfezione infinita, questo è Dio: la Santissima Trinità!”.
Il presente lavoro fa parte di uno studio cominciato due anni fa, destinato ad essere inviato a Sua Santità insieme alla “TERZA LETTERA AL SANTO PADRE SUL CAMMINO NEOCATECUMENALE” scritta da Gianluca Cruccas e dalla sottoscritta. Per motivi pratici non fu allegato alla lettera ed è restato per anni sepolto fra tanti altri appunti archiviati. Ora, in occasione della imminente approvazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede dell’Eucarestia Neocatecumenale (oltre che delle altre liturgie e dei riti di iniziazione interni al Cammino), pubblico una piccola parte di questo studio/testimonianza (circa la decima parte di tutto il lavoro scritto), in cui commento due tra le più importanti catechesi presenti nei Mamotretos di Kiko Arguello e Carmen Hernandez, precisamente la catechesi sull’eucarestia
in cui ho ravvisato dei pesantissimi errori dottrinali riguardanti la dinamica della Salvezza e niente meno che le Persone della Santissima Trinità. Sappiamo quanto la Lex Orandi dipenda strettamente dalla Lex Credendi, quindi non si comprende come la Gerarchia stia incredibilmente approvando una liturgia palesemente non cattolica che, oltre a negare il Sacrificio espiatorio e salvifico di Nostro Signore (ma questo lo fa anche il Novus Ordo Missae in maniera ambigua ), neghi anche la Redenzione, la Presenza reale eucaristica, la Seconda Persona della Trinità che è Gesù Cristo nostro Signore e la Terza Persona, distinta e distinguibile da Gesù, che è lo Spirito Santo.
PARALLELO TRA IL “PIANO MASSONICOPER LA DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA” ED IL CAMMINO NEOCATECUMENALE.
(TESTIMONIANZA TRATTA DA ESPERIENZA VISSUTA)
Amatissimo Santo Padre,
con umiltà e rispetto metto a servizio della Sua attenzione la triste esperienza vissuta da me nel Cammino Neocatecumenale, esperienza che potrebbe rivelarsi utile se tanta sofferenza potesse portare anche solo un piccolo frutto di verità nella Chiesa. In tal caso sarebbe valsa la pena per tanto travagliato vissuto e di ciò mi rallegrerei come di una Provvidenza di Dio, i cui pensieri e le cui vie sempre ci sovrastano, tanto quanto il Cielo sovrasta la Terra…
Avendo vissuto “la fede” per dieci anni (1994/2004) all’interno del Cammino Neocatecumenale,
ho ascoltato per mia sventura molte catechesi e molta predicazione di questa tristissima dottrina, ho inoltre affrontato e “superato” vari scrutini e passaggi (giungendo fino alla Redditio Simboli non conclusa, perché ho ritenuto di fare la mia professione pubblica di Fede proprio uscendo da quel luogo di eresia) di questo cosiddetto “cammino” di una cosiddetta “riscoperta battesimale” ed infine ho acquisito per esperienza molti usi, comportamenti ed abitudini invalsi col tempo nella vita interna di questa realtà; perciò affondando lo sguardo nella mia memoria, è stato per me facile e naturale, appena letto questo aberrante documento massonico diviso in 33 punti, riconoscere tutte quelle parti di esso che presentano una stretta attinenza con la prassi catechetica e comportamentale in uso nel Cammino. Ho così notato come non ci sia un solo punto di questo diabolico programma che non sia già rigorosamente realizzato all’interno di queste Comunità, che sono la perfetta attuazione (essi ne vanno fieri) di una “certa corrente” del Vaticano II, che Lei, Santità, ha definito “l’anti-spirito del Concilio”, manifestato nell’attuazione di una chiara “ermeneutica della rottura”. (Anna Rita Onofri)
PIANO MASSONICO PER LA DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
Direttive del gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, effettive del 1962
(Aggiornamento del Vaticano II)
“Tutti i confratelli massoni dovranno riferire sui progressi di queste decisive disposizioni. Rielaborate nell'ottobre 1993 come piano progressivo per lo stadio finale. Tutti i massoni occupati nella Chiesa debbono accoglierle e realizzarle.”
TERZO PUNTO DEL PIANO MASSONICO
Incaricate i pastori protestanti di riesaminare la Santa Messa e di dissacrarla. Seminate dubbi sulla Reale Presenza nell’Eucaristia e confermate che l’Eucaristia - con maggior vicinanza alla fede dei protestanti - è soltanto pane e vino e intesa come puro simbolo. Disseminate protestanti nei Seminari e nelle scuole. Incoraggiate l’ecumenismo come via verso l’unità. Accusate ognuno che crede alla Presenza Reale come sovversivo e disobbediente verso la Chiesa.
FONTI CONSULTABILI:
1) Rivista "TEOLOGICA" n. 14 MAR/APR 1998, pag. 22-25
3) Pubblicato in: “Chiesa Viva”, Settembre e Novembre 2007
Preso da: Magnificat Meal Movement International
P.o. Box 353 Toowoomba Australia 4350
(Segue l'inizio DELL'ANALISI AL TERZO PUNTO MASSONICO, qui non riportata per questioni di spazio, sugli errori fondamentali ravvisabili nel testo della catechesi sull’eucarestia, attraverso la comparazione che fa Carmen Hernandez tra la Santa Messa cattolica ed il Seder pasquale ebraico)...
Concezione deformata della Salvezza
A conclusione di questa allucinante catechesi di Carmen, Kiko aggiunge un’appendice che conferma in pieno tutte le false tesi sopra citate, con in più una considerazione molto pericolosa, una terribile stortura teologica riguardante la duplice Natura di Cristo, qualcosa che Kiko nomina molto raramente nelle sue predicazioni (forse non a caso) e che perciò sfugge spesso all’attenzione, ma che in realtà, se ben portata alla luce, rivela un’eresia clamorosa, addirittura determinante per comprendere le fondamenta del suo pensiero non cattolico e quasi certamente neanche cristiano:
“Il pane è il Corpo di Gesù Cristo che si consegna alla morte per distruggerla, affinché noi abbiamo vita eterna, affinché possiamo passare al Regno. Il vino significa la alleanza nel sangue di Gesù Cristo, il Regno di Dio.Gesù Cristo vede nel vino la consumazione della sua ora.”
“La terra di Canaan è simbolo della terra della resurrezione, del Regno dei cieli, della vita eterna. CHI E’ ENTRATO IN QUESTA TERRA? GESU’ CRISTO; IL VERBO DI DIO E’ ENTRATO CON LA SUA NATURA UMANA NELLA DIVINITA’. IN QUESTO MOMENTO SI SONO COMPIUTE TUTTE LE PROMESSE: NELLA RESURREZIONE DI GESU' CRISTO SI SONO COMPIUTE IN PIENEZZA TUTTE LE PROMESSE DI SALVEZZA PER L'UMANITA'. Il vino già si è compiuto, già si sono rotte le barriere della morte e l'umanità ha accesso alla Vita eterna per mezzo dello Spirito Santo.”
“Per questo il vino significa l'entrata dell'umanità nell'eternità, significa l'allegria, la festa, la vita eterna, il Regno di Dio. Il sangue sparso da Gesù Cristo è stato il prezzo perché noi potessimo ricevere la Vita eterna, lo Spirito Santo.”
Mettendo da parte le varie storture espressive secondo cui non si comprende come mai “il pane è…” mentre “il vino significa…”, come se “essere” e “significare” fossero due “luoghi” teologici identificabili, da porsi allo stesso livello … a parte anche la carnale ed infantile espressione secondo cui “Gesù Cristo vede nel vino la consumazione della sua ora” , che attribuita al Figlio di Dio fa veramente sorridere, in quanto presenta Gesù come un poveretto che proceda nella Sua Opera di Salvezza per “immaginazione mentale”… ma quando Kiko paragona la terra di Canaan al Luogo della Resurrezione, squaderna il panorama della sua personale concezione della Salvezza, toccando veramente il fulcro del suo pensiero: Gesù Cristo, secondo Kiko, è l’unico che è entrato nella “Terra Promessa” perché è l’unico che ha accettato di entrare nella morte ed è risorto. Risorgendo ci ha donato gratuitamente la possibilità di poter passare anche noi dalla morte alla resurrezione, perché Kiko sostiene che tutto si è compiuto nell’istante della Resurrezione: la Salvezza dai peccati, la vittoria sulla Morte e la conquista della Vita Eterna. Infatti dice: “IN QUESTO MOMENTO SI SONO COMPIUTE TUTTE LE PROMESSE: NELLA RESURREZIONE DI GESU' CRISTO SI SONO COMPIUTE IN PIENEZZA TUTTE LE PROMESSE DI SALVEZZA PER L'UMANITA'.”
Quindi, sempre secondo lui, Cristo risorgendo ha trasportato tutta l’umanità nella Terra Promessa della vittoria sul dolore, sul male, sulla morte, ottenendo a tutti, gratis, la Vita Eterna: ecco come lui intende la parola di S. Paolo “Giustificati per fede”: che chiunque crede nella Risurrezione di Cristo entra nella vittoria su ogni tipo di “morte” ed essendo gratuitamente giustificato in anticipo dall’evento della Risurrezione, ottiene senza nessuno sforzo di volontà personale, senza proprio merito, la salvezza eterna; quasi come se l’umanità venisse misticamente ricollocata in un nuovo Eden, cioè acquistasse con lo Spirito di Resurrezione ( lo Spirito di Gesù Risorto presente dentro si sé) anche la natura glorificata del Risorto, già su questa Terra, partecipando cioè del potere che Cristo ha su tutti i nemici posti sotto i suoi piedi ed anche della Sua doppia Natura umana e Divina! Affinché questa lettura delle sue catechesi non risulti un mio farneticare, riporto alcuni stralci di predicazione tratti dalla catechesi di Kiko sul Kerygma ed altri presi dalla catechesi su Abramo:
“Perché questa notizia non è soltanto che Gesù Cristo è risorto dai morti, ma che GESU’ CRISTO E' STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE, PRIMOGENITO DI UNA NUOVA CREAZIONE, E CHE CHIUNQUE CREDE IN LUI RICEVERA' IL SUO STESSO SPIRITO E LA SUA STESSA NATURA.” (OR., pag. 144)
“Se tu sei stato innestato in Cristo, se sei stato resuscitato con Cristo e SEI STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE, anche tu puoi dar vita agli uomini, perché puoi trasmettere loro lo Spirito, perché puoi annunciar loro la buona notizia della quale sei testimone.” (OR., pag. 141)
“Perché fino a Gesù Cristo c'era un tipo di creazione: Adamo vivente, uomo carnale, in situazione di peccato e di morte. MA IN CRISTO DIO INAUGURA UNA NUOVA CREAZIONE, FA UNA NUOVA UMANITA' : L'UOMO NUOVO. DI QUESTA NUOVA CREAZIONE GESU' CRISTO E' IL PRIMOGENITO: EGLI E’ STATO COSTITUITO COME NOSTRO SALVATORE. In Lui si uniscono Dio e l’uomo.EGLI E' L'IMMAGINE DELLA NUOVA UMANITA'. A LUI SONO SOTTOMESSI TUTTI I POTERI, PERCHE' E' STATO COSTITUITO DAL PADRE SIGNORE E KYRIOS DI TUTTI I POTERI CHE CI TENGONO SCHIAVI, CI LEGANO E CI DISTRUGGONO.” (OR:, pag. 144)
“Perché questo Gesù Dio l’ha risuscitato dai morti e l’ha costituito nostro Salvatore, nostro Signore. A LUI HA DATO LO SPIRITO SANTO PROMESSO, GLI HA DATO IL POTERE DI GENERARCI DA DIO, di darci una vita nuova, di risuscitarci, di darci la vita eterna.” (OR., pag. 140)
“Vi abbiamo annunciato fratelli che il primo uomo si chiama anima vivente; il secondo, GESU' RISORTO, SPIRITO CHE DA' VITA.Cristo è stato costituito primogenito di una nuova creazione. GESU’ CRISTO PUO’ DARE LA VITA.ANCHE VOI STATE PER ESSERE TRASFORMATI IN SPIRITI CHE DANNO LA VITA, e potrete dare la vita agli uomini, come, in questo momento, io sto dando la vita a voi, attraverso la Parola di Dio depositata in me, come Lui, il Signore, la depositerà in voi e darete la vita ad altri fratelli.
QUESTO SPIRITO CHE DA VITA, CHE E’ GESU’ CRISTO, NON E’ UN INDIVIDUO ISOLATO; Gesù è l'amore totale a tutti gli uomini.” (OR., pag. 223)
“Perché Gesù, questo uomo nuovo, ama in modo tale che ha una nuova dimensione, il primogenito di una nuova creazione che Dio vuole fare in Lui per molti uomini: anche per te. GESU’ RISORTO STA IN UN POSTO CHE DIO HA PREPARATO PER TE E PER ME, perché la tua vita abbia una direzione ed un senso meraviglioso. Ma Dio non vuole che la tua vita acquisti questo senso alla fine, ma già da oggi.” (OR., pag. 223)
“Adamo è il primo uomo, paradigma di questo uomo della carne schiavo del potere del peccato, è uomo vivente; Gesù Cristo è il secondo uomo, il primo di una nuova creazione, EGLI E' SPIRITO VIVIFICANTE. Egli può vivere in te e in me, perché l'uomo nuovo è una sola cosa con Dio.”(OR., pag. 140)
“Per questo motivo Gesù, CHE E’ STATO COSTITUITO DAL PADRE SPIRITO VIVIFICANTE, viene a dare la vita eterna, IL SUO STESSO SPIRITO, viene a togliere lo spirito del peccato e a darci il suo stesso spirito, viene a toglierci il nostro cuore di peccato e a darci lo Spirito Santo. Viene a ricreare l’umanità.” (OR., pag. 145)
Che dire? Qui si ravvisa un pensiero ossessivo di tipo trionfalistico, quasi delirante, secondo cui Cristo sarebbe “costituito” capostipite di una nuova razza di supereroi, “gli spiriti vivificanti”, che distribuirebbero Vita Eterna a tutti, che consegnerebbero – bontà loro – niente meno che lo Spirito Santo a destra e a sinistra, che avrebbero trovato la panacea per ogni sofferenza e miseria umana, con buona pace dei piccoli, degli ultimi, dei derelitti e dei crocifissi (come la mia mamma immobilizzata in un letto) che sono la massima espressione della debolezza, ma che veramente reggono in piedi - in Cristo Signore ed insieme a Lui e senza falsi trionfalismi - questo mondo di tenebra. In compenso a questo punto si comprende bene perché Kiko consideri l’Eucarestia – in modo palesemente esaltato - solo come un’esplosione di gioia, di allegria, di festa, di celebrazione della Vita Eterna, in cui l’umanità sarebbe già entrata, da quando la Resurrezione di Cristo avrebbe ottenuto gratuitamente a tutti lo Spirito Santo. A me invece risulta che Gesù non abbia detto:“Tutto è compiuto” dopo essere risorto, ma quando era ancora appeso alla Croce e, al culmine dell’agonia e del dolore, stava per morire. Ora è chiaro che con quel “Tutto” Cristo intendesse l’Opera della Salvezza nella storia dell’umanità, cosa che dimostra che Egli ci ha salvati con la Sua Morte in Croce, perché è lì che ha pagato con il Suo Sangue il prezzo del nostro riscatto, è lì che ci ha ottenuto il perdono dei peccati, è lì che con il Suo grido ha squarciato il Cielo che era chiuso sugli uomini fin dal peccato dei progenitori – così come quel grido ha lacerato dall’alto in basso il velo che copriva il Santo dei Santi, nel Tempio - e non con la Resurrezione,(che ha portato altre grazie) con la quale invece Cristo ha dimostrato la sua Natura Divina, ha vinto la morte rendendo a tutti la possibilità di uscire dalla tomba con la resurrezione finale dei corpi - di cui Lui è primizia – e donando, ma soloa chi lo vuole la resurrezione dal peccato e la salvezza dalla Morte eterna.
Quello che rimane ancora oscuro è come mai Kiko consideri il Sangue di Cristo sparso per noi soltanto dal punto di vista dell’effetto prodotto, cioè la nostra liberazione, e non si fermi mai rispettosamente a considerare quanto dolore sia costata quella effusione: intendo dire che Kiko è privo di compassione per la sofferenza di Gesù, tanto è vero che considera quella del Crocifisso “un’immaginesentimentale” (Annuncio di Quaresima, Spagna 2006). Questo è stato uno degli aspetti spirituali del Cammino che mi hanno fatto più soffrire quando ero in Comunità: l’atteggiamento di totale freddezza nei confronti della sofferenza di Cristo che i catechisti implicitamente invitano a tenere, altrimenti si passa per dei “sentimentali”, freddezza giustificata con la negazione dei Suoi sentimenti Divini, dei sentimenti di Dio, di cui invece le Sacre Scritture sono piene, che è lo stesso principio che induce tutti loro ad insegnare che “i nostri peccati non offendono affatto Dio”.Bene disse Isaia quando nel quarto Canto del Servo di Jahve profetizzò di Gesù dicendo : “Chi si affligge per la sua sorte?”
Essere profondamente grati al Signore Gesù per aver pagato il prezzo del nostro riscatto e manifestarlo nella preghiera della Chiesa è cosa dovuta e sacrosanta, ma “esultare” e battere le mani tutti contenti di fronte al Suo Calice di Sangue versato, badando opportunisticamente solo al vantaggio che se ne è ottenuto, a me pare agghiacciante…e poiché la fisionomia del Cammino ricalca fin nei più minuti dettagli la personalità di Kiko, va detto che è l’attitudine interiore che lo stesso Kiko dimostra nei confronti di Cristo, il suo modo di rapportarsi con Gesù, ad essere veramente agghiacciante…
Negazione della Natura Divina di Gesù
Ma la frase “incriminata” di cui parlavo sopra illumina drammaticamente anche quest’ultima incognita dello spirito “Kikiano”. Parlando dell’istante della Resurrezione di Gesù egli afferma:
“La terra di Canaan è simbolo della terra della resurrezione” “Chi è entrato in questa terrà? Gesù Cristo; il Verbo di Dio è entrato con la sua natura umana nella divinità;”
Attenzione:
Kiko sta affermando che il Verbo di Dio, nell’istante della Resurrezione, è entrato con la sua natura umana nella divinità!
Ciò vorrebbe dire che Gesù, prima di risorgere, non era ancora entrato con la sua natura umana nella “divinità”!
Ciò vorrebbe dire che Gesù, prima di risorgere, aveva la natura umana ma non ancora quella divina!
Ciò vorrebbe dire che Gesù di Nazareth era uomo ma non era Dio? … cioè che sarebbe entrato con la sua natura umana nella divinità quando è risorto, vale a dire che sarebbe divenuto anche “Dio” solo dopo essere risorto?
Affinché questa non sembri una frase isolata, espressa unicamente in modo poco preciso, così da prestarsi ad essere fraintesa, riporto lo stesso identico concetto già trattato nella catechesi fatta da Kiko su Abramo, il che dimostra come questo sia un punto fermo della sua concezione cristologica:
“Già sapete che la Palestina è il simbolo del Regno dei Cieli. Bene: qui vi si promette che entrerete nella terra promessa, la terra in cui è già entrato Gesù Cristo risorto, che è l'eternità: Gesù, con la natura umana, è entrato nella divinità, nell'eternità; in Gesù Cristo
l'umanità ha vinto la morte.” (OR:, pag. 219)
Ma Kiko dimentica che Gesù non aveva bisogno di entrare con la natura umana nella “divinità” e nella “eternità” poiché ci è sempre stato, anche prima di risorgere, perché si da il caso che Gesù Cristo fosse Dio! Si da il caso che Gesù Cristo fosse l’incarnazione della Seconda Persona della Trinità Santissima! A meno che Kiko non stia negando la Natura Divina del Cristo! ….
Casomai l’avvenimento cristiano risulta essere il contrario: che il Verbo Santo di Dio sia entrato con la sua Natura Divina nella natura umana, quando si è incarnato nel grembo della Vergine Maria.
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14)
“La Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio-con-noi.”(Is 7,14 – Mt 1,23)
“Cristo Gesù, pur essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò Se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini. Apparso in forma umana umiliò Se stesso” (Fil 2,6-8)
Ora sostenere quello che sostiene Kiko vuol dire negare la Natura divina di Gesù di Nazareth, che era “il Cristo, il Figlio del Dio Vivente” (come disse sotto ispirazione divina Simon Pietro), che era “il Signore” fin dal Suo concepimento nel grembo santo di Maria Vergine (come disse Santa Elisabetta nell’incontro con la Santissima Vergine incinta: “A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?”, e come dissero gli Angeli ai pastori, annunziando loro il Natale di Gesù: “Oggi è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo Signore”)e ciò non solo dalla Resurrezione in poi.
Finalmente ora è chiaro perché Kiko non si soffermi mai sulla sofferenza che il nostro Salvatore ha patito per noi, per questo si rifiuta di contemplare il Crocifisso, il Cristo morto, con tutto il carico di dolore che esso esprime e rammenta, fino addirittura a voler sostituire nel suo “Cammino” le comuni croci con una croce astile di sua invenzione raffigurante un Cristo crocifisso vivo; direi che nutre quasi una repulsione per l’immagine di Gesù morto in Croce: per questo Kiko “non si affligge per la Sua sorte”, per questo non ha per il Suo Divino Dolore più compassione di quanta glie ne possa suscitare la sofferenza di chiunque altro,cioè l’amore di compassione per Gesù, il “com-patire”, patire-con Gesù (che è stata la caratteristica fondamentale della spiritualità di moltissimi santi) per lui è lettera morta, è “sentimentalismo”: ed il vero motivo è perché per lui non è Dolore Divino quello di Gesù, ma solo dolore umano, che non suscita più scandalo del dolore di qualunque altro innocente ingiustamente condannato, né questo Dolore del Cristo gli suscita l’orrore di veder consumato il peggiore dei delitti:il Deicidio, perché non è Dio quello che è stato appeso alla Croce ma solo un uomo, il quale, “non essendo ancora risorto, non sarebbe ancora entrato con la sua natura umana nella divinità!”
Ma questo è gravissimo! Perché allora sta dicendo che Gesù Cristo, finché non è risorto, era solo un uomo, niente più che un gran brav’uomo, a cui “sarebbe stato poi concesso lo Spirito Santo come premio per la missione compiuta, e che dopo morto (morto non per redimerci dal Peccato, ma solo per dimostrarci che ci voleva tanto tanto bene…) è stato risuscitato da Dio Padre (Resurrezione operata solo dal Padre e non anche da Cristo, che l’avrebbe soltanto ricevuta!) per salvare l’umanità ”.
Ma “Chi nega che il Figlio di Dio è venuto nella carne, costui è un anticristo!”
Ecco perché nelle citazioni sopra elencate Kiko non fa che ripetere ossessivamente: “GESU’ CRISTO E' STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE” - “EGLI E’ STATO COSTITUITO COME NOSTRO SALVATORE.” - “Perché questo Gesù Dio l’ha risuscitato dai morti e l’ha costituito nostro Salvatore, nostro Signore. A LUI HA DATO LO SPIRITO SANTO PROMESSO”: perché per Kiko Gesù di Nazareth era solo un santo uomo, che ha obbedito alla volontà di Dio fino a lasciarsi ammazzare, dopo di che Dio lo avrebbe risuscitato e attraverso la resurrezione lo avrebbe - diremmo noi - “promosso di grado”:
1)dandogli lo Spirito Santo promesso (a Lui! … che è carnalmente intessuto di Spirito Santo fin dal Grembo della Vergine Madre! Assurdo!!) e quindi “costituendolo” a sua volta “spirito vivificante”?… Cosa vuol dire per Kiko “spirito vivificante”? Vuol dire “Essere spirituale distributore di spirito”? E di quale spirito? Ma se San Giovanni Battista disse di Gesù di Nazareth, prima ancora che patisse e risorgesse: “Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e da lo Spirito senza misura.” (Gv 3, 34) ! Quindi, Gesù, contrariamente alle menzogne di Kiko, già da quando proferiva le Parole di Dio, dava già lo Spirito “senza misura”, e non aveva alcun bisogno di aspettare la sua Risurrezione per ottenere lo Spirito Santo, di cui era stato “concepito”, come recita il Simbolo Apostolico!
2)costituendolo “Salvatore” che nel linguaggio kikiano significa: “non perché ci abbia redenti con la Sua Croce e quindi liberati dal Peccato Originale, no, ma perché avendo “ricevuto” dal Padre il dono di risorgere, avrebbe con esso “ricevuto”lo Spirito Santo ed anche “l’onorifico titolo” di colui grazie al quale tutti sarebbero stati gratuitamente perdonati”. Tutto ciò è assurdo!
3) costituendolo “Signore e Kyrios di tutti i poteri che ci rendono schiavi, ci legano e ci distruggono.”E’ ovvio che Gesù fosse Signore e Kyrios, ma questo lo era anche prima di morire e risorgere: Signore su tutte le tentazioni, Signore sui morbi, sulle forze della natura, Signore e Creatore sulle carni di un morto disfatto, Signore che rimette i peccati…e questo perché è Dio. Va poi detto che Gesù è “Signore su tutti i poteri” che ci opprimono, e non “Signoredi tutti i poteri…”, perché Gesù non è “Signore della Morte” - quello è il diavolo – ma “Signore sulla Morte”! Anche questa, che sembrerebbe un’involontaria inesattezza di Kiko, è invece una precisa concezione ebraica e non cristiana: Israele sostiene che Dio è causa prima di tutto, sia del bene che del male. E questo va inculcando Kiko nei neocatecumenali, con la conseguenza che essi soffrono di continue crisi di ribellione verso un Dio, “che opererebbe il male a fin di bene”, o “che indurrebbe a peccare per condurre a conversione”).
Mai sentite tante confuse inesattezze, volutamente raccolte assieme!
Ovvio che se San Paolo usa l’espressione: “Questo Gesù Dio lo ha risuscitato dai morti” , citazione che Kiko ripete ossessivamente fino allo spasimo, non è certo per insinuare - come fa l’Arguello - che Gesù fosse solo un semplice uomo e che avesse passivamente subito l’azione del Padre di risuscitarlo: come Figlio dell’uomo è certamente stato risuscitato dal Padre, ma come Figlio di Dio, Dio Eterno come il Padre - per cui più volte Gesù ha detto: “Io ed il Padre siamo una cosa sola”, “Chi vede Me vede il Padre”, “Io sono nel Padre ed il Padre è in Me”, “Prima che Abramo fosse, Io sono”, motivo principale per cui è stato infatti accusato da Israele di bestemmia e condannato a morte - ma come Seconda Persona, sicuramente ha operato la propria Risurrezione in comunione di Amore e di azione con il Padre e con lo Spirito Santo, il Quale “è Signore e da la Vita”; per questo in Gv 10, 17-18 Gesù dice:
[17]Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. [18]Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
Negazione occulta della Seconda Persona
Basterebbe solo questa tesi per provare che Kiko Arguello non è Cristiano, perché nega la Seconda Persona della Trinità, uscita dal Padre e scesa nel mondo.
Non si spiegherebbero altrimenti frasi come: “GESU CRISTO E' STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE, PRIMOGENITO DI UNA NUOVA CREAZIONE”. Gesù Cristo non è “stato costituito” qualcosa da un dato momento in poi, poiché è Dio Eterno come il Padre, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero; infatti la Seconda Persona, il Verbo del Padre consustanziale al Padre, non riceve passivamente la Sua Identità, perché dall’eternità Lui è ciò che è, in perfetta comunione di Volontà col Padre e lo Spirito Santo. Quindi Egli non è dalla Sua Resurrezione in poi “primogenito di una nuova creazione”, ma – come disse S. Paolo – “ perché Egli sia il Primogenito fra molti fratelli”, cioè primogenito non di tutti gli uomini, e nemmeno di tutti i battezzati, perché non tutti i battezzati si salveranno, ma solo di coloro che credendo in Lui e accogliendo il suo Verbo avrebbero ottenuto la potestà di divenire figli adottivi di Dio.
Kiko invece, anche qui come in tutte le frasi sotto riportate, tenta sempre di far risaltare una certa passività del Cristo, rispetto all’azione di Dio Padre, come se ottenesse la sua Identità dal Padre dal momento della Risurrezione in poi, cosa che equivale a negarne la Natura Divina ed Eterna, cioè senza un inizio.
“MA IN CRISTO DIO INAUGURA UNA NUOVA CREAZIONE, FA UNA NUOVA UMANITA' : L'UOMO NUOVO. DI QUESTA NUOVA CREAZIONE GESU' CRISTO E' IL PRIMOGENITO: EGLI E’ STATO COSTITUITO COME NOSTRO SALVATORE. In Lui si uniscono Dio e l’uomo.EGLI E' L'IMMAGINE DELLA NUOVA UMANITA'.”
Vero è che Cristo è certamente e giustamente chiamato “Nuovo Adamo” , come anche Maria Santissima Sua Madre è detta “Nuova Eva”, e loro soli, perché entrambi simili in tutto agli uomini tranne che nel peccato (Gesù in quanto Dio, Maria SS. in quanto concepita immacolata), e perché grazie ad essi la Salvezza e la Grazia di Dio sono di nuovo una realtà per l’uomo, avendoci essi di nuovo, nel Dolore e nell’Amore, “partoriti”al Padre, per cui a ragione possono essere proclamati i Veri Progenitori, coloro che hanno ricapitolato in sé la progenie dell’uomo e della donna perché le hanno redente e restituite potenzialmente “sante e immacolate” nelle mani del Padre, così come l’Eterno le aveva pensate e create. Ma poiché questa immensa Grazia non è scontata ma sottomessa alla libera scelta dell’uomo che può decidere di accoglierla o di rifiutarla, non si può affermare che in Gesù sia in assoluto e a prioriinaugurata una “nuova creazione”, una “nuova umanità”, perché da Gesù in poi non si nasce nuove creature “né da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo”, ma si rinasce da Acqua e da Spirito – il Santo Battesimo – e per aver liberamente creduto nel Suo Nome. Pertanto Gesù è senz’altro l’immagine, il paradigma della nuova creatura, del figlio di Dio, del santo reso tale dallo Spirito di santificazione, ma proprio perché Egli non è “l’immagine di una nuova umanità” ma – come dice S. Paolo – “Egli è l’immagine del Dio Invisibile”. Egli non è “costituito nostro Salvatore”, ma Egli è ab aeternonostro Salvatore, perché “è prima di tutte le cose e tutte il Lui sussistono.”“Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui ed in vista di Lui, quelle nei Cieli e quelle sulla Terra, quelle visibili e quelle invisibili”, poiché “piacque a Dio far abitare in Lui ogni pienezza, per mezzo di Lui riconciliare a Sé tutte le cose, rappacificando con il Sangue della Sua Croce gli esseri della Terra e quelli del Cielo.”
Come si può dire che Dio: “A LUI HA DATO LO SPIRITO SANTO PROMESSO”se Gesù è fatto di Sostanza Divina? Come può ricevere – dopo risorto – Colui di cui era da sempre ricolmo perché lo aveva generato? E come può ricevere il Promesso se è stato proprio Lui a prometterlo, e a promettere di darlo perché da sempre lo possiede? Per questo nel Credo Niceno-Costantinopolitano noi cattolici proclamiamo che lo Spirito Santo procede anche dal Figlio.
Allora, cosa dice Kiko? O Gesù è un semplice uomo che riceve tutto da Dio, oppure, essendo Dio, non riceve ciò che già è, ma appunto “…lo da senza misura”.
Non è neanche vero che Dio: “GLI HA DATO IL POTERE DI GENERARCI DA DIO”, ma casomai di farci rinascere in Dio, perché – non va dimenticato – l’unico Generato da Dio è Gesù, che è l’Unigenito del Padre. E se nelle traduzioni successive al Vaticano II in Gv 1, 13 è detto: “da Dio sono stati generati”, nella “Vulgata” di San Girolamo è invece scritto: “sed ex Deo nati sunt”.
Un’altra “perla” di Kiko,che non si sa se deve far sorridere o far perdere la pazienza recita: “GESU’ CRISTO PUO’ DARE LA VITA.”Perché si annuncia come “una novità” che Gesù abbia il potere di dare la Vita?Essendo Dio, Egli è la Vita stessa, quindi è più che logico che la dia, perché Lui ha detto di Se stesso: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Osservazione quindi del tutto scontata ed inutile, a meno che non serva per mettere in dubbio la divinità di Gesù …
E, dulcis in fundo, con la più assurda e sconclusionata di tutte le frasi su Cristo, Kiko dice: “GESU’ RISORTO STA IN UN POSTO CHE DIO HA PREPARATO PER TE E PER ME” :
Cosa vuol dire questa delirante ed insensata frase? Forse che Dio ha voluto “premiare” Gesù “mettendolo” in un posto tanto bello, preparato per Lui e per “gli spiriti vivificanti”?
MA GESU’ CRISTO “NON STA IN UN POSTO”, GESU’ CRISTO E’ ASCESO AL CIELO, PER SUA PROPRIA POTENZA, E SIEDE PER SEMPRE - RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI - ALLA DESTRA DEL PADRE, E DI LA’ TORNERA’ CON POTENZA PER GIUDICARE I VIVI ED I MORTI! E GIUDICHERA’ TUTTI GLI ERETICI E CHI NON LI HA COMBATTUTI! E GIUDICHERA’ ANCHE KIKO ARGUELLO!
Già in passato, nei primi secoli, erano comparse queste eresie, per confutare le quali fu redatto il testo del Credo che oggi si recita nella Santa Messa e che infatti Kiko si guarda bene dal far mai proclamare ai suoi, ai quali è concesso di pronunciare solo il Simbolo Apostolico, perché soltanto questo Credo viene loro consegnato, e solo dopo un minimo di dieci anni di cammino, al Passaggio della Redditio Simboli; i neocatecumenali perciò non studieranno mai il Credo Niceno – Costantinopolitano, che specifica più dettagliatamente la Verità sulla Dottrina della Cristologia e sulla consustanzialità dello Spirito Santo al Padre e al Figlio. Questo “Credo” non viene mai consegnato allo studio dei catecumeni, con la scusa che tale testo “riguardava soloil periodo delle eresie”, e siccome in Cammino la mistificazione raggiunge un punto tale che al catecumeno viene fatto credere (esperienza personale e comune a tutti i fratelli) di essere sicuramente il più Cattolico fra i Cattolici, il più credente, il più preparato, il più zelante, il più eletto, il più ortodosso, colui che dottrinalmente sta in una botte di ferro, ciò vuol dire che a tutti può servire di conoscere tale versione del Credo tranne che al neocatecumeno che, grazie alla perfetta ortodossia della catechesi che riceve, certo non ne ha bisogno… La realtà invece è che Kiko riunisce assieme, oltre a molte altre e rese ancor più pericolose, le prime eresie di Ario, Macedonio e Nestorio, perché unitamente al primo dimostra di non credere nella consustanzialità di Gesù con il Padre, quindi con il secondo non crede nella doppia Natura Umana e Divina, entrambe presenti in Gesù Cristo fin dall’Incarnazione e non solo dopo la Resurrezione, ed infine con l’ultimo eretico crea un’enorme confusione sull’esatta individualità e sulla precisa mansione della Terza Persona, lo Spirito Santo, che qualche rara volta nomina correttamente, ma che nella maggior parte dei casi confonde con lo Spirito di Gesù Risorto. Tutto questo è ampiamente dimostrato anche dall’aperta disistima che lui nutre verso la Dottrina della Chiesa e nella fattispecie verso la Cristologia della Chiesa Cattolica, come ebbe ad esprimersi nell’Annuncio di Quaresima 2006 fatto in Spagna, che noi le inviammo, Santità, come allegato alla nostra prima lettera.
In esso Kiko racconta dell’incontro che ebbe con Lei, Santità, per l’approvazione del Tomo che avrebbe dovuto sostituire le catechesi del Cammino e che Kiko alla fine rifiutò, con Sua triste sorpresa; alle pagg. 5 e 6 di questo Annuncio del 2006 egli dice:
“…quando abbiamo terminato questo libretto, e la Santa Sede stava per riconoscerlo, risulta che Monsignor Bertone, il Segretario, ci disse che questo Libro sarebbe stato il Direttorio catechetico dei catechisti. Come? Cioè, dobbiamo togliere la nostra catechesi e questo mattone, così grasso, fatto per un teologo, è quello che devono studiare i catechisti?”
“Insomma, potete immaginare…ci danno appuntamento per l’incontro di approvazione di questo libretto e, affinché la Santa Sede dicesse che non siamo eretici, che si trattava di tutto questo, abbiamo l’incontro col Cardinale Ratzinger. E, Carmen può confermare, in quella situazione Dio mi diede coraggio… Dico al Cardinale Ratzinger: “Io quel libro non lo riconosco.” Dice Ratzinger: “Come ha detto? Che non riconosce questo libro? Da cinque anni lavoriamo ed ora lei dice che non lo riconosce? Ma lei…, perché allora la Chiesa si disinteressa di voi…” “Io in questo Libro non riconosco il CNC! Quella è una tesi fatta male.” Dissi questo davanti a Ratzinger. Ratzinger fu bravissimo, un altro mi avrebbe cacciato dal suo ufficio.”
“Noi pensavamo fosse una sintesi teologica fatta da Emiliano, che ha fatto quello che ha potuto, poverino, ma non c’è chi possa leggerglielo.Inoltre, quel libro è già sparito; è come una tesi dottorale, un mattone (nel senso di gran volume) così di teologia, dicendo un po’ quello che dice la Chiesa sull’ecclesiologia, la cristologia. Potete immaginare se quelle erano le nostre catechesi …” (Kiko Arguello, Annuncio di Quaresima 2006, Madrid)
Dov’è ora, Santità, quel Tomo che la Chiesa aveva consegnato a Kiko in sostituzione delle sue orribili catechesi? Se la Chiesa gli impone un altro direttorio catechetico, cosa che dimostra che il suo non è accettabile e di fatto totalmente bocciato, come mai Kiko può permettersi di rifiutarlo senza subire conseguenze? Chi è veramente il Signor Kiko Arguello Virtz, e quanto è potente questa persona per poter dettare lui delle condizioni alla Chiesa ed obbligarla a piegarsi alla sua volontà? Oppure: chi c’è di tanto potente dietro a Kiko Arguello cosicché lui si senta tanto protetto da potersi permettere qualunque atteggiamento verso la Chiesa all’insegna della prepotenza e dell’astuzia, come conferma l’ultima falsa approvazione degli Statuti, a seguito della quale non si conosce nessun atto pubblico e formale con cui sia stato richiamato all’obbedienza e alla verità?
Comunque sia queste parole dimostrano quanto Kiko tenga in conto la Dottrina della Chiesa Cattolica, nella fattispecie quanto la sua Cristologia sia lontana da quella della Chiesa.
Ma chi è realmente Gesù Cristo per Kiko?
Dunque se perfino per un protestante Gesù Cristo è creduto il Figlio di Dio e come tale Dio come il Padre, questo dimostra che Kiko non solo non è Cattolico nel modo più assoluto, ma non è necessariamente neanche protestante, salvo quando questa dottrina gli serva come strumento per combattere la Chiesa Cattolica, insinuandola assieme al Giudaismo all’interno delle parrocchie. Ne consegue che non essendo né Cattolico, né Protestante, visto che non crede in Cristo, Kiko Arguello non può essere considerato neppure Cristiano. Perciò l’Eucarestia che sta portando avanti da anni è veramente una caricatura della Pasqua ebraica e ciò significa che Kiko da quarant’anni sta propinando, a centinaia di migliaia di persone ignare di ciò che celebrano, che intontite dalla sua astuta predicazione credono di militare nella Chiesa,niente altro che un nuovo Giudaismo, camuffato da “Cattolicesimo rinnovato”! Ma se da quarant’anni Kiko sta operando all’interno della Chiesa Cattolica, combattendola in tutti i modi, leciti e non leciti, e se da quarant’anni egli predica un Cristo in cui in realtà non crede, se perciò egli non è un servo di Cristo, di chi è servo Kiko Arguello? A chi va la sua obbedienza? Da chi è mandato ad operare nella Chiesa Cattolica e DI CHI E’ la volontà che sta realizzando?
E’ evidente che in tale predicazione ci sia un subdolo colpo inferto al Dogma della Trinità, cioè un inizio di scardinamento del Mistero della Trinità Santissima, poiché si va a colpire la Presenza e l’azione distinta della Seconda Persona, che è la Natura Divina di Gesù; ma non contento di ciò Kiko insinua, CON LA TECNICA DELLA CONFUSIONE, il dubbio anche sull’esistenza - distinta dalle altre due - e sull’originalità dell’Azione della Terza Persona.
Negazione occulta della Terza Persona
E’ stato provvidenziale, Santità, rileggere con calma le catechesi iniziali con le quali Kiko ed i suoi catechisti aprono sempre nuove Comunità Neocatecumenali nelle parrocchie di tutto il mondo, ed in particolare riguardare i passi che ho sopra citato delle catechesi sul Kerygma e su Abramo e le assicuro, Santità, che se tali catechesi fossero state reperibili all’interno del Cammino anziché essere inaccessibili ed intoccabili - tranne che da coloro che le predicano - se io avessi potuto rileggerle dopo averle ascoltate “frettolosamente” cioè per una sola volta, non avrei perso dieci anni in una setta eretica ma sarei fuggita a gambe levate molto tempo prima di quando non abbia fatto. Questo, Kiko e Carmen lo sanno bene, per questo le hanno occultate per trent’anni, per evitare che la gente aprisse gli occhi.
Quindi è stato provvidenziale sottolineare proprio queste ultime citazioni di catechesi sopra riportate, perché mentre esse erano state citate unicamente con l’intenzione di dimostrare la sbagliata concezione sul Cristo che ha Kiko, e di conseguenza la sua deformazione circa la dinamica della Salvezza, oltre a questo hanno poi portato alla luce l’occultamento che Kiko fa nei confronti dell’esistenza ben distinta e della mansione specifica dello Spirito Santo, Terza Persona Divina. Riporto qui di seguito soltanto le frasi che sono in stretta relazione con lo Spirito Santo, raggruppandole per affinità di argomenti, e ponendo in risalto le forti contraddizioni ed i gravi errori in esse contenute, sia in senso logico, che in senso teologico.
“GESU CRISTO E' STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE”
“EGLI E' SPIRITO VIVIFICANTE.”
Pur accantonando il concetto già espresso per cui l’Eterno Figlio Unigenito non può essere “statocostituito” ciò che già è dall’eternità - perché non c’è nulla in Lui, tranne la carne, che abbia avuto un inizio - va detto ugualmente che entrambe le parole “spirito” e “vivificante”, pur essendo ovviamente applicabili a Gesù in quanto appellativi divini e perciò contenuti nella Sua Natura Divina, pur tuttavia non possono esserGli attribuiti sia singolarmente che congiuntamente senza cadere in imprecisioni logiche e dottrinali e senza creare enormi confusioni: sarebbe corretto dire che Gesù “è Spirito” soltanto relativamente al tempo antecedente all’Incarnazione, poiché da quell’attimo in poi Egli è per sempre Corpo, Sangue, Anima e Divinità ( cioè esattamente il contrario di quanto Kiko vuol far credere, con una palese tesi protestante, vale a dire che Egli sarebbe stato costituito spirito vivificante dalla Risurrezione in poi…); quanto a “vivificante”, cioè “che da la vita”, questo è un appellativo preciso e specifico dello Spirito Santo, perché questa è esattamente la sua mansione: è la Terza Persona che dando la Vita da appunto Gesù, il quale E’ LA VITA. Lo Spirito Santo da la Vita. Gesù Cristo è la Vita che viene data dallo Spirito. Per questo nel Catechismo della Chiesa Cattolica, nel commento all’articolo “Credo nello Spirito Santo” al punto 683, la Chiesa insegna:
683“Nessuno può dire "Gesù è Signore" se non sotto l'azione dello Spirito Santo” ( 1Cor 12,3 ). “Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!” ( Gal 4,6 ). Questa conoscenza di fede è possibile solo nello Spirito Santo. Per essere in contatto con Cristo, bisogna dapprima essere stati toccati dallo Spirito Santo. E' lui che ci precede e suscita in noi la fede. In forza del nostro Battesimo, primo sacramento della fede, la Vita, che ha la sua sorgente nel Padre e ci è offerta nel Figlio, ci viene comunicata intimamente e personalmente dallo Spirito Santo nella Chiesa: Il Battesimo ci accorda la grazia della nuova nascita in Dio Padre per mezzo del Figlio suo nello Spirito Santo. Infatti coloro che hanno lo Spirito di Dio sono condotti al Verbo, ossia al Figlio; ma il Figlio li presenta al Padre, e il Padre procura loro l'incorruttibilità. Dunque, senza lo Spirito, non è possibile vedere il Figlio di Dio, e, senza il Figlio, nessuno può avvicinarsi al Padre, perché la conoscenza del Padre è il Figlio, e la conoscenza del Figlio di Dio avviene per mezzo dello Spirito Santo[Sant'Ireneo di Lione, Demonstratio apostolica, 7].
Quanto poi all’espressione congiunta “spirito vivificante”, se Kiko intende con ciò dire genericamente “Essere in cui signoreggia lo spirito, Essere celeste che dona Vita Eterna”, tutto questo Gesù lo è dall’eternità e non lo è stato costituito dalla Risurrezione in poi; se invece con “spirito vivificante” egli intende l’Azione Divina che si è riversata sugli Apostoli, su Maria Santissima e sulla Chiesa nascente dopo che Cristo è stato glorificato nella Risurrezione, cioè dal giorno di Pentecoste in poi, allora qui si parla della mansione specifica dello Spirito Santo Paraclito, Colui che Gesù aveva promesso, parlando chiaramente di una Persona distinta da Se stesso quando disse: “Se non me ne vado non verrà a voi il Consolatore, lo Spirito di Verità, ma quando me ne sarò andato ve lo manderò” (Gv16,7); “Quando verrà a voi il Consolatore che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito di Verità che procede dal Padre, Egli mi renderà testimonianza.” (Gv 15,26) ed ancora: “Quando però verrà lo Spirito di Verità Egli vi guiderà alla Verità tutta intera … Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.” (Gv 16, 13-14).
Quindi l’espressione in entrambi i casi è male utilizzata.
“CHIUNQUE CREDE IN LUI RICEVERA' IL SUO STESSO SPIRITO E LA SUA STESSA NATURA.”
No! Chiunque crede in Lui riceverà lo Spirito Santo, come disse Gesù ai Dodici la sera di Pasqua, quando apparendo loro ed alitando su di essi non disse: “Ricevete il Mio Spirito”, ma disse: “Ricevete lo Spirito Santo.” O come dice Gv 1,12: “A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli (adottivi) di Dio: a quelli che credono nel suo Nome” e come afferma S. Paolo in Rom 8, 16 “Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.”E’ un altro il modo di ricevere lo Spirito di Cristo, della Seconda Persona: quello per cui unitamente allo Spirito di Gesù si riceve anche la Sua Carne, il Suo Sangue e la Sua Anima: la Santissima Eucarestia. Ci spiace che questa modalità sia detestata da Kiko, al quale interessa solo lo spirito perché ha seri problemi di fede con l’Eucarestia, ma è questo ciò che ha voluto e deciso il Signore Gesù…
“SEI STATO COSTITUITO SPIRITO VIVIFICANTE , PERCHE’ PUOI TRASMETTERE LORO LO SPIRITO.”“ANCHE VOI STATE PER ESSERE TRASFORMATI IN SPIRITI CHE DANNO LA VITA.”
Questa presuntuosissima e delirante frase descrive ciò che è riportato sopra e cioè che chi crede in Cristo riceve la Sua Natura. Quale natura? Quella umana, del Figlio dell’uomo? Ma potremo mai noi essere umanamente perfetti, frutto dell’unione fra un Dio ed una Vergine, privi di ogni macchia di peccato e di ogni limite? Di quale natura parla Kiko? Di quella Divina? Ma potremo mai noi diventare Dio? E’ pur vero che molti Santi hanno sperimentato una tale unione d’Amore con Dio da sentirsi con Lui una cosa sola, - come disse San Paolo: “Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me.”- ed hanno anche ricevuto la grazia di operare come operò Gesù (vedi San Pio da Pietralcina) e proprio grazie alla loro profonda umiltà, con cui si abbandonavano docilmente all’azione di Dio (perciò Dio operava in loro), e per lo Spirito di Adorazione che impregnava la loro vita giungevano all’Unione d’Amore con Lui. Ora pare che Kiko voglia riferirsi appunto a questo stato interiore di vita, ma poiché nelle sue parole (e più ancora nelle sue azioni) non compare un briciolo di umiltà e di obbedienza alla Chiesa, poiché egli rifugge totalmente dall’attitudine all’Adorazione di Dio, fugge l’Adorazione Eucaristica, rinnega il Tabernacolo perché rifiuta la Presenza reale di Cristo a Messa conclusa e quindi nei Tabernacoli, prende in giro i Sacramentini che passano la vita ad adorare il Pane Vivo disceso dal Cielo, impedisce ai suoi di inchinarsi di fronte a Dio-Eucarestia e va dicendo che il Crocifisso “E’ NULLA”(Kiko alle comunità dell’Umbria – Perugia, 26 Settembre 2006),
a me pare che qui piuttosto che il SantoProfumo di Cristo si possa avvertire chiara una certa puzza di zolfo…
Eppure Kiko sostiene di essere in grado di “consegnare” lo Spirito Santo:
“Qui non vogliamo ingannare nessuno. Qui dovrà continuare questo catecumenato chi davvero abbia (alla fine) lo Spirito di Gesù, ami come Gesù. Ma questo non lo farete voi, perché non potete. Per questo il catecumenato è una gestazione. Noi vi consegneremo lo Spirito Santo, vi insegneremo ad avere fede, vi insegneremo a credere, vi condurremo nel cammino.” (pag.220- “Abramo”)
No, Kiko che non crede nella Natura Divina di Gesù, egli intende un’altra natura: quella di uomo glorificato, cioè “divinizzato” dalla risurrezione, stato che verrebbe condiviso da coloro che credono in Lui. Per questo può immaginare di applicarla anche a noi poveri e limitati. Questo ricorso a promesse trionfalistiche fa parte di una precisa tecnica psicologica di vendita secondo cui, per far presa sull’uditorio, viene assicurata una condizione superiore, vincente, a persone che sono normalmente frustrate, o per i propri limiti o dalle circostanze della vita.
“Il primo uomo si chiama anima vivente; il secondo, GESU' RISORTO, SPIRITO CHE DA' VITA.”
“QUESTO SPIRITO CHE DA VITA, CHE E’ GESU’ CRISTO, NON E’ UN INDIVIDUO ISOLATO; GESU’ E’ L’AMORE TOTALE A TUTTI GLI UOMINI.”
Come al solito Kiko gioca sulla confusione espressiva e sulla strumentalizzazione delle parole di San Paolo: innanzi tutto San Paolo dice “Il secondo… Spirito datore di Vita” e non: “il secondo – Gesù risorto – Spirito che da Vita” : questo Kiko lo fa per affermare che Gesù è “Uomo Celeste, fatto di Spirito, di Sostanza divina e che come tale dona la Vita” non per Sua stessa Natura, ma grazie alla Resurrezione, cioè che è divenuto tale dopo essere risorto, il che è falso. Certo che Gesù è Spirito, perché è Dio; certo che Gesù da la Vita, perché è Dio; certo che Gesù è Amore totale per tutti gli uomini, perché Lui è Dio; ma non si possono dare questi appellativi specifici della Natura e della mansione della Terza Persona indifferentemente ed alternativamente al Figlio e allo Spirito Santo, senza rischiare di creare confusione sulla distinzione dell’identità e dell’azione della Seconda e della Terza Persona di Dio. Tutte e tre le Persone sono Spirito, tutte e tre danno la Vita, tutte e tre amano totalmente gli uomini, ma Colui che secondo la Rivelazione, secondo il Magistero della Chiesa ed il Catechismo della Chiesa Cattolica è: SPIRITO propriamente detto, DATORE DI VITA, Colui che è l’AMORE SOSTANZIALE DEL PADRE E DEL FIGLIO, L’AMORE CHE SCORRE TRA IL PADRE E IL FIGLIO, L’AMORE CHE PROCEDE DAL PADRE E DAL FIGLIO E SI EFFONDE SUGLI UOMINI E FORMA LA CHIESA, COSTUI E’ INCONFONDIBILMENTE ED ESPRESSAMENTE LA TERZA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA’, LO SPIRITO SANTO. Per questo il Catechismo della Chiesa Cattolica, parlando del Nome proprio dello Spirito Santo, al n.° 691 dice:
691“Spirito Santo”, tale è il nome proprio di colui che noi adoriamo e glorifichiamo con il Padre e il Figlio. La Chiesa lo ha ricevuto dal Signore e lo professa nel Battesimo dei suoi nuovi figli [Cf Mt 28,19 ]. Il termine “Spirito” traduce il termine ebraico “Ruah”, che nel suo senso primario significa soffio, aria, vento. Gesù utilizza proprio l'immagine sensibile del vento per suggerire a Nicodemo la novità trascendente di colui che è il Soffio di Dio, lo Spirito divino in persona [Cf Gv 3,5-8 ].D'altra parte, Spirito e Santo sono attributi divini comuni alle Tre Persone divine. Ma, congiungendo i due termini, la Scrittura, la Liturgia e il linguaggio teologico designano la Persona ineffabile dello Spirito Santo, senza possibilità di equivoci con gli altri usi dei termini “spirito” e “santo”.
“Per questo motivo Gesù, CHE E’ STATO COSTITUITO DAL PADRE SPIRITO VIVIFICANTE, viene a dare la vita eterna, IL SUO STESSO SPIRITO, viene a togliere lo spirito del peccato e a darci il suo stesso spirito, viene a toglierci il nostro cuore di peccato e a darci lo Spirito Santo.”
A dimostrazione di quanto appena detto, qui Kiko racchiude nella stessa frase due espressioni che sembrano apparentemente una la ripetizione dell’altra ma che in realtà, alla luce di quanto appena riportato dal C.C.C., si oppongono vicendevolmente: “viene … a darci il Suo stesso Spirito”, cioè la Seconda Persona della Trinità, e “viene … a darci lo Spirito Santo”, cioè la Terza Persona della Trinità.
Ma io dichiaro formalmente, in tutta onestà e coscienza davanti a Dio e davanti agli uomini, che in dieci anni di cammino io non ho mai ricevuto una sola catechesi sullo Spirito Santo!
Ma con questa confusione catechetica, questa continua contraddizione verbale è una precisa tecnica di indebolimento mentale, ottenuto attraverso l’introduzione di una dottrina confusa e dalle notizie volutamente contrastanti, che ha regnato da sempre nella predicazione di Kiko e del Cammino Neocatecumenale, Kiko ed i suoi catechisti stanno volutamente indottrinando masse di gente attraverso messaggi fortemente contraddittori, creando nelle anime grossi conflitti interiori e comportamentali al fine di tenerli mentalmente schiavi, perché chi è in confusione, per paura di sbagliare, tende a pendere dalle labbra di colui che lo guida, e per quanto sembri assurdo, più la guida confonderà il seguace, più questi si rifugerà in essa! Eccone solo alcuni esempi:
1)Kiko dice che il Cammino ha come modello la Sacra Famiglia di Nazareth, ma Kiko dice anche che “Gesù Cristo non è assolutamente un modello di vita”;
2) Kiko promette di dare al catecumeno lo Spirito Santo che lo farà amare come ha amato Cristo, ma Kiko dice anche che saremo per sempre peccatori, incapaci di amare, di operare il bene;
3) Kiko predica l’amore nella dimensione della Croce, cioè il morire a se stessi per amore, ma Kiko ti dice anche che Cristo è morto per te perché tu non muoia, Cristo ha sofferto per te perché tu non soffra e non ti sacrifichi;
4) Kiko predica la Croce Gloriosa e l’Agnello Immolato che vi è appeso, ma Kiko non sopporta l’immagine del Crocifisso morto, che considera “sentimentale”;
5) Kiko sostiene che Gesù Crocifisso è stato devastato ed ucciso dai nostri peccati, ma Kiko sostiene anche che il peccato non offende Dio;
6) Kiko nega la Presenza reale di Cristo nelle Sacre Specie a Celebrazione terminata e nel Tabernacolo, e critica l’Adorazione eucaristica al di fuori dell’Eucarestia, ma Kiko fa anche costruire in Israele “la Cappella per l’Adorazione”;
7) Kiko ostenta un grande amore alla Vergine Maria ed ha scritto molti canti su di Lei, ma Kiko vieta di pregare Maria Santissima prima di giungere alla seconda tappa del Padre Nostro, cioè non prima di dodici anni di cammino (per coloro che camminano più speditamente);
8) Kiko invita continuamente alla conversione, ma Kiko sostiene anche che la conversione non dipende da noi ma solo da Dio;
9) Kiko sostiene che “nel Cristianesimo non esistono templi”, ma Kiko ha tassato tutte le comunità del mondo per costruire il Tempio neocatecumenale mondiale in Israele: la Domus Galileae;
Non ci stupisce perciò che una parte della Chiesa lo consideri chiaramente eretico ed un’altra parte della Gerarchia lo segua incondizionatamente, come fosse il miglior cattolico sulla piazza, poiché Kiko sa mutare camaleonticamente atteggiamento e dottrina a seconda dell’interesse del momento.
Monoteismo ebraico, come negazione della Santissima Trinità
Quello che fondamentalmente importa a Kiko è di seminare quanto meno confusione sulla precisa individuazione dell’identità e della mansione della Seconda Persona e della Terza Persona di Dio, affinché rimanga in rilievo solo l’Essenza e l’azione della Prima Persona, il Padre, in conformità con la fede arcaicamente monoteista di Israele: se Cristo avesse ricevuto passivamente la grazia di risorgere dal Padre, la Sua Divinità rimarrebbe dubbia, e l’azione divina messa in risalto resterebbe solo quella del Padre; in questo caso verrebbe meno la glorificazione della Seconda Persona; inoltre se Cristo fosse stato costituito dal Padre “spirito vivificante”, “spirito datore di vita”, allora scomparirebbe anche la Terza Persona, perché risulterebbe che lo Spirito Promesso ed effuso a Pentecoste altri non sarebbe che Gesù Risorto, “entrato nella divinità con la risurrezione”, perciò “Figlio di Dio” tornato sulla terra solo spiritualmente per una seconda missione, ma non Dio Eterno come il Padre.
Tolte perciò di mezzo la Seconda e la Terza Persona ne rimarrebbe solo una: Dio Padre, Jahve, come unica manifestazione Divina al mondo, come unica fonte di azione divina, come unica Persona Divina. E’ questo il punto focale, l’asse portante del vero annuncio neocatecumenale, la vera fisionomia del Cammino: il Monoteismo ebraico, inculcato a livello subliminale attraverso tutti quegli “ebraismi” con cui Kiko ama riempire le sue liturgie, le catechesi, le icone, gli usi invalsi nelle comunità, la sua dottrina! Ecco il perché del tentativo – finora riuscito – di dissacrare l’Eucarestia riducendola ad una “riesumazione” del Seder pasquale ebraico!Questo è il menzognero “ponte ecumenico” che Kiko instaura con Israele, punto di incontro di un falso ecumenismo che dovrebbe portare, secondo la sua delirante ed occulta intenzione, la fede ebraica a coincidere con quella cattolica , o forse sarebbe meglio dire “che dovrebbe portare la fede cattolica ad essere riassorbita nella religione ebraica! Intenzione neanche tanto occulta se Giuseppe Gennarini, catechista itinerante della prima ora, nonché uno dei “Dodici Cefa”, nonché Responsabile del Cammino per gli Stati Uniti d’America, nonché giornalista attivo per il giornale “Il foglio” e portavoce ufficiale del Cammino, scrive nei suoi articoli - riportando le testuali parole dell’Arguello - che Kiko sostiene apertamente che:
“Il fondatore del Sionismo Theodor Herlz, intuìche l’unione tra cattolici ed ebrei avrebbe salvato il mondo.” (Che cosa???)
Strano, perché fino ad oggi sapevamo cheil mondo era stato salvato da Gesù Cristo nostro Signore, nato morto e risorto per l’umanità, non si sapeva che il mondo dovesse ancora attendere la Salvezza, e per giunta nell’attesa dell’unione fra ebrei e cattolici!…
Chi parla lo fa con cognizione di causa, avendo vissuto di questa dottrina per dieci anni e forse sarà interessante sapere che fin dall’inizio del Cammino Neocatecumenale ci veniva insegnato – ma guarda il caso! - a pregare obbligatoriamente solo e soltanto il Padre, con la solita e per tutti uguale formula di rito che così recita: “Signore, Padre Santo, ti prego per…”. Se durante l’Eucarestia, dopo le preghiere universali, nascevano dieci preghiere spontanee, queste cominciavano tutte e dieci cosi: “Signore, Padre Santo, ti prego per…”. Lo stesso dicasi durante le Penitenziali, nelle liturgie della Parola o per le invocazioni che i Catechisti facevano prima di iniziare le catechesi. E la formula era sempre la stessa: “Signore, Padre Santo, ti prego …”. Unica variazione è la formula personalissima usata da Kiko, e ripetuta a pappagallo da alcuni, che recita così: “Padre Santo, Dio nostro, Re Eterno…”. Ma comunque sia è sempre e solo il Padre ad essere invocato: non sia mai che si invochi qualche volta Nostro Signore Gesù Cristo o meno ancora la Vergine Santissima! Sono formule non permesse e quelle volte che ho personalmente “trasgredito” queste regole invocando il Signore Gesù o la Madre Santa, sono stata subito guardata male, come se avessi commesso chissà quale delitto.
Ma se il Cammino Neocatecumenale è concepito per tappe, se è considerato “un’iniziazione”, in cui a poco a poco si scoprono le sconosciute fasi successive che essi chiamano “gli arcani” (come in ogni cammino di stampo gnostico- massonico che si rispetti ) come mai nonostante che il Passaggio del “Padre nostro” sia uno degli ultimi ad essere svelato, viene imposto fin dall’inizio di pregare invocando il Padre, Padre che si presume sconosciuto ai più, poiché se non hai il Figlio che ti conduca a Lui, tu non lo conosci e perciò invochi chi non conosci? Come mai se Cristo Gesù è l’Unico Mediatore fra Dio e gli uomini e Maria SS. è “Mediatrice di tutte le Grazie” non possono essere invocati per poter arrivare attraverso di loro al Padre? La verità è che viene inculcato, ad insaputa del catecumeno, il Monoteismo giudaico, fin dal principio. Ma tutto ciò suscita un gravissimo problema:
-se Gesù Cristo ha detto: “Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.” ,
-se Gesù ha detto: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me.”,
-se ha detto: “Chi disprezza Me, disprezza Colui che mi ha mandato.”- cioè il Padre – ora:
-se Kiko fallisce clamorosamente la conoscenza del Figlio, perché rifiuta il volto del Cristo che la Chiesa Cattolica propone ai suoi figli (basti vedere con quali accenti di assoluto ateismo e miscredente cecità spirituale egli rinneghi certe Rivelazioni ufficialmente approvate dalla Chiesa come quella del Sacratissimo Cuore di Gesù, con cui Cristo in Persona si mostrò a Santa Margherita Maria Alacoque, per domandare la diffusione della devozione al suo Cuore), ed infatti Kiko dice:
“Per questo, attenti con certi concetti di Dio buono che è tutta misericordia.... Perché la vita è molto più seria. Venite con me, voi che avete certi concetti di Dio tipo Sacro Cuore, con la manina così e la faccia ritoccata, tutto zucchero e miele, tutto soavino e tenerino... andiamo a una baracca a vedere una donna il cui marito si ubriaca e la picchia tutte le notti, che ha un figlio in carcere e un altro mezzo scemo; una donna che si alza tutti i giorni alle cinque del mattino per andare a sfregare pavimenti e non ha nulla da mangiare. Andiamo a chiedere a quella donna di quel Gesù tanto soave... Andiamo a vedere le prostitute, le retate, i macelli, i drogati, andiamo a vedere la guerra del Vietnam, i cadaveri putrefatti, vediamo un po' quel Dio tutto soave che avete, quella vita così regolare, così per bene, così carina! No! La vita è molto più seria di tutto ciò e non si può fare di essa una caricatura. Quel Dio di cartapesta non esiste. Il Dio della Bibbia non è così. E' un Dio che elegge un popolo e gli dà grazie che non dà ad altre nazioni, perché compia la sua missione. Però, che non lo tradisca, altrimenti la sua maledizione sarà tremenda. E' un Dio che a seconda maledice e benedice.”(OR., pag. 115 “Chi sono io?”)
“Molti hanno una idea di Dio molto sdolcinata. Pensano che Dio è "buonino" secondo il loro modo di vedere. Siamo ingannati dalle false immaginette della prima comunione. Perché noi crediamo che Gesù Cristo era sciropposo, di zucchero, così, con le sopracciglie ritoccate e la mano così... State attenti! Stiamo per demistificare alcune idee di Dio, altrimenti non possiamo capire il Dio della Bibbia che è lo stesso Dio che si è manifestato in Gesù, che è un Dio potente. Gesù Cristo si arrabbia e dice ai Farisei: razza di vipere, perché siete tutti sepolcri imbiancati all'esterno, ma di dentro pieni di porcherie e di carogne. Non credo che per dire questo parlasse così dolcemente…” (OR., pag.224 “Abramo”)
(Pensi bene la Chiesa, la Quale ha voluto approvare definitivamente l’iniquo Statuto di questo movimento eretico e che ha concesso un mandato missionario a questa gente, che questo è l’allucinante modo di predicare di Kiko Arguello e dei suoi seguaci, i quali imparano A MEMORIA codeste catechesi del loro iniziatore, per poterle riportare identiche all’originale!)
-se dunque Kiko riesce ad ironizzare sull’immagine che ha la Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo, fino a spingersi a dire che “quel Dio di cartapesta non esiste” (!) perché evidentemente egli insegue una sua proiezione mentale (molto miope) di Gesù che non corrisponde al reale, viene da chiedersi:
- a quale Dio Padre sarebbe “arrivato” Kiko Arguello, se egli rifiuta il vero Figlio di Dio?
- In quale Dio crede e quale Dio egli sta di fatto proponendo da quarant’anni nella Chiesa Cattolica?
- Che tipo di Monoteismo sta introducendo? Certamente non quello cattolico poiché egli demolisce la Santissima Trinità. Vorrebbe veramente farci credere che la sfocatissima concezione di Jahve che ha Israele, il quale avendo rigettato il Figlio non possiede neanche il Padre, corrisponda davvero al Santissimo Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, di tutto il visibile e l’invisibile che ha tanto amato il mondo da mandare il Suo Figlio e che il Figlio Unigenito ci ha rivelato? Egli di fatto sta predicando un Dio che esiste solo nei suoi pensieri, nelle sue fantasie, nella sua eresia, e nell’Aggadah ebraica. E la cosa più triste è che la Chiesa glielo sta permettendo.
Ma se l’alta Gerarchia connivente non muoverà un dito per difendere il gregge, le assicuro, Santità, CHE UN GRIDO SI ALZERA’ DAL BASSO, DAI PICCOLI, da noi piccoli, che avendo bevuto il veleno letale di questo pestifero eretico solo per una divina disposizione non siamo morti, come molti dei nostri fratelli che si sono suicidati (!), ed una sacrosanta battaglia contro l’eresia giudeo- massonico- protestante che ha invaso la Chiesa verrà da noi innescata, con la Fortezza che Dio ci concederà, per la difesa della Verità, della Testimonianza di Gesù, e a gloria di Dio e della Sua Chiesa, l’unica, quella cattolica che difende e custodisce integra la Dottrina e la Tradizione!
O forse dovremmo veramente assistere impassibili ed impotenti di fonte all’avanzata di un individuo, dall’identità giudea e giudaizzante fino nelle midolla che, facendo piazza pulita di due millenni di Magistero e dello stesso Vangelo del Signore Gesù, pretenda di introdurre nella Chiesa Cattolica gli insegnamenti e la “teologia” dell’Aggadah rabbinica, rigettando palesemente il Gesù in cui crede la Chiesa e che lui definisce “di cartapesta”, sostituendolo con un semplice “uomo ebreo” preso di sorpresa da una Passione di Croce che non aveva previsto e con una caricatura di Dio Padre, Creatore sia del bene che del male, lanciatore di maledizioni e strafulmini per chi non gli è fedele (ma come: Gesù non aveva “luteranamente” salvato TUTTI IN ANTICIPO, indipendentemente dalle opere?…) un Dio vetero – testamentario, il cui volto non corrisponde affatto al Padre Misericordioso della Divina Misericordia che è Gesù stesso?!
È per gente “giudaizzante” di questo stampo che San Giovanni ebbe a dire:
“Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. [23]Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.” (1Gv1, 22-23)
Ed è ben per questo che un cristiano ed ancor più un cattolico non potrà MAI seguire la teologia, la dottrina i gli insegnamenti della tradizione rabbinica ebraica: perché avendo essi rigettato il Figlio hanno finito per non conoscere più e non possedere neanche il Padre! E senza scadere in uno stolto antisemitismo che non ha alcuna ragione al mondo di esistere e a causa del quale sono stati commessi nel passato orrori e delitti imperdonabili, va comunque detto che un Cattolico NON PUO’ infarcire di ebraismo la sua Santa Fede senza necessariamente apostatare dal Cristianesimo, perché non è affatto vero che “abbiamo lo stesso Dio per Padre” e non è vero che gli ebrei sono “i nostri fratelli maggiori”, visto che il “Padre” che essi professano non è il medesimo (così come non è il medesimo Allah, il dio professato dai mussulmani) : noi professiamo e crediamo in Dio, Padre nostro che è nei Cieli, Creatore di tutto il Cielo e di tutta la Terra ( Lui sì che è “Padre” di tutti, ma purtroppo non tutti vogliono essere suoi “figli”), Padre del Signore nostro Gesù Cristo, consustanziale a Lui, una cosa sola con il Figlio Suo Unigenito e con lo Spirito Santo che è l’Amore che eterno scorre tra i due: gli ebrei questo non lo credono e non lo professano! Ergo: non abbiamo la stessa fede, perciò non siamo “intercambiabili”!
Ho letto tutto soffermandomi soprattutto nella parte cristologica.
C'è da dire che quando Kiko apre la bocca e cerca di parlare di cristologia mi richiama l'immagine di uno che vomita spazzatura puzzolente...
Bisogna avere tanto fanatasimo e tantissima ignoranza per dare peso a un bel tomo del genere.
Evidentemente, per dire poco, costui ha le idee molto poco chiare su cosa sia la dogmatica cattolica, la dottrina cristologica dei primi secoli sulla quale i santi Padri hanno tanto lottato.
Il suo è un linguaggio inadeguato, sghembo, pericoloso, eretico. Tipico di molto clero postconciliare, d'altronde.
Un uomo puo' parlare così se in cuor suo ha aderito ad una fede giudaizzante in cui Cristo, al più, è un essere interessante, uno che indica la via del Padre (una sorta di profeta).
Personalmente non m'interessa a cosa credano gli ebrei oggi e sono totalmente indifferente alla loro dottrina. Cosa facciano in casa loro e nelle loro sinagoghe interessa solo loro. Non vado a metter verbo in cose che non mi riguardano.
Sono, invece, assai infastidito quando, per opera di invasati tipo kiko, nella Chiesa penetrano delle dottrine giudaizzanti, contro le quali innumerevoli santi hanno combattuto per secoli, poiché sono realmente un'Anti-Chiesa. Qui sì che metto verbo!
Ma qui si deve pure porre attenzione alla pesante responsabilità dei vescovi e dei papi attuali i quali sono stati chiamati al loro ministero NON per piaceri e glorie (che dire del pontificato di GPII che era una kermesse continua?), ma per assumersi IL PESANTE DOVERE di sorvegliare e purificare la Chiesa da false e diaboliche dottrine.
Se essi sradicando le erbacce soffrono e dovessero pure morire, questo è IL LORO MINISTERO. Non farlo, per la paura di essere impopolari, è tradire il mandato ricevuto.
Quella kikiana è una di queste dottrine diaboliche e, forse, proprio la peggiore (visto il successo che le si permette di avere).
D'altronde in kikiani ricordano gli avvoltoi: come questi ultimi arrivano quando quasi non c'è più vita per pasteggiare con corpi morti, così i kikiani arrivano quando una chiesa sta per morire (e non ha forza per respingerli) per inglobare cibo e rafforzarsi (poi dicono che hanno fatto risorgere quella chiesa, quando in realtà hanno solo rafforzato e moltiplicato loro stessi).
Quello che dice Kiko Arguello riguardo alla iconografia (vedi il filmato tratto da youtube e allegato all'articolo presente) è un misto di verità e di menzogne (nel suo solito stile).
Qualsiasi studente di storia dell'arte, quando incontra il periodo bizantino ne potrebbe sapere più di lui!
Kiko dice d' essersi ispirato al canone della Chiesa d'Oriente e pare che questo canone sia per lui significativo. Ma è così "significativo" da non impedirgli di realizzare "croste" totalmente distanti dallo stile iconografico della Chiesa orientale che qui esalta tanto.
Le Editions du Cerf hanno pubblicato degli studi sulle icone dove - CERTAMENTE! - anche le icone kikiane che imitano quelle bizantine finirebbero tra le "false icone". In quegli studi si capisce bene che le icone kikiane (anche quando sono molto simili alle bizantine) non c'entrano niente con quelle orientali.
Kiko dice che lui ha ripreso i "quadri" [sic!] che formano le 12 feste bizantine. Non sa, quest'ignorante, che anche quei "quadri" sono icone?
Il fatto di averle ingigantite è per lui una lode, dal momento che Rublev le teneva a misura piccola. L'ignorante evidentemente NON SA che le icone non devono superare certe misure: il rapporto del fedele con l'icona è diretto, umano. Se una "icona" ha misure eccessivamente grandi, tra credente e "icona" non s'instaura più un rapporto umano ma un' IMPOSIZIONE della seconda sul primo (il che è tipico di tutte le immagini adoperate nei sistemi ideologici e politici, dal marxismo al nazionalsocialismo).
Tra icona e fedele c'è un rapporto familiare - anche se sempre sacro - e diretto: il fedele si avvicina e bacia queste icone. E' possibile che questo avvenga con i "tazebao" di Kiko? Evidentemente no, a maggior ragione perché queste realizzazioni stanno metri da terra.
Sono letteralmente IRRITATO quando sento che Kiko dice che tali pitture hanno la "tradizione dei secoli" e che per farle ci voglia una benedizione (ossia non nascono da iniziativa personale): lui fa l'esatto contrario con molte sue croste, dal momento che sono interpretazioni personalistiche, soggettivistiche, arbitrarie della "fede dei secoli" ! Un esempio è dato dalla luce NERA che caratterizza un cerchio del limbo del Pantokrator. Perché NERA, quando nella tradizione iconografica che ha secoli, si scelgono COSTANTEMENTE altri colori? Qui si capisce benissimo che non è un semplice stile differente ma una simbologia scelta in OPPOSIZIONE al chiaro, un' interpretazione soggettivistica e arbitraria CONTRARIA alla scelta alle pitture che hanno la "tradizione dei secoli", come dice lui.
Il nero è un colore definito per indicare il negativo, l'assenza, il vuoto. Per questo non ha caratterizzato e non caratterizzerà MAI l'iconografia orientale nel nimbo di Cristo. Possibile che questo pseudo-esperto d' iconografie bizantine non lo sappia??? Secondo me lo sa ma è in pura cattiva fede...
Questo semplice particolare mostra come, in un messaggio apparentemente cristiano, si possano insinuare scelte che indirizzano il credente in altre direzioni che personalmente trovo inquietanti: il nero è la "Luce" che ti attende nell'al di là e non è casuale poiché ricorre in tutte le mandorle del Cristo!
Questo uomo è inquietante: mescola verità e sottende pericolose eresie. Pure i vescovi (lo vediamo nel filmato) ascoltano e bevono tutto, disarmati in preda e in balia ad un poveraccio. Loro chiamati ad insegnare, ridotti alla passività di ascoltatori...
Ma questa, d'altronde, è l'immagine di gran parte del Cattolicesimo odierno, un'immagine misera, povera, malata, mentecatta...
Un GRAZIE ad Annarita per il poderoso lavoro di analisi svolto.Beati quelli che leggendo qui, con pazienza, la mole di analisi, riusciranno ad aprire gli occhi. Quegli occhi che vescovi e ...papi, evidentemente non intendono aprire poichè impegnati ad esprimere concetti riguardanti la società con i suoi mali, trascurando i mali grotteschi e diffusi della Chiesa che annega e che potrebbe con esempi migliori trasformare la società attuale come fece nei secoli la Chiesa fedele. Ma, essendo ora il "tempo della misericordia" non dell'ammonizione (come disse infelicemente Giovanni XXIII)si tralascia lo scudiscio antieresie e si abbraccia l'ecumenismo panteistico. In questa nuova chiesa non poteva mancare un movimento parassita, da avvoltoio come giustamente Paradosi assimila, che si nutre della disgregazione attirando disperati e dando loro l'esaltazione mistica della setta eretica, tramite un'accozzaglia di concetti eretici(ma nuovi per loro)che esaltano l'uomo e lo divinizzano senza alcun merito. Annarita, ma il buon filosofo di Tubinga, ha mai risposto? ...No? E' troppo impegnato per rispondere a lettere così lunghe, ha un'altra strategia ..."che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa..."
Carissimo! Due cose al volo: ho aggiunto da poco più di metà del lavoro, che per errore non avevo incollato, cioè la "negazione della Terza Persona" e il "Monoteismo giudaico come negazione della Trinità." Forse questa parte non hai potuto leggerla...
Ti ringrazio per i commenti e vedo che il materiale è servito ad inquadrare bene la continua ambiguità di questa dottrina. Quando hai scritto: - "Il nero è un colore definito per indicare il negativo, l'assenza, il vuoto."- mi hai dato i brividi, perchè Kiko è solito, nelle chiese, far coprire il Tabernacolo dove sta il Santissimo, con un panno completamente nero.
Hheheh...caro Mardu... Ricevemmo doppia risposta per la prima lettera (in cui avevamo un tono molto morbido e deferente), con Benedizione Apostolica e benedizione della Segreteria di Stato....poi una sola breve risposta alla seconda lettera (in cui il nostro tono cominciava a cambiare ed i contenutisi facevano più disincantati). Alla terza lettera dove abbiamo spostato lo sguardo dai soli problemi del Cammino alla terribile crisi di tutta la Chiesa conciliare, chiedendo espressamente al Papa di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria....zero risposte. Ma ce lo aspettavamo assolutamente, anzi sarebbe stato strano il contrario..
Annarita non ho finito di leggerla, aberrante la frase del Verbo che entra con la sua natura umana nella divinità, una frase così l'avrebbe condannato al rogo. Quante anime sta portando alla dannazione. Oremus CVCRCI
nel video Kiko mente, sapendo di mentire. Dice che si può usare il verde (nella mandorla luminosa del Cristo) O IL NERO. Comunque un colore scuro, ammette.
Ora, io conosco bene queste cose perché, avendo studiato il monachesimo orientale, inevitabilmente mi sono incontrato con l'iconografia, che rappresenta una delle attività e delle tradizioni di tale monachesimo.
Posso dire, senza tanto vantarmi, che ne so più di Kiko. Ora, che si possa sostituire il colore della mandorla di Cristo con il nero, in luogo del verde, è una cosa che GIRA SOLO NEL SUO CERVELLO.
E' vero che Dionigi Areopagita afferma che la luminosità divina è talmente intensa da divenire tenebra (con il suo solito linguaggio paradossale), ma l'iconografia è pensata per rivolgersi ai SEMPLICI e deve avere un linguaggio costante e coerente.
Cristo nelle icone tradizionali è rivestito con due colori VERDE (elemento umano), disposto sopra alla veste PORPORA (elemento divino), disposto dentro la veste, come dire nascosto all'evidenza naturale.
La Theotokos è rivestita al contrario: il verde all'interno della veste (umanità) e il porpora fuori (la regalità).
Kiko invece anche in questo caso sostituisce arbitrariamente il verde con il nero. Le icone non possono sopportare quest'uso relativistico dei colori per cui, nel loro contesto, il nero può solo avere il valore che abbiamo specificato più in alto: NULLA, TENEBRA, VUOTO, il contrario di Dio.
Non a caso il nero, nelle icone tradizionali, è usato per dipingere gli angeli decaduti, il fondo della tomba di Cristo, l'ade dal quale Cristo strappa Adamo ed Eva.
E' questa la simbologia dei colori con i quali si trasmette la "fede dei secoli" che Kiko da un lato afferma e dall'altro contraddice (sapendo di farlo).
Scusate: Kiko merita calci in culo, altro che ascolto. Ed è fesso chi gli da credito...
a.rita, volevo chiederti, secondo te come dovrebbe comportarsi un cattolico nell'era del post-concilio? nel senso, è vero che Benedetto XVI ha emanato il motu proprio quindi in molte chiese si celebra con il messale non riformato, ma è ancora una realtà non molto diffusa, sopratutto nei piccoli centri, quindi cosa si dovrebbe fare, rinunciare ad andare a messa la domenica poichè si celebra con il messale di Paolo VI?
Scusami anonimo, inserisco questo tuo post nel precedente thread (quello dell'omelia di Mons. Fellay) che riguarda questo argomento, e ti rispondo lì...
Continuano i commenti anche negli articoli precedenti.
Grazie Jo... il tuo incoraggiamento mi riempie di gioia! Forse è troppo sperare che serva a qualcosa di più che ad un aiuto per noi piccoli.... Ti auguro un Santo Natale del Signore e ti abbraccio con tutto il cuore.
Sto notando la scomparsa dei vari anonimi neocatecumenali, che si sono ammutoliti....
In effetti un conto è imparare a memoria le catechesi di Kiko, e riportarle senza il bisogno di dover "pensare" a cosa veramente si sta predicando, e un conto è rispondere ad uno studio critico su quelle catechesi, che si sono accettate tanto superficialmente: per rispondere bisognerebbe prima capire quello che c'è scritto.....
Quando non ci sono argomenti si scappa via! Ma come si fa a scegliere una via religiosa quando messo con le spalle al muro senti che c'è il vuoto dietro?
Puo' continuare a perseverare solo quello che è disonesto con se stesso e con gli altri!
L'ho notato anch'io, questo però dimostra che sant'Agostino aveva ragione: è eretico chi, dopo aver conosciuto la Verità, si ostina nell'errore consapevolmente ! CVCRCI
ricito Stefano Gavazzi. che cita Sant'Agostino: E' ERETICO CHI DOPO AVER CONOSCIUTO LA VERITA' SI OSTINA NELL'ERRORE CONSAPEVOLMENTE- per ragioni umane, quali, amicizie,lavoro,comodità varie, vicinanza di chiesa...ecc.ecc.! è scegliere la via facile, non Cristo.Proprio quel che dicono i catechisti, ma facendo la strada a ritroso per non essere eretici. Difficile,vero? Molto difficile!MA NECESSARIO!
è davvero sconvolgente, e nello stesso tempo così lampante l'eresia che solo un cieco potrebbe negare l'ispirazione satanica di questa falsa dottrina; si può dire che in qualche modo Kiko prepara l'avvento dell'anticristo, con simili negazioni della Divinità di Gesù, subdolamente insinuate nelle menti degli sciagurati, costretti ad ascoltare in "religioso" silenzio, senza poter fare obiezioni di sorta, magari per chiedere spiegazioni....del resto se non hanno alle spalle una formazione alla retta Dottrina, come potrebbero pensare di obiettare o confutare qualcosa ? ma quello che mi chiedo da tempo con stupore (e orrore) è questo: come fanno i sacerdoti che seguono -a latere, MUTI - codeste catechesi diaboliche, a non accorgersi delle aberrazioni , per lo meno prima di venire "riformati" anche loro ? non sentono dentro di sè nessun richiamo della coscienza ad intervenire, a ribellarsi, a correggere quelle eresie strisciani, che loro, magari, hanno maggiori risorse culturali per smascherare, se volessero farlo, a vantaggio degli ingannati ? non vengono richiamati dal Signore al retto insegnamento, e ad ammonire quei catechisti ?...ma forse, a pensarci bene, se già son avviati sui percorsi kikiani dalla loro infatuazione per il concilio "rinnovatore", anche loro sono pronti a bere il verbo kikiano come fosse una nuova e più illuminata presentazione dei dogmi di fede ? è davvero un mistero tenebroso, e questo accecamento di coloro che dovrebbero guidare i fedeli appare, nel suo aggravarsi e nelle ostinazioni dei falsi m aeestri -ciechi che dicono di vedere- un grande castigo di Dio, come se costoro fossero lasciati in balìa della loro cecità ! ....ma secondo voi, se uno dentro di sè è desideroso di liberarsi da quelle prigione della mente e dell'anima, laico o sacerdote che sia, il Signore gliene darà i mezzi, cioè l'uscita insperata dal labirinto del Minotauro(Kiko) ? se uno si sente "imprigionato" e chiama il Signore in aiuto, verrà tirato su dal quella fossa di serpenti,infernale, che può sembrare una gabbia dorata, grazie all'affettività disperata cementata nel gruppo (cioè l'illusione che " l'unione fa la forza") ?
Cara Ines Agere sequitur esse, io l'ho fatto, voglio bene a tutti i miei ex compagni del rns, ma amo ancor prima Cristo e poi me stesso e ci tengo alla mia anima, come anche a quella della mia famiglia e la loro, ho abbandonato il gruppo, vuoi sapere una cosa? qualche giorno fa sono andato da un mio cliente e sono andato a trovare una persona che faceva parte del gruppo, persona a cui voglio molto molto bene, anche lui mi vuole bene peccato che dal giorno che sono uscito dal gruppo mai una vista mai una sola telefonata solo io lo chiamo, strano modo di dismostrare il bene vero? La Verità è che era il rns ha tenerci uniti, tolto quello non c'è niente poichè il rns è niente, solo in Cristo c'è l'amore e l'unità vera, anche con uno che non hai mai conosciuto. CVCRCI
"....ma secondo voi, se uno dentro di sè è desideroso di liberarsi da quelle prigione della mente e dell'anima, laico o sacerdote che sia, il Signore gliene darà i mezzi, cioè l'uscita insperata dal labirinto del Minotauro(Kiko) ? se uno si sente "imprigionato" e chiama il Signore in aiuto, verrà tirato su dal quella fossa di serpenti,infernale, che può sembrare una gabbia dorata, grazie all'affettività disperata cementata nel gruppo (cioè l'illusione che " l'unione fa la forza")?"
Carissima Ines, certo che sì! Ricordo che durante l'ultimo anno di Cammino che ho seguito, parlavo pochissimo, ascoltavo ben poco, pregavo ancor meno, insomma ero satura di tutto quell'ambiente privo di ogni spessore... e quando pregavo a voce alta in comunità era solo per dire: "Padre Santo (questa è l'unica formula permessa, l'ho già detto nell'articolo), nel Nome di Gesù Cristo e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, dammi lo Spirito Santo!" Era il mio grido di aiuto, perchè non stavo cappendo più nulla...l'aiuto è arrivato, e con esso la liberazione.
Non sono più nel cammino neocatecumenale perché ho trovato un carisma più adatto alla mia persona (non per questo nego quanto ho ricevuto grazie al cammino neocatecumenale), ma quello che scrivete riguardo a Kiko e alla sua dottrina non corrisponde a verità, è mistificare il significato delle sue parole. In particolare è assolutamente falso quanto dite sulla passione di Cristo e sul simbolo della croce come qualcosa di sentimentale: al contrario in cammino si considera profondamente il valore della passione di Cristo.
Caro amico, se capisci il "nuovo carisma" come hai capito le catechesi di Kiko, andiamo maluccio....
Quello che ho riportato e commentato in questo articolo l'ho anche sentito personalmente uscire dalla bocca di Kiko Arguello, ed il senso qui interpretato è esattamente quello inteso da lui. Sono stata in Cammino dieci anni e credo di aver sentito parecchia predicazione di questa gente, sicuramente più di te.
In particolare sul valore del Crocifisso, se sei interessato a sentire con le tue orecchie Kiko che, toccando le gambe del Crocifisso, dice:- "Questa è un'immagine sentimentale, perchè noi abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ma adesso non lo conosciamo più così, perciò QUESTO E' NULLA!"- CERCATI L'ANNUNCIO ALLE COMUNITA' DELL'UMBRIA DEL 2006, fatto a Perugia, così te ne convincerai. Se non lo trovi in rete, faccelo sapere e provvederemo a pubblicarne il video.
dovresti sapere che la cosa pù importante e fondamentale è amare il proprio nemico, e vedere in esso gesù. tu parli di kiko come di un tuo nemico, e su questo blog non c'è altro che giudizio e mormorazione.. non ti comporti in maniera propriamente cristiana, non credi? io non voglio convertire nessuno, non spetta a me. ma dovresti fare un "breve" esame di coscienza.
Sbagliato! la cosa più importante è amare Dio sopra ogni cosa e poi il prossimo come se stessi. Prima va amato Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze, e nell'amarlo è incluso anche di credere nelle Verità di Fede pù importanti che lo riguardano, che sono il Mistero dogmatico della Santissima Trinità e la duplice Natura umana e divina di Cristo Signore.
Solo credendo in Lui correttamente posso conoscerlo ed amarlo, ed amandolo posso vederlo riflesso nelle creature ed amare il mio prossimo come me stessa. Chi cerca di diffondere la più terribile delle eresie giudaiche, che è la negazione della Santissima Trinità e della divina Incarnazione del Signore Gesù, non è mio nemico, ma nemico di Cristo e della sua Chiesa, che sta cercando di distruggere da quasi mezzo secolo.
Perciò prendendo esempio dai Santi Padri della Chiesa io critico, contrasto e conbatto il pensiero dell'eretico, e oggi il più grande eretico è Kiko Arguello. E facendo questo lo sto amando secondo verità, perchè lo metto di fronte ai suoi peccati di eresia. E metto anche te, di fronte ai tuoi peccati, tu che preferisci seguire un rinnegato perchè ti sta simpatico, e lo preferisci a Nostro Signore Gesù Cristo, accettando di credere a tutte le fandonie giudaiche che Kiko ti ha insegnato su Dio, mistificandone la natura.
Tu sei in totale malafede! Non dici che quello che ho detto non sia vero, ma fingi di scandalizzarti perchè chiamo l'eretico per nome: un "eretico". Quindi le mostruosità che costui insegna a te vanno benissimo, e nessuno si deve permettere di dire che sono menzogna della peggiore specie...e chi osa dirlo farebbe peccato di giudizio...NO! Chi lo dice fa un servizio alla Verità che è Cristo stesso, fa un servizio all'eretico perchè smaschera la sua menzogna e fa un servizio agli schiavi dell'eresia come te, perchè ti invita alla CONVERSIONE ALL'UNICA DOTTRINA SANTA E VERA, QUELLA CATTOLICA DELLA TRADIZIONE INFALLIBILE DELLA CHIESA DI SEMPRE.
pensa ai tuoi peccati, e se kiko è un eretico lo deciderà Dio. io non ti giudico, perchè alla fine siamo tutti cristiani, crediamo nello stesso Dio e ti posso garantire che in cammino non si fa niente di eretico io se non avessi avuto la possibilità di farne parte non sarei nemmeno qui. se io credo oggi è grazie a questo movimento, o meglio grazie a Dio che SECONDO ME ha creato tutto questo. si sono alxzati migliaia di giovani per andare in monastero o seminario (che è diocesano non neocatecumenale) e hanno detto il loro si a Dio non a kiko. le migliaia di famiglie che partono itineranti dicono si a Dio non a kiko. e sopratutto annunziano l'amore di cristo e invitano i più bisognosi a credere in Dio e non a far parte del cammino neocatecumenale. non vedere del marcio in tutto. ciao
Tranquillo, che trovo anche il temppo di pensare ai miei peccati, non preoccuparti...Ma che Kiko sia eretico noon c'è bisgno del Giudizio universale per saperlo: basta confrontare le sua predicazione con la dottrina cattolica, e ci si mette subito le mani nei capelli.
Inoltre io non ho bisogno che tu mi garantisci niente sul Cammino, perchè io in Cammino ci sono stata per dieci anni, e lo conosco benissimo, e se sono fuggita a gambe levate è proprio perchè lì dentro l'eresia si respira in ogni angolo. Se poi tu non sei capace di riconoscerla, perchè ammetti che eri un lontano e perciò totalmente ignorante sulla dottrina, questo è un altro discorso, cioè è un tuo problema di comprensione...
I Seminari RM sono diocesani solo sulla carta, perchè in realtà li comandano i Rettori che sono tutti neocatecumenali, ed i catechisti responsabili della zona in cui il Seminario sorge. Poi sul "SI a Dio" delle chiamate nel Cammino ci sono forti dubbi, visti tutti i fallimenti col tempo di quelle vocazioni...
Le famiglie in missione poi, le ho conosciute personalmente, perchè ho fatto itineranza con loro...quello che le spinge ad andare è la personale gratificazione di sentirsi "grandi missionari alla conquista de mondo"...è gente che Dio non lo ha proprio incontrato, infatti predica le eresie di Kiko, senza neanche accorgersi che sono tali...
Caro fratello, l'articolo su cui stai commentando, senza che tu sia minimamente entrato nel merito, tratta argomenti dottrinali di una importanza direi VITALE PER LA FEDE DI UN CATTOLICO. Se non hai afferrato l'assoluta gravità del problema, ti invito a rileggerti il tutto, ed eventualmente a discutere dei contenuti dell'articolo. Se non riesci a capire, anche rileggendolo, evita di commentare.
Vorrei lasciare questo commento affinchè serva da monito a tanti cattolici e anche a persone non cattoliche,che comunque credono in una giustizia civile e in un cammino di verità. Io provengo da una famiglia cattolica,la mia famiglia non mi ha mai imposto nulla,non mi ha mai soffocato nel mio pensiero nè nelle mie scelte e di questo ringrazio ogni giorno. Crescendo,come tutti ho percorso un cammino,ho frequentato da ragazzo anche gruppi di preghiera,gruppi vocazionali,poi a un certo punto mi sono allontanato dagli ambienti ecclesiastici,solo per l'ipocrisia e la falsità che vi trovavo,poichè non tolleravo più alcuni comportamenti che erano molto diversi da quello che avevo appreso in precedenza. Sono nipote di un sacerdote cattolico,segretario personale di sua santità ma non dell'attuale papa.Venne via dal Vaticano e si dedicò alla sua precedente parrocchia perchè riteneva ci fosse qualcosa in quegli ambienti che lo turbava e non gli sembrava il posto adatto a lui. Mio zio era una persona molto colta e intelligente,ma soprattutto nutriva un amore per Dio smisurato. Ricordo molto bene il suo volto e lo sguardo profondo,ero praticamente un ragazzino,ma il ricordo è molto nitido,ogni volta andavo a visitarlo mi regalava un libro,antropologia,semiologia.... Devo dire che mi sono serviti molto quei libri,in vita mia, pur non avendo seguito studi approfonditi o conseguito lauree sono stato avvicinato ad ambienti di cui ignoravo l'esistenza,ma col tempo,nella mia ricerca della verità ho imparato a capire,quanto a riconoscere ed a evitare. La semiologia è servita quindi a qualcosa.... Ad oggi riesco a riconoscere taluni ambienti e persone con il semplice uso del buon senso,poichè i simboli a volte sono occultati. Ho fatto un viaggio di recente in una nazione che fino ad ora non avevo ben considerato,il Portogallo;sono andato da degli amici a cui avevo promesso che avrei fatto visita.CONTINUA
CONTINUA Ho viaggiato in largo e in lungo percorrendo più di 5000km,come mi è solito fare quando compio un viaggio all'estero in una nazione europea,mi piace confrontarmi e parlare con le persone del luogo,conoscere i loro usi e costumi e sentirmi raccontare il mondo sotto altri punti di vista diversi dal mio. Ho notato che il Portogallo è una nazione veramente particolare sotto molti punti di vista e chi lo conosce bene capisce sicuramente a cosa mi riferisco. Ho visitato innumerevoli santuari e castelli di ogni sorta compreso il castello di Tomar,irrinunciabile tappa poichè rappresenta uno dei castelli templari più grandi e importanti d'Europa,tuttavia,tappe famose a parte ho notato luoghi non menzionati che mi sono sembrati più importanti di quelli citati nelle guide,come spesso è accaduto nei viaggi che ho compiuto,poichè a un certo punto del viaggio decido di andare a casaccio e trovo luoghi significativi e di rilevanza storica che a volte mi lasciano stupefatto. A un certo punto ho notato la segnalazione per Fatima e ho chiesto ai miei compagni di fare tappa lì,dopotutto avevamo visitato tutte le chiese,i monasteri e i castelli della nazione,potevamo far tappa anche a quel santuario un po' per curiosità e un po' perchè a quel punto avremmo finito il giro. Premetto che i miei compagni di viaggio sono persone piuttosto scettiche,come me non frequentano più da quando erano dei ragazzini pur rimanendo cattolici. Abbiamo subito notato che Fatima è un luogo deserto e non il solito santuario gremito dai fedeli,le persone in silenzio e in piccoli gruppi si alternano ordinate in una calma paradossale.
CONTINUA Il santuario di un bianco semplice domina la piazza antistante con sobrietà e senza sfarzi,solo un evento mi ha fatto sussultare,un qualcosa che con potenza mi ha attraversato il corpo,la pelle dal cuoio capelluto alle braccia e alle gambe mi si è coperta interamente di brividi e questo è durato per un po';decisamente una sensazione mai provata,non un semplice brivido di freddo,poichè nonostante fosse ottobre c'erano 32 gradi,nè di stupore,vista la sobrietà del santuario,ma qualcos'altro che ha provocato in me quel fenomeno e allo stesso tempo non mi ha turbato,ma al contrario mi ha fatto sentire bene;non la mia stessa sensazione ma lo stesso una sensazione di rilassamento e gioia ha suscitato in qualche altro mio compagno di viaggio che dopo quest'esperienza si è posto sull'esistenza di Dio o meno qulche dubbio e in quel preciso momento sull'esistenza di un'entità superiore che evidentemente aveva fatto sentire la propria presenza. I non credenti la possono chiamare come vogliono,entità o altro,io non ho dubbi,da allora la chiamo Madonna. Conosco molte persone fra cui anche neocatecumenali che frequentano il santuario di Medjugorje,ma se devo dire la verità,nonostante mi abbiano invitato ad andare,ho sempre rifiutato,per via di una mia sensazione che può essere anche sbagliata,ma che mi invita a ritenere che in quel luogo non ci sia nulla di sacro. Sicuramente fra i frequentatori molti sono in buona fede,anzi da quello che ho potuto osservare lo asserisco,ma ho notato simboli e persone che non si addicono a un luogo di culto mariano e da cui mi tengo ben lontano. Inoltre a Fatima è stata eretta una chiesa moderna o se vogliamo chiamarla col suo vero nome "un tempio" circolare di un bianco per nulla sobrio,ma accecante come la luce che non proviene da Dio,al cui interno ho notato una chiara simbologia che nulla ha a che fare con il sacro e che con la sua presenza offende il sacro e il santuario stesso. Comunque non occorre conoscere la simbologia,basta un po' di buon senso per capire che quella costruzione è lì per profanare,ragione per cui oggi più di ieri il messaggio di Fatima sia quello da prendere in considerazione e da cui la chiesa sta prendendo silenziosamente le distanze.Dovremmo interrogarci tutti su questo.... Il popolo di fedeli silenziosi di Fatima,contro il popolo di fedeli chiassosi e mediatici di Medjugorje,non occorre nè una laurea,nè di conoscere i simboli per trovare la verità. Mi scuso con tutti voi per essermi allargato così nei commenti e auguro a tutti un buon proseguimento.
Ho letto tutto soffermandomi soprattutto nella parte cristologica.
RispondiEliminaC'è da dire che quando Kiko apre la bocca e cerca di parlare di cristologia mi richiama l'immagine di uno che vomita spazzatura puzzolente...
Bisogna avere tanto fanatasimo e tantissima ignoranza per dare peso a un bel tomo del genere.
Evidentemente, per dire poco, costui ha le idee molto poco chiare su cosa sia la dogmatica cattolica, la dottrina cristologica dei primi secoli sulla quale i santi Padri hanno tanto lottato.
Il suo è un linguaggio inadeguato, sghembo, pericoloso, eretico. Tipico di molto clero postconciliare, d'altronde.
Un uomo puo' parlare così se in cuor suo ha aderito ad una fede giudaizzante in cui Cristo, al più, è un essere interessante, uno che indica la via del Padre (una sorta di profeta).
Personalmente non m'interessa a cosa credano gli ebrei oggi e sono totalmente indifferente alla loro dottrina.
Cosa facciano in casa loro e nelle loro sinagoghe interessa solo loro. Non vado a metter verbo in cose che non mi riguardano.
Sono, invece, assai infastidito quando, per opera di invasati tipo kiko, nella Chiesa penetrano delle dottrine giudaizzanti, contro le quali innumerevoli santi hanno combattuto per secoli, poiché sono realmente un'Anti-Chiesa. Qui sì che metto verbo!
Ma qui si deve pure porre attenzione alla pesante responsabilità dei vescovi e dei papi attuali i quali sono stati chiamati al loro ministero NON per piaceri e glorie (che dire del pontificato di GPII che era una kermesse continua?), ma per assumersi IL PESANTE DOVERE di sorvegliare e purificare la Chiesa da false e diaboliche dottrine.
Se essi sradicando le erbacce soffrono e dovessero pure morire, questo è IL LORO MINISTERO. Non farlo, per la paura di essere impopolari, è tradire il mandato ricevuto.
Quella kikiana è una di queste dottrine diaboliche e, forse, proprio la peggiore (visto il successo che le si permette di avere).
D'altronde in kikiani ricordano gli avvoltoi: come questi ultimi arrivano quando quasi non c'è più vita per pasteggiare con corpi morti, così i kikiani arrivano quando una chiesa sta per morire (e non ha forza per respingerli) per inglobare cibo e rafforzarsi (poi dicono che hanno fatto risorgere quella chiesa, quando in realtà hanno solo rafforzato e moltiplicato loro stessi).
Paradosi
Quello che dice Kiko Arguello riguardo alla iconografia (vedi il filmato tratto da youtube e allegato all'articolo presente) è un misto di verità e di menzogne (nel suo solito stile).
RispondiEliminaQualsiasi studente di storia dell'arte, quando incontra il periodo bizantino ne potrebbe sapere più di lui!
Kiko dice d' essersi ispirato al canone della Chiesa d'Oriente e pare che questo canone sia per lui significativo.
Ma è così "significativo" da non impedirgli di realizzare "croste" totalmente distanti dallo stile iconografico della Chiesa orientale che qui esalta tanto.
Le Editions du Cerf hanno pubblicato degli studi sulle icone dove - CERTAMENTE! - anche le icone kikiane che imitano quelle bizantine finirebbero tra le "false icone". In quegli studi si capisce bene che le icone kikiane (anche quando sono molto simili alle bizantine) non c'entrano niente con quelle orientali.
Kiko dice che lui ha ripreso i "quadri" [sic!] che formano le 12 feste bizantine. Non sa, quest'ignorante, che anche quei "quadri" sono icone?
Il fatto di averle ingigantite è per lui una lode, dal momento che Rublev le teneva a misura piccola. L'ignorante evidentemente NON SA che le icone non devono superare certe misure: il rapporto del fedele con l'icona è diretto, umano. Se una "icona" ha misure eccessivamente grandi, tra credente e "icona" non s'instaura più un rapporto umano ma un' IMPOSIZIONE della seconda sul primo (il che è tipico di tutte le immagini adoperate nei sistemi ideologici e politici, dal marxismo al nazionalsocialismo).
Tra icona e fedele c'è un rapporto familiare - anche se sempre sacro - e diretto: il fedele si avvicina e bacia queste icone. E' possibile che questo avvenga con i "tazebao" di Kiko? Evidentemente no, a maggior ragione perché queste realizzazioni stanno metri da terra.
Sono letteralmente IRRITATO quando sento che Kiko dice che tali pitture hanno la "tradizione dei secoli" e che per farle ci voglia una benedizione (ossia non nascono da iniziativa personale): lui fa l'esatto contrario con molte sue croste, dal momento che sono interpretazioni personalistiche, soggettivistiche, arbitrarie della "fede dei secoli" ! Un esempio è dato dalla luce NERA che caratterizza un cerchio del limbo del Pantokrator. Perché NERA, quando nella tradizione iconografica che ha secoli, si scelgono COSTANTEMENTE altri colori?
Qui si capisce benissimo che non è un semplice stile differente ma una simbologia scelta in OPPOSIZIONE al chiaro, un' interpretazione soggettivistica e arbitraria CONTRARIA alla scelta alle pitture che hanno la "tradizione dei secoli", come dice lui.
Il nero è un colore definito per indicare il negativo, l'assenza, il vuoto. Per questo non ha caratterizzato e non caratterizzerà MAI l'iconografia orientale nel nimbo di Cristo. Possibile che questo pseudo-esperto d' iconografie bizantine non lo sappia??? Secondo me lo sa ma è in pura cattiva fede...
Questo semplice particolare mostra come, in un messaggio apparentemente cristiano, si possano insinuare scelte che indirizzano il credente in altre direzioni che personalmente trovo inquietanti: il nero è la "Luce" che ti attende nell'al di là e non è casuale poiché ricorre in tutte le mandorle del Cristo!
Questo uomo è inquietante: mescola verità e sottende pericolose eresie. Pure i vescovi (lo vediamo nel filmato) ascoltano e bevono tutto, disarmati in preda e in balia ad un poveraccio. Loro chiamati ad insegnare, ridotti alla passività di ascoltatori...
Ma questa, d'altronde, è l'immagine di gran parte del Cattolicesimo odierno, un'immagine misera, povera, malata, mentecatta...
Paradosi
Purtroppo soldi e potere hanno corrotto il centro del mondo cattolico... Quale "amore per la verità" potrebbe oramai scuoterli?
RispondiEliminaLa rinascita puo' avvenire solo dal basso in piccoli centri disseminati qua e là. Per i capi non vedo salvezza.
Paradosi
Un GRAZIE ad Annarita per il poderoso lavoro di analisi svolto.Beati quelli che leggendo qui, con pazienza, la mole di analisi, riusciranno ad aprire gli occhi.
RispondiEliminaQuegli occhi che vescovi e ...papi, evidentemente non intendono aprire poichè impegnati ad esprimere concetti riguardanti la società con i suoi mali, trascurando i mali grotteschi e diffusi della Chiesa che annega e che potrebbe con esempi migliori trasformare la società attuale come fece nei secoli la Chiesa fedele.
Ma, essendo ora il "tempo della misericordia" non dell'ammonizione (come disse infelicemente Giovanni XXIII)si tralascia lo scudiscio antieresie e si abbraccia l'ecumenismo panteistico. In questa nuova chiesa non poteva mancare un movimento parassita, da avvoltoio come giustamente Paradosi assimila, che si nutre della disgregazione attirando disperati e dando loro l'esaltazione mistica della setta eretica, tramite un'accozzaglia di concetti eretici(ma nuovi per loro)che esaltano l'uomo e lo divinizzano senza alcun merito.
Annarita, ma il buon filosofo di Tubinga, ha mai risposto? ...No? E' troppo impegnato per rispondere a lettere così lunghe, ha un'altra strategia ..."che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa..."
Carissimo! Due cose al volo:
RispondiEliminaho aggiunto da poco più di metà del lavoro, che per errore non avevo incollato, cioè la "negazione della Terza Persona" e il "Monoteismo giudaico come negazione della Trinità." Forse questa parte non hai potuto leggerla...
Ti ringrazio per i commenti e vedo che il materiale è servito ad inquadrare bene la continua ambiguità di questa dottrina. Quando hai scritto: - "Il nero è un colore definito per indicare il negativo, l'assenza, il vuoto."- mi hai dato i brividi, perchè Kiko è solito, nelle chiese, far coprire il Tabernacolo dove sta il Santissimo, con un panno completamente nero.
Hheheh...caro Mardu...
RispondiEliminaRicevemmo doppia risposta per la prima lettera (in cui avevamo un tono molto morbido e deferente), con Benedizione Apostolica e benedizione della Segreteria di Stato....poi una sola breve risposta alla seconda lettera (in cui il nostro tono cominciava a cambiare ed i contenutisi facevano più disincantati). Alla terza lettera dove abbiamo spostato lo sguardo dai soli problemi del Cammino alla terribile crisi di tutta la Chiesa conciliare, chiedendo espressamente al Papa di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria....zero risposte. Ma ce lo aspettavamo assolutamente, anzi sarebbe stato strano il contrario..
Annarita non ho finito di leggerla, aberrante la frase del Verbo che entra con la sua natura umana nella divinità, una frase così l'avrebbe condannato al rogo.
RispondiEliminaQuante anime sta portando alla dannazione.
Oremus
CVCRCI
Gentile Annarita,
RispondiEliminanel video Kiko mente, sapendo di mentire. Dice che si può usare il verde (nella mandorla luminosa del Cristo) O IL NERO. Comunque un colore scuro, ammette.
Ora, io conosco bene queste cose perché, avendo studiato il monachesimo orientale, inevitabilmente mi sono incontrato con l'iconografia, che rappresenta una delle attività e delle tradizioni di tale monachesimo.
Posso dire, senza tanto vantarmi, che ne so più di Kiko.
Ora, che si possa sostituire il colore della mandorla di Cristo con il nero, in luogo del verde, è una cosa che GIRA SOLO NEL SUO CERVELLO.
E' vero che Dionigi Areopagita afferma che la luminosità divina è talmente intensa da divenire tenebra (con il suo solito linguaggio paradossale), ma l'iconografia è pensata per rivolgersi ai SEMPLICI e deve avere un linguaggio costante e coerente.
Cristo nelle icone tradizionali è rivestito con due colori VERDE (elemento umano), disposto sopra alla veste PORPORA (elemento divino), disposto dentro la veste, come dire nascosto all'evidenza naturale.
La Theotokos è rivestita al contrario: il verde all'interno della veste (umanità) e il porpora fuori (la regalità).
Kiko invece anche in questo caso sostituisce arbitrariamente il verde con il nero. Le icone non possono sopportare quest'uso relativistico dei colori per cui, nel loro contesto, il nero può solo avere il valore che abbiamo specificato più in alto: NULLA, TENEBRA, VUOTO, il contrario di Dio.
Non a caso il nero, nelle icone tradizionali, è usato per dipingere gli angeli decaduti, il fondo della tomba di Cristo, l'ade dal quale Cristo strappa Adamo ed Eva.
E' questa la simbologia dei colori con i quali si trasmette la "fede dei secoli" che Kiko da un lato afferma e dall'altro contraddice (sapendo di farlo).
Scusate: Kiko merita calci in culo, altro che ascolto. Ed è fesso chi gli da credito...
Paradosi
a.rita, volevo chiederti, secondo te come dovrebbe comportarsi un cattolico nell'era del post-concilio? nel senso, è vero che Benedetto XVI ha emanato il motu proprio quindi in molte chiese si celebra con il messale non riformato, ma è ancora una realtà non molto diffusa, sopratutto nei piccoli centri, quindi cosa si dovrebbe fare, rinunciare ad andare a messa la domenica poichè si celebra con il messale di Paolo VI?
RispondiEliminaScusami anonimo,
RispondiEliminainserisco questo tuo post nel precedente thread (quello dell'omelia di Mons. Fellay) che riguarda questo argomento, e ti rispondo lì...
Continuano i commenti anche negli articoli precedenti.
Un gran lavoro, davvero poderoso, che da solo basterebbe a metter fine a questo scempio.
RispondiEliminaChe il Signore ci accompagni.
Buon Natale.
Grazie Jo...
RispondiEliminail tuo incoraggiamento mi riempie di gioia!
Forse è troppo sperare che serva a qualcosa di più che ad un aiuto per noi piccoli....
Ti auguro un Santo Natale del Signore e ti abbraccio con tutto il cuore.
Sto notando la scomparsa dei vari anonimi neocatecumenali, che si sono ammutoliti....
RispondiEliminaIn effetti un conto è imparare a memoria le catechesi di Kiko, e riportarle senza il bisogno di dover "pensare" a cosa veramente si sta predicando, e un conto è rispondere ad uno studio critico su quelle catechesi, che si sono accettate tanto superficialmente: per rispondere bisognerebbe prima capire quello che c'è scritto.....
Ovvio AnnaRita!
RispondiEliminaQuando non ci sono argomenti si scappa via!
Ma come si fa a scegliere una via religiosa quando messo con le spalle al muro senti che c'è il vuoto dietro?
Puo' continuare a perseverare solo quello che è disonesto con se stesso e con gli altri!
Paradosi
L'ho notato anch'io, questo però dimostra che sant'Agostino aveva ragione: è eretico chi, dopo aver conosciuto la Verità, si ostina nell'errore consapevolmente !
RispondiEliminaCVCRCI
ricito Stefano Gavazzi. che cita Sant'Agostino:
RispondiEliminaE' ERETICO CHI DOPO AVER CONOSCIUTO LA VERITA' SI OSTINA NELL'ERRORE CONSAPEVOLMENTE- per ragioni umane, quali, amicizie,lavoro,comodità varie, vicinanza di chiesa...ecc.ecc.! è scegliere la via facile, non Cristo.Proprio quel che dicono i catechisti, ma facendo la strada a ritroso per non essere eretici. Difficile,vero? Molto difficile!MA NECESSARIO!
Negazione occulta della Seconda Persona ....
RispondiEliminaè davvero sconvolgente, e nello stesso tempo così lampante l'eresia che solo un cieco potrebbe negare l'ispirazione satanica di questa falsa dottrina; si può dire che in qualche modo Kiko prepara l'avvento dell'anticristo, con simili negazioni della Divinità di Gesù, subdolamente insinuate nelle menti degli sciagurati, costretti ad ascoltare in "religioso" silenzio, senza poter fare obiezioni di sorta, magari per chiedere spiegazioni....del resto se non hanno alle spalle una formazione alla retta Dottrina, come potrebbero pensare di obiettare o confutare qualcosa ?
ma quello che mi chiedo da tempo con stupore (e orrore) è questo:
come fanno i sacerdoti che seguono -a latere, MUTI - codeste catechesi diaboliche, a non accorgersi delle aberrazioni , per lo meno prima di venire "riformati" anche loro ?
non sentono dentro di sè nessun richiamo della coscienza ad intervenire, a ribellarsi, a correggere quelle eresie strisciani, che loro, magari, hanno maggiori risorse culturali per smascherare, se volessero farlo, a vantaggio degli ingannati ? non vengono richiamati dal Signore al retto insegnamento, e ad ammonire quei catechisti ?...ma forse, a pensarci bene, se già son avviati sui percorsi kikiani dalla loro infatuazione per il concilio "rinnovatore", anche loro sono pronti a bere il verbo kikiano come fosse una nuova e più illuminata presentazione dei dogmi di fede ?
è davvero un mistero tenebroso, e questo accecamento di coloro che dovrebbero guidare i fedeli appare, nel suo aggravarsi e nelle ostinazioni dei falsi m aeestri -ciechi che dicono di vedere- un grande castigo di Dio, come se costoro fossero lasciati in balìa della loro cecità !
....ma secondo voi, se uno dentro di sè è desideroso di liberarsi da quelle prigione della mente e dell'anima, laico o sacerdote che sia, il Signore gliene darà i mezzi, cioè l'uscita insperata dal labirinto del Minotauro(Kiko) ? se uno si sente "imprigionato" e chiama il Signore in aiuto, verrà tirato su dal quella fossa di serpenti,infernale, che può sembrare una gabbia dorata, grazie all'affettività disperata cementata nel gruppo (cioè l'illusione che " l'unione fa la forza") ?
Cara Ines Agere sequitur esse, io l'ho fatto, voglio bene a tutti i miei ex compagni del rns, ma amo ancor prima Cristo e poi me stesso e ci tengo alla mia anima, come anche a quella della mia famiglia e la loro, ho abbandonato il gruppo, vuoi sapere una cosa? qualche giorno fa sono andato da un mio cliente e sono andato a trovare una persona che faceva parte del gruppo, persona a cui voglio molto molto bene, anche lui mi vuole bene peccato che dal giorno che sono uscito dal gruppo mai una vista mai una sola telefonata solo io lo chiamo, strano modo di dismostrare il bene vero?
RispondiEliminaLa Verità è che era il rns ha tenerci uniti, tolto quello non c'è niente poichè il rns è niente, solo in Cristo c'è l'amore e l'unità vera, anche con uno che non hai mai conosciuto.
CVCRCI
"....ma secondo voi, se uno dentro di sè è desideroso di liberarsi da quelle prigione della mente e dell'anima, laico o sacerdote che sia, il Signore gliene darà i mezzi, cioè l'uscita insperata dal labirinto del Minotauro(Kiko) ? se uno si sente "imprigionato" e chiama il Signore in aiuto, verrà tirato su dal quella fossa di serpenti,infernale, che può sembrare una gabbia dorata, grazie all'affettività disperata cementata nel gruppo (cioè l'illusione che " l'unione fa la forza")?"
RispondiEliminaCarissima Ines,
certo che sì! Ricordo che durante l'ultimo anno di Cammino che ho seguito, parlavo pochissimo, ascoltavo ben poco, pregavo ancor meno, insomma ero satura di tutto quell'ambiente privo di ogni spessore... e quando pregavo a voce alta in comunità era solo per dire: "Padre Santo (questa è l'unica formula permessa, l'ho già detto nell'articolo), nel Nome di Gesù Cristo e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, dammi lo Spirito Santo!"
Era il mio grido di aiuto, perchè non stavo cappendo più nulla...l'aiuto è arrivato, e con esso la liberazione.
Concordo con Annarita: Dio è vivente e, se invocato con cuore sincero da chi realmente lo vuole seguire, risponde.
RispondiEliminaE' per questo che l'ultima parola non è data ai distruttori che sbucano in ogni dove.
Paradosi
Parole sante!
RispondiEliminaCVCRCI
Non sono più nel cammino neocatecumenale perché ho trovato un carisma più adatto alla mia persona (non per questo nego quanto ho ricevuto grazie al cammino neocatecumenale), ma quello che scrivete riguardo a Kiko e alla sua dottrina non corrisponde a verità, è mistificare il significato delle sue parole. In particolare è assolutamente falso quanto dite sulla passione di Cristo e sul simbolo della croce come qualcosa di sentimentale: al contrario in cammino si considera profondamente il valore della passione di Cristo.
RispondiEliminaCaro amico, se capisci il "nuovo carisma" come hai capito le catechesi di Kiko, andiamo maluccio....
RispondiEliminaQuello che ho riportato e commentato in questo articolo l'ho anche sentito personalmente uscire dalla bocca di Kiko Arguello, ed il senso qui interpretato è esattamente quello inteso da lui. Sono stata in Cammino dieci anni e credo di aver sentito parecchia predicazione di questa gente, sicuramente più di te.
In particolare sul valore del Crocifisso, se sei interessato a sentire con le tue orecchie Kiko che, toccando le gambe del Crocifisso, dice:- "Questa è un'immagine sentimentale, perchè noi abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ma adesso non lo conosciamo più così, perciò QUESTO E' NULLA!"- CERCATI L'ANNUNCIO ALLE COMUNITA' DELL'UMBRIA DEL 2006, fatto a Perugia, così te ne convincerai. Se non lo trovi in rete, faccelo sapere e provvederemo a pubblicarne il video.
dovresti sapere che la cosa pù importante e fondamentale è amare il proprio nemico, e vedere in esso gesù. tu parli di kiko come di un tuo nemico, e su questo blog non c'è altro che giudizio e mormorazione.. non ti comporti in maniera propriamente cristiana, non credi? io non voglio convertire nessuno, non spetta a me. ma dovresti fare un "breve" esame di coscienza.
RispondiEliminaSbagliato!
RispondiEliminala cosa più importante è amare Dio sopra ogni cosa e poi il prossimo come se stessi. Prima va amato Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze, e nell'amarlo è incluso anche di credere nelle Verità di Fede pù importanti che lo riguardano, che sono il Mistero dogmatico della Santissima Trinità e la duplice Natura umana e divina di Cristo Signore.
Solo credendo in Lui correttamente posso conoscerlo ed amarlo, ed amandolo posso vederlo riflesso nelle creature ed amare il mio prossimo come me stessa. Chi cerca di diffondere la più terribile delle eresie giudaiche, che è la negazione della Santissima Trinità e della divina Incarnazione del Signore Gesù, non è mio nemico, ma nemico di Cristo e della sua Chiesa, che sta cercando di distruggere da quasi mezzo secolo.
Perciò prendendo esempio dai Santi Padri della Chiesa io critico, contrasto e conbatto il pensiero dell'eretico, e oggi il più grande eretico è Kiko Arguello.
E facendo questo lo sto amando secondo verità, perchè lo metto di fronte ai suoi peccati di eresia. E metto anche te, di fronte ai tuoi peccati, tu che preferisci seguire un rinnegato perchè ti sta simpatico, e lo preferisci a Nostro Signore Gesù Cristo, accettando di credere a tutte le fandonie giudaiche che Kiko ti ha insegnato su Dio, mistificandone la natura.
Tu sei in totale malafede! Non dici che quello che ho detto non sia vero, ma fingi di scandalizzarti perchè chiamo l'eretico per nome: un "eretico". Quindi le mostruosità che costui insegna a te vanno benissimo, e nessuno si deve permettere di dire che sono menzogna della peggiore specie...e chi osa dirlo farebbe peccato di giudizio...NO! Chi lo dice fa un servizio alla Verità che è Cristo stesso, fa un servizio all'eretico perchè smaschera la sua menzogna e fa un servizio agli schiavi dell'eresia come te, perchè ti invita alla CONVERSIONE ALL'UNICA DOTTRINA SANTA E VERA, QUELLA CATTOLICA DELLA TRADIZIONE INFALLIBILE DELLA CHIESA DI SEMPRE.
pensa ai tuoi peccati, e se kiko è un eretico lo deciderà Dio.
RispondiEliminaio non ti giudico, perchè alla fine siamo tutti cristiani, crediamo nello stesso Dio e ti posso garantire che in cammino non si fa niente di eretico io se non avessi avuto la possibilità di farne parte non sarei nemmeno qui. se io credo oggi è grazie a questo movimento, o meglio grazie a Dio che SECONDO ME ha creato tutto questo. si sono alxzati migliaia di giovani per andare in monastero o seminario (che è diocesano non neocatecumenale) e hanno detto il loro si a Dio non a kiko. le migliaia di famiglie che partono itineranti dicono si a Dio non a kiko. e sopratutto annunziano l'amore di cristo e invitano i più bisognosi a credere in Dio e non a far parte del cammino neocatecumenale. non vedere del marcio in tutto. ciao
Tranquillo, che trovo anche il temppo di pensare ai miei peccati, non preoccuparti...Ma che Kiko sia eretico noon c'è bisgno del Giudizio universale per saperlo: basta confrontare le sua predicazione con la dottrina cattolica, e ci si mette subito le mani nei capelli.
EliminaInoltre io non ho bisogno che tu mi garantisci niente sul Cammino, perchè io in Cammino ci sono stata per dieci anni, e lo conosco benissimo, e se sono fuggita a gambe levate è proprio perchè lì dentro l'eresia si respira in ogni angolo. Se poi tu non sei capace di riconoscerla, perchè ammetti che eri un lontano e perciò totalmente ignorante sulla dottrina, questo è un altro discorso, cioè è un tuo problema di comprensione...
I Seminari RM sono diocesani solo sulla carta, perchè in realtà li comandano i Rettori che sono tutti neocatecumenali, ed i catechisti responsabili della zona in cui il Seminario sorge. Poi sul "SI a Dio" delle chiamate nel Cammino ci sono forti dubbi, visti tutti i fallimenti col tempo di quelle vocazioni...
Le famiglie in missione poi, le ho conosciute personalmente, perchè ho fatto itineranza con loro...quello che le spinge ad andare è la personale gratificazione di sentirsi "grandi missionari alla conquista de mondo"...è gente che Dio non lo ha proprio incontrato, infatti predica le eresie di Kiko, senza neanche accorgersi che sono tali...
Caro fratello, l'articolo su cui stai commentando, senza che tu sia minimamente entrato nel merito, tratta argomenti dottrinali di una importanza direi VITALE PER LA FEDE DI UN CATTOLICO. Se non hai afferrato l'assoluta gravità del problema, ti invito a rileggerti il tutto, ed eventualmente a discutere dei contenuti dell'articolo. Se non riesci a capire, anche rileggendolo, evita di commentare.
E DIMENTICAVO UNA COSA IMPORTANTE, CHI VA IN CAMMINO E CREDE AL KIKKIANESIMO SBAGLIA PERCHè NON TI VIENE INSEGNATO DI CREDERE IN LUI MA IN DIO
RispondiEliminaQuello che dici è esattamente il contrario di quello che succede.
EliminaMi spiace...
Vorrei lasciare questo commento affinchè serva da monito a tanti cattolici e anche a persone non cattoliche,che comunque credono in una giustizia civile e in un cammino di verità.
RispondiEliminaIo provengo da una famiglia cattolica,la mia famiglia non mi ha mai imposto nulla,non mi ha mai soffocato nel mio pensiero nè nelle mie scelte e di questo ringrazio ogni giorno.
Crescendo,come tutti ho percorso un cammino,ho frequentato da ragazzo anche gruppi di preghiera,gruppi vocazionali,poi a un certo punto mi sono allontanato dagli ambienti ecclesiastici,solo per l'ipocrisia e la falsità che vi trovavo,poichè non tolleravo più alcuni comportamenti che erano molto diversi da quello che avevo appreso in precedenza.
Sono nipote di un sacerdote cattolico,segretario personale di sua santità ma non dell'attuale papa.Venne via dal Vaticano e si dedicò alla sua precedente parrocchia perchè riteneva ci fosse qualcosa in quegli ambienti che lo turbava e non gli sembrava il posto adatto a lui.
Mio zio era una persona molto colta e intelligente,ma soprattutto nutriva un amore per Dio smisurato.
Ricordo molto bene il suo volto e lo sguardo profondo,ero praticamente un ragazzino,ma il ricordo è molto nitido,ogni volta andavo a visitarlo mi regalava un libro,antropologia,semiologia....
Devo dire che mi sono serviti molto quei libri,in vita mia, pur non avendo seguito studi approfonditi o conseguito lauree sono stato avvicinato ad ambienti di cui ignoravo l'esistenza,ma col tempo,nella mia ricerca della verità ho imparato a capire,quanto a riconoscere ed a evitare.
La semiologia è servita quindi a qualcosa....
Ad oggi riesco a riconoscere taluni ambienti e persone con il semplice uso del buon senso,poichè i simboli a volte sono occultati.
Ho fatto un viaggio di recente in una nazione che fino ad ora non avevo ben considerato,il Portogallo;sono andato da degli amici a cui avevo promesso che avrei fatto visita.CONTINUA
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RispondiEliminaHo viaggiato in largo e in lungo percorrendo più di 5000km,come mi è solito fare quando compio un viaggio all'estero in una nazione europea,mi piace confrontarmi e parlare con le persone del luogo,conoscere i loro usi e costumi e sentirmi raccontare il mondo sotto altri punti di vista diversi dal mio.
Ho notato che il Portogallo è una nazione veramente particolare sotto molti punti di vista e chi lo conosce bene capisce sicuramente a cosa mi riferisco.
Ho visitato innumerevoli santuari e castelli di ogni sorta compreso il castello di Tomar,irrinunciabile tappa poichè rappresenta uno dei castelli templari più grandi e importanti d'Europa,tuttavia,tappe famose a parte ho notato luoghi non menzionati che mi sono sembrati più importanti di quelli citati nelle guide,come spesso è accaduto nei viaggi che ho compiuto,poichè a un certo punto del viaggio decido di andare a casaccio e trovo luoghi significativi e di rilevanza storica che a volte mi lasciano stupefatto.
A un certo punto ho notato la segnalazione per Fatima e ho chiesto ai miei compagni di fare tappa lì,dopotutto avevamo visitato tutte le chiese,i monasteri e i castelli della nazione,potevamo far tappa anche a quel santuario un po' per curiosità e un po' perchè a quel punto avremmo finito il giro.
Premetto che i miei compagni di viaggio sono persone piuttosto scettiche,come me non frequentano più da quando erano dei ragazzini pur rimanendo cattolici.
Abbiamo subito notato che Fatima è un luogo deserto e non il solito santuario gremito dai fedeli,le persone in silenzio e in piccoli gruppi si alternano ordinate in una calma paradossale.
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RispondiEliminaIl santuario di un bianco semplice domina la piazza antistante con sobrietà e senza sfarzi,solo un evento mi ha fatto sussultare,un qualcosa che con potenza mi ha attraversato il corpo,la pelle dal cuoio capelluto alle braccia e alle gambe mi si è coperta interamente di brividi e questo è durato per un po';decisamente una sensazione mai provata,non un semplice brivido di freddo,poichè nonostante fosse ottobre c'erano 32 gradi,nè di stupore,vista la sobrietà del santuario,ma qualcos'altro che ha provocato in me quel fenomeno e allo stesso tempo non mi ha turbato,ma al contrario mi ha fatto sentire bene;non la mia stessa sensazione ma lo stesso una sensazione di rilassamento e gioia ha suscitato in qualche altro mio compagno di viaggio che dopo quest'esperienza si è posto sull'esistenza di Dio o meno qulche dubbio e in quel preciso momento sull'esistenza di un'entità superiore che evidentemente aveva fatto sentire la propria presenza.
I non credenti la possono chiamare come vogliono,entità o altro,io non ho dubbi,da allora la chiamo Madonna.
Conosco molte persone fra cui anche neocatecumenali che frequentano il santuario di Medjugorje,ma se devo dire la verità,nonostante mi abbiano invitato ad andare,ho sempre rifiutato,per via di una mia sensazione che può essere anche sbagliata,ma che mi invita a ritenere che in quel luogo non ci sia nulla di sacro.
Sicuramente fra i frequentatori molti sono in buona fede,anzi da quello che ho potuto osservare lo asserisco,ma ho notato simboli e persone che non si addicono a un luogo di culto mariano e da cui mi tengo ben lontano.
Inoltre a Fatima è stata eretta una chiesa moderna o se vogliamo chiamarla col suo vero nome "un tempio" circolare di un bianco per nulla sobrio,ma accecante come la luce che non proviene da Dio,al cui interno ho notato una chiara simbologia che nulla ha a che fare con il sacro e che con la sua presenza offende il sacro e il santuario stesso.
Comunque non occorre conoscere la simbologia,basta un po' di buon senso per capire che quella costruzione è lì per profanare,ragione per cui oggi più di ieri il messaggio di Fatima sia quello da prendere in considerazione e da cui la chiesa sta prendendo silenziosamente le distanze.Dovremmo interrogarci tutti su questo....
Il popolo di fedeli silenziosi di Fatima,contro il popolo di fedeli chiassosi e mediatici di Medjugorje,non occorre nè una laurea,nè di conoscere i simboli per trovare la verità.
Mi scuso con tutti voi per essermi allargato così nei commenti e auguro a tutti un buon proseguimento.
http://www.youtube.com/watch?v=hIrEangGuRA&feature=youtu.be
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