Fonte: Chiesa e post Concilio...
Il Sermone tenuto l'8 dicembre nel Seminario di Ecône da Monsignor Fellay.
Ultima parte del Sermone di Mons. Fellay.
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Avete tutti capito che c'è stata una proposta di Roma che dice: "siamo pronti a riconoscervi". Il problema è che c'è sempre una condizione. Questa condizione ha variato un po' nelle formulazioni, ma in fondo è sempre la stessa e questa condizione è che si deve accettare il Concilio. Si potrebbe riassumere la situazione dicendo: sì, potete criticare il concilio, ma ad una condizione, bisogna prima accettarlo, e noi diciamo: ma cosa si può criticare, dopo?
Credo sia un riassunto onesto della situazione attuale. Non è difficile dare la nostra risposta. Evidentemente le formule sono sempre più interessanti, più vicine a ciò che diciamo. Si può dire che arriviamo ad un punto che manifesta la profondità del problema attuale, perché in quelle formule proposte ci viene detto vi impegnate a riconoscere che nei punti che fanno difficoltà nel Concilio, la sola maniera di comprendere quei punti è di comprenderli alla luce della Tradizione continua e permanente e del Magistero precedente. E' la sola maniera con cui si possano capire i punti dubbi: alla luce dalla Tradizione. E vanno ancora più lontano. Dunque ogni interpretazione di
questi punti dubbi che sarebbe opposta a questo Magistero permanente
deve essere rigettata. E' quello che noi abbiamo sempre detto, ma con un
piccolo inciso che dice: "come lo dice il nuovo catechismo", nuovo catechismo che riprende il Concilio...
Dunque, sul principio non si può che essere d'accordo, ma l'applicazione è completamente opposta. A Roma pretendono di praticare questo principio dicendo che tutto ciò che è stato fatto nel concilio è buono e fedele alla Tradizione, è in comunione con la Tradizione:
l'ecumenismo, la libertà religiosa... Ciò mostra la gravità del
problema. C'è un problema da qualche parte, non è possibile altrimenti.
Il problema è sulla comprensione di certe parole e queste parole sono: Trazione - Magistero.
La loro maniera di capire queste parole è una maniera, diciamo, soggettiva. Si può eventualmente comprendere la parola Tradizione nel senso di trasmettere: l'atto del trasmettere è una tradizione; ma la maniera abituale per capire questa parola è il contenuto: che cosa è trasmesso di generazione in generazione. La definizione classica "ciò che è stato creduto da tutti ovunque e sempre" è l'oggetto. Ora, è come se si passasse dall'oggetto per non guardare più che colui che trasmette. Per questo si parla di Tradizione
"vivente", perché colui che trasmette è vivo, ma la vita si muove,
cambia, i papi cambiano e così via... e dal momento che si cambia la Tradizione cambia ma resta, la tradizione è la stessa tradizione ma che cambia.
Evidentemente la Chiesa (certo ha considerato anche questo senso, ma in modo evidentemente secondario) non è di questo di cui parla la Chiesa quando parla di Tradizione, ciò che è chiamato il Deposito della Fede, l'insieme delle cose che Dio ha affidato alla Chiesa affinché le anime siano salvate ed è per questo che a lato della definizione dell'infallibilità nel Vaticano I la Chiesa dirà
che lo Spirito Santo è stato effettivamente promesso a Pietro ed ai
suoi successori, ma non è stato promesso in modo tale che con una nuova
rivelazione i Papi insegnino qualcosa di nuovo. E' stato promesso
affinché, con l'aiuto dello Spirito Santo, S. Pietro e i Papi conservino
santamente e trasmettano fedelmente ciò che appunto non cambia il
Deposito rivelato.
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Ecco qui sotto un esempio di come si possa non mantenere integro il deposito della Fede cattolica, celebrando e avvallando sette eretiche come il cammino Neocatecumenale):
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Il Card.J.Ratzinger che celebra secondo la prassi sacrilega del Cammino Neocatecumenale... |
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Giovanni Paolo II che celebra secondo la prassi sacrilega del Cammino Neocatecumenale... |
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Ecco a che punto siamo, ciò che cerchiamo di fare dal momento che c'è effettivamente un gesto di Roma nei nostri confronti. Bisogna riconoscerlo. Un gesto ch'è sorprendente perché dopo le discussioni si constata che non si è d'accordo. Se due persone si incontrano, discutono e arrivano alla conclusione che non sono d'accordo, cosa si fa? Beh, Roma ci dice voi accettate lo stesso e noi diciamo non è possibile non è possibile... E oltre a dire non è possibile, ci sarebbe da dire ma non vorreste cercare di guardare le cose un po' altrimenti? Non vorreste cercar di capire che non è la Fraternità che è un problema, che c'è effettivamente un problema nella Chiesa e che non è la Fraternità?
Noi non siamo un problema se non perché diciamo
che c'è un problema. Allora occupatevi del vero problema. Noi siamo
pronti, non desideriamo altro che attaccare il vero problema. Capirete
che perché accettino di cambiare una posizione in quel modo umanamente non c'è grande speranza.
Forse il fatto che attualmente si manifesta in modo più chiaro il disastro, l'infertilità, non ci sono più vocazioni, è spaventoso...
Mons. Fellay continua quindi a
parlare delle vocazioni invitando a costantemente pregare pregare
pregare perché il Signore liberi la Chiesa e la Santa Vergine faccia
qualcosa, Lei che ha promesso che il suo cuore trionferà, per far uscire
la Chiesa da questo disastro.
QUANTE PAROLE, QUANTA COMPLESSITA'! BASTEREBBE DIRE: "OBBEDISCO" E NELLA OBBEDIENZA AVRETE LA PACE!
RispondiEliminaIL MAGNIFICO CONCILIO VATICANO II? OBBEDISCO !
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA? OBBEDISCO !
IL SUBLIME CAMMINO NEOCATECUMENALE? OBBEDISCO!
Chi non segue le vie diritte ma quelle tortuose segue il Principe di questo mondo, Colui che fu menzognero dall'inizio e non ha pace. E, infatti, si vede bene!!!
Pasquale
Meraviglioso!!!
RispondiEliminaIl Concilio Vaticano II sta anche su facebook:
http://it-it.facebook.com/pages/Concilio-Vaticano-II/112361092111415
Aderite, aderite!!!!
"Il Dio di Gesù Cristo" ? Tesi nuova ? OBBEDISCO,OBBEDISCO...
RispondiEliminaNuove teorie contrarie alla Tradizione? OBBEDISCO,OBBEDISCO..
Decreto di uguaglianza tra le varie religioni e movimenti ? OBBEDISCO,OBBEDISCO...
Unificazione tra chiesa cattolica,protestanti e luterani e religione ebraica? OBBEDISCO,OBBEDISCO..
Quanto è comodo obbedire in questi tempi difficili! Si china la testa, si tira il carretto ed ogni ciuchino rimane felice..
beh,l'idea del Kikino Pasquale, non mi sembra malvagia. Obbediamo, come obbedisce lui e i suoi compagni, cioè facendo quello che vogliono loro! Allora, coraggio lefebvriani, basta che diciate "OBBEDISCO", dopo di che nella Chiesa Conciliarista ci sarà posto anche per voi, come,per tutti, e potrete insegnare dire quello che volete (cioè la Verità, almeno fra tutti, ci sarà un piccolo resto che insegna la Verità). Coraggio fratelli, diciamola questa parola magica (nel senso che la dicono i kikini,i focolarini, i carismaticini, i santiegidini, gli opusdeini . . . ecc. ecc. ecc.) così potremo fare il comodo nostro in piena comunione canonica . . . proprio come tutti i kikini pasqualini.
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