La Fraternità San Pio X esprime pubblicamente profonda indignazione per lo spettacolo di Romeo Castellucci, “Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio”, in programma nei prossimi giorni presso il Teatro Parenti di Milano. In tale spettacolo, già rappresentato in Francia, un’ immagine di Gesù Cristo è profanata da escrementi. Nell’augurarsi che la gerarchia ecclesiastica sappia reagire adeguatamente a tale bestemmia pubblica, la Fraternità San Pio X aderisce a tutte le iniziative religiose volte a difendere l’onore di Nostro Signore, invita i fedeli alla penitenza e farà celebrare ogni giorno une S. Messa riparatrice per tutta la durata dell’oltraggio blasfemo che offende Dio, la Religione, la Chiesa e che violenta irrimediabilmente l’identità cattolica.
[Brano tratto dalla lettera circolare dell'8 dicembre 1882 della Beata Maria Deluil-Martiny, zelantissima Fondatrice delle “Figlie del Cuore di Gesù”,
suore di clausura]
Nella pace dei vostri monasteri, a malapena vi giunge l'eco lontana delle bestemmie del mondo. Senza dubbio, però, prima di entrare in religione e anche dopo, dall'aspetto esterno della società, dagli avvenimenti compiutisi sotto i vostri occhi, e grazie all'istinto delle vostre anime cristiane avete intravveduto qualche cosa degli errori dei tempi attuali; addolorate per gli oltraggi fatti a Dio, voi avete deciso di consacrarvi tutte a Lui nella preghiera e nella riparazione. Ma lasciate che ve lo dica, mie care Figlie, voi riparate ciò che ignorate; il male è assai più grande di quanto supponete; maggiore e più incalzante è quindi la necessità, più imperioso il dovere che s'impone ad ognuno di voi di controbilanciare questo male, almeno nella misura delle sue deboli forze. Mi sembra opportuno invitarvi a volgere con me uno sguardo più attento sul nemico del Divin Maestro, perché, conoscendo meglio le sue astuzie e i suoi disegni, il vostro zelo si accresca e il vostro amore procuri di elevarsi, se è possibile, al livello degli oltraggi; ma che dico! «...affinché quando il Sangue di Gesù Cristo "offerto sull'altare grida misericordia al cospetto del Padre, le vostre anime, associate alle divine impetrazioni di Gesù, confondano "con ardore ancora più grande" la loro voce e la loro penitenza, con la voce e il sacrificio di quel Sangue che riscatta il mondo».
Del resto, voi siete nate precisamente per i tempi in cui ci troviamo: la vostra vocazione è appunto la lotta spirituale fatta con le armi della preghiera e dell'immolazione, contro Satana e la forma attuale dei suoi assalti; ciò che voi dovete fare è contribuire a riparare il male che egli fa in questo secolo; ciò che voi avete da ottenere è l'esaltazione di ciò che egli si sforza abbassare, rovesciare e distruggere; ciò per cui voi dovete sacrificarvi, è ciò che egli ha preso ora di mira con una rabbia che non conosce limiti. Ricordate queste parole delle Costituzioni dell'Istituto: «Questa umile Congregazione è sorta, come un fiore dal Calvario, da un pensiero di dedizione e di amore per i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, per la santa Chiesa e il Sacerdozio; e da un pensiero di riparazione per gli innumerevoli oltraggi, che, in questi tristi tempi, sono fatti alla Maestà divina e alla nostra santa Religione.
«L'inferno e il mondo attualmente dicono: Tutto senza Gesù Cristo! Essi vogliono scacciarlo dai cuori, dalle famiglie e dalle nazioni. Noi invece dobbiamo rispondere come la Chiesa e con la Chiesa: tutto per Gesù Cristo» [...]. Dovrei citare quasi per esteso le nostre Costituzioni, se volessi dimostrarvi ciò che i vostri cuori commossi sanno già! Ma capirete maggiormente quanto sia necessario e opportuno realizzare questo scopo, quando conoscerete la portata dei mali della Società attuale.
Gesù disse:quando il Figlio dell'uomo ritornerà sulla terra troverà ancora la fede?Io dico:caro Gesù fin che io sarò in vita ti assicuro che troverai la fede sulla terra,da parte mia;tu solo Signore sei la Via,la Verità,la Vita!
RispondiEliminaTutti i vescovi e cardinali della Chiesa che non alzano la loro voce per fermare una ignobile colletiva BESTEMMIA contro Cristo, dimostrano di non essere esenti loro stessi dal peccato personale di bestemmiarlo, nelle quattro mura dei loro palazzi. Chi non inorridisce di fronte alla bestemmia, è avvezzo ad essa.
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