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venerdì 28 dicembre 2012

«Resistite fortes in Fide»...

Questo articolo è stato inviato da Don Juan Carlos Ortiz e pubblicato sul sito francese Avec l’Immaculée.


Don Juan Carlos Ortiz è un sacerdote della Fraternità.  
«Resistite fortes in Fide» – Resistete forti nella Fede (1 Pietro, 5, 9)

Cari amici,
ci fa piacere darvi delle novità dal gruppo di sacerdoti della Resistenza, così da incoraggiarvi a proseguire il lavoro per preservare l’autentica eredità di Mons. Lefebvre.



Ritiro sacerdotale
La prima buona novità è costituita dal ritiro predicato dal 17 al 21 dicembre 2012 ai sacerdoti della Resistenza, da S. Ecc. Mons. Richard Williamson, che ha accettato amabilmente di venire dall’Inghilterra.
A questo ritiro, eravamo presenti in dieci sacerdoti, provenienti da diversi paesi, ma soprattutto dagli Stati Uniti. Avremmo potuto essere il doppio se gli impegni pastorali non avessero impedito la presenza degli altri.

Nel corso dei cinque giorni, Sua Eccellenza ha pronunciato delle eccellenti conferenze spirituali e dottrinali, che sono state molto apprezzate. Siamo stati felici di riconoscere in Lui l’autentico spirito di Mons. Lefebvre, oggi così fortemente diminuito in certi dirigenti della neo- FSSPX. Siamo stati ugualmente felici di trovare in lui la chiarezza del suo insegnamento pedagogico, allorché ci ha parlato dei problemi attuali nel mondo, nella Chiesa e nella neo-FSSPX.

Il ritiro si è svolto nella bella fattoria dei genitori di Don Joseph Pfeiffer, vicino a Boston, nello Stato del Kentucky, in America.
Questo luogo è stato per anni un bastione della resistenza tradizionale alla Chiesa conciliare. Negli anni ’70 i Signori Pfeiffer ospitarono qui due anziani sacerdoti ardenti difensori della Tradizione, Don Hannifin e Don Snyder. Il primo è morto ed è stato sepolto qui. A quel tempo venne costruita una bella cappella, dedicata alla Madonna del Monte Carmelo, che nel corso questi ultimi 40 anni è stata un centro di Messa per numerosi fedeli cattolici della regione.



Curiosamente, dalla metà dell’800, questa parte nord del Kentucky, chiamata «Terra Santa», è stata un bastione del cattolicesimo in mezzo ad una regione a maggioranza protestante. Il paesaggio collinare e la calma della zona favoriscono molto l’atmosfera necessaria alla meditazione e alla preghiera.

Nel 1982, vi è stata costruita una casa di riposo, allo scopo di accogliere i religiosi carmelitani tradizionali espulsi dai loro conventi, e gli alloggi sono stati predisposti allo scopo. Più tardi, essa è servita per dar vita al monastero di Nostra Signora di Guadalupe, dal 1989 al 1991, il quale si trova oggi a Silver City, nel Nuovo Messico. In seguito, per quasi 20 anni, la costruzione è stata poco utilizzata.
Grazie ai doni generosi dei fedeli della Resistenza, recentemente essa è stata restaurata per servire da casa di ritiro, con 9 camere, una sala per le conferenze e un capiente refettorio.



Noi siamo molto riconoscenti ai Signori Pfeiffer, alla loro famiglia e a certi fedeli tradizionali, che sostengono la Resistenza, per tutte le cose materiali necessarie per il ritiro.

La Resistenza si organizza
Il nostro ritiro è stato anche un’eccellente occasione per discutere del genere di organizzazione di cui ha bisogno la Resistenza nel prossimo avvenire. Mons. Williamson ha accettato di essere l’«autorità morale» della Resistenza, ed ha accettato di fornirci l’orientamento dottrinale e l’amministrazione dei sacramenti della Cresima e dell’Ordine. Autorità morale significa che Egli orienta innanzi tutto con l’esempio e col consiglio, piuttosto che con il comando.
Sotto questa autorità morale, la Resistenza continuerà a lavorare con i diversi tipi di organizzazioni esistenti: il gruppo di Don Pfeiffer, le due comunità religiose del Brasile (i Benedettini della Santa Croce e la Familia Beatae Mariae  Virginis), le diverse chiese e cappelle indipendenti: come Saint-Athanase, Vienna, Virginia.
In altri termini, abbiamo stabilito una sorta di «federazione», invece che un’organizzazione centralizzata.
Forse nell’avvenire sarà necessario un altro tipo di organizzazione più strutturata, ma è stato deciso che l’attuale struttura è la più adatta alle circostanze attuali.

Noi speriamo che queste buone notizie serviranno anche a incoraggiare tutti i fedeli a resistere nel mondo intero alla Chiesa conciliare e all’«operazione suicidio» dei dirigenti della neo-FSSPX.
Noi tutti siamo felici di vedere il «ritorno al lavoro» di Mons. Williamson, adesso che la Resistenza ha più bisogno di una direzione che venga da un vero successore degli Apostoli.

Futuro seminario
Vi è un’altra buona notizia: Don Pfeiffer ha già ricevuto delle richieste di diversi giovani che aspirano al sacerdozio. Quindi egli si sta organizzando per dare inizio, se Dio vuole, ad un seminario sul posto, per settembre 2013.
L’edificio di cui abbiamo parlato prima sembra essere molto appropriato per questo progetto. I sacerdoti del gruppo di Don Pfeiffer si occuperanno di questo seminario di cui si ha tanto bisogno.
La ragione di questa iniziativa è che i seminari della neo-FSSPX soffrono anch’essi della crisi interna e non offrono più la vera dottrina e la formazione sacerdotale che offrivano solitamente in passato.
Le informazioni necessarie per questi giovani che vogliono intraprendere il seminario, nonché per i fedeli che volessero aiutare finanziariamente questo importante progetto per la formazione di buoni sacerdoti tradizionali, si possono trovare sul sito, ancora in costruzione: http://ourladyofmountcarmelusa.com/

Prossimi avvenimenti
Il gruppo di Don Pfeiffer conta cinque sacerdoti, oggi residenti in Kentucky, alla Madonna del Monte Carmelo. Essi assistono attualmente circa 15 centri negli Stati Uniti e in Canada e circa dieci luoghi in Asia (Corea del Sud, Giappone, Malesia, Singapore e Filippine).
Don Vargas, dal Messico, si occuperà dei centri in Messico e nell’America del Sud.

Mons. Williamson ha graziosamente accettato di ritornare in Kentucky dopo Natale, dal 28 dicembre al 1 gennaio, per un «Seminario sulla famiglia», al quale sono invitati tutti. Il seminario avrà per tema: «Fortificare» in questo periodo di crisi mondiale, e si svolgerà con conferenze per adulti e attività per i ragazzi.

Nel 2013, sempre in Kentucky, si terrà una serie di ritiri spirituali per uomini e donne. Per le informazioni relative ai ritiri e alle altre attività della Resistenza, si veda il sito: http://www.inthissignyoushallconquer.com/

Dei fedeli dell’Australia hanno preso contatto con la Resistenza, invitandoci a visitarli per i primi del 2013.

Abbiamo dei contatti personali in Europa e finora è solo nel Regno Unito, ove risiede Mons. Williamson, che la Resistenza è meglio organizzata.

È interessante notare che la Resistenza è in contatto con numerosi sacerdoti della Fraternità che si rendono conto sempre più che la direzione della Congregazione si allontana dai suoi principi originari. La persecuzione dei Superiori della FSSPX contro quei sacerdoti che hanno resistito pubblicamente alle deviazioni della Congregazione, continua. Noi speriamo che essi «abbandonino la nave» prima che affondi!
L’assenza di reazioni da parte degli altri sacerdoti è deludente e noi temiamo che, com’è accaduto in occasione dell’attuazione delle riforme conciliari, negli anni ’60 e ‘70, la loro passività possa condurre ad una totale accettazione di un compromesso con la Roma modernista.

Parlano diversi sacerdoti della Resistenza
In queste ultime settimane, diversi sacerdoti della Resistenza hanno pubblicato una serie di documenti, lettere pubbliche e avvertimenti che denunciano la gravità della situazione in seno alla neo-FSSPX.
La più recente è la lettera di Don Ringrose a Don Rostand, Superiore del Distretto americano della FSSPX, in cui egli espone le ragioni che lo hanno portato a interrompere la collaborazione col Distretto. Don Ringrose è il pastore di Saint Athanase, a Vienna, in Virginia, USA, una congregazione di circa 500 fedeli. Don Ringrose ha sostenuto la Resistenza fin dall’inizio ed è uno dei sacerdoti che hanno firmato la «Dichiarazione di Vienna» dell’agosto scorso. Si può trovate la sua lettera su CathInfo.

Don Cardozo, nell’America del Sud, ha pubblicato una lettera aperta ai «sacerdoti silenti», invitandoli a prendere posizione pubblicamente contro i nuovi orientamenti della FSSPX. La lettera è reperibile su diversi siti.

Don Ortiz ha pubblicato un saggio: «La nuova ermeneutica di Mons. Fellay», in diverse lingue, mirante soprattutto a dimostrare ai sacerdoti tradizionali i fondamenti erronei del nuovo orientamento della FSSPX.

In questi ultimi mesi, si è costituita una rete mondiale di siti internet a sostegno della Resistenza. Ci si rende conto di come questo potente mezzo di comunicazione possa servire ai sacerdoti e ai fedeli per ottenere le informazioni necessarie a fare da contrappeso alla «propaganda» della neo-FSSPX.
Su questi siti, si possono trovare anche numerosi sermoni di sacerdoti della Resistenza, sia audio, sia scritti. Ascoltateli o leggeteli se siete isolati e non potete recarvi in un centro di Messa della Resistenza.
Vale la pena indicare i seguenti siti internet che sostengono la Resistenza:

- In inglese: : CathInfo, InThisSignYouShallConquer, SOSSaveOurSSPX, TrueTrad, ourladyofmountcarmelusa.com [in costruzione]
- In francese: Un évêque S'est levé, antimodernisme.info, Avec l'Immaculée!
- In spagnolo: http://syllabus-errorum.blogspot.it/, http://nonpossumus-vcr.blogspot.mx/

Lo spirito della Resistenza
Recentemente ci si interroga sull’esatta posizione dei sacerdoti della Resistenza.
Precisiamo che il nostro nemico principale è innanzi tutto la Chiesa conciliare. I nostri attacchi sono rivolti soprattutto contro le «autorità ufficiali» che distruggono la Chiesa cattolica. Il loro lavoro distruttore provoca, giorno dopo giorno, dei disastri enormi e di conseguenza molte anime sono irrimediabilmente perdute.
Ma non basta pensare di opporsi alla Roma modernista, come affermano i dirigenti della neo-FSSPX, e contemporaneamente favorire un accordo con la stessa Roma! Di conseguenza, si devono denunciare e attaccare anche tutti coloro che sono alla ricerca di un accordo con i nemici della Chiesa. È questa la ragione per la quale noi resistiamo ai Superiori della neo-FSSPX. Dobbiamo denunciarli perché cercano un compromesso con la Chiesa conciliare e sono in procinto di tradire la missione che Mons. Lefebvre affidò alla Fraternità San Pio X.

Noi non siamo contro la FSSPX in quanto istituzione, ma resistiamo nei confronti di coloro che stanno realizzando una neo-FSSPX con una nuova dottrina, diversa da quella affidatale da Mons. Lefebvre.


Auguriamo a tutti un Santo Natale e un nuovo anno 2013 ricco di abbondanti grazie.

Che Dio vi benedica.

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