Una delle numerose testimonianze di fuoriusciti che si sono trovati emarginati, a causa del cosiddetto “ostracismo”, la rigida regola che impone agli amici e persino dai parenti di un soggetto espulso di interrompere o limitare al minimo i contatti. E chi trasgredisce rischia di essere a sua volta punito. Anche per questo i TdG vengono considerati da molti sociologi come una “setta” a causa del forte condizionamento nella vita degli adepti. Probabilmente lo scopo dell’ostracismo è evitare che i fuoriusciti incentivino, anche indirettamente, la fuoriuscita dal movimento: che per alcuni sembra essere stata una vera e propria “liberazione”, anche se dolorosa. Va considerato che la vita dei Testimoni è spesso molto legata al movimento: le Adunanze, le attività teologiche e di predicazione, ma anche il “giro delle amicizie” e delle frequentazioni è all’interno del movimento, in quanto verso la “gente del mondo” c’è una certa “chiusura”. Chi fuoriesce dal Movimento si ritrova solo.
giovedì 31 gennaio 2013
Testimonianze dei furiusciti dalla "SETTA DIABOLICA DEI TESTIMONI DI GEOVA"...
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La testimonianza di Katia, fuoriuscita dai “Testimoni di Geova: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=3j5pUbYciao
Abbiamo ricevuto una email, dal signor Rocco Politi, ex “Anziano” dei “Testimoni di Geova“,
in cui illustra quello che descrive come un vero e proprio calvario, di
cui attribuisce la responsabilità ai “Testimoni di Geova”; il testo è
disponibile nella sezione “chi sono” del suo sito www.roccopoliti.it dove espone le sue vicende e raccoglie articoli sulle “vicende scomode” riguardanti il Movimento.
Una delle numerose testimonianze di fuoriusciti che si sono trovati emarginati, a causa del cosiddetto “ostracismo”, la rigida regola che impone agli amici e persino dai parenti di un soggetto espulso di interrompere o limitare al minimo i contatti. E chi trasgredisce rischia di essere a sua volta punito. Anche per questo i TdG vengono considerati da molti sociologi come una “setta” a causa del forte condizionamento nella vita degli adepti. Probabilmente lo scopo dell’ostracismo è evitare che i fuoriusciti incentivino, anche indirettamente, la fuoriuscita dal movimento: che per alcuni sembra essere stata una vera e propria “liberazione”, anche se dolorosa. Va considerato che la vita dei Testimoni è spesso molto legata al movimento: le Adunanze, le attività teologiche e di predicazione, ma anche il “giro delle amicizie” e delle frequentazioni è all’interno del movimento, in quanto verso la “gente del mondo” c’è una certa “chiusura”. Chi fuoriesce dal Movimento si ritrova solo.
Una delle numerose testimonianze di fuoriusciti che si sono trovati emarginati, a causa del cosiddetto “ostracismo”, la rigida regola che impone agli amici e persino dai parenti di un soggetto espulso di interrompere o limitare al minimo i contatti. E chi trasgredisce rischia di essere a sua volta punito. Anche per questo i TdG vengono considerati da molti sociologi come una “setta” a causa del forte condizionamento nella vita degli adepti. Probabilmente lo scopo dell’ostracismo è evitare che i fuoriusciti incentivino, anche indirettamente, la fuoriuscita dal movimento: che per alcuni sembra essere stata una vera e propria “liberazione”, anche se dolorosa. Va considerato che la vita dei Testimoni è spesso molto legata al movimento: le Adunanze, le attività teologiche e di predicazione, ma anche il “giro delle amicizie” e delle frequentazioni è all’interno del movimento, in quanto verso la “gente del mondo” c’è una certa “chiusura”. Chi fuoriesce dal Movimento si ritrova solo.
Sono
numerosi i “fuoriusciti” che hanno raccontato di aver subito il
cosiddetto “ostracismo” riservato ai ”disassociati” ma ascoltando le
loro storie emerge anche, sopratutto per le donne, una realtà di
soffocanti imposizioni e proibizioni. Di seguito citiamo un po’ di fonti
dove approfondire la questione.
Senza alcun intento denigratorio nei confronti dei Testimoni di Geova, riteniamo
giusto dare risalto a questi casi, con la speranza che sia aperto un
dibattito, anche interno all’organizzazione, al fine di stabilire regole
più “morbide”, per non dire “umane” che regolamentino i rapporti tra
TdG e familiari fuoriusciti. I rapporti tra familiari non devono essere
ostacolati in nessun modo. Stando alle varie testimonianze, la
“rigidità” dell’ostracismo varia da caso a caso: in alcuni di questi c’è
una certa tolleranza verso il rapporto dei familiari TdG con un
figlio/parente disassociato; in altri casi vengono invece descritte
regole severissime, imposte anche con la minaccia di essere espulsi a
loro volta: prospettiva che per chi ha fede in quella confessione è
considerata una punizione terribile. La questione è stata affrontata
anche nei salotti televisivi,
ma un dibattito serio non c’è mai stato, i casi che vengono alla
ribalta vengono presto dimenticati, nonostante sul web, facendo una
semplice ricerca su google, salta fuori molto materiale e numerose
testimonianze.
Nel Luglio del 2011 la pubblicazione dell’articolo-appello “Lettera disperata di una testimone di geova disassociata (espulsa)” innescò un acceso dibattito, con la replica di un testimone di Geova e numerosi commenti.
Se consideriamo che i Testimoni di Geova, secondo il sito testimoni-di-geova.info in
Italia nel 2010 il numero di Testimoni di Geova era di 240.000 unità (7
milioni nel mondo) il problema dell’ostracismo dei “disassociati”
riguarda, potenzialmente molte persone/famiglie.
Approfondire la questione:
Oltre al sito di Rocco Politi, un altro interessante sito che analizza in modo critico il Movimento dei Testimoni di Geova è http://testimoni-di-geova.blogspot.it, una “raccolta di notizie, analisi e riflessioni” a cura di Roberto di Stefano, “osservatore e critico del movimento religioso dei Testimoni di Geova”. http://www.testimoni-di-geova.info
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Sinceremente scrittrice per passione non capisco il motivo per cui si continua a parlare di religione:io ho 1 fratello e una sorella tdg essendo io buddista ho sempre ignorato il vero problema di questa congregazione ignorando in cosa avevano deciso di credere mi bastava sapere che fossero brave persone,anche perchè nostra madre viveva con mia sorella nella città natale dove pochi giorni fà mi sono recata per darle il mio addio a questa vita che ha lasciato,la distanza non mi aveva permesso di notare quanta tristezza ci fosse nei loro animi,cosi avendo subito la cocente delusione che in questi anni i miei fratelli sono divenuti fratelli di qualcos'altro,ho deciso di andare a fondo alle cose e ho trovato una verità esauriente la ''WATCH TOWER'' NON è altro che un'azienda di vendita che usa la religione per il suo commercio non ho trovato nessun riferimento nelle mie ricerche se non il fine ultimo di detenere un potere per mezzo di paure e sensazioni di ostricismo.Voi direte questo lo sappiamo già? mia sorella sta ricevendo la mia lettere io lo disassociati con una chiarificazione gentile di non voler far parte di un nucleo che ha fatto morire mia madre senza amore del silenzio nei volti tristi dei loro figli miei nipoti eppure le ho nlasciato aperto la porta del cuore ,li ho anche invitati sempre gentilmente a farmi comunicare con il loro corpo direttivo ,mi rendo conto di avere usato una linea dura io credo nell'amore e per l'amore per cui non mi interessa a quale credo un essere appartiene l'importante e che le loro azioni non siano indice di non amore per cui non sono degni della parola di DIO x cui li ho invitati a parlare con me di commercio provate a fare la stessa cosa illuminate il loro percorso mettendoli di fronte ad una strada che non conoscono siate voi parenti amici ad allontanarvi da loro create il vuoto delle loro basi familiari tenendo comunque aperta la porta del vostro cuore e fategli sapere che se vogliono vedervi possano farlo ma rifiutatevi di parlare con loro di religione perchè come ho già accennato prima religione non è,in uscita il mio libro per settembre 2014 trattando proprio il tema.Spero che i dissassociati ho altri possano trarre eneficio da questo commento,con amore e per amore anonima autrice.
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