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domenica 30 ottobre 2011

"Ma ora per le preghiere della Madre mia e di tutti i Santi, sono ancora così misericordioso e paziente che voglio far arrivare a loro le parole, che uscirono dalla mia bocca e offrir loro la mia misericordia. Se la vorranno avere, mi placherò; altrimenti sperimenteranno la mia giustizia, in modo che saranno, come ladri, confusi pubblicamente davanti agli Angeli e agli uomini e saranno giudicati dagli uomini".

Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Anzi le ho gia maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore.
Voi invece vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l'alleanza di Levi,dice il Signore degli eserciti. (Malachia 2)


Il Santo padre incontrando, il 28 Ottobre 2011, i rappresentanti delle false religioni ha detto loro: "Andando per le nostre strade diverse, traiamo forza da quest’esperienza e, ovunque siamo, proseguiamo il viaggio rinnovato che conduce alla verità, il pellegrinaggio che porta alla pace. Vi ringrazio tutti di cuore!"



Capito bene? tutti avanti per la propria strada, quindi niente conversione a Gesù Cristo, tutto in nome di una fantomatica e blasfema pace massonica che nulla di buono porterà...
A noi non ci rimane altro che rigettare tali insegnamenti per mantenere intatta la Fede donataci da Dio...


Pio XI nell'Encilcica "Qas Primas" ha scritto:
La peste della età nostra è il così detto laicismo coi suoi errori e i suoi empi incentivi; e voi sapete, o Venerabili Fratelli, che tale empietà non maturò in un solo giorno ma da gran tempo covava nelle viscere della società. Infatti si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti; si negò alla Chiesa il diritto — che scaturisce dal diritto di Gesù Cristo — di ammaestrare, cioè, le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli alla eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste; quindi la si sottomise al potere civile e fu lasciata quasi all'arbitrio dei principi e dei magistrati. Si andò più innanzi ancora: vi furono di quelli che pensarono di sostituire alla religione di Cristo un certo sentimento religioso naturale. Né mancarono Stati i quali opinarono di poter fare a meno di Dio, riposero la loro religione nell'irreligione e nel disprezzo di Dio stesso”.


Lo stesso Pio VII scrisse:
Lettera al Vescovo di Troyes di Papa Pio VII (1814): “Il nostro cuore è ancor più profondamente afflitto da una nuova causa di dolore che, lo ammettiamo, ci tormenta e fa sorgere profondo scoramento ed estrema angoscia: è l’articolo 22 della Costituzione. Non soltanto esso permette la libertà dei culti e di coscienza, per citare i termini precisi dell’articolo, ma promette sostegno e protezione a questa libertà e, inoltre, anche ai ministri dei quali i culti sono citati....
“Questa legge fa ben più che stabilire la libertà per tutti i culti senza distinzione: mescola la verità con l’errore e pone le sette eretiche e perfino il Giudaismo sullo stesso piano della santa ed immacolata Sposa di Cristo, fuori della quale non ci può essere salvezza. In aggiunta a questo, nel promettere favore e supporto alle sette eretiche ed ai loro ministri non sono semplicemente le loro persone, ma i loro errori che vengono favoriti e tollerati. Questa è implicitamente l’eresia disastrosa e sempre da deplorarsi che S. Agostino descrive in questi termini: ‘Pretende che tutti gli eretici siano sul retto cammino e dicano la verità. Questa è un’assurdità così mostruosa che non posso credere che qualsiasi setta possa realmente professarla.’”


Scrisse ancora, Papa Gregorio XVI:
Mirari Vos” di Papa Gregorio XVI (15 agosto 1832): “Veniamo ora ad un’altra causa, ahimé! fin troppo fruttuosa delle deplorevoli infermità che oggi affliggono la Chiesa. Intendiamo l’indifferentismo, ovvero quella diffusa e pericolosa opinione seminata dalla perfidia dei malvagi, secondo la quale è possible, mediante la professione di qualche sorta di fede, procurare la salvezza dell’anima, posto che la morale di una persona si conformi alle norme of giustizia e probità. Da questa sorgente avvelenata dell’indifferentismo sgorga quella falsa e assurda massima, meglio definita il folle delirio (deliramentum), secondo il quale si deve ottenere la libertà di coscienza e garantirla a chiunque. Questo è il più contagioso degli errori, che prepara la via per quella assoluta e totalmente sfrenata libertà di opinioni che, per la rovina della Chiesa e dello Stato, si diffonde ovunque e che certuni, per eccesso di impudenza, non temono di propugnare come vantaggiosa per la religione. Ah, ‘qual morte più disastrosa per le anime della libertà di errore?’, disse S. Agostino.”
E doloroso constatare che proprio chi è stato messo a pascere il gregge di Dio vada contro il pensiero autorevole di  Suoi predecessori, promuovendo una pace senza Gesù Cristo, si Gesù il RE dei RE il Signore dei Signori colui che solo può dare la vera pace viene vilipeso da numerose riunioni con gli infedeli con gli eretici e gli scismatici, promosse dalla Gerarchia della Sua Chiesa. Verrà il giorno che tutto questo cesserà e il Regno Regale di Gesù Cristo regnerà su tutti i popoli, quindi coraggio combattiamo con le armi della Fede questa gloriosa battaglia per il Signore, e per il nostro bene...

Gesu', nostro Signore, parla a Santa Brigida e a noi...



Io sono il Creatore di tutte le cose. Io il re della gloria e il Signore degli Angeli. Io ho costruito per me un nobile Castello e vi ho posto i miei eletti. Ne scavarono le fondamenta i miei nemici e intanto prevalsero contro i miei amici, in quanto dai loro piedi legati al palo, verrà fuori il midollo. La loro bocca è percossa con i sassi e soffre fame e sete. E, di più, perseguitano il loro Signore. Già gli amici miei chiedono aiuto gemendo, la giustizia chiede vendetta, la misericordia dice di perdonare. Allora Dio stesso dice al celeste esercito presente: Che ve ne pare di questi, che hanno occupato il mio Castello? E tutti, quasi a una voce sola, rispondono: Signore, in te è ogni giustizia e tutte le cose in Te vediamo. Tu esisti, senza principio e senza fine, Figlio di Dio, a te è stato dato ogni giudizio, tu sei il loro Giudice. Ed egli dice: Sebbene tutto sapete in me e vedete, tuttavia per questa sposa presente dite un giusto giudizio. E quelli affermano: la giustizia è questa, che quelli che hanno scavato il muro, siano puniti come ladri. E quelli che persistono nella malizia, siano puniti come invasori. E quelli che son prigionieri siano liberati e gli affamati siano saziati.


Quindi parla la Madre di Dio Maria, tacendo della voce di prima e dice: Signor mio e Figlio carissimo, tu fosti nel mio grembo, vero Dio e uomo. Tu, per tua degnazione, santificasti me, vaso di terra. Ti supplico, abbi pietà ancora una volta di loro.


Allora risponde il Signore alla Madre: Benedetta la Parola della tua bocca. Essa sale davanti a Dio, come odore soavissimo. Tu sei la gloria degli Angeli e di tutti i Santi, perché da te è stato consolato Dio e sono rallegrati i Santi. E poiché la volontà tua fin dalla giovinezza era come la mia, così farò ancora una volta come vuoi tu.


E dice all'esercito: Perché voi combatteste virilmente, perciò, per la carità vostra ancora mi placherò. Ecco, per le vostre preghiere ricostruirò il mio muro. Salverò e sanerò quelli che sono stati sopraffatti dalla violenza e li ricompenserò cento volte tanto dell'offesa patita. E anche ai violenti darò pace e misericordia, se la chiederanno. Quelli che l'avranno disprezzata, proveranno la mia giustizia.
E ora ti spiegherò cosa significano queste cose. Il Castello, di cui ti ho detto, è la stessa santa Chiesa, costruita con il Sangue mio e dei miei Santi, cementata con il cemento della mia carità; in essa posi i miei eletti ed amici. Suo fondamento è la fede, e cioè il credere che io sono Giudice giusto e misericordioso. Ma ora è scavato il fondamento, perché tutti mi credono e predicano misericordioso, però quasi nessuno predica e crede che io sono giusto Giudice1. Essi mi ritengono quasi un giudice iniquo. Iniquo infatti sarebbe il giudice, che per misericordia mandasse impuniti gli iniqui, sicché opprimano ancora più i giusti. Ma io sono Giudice giusto e misericordioso, sicché non lascerò impunito neppure il minimo dei peccati, né senza ricompensa il minimo bene. Attraverso il muro scavato sono entrati nella santa Chiesa quelli che peccano senza timore, che negano la mia giustizia, tormentano gli amici miei come quelli che sono legati ai ceppi. Per gli amici miei stessi non c'è infatti gaudio e consolazione. Ma ogni obbrobrio e ogni dolore è dato a loro, come se fossero demoni. Se di me dicono il vero, sono confutati e accusati di menzogna. Desiderano ardentemente ascoltare e dire cose rette, ma non c'è chi li ascolti o chi le dica loro.

Io stesso, Signore e Creatore, sono bestemmiato. Dicono infatti: Non sappiamo se c'è Dio. E se c'è, non ce ne importa. Abbattono e conculcano il mio vessillo, dicendo: Perché ha patito? A che ci giova? Che dia a noi la nostra volontà e ci basta ed egli si tenga pure il suo regno e il suo cielo. Io voglio pur essere in loro, ma essi dicono: piuttosto moriamo, prima di lasciare la nostra volontà.

Ecco, mia sposa, chi sono. Io li ho creati e con una sola parola potrei distruggerli. Come si inorgogliscono contro di me! Ma ora per le preghiere della Madre mia e di tutti i Santi, sono ancora così misericordioso e paziente che voglio far arrivare a loro le parole, che uscirono dalla mia bocca e offrir loro la mia misericordia. Se la vorranno avere, mi placherò; altrimenti sperimenteranno la mia giustizia, in modo che saranno, come ladri, confusi pubblicamente davanti agli Angeli e agli uomini e saranno giudicati dagli uomini. Infatti come coloro che sono appesi alla forca sono divorati dai corvi, così costoro saranno divorati dai demoni e non consumati. Come coloro che, costretti al palo, non trovano pace, così questi soffriranno dovunque dolori e amarezze. Un fiume ardentissimo scorrerà nella loro bocca, né si sazierà il ventre, ma di giorno in giorno si rinnoverà il loro supplizio.

Ma gli amici miei saranno salvati e saranno consolati con le parole che escono dalla mia bocca. Vedranno la mia giustizia con la misericordia. Li rivestirò delle armi della mia carità e li farò così forti, che i nemici cadranno come argilla. E vedendo arrossiranno di vergogna perpetua, avendo abusato della mia pazienza.

8 commenti:

  1. Quello che in questi anni si vuole evacuare, esattamente la rivoluzione stabilita dal Concilio Vaticano II, è, invece, narrato in un recentissimo libro, scritto da Elio Rindone, già docente di Storia e Filosofia, studioso di ermeneutica biblica e di cristologia, nel suo ultimo libro Chi è Gesù di Nazareth? Idee nuove dopo il Concilio, (ilmiolibro, Roma 2011, pp. 238, euro 15, ma acquistabile sul sito www.ilmiolibro.it a 10 euro).

    Lo studioso intende costituire un ponte verso chi, con fede matura, desidera prendere congedo dalle teologie dogmatiche classiche, senza però nulla perdere del vitalissimo messaggio evangelico. Del resto, come spiega l’autore citando il teologo Karl Rahner, «quelle che sono crollate non sono le verità cristiane, ma le sovrapposizioni storiche. Al contrario, il nucleo vitale del cristianesimo non può crollare».

    Spazzare via le sovrastrutture e le incrostazioni dei secoli passati è funzionale quindi a svelare e liberare il nucleo essenziale del messaggio e della testimonianza di Gesù. Per questo gran parte del libro si occupa di confutare le tesi della vecchia dogmatica, per arrivare a dimostrare che la cristologia calcedonese delle due nature in Gesù non è oggi più sostenibile. Rindone si serve di una amplissima bibliografia.

    il libro mostra per intero la contraddizione di una cristologia che, pur non stando più in piedi, resta tuttora l’unico riferimento per la dottrina ufficiale ed il catechismo della Chiesa cattolica, oltre che per la liturgia e i linguaggi della predicazione e della divulgazione.

    Un esempio tratto dal libro è il tema della resurrezione: «Non bisogna dimenticare – spiega Rindone – che il termine non ricorre in testi di carattere storico, ma in schemi di predicazione, in professioni di fede, in inni liturgici… e quindi sempre in un contesto in cui l’accento è posto, più che sulla descrizione dei fatti accaduti, sulla verità religiosa che si vuol testimoniare». È allora evidente che, se la risurrezione non può essere provata, ma è oggetto di fede, essa non può essere a sua volta prova di un altro preteso dato di fede, cioè della natura divina del Cristo.

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  2. Vade retro anonimo!
    CVCRCI

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  3. Anonimo,
    chiunque tu sia sei un figlio della Menzogna. La tua parola ha lo stesso sapore di quella del serpente maledetto che tentò l'uomo al Male. Avrei parecchie cosette da dire sul tuo testo. Mi limito solo ad una: il caro autore del libro che tu vieni a pubblicizzare qui, forte del pensiero dell'eretico Rahner, mette in dubbio la CRISTOLOGIA CALCEDONESE (cioè la Natura Divina di Cristo Signore e la sua Resurrezione); quindi costui in forza dell'ideologia sorta nell'ultimo concilio vaticano II, vorrebbe mandare al macero un altro Concilio, quello di Calcedonia, unito a TUTTI I PRECEDENTI CONCILII, tranne l'ultimo. E perchè il popolo santo di DIo dovrebbe fidarsi di un solo concilio sorto diciotto secoli dopo Cristo e preferirlo ai diciannove precedenti, con i quali la Chiesa è sopravvissuta a tutte le vicissitudini della Storia? Voi modernisti, invece, QUANTO SOPRAVVIVERETE??? Pochissimo! Una risata vi seppellirà. Perchè le opere del padre della Menzogna sono destinate alla rovina. Perciò ti comunico che toglierò la tua pubblicità ad un libro tanto turpe che se esistesse (MAGARI!)ancora l'Indice dei libri proibiti sarebbe già in cenere, come il suo eretico autore sarebbe da un pezzo sul rogo se esistesse ancora il Santo Uffizio. E se qui ci fosse San Paolo lo svergognerebbe in pubblico come non temette di fare anche con Pietro...e se ci fosse il Vescovo San Nicola di Bari lo prenderebbe direttamente a schiaffi, e ci prenderebbe anche te. Io intanto tolgo di qui il tuo scritto, perchè non sia mai, che entri qui un modernista e si permetta di usare questo blog per pubblicizzare le pestifere menzogne di un miscredente, frutto dell'unico concilio che davvero dovrebbe finire nella spazzatura!
    Anch'io, come Stettino ti rispondo:
    VEDA RETRO SATANA!

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  4. Certo. Vade retro anonimo e tutto ciò che volete, ma...a noi poveri comuni lettori di questo blog è stata tolta la possibilità di leggere lo scritto di "Anonimo" in questione e di sapere qual'è lo scandaloso libro che lo stesso pubblicizzava. Ci resta la curiosità (legittima) e l'impossibilità, se del caso di dire anche la nostra!
    Salutoni, comunque.
    Tommaso Pellegrino-Torino

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  5. Tommaso,
    non possiamo tollerare che un modernista entri qui e pubblicizzi un testo che chiamare eretico è un complimento, perchè trattasi di dottrina diabolica. E non possiamo tollerare che le persone che passano di qui possano essere invitate a leggere ed acquistare testi di menzogna. Il nostro desiderio è quello di servire Dio, incoraggiando riflessioni alla luce della Verità Rivelata, secondo la santa Tradizione ed il Magistero perenne infallibile della Chiesa Cattolica. Ma non si fa nessun servizio a Dio agevolando la diffusione di eresie, menzogne e bestemmie, perchè nessuno ha il diritto di distribuire e pubblicare la Menzogna. Esiste solo il diritto di diffondere l'insegnamento di Verità di Cristo Signore e non il sibilo del serpente infernale. Il solo pensiero che qualcuno, "grazie" a questo blog, potesse comprarsi e leggersi quel libro, mi ha fatto drizzare i capelli. E ci vuole una gran faccia tosta ad entrare in un blog di opposte vedute e cercare di diffondere le proprie traviate tristissime credenze miscredenti. Pertanto non metterò quel post. Se desideri altri chiarimenti questa è la mia mail:
    annarita.2009@gmail.com
    (la mail di Gianluca la trovi in alto a sinistra della home page)

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  6. A raccontare con rigore e semplicità la «rivoluzione» postconciliare ci ha provato Elio Rindone, già docente di Storia e Filosofia, studioso di ermeneutica biblica e di cristologia, nel suo ultimo libro Chi è Gesù di Nazareth? Idee nuove dopo il Concilio, (ilmiolibro, Roma 2011, pp. 238, euro 15, ma acquistabile sul sito www.ilmiolibro.it a 10 euro.

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  7. Perché scandalizzarsi su queste pubblicazioni?

    L'importante non è tanto censurarle ma saperle criticare, perché tanto si trovano facilmente su internet.

    D'altronde questi lavori ripercorrono tutti lo stesso crinale riassumibile come segue:

    del Gesù della storia sappiamo ben poco ed esiste un salto incolmabile con il Gesù della fede teologizzato e celebrato dalla Chiesa.

    A monte di questo principio che fu già del famoso teologo protestante Bultmann, c'è il sospetto che la Chiesa, già ai suoi inizi, abbia tradito il messaggio di Cristo, mitizzandolo ed elevandolo ad un livello divino, quando, invece, Egli sarebbe stato un semplice uomo che avrebbe insegnato una delle tante vie di saggezza.

    Questo genere di messaggio è molto più di una semplice tentazione, è creduto in quei laici e chierici che sono sedotti da tali letture razionalizzanti. In questa direzione, la cosiddetta tradizione, con la quale ci è giunto un modo concreto di leggere la Bibbia e di considerare Cristo, è un travisamento radicale.

    Cristo, senza la mediazione della tradizione e la pratica cristiana, non è accostabile e diviene un fantasma.

    Alla radice di questo libro ci fu un dialogo tra il suo autore e un sacerdote palermitano il quale, tra le altre cose, gli consigliò significativamente: "Studia e SE VUOI prega". La preghiera è un optional, lo studio no.

    E' il contrario di quanto sempre è stato sostenuto in cui per "capire" Cristo è prima necessario pregarlo.

    Il risultato di queste pubbicazioni, evidentemente, è quello di portare il lettore ad una sorta di agnosticismo o, nel caso migliore, ad una sorta d'indifferentismo religioso credendo che tutto ciò sia un'autentica maturazione intellettuale e umana.

    Non si può contrapporre la via tracciata dalla Chiesa dalla via tracciata da Cristo.
    Ciononostante, il "Cristianesimo" di un "don" Franco Barbero è su questa linea. Fa molto pensare che questo prete sia stato sospeso ad divinis prevalentemente a causa del suo impegno verso gli omosessuali e non, prima di tutto, per aver svuotato il Cristianesimo diffondendo teorie simili a quelle del libro segnalato, che si pone, però, in una posizione piuttosto "moderata", dal momento che vi sono altri autori con posizioni ben più "avanzate".

    In realtà questi pensieri non portano altro che alla nullificazione del Cristianesimo.

    Paradosi

    RispondiElimina
  8. Paradosi,
    sei tu l'autore del commento che era sopra questo tuo ultimo? Se tu ad aver ripostato gli estremi del testo che io avevo censurato?

    RispondiElimina

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