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lunedì 19 marzo 2012

S. IOSEPH SPONSI B. MARÍÆ VÍRGINIS CONFESSORIS ET ECCLESIÆ UNIVERSÆ PATRONI...

San Giuseppe patrono della lotta della Chiesa contro il comunismo

E per affrettare la tanto da tutti desiderata pace di Cristo nel regno di Cristo, poniamo la grande azione della Chiesa Cattolica contro il comunismo ateo mondiale sotto l’egida del potente Protettore della Chiesa, San Giuseppe. Egli appartiene alla classe operaia ed ha sperimentato il peso della povertà, per sé e per la Sacra Famiglia, di cui era il capo vigile ed affettuoso; a lui fu affidato il Fanciullo divino, quando Erode sguinzagliò contro di Lui i suoi sicari. Con una vita di fedelissimo adempimento del dovere quotidiano, ha lasciato un esempio a tutti quelli che devono guadagnarsi il pane col lavoro delle loro mani e meritò di essere chiamato il Giusto, esempio vivente di quella giustizia cristiana, che deve dominare nella vita sociale.

[Brano tratto dall'Enciclica "Divini Redemptoris" del Sommo Pontefice Pio XI].
  
 

 
Il fedele nutrizio e custode
Dai «Discorsi» di san Bernardino da Siena, sacerdote
(Disc. 2 su san Giuseppe; Opera 7,16.27-30)

Regola generale di tutte le grazie singolari partecipate a una creatura ragionevole è che quando la condiscendenza divina sceglie qualcuno per una grazia singolare o per uno stato sublime, concede alla persona così scelta tutti i carismi che le sono necessari per il suo ufficio. Naturalmente essi portano anche onore al prescelto. Ecco quanto si è avverato soprattutto nel grande san Giuseppe, padre putativo del Signore Gesù Cristo e vero sposo della regina del mondo e signora degli angeli. Egli fu scelto dall'eterno Padre come fedele nutrizio e custode dei suoi principali tesori, il Figlio suo e la sua sposa, e assolse questo incarico con la più grande assiduità. Perciò il Signore gli dice: Servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore (cfr. Mt 25,21).

Se poni san Giuseppe dinanzi a tutta la Chiesa di Cristo, egli è l'uomo eletto e singolare, per mezzo del quale e sotto il quale Cristo fu introdotto nel mondo in modo ordinato e onesto. Se dunque tutta la santa Chiesa è debitrice alla Vergine Madre, perché fu stimata degna di ricevere Cristo per mezzo di lei, così in verità dopo di lei deve a Giuseppe una speciale riconoscenza e riverenza.

Infatti egli segna la conclusione dell'Antico Testamento e in lui i grandi patriarchi e i profeti conseguono il frutto promesso. Invero egli solo poté godere della presenza fisica di colui che la divina condiscendenza aveva loro promesso.

Certamente Cristo non gli ha negato in cielo quella familiarità, quella riverenza e quell'altissima dignità che gli ha mostrato mentre viveva fra gli uomini, come figlio a suo padre, ma anzi l'ha portata al massimo della perfezione.

Perciò non senza motivo il Signore soggiunge: «Entra nella gioia del tuo Signore». Sebbene sia la gioia della beatitudine eterna che entra nel cuore dell'uomo, il Signore ha preferito dire: «Entra nella gioia», per insinuare misticamente che quella gioia non solo è dentro di lui, ma lo circonda ed assorbe da ogni parte e lo sommerge come un abisso infinito.

Ricòrdati dunque di noi, o beato Giuseppe, ed intercedi presso il tuo Figlio putativo con la tua potente preghiera; ma rendici anche propizia la beatissimo Vergine tua sposa, che è Madre di colui che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli infiniti. Amen.
 
 A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.Deh! per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.Proteggi, o provvido Custode della Divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; cessa da noi, o Padre amantissimo, cotesta peste di errori e di vizi, che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal Cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo Protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, acciocchè a tuo esempio, e mercè il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.   E così sia.

3 commenti:

  1. Anche se in tempi di distorsione dottrinale, non posso non tacere nel lodare i privileggi di San Giuseppe, memore, che un giorno non lontano i suoi privileggi verranno ampiamente riconosciuti e diffusi:

    O glorioso san giuseppe a te dono il mio cuore, quando santo sei e quando poca è conosciuta la tua santità, invero non corro in eresia se ti chiamo Metiador Dei, perchè eccelsa è la tua intercessione e desiderabile è la tua dolce presenza, poi se N.S. Gesù Cristo ti chiamò con il titolo solenne di padre, perchè io dovrei aver timore di chiamarti con il titolo di Pater Dei???.
    Ma come posso non ricordare anche la tua provvidenziale cooperazione nel piano della salvezza divina, Tu che con il tuo fiat dato all'angelo nel sogno hai permesso che il Figlio di Dio potesse compiere la sua missione dignitosamente.
    Poi se considero le tue preghiere e le tue sofferenze che hai praticato, per partecipare alle preghiere e alle sofferenze di Cristo, per la nostra eterna salvezza, come posso non osare di chiamarti corredentore.
    Considerando poi come un poveretto che sposa una regina, diviene di fatto re, ancor più Tu o Giuseppe che sei il vergine sposo dell'Immacolata Regina del cielo e della terra, hai anche acquistato il titolo di Re del cielo e della terra.
    Quindi in conclusione come posso non riconoscere la tua dignità di membro della SSma Trinità creata, in quanto La SSma Trinità increata, volendo in un certo qual modo essere visibile e vicina all'umanità, ha voluto che Tu o Giuseppe facessi le veci dell'Eterno Padre e la BV Maria le veci dello Spirito Santo.
    Possano queste mie piccole parole di lode iniziare a far comprendere la vera dignità di San Giuseppe, che dopo la BV Maria è in dignità immensamente superiore agli altri santi, in quanto Egli e Padre di tutti i santi memori anche che come Gesù Cristo lo fu obbediente in terra lo sarà obbediente anche in cileo.

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  2. CONDIVIDO PIENAMENTE.
    San Giuseppe è considerato infatti il più grande dei santi anche se la sua umiltà ENORME lo inserisce non tra gli Apostoli od i predicatori.
    E' il silenzioso tutore, il silenzioso padre che cura il Divino senza chiedersi più di tanto su tutto quel che vede di particolare e sorprendente durante la sua vita (es.la Incarnazione in Maria, angeli che gli appaiono, sorprese per il Figlio, scomparsa per giorni del Figlio ed infine scoperta nel Tempio). Chissà quanti momenti speciali ha vissuto San Giuseppe! Che invidia ! Non lo sapremo mai quaggiù; spero mi vengano rivelati dopo...

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  3. Mardunolbo, per incominciare a conoscere la reale figura di San Giuseppe ti consiglio di leggere il libro: "Vita di san Giuseppe" della serva di Dio Maria cecilia Baij.
    Questo meraviglioso libro fu dettato da San Giuseppe in persona alla serva di Dio, ed ha anche l'imprimatur vescovile. Per maggior informazioni Chi fosse interessato ad acquistare il libro “Vita di San Giuseppe”

    può rivolgersi a:

    Monastero San Pietro
    Benedettine del Santissimo Sacramento
    Via Garibaldi, 31

    01027 MONTEFIASCONE - VITERBO

    Telefono: 0761 – 826.066
    Fax: 0761 – 830.247
    E-mail: benedettine.mf@libero.it

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