Fotografia di Monica Palermo |
martedì 5 ottobre 2010
LA REPLICA DI MONS. FISICHELLA E LE SUE "SPIEGAZIONI" ALLA CONTESTUALIZZAZIONE....(si salvi chi può!...)
Ringrazio il fratello anonimo che ha capito molto bene lo spirito del precedente articolo e di chi scrive in questo blog (comunque non ci voleva un’infusione di Sapienza dall’Alto, bastava un po’ di onestà cristiana ed intellettuale …)
Dopo aver puntualizzato che è assolutamente scontato che i volponi della Sinistra stiano strumentalizzando l’emerita schifezza compiuta dal Berlusconi, e dopo aver altresì chiarito che a questo blog non importa un fico secco delle strumentalizzazioni politiche, arrivino esse da destra o da manca, e tanto meno chi scrive qui si occupa minimamente di politica, ma solo di leggere le situazioni da un punto di vista ESCLUSIVAMENTE cristiano, ecco per tutte le “Caterine” - che vanno cercando “citazioni integrali” e “fonti ATTENDIBILI” (forse che “Unafides” è tenuta da ciarlatani?) - un secondo discorso INTEGRALE di Mons. Fisichella che, a mio avviso, non cambia di una virgola quanto abbiamo già detto, se addirittura non lo aggrava (evidenzio in grassetto le sue frasi inaccettabili e commento in corsivo):
Roma, 5 ott. (Apcom) - Aveva detto che la bestemmia pronunciata dal premier Berlusconi in una barzelletta su Rosy Bindi era da "contestualizzare". Oggi, dopo la replica della stessa presidente del Pd, mons. Rino Fisichella controreplica e definisce "maldestre" le critiche della Bindi.
"Perché la bestemmia sia peccato, è necessario vi sia anche il deliberato consenso di voler offendere Dio e la piena avvertenza di quanto si sta facendo",(il deliberato consenso e la piena avvertenza, assommate alla materia grave non costituiscono i termini per un semplice peccato, ma per il peccato MORTALE. Ora noi non crediamo che il Premier sia persona incapace di intendere e di volere o che non sappia quello che dice. Ma quand’anche lo fosse e mancassero i primi due elementi, la materia grave c’è tutta e Berlusconi - che lo sa – alla fine della barzelletta ha detto: “Oh, nessuno mi tradisca!”) scrive il neopresidente del Pontificio consiglio per la rievangelizzazione dell'Occidente nella sua rubrica sul settimanale 'Oggi'. "Così - prosegue - mentre il contenuto è sempre grave, non sempre la persona che bestemmia pecca. Ciò non significa indulgere, ma comprendere appunto il contesto in cui si bestemmia. ( Fisichella dovrebbe capire che non sta dicendo questo di un padre di famiglia che non ha di che dar da mangiare ai figli e perciò, essendo esasperato, bestemmia, oppure di qualcuno che preso da un momento di ira incontrollata di abbandona a sfoghi verbali, ma di un signore che per fare il simpaticone, si diletta ad elargire barzellette con bestemmia, ridacchiando!) Eludere questa condizione equivale a essere giudici spietati, privi di ogni vera comprensione e misericordia, sempre necessari davanti al peccatore". (Fisichella dimentica che la comprensione e la misericordia vanno donate a chi si pente, o a chi dimostra evidenti limiti involontari, non ad un MASSONE travestito da cattolico, che ha fatto della battaglia contro Dio il centro della sua vita! Inoltre Fisichella, tanto apparentemente preoccupato di far del bene alle anime, dimentica anche che di fronte al “peccatore impenitente” occorre usare la medicina della VERITA’ e non allisciare gratuitamente le sporche coscienze, donando un perdono non richiesto!)
"Rosy Bindi - prosegue Fisichella - senza conoscere il mio giudizio sulla barzelletta di Berlusconi e come agisco in queste situazioni, mi ha criticato in modo maldestro, giudicandomi un relativista che deroga al secondo comandamento per difendere i potenti! Non le rispondo per serietà. (E invece Fisichella avrebbe fatto bene a scendere dal suo orgoglioso piedistallo e rispondere, poiché le persone non sono nella sua testa e nel suo cuore,per sapere “come agisce in queste situazioni”, ma possono solo trarre conclusioni da ciò che lui pubblicamente afferma. E quanto ha affermato, onestamente, non può condurre ALTRO che alla conclusione della Bindi. Ah, lo ripetiamo per i malfidati: qui nessuno è di sinistra.) Certo, avendo buona memoria, mi sorgono tre domande: è peggio dire un'insulsa barzelletta condita da un'imprecazione, o presentare una legge contro la famiglia e pro nozze gay? (Stando alle parole dei più grandi Santi della Chiesa è peggiore la Bestemmia, perché dove si indulge ad essa si crea il terreno per tutte le altre aberrazioni e mostruosità di seguito citate. E che Fisichella INDULGA ALLA BESTEMMIA ORA NON LO PUO’ PIU’ NEGARE, PERCHE’ L’HA SMINUITA DEFINENDOLA “UN’IMPRECAZIONE” E HA CERCATO DI MINIMIZZARE DEFINENDO LA BARZELLETTA “INSULSA”. Insulsa era la barzelletta, ma non la bestemmia con cui terminava!)) Salvare la vita di Eluana o preferire l'eutanasia? (Salvare la vita di Eluana???? Veramente Fisichella era contrario all’uccisione di Eluana??? E allora dove stava la sua voce in quei giorni??? Perché non ha aperto bocca, come non l’ha aperta né il Papa, né nessun’altro della Gerarchia ecclesiastica, per deplorare la mancata firma del Presidente Napolitano, colui che ha di fatto permesso quel delitto???) Migliorare la legge sull'aborto o favorire la Ru486? ( Un Vescovo che si rispetti non scende come al solito a compromesso con i laicisti, cercando di “migliorare” una legge assassina, ma la combatte in toto, da capo a piedi, predicando che chi pratica l’aborto uccidendo il proprio figlio si sta preparando il posto all’Inferno.) Da vescovo sono turbato se vedo le pecorelle smarrirsi nei meandri dell'interesse politico, ignorando l'abc della morale cattolica".
FONTE: Virgilio notizie
Fisichella faccia meno il turbato, che a lui della salute spirituale della Bindi non importa nulla, altrimenti non la attaccherebbe pubblicamente così, ma le userebbe la stessa delicatezza che usa col Berlusconi, essendo anch’essa una povera peccatrice davanti alla quale non bisogna “essere giudici spietati, privi di ogni vera comprensione e misericordia”, e magari invitandola ad un confronto, le avrebbe potuto spiegare le “viscere di Misericordia” che lo spingono ad elargire tanto paterno amore….Fisichella guardi ai suoi di meandri dell’interesse politico ed eviti di nominare “l’abc della morale cattolica”, perché minimizzando l’atto di un Capo del Governo che bestemmia per divertirsi, ha appena dimostrato di non conoscerla affatto neanche lui.
Anna Rita Onofri
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Per fortuna mia non ho sentito la bestemmia, nè voglio andare a cercare su internet il momento.Se i vescovi parlassero meno ed agissero di più non saremmo qua a sviscerare le parole del Fisichella che più parla, più s'ingarbuglia. Sta evidentemente cercando di stemperare la situazione politica (mettendo,però, da parte Dio e la Religione; cosa da non farsi per un religioso)difendendo un politico che pur nelle sue miserie umane e famigliari ha raccolto dei consensi cattolici che hanno permesso di avere governi meno antireligiosi di altri. Altri politici,dalla limpida situazione famigliare si sono macchiati di collusione nell'aborto,eutanasia, divorzio,legalizzazioni di droga,mafia,accoglienza indiscriminata di clandestini ed altro...Cosa si chiede ad un politico? Che faccia leggi giuste sotto il profilo cristiano e della società.Se poi è,in privato, ipocrita, falso, puttaniere,abortista od altro, ma difende di fronte alla nazione quei valori che in privato tralascia, non mi interessa e NON ci interessa:interessa solo la sua coscienza!E' preferibile un ubriacone, bestemmiatore che difende, se è il caso, dei valori, o è preferibile un finissimo personaggio,galantuomo nella vita famigliare, che in politica si oppone ad ogni valore, trama per scardinare il senso religioso,introduce leggi criminali, devasta i fondamenti di una nazione attigendo a valori socialisti o comunisti ?Già tempo fa un'analisi accurata sui politici italiani dette un responso chiaro riflettendo che si chiede ad un politico di tutelare dei valori nel suo ambito pubblico, cioè politico, non i suoi soli valori privati ma contraddicendosi con l'esempio pubblico ed apprezzando i disvalori!Con tutto ciò il Berlusca farebbe azione meritoria e coerente con quanto fa come politico, chiedendo scusa a tutti di quanto ha detto.E la polemica si chiuderebbe facendo sì che Fisichella non straparli, la Bindi non si lodi.Ho conosciuto e conosco tuttora persone che bestemmiano in momenti d'ira e la cosa mi fa ribrezzo decisamente, ma le stesse persone sono poi in grado di avere atteggiamenti di una sensibilità toccante verso i bisognosi.E' il mistero dell'umana mente, saper scendere negli abissi infernali e poi salire al paradiso con un'azione meritoria...l'importante è essere "sù" nel momento fatidico e saper chiedere perdono nell'umiltà di quel momento di morte. Guai a trovarsi iracondi mentre si muore...
RispondiEliminaInsomma il religioso ha difeso l'indifendibile mostrando uina parzialità politica che non si addice. Da religioso era più corretto dire che la bestemmia anche in una barzelletta è cosa ignobile,ancor più se pronunciata da un politico, persona pubblica.Poteva incitare pubblicamente Berlusconi a chiedere scusa della volgarità ignobile ed offensiva di Dio, aggiungendo che nessuno avrebbe più potuto strumentalizzare la sua stupida ed indecorosa "uscita", e tutto sarebbe finito lì.Ma, si sa, è più bello per questi personaggi mettersi in mostra e parlare quando non è il,caso e tacere quando non è il caso,...pure !Comunque, sia chiaro, il Fisichella a capo di ente per l'evangelizzazione dell'Europa ,non si può vederlo bene....
RispondiEliminaNon solo persona pubblica, ma capo del governo, votato da tanti cattolici che amano e adorano quel Dio che lui ha serenamente offeso per una squallida barselletta.
RispondiEliminaE oltretutto il cato cristianissimo Berlusconi continua a offendere una donna non tanto per le proprie divergente politiche, ma per l'aspetto fisico, perchè chi è abituato alle escord, in una donna non guarda il cervello, ma solo ed unicamente altro, disprezzando la donna in modo subdulo.
Parere personale che non ha niente a che fare con la politica perchè considerandomi cattolico tradizionale con i politici di oggi ho veramente poco con cui spartire.
Fisichella ha di nuovo perso un’occasione per tacere. Questa premura a ‘contestualizzare’ poteva lasciarla ai vari portaborse che per mestiere difendono l’Indifendibile; questo suo poi perseverare, sottilizzando non ha fatto che peggiorare le cose. La nostra coscienza cristiana esce più scandalizzata non tanto da chi si permette lo sporco vezzo di bestemmiare per scherzo, ma piuttosto da chi cerca di coprirlo senza peraltro riuscirci. Sapendo bene l’ampia risonanza che certe parole avrebbero avuto. Davvero si salvi chi può.
RispondiEliminaQuesti signori vescovi dovrebbero passare un lungo periodo di penitenza in qualche certosa e imparare dal silenzio il valore delle parole. E disintossicarsi dal contagio del potere.
Non resta che sperare, sempre sperare, che la fiducia che il Papa ha riposto in quest’uomo porti degni frutti. E nel frattempo, si salvi chi può.
Ma che sistema è quello di SPEZZARE continuamente un discorso per commentarlo con le personali opinioni?
RispondiEliminaVoi spezzate il contesto togliendo a tutta l'intervento il fulcro della condanna...
Voi volete semplicemente continuare a trovare nel contesto del discorso ciò che volete VOI sorvolando completamente su ciò che sta dicendo l'interlocutore...
C'è stato un Pontefice, appena trovo la storia ve la farò conoscere, che si indignò contro coloro che si scandalizzavano perchè lui, Pontefice, usava rispondere e parlare usando la PAROLACCIA specialmente nominando l'attributo maschile...
Definiva la sua coorte bigotta e farisaica, che si scandalizzava della parolaccia ma poi offendevano Dio nelle azioni peggiori....e talmente indignato da scrivere una sorta di Motu Proprio niente meno che all'uso della parolaccia come "buon sfogo"....
Ho sentito la barzelletta del Premier ed essa va davvero CONTESTUALIZZATA nel racconto... trasportare il nome dal maschile al femminile o viceversa, in questo caso L'ORCHIDEA, soggetto del termine...che al maschile suona come una bestemmia MA NELL'INTENZIONE NON E' UNA BESTEMMIA....semmai è solo una battuta da ritenersi INOPPORTUNA E SCIOCCA...ma non il riferimento NON era e non è DIO!
Un frate Francescano di santa memoria mi insegnò una barzelletta con il gioco dei nomi e il cambio di vocali....al termine ne usciva la battuta da "il sole scureggia...a scureggia...."
era per questo un frate scurrile e vomitevole?
eppure con questa barzelletta si educava i bambini al catechismo a non emettere fautolenze...specialmente imparando a trattenersi DURANTE L'ADORAZIONE EUCARISTICA....
Ragazzi...imparate ad essere meno severi nel GIUDICARE LE INTENZIONI e a scoprire L'IMPORTANZA DEI CONTESTI nei quali avvengono certi fatti, dopo diche senza alcun se e ma difendiamo il Nome di Dio sempre...il quale è soprattutto "GESU' CRISTO"....
e bocciamo pure la barzelletta del Premier, ma senza dargli quell'importanza che non merita assolutamente...
Un grazie a mons. Fisichella per aver chiarito ulteriormente il suo intervento...
mah ! Contestualizzando,contestualizzando, i neocatecumenali sono figli contestuali del Concilio Vaticano II ed eredi legittimi nelle variazioni liturgiche della nuova messa. Quindi, contestualizzando,non fanno poi granchè male in una Chiesa che è in sfascio. Sfascio + o sfascio meno non sono loro che sfasciano ciò che è stato già sfasciato abbondantemente da vescovi in Concilio e da papi che non provvedono. Anzi, volendo contestualizzare, questi eredi conciliari permettono con le loro esagerazioni di capire fino a che che punto si è arrivati,e si può arrivare con lo spirito "conciliatore" quindi, contestualizzando, evviva i neocatecumenali che ci illuminano sul valore del pre-concilio! Va bene così, Caterina63, "ottimismo ad oltranza con spirito conciliatore"?
RispondiElimina...A proposito di pontefici, aggiungo quanto mi fu detto da un erudito,cioè che non pochi dissero persino cose eretiche (Tra questi ci ficchiamo tranquillamente Giovanni Paolo II)ma che, fortunatamente, per le sciocchezze dette non minarono i valori della Chiesa.Ma contestualizzando, la situazione è tale che le virgole ora sono contate in un senso o nell'altro per ragioni evidenti a tutti. Ben per questo difendere sciocchezze che ricordano la bestemmia è pure sciocco, specialmente se effettuato da un religioso.In tempi siffatti se oltre ad un premier che dice scemenze, pur contestualizzate come scemenze, non come bestemmia, ci aggiungiamo vescovi che straparlano, cardinali Tettamanzi che irrompono a stravolgere equilibri di popolazione (io ne so qualcosa)con una seraficità da paura, mons Mereghetto(ora dimesso per fortuna) ed altri a stravolgere i contesti sociali e blaterare contro un governo che cerca di fermare l'illegalità ...Basta! Ce n'è abbastanza perchè ognuno rifletta e non contestualizzi più di tanto:" sì,sì o no,no" tutto il resto lo lasciamo a qualcun altro....
RispondiEliminaCaterina questa te la potevi risparmiare.Quì non c'e' niente da contestualizzare, perchè il nome di Dio non solo non va bestemmiato, ma neppure nomitato invano. E dubito che un San Pio avrebbe trovato la cosa una barzelletta scurrile da contestualizzare.
RispondiEliminaIo non sono niente, ho poca cultura e sono una peccatrice, ma almeno non pretendo di chiamare fischi per fiaschi.
“Ma che sistema è quello di SPEZZARE continuamente un discorso per commentarlo con le personali opinioni? Voi spezzate il contesto togliendo a tutto l'intervento il fulcro della condanna...
RispondiEliminaVoi volete semplicemente continuare a trovare nel contesto del discorso ciò che volete VOI sorvolando completamente su ciò che sta dicendo l'interlocutore...”
E’ un ottimo sistema, che ha sempre usato e tutt’ora usa l’amministratore del blog in cui collaboriamo sia noi che te, sistema che serve per snellire la lettura e tener più desta l’attenzione di chi legge, considerato che, come in questo caso, ogni singola frase suscita evidentemente un preciso contraddittorio. E non mi pare che tu ti sia mai sognata di bacchettare il nostro Mic accusandolo, nell’usare questo metodo, di voler mistificare il significato delle parole riportate. Lo fai solo con noi perché non hai mai sopportato la nostra scomoda franchezza, per cui non usiamo fare preferenza di persone, e l’impietosa lucidità delle nostre conclusioni. Qui se c’è uno che ha volutamente spostato il fulcro del discorso e della condanna, è l’intervistato, a cui è stato chiesto il suo pensiero valutativo su un Presidente che bestemmia in pubblico per divertimento, e lui ha spostato il tiro, nascondendosi dietro a preoccupazioni di strumentalizzazioni politiche e al fatto di doversi sempre controllare in pubblico, non per non offendere Nostro Signore, ma per salvare la faccia con gli altri …. Un pensiero davvero meschinetto ….
“C'è stato un Pontefice, appena trovo la storia ve la farò conoscere, che si indignò contro coloro che si scandalizzavano perchè lui, Pontefice, usava rispondere e parlare usando la PAROLACCIA specialmente nominando l'attributo maschile...
RispondiEliminaDefiniva la sua coorte bigotta e farisaica, che si scandalizzava della parolaccia ma poi offendevano Dio nelle azioni peggiori....e talmente indignato da scrivere una sorta di Motu Proprio niente meno che all'uso della parolaccia come "buon sfogo"....
Ora sono io a chiederlo: dov’è la fonte certa di questo scellerato racconto? Dove il contesto in cui si svolge?! Certe tristi pagine della storia della Chiesa andrebbero lasciate nel dimenticatoio, per rispetto al Signore, continuamente offeso da questo indegno suo servo, che ha passato la vita profanando il suo Ministero con volgarità ed oscenità verbali e continui peccati di giudizio su coloro che gli vivevano accanto…. e che ha pubblicamente rinnegato la Sacra scrittura - ove San paolo si raccomanda di non far uscire “parole oscene dalla bocca”- diffondendo un documento ufficiale sull’apologia del turpiloquio. Saprai, come lo so io, che la Chiesa non ha mai proclamato santo chi presentasse nella vita anche un solo vizio, perciò costui non è certo un esempio da seguire. Perché allora postarlo? E’ forse edificante per qualcuno?...E’ dunque questione di rispetto e di amore per la Chiesa evitare certe inutili e dannose memorie, poi è questione di rispetto per la propria dignità di cristiani ed infine è questione di educazione nel non entrare in “casa d’altri” sporcando gli altrui blog con simili balordaggini, inneggianti all’esaltazione della mediocrità, in perfetto stile “spirito del concilio” . La prossima volta, cara Caterina, metti un post del genere su Messainlatino (dove invece ti esprimi in modo correttissimo) e vedrai quanti sacrosanti pomodori in faccia che ti prendi.
“Ho sentito la barzelletta del Premier ed essa va davvero CONTESTUALIZZATA nel racconto... trasportare il nome dal maschile al femminile o viceversa, in questo caso L'ORCHIDEA, soggetto del termine...che al maschile suona come una bestemmia MA NELL'INTENZIONE NON E' UNA BESTEMMIA....semmai è solo una battuta da ritenersi INOPPORTUNA E SCIOCCA...ma non il riferimento NON era e non è DIO!”
RispondiEliminaIl tuo pensiero è del tutto illogico: se per dimostrare la sorpresa che può suscitare una “brutta” donna, bisogna andarsi a spulciare un gioco di parole su l’unico fiore che, tradotto al maschile, risulta un insulto al nome di Dio, significa che l’intenzione era esattamente quella della bestemmia, perché il messaggio subliminale che c’è sotto e chiaro: “…e’ talmente brutta che solo la brutalità di una bestemmia può descriverne la bruttezza.” Quindi il riferimento era principalmente ed esattamente DIO, è anzi la bruttezza della donna a diventare un pretesto per offendere Dio con una bestemmia. Davvero non prendiamo fischi per fiaschi.
“Un frate Francescano di santa memoria mi insegnò una barzelletta con il gioco dei nomi e il cambio di vocali....al termine ne usciva la battuta da "il sole scureggia...a scureggia...."
era per questo un frate scurrile e vomitevole?
eppure con questa barzelletta si educava i bambini al catechismo a non emettere fautolenze...specialmente imparando a trattenersi DURANTE L'ADORAZIONE EUCARISTICA....”
Forse il frate francescano sarà di “santa memoria” come il pontefice sopraddetto …. Chissà …. Comunque una catechista ventennale come te, dovrebbe sapere che la testa dei bambini funziona per associazioni di idee e per imitazione e che ci sta raccontargli delle storie o dei giochi di parole, indovinelli o altro che possano stimolare la loro memoria e l’apprendimento, oltretutto i bambini non sono maliziosi come noi grandi, altro che quando siamo noi ad instillare loro la malizia …. perché tutto è puro per i puri …. Quindi siamo in tutt’altro CONTESTO ed il tuo esempio non c’entra un tubo.
“Ragazzi...imparate ad essere meno severi nel GIUDICARE LE INTENZIONI e a scoprire L'IMPORTANZA DEI CONTESTI nei quali avvengono certi fatti, dopo di che senza alcun se e ma difendiamo il Nome di Dio sempre...il quale è soprattutto "GESU' CRISTO"....
RispondiEliminae bocciamo pure la barzelletta del Premier, ma senza dargli quell'importanza che non merita assolutamente...”
Ragazza… qui siamo in presenza di personaggi pubblici, un Presidente del Consiglio ed un Vescovo di Santa Romana Chiesa messo a capo della “nuova evangelizzazione”, e le loro INTENZIONI le mostrano chiaramente loro stessi, dalle loro parole e dalle loro azioni. E non dire che “dopo di che”, dopo tutto quello che hai detto, “difendiamo il nome di Dio senza se e senza ma”, perché fino ad ora hai fatto tutto il contrario, esattamente come il Monsignore. Tu non hai bocciato nessuna barzelletta, perché con la stessa ipocrisia del monsignore non la consideri neanche tale … perciò è chiaro che tu non dia importanza alla cosa, ma non consigliare gli altri a fare altrettanto perché nessuno la pensa come te. Per il futuro ti invito ad intervenire con discorsi costruttivi, come fai in tutti gli altri blog che non siano il nostro … con toni e contenuti non apertamente provocatori, come NON fai negli altri blog, e con esempi decenti che rispettino al dignità della Chiesa, dei Santi (ieri l’altro hai infangato San Filippo Neri e Sant’Ignazio di Lojola con una storiella da quattro soldi, decontestualizzata e priva di fonte storica) e di chi legge questo blog.
Proprio per chi viene giornalmente a visitare questo nostro spazio, mi sono sentita in dovere di replicare alle tue parole, ma nel futuro non perderò altro prezioso tempo a confutare “sciocchezze postate volutamente, per sporcare volutamente le altrui pagine”… che in altri termini si chiama “provocazione”. Se continueranno interventi su questi toni, con chiare intenzioni denigratorie e provocatorie, anziché perder tempo a rispondere risolveremo in altro modo.