Del Vescovo Mons. Reinhard Marx ci si può fare un’idea abbastanza chiara.
Uno che, quando deve spiegare ai giornalisti Süddeutsche Zeitung perché “non va bene se due persone, maggiorenni e consenzienti, vogliono far sesso anche solo per divertimento” se ne esce con le solite spiegazioni “umane, troppo umane” (..perché la sessualità è espressione di un’unione profonda tra due persone..perché si abusa della propria sessualità e di quella dell’altro..), buone giusto per esser confutate da un’alzata di spalle del primo psicologo o sessuologo di passaggio che ammicca al lettore miscredente e promiscuo: in fondo, quello è il “loro” campo.
Uno che, ai giovani che lo incalzano sui soliti temi, ovvero chierichette al Duomo di Monaco, celibato sacerdotale, liturgia "a portata di 'ggiovane" e donne-prete spiega rispettivamente che:
1. per le chierichette vedrà quello che può fare, sapete: è un'antica tradizione;
2. per l'abolizione del celibato sacerdotale, ne discuterà in Conferenza Episcopale (sic!) ;
3. sulla liturgia "ggiovane" cavalca lo slogan "stop alla noia!"..
L'unico NO chiaro, secco, netto e motivato ha avuto il coraggio di dirlo a proposito dell'ammissione delle donne al sacerdozio. Pfiù.. almeno una cosa lo differenzia dal Card. Schönborn..
Certo una promessa, ai "suoi 'ggiovani", la fa: "hier muss sich etwas ändern", ossia, "qui si deve cambiare corso"... lasciando intendere che "il vecchio" ormai "non tira più"..
Sembra il vecchio motto socialista di Honecker, per anni nelle orecchie e nelle bocche dei cittadini della Germania comunista: Vorwärts immer, Rückwärts nimmer! (avanti: sempre; indietro: mai!)
Fino a qui, sarebbe tutto “tragicamente” all’ordine del giorno. Christiane Strobl, però, su Kreuz.net riporta cose che “noi umani”, nemmeno nei film di Ridley Scott…
Sin dal 2002, ogni seconda domenica del mese alle 19.00 nella Diocesi di Monaco si celebra una Messa per “lesbiche, omosessuali & friends”.
A scanso di equivoci, non si celebra una Messa “in riparazione” o “per la conversione di”.. E’ proprio tutta dedicata ad un gaio pubblico.
Se già questo obiettivamente non bastasse, si aggiunga che proprio all’inizio di quest’anno, il Vescovo Marx in persona ha pensato bene di trasferire tale celebrazione, da una chiesuola fuori cittá nella centrale e bellissima Chiesa di St. Paul, capolavoro neogotico di Von Hauberrisser.. (altro che cappelle nei seminterrati di qualche ospedale, come per la forma straordinaria); chiesa nuova, pastorale nuova, tanto che il Vescovo ha incaricato addirittura un prete per seguire questa audace “sfida pastorale”, don Manfred Rütsche, al contempo pure incaricato diocesano per la pastorale vocazionale (gulp!).
Questo non significa che sia “solamente” questo sacerdote a occuparsi della questione, anzi: per sua stessa ammissione, è molto contento che sempre piú sacerdoti prendano parte a questa iniziativa (..al momento come celebranti, meglio precisare).
Su Kreuz.net (che rimanda a siti ufficiali di associazioni omosessuali “che amano celebrar Messa”) scopriamo per altro come le Messe “queer” (per gay, lesbiche, ecc) non siano un’esclusiva della Diocesi di Monaco: su questo sito si scopre che l’offerta è talmente diffusa tra le diocesi tedesche, tanto da legittimare da anni uno “stand” rappresentativo e una apposita Messa all’annuale Katholikentag (giornata nazionale dei cattolici tedeschi..)
Da cosa nasce cosa.. e ultimamente, scrive la Strobl, si leggeva un interessante contributo sul bollettino parrocchiale, a firma del parroco di St. Paul don Rainer Hepler. Il Nostro si domandava se “i protestanti potessero prendere la Comunione”.
Questa è la risposta: “Nonostante l’opinione contraria di molti, la celebrazione comune dell’Eucarestia tra cristiani di diverse confessioni ad oggi non è ancora possibile”. Poi, peró, a mo’ di coniglio dal cappello, salta fuori il paragrafo 45 dell’Enciclica Ecclesia de Eucharestia di Giovanni Paolo II.
“45. Se in nessun caso è legittima la concelebrazione in mancanza della piena comunione, non accade lo stesso rispetto all'amministrazione dell'Eucaristia, in circostanze speciali, a singole persone appartenenti a Chiese o Comunità ecclesiali non in piena comunione con la Chiesa cattolica.
In questo caso, infatti, l'obiettivo è di provvedere a un grave bisogno spirituale per l'eterna salvezza di singoli fedeli, non di realizzare una intercomunione, impossibile fintanto che non siano appieno annodati i legami visibili della comunione ecclesiale”.
Da questo, il parroco di St.Paul trae la seguente conclusione: “la risposta alla domanda è dunque: caso per caso, con valida motivazione, SI', i protestanti possono ricevere la Comunione”.
Peccato che, come esplicitato proprio dallo stesso paragrafo 45, tale disposizione sia indirizzata più agli “Orientali, che, trovandosi in buona fede separati dalla Chiesa cattolica, chiedono spontaneamente di ricevere l'Eucaristia dal ministro cattolico e sono ben disposti”. Ma, obiettivamente, è tutta questione di interpretazione.
Il paragrafo 45 può voler dire tutto e niente, e nessuno (tantomeno il Vescovo Marx) impedisce al parroco di leggerci quel che vuole, con l' inevitabile conseguenza di diffondere queste opinioni tra i fedeli.
La Vergine Santissima lo aveva già detto nel Terzo Segreto di Fatima:
RispondiElimina"Non posso più trattenere il braccio di mio Figlio..."
Infatti siamo arrivati "alla frutta"...io personalmente mi aspetto un grande salutare castigo mondiale da un momento all'altro...
Ma c'è da dire che se la Santa Sede non si sveglia e non prende inevitabili provvedimenti per simili situazioni, degne di una bolgia infernale, e solenni provvedimenti per simili ecclesiastici palesemente venduti al diavolo, dimostra soltanto pubblicamente di essere correa della avanzata distruzione della Chiesa Cattolica,e di essere in pieno accordo con i nemici di Gesù Cristo, della sua Chiesa e della salvezza eterna delle anime!
In questi giorni ho riletto i messaggi della Vergine alla Salette ... ed ho compreso il perchè di tante cose. Inizio ad avere la certezza che Roma perderà la fede ... credo che il processo sia già in atto.
RispondiEliminaNon c'è da meravigliarsi! oggi ho ricevuto un commento indignato di associazione per la vita (contro l'aborto) che cita il serafico card Tettamanzi, che si unisce al coro di quelli che considerano la legge 194 "una buona legge" "che ha in sè argomenti di difesa della vita" quindi DA NON CAMBIARE per questi individui venduti al mondo politico!Lo stesso Tettamanzi che insiste nel far costruire moschee, tralasciando quanto è compito specifico della Chiesa per gente di altre fedi: la CONVERSIONE! ovvero avviene che i pastori stiano sovvertendo ogni ordine. per questo solo la preghiera e l'affidarsi al nostro Gesù ed a Maria meravilgiosa Madre Sua e Nostra, può salvarci e farci rimanere fedeli...Che disastro!
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