Ribadisco con san Cipriano: “Voi avete le chiese, noi la fede”. Don Floriano Abrahamowicz

Esercizio del diritto di replica da parte di don Floriano Abrahamowicz nei confronti delle esternazioni sul Suo conto da parte del vescovo di Verona Giuseppe Zenti, riportate dal giornale L’Arena di oggi a pag. 14:

Spett.le

Redazione del Quotidiano L’Arena

Con la presente trasmetto per la pubblicazione in diritto di replica secondo i termini di Legge, la risposta a quanto il vescovo Zenti ha detto nei miei confronti. Scrive del sottoscritto come di un sacerdote …“in condizione oggettivamente anticattolica”. Oggettivamente sono antimodernista. Chi è cattolico e chi è anticattolico? “To be or not to be that is the question”. E’ molto significativo che il vescovo, figlio del concilio vaticano secondo cita per giustificare la sua “cattolicità” le frasi del vangelo: “pregate per chi vi perseguita” e “porgete l’altra guancia”. Il vangelo lo colgo tutto anche quando l’ apostolo dell’amore San Giovanni scrive: Chiunque recede, e non sta fermo nella dottrina di Cristo, non ha Dio: chi sta fermo nella dottrina, questi ha il Padre ed il Figliuolo. Se alcuno viene da voi, e non porta questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non lo salutate. Chi infatti lo saluta, partecipa delle opere malvage di lui” (2 Gv 1,6-11). Il Concilio Vaticano II, a questa dottrina del Cristo non è rimasta fedele specie quando afferma a danno delle anime non cattoliche che ci si salva nelle altre religioni e che la rivendicazione di Gesù Cristo come principale riferimento della vita individuale, familiare, sociale, economica e politica è superata. Già nel secondo secolo dopo Cristo si sapeva che è cattolico colui che professa quello che è stato ‘semper et ubique’ (sempre e ovunque) creduto. Non è certo il credo che canta Mons. Zenti.

Perciò protesto contro questo affronto verso la mia persona e ribadisco con san Cipriano: “Voi avete le chiese, noi la fede”.

Don Floriano Abrahamowicz