Fonte: Pontifex. |
venerdì 22 ottobre 2010
"Noi non siamo un'altra chiesa, siamo la chiesa, ossia facciamo parte della Chiesa cattolica a tutti gli effetti". Di don Davide Pagliarani
La Fraternità San Pio X, baluardo della fede cattolica, celebra 40 anni di vita. Un traguardo importante e significativo per una realtà palpitante al servizio del cattolicesimo. Occorre dare gloria a Dio per il dono della Fraternità e per le sapienti ispirazioni che all'epoca ebbe Monsignor Lefebvre, tra i padri nobili della Chiesa, non compreso a suo tempo ed invece profetico . Di questa tappa parliamo col Superiore per l'Italia della Fraternità, don Davide Pagliarani. Don Davide, quaranta anni, ma non li dimostrate affatto: "se lo dice lei al quale mi unisce una stima particolare e una considerazione legata alla veracità della dottrina e della fede, sono felice. Penso che la Fraternità che non é una Chiesa, ma fa parte della Chiesa, ha operato ed ancora opera in una situazione di emergenza ". Quale emergenza? "quella legata al Vaticano II, tappa dalla quale sono nati molti equivoci, tanta confusione e derive poco comprensibili che hanno ...
... portato ad una lenta erosione della fede e ad una specie di apostasia silenziosa".
In che senso? "l'equivoco o meglio l'emergenza é stata causata da visioni della fede sconvolte ed appannate, dalla tentazione di stravolgere tutto, dalla idea che dopo il Concilio Vaticano II si é venuta creando".
Che cosa ha caratterizzato il Vaticano II? "direi molta superficialità da un lato, presunzione ed orgoglio per altro. Intendo dire che il Vaticano II ha generato la illusione e la presunzione di poter stravolgere in un concilio la intera tradizione della Chiesa e questo é stato un errore gravissimo. Certo le opere della presunzione sono sempre figlie dell'orgoglio e questa categoria in parte nasconde una tentazione satanica".
Fortunatamente in un periodo tanto travagliato esiste la posizione chiara e netta della Fraternità: "facciamo attenzione e chiariamo. Noi non siamo un'altra chiesa, siamo la chiesa, ossia facciamo parte della Chiesa cattolica a tutti gli effetti. Vogliamo solo difendere la tradizione che nessuno ha il diritto di cancellare e auspichiamo la riscossa piena di questi valori e la ripresa dell'intera chiesa. Se ci considerassimo altra chiesa saremmo scismatici cosa che non siamo e tanto meno siamo mai stati".
Infine Giovanni Paolo II, qual é il suo giudizio? "direi che é stato il miglior e autorevole esponente del Vaticano II e del suo spirito che ha messo all'opera. Egli ha vissuto appieno e dato compimento al Vaticano II, mettendo come il Vaticano II, l'uomo al centro e Dio ad un lato, dunque vivendo la fede in modo antropocentrico".
Dunque un giudizio negativo il suo: "lo dimostrano i fatti, se il Vaticano II é stato una parentesi negativa, e Giovanni Paolo II ne ha interpretato lo spirito, il giudizio va da sé".
Bruno Volpe
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