Mons. Lefebvre
scriveva: «Il giorno del giudizio, Dio ci chiederà se siamo stati fedeli e
se abbiamo obbedito a delle autorità infedeli. L’obbedienza è una virtù
relativa alla Verità e al Bene. Ma se essa si sottomette all’errore e al male,
non è più una virtù, ma un vizio.» (Mons. Lefebvre, lettera del 9 agosto
1986).
Il Giorno 8 Marzo 2013, alle 19.46 sono
stato raggiunto da una telefonata del Superiore della Fraternità San Pio X in
Italia, don Pierpaolo Petrucci, che ha comunicato, a me e ad Anna Rita, la nostra “scomunica”:
divieto di ingresso nelle Cappelle della Fraternità e privazione dei
Sacramenti, con l’accusa di “calunnie nei
confronti del Superiore Generale della Fraternità Monsignor Fellay”. In un
primo momento non ho risposto a questa illegittima “scomunica”, chiudendo
velocemente quella conversazione, che aveva del grottesco. Successivamente, il
giorno 9 Marzo 2013, ho comunicato a don Petrucci, per SMS, che alla sua
ipocrita “scomunica” avremmo risposto via Web, attraverso il nostro Blog.
Rispondiamo perciò a don Petrucci e
a chi sta sopra e dietro di lui, con il sostegno di un santo Sacerdote tradizionale, che ha analizzato la questione trovandone i riferimenti legislativi nel Codice di Diritto
Canonico del 1917 (unico Codice lecito della Chiesa Cattolica: non il Codice "riformato" di Giovanni Paolo II e nemmeno l'arbitrario "terzo" Codice della Fraternità San Pio X che è un frutto ibrido dei precedenti due), per dimostrare a tutti che questo
atto prevaricatore, iniquo e violento è totalmente fuori dall’applicazione delle leggi
della Santa Chiesa Cattolica.
OVVIAMENTE NOI REPINGIAMO IN MANIERA RISOLUTA L’ACCUSA, INFONDATA, DI “CALUNNIA”
nei confronti del Superiore Generale della Fraternità San Pio X Monsignor Bernard Fellay.
Ma
prima di passare all’esposizione dei “Delitti
e Pene Canoniche”, che riguarda l’aspetto giuridico della vicenda a noi
accaduta, vorrei sottolineare lo
scritto di San Clemente I Papa per mettere in risalto anche l’aspetto
pastorale portato avanti dalla Fraternità San Pio X che sembra stia prendendo tutta
l’impronta settaria di una Chiesa autocefala: “Non mancarono mai ministri della grazia
divina che, ispirati dallo Spirito Santo, predicassero la penitenza. Lo stesso
Signore di tutte le cose parlò della penitenza impegnandosi con giuramento:
Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore - non godo della morte del
peccatore, ma piuttosto della sua penitenza”. Ora noi sappiamo che
Monsignor Lefebvre ha creato, con la Grazia di Dio, la Fraternità San Pio X per
la salvaguardia della Messa di Sempre e del Sacerdozio Cattolico. Perché tutto
questo? Semplice: per la salvezza delle anime. Ora, in riferimento alla comunicazione
dataci da don Petrucci, dove sarebbe questa salvaguardia per la salvezza delle nostre
anime, la mia e di Anna Rita? Ammettendo, per ipotesi, che il peccato a
noi imputato fosse vero (e non lo è), non doveva don Petrucci, per salvaguardare
le nostre anime, spiegarci dettagliatamente il nostro peccato e convincerci di
peccato, scrivendoci ufficialmente o chiedendoci di incontrarlo? Questo non è
stato fatto, denotando una superficialità, o forse cattiveria, nell’infliggerci
una grave pena senza averci dato la possibilità né di difenderci né di poterci
pentire del presunto peccato di calunnia
nei confronti della persona del Superiore Generale della Fraternità San Pio X. Dov'è finita, quindi, la ragion d'essere della Fraternità, quella ragione con cui Mons. Lefebvre la fondò, cercando di salvaguardare la Messa cattolica, il Sacerdozio cattolico ed in definitiva la Fede cattolica, tutte cose non finalizzate a se stesse, ma alla salus animarum?
Continua
San Clemente I Papa:
“Aggiunse ancora
parole piene di bontà: Allontànati, o casa di Israele, dai tuoi peccati. Di' ai
figli del mio popolo: Anche se i vostri peccati dalla terra arrivassero a
toccare il cielo, fossero più rossi dello scarlatto e più neri del silicio,
basta che vi convertiate di tutto cuore e mi chiamiate « Padre », ed io vi
tratterò come un popolo santo ed esaudirò la vostra preghiera (cfr. Ez 33, 11; Os 14, 2; Is 1,
18, ecc.)”. Forse che questo presunto peccato di calunnia sarebbe addirittura
riuscito a superare il Cielo per non concedere, da parte dei capi della
Fraternità, la misericordia con cui Dio tratta comunque le anime, anche se accusate di una grave colpa
come quella di calunnia? E' forse Mons. Fellay più "in alto" di Dio, se con i rinnegatori della Fede in Dio andiamo a fare colloqui dottrinali ed accordi pratici, mentre a chi critica il Superiore lanciamo anatemi senza possibilità di replica?
Siamo
all’assurdo: coloro che dovrebbero incarnare nella propria vita la Tradizione
della Chiesa, vilipesa dai modernisti, “assassini conciliari della Fede” che
tante anime hanno condotto e conducono all’inferno, si abbassano a queste illecite
azioni, illecite in quanto non esiste in essi autorità alcuna per poterlo fare, né quella
concessa da parte della Chiesa, in quanto non sono incardinati (e se anche lo
fossero hanno agito fuori della legislazione), né quella concessa da Dio, che
come attributo principale ha la Misericordia, e solo dopo il Giudizio. Ma è evidente che questa, fatta nei nostri
confronti, è l’ennesima azione prevaricatrice inflitta a chi è giustamente
contrario a qualsiasi accordo con i modernisti, che da 50 anni occupano
satanicamente la Chiesa, basti vedere il clamoroso trattamento fatto a
Monsignor Williamson, il quale, se non gli fosse stato impedito di entrare
nell’ultimo Capitolo della Fraternità, per poi esserne buttato fuori
definitivamente, avrebbe messo in riga tutti quanti, perché quanto a
preparazione Teologica e a dirittura morale ne avrebbe zittiti molti.
Ma
andiamo per ordine: la prima accusa di calunnia
è stata fatta nei miei confronti da don Emmanuel du Chalard, uno dei fautori dello scandaloso gruppo del G.R.E.C. Costui
nel 1996 si stava già adoperando per fare l’ignobile accordo con i modernisti
conciliari assasini della fede ”. Prima di una Confessione con
questo personaggio, fui accusato da lui di calunnia in riferimento ai nostri articoli che parlavano appunto della
combriccola modernista del G.R.E.C, di cui anche lui fa parte, come afferma
pubblicamente il libro sul G.R.E.C.. Io chiaramente ho obbiettato a tale accusa,
ribadendo che i nostri articoli sono
documentati con fonti certe, e che addirittura in questo caso la fonte era esattamente uno di
loro, il Père Michel Lelong che ha scritto il libro, “Pour la nécessaire
réconciliation” pubblicato nel Dicembre 2011.( Il libro in
questione parla del francese GREC (Groupe de Réflexion Entre
Catholiques – Gruppo di riflessione tra cattolici) e dei rapporti organici
che i responsabili della Fraternità Sacerdotale San Pio X hanno mantenuto con
questo gruppo, in vista dell'accordo con la Roma conciliare). Forse il povero Du Chalard
non ne era al corrente… o forse pensava di
intimidirmi con quel suo assurdo atteggiamento. Di fatto io gli ho contestato
l’accusa dicendogli che quella pubblicata era la verità, e che quindi non stavo
facendo nessun peccato
di calunnia ma anzi stavo, insieme ad Anna Rita, facendo un servizio alla verità.
Ad ogni modo, io gli ho garantito
che se lui mi avesse fornito una documentazione seria che avesse dimostrato il
contrario delle mie affermazioni, io avrei immediatamente pubblicato una
smentita agli articoli precedenti, fornendo tale documentazione e con delle scuse
immediate. Lui allora mi ha detto: “Se io le fornisco la documentazione lei
pubblica la smentita?” Naturalmente gli ho risposto: “Lo farò immediatamente.”
Du Chalard allora ha replicato dicendomi di aspettare in Cappella perché mi
avrebbe portato questa documentazione. Io allora mi sono seduto in Cappella,
mentre Du Chalard entrava in Sacrestia per prendere
questa presunta documentazione. Dopo qualche istante questo signore si è
presentato, consegnandomi un ridicolo foglietto volante, stampato dal web, che
faceva riferimento ai commenti di un Forum francese, in cui un commentatore anonimo esprimeva una sua
opinione personale, asserendo che il G.R.E.C “non esiste più”. Intanto, ammesso che un anonimo
sia “attendibile”, dire che una realtà “non esiste più” conferma il fatto che questa
realtà sia realmente esistita, e qui il problema non sta nell’attuale esistenza
o meno del G.R.E.C., ma nel fatto che qualcuno lo abbia inconcepibilmente messo in
piedi! Quindi, nessuna calunnia nel parlare di questo argomento, confermato
persino da un anonimo che cercava di negarlo. Faccio notare che il foglietto
consegnatomi non conteneva nemmeno il commento per intero, ma riportava solo la
parte finale del discorso di quell’anonimo, che evidentemente era cominciato in
una pagina precedente, e che neanche compare nella “documentazione” datami per
smentire la realtà. Riporto qui sotto il “prezioso documento”… fonte molto
attendibile ….
Come si può evincere da questa presunta “documentazione”
nessuna smentita con scuse era possibile, in quanto era una presa per i
fondelli. Forse Du Chalard
pensava che fossi scemo? O forse pensava che mi sarei impaurito? Sta di fatto che, per Carità
cristiana, evitai di pubblicare l’accaduto, in quanto avrei dovuto mettere in
risalto l’atteggiamento inqualificabile di questo Sacerdote. Ma credo che a
questo punto, visto quanto è successo a me e ad Anna Rita, sia giunto il
momento di raccontarlo, proprio in riferimento al fatto che veniamo accusati di
calunnia, senza dimostraci dettagliatamente quali siano queste calunnie nei
loro confronti, quando le azioni degli accordisti sono facilmente rintracciabili
nel Web su Siti più che attendibili e benemeriti come, Unavox, Sapinière, Non
Possumus Spagnolo, Syllabus, Avec L’Immaculèe, ecc.
E pensare che nel
Giugno dello scorso anno, durante una conferenza tenuta al convento di Vigne di
Narni (era presente Anna Rita) questo sacerdote disse di non seguire i Blog in
Internet, perché pubblicherebbero sempre false notizie, prive di fonti certe ed
attendibili… Complimenti per la coerenza…
Dopo questo evento,
questa gente è tornata alla carica venerdì sera, dopo aver letto sul nostro blog
la pubblicazione della lettera dei 37 Sacerdoti francesi contrari alla linea
direttiva di Mons. Fellay e della loro ulteriore spiegazione alla loro lettera.
Evidentemente l’aver fatto eco alla voce di questi sacerdoti, ci ha ottenuto il
titolo di “peccatori
pubblici imperdonabili”, rei di "calunnia verso il Superiore generale della Fraternità", anche
se riportiamo cose non nostre ma dette da altri, e che oltretutto sono anche
vere, perché dettagliatamente descritte con dovizia di particolari e quindi
facilmente verificabili, se non altro da chi conosce personalmente i Sacerdoti
nominati con Nome e Cognome all’interno della testimonianza. Inoltre questa
gente è tornata alla carica in modo del tutto fuori legge, cioè comminando una
pena senza processo, senza possibilità di contraddittorio, senza difensori,
senza sentenza emessa da chi ne abbia vera facoltà, e senza un atto scritto,
pubblico, firmato ed ufficiale, ma con una “telefonata” fatta al volo, di
soppiatto, di cui non restano tracce scritte che dimostrino nero su bianco la
prevaricazione commessa coscientemente contro la Legge della Chiesa e contro il
diritto naturale e spirituale delle anime.
Ora passiamo
all’esposizione della legislazione prevista nei casi di gravi colpe commesse
con relative pene:
DELITTI E PENE CANONICHE
I Delitti
Secondo il Codice di Diritto Canonico del 1917 (canoni 2195-2198)
il Delitto è una colpa esterna ed imputabile cui si aggiunge una Sanzione o una
Pena.
Il Delitto presuppone un
fatto sanzionato con una Pena determinata
dalla Legge ecclesiastica, mentre la violazione di una Legge non
sanzionata da una Pena non costituisce un Delitto e quindi non è punibile canonicamente,
ma solo moralmente, ossia è un peccato e non un Delitto (F. Roberti, De delictis et poenis, Roma, 1944, I, p.
53 sg.).
La Colpa
Ai canoni 2199-2209 il Codice spiega che esiste Delitto soltanto
se il Delinquente è responsabile in coscienza della sua azione o Colpa.
Le Pene
Nei canoni 2214-2219 la Chiesa insegna che Essa ha il diritto di
conferire delle Pene ai suoi sudditi (canone 2214, § 1). Nello stesso tempo
essa ricorda ai Vescovi che hanno il
diritto di conferire le Pene ecclesiastiche, rifacendosi al Concilio di Trento
(sess. XIII, cap. 1), che “bisogna unire il rigore con la mansuetudine, la
giustizia con la misericordia, la severità con la dolcezza”.
È il legittimo Superiore (Papa per la Chiesa universale,
Vescovo residenziale per la Diocesi, Superiore di un Ordine religioso per i
religiosi con voti facenti parte di quell’Ordine specifico) che può applicare la Pena, privando il
soggetto di un bene spirituale o temporale, per la sua correzione e per
l’espiazione del Delitto (can. 2215).
Nel nostro caso la Pena della proibizione di entrare nelle
Cappelle della FSSPX e la privazione dei Sacramenti ci è stata inflitta da un
soggetto non avente Autorità (il Superiore del Distretto Italiano della FSSPX).
Quindi canonicamente è nulla. Potremmo appellarci ad un Tribunale
ecclesiastico.
La Pena deve essere proporzionata al Delitto, inoltre nell’interpretazione della Legge penale si
deve applicare al reo l’interpretazione più benevola, mai la più rigida
(can. 19).
A noi è stata applicata la più rigida: la proibizione
dell’ingresso nella cappella, oratorio o chiesa.
I Superiori che hanno Potere di infliggere le Pene
Secondo il Codice di Diritto Canonico
(canoni 220-2225) sono soltanto coloro che hanno il Potere di fare Leggi (il Papa, il Concilio Ecumenico, il Vescovo
del luogo, il Superiore di religione)
entro il confine della loro Giurisdizione (il Papa per tutta la Chiesa
universale, il Vescovo solo per la sua Diocesi, il Superiore religioso
solamente per i religiosi del suo Ordine). Chi non ha Potere legislativo (per
es. i Cardinali e i Parroci) non può infliggere Pene. A maggior ragione il
Superiore del Distretto Italiano della FSSPX ed anche il Superiore Generale di
essa.
I Soggetti delle Pene
La Pena ecclesiastica (canoni 2226-2235)
può essere applicata soltanto a coloro che sono soggetti ad una Legge o Precetto sanzionato con una Pena da chi ne ha
autorità: il Papa, il Vescovo, il Superiore religioso. Solo costoro e non
altri hanno l’autorità di sanzionare.
L’Interdetto
È una censura (canoni 2268-2277) che
proibisce ai fedeli alcune funzioni sacre (di partecipare alla Messa, di
ricevere i Sacramenti, o addirittura di
entrare in chiesa), che sono determinate
per diritto, senza escluderli dalla Corpo della Chiesa (scomunica). Ora
solo la S. Sede e chi riceve il mandato
da Essa può lanciare l’Interdetto (generale, locale o personale). Per
esempio il Vescovo può lanciarlo, avendo ricevuto la giurisdizione dal Papa
sulla propria Diocesi, solo su una parrocchia o sui parrocchiani della sua
Diocesi. Inoltre alle persone che hanno ricevuto l’Interdetto è proibita la
partecipazione attiva alle funzioni o ai Sacramenti, ma la presenza passiva può essere tollerata, tranne che non sia
stato loro proibito l’ingresso nella chiesa, che rappresenta la maggior Pena dell’Interdetto.
I singoli Delitti e le loro Pene
Il Codice (canoni 2314-2414) parla di
Delitti contro la Fede e l’Unità della Chiesa (canoni 2314-2319), contro la
Religione (2320-2329), contro le Autorità, le persone e le cose ecclesiastiche
(canoni 2330-2349, ma si tratta di delitti contro il Papa, i Cardinali, i
Vescovi con giurisdizione, ed in tal caso l’Autorità ecclesiastica può arrivare
a comminare Pene proporzionate al Delitto),
dal canone 2350 sino al 2414 si parla di Delitti contro la vita, la libertà, la
proprietà, la buona fama e i buoni
costumi, ecc.
Il caso che si è applicato a noi è quello
riguardante la “buona fama”. Infatti ci si accusa di “Detrazione e Calunnia”. Ma
secondo la Teologia Morale “i Giornali [e quindi i siti web, ndr] possono lecitamente pubblicare i delitti di
uno, se essi sono pubblicamente noti o non possono più restare nascosti a lungo.
Per il bene pubblico, i giornali possono
indagare lecitamente e rivelare anche mancanze occulte, se il loro autore
ricopre cariche pubbliche per le quali è incapace; possono pubblicare e criticare i difetti in cui sono incorse persone di
pubblici uffici nell’esercizio delle loro mansioni” (E. Jone, Compendio di Teologia Morale, Torino,
Marietti, VI ed., 1964, p. 311, n.° 377).
Perciò la rivelazione di una mancanza che è utile per il bene pubblico o
dei privati non è diffamazione, non è neppure un peccato e non incorre in Pene
ecclesiastiche onde l’Interdetto lanciato contro di noi non ha ragione di sussistere in sé, non essendovi delitto e neppure
peccato di “Diffamazione”, e neanche nel
Soggetto che lo ha lanciato, il quale non ha l’Autorità per farlo.
Noi abbiamo soltanto ripreso un articolo,
dopo aver chiesto gentilmente la traduzione di esso ai gestori del Sito
Unavox.it, pubblicato sul sito La Sapinière, riguardo ad una Lettera inviata da
37 Sacerdoti della FSSPX al suo Superiore Generale. Lettera già pubblicata da
la La Sapinière (testo originale), poi da noi, ed infine anche dal sito
benemerito di Unavox.it, che ci è sembrata circostanziata, documentata e priva
di parole offensive anche se dottrinalmente ferma. Per questo motivo siamo
stati accusati di “Diffamazione”, condannati, senza essere stati sottomessi ad
un regolare processo (con una pubblica accusa, un avvocato difensore, dei
giudici e la nostra presenza per poterci difendere o correggere), che non si
nega anche al peggior criminale.
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Siccome è il legittimo Superiore (Papa per la Chiesa universale, Vescovo
residenziale per la Diocesi, Superiore di un Ordine religioso per i religiosi
con voti facenti parte di quell’Ordine specifico) che può applicare la Pena, privando il soggetto di un bene
spirituale o temporale, per la sua correzione e per l’espiazione del Delitto
(can. 2215), ed inoltre il Delitto di cui siamo stati accusati, moralmente e
canonicamente parlando, non sussiste, la
Pena inflittaci è un abuso di potere non avente forza di legge.
Inoltre i canonisti
distinguono nettamente tra il peccato di
Ingiuria, Calunnia o Detrazione (ammesso che vi sia Calunnia e che non ci
si trovi davanti ad una semplice divergenza d’interpretazione) e Delitto di Ingiuria.
Infatti il peccato è senza Pena canonica, ma vi è solo
una colpa morale che può essere anche
mortale, e se ne occupa la Teologia morale, mentre il Delitto di Calunnia è accompagnato
da una Pena canonica (CIC, can. 1938).
Il canone 1938 recita:
“Nella causa di ingiurie o diffamazione, affinché sia istituita un’azione
penale, è richiesta una denuncia previa o una querela della parte lesa” (§ 1).
“Ma se si tratta di ingiuria o
diffamazione grave, subita da un chierico o religioso, specialmente se è
costituito in dignità, allora l’azione penale può essere istituita ex officio”
(§ 2). Tuttavia il canone 1934 specifica che “L’azione penale deve essere
riservata ad un promotore della giustizia”. Ora nel nostro caso ciò non è stato
fatto.
Inoltre i canonisti
spiegano che il Delitto di Ingiuria è
quello commesso “contro il Papa, i Cardinali, l’Ordinario del luogo o Vescovo
residenziale” (cfr. P. Palazzini, voce “Ingiuria”,
in “Enciclopedia Cattolica”, Città del Vaticano, 1951, vol. VI, coll.
2006-2009). Per di più “la Pena canonica non è mai irrogata ipso facto, latae sententiae, vale a dire
automaticamente, ma deve essere applicata da un giudice avente Giurisdizione
ricevuta dalla S. Sede, ossia essa è sempre ferendae
sententiae” (ivi).
Quindi la Pena
d’Interdetto lanciata da don Petrucci o mons. Fellay contro di noi è nulla, sia
perché non si tratta di un Delitto di
Detrazione, sia perché non vi è stata
sentenza di un Giudice avente Giurisdizione, sia perché il nostro non è nemmeno un peccato di Detrazione, come
spiega Ernest Jone nel Compendio di
Teologia morale (Torino, Marietti, VI ed., 1964, n. 377, p. 311) su citato.
Padre Felice Maria
Cappello nel suo Tractatus canonico-moralis
de censuris, III ed., Torino, 1933 spiega che il Delitto di Detrazione o
Ingiuria contro l’Autorità ecclesiastica consiste in 1°) disobbedienza al Papa (can. 2331 § 1); 2°) cospirazione
contro l’Autorità del Papa (can. 2331, § 2); 3°) appellarsi al Concilio
Ecumenico contro il Papa (can. 2332); 4°) violazione di Lettere, Encicliche ed
Atti della S. Sede (can. 2333); 5°) provvedimenti contrari alla libertà della
Chiesa (can. 2334-2336); 6°) iscrizione alla massoneria (can. 2335); gli altri
reati riguardano i parroci che si oppongono alle decisioni del loro Vescovo
diocesano.
Anche qui non è
assolutamente il nostro caso (cfr. F. Liuzzi, voce “Autorità Ecclesiastiche. Delitti contro le”, in “Enciclopedia
Cattolica”, Città del Vaticano, 1949, vol. II, coll. 491-496).
Conclusione
Il sospetto,
neanche tanto infondato, è che la vicenda capitata a me e alla mia fidanzata,
sia un ulteriore passo di pulizia interna
alla Fraternità per tutti coloro che sono giustamente contrari alla linea
“accordista” di Monsignor Fellay e della sua cerchia di fedelissimi. Dopo la
scandalosa abdicazione dal Papato del modernista Ratzinger, codesti signori si
ripresenteranno al “nuovo pontefice Francesco” (che a sua volta è un modernista come tutti gli altri Cardinali), “ripuliti” da ogni voce contraria alle
loro inqualificabili azioni prevaricatrici e fuori da ogni legge della Chiesa,
per poi entrar a far parte dell’attuale combriccola modernista Vaticana,
affinché si possano sentir dire - da questi “condannati” - che sono Cattolici.
A noi, come anche
ad altri appartenenti alla Fraternità molto più importanti di noi, è stata imposta una pena
ingiusta, formulata su un accusa di calunnia totalmente infondata e mai dimostrata. Forse chi
appoggia la linea “accordista” di Monsignor Fellay e della sua cerchia più
ristretta dovrebbe spiegare ai fedeli la risposta“modernista” che Fellay ha dato a Levada riguardo al Preambolo Dottrinale, ancora
ad oggi nascosto, datogli dagli “assassini conciliari della Fede, prima di formulare accuse
e comminare pene assolutamente infondate. Coloro che accusano il prossimo di "peccato mortale pubblico di calunnia", senza minimamente dimostrarlo, incorrono loro stessi in modo manifesto nel peccato della calunnia, aggravato dalla condanna esecutiva del privare iniquamente le anime della ricezione dei Santi Sacramenti, veicolo di Salvezza, e soprattutto della negazione di ricevere il Santissimo Corpo di Cristo, che è il nutrimento indispensabile dell'anima. Questo scandaloso atto - commesso per motivi abbietti di interessi personali - dell'imporre il silenzio sotto ricatto di togliere il nutrimento spirituale, è talmente iniquo che rende palesemente indegni, non coloro che lo subiscono (indegni) di ricevere i Sacramenti, ma coloro che lo infliggono, (indegni) di poter continuare a celebrarli.
Per concludere
questo nostro intervento, che è soprattutto un servizio di informazione, ringraziamo innanzitutto il Signore Gesù per aver provveduto immediatamente al nostro sostentamento sacramentale, non lasciandoci neanche una Domenica senza il suo Sacratissimo Corpo, e se anche dovremo fare centinaia di chilometri a settimana per trovare una Santa Messa Cattolica e poter ricevere il Corpo del Signore, saremo ben lieti di farlo, perchè per il Signore...questo ed altro! Inoltre ringraziamo vivamente il
Sacerdote tradizionale, che ci ha aiutato a trovare i riferimenti giuridici,
con il Codice di Diritto Canonico del 1917, per confutare le ingiuste pene
inflitte a chiunque sia giustamente contrario, alla linea “accordista” portata
avanti da Monsignor Fellay.
In definitiva un
solo commento rimane da fare per queste dolorose vicende e lo faremo con le
stesse parole di Monsignor Williamson (Lui sì...ripetutamente calunniato, dall'attuale indegna Dirigenza della Fraternità di Mons. Lefebvre, di essere a capo di una congiura contro il vertice della FSSPX) che descrivono bene tutti coloro che
hanno avuto l’intenzione di far parte della “nuova Chiesa Conciliare”, mettendo
da parte l’aspetto Dottrinario per portare avanti un accordo meramente pratico
con evidenti cedimenti morali, irriverenti nei confronti di Nostro
Signore Gesù Cristo…
Cruccas Gianluca e Anna Rita Onofri…
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Commento Eleison
di Monsignor Williamson del 16 Giugno 2012
I Galati di oggi
«O stolti Galati», grida San Paolo (Gal III, 1), rimproverando
severamente uno dei suoi beneamati greggi che stava cedendo o voleva tornare
dal Nuovo al Vecchio Testamento per soddisfare i giudaizzanti che volevano
renderli nuovamente “schiavi degli elementi del mondo” (IV, 3). È quanto mai
facile applicare la filippica dell’Apostolo ai cattolici tradizionali che
attualmente sono tentati di scivolare indietro sotto le autorità conciliari,
per soddisfare Nostra Aetate. Ma il mondo è sempre lo stesso,
carne e diavolo, così, scusandomi con San Paolo, lasciatemi adattare alcuni
versetti della Lettera ai giorni nostri: -
«O stolti Cattolici Tradizionali! Chi vi ha ammaliati, così che non dovreste
seguire la Tradizione di Nostro Signore Gesù Cristo, come vi è stata esposta?
Questo solo io vorrei sapere da voi: avete condotto una vita cattolica per
tanti anni grazie al Vaticano II, o grazie alla Tradizione Cattolica? Siete
così privi d’intelligenza che dopo aver sperimentato i frutti della Tradizione,
ora volete rinunciarvi rimettendovi sotto le autorità conciliari? Avete colto
tanti frutti invano? (III, 1-4)?
«Mi meraviglio che così in fretta vi allontaniate dalla linea di Mons.
Lefebvre che vi ha chiamati alla grazia di Cristo, per volgervi verso il nuovo
vangelo del Vaticano II, che non è affatto un vangelo; solo che sono i
modernisti che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo. Orbene,
se anche noi stessi o un angelo del Cielo cercasse di dirvi che il Concilio non
è poi così male, buttatelo fuori e non ascoltatelo! Lasciatemelo dire di
nuovo: chiunque pretenda che Monsignore Lefebvre sarebbe stato a favore di un
accordo con la Roma conciliare, buttatelo fuori! Quali interessi stiamo
perseguendo? Stiamo cercando di piacere ai Romani o di piacere a Dio? Se
io piacessi ai Romani, non sarei più servitore di Cristo! (I, 6-10).
«Prima che giungeste alla Tradizione servivate gli uomini di Chiesa che
stavano portando la Chiesa verso il mondo. Ma dopo aver trovato la Tradizione,
come potete aver voglia di tornare indietro col mondo, sotto le autorità
conciliari (IV, 8-9)? Sono dunque diventato un nemico della Fraternità
perché dico la verità? Quelli che vi fuorviano dicono di guardare ai vostri
interessi, ma vogliono che dimentichiate Monsignore Lefebvre, in modo da
servire i loro interessi (IV, 16-17). State dunque saldi e non ritornate
sotto il giogo del Concilio (V, 1). Stavate così bene. Com’è che adesso
vi state allontanando dalla verità? Chi vi sta facendo questo non è servitore
di Dio! Io sono fiducioso che voi ritornerete ai vostri intendimenti, ma chi vi
sta fuorviando ha una grave responsabilità. Pensate che sarei così perseguitato
se predicassi il mondo? Con chi sta corrompendo la Tradizione serva il coltello
per più che solo la circoncisione (V, 7-12)!
«Coloro che vogliono che la Fraternità ripeta il Vaticano II, semplicemente
stanno cercando di evitare di essere perseguitati a causa della croce di
Cristo. Vogliono che siate mondani, mantenendo solo l’apparenza esterna della
Tradizione. Vogliono tornare con i giudaizzanti di Roma, ma Dio non permetta
che io voglia qualcosa di diverso dalla Croce del Signore Nostro Gesù Cristo,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Su quanti seguiranno la Tradizione in questo modo, sia pace e misericordia.
(VI, 12-16)»
Si legga adesso la Lettera stessa di San Paolo. E nessuno dica che la Parola di
Dio non sia più applicabile!
Kyrie
eleison.
Londra, Inghilterra
Esprimo viva solidarietà a Gianluca e Anna Rita.
RispondiEliminaGrazie caro fratello per le tue parole,
Eliminae ringraziamo sempre il Signore ogni volta che ci concede la grazia di poter sopportare qualche piccola avversità per amore di Lui.
A Gloria Sua, e a beneficio di Santa Madre Chiesa.
Estamos con ustedes, desde México. Cuenten con nuestras oraciones, unidos siempre bajo la Cruz de Nuestro Señor Jesucristo, Rey de Reyes.
RispondiEliminaGracias hermanos! Siempre unidos en la lucha por la defensa de la fe católica verdadera y la verdadera Tradición. Jesús ya ha ganado.
EliminaGrazie Fratelli! Sempre uniti nella battaglia per la difesa della vera Fede Cattolica e della vera Tradizione. Gesù ha già vinto.
se eravamo disorientati prima a causa delle vicende accadute in questi mesi all'interno ed attorno alla Fraternità, lo siamo ancora di più dopo aver saputo di tutto quello appena scritto da Gianluca ed Anna Rita; attendiamo che vi siano date le dovute spiegazioni per un atto che riteniamo grave.
RispondiEliminaCome abbiamo fatto per Mons Williamson esprimiamo la nostra vicinanza nella preghiera.
Viva Cristo Re
Matteo e Paola
Carissimi,
Eliminadifficilmente verranno date delle spiegazioni... anche perché l'atto, per la modalità con cui è stato eseguito, è talmente manifesto nelle intenzioni, che ogni tentativo di "chiarimento" sarebbe irrilevante...
Andiamo tutti avanti, con lo sguardo fisso su Gesù nostro Signore, nostro "Superiore Generale"...nostro Pontefice Eterno, nostro Re...
Siate benedetti per le vostre preghiere...
Viva Cristo Re!
Messa male, la banda Fellay: sono al calcio dell'asino. Io mi riterrei onorato dell'inimicizia di questi quaquaraquà.
RispondiEliminaInfatti, carissimo Riccardo:
Eliminasiamo onorati...c'è un passo degli Atti degli Apostoli che dice: "E se ne andarono, lieti di essere stati oltraggiati per amore del Nome di Gesù".
Questo lo dico non per paragonare noi agli Apostoli, ma per paragonare LORO a quelli che rifiutando la verità, rifiutano Gesù.
ALLUCINANTE epilogo per la fraternità -nemica-di SPioX.
RispondiEliminaSì perchè l'epilogo è per essi ,non certo per Gianluca ed Annarita.
Nella mia vita ho conosciuto vari gruppi di vario ambito: sportivo,militare,medico,associazionistico.
La rovina di un gruppo cominciava sempre dal capo che comandava senza ascoltare consigli e si circondava di persone incapaci o timorose di contraddirlo.
Poi arrivavano le sanzioni e le espulsioni di quelli in -giusto- disaccordo.
Sempre senza un briciolo di ragione o di regolari passaggi di gravità sanzionatoria.
Il finale è sempre stato uguale: lo scioglimento del gruppo!
Devo dirvi che le tappe sono proprio queste e non sfugge a questa regola nessun gruppo piccolo o grande che sia.
Grave diventa quando un gruppo presenta questi sintomi ed è gruppo religioso...
Ho letto con sgomento quanto scritto da Gianluca ed Annarita poichè immagino quanta sofferenza e quante domande uno si pone di fronte ad atti di così palese ingiustizia.
Ma quando si chiude una porta, mi diceva una magnifica suora, tante volte si apre poi un portone!
Me lo disse consolandomi di fronte ad un'ingiustizia gravissima subìta in ambito lavorativo da un'amministrazione incapace.
Difatti per fortuna riuscii a capire in tempo e dopo poco il disastro arrivò sulla struttura!
Rimane l'amarezza di aver lottato tanto aiutando a chiarire le situazioni per tanti fedeli e sacerdoti, senza, al momento, vedere risultati in queste persone.
Per ora!
Arriveranno i tempi in cui telefoneranno ad Annarita e Gianluca dicendo:
"Sapete che è andato via il tale! Avevate ragione voi...!
"Hanno chiuso la cappella, non c'erano più fedeli ad assistere alla messa...Dopo varie espulsioni non c'era più serenità in quel posto"
Ma ormai sarà tardi per la fraternità "dei nemici" !
La Fraternità ha già assolto il suo ruolo e con la morte di Lefebvre si è fissata la linea da tenere per non farsi strumentalizzare da una chiesa apostata ed acefala e gli avvenimenti futuri chiariranno, a sempre più fedeli che la chiesa odierna NON è più la chiesa cattolica.
Ed i papi sono, a mio parere, pseudopapi: loro stessi avvertono e lo comunicano discretamente.
Basta ascoltarli.
C.V.D.: ti pareva... sono cominciate le persecuzioni !
Eliminaesse però, sia nella Chiesa ufficiale che nella FSSPX,
serviranno a DIVIDERE coloro che seguono fedelmente Gesù e la sua vera Chiesa (il piccolo Gregge di cui parlava anche Paolo VI) da coloro che seguono la "strana e stravagante chiesa", lnuova chiesa ETERODOSSA di Roma, quella chiesa contraffatta, calderone di tutte le eresie.
NSGC e la Madonna ci/vi custodiscano ! mi sa che Gesù sta cominciando così a dividere "le pecore dai capri"!....
Ringraziamo tutti per le parole di sostegno ed incoraggiamento.
RispondiEliminaRingraziamo in particolar modo chi vorrà sostenerci con la preghiera...
Esatto! Esatto! ormai lo dice quasi apertamente l'ultimo della nefasta serie, l'attuale Ruffiano Pontefice Badoglio...
RispondiEliminaAlmeno non si può dire che non ci aveva avvertito....
Elimina;))
Cari Gianluca e Annarita siete riusciti a farvi cacciare anche dalla FSSPX?Non vi resta che fondare una vostra chiesa personale.Questo succede quanto ci si fanatizza e si scrivono calunnie sugli altri.Vedete di non farvi querelare da Mons.Fellay!E' incredibile coem riusciate a farvi male da soli!E ora che pensate di fare?Visto cosa succede a lasciare il Cammino Neocatecumenale?Ma perchè non ritornate nella vera Chiesa Cattolica?Tanto i lefebrviani non ritorneranno mai cattolici.Tornate nelle Comunità Neocatecumenali e chiudete questo blog oppure farete la guerra anche alla FSSPX?
RispondiEliminaPasqualetto, Pasqualetto!...
EliminaE come potevi mancare? Come potevi non tornare da queste parti, lasciando il tuo ineffabile commento, la tua "benedizione fraterna"?....
Ma lo sai che ci avrei giurato che avresti scritto esattamente queste quattro scempiaggini? Vedi come siamo in " piena comunione"??
Allora, Pasqualuccio, visto che ancora non l'hai capito, noi ci faremo cacciare via da tutti quei posti in cui non si segue Cristo Gesù nostro Signore in modo intero ed integro, cioè senza ipocrisie, come sta avvenendo oggi nella San Pio X, senza ERESIE GIUDAICO LUTERANE come avviene da sempre nel Camminaccio Neocatecumenale, e senza lo sfacelo modernista di cui è strapiena la nuova Chiesa conciliare che, dal malvagio Concilio Vaticano II in poi, di cattolicesimo non ha più neanche l'ombra.
Noi faremo la guerra a tutti quelli che rifiutano la Verità Incarnata e che si fingono cattolici autentici ma non lo sono, senza distinzioni di sorta, senza rispetti umani, tenendo fisso lo sguardo sul Magistero infallibile della Santa Chiesa Cattolica Romana, rimasto tale fino al 1958, confermato dalla Tradizione e dalla divina Parola Rivelata, e gli sproloqui deliranti tipo il tuo, altro non fanno che confermarci in quello che stiamo facendo.
Adesso che hai detto la tua, fatti un giro e torna fra un anno-luce.
"Questo succede quanto ci si fanatizza e si scrivono calunnie sugli altri".
RispondiEliminaMa senti da quale pulpito viene la predica: esattamente, da un fanatico settario calunniatore e perdipiù, un eretico patentato!
Sempre meglio essere cacciati da finti tradizionalisti ipocriti, piuttosto che essere cacciati dal nostro Giudice, il giorno del Giudizio.
Giusto gyl!
EliminaMolto meglio essere rifiutati dagli uomini che da Dio.
Ciao :))))))))
Ciao carissima! Esatto! :)))))
EliminaCara Annarita ma cosa vuoi che dica?Avete litigato con il CNC,poi con la FSSPX vi siete fatti espellere dalla F.Pio X che è tutto dire.Dove volete arrivare?
RispondiEliminaMa voi che tipo di cristiani volete essere?Vontro tutto e tutti?Volete voi cambiare la Chiesa?Ma chi ha versato il suo Sangue Gesù o voi?Non vi rendete conto che state imitando Lutero?anche Lutero voleva rifondare la Chiesa,si staccò da essa.Dopo però scorpì,con dolore,che dalla sua disubbidienza se ne creò altra e il mondo protestante conta mille chiese e ne nascono sempre di nuove.
Vi state avviando,a grosse falcate,al tradiprotestantesimo.Quando il criterio di giudizio non è più il Magistero,il Papa,ma se stessi,allora siete uguali a
Lutero anche se di conio simil tradionalista.Non vi resta che fondare una vostra chiesa se niente vi sta bene.Così fanno i protestanti e ha fatto Lutero,voleva riformare la Chiesa,la abbandonò e ne fondò una nuova.Dalla sua disubbidienza e rivolta nacquero le chiese protestanti che lui non voleva.
Ora mi chiedo cosa farete?Alla Messa come andrete?Se il Messale di Paolo VI non vi sta bene,e volete solo la Messa Tridentina della FSSPX?Dovrete rinuciare alla Messa?Ma vi rendete conto?Siete in un vicolo cieco,voi state rovinando da soli.
Convertitevi siamo alle porte della Settimana Santa.
Come al solito, sei fuori come un balcone...tutto imbevuto di quelle quattro nozioni eretiche che il tuo Kapo, figlio diretto di Lutero (la lingua batte dove il dente duole!)ti ha conficcato in testa con martello e scalpello.
EliminaLutero non voleva rifondare la Chiesa, ma distruggerla perché era un Massone del grado di Rosacroce, cioè un nemico del Santissimo Sacrificio dell'Altare, esattamente come il "magnifico trio" che è a capo del tuo eretico CAMMINO NEOCATECUMENALE. Quindi se vuoi trovare qualcuno che stia facendo come Lutero, GUARDATI ADDOSSO.
Siete stati per quarant'anni ai margini della Chiesa Cattolica, finché non sono arrivate le persone corrotte che vi hanno fatto approvare con sotterfugi ed inganni, aspettando il momento giusto della protestantizzazione della Chiesa Cattolica, cioè quando il farvi entrare in pompa magna non avrebbe più fatto effetto, perché ormai le vostre eresie sono le stesse in cui crede tutta la Chiesa.... E HAI IL CORAGGIO DI VENIRE A PREDICARE QUI LA FEDELTA' ALLA CHIESA ROMANA?
Noi non abbiamo bisogno di "fondare" alcuna Chiesa: la Chiesa Cattolica Apostolica Romana già esiste, DA DUEMILA ANNI, anche se oggi è sommersa dal sudiciume eretico che voi modernisti le state buttando addosso. C'è già chi si impegna a fondare "nuove chiese" nella Chiesa: come il tuo Kapo eretico, cabalista impenitente, che risponderà davanti a Dio di tutte le anime che a causa sua si sono perdute, e voglia Dio che anche tu non faccia quella fine.
Pasquale,
Eliminanon ti inventare termini assurdi che non stanno in piedi: "tradi-protestantesimo"....
il tradizionalismo non potrà MAI essere "protestante" per è in OBBEDIENZA ALLA TRADIZIONE, cioè al Depositum Fidei tramandato nei secoli.
Protestanti siete solo voi, che rigettate i dogmi cattolici, "aprendovi" a nuove dottrine che poi sono vecchie eresie, già tutte condannate.
Il nostro "criterio di giudizio", lo ripeterò fino alla nausea,è il Magistero Infallibile di diciotto secoli di Chiesa Romana, confermato dalla Tradizione e dalla Parola di Dio interpretata dalla Chiesa, né da noi, né da quattro zoticoni eretici col prurito delle "novità".
Cosa faremo noi, non sia una tua preoccupazione, che il Signore ci sta sostenendo come solo Lui sa fare, dandoci ugualmente la Santa Messa Cattolica, che grazie a Dio non viene celebrata solo dalla FSSPX.
Noi faremo la guerra a tutti quelli che rifiutano la Verità Incarnata e che si fingono cattolici autentici ma non lo sono, senza distinzioni di sorta, senza rispetti umani, tenendo fisso lo sguardo sul Magistero infallibile della Santa Chiesa Cattolica Romana, rimasto tale fino al 1958, confermato dalla Tradizione e dalla divina Parola Rivelata, e gli sproloqui deliranti tipo il tuo, altro non fanno che confermarci in quello che stiamo facendo.
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Questo cara Annarita è integralismo religioso,fondamentalismo talebanesimo.Vuoi fare la guerra santa,magari mettendoti l'esplosivo addosso per farti esplodere in qualche Eucarestia CNC o in qualche cappella della Pio X?Dai ma fatela finita con queste sciocchezze rientarte nella Chiesa e se possibile nel CNC.
Te lo dico,con grande rispetto e affetto,spero che mi credi che non sto facendo ironia,,mi sta a cuore la vostra storia.Secondo me nel vostro comportamento c'è qualcosa di insano,di patologico.perchè non vi fate aiutare da qualche psicologo?
Lo ripeto,lo dico con grande rispetto.
Questo voler fare la guerra a tutti è segno di qualche deficit psicologico,di qualche problema.Non vi troverete bene mai da nessuna parte.
"Fondamentalismo, talebanesimo..." senti chi parla ! Chi è imbevuto di talebanesimo camminante!
Elimina"Integralismo"....altro termine modernista e relativista.
EliminaIl Cattolico professa la Fede Cattolica tutta intera (non a pezzi, quelli di suo gusto), quindi una fede "integrale". Il vero Cattolico è integrale, altrimenti non è cattolico.
Accusare un cattolico di "integralismo", significa non aver capito che Cristo va seguito fino in fondo, non solo finché fa comodo, e significa non aver capito che il Vangelo è di per se stesso "integrale" (perché come dice San Paolo è basato su Dio, e non sull'uomo), così tanto radicale, e "sopra alla natura" che senza una Grazia soprannaturale, concessa con i Santi Sacramenti, sarebbe impossibile metterlo in pratica.
Pensate a voi,a convertirvi,lasciate perdere le scemenze dietro cui siete andati in questi anni.Lasciate peredere la FSPX.Voi rientrate nella Chiesa perchè fuori dalla Chiesa non c'è salvezza.
RispondiEliminaMa dove volete arrivare?
Carissimi Anna e Gianluca, ho, nel passato, scritto parecchi post, spesso molto critici e duri.
RispondiEliminaVorrei essere d’aiuto, almeno, vorrei porgervi il mio pensiero sperando che vi sia d’aiuto.
Nelle mia storia ci sono dei percorsi simili al vostro, non dal punto di vista religioso, ma in situazioni di vita sociale.
Mi sono trovato a contestare alcune situazioni, ero nel giusto, ma la mia ricerca di cosa fosse giusto o sbagliato, mi ha portato a chiudermi in un angolo sorretto da pochissimi, quel piccolissimo gruppo di cui sono diventato leader.
Successivamente, ho capito che le mie convinzioni erano giuste, ma sono degenerate in un radicalismo che mi induceva a contestare tutto e tutti. Come ho già detto, sorretto dagli applausi di pochissimi, quasi in una sorta di autoreferenzialità.
Alla fine ho scoperto che le mie giuste convinzioni si erano annacquate in un generale calderone di contestazione, mi sono accorto che qualsiasi cosa mi veniva detta era per antonomasia sbagliata perché detta da coloro che contestavo.
Mi sono accorto che avevo fatto tanto rumore per nulla, ma il risultato è stato l’isolamento e avere detto e fatto spesso moltissime cose assolutamente sbagliate.
Io mi permetto di darvi un consiglio dal punto di vista spirituale:
Cercate una residenza dell’Opus Dei, senza cercare di trovare un gruppo a cui aderire, parlate col prete e chiedetegli una guida a cui fare riferimento per chiarire le idee.
L’Opus Dei potrebbe darvi un contributo autorevole per comprendere dove le vostre ragioni siano vere e dove frutto di contestazione, inoltre potrebbe darvi la possibilità di trasformare le vostre idee in opinioni che nel complesso non inficiano la fede di base.
Fatelo, alla fine potrete ben dire che avevate assolutamente ragione.
Son sinceramente vicino a voi, cercherò di pregare per voi. In ogni caso misericordia avrebbe voluto che almeno foste convocati e che qualcuno di persona avesse provato “a farvi ragionare”.
Mi firmo come facevo nei post di prima: Avamposticulturali.
Un caro saluto.
Avamposti,
Eliminanoi non cercheremo proprio nessuno e non ci metteremo sotto il microscopio di nessuno (quanto a farci "SCRUTINARE", abbiamo già dato...), se non di chi ci verrà messo di fronte dal Signore, giorno dopo giorno.
Se poi un giorno il Signore dovesse farci conoscere qualcuno dell'Opus Dei, allora saprò che il tuo "consiglio spirituale" era ispirato da Dio e non dalla tua capoccia modernista.
Il tuo paragone fra le nostre posizioni semplicemente cattoliche ed il tuo atteggiamento di isolamento-arroccamento-leaderismo-incaponimento-ripiegamento (nel lavoro, o nel condominio, e nel circolo delle bocce, o dove ti pare...) non c'ha né capo né coda,
primo perché ogni altro ambito di discussione nella vita è diverso da quello della testimonianza della Fede, e quando c'è di mezzo la fede in Cristo e la salvezza delle anime ogni relativismo nelle posizioni diventa una contraddizione in termini, una ridicolaggine.
Secondo perché non ci stiamo affatto isolando, ma casomai sta accadendo il contrario;
terzo perché noi non siamo i "leaders" di nessuno e di un bel niente, noi parliamo semplicemente di Dottrina Cattolica autentica, la gente la riconosce al volo, e segue quella, non certo a noi due, Qui, caro mio, l'unico Leader è Gesù Cristo, e quello che Lui ha insegnato.
Quarto perché la nostra non è "voglia di contestazione" fine a se stessa, ma difesa della vera Fede Cattolica a partire dalla Tradizione bimillenaria della Chiesa. Quello che va contestato, perché anticattolico, va contestato, punto e stop. Se poi attualmente la condizione di anticattolicesimo è talmente diffusa che quasi tutto ciò che accade (nella Chiesa e fuori di essa) è contro la volontà di Cristo e di Dio, purtroppo va detto, per amore della verità. Se ci interessassero gli applausi, saremmo condiscendenti, tolleranti, buonisti, come molti altri....e l'autoreferenzialità sarà stato un problema tuo, un tuo bisogno di autostima, non nostro, che dovremo essere giudicati da Dio, e non dai poveri giudizi degli uomini.
Mi spiace che tu, in quella tua vicenda, ti sia ridotto in quel modo, ma come vedi non è il nostro caso, non c'azzecca niente.
Comunque se cercherai di pregare per noi, questo lo apprezziamo veramente tanto, 'che di preghiere c'è sempre un gran bisogno. Ci sono situazioni, infatti, in cui se si pregasse senza giudicare e chiacchierare a vuoto, si sbaglierebbe certamente di meno.
Dicevo che cercherò di pregare per voi e spero proprio di ricordarvi nelle mie preghiere.
EliminaLa mia storia comunque, mi ha insegnato a tenere a freno una delle mie peggiori qualità la testardaggine (come in alcuni post avrai potuto notare), sono ambiti diversi comunque e hai ragione.
Per quanto riguarda l'Opus Dei, mi piace la tua posizione, ma già uno lo hai incontrato, e comunque non dovresti cercare un giudice o uno "scrutinatore", ma un amico che ti faccia riflettere proprio perché la pensa in maniera diversa. Riflettere non convincerti di avere torto.
Chiudo, e anche se non vi conosco, capisco la vostra sofferenza, e facendo silenzio vi assicuro qualche preghiera (dire pregherò per voi sarebbe ipocrita e falso).
Cari saluti.
Perchè non ti fai aiutare tu, hai fatto 3 interventi senza senso, ti firmi con 6x, pensi che quelli che esprimono indignazione per menzogne e falsità siano infelici. Posso assicurarti che è l'esatto opposto, chi ama la Verità ringrazia Dio ogni giorno con animo libero e sereno, preferisce la porta stretta all'ipocrisia della loggia vaticana.....
RispondiEliminaOvviamente esprimo anche io solidarietà per Gianluca e Anna Rita. Come disse Nostro Signore "Chi non è con me è contro di me". Per essere con Lui occorre sempre mettersi contro qualcun altro...
EliminaGrazie Roberto,
Eliminail problema è che oggi, per stare con Lui, bisogna mettersi contro parecchi, compresi QUELLI biancovestiti...che ormai vanno nominati al plurale....(meraviglie dell'evoluzione dei Dogmi!...)
:-))
Carissimi Annarita e Gianluca,
RispondiEliminadi norma non intervengo in situazioni che riguardano la FSSPX, ma in questo caso voglio esprimervi la mia vicinanza per il modo in cui siete stati trattati dai superiori della Fraternità. Al di là della validità che può avere tale scomunica, mi sembra incredibile che una decisione di una tale gravità per l'anima di chi la subisce sia comunicata per telefono, senza per di più la minima possibilità di contraddittorio e di difesa da parte di coloro a cui è diretta.
Vi lascio con le parole di Gesù nell' Ultima Cena:
"Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me. Nessun servo è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi".
Un Abbraccio.
Albino
Carissimo Albino,
Eliminacome sempre le persone veramente umili e semplici ricevono la Luce di Dio, e quando parlano lo fanno sotto ispirazione: il tuo riferimento alla Parola di Nostro Signore durante l'Ultima Cena mi riempie di gioia e mi commuove, perché non ho mai pensato di poter applicare a me e Gianluca quelle parole divine, che noi fossimo degni di tanto....
Ma questo è veramente quello che abbiamo nel fondo del cuore, e sentirlo dire a noi, che siamo due poveracci, due "nessuno", mi riempie il cuore di gioia e di consolazione: sì, noi sappiamo bene che il mondo odia Gesù, e se stare dalla Sua parte senza mezzi termini significa essere odiati con Lui, allora noi desideriamo "essere odiati con Lui".
Ricevere colpi a causa del Suo Nome, è la cosa più dolce che esista ed in questo momento, mentre ti scrivo, ho il cuore gonfio di gioia, al pensiero che anche una sola anima (la tua di sicuro) possa aver percepito questo nella nostra vicenda...ma sono certa che sono parecchie le anime che lo hanno compreso...ed anche questo è fonte di allegria interiore, il sapere che molti stanno prendendo conforto e coraggio da questa storia.
Quasi mi viene di ringraziare Fellay, Du Chalard e Petrucci per averci buttati fuori...perchè questo ha fruttato molta Grazia, per noi, e per altri fratelli....
Sia sempre benedetto il Signore, presso il Quale tutto è Grazia, e benedetta sia sempre la Sua Volontà divina, che è Sapienza e Misericordia.
Ehi Annarita, non dimenticare anche chi sta lontano come me e come altri che vi sono però vicino nella vostra tribolazione!
RispondiEliminaAnche io ricevetti una telefonata ad una raccomandata che inviai ad una diocesi. Una telefonata velenosa e di imposizione per la quale non potevo oppormi essendo loro giurisdizione.
Evidentemente così è prassi tra i falsificatori, mistificatori e coloro che temono di tutto vivendo nella menzogna.
Immagino quel povero Pasquale che non comprende altro che non l'intruppamento fine a sè stesso....
L'Avamposto, poi, sollecita incontri con l'Opus Dei...!
Sì, certo, meglio un'"Opus Dei" d'Escrivà piuttosto che una kikata camminante, ma insomma, ci vuole un bel coraggio con questi suggerimenti!
Evidentemente c' è gente che non capisce, poichè lontana da una mentalità di ricerca della Verità, che questo blog non è autoreferenziale ma è il punto d'incontro di chi vuole conoscere la verità di questi tristi tempi di mistificazione globale.
Non capiscono essi che non si tratta di gestire una contestazione fine a sè stessa, ma per il fine di cambiare sè stessi, cambiare altri ed arricchire così quanto è rimasto di Chiesa nel mondo.
Pasqualucci e retroposti, non avete ancora capito questo.
Credo sia grave!
C'è ancora da fare un esame profondo del proprio modo di condurre l'approccio religioso e l'approccio con chi porta informazione.
Fratello mio, io non ti dimentico MAI....
Eliminahai ragione, io a volte non rispondo alle tue riflessioni, ma solo perché sono talmente incollate al mio pensiero e al mio sentire, che rischierei di farti l'eco, come se io fossi un pappagallo.... ;-)
[Tu capisci tutto al volo, con te non c'è gusto... :)))) ]
Il tuo primo commento è stato impagabile...spero tanto che sia profetico, non nella prima parte, per un epilogo della Fraternità (questo mai), ma nella seconda parte, quando speri e credi che un giorno molta gente aprirà gli occhi e riceverà la provvidenziale notizia di...un cambio della guardia.