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martedì 5 marzo 2013

Un'altra vittima degli "accordisti": "Domenica 24 febbraio, con mia grande sorpresa, mi hanno chiuso la porta del monastero. Il mio crimine? Seguire Mons. Williamson".

Dichiarazione
di
Padre Rafael Arízaga, OSB


2 marzo 2013


pubblicata sul sito ispano-americano NON POSSUMUS

Il Padre Rafael ha fatto parte del monastero benedettino di Nostra Signora di Guadalupe, nel Nuovo Messico, USA, collegato alla Fraternità San Pio X.


Io mi dichiaro servitore di Nostro Signore Gesù Cristo, della Santissima Vergine Maria di Guadalupe e di nostro Padre San Giuseppe, solo desideroso di vivere e morire per il loro amore.
Mosso da queste disposizioni, scrivo questa dichiarazione pubblica per mettere bene in chiaro i motivi della mia azione, alla quale non credo di essere stato mosso per ribellione o interesse personale o altro, se non per amore della dottrina e della carità.

Il motore della mia azione, sono state le parole di padre Réginald Garrigou-Lagrange:
«La Chiesa è intollerante nei principi perché crede, e tollerante nella pratica perché ama. I nemici della Chiesa sono tolleranti nei principi perché non credono e intolleranti nella pratica perché non amano»

I principi cattolici che abbiamo ricevuto da Mons. Lefebvre sono il motore, il cuore, la ragion d’essere della FSSPX e il tesoro più grande che abbiamo ereditato da lui, attraverso il quale abbiamo ricevuto la religione cattolica in tutta la sua forza e integrità. L’amore per questa dottrina mi ha portato ad aver fiducia in modo molto particolare negli insegnamenti di Mons. Williamson. Il suo consiglio mi ha saggiamente guidato a continuare, nel mio caro monastero di Silver City, a condurre una vita monastica di fedeltà, cosciente che essa costituisce il modo migliore per servire la Chiesa nella sublime vocazione benedettina. La necessaria intolleranza nei principi mi ha spinto ad appoggiarmi a Mons. Williamson, mentre la tolleranza nella carità mi ha indotto a continuare nel mio caro monastero. Disgraziatamente, i miei superiori hanno deciso che questo modo di agire non è possibile. Domenica 24 febbraio, con mia grande sorpresa, mi hanno chiuso la porta del monastero.
Il mio crimine? Seguire Mons. Williamson.

Non è mia intenzione attaccare il mio monastero o il mio Padre spirituale, il Reverendo Padre Cipriano. Essi non sono dei modernisti, hanno l’intenzione di dare tutto a Dio e di essere dei santi. La loro generosità è incontestabile.
Il problema sta piuttosto nell’incomprensione di ciò che significa la grandezza della dottrina. La priorità della dottrina sopra ogni cosa. Dottrina che si trova solidamente ancorata in Mons. Williamson, soprattutto ma non esclusivamente. Cosa dimostrata dal fatto che i suoi insegnamenti e i suoi Commenti Eleison non sono mai stati rifiutati. Questo amore per la dottrina ha fatto sì che la condanna di Mons. Williamson sia ricaduta anche su di me: essere suo amico e suo figlio è stato il mio peccato. La mia ricerca della conoscenza per mezzo della sua direzione spirituale, senza alcun desiderio di abbandonare il mio monastero, ma solo col desiderio di essere confermato nella fede per poter continuare la mia difesa della fede, come soldato di Cristo quali dobbiamo essere, e per poter in tal modo aiutare meglio il mio monastero, questa è stata la causa della mia espulsione.La carità mi impone di non condannare né la FSSPX né il mio monastero di Silver City, solo Dio può giudicare; perdono tutti per l’ingiustizia perpetrata contro di me.
Al tempo stesso, supplico tutti coloro che ho offeso di perdonarmi, specialmente il Reverendo Padre Cipriano, che mai smetterò di amare e per il quale pregherò sempre in modo speciale, sperando e chiedendo che la Divina Provvidenza ci torni a riunire.
Non mi dichiaro nemico di alcuno. Mi dichiaro solo intollerante del peccato e nemico della dottrina liberale, peccato contro il primo comandamento, visto che il liberalismo è una blasfemia in atto che si è infiltrata senza alcun dubbio in varie parti della FSSPX.

Per carità della mia povera anima, io imploro Dio per la sua infinita misericordia e a tutti voi, miei fratelli nella fede, chiedo la vostra fraterna carità di pregare molto per il vostro servitore.
Con l’aiuto di Dio, presto apriremo un monastero e fin d’ora chiedo il vostro aiuto.
Riceveremo tutti i cattolici che sono intolleranti nella dottrina e tolleranti nella carità.

Vostro sempre nel nostro Santo Padre San Giuseppe.
Padre Rafael Arízaga, OSB

1 commento:

  1. E' giunta l'ora in cui L'Immacolata separi le pecore dai capri invista del suo trionfo! quindi le scomuniche o l'espulsione fatta da accordisti, modernisti, cattocomunisti ecc può solo far comprendere che la via verso la Santa Verità non è lontana!

    N.V.S.T.

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