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martedì 26 ottobre 2010

Caro Giuliano Ferrara, ha preso una cantonata, prima di pubblicare certe cose si informi cosa sia il Cammino Neocatecumenale: una setta eretica...

Fonte:In pace con Israele, in nome di Kiko

La cittadella neocatecumenale affacciata sul lago di “Tiberiade”

Premessa
Il titolo di "Segni dei tempi" da cui è preso l'articolo, è "In pace con Israele in nome di Gesù" e, naturalmente non si rende conto di scrivere un paradosso, perché in nome di Gesù non ci può essere nessuna pace con Israele, che ha rifiutato a che anche oggi non riconosce il Signore e ci disprezza... Sintomatico è il fatto che, mentre la Chiesa cattolica fatica a portare avanti le annose trattative col governo israeliano per l'attuazione dell'Accordo Fondamentale, che disciplina le sue proprietà e attività in Terra Santa, il cammino necatecumenale percorre una corsia preferenziale con la benedizione dei rabbini, come emerge anche dalla testimonianza del responsabile della Domus. Ma è ovvio e noto che ciò avviene grazie alla marcata giudaizzazione del cristianesimo e dalla pletora di simboli ebraici usati dal Cammino e molto presenti nella Domus: la Torah vestita esposta nella Biblioteca, la Torah nel Tabernacolo insieme alle Sacre Specie ricoperte da un conopeo nero, la channunkkiàh sulla 'mensa' che non è un altare, al posto della Croce, gli insegnamenti basati prevalentemente sull'Antico Testamento, midrashim ecc., il rituale che ricorda più l'uscita dall'Egitto e l'haggadah ebraica che l'Ultima Cena e in altri dettagli sia teologici e formali contamina il rito cattolico (e quindi la fede: lex orandi= lex credendi)...

Testo dell'Articolo-intervista di Rodari con alcune chiose:
Roma. “All’apertura della Domus Galilaeae moltissimi ebrei hanno cominciato a visitarci e a tornare. Solo l’anno scorso ne sono passati più di centomila… Noi sentiamo che dobbiamo accoglierli e servirli come fratelli”. Lo ha detto, intervenendo al Sinodo sul medio oriente, padre Rino Rossi, dal 2003 responsabile della Domus Galilaeae, il centro per la formazione dei missionari del Cammino neocatecumenale che sorge sul Monte delle Beatitudini, non lontano dal lago di Tiberiade. Era stata benedetta nel 2000, mentre era ancora in costruzione, da Giovanni Paolo II, e da allora non ha mai smesso di essere un simbolo di amicizia tra il movimento fondato dallo spagnolo Kiko Argilello e il popolo ebraico (a partire dal progetto, opera dell’architetto di Haifa Dan Mochly e dell’argentino padre Daniel Cevilan). Al punto che alla Domus, affrescata dallo stesso Argüello, qualcuno ha ritenuto di dover rimproverare un eccesso di contaminazione, con l’esposizione di una Torah del XV secolo, del candelabro di Hanukkà, o per il canto-preghiera “Shemah Israel” che accoglie i visitatori.
Al Foglio, padre Rossi spiega che il Cammino neocatecumenale “è in contatto stretto sia con le chiese locali sia con la realtà ebraica, che ci ha offerto una buona accoglienza. Naturalmente è stata fondamentale la visita di Papa Wojtyla, e l’opportunità che ci fu data di organizzare la grande messa sul Monte delle Beatitudini, a fianco della Domus. Per la prima volta tutte le televisioni israeliane trasmisero una cerimonia cristiana di quell’imponenza, con più di centomila persone riunite”. I simboli ebraici nella Domus Galilaeae, spiega ancora padre Rossi, “dicono che dobbiamo andare alle nostre radici e mettere al centro la parola di Dio, come ha raccomandato il Concilio Vaticano II. Questo ci porta a riscoprire la nostra fondamentale connessione con il popolo ebraico e con le sue tradizioni. Gesù Cristo è ebreo e non possiamo capire la sua predicazione nel Nuovo testamento se non conosciamo l’Antico. Il Cammino neocatecumenale si inserisce nella scia del Concilio, e poi del magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI”.
E’ capitato qualche fraintendimento, racconta padre Rossi: “Alcuni arabi si sono scandalizzati per il decalogo di Mosè scolpito in ebraico su marmo all’ingresso della nostra biblioteca. Ma quello è un richiamo al momento cruciale che stiamo attraversando. La nostra cultura europea nasce da radici giudaico-cristiane, mentre oggi il nuovo ordine europeo vuole dimenticare quella radice [veramente abile questa giustificazione: il nuovo Decalogo dei cristiani è il Discorso della Montagna e tutto il Nuovo testamento, illustre sconosciuto, se non per gli usi sporadici e strumentali che se ne fanno], e cerca di introdurre norme che le sono completamente contrarie (sulla famiglia, per esempio).[anche questo discorso sulla famiglia diventa un cavallo di battaglia, ma del tutto ingannevole, per chi conosce, per esperienza diretta i risvolti della medaglia. Vedi anche il parere di uno psichiatra] Il cammino della vita, rivelato da Dio sul Sinai con i dieci comandamenti, è stato ripreso da Gesù sul Monte delle Beatitudini, con quello che è il cuore della sua predicazione: il sermone della montagna”. In quella circostanza, conclude il responsabile della Domus Galilaeae, “Gesù riprende la Torah, non la abolisce ma la porta a compimento: amate coloro che vi odiano, ci dice. Nella Domus è stato messo in evidenza qualcosa che abbiamo in comune con l’ebraismo: il compito di realizzare quel contenuto, questione di vita o di morte per il mondo futuro”.[Chi non conosce il cammino non sa che nella Domus non è stato messo in evidenza quello che abbiamo in comune con l'ebraismo, ma gli elementi giudaici introdotti da Kiko e Carmen al posto di insegnamenti fondanti del Cristianesimo (il link ne riporta solo un accenno ed una parte, ma significativa)
(da IL FOGLIO del 23/10/2010)

6 commenti:

  1. caro Gianluca, sono un prete amante della santa Tradizione! celebro il Santo Sacrificio. non sono della fraternità...e disprezzo l'eresia modernista e antiliturgica.
    il sito non possumus è stupendo! ma devo dire che mi pare esagerato l'attacco ai neocat.
    io penso che abbiano dei gravissimi problemi teologici e liturgici che devono subitamente e radicalmente essere corretti, ma ....... vedo anche la fede in loro.
    mi sbaglierò....bo! mi commuove la loro fede in Cristo, radicalissima.
    ora, va bene la critica...ma sembra più una (passami l'epsressione) incazzatura la tua. perdono ma mi veniva dal cuore.
    una benedizione con affetto

    RispondiElimina
  2. Bene, allora io continuerò la serie di commenti dicendo una cosa apparentemente "esplosiva" riferendomi ad una sola delle aberrazioni descritte dal Rodari commentando sul Foglio.
    Scrisse: "Gesù è ebreo..."
    Vi sono alcuni aspetti scientifici da valutare con attenzione.
    1 Giuseppe, ebreo, padre putativo, meravigliosa figura di santo, non era geneticamente padre di Gesù quindi non gli trasmise alcun gene ebraico.
    2 Maria Santissima, Vergine, era ebrea come famiglia, ma come considerare di razza ebraica una fanciulla particolarissima, senza peccato originale, quindi che non ottenne dai suoi genitori il materiale genetico che le competeva, con la stigma del Peccato Originale ?
    3 Gesù era generato da Maria nel senso che lo accolse nel suo utero verginale senza alcun elemento che lo dichiarasse ebreo (cioè senza i gameti maschili)e con il forte dubbio che Dio abbia usato i gameti femminili di Maria per sviluppare un embrione maschile, visto che in natura non può svilupparsi un mebrione senza le due presenze di gameti,il maschile ed il femminile !Nulla toglie quindi che Dio abbia solo usato l'utero di Maria, al suo "sia fatta la Sua Volontà" creando una struttura completamente autonoma e geneticamente ASSOLUTA, quindi, anche Essa senza Peccato Originale. E che fosse pure Gesù senza Peccato Originale nessuno ,credo, lo mette in dubbio, tra i Cristiani credenti!
    Qualcuno quindi vuole spiegarmi come si possa definire Gesù, EBREO ? Sì, certo , per semplificare dato il tempo, la famiglia, e la zona in cui visse il Figlio di Dio , diciamo pure che fu di "discendenza" ebraica, ma se vogliamo proprio analizzare il tutto:NO Signori, Gesù NON era ebreo, nè di alcuna altra razza, poichè raccoglieva in Sè la sola e TUTTA la razza umana.E si possono nutrire forti dubbi che Maria Santissima, per le ragioni che ho spiegato sopra, fosse veramente ebrea. Questa al di là della venerazione che ho per Maria la Nostra Splendida Madre Celeste e per Giuseppe, Uomo stupendo cui mi inchino al proferire il suo nome.
    Ma,per favore FINIAMOLA DI DIRE O PENSARE CHE GESU' FOSSE EBREO! Con le conoscenze genetiche di oggi dire così è quasi bestemmia.

    RispondiElimina
  3. Bene, allora io continuerò la serie di commenti dicendo una cosa apparentemente "esplosiva" riferendomi ad una sola delle aberrazioni descritte dal Rodari commentando sul Foglio.
    Scrisse: "Gesù è ebreo..."
    Vi sono alcuni aspetti scientifici da valutare con attenzione.
    1 Giuseppe, ebreo, padre putativo, meravigliosa figura di santo, non era geneticamente padre di Gesù quindi non gli trasmise alcun gene ebraico.
    2 Maria Santissima, Vergine, era ebrea come famiglia, ma come considerare di razza ebraica una fanciulla particolarissima, senza peccato originale, quindi che non ottenne dai suoi genitori il materiale genetico che le competeva, con la stigma del Peccato Originale ?
    3 Gesù era generato da Maria nel senso che lo accolse nel suo utero verginale senza alcun elemento che lo dichiarasse ebreo (cioè senza i gameti maschili)e con il forte dubbio che Dio abbia usato i gameti femminili di Maria per sviluppare un embrione maschile, visto che in natura non può svilupparsi un mebrione senza le due presenze di gameti,il maschile ed il femminile !Nulla toglie quindi che Dio abbia solo usato l'utero di Maria, al suo "sia fatta la Sua Volontà" creando una struttura completamente autonoma e geneticamente ASSOLUTA, quindi, anche Essa senza Peccato Originale. E che fosse pure Gesù senza Peccato Originale nessuno ,credo, lo mette in dubbio, tra i Cristiani credenti!
    Qualcuno quindi vuole spiegarmi come si possa definire Gesù, EBREO ? Sì, certo , per semplificare dato il tempo, la famiglia, e la zona in cui visse il Figlio di Dio , diciamo pure che fu di "discendenza" ebraica, ma se vogliamo proprio analizzare il tutto:NO Signori, Gesù NON era ebreo, nè di alcuna altra razza, poichè raccoglieva in Sè la sola e TUTTA la razza umana.E si possono nutrire forti dubbi che Maria Santissima, per le ragioni che ho spiegato sopra, fosse veramente ebrea. Questa al di là della venerazione che ho per Maria la Nostra Splendida Madre Celeste e per Giuseppe, Uomo stupendo cui mi inchino al proferire il suo nome.
    Ma,per favore FINIAMOLA DI DIRE O PENSARE CHE GESU' FOSSE EBREO! Con le conoscenze genetiche di oggi dire così è quasi bestemmia.

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  4. Bene, allora io comincerò la serie di commenti dicendo una cosa apparentemente "esplosiva" riferendomi ad una sola delle aberrazioni descritte dal Rodari commentando sul Foglio.
    Scrisse: "Gesù è ebreo..."
    Vi sono alcuni aspetti scientifici da valutare con attenzione.
    1 Giuseppe, ebreo, padre putativo, meravigliosa figura di santo, non era geneticamente padre di Gesù quindi non gli trasmise alcun gene ebraico.
    2 Maria Santissima, Vergine, era ebrea come famiglia, ma come considerare di razza ebraica una fanciulla particolarissima, senza peccato originale, quindi che non ottenne dai suoi genitori il materiale genetico che le competeva, con la stigma del Peccato Originale ?
    3 Gesù era generato da Maria nel senso che lo accolse nel suo utero verginale senza alcun elemento che lo dichiarasse ebreo (cioè senza i gameti maschili)e con il forte dubbio che Dio abbia usato i gameti femminili di Maria per sviluppare un embrione maschile, visto che in natura non può svilupparsi un mebrione senza le due presenze di gameti,il maschile ed il femminile !Nulla toglie quindi che Dio abbia solo usato l'utero di Maria, al suo "sia fatta la Sua Volontà" creando una struttura completamente autonoma e geneticamente ASSOLUTA, quindi, anche Essa senza Peccato Originale. E che fosse pure Gesù senza Peccato Originale nessuno ,credo, lo mette in dubbio, tra i Cristiani credenti!
    Qualcuno quindi vuole spiegarmi come si possa definire Gesù, EBREO ? Sì, certo , per semplificare dato il tempo, la famiglia, e la zona in cui visse il Figlio di Dio , diciamo pure che fu di "discendenza" ebraica, ma se vogliamo proprio analizzare il tutto:NO Signori, Gesù NON era ebreo, nè di alcuna altra razza, poichè raccoglieva in Sè la sola e TUTTA la razza umana.E si possono nutrire forti dubbi che Maria Santissima, per le ragioni che ho spiegato sopra, fosse veramente ebrea. Questa al di là della venerazione che ho per Maria la Nostra Splendida Madre Celeste e per Giuseppe, Uomo stupendo cui mi inchino al proferire il suo nome.
    Ma,per favore FINIAMOLA DI DIRE O PENSARE CHE GESU' FOSSE EBREO! Con le conoscenze genetiche di oggi dire così è quasi bestemmia.

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  5. Carissimo Sacerdote, prima di tutto ti ringrazio per le tue parole e sopratutto per la Santa benedizione. Vedi la mia arrabiatura non è contro i neocatecumeni ma contro la Chiesa, nella sua gerarchia, che li ha approvati nonostante le gravi distorsioni del movimento, se poi vuoi ulteriormente informarti di chi sono i CN guarda alla sinistra del blog, ci sta' parecchio materiale sul CN per comprendere cosa siano, sono anche contenute le lettere che io e la mia fidanzata abbiamo mandato al Santo Padre. Anche nelle sette di varia specie si vive la radicalità ma non vuol dire che la loro fede sia genuina e secondo il Signore, ribadisco che il CN è un pericolosissima setta eretica dei tempi moderni e che và fermata con tutte le forze, se poi il Signore ne vorrà salvare un resto questo non stà nei miei pensieri. ti ringrazio ancora e ti saluto nel Signore.

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  6. Ebbene sì, Gesù era un vero ebreo, discendente, secondo la Legge, a causa della stirpe di San Giuseppe, del Re Davide in quanto Messia e di stirpe sacerdotale, in quanto discendente di famiglia sacerdotale dalla Santa Maria. C'è una chiara genealogia DI GESU'IN QUANTO EBREO in due VANGELI.
    E' stato cresciuto nella Legge di Mosè (presentato al tempio, riscattato come primogenito con l'offerta del sacrificio prescritto dalla Legge, circoncisione, bar mitzvah al tempio a 12 anni come qualunque bambino ebreo, recitava lo Shema Israel-Ascolta Israele il Signore è nostro Dio ecc.-celebrava la Pasqua e le altre feste della liturgia ebraica - capanne, tabernacoli,seder pasquale, yom kippur e tutto il resto (è scritto chiaramente nei Vangeli). Potrei dilungarmi ancora, ma mi chiedo? Perché negare la natura ebraica di Cristo e di sua Madre Maria santissima, che Dio ha suscitato al culmine di una Storia della Salvezza che ha condotto dalle origini nel popolo ebraico e che ha concluso attraverso la rivelazione di suo Figlio e ha voluto continuare attraverso la Chiesa, in particolare quella legittimamente discendente dal carisma degli Apostoli (oggi Benedetto XVI e relativi predecessori)?
    Negare la natura ebraica di gesù Cristo e del fatto che la Chiesa (l'oleastro definito da San Paolo) è innestata sul vero olivo, sulla vera radice, il popolo ebraico, significa alienarsi dalla verità rivelata e crearsi una chiesa senza radici. Queste radici ebraiche sono la "vera tradizione", che si basano sulla chiamata alla fede di Abramo, e non si limitano a richiamarsi ad una misera "tradizione", che pretende di essere senza ascendenti, di una chiesa di solo pochi decenni fa, ormai morta e sepolta.

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