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venerdì 4 marzo 2011

San Tommaso d’Aquino, il Dottore Comune della Chiesa, insegna che “i Giudei peccarono, non solo uccidendo Cristo come uomo, ma anche come crocifissori di Dio” (S. Th., III, q. 47, a. 5)... La Chiesa, modernista, insegna esattamente il contrario...

 Anime devote [...] mettiamoci spesso dinanzi agli occhi, particolarmente nei giorni di venerdì, Gesù moribondo sulla croce; e fermiamoci ivi con tenerezza a contemplare per qualche tempo i suoi dolori e l'affetto che aveva per noi, mentre stava agonizzando su quel letto di dolore. [...] Oh che dolce riposo trovano le anime amanti di Dio nei tumulti di questo mondo e nelle tentazioni dell'inferno ed anche nei timori dei divini giudizi, nel contemplare da solo a solo in silenzio il nostro amoroso Redentore, mentre egli agonizzava sulla croce e il suo divin sangue gocciolava da tutte le sue membra ferite già ed aperte dai flagelli, dalle spine e dai chiodi! Oh come nel pensare a Gesù crocifisso si allontanano dalle nostre menti tutti i desideri di onori mondani, di ricchezze di terra e di piaceri di senso! Allora spira da quella croce un'aura celeste, che dolcemente ci distacca dagli oggetti terreni ed accende in noi una santa brama di patire e morire per amor di colui, che volle tanto patire e morire per amor nostro. E come è possibile che non accenderà l'affetto di tutti i cuori, un Dio che muore in un mare di disprezzi e di dolori per amor delle sue creature? Come poi queste creature possono amare altra cosa all'infuori di Dio? come pensare ad altro che ad esser grate a questo loro così amante benefattore? [...] Ah che così han fatto già tanti santi e tanti martiri che han lasciato tutto per Gesù Cristo. O vergogna nostra! Ma come è possibile che a molti Cristiani fa tanto poca impressione la Passione di Gesù Cristo? Ciò avviene, perché poco si fermano a considerare quanto patì Gesù Cristo per nostro amore.

(Brano tratto dagli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori)

1. - 1224 – Papa Innocenzo IV all’Illustre Re di Francia (Luigi IX)

 Altre BOLLE PONTIFICIE SUL GIUDAISMO...

IMPIA JUDAEORUM PERFIDIAL’empia perfidia dei Giudei – dal cui cuore il nostro Redentore non tolse il velame a causa dell’immensità dei loro delitti ed anzi permise che sino ad oggi rimanessero nella cecità che ancora compenetra Israel -, commette enormi misfatti, causa di sconcerto e di orrore in chi li ascolta e in chi li riferisce, e non considera che solo per compassione la pietà cristiana li accoglie e sopporta la loro coabitazione. I Giudei, infatti, ingrati verso Nostro Signor Gesù Cristo che attende la loro conversione con la sua paziente indulgenza, trascurando e disprezzando la Legge Mosaica e i Profeti, seguono certe tradizioni dei loro antenati e non mostrano nessuna vergogna della loro colpa né rispetto verso la Fede Cristiana. Per questo il Signore nel Vangelo li rimprovera dicendo: In tal modo voi trasgredite il comando del Signore e lo avete reso vano a causa delle vostre tradizionali che insegnano le dottrine ed i comandi degli uomini.
§ 1. I Giudei, infatti, istruiscono e nutrono i loro figli con queste tradizioni( che in lingua ebraica sono dette Talmud, che per i Giudei è il sommo libro), Questo Talmud si allontana straordinariamente dal testo della Bibbia e vi si trovano espresse bestemmie verso Dio, verso Cristo e verso la Beata Vergine: storie incomprensibili, erronei abusi e inaudite sciocchezze. In questo modo essi rendono i loro figli del tutto estranei alle leggi e alle dottrine dei Profeti, per il timore che si convertano alla Fede e ritornino umilmente al loro Redentore, dopo aver conosciuto la verità insita in quelle leggi e nei Profeti, che chiaramente dà testimonianza che il Figlio Unigenito di Dio si incarnerà.
§ 2. Non ancora soddisfatti, a disprezzo della Fede cristiana, prendono nutricicristiane per i loro figli e con queste donne commettono molti azioni turpi. Perciò i fedeli devono temere di incorrere nello sdegno divino, fino a quando sopportano che costoro compiano indegnamente atti che generano turbamento alla nostra Fede.
§ 3. A buon diritto il nostro diletto figlio Cancelliere di Parigi ed i Dottori Reggenti in Parigi(in sacra pagina) su mandato di Papa Gregorio di felice memoria, Nostro predecessore, hanno bruciato pubblicamente al cospetto del clero e del popolo,sia il suddetto libro degli abusi,sia altri libri con tutte le loro glosse, dopo averli integralmente letti ed esaminati nell’esercizio della loro podestà. Dalle loro lettere abbiamo visto che Tu,come Re cattolico e Principe cristianissimo,hai fornito l’aiuto conveniente e accordato la Tua approvazione: per questo, con degne lodi al Signore raccomandiamo la regale eccellenza e La accompagniamo con azioni di grazia.
§ 4. Poiché tuttavia il sacrilegio abuso di questi Giudei non si è ancora placato né,finora, il tormento ha dato loro capacità di comprensione, Noi Ti preghiamo,o Altezza reale, e Ti supplichiamo nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo, che proseguendo lodevolmente quanto con pietà hai già iniziato tu faccia in modo che siano annientati con la dovuta severità coloro che hanno commesso trasgressioni cosi detestabili ed enormi a offesa del Creatore ed a ingiuria del nome Cristiano. E ancora, Ti preghiamo e supplichiamo che Tu comandi che col fuoco vengano ridotti in cenere in tutto il tuo regno,ovunque si siano potuti trovare, sia i libri predetti degli abusi con le loro glosse sia in generale tutti quelli che i medesimi dottori hanno letto e condannato.
§ 5. Proibiamo inoltre fermamente ai Giudei di avere nutrici e servi Cristiani, affinché i figli di donna libera non siano a servizio dei figli di una serva ma che, come servi respinti dal Signore, alla cui morte cospirarono in modo indegno, e si riconoscano,almeno per questo fatto, servi di coloro che la morte di Cristo ha reso liberi mentre hai reso loro schiavi: potremo cosi con lodi al Signore raccomandare lo zelo della Tua sincerità.


Dato in Laterano il 9 Maggio. Anno primo del Nostro Pontificato, 1243.


Veniamo ora ai tempi dei Pontefici di oggi...



Dal Concilio Vaticano II in poi, grazie alla dichiarazione " Nostra Aetate " c'è stato un cambio di rotta dottrinale che ha portato un nuovo rapporto, di dialogo, con il mondo ebraico, ora questo documento è in linea con la dottrina Cattolica professata per 1958 anni? Assolutamente no, difatti il suddetto documento conciliare sopracitato ha un origine che definire luciferina e dire un eufemismo:
È storicamente accertato che la “Nostra aetate” fu preparata da Jules Isaac, ebreo ateo filo-comunista, con l’aiuto del Bené Berìth (la massoneria giudaica) di cui era membro (come ha dichiarato, il 16 novembre 1991, in occasione della premiazione del card. Decourtray, Marc Aron, presidente del “B.B.” francese) e dal card. Agostino Bea coadiuvato da p. Paul Démann, ebreo “convertito” e da p. Jean de Menasce (idem). L’accordo tra Jules Isaac e papa Roncalli fu organizzato dal “B.B.” e da alcuni politici social-comunisti (J. Madiran, “Itineraires” III, settembre 1990, p. 3, nota 2). Un altro artefice di “Nostra aetate” fu Nahum Goldman, presidente del “Congresso Mondiale Ebraico”, che preparò anche la bozza di “Dignitatis humanae” sulla libertà religiosa. I documenti furono presentati dal Goldman assieme a Label Katz (anche lui del “B.B.”) a nome della “Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Ebraiche”. Quindi “Nostra aetate” e “Dignitatis humanae” sono state preparate, materialmente, dalla massoneria ebraica. Dulcis in fundo, il rabbino Abraham Heschel, collaborò intensamente con Bea e compagni alla elaborazione di “Nostra aetate”. Tutto ciò è stato svelato dall’israelita Lazare Landau (“Tribune Juive”, n° 903, gennaio 1986 e n° 1001, dicembre 1987), che scrive: “nell’inverno del 1962, i dirigenti ebrei ricevevano in segreto, nel sottosuolo della sinagoga di Strasburgo, p. Yves Congar, incaricato da Bea e Roncalli di chiederci, ciò che ci aspettavamo dalla Chiesa, alla vigilia del concilio (…). La nostra completa riabilitazione, fu la risposta”(j. madiran, “Itineraires”, autunno 1990, III, pp.1-2).
(Don Curzio Nitoglia)

D'altra parte è noto come il Concilio Vaticano II non sia stato affatto concepito da Giovanni XXIII, come si sostiene comunemente, bensì dal Card. Agostino Bea, il quale ne vagheggiò per primo l'avvento, proprio al fine di redigere ed ufficialmente diffondere un documento sugli ebrei. Ciò significa che il Vaticano II non fu concepito come un intervento di riforma generale della Chiesa (se non come conseguenza secondaria), ma come un atto di omaggio agli ebrei e al Giudaismo.  Questo lo testimonia il Rabbino Elio Toaff: 
Elio Toaff racconta come già all’inizio degli anni Cinquanta avesse contattato al “Pontificio Istituto Biblico” il futuro card. Agostino Bea e prosegue: «La nostra conoscenza si trasformò ben presto in amicizia, e un giorno monsignor Bea mi confidò che, essendo tedesco di nascita, sentiva tutto il peso del male che il suo popolo aveva fatto agli ebrei e voleva fare qualcosa per riparare. Gli nacque l’idea di un Concilio ecumenico nel quale si sarebbe dovuto approvare un documento sugli ebrei». Fu proprio ciò che avvenne circa 10-15 anni dopo nel Concilio Vaticano II con la dichiarazione Nostra aetate (7 dicembre 1965).(vedere il nostro articolo del 1 Febbraio 2011 -  http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2011/02/la-shoah-e-la-svolta-teologica-giudaico.html)

Vedere anche: 

Sant'Agostino e San Giovanni Crisostomo, contro gli Ebrei, dottrina che il Concilio Vaticano II ha abbandonato attraverso il documento "Nostra Aetate"...

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“L’ECUMENISMO”: CONCILIAZIONE TRA “CRISTO E BELIAR”?

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VATICANO II UNA SOVVERSIONE RIUSCITA del sac. dott. Luigi Villa ...

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Recentemente un articolo di Damian Thompson, propone alcuni stralci dell'ultimo libro dell'attuale pontefice, Benedetto XVI, che noi abbiamo tradotto:

 I Giudei non sono responsabili della morte di Gesù Cristo, dice il Papa.                   
 (di Damian Thompson)



Papa Benedetto XVI ha dichiarato esplicitamente che il popolo ebraico non era – e quindi “non è” – responsabile della morte di Gesù. Il significativo estratto del suo libro “Gesù di Nazareth”: La Settimana Santa, è stato diffuso oggi.

Ovviamente, sarebbe stato estremamente sorprendente se il Papa avesse accennato ai giudei colpevoli della morte del Salvatore, che per molti secoli è stato l’elemento fondante dell’anti-Semitismo. Ma qui, per la cronaca, c’è il fulcro dell’argomento di Benedetto. Quando il Vangelo di Giovanni parla de “i Giudei” – egli afferma – non si riferiva ai Giudei in quanto tali, ma all’ “Aristocrazia del Tempio”.


Ora dobbiamo chiederci: chi erano, esattamente, gli accusatori di Gesù? Chi ha insistito affinché Egli fosse condannato a morte?  Dobbiamo prendere atto delle diverse risposte che i Vangeli danno alla questione. Secondo Giovanni erano semplicemente “i giudei”. Ma l’uso in Giovanni di questa espressione non è in alcun modo indicativa – come il lettore moderno potrebbe supporre – del popolo di Israele in generale, né tantomeno ha un carattere “razzista”.  Dopotutto lo stesso Giovanni era un Ebreo, come lo erano Gesù e tutti i suoi seguaci. L’intera comunità paleocristiana era formata da ebrei. Nel Vangelo di Giovanni questa parola ha un significato preciso, chiaro e definito: egli si riferisce all’Aristocrazia del Tempio. Perciò il cerchio degli accusatori, che fomentarono la morte di Gesù, è precisamente indicato nel Quarto Vangelo e chiaramente ristretto: è l’Aristocrazia del Tempio – e non senza alcune eccezioni, come mostra il riferimento a Nicodemo (Gv 7,50-52).


Ed ecco la spiegazione del Papa, circa il dibattuto passaggio del Vangelo di Matteo, in cui i Giudei dicono: “Il Suo Sangue ricada su di noi e sui nostri figli”, Benedetto scrive:


“Quando in Matteo il “popolo intero” dice “Il Suo Sangue ricada su di noi e sui nostri figli” (Gv 27, 25), il Cristiano ricorderà che il Sangue di Gesù parla un linguaggio diverso dal sangue di Abele (Ebr 12, 24): Esso non invoca vendetta o punizione, ma porta riconciliazione. Esso non viene versato contro nessuno: Esso è versato per molti, per tutti. “Tutti hanno peccato, e sono privi della Gloria di Dio … Dio lo pose [Gesù] come strumento di espiazione, mediante il Suo Sangue” (Rm 3, 23-25).

Proprio come le parole di Caifa, circa la necessità della morte di Gesù, devono essere lette in una luce completamente nuova, da una prospettiva di Fede, lo stesso vale per il riferimento di Matteo al Sangue: letto alla luce della Fede, significa che noi tutti siano bisognosi della potenza d’Amore purificatrice che è il Suo Sangue. Queste parole non sono una condanna, ma piuttosto redenzione, salvezza. Solo se inteso in termini di Teologia dell’Ultima Cena e (Teologia) della Croce, provenienti della totalità del Nuovo Testamento, questo versetto del Vangelo di Matteo assume un significato corretto.”
 ( Interpretazione del tutto personale e lontanissima dalla verita' evangelica di cui, in questo passaggio, si fa' dire al Vangelo di San Matteo cio' che non voleva dire, e questo pur di seguire la nefasta linea conciliare della Nostra Aetate )


I pareri su questi argomenti erano stati dati in precedenza; il significato di questi estratti è che questi sono stati scritti dal Capo della Chiesa Cattolica, parlando non per Autorità Papale, ma, pur tuttavia, mentre occupa la Sede Petrina. Una volta ancora, ci viene rammentato che l’accusa di anti- Semitismo, a volte sollevata contro Joseph Ratzinger, è una grossa calunnia.

Ora noi non vogliamo commentare le tesi del giornalista ma vogliamo mettere in evidenza che la dottrina corretta sul popolo Ebraico è stata profondamente cambiata da i modernisti che oggi comandano cio' che resta della Chiesa Cattolica, noi allora vogliamo ricordarci quali sono i punti fermi per un corretto rapporto con il popolo Ebraico:

a)    Il deicidio: per i cattolici Gesù è vero Dio e vero uomo, la sua uccisione, perciò, è un vero ‘Dei-cidio’. L’ebraismo non crede alla sua divinità, ma non può imporre ai cristiani di rinnegarla o di non professarla pubblicamente (cfr. mons. Brunero Gherardini, La vexata quaestio del deicidio, Città del Vaticano, in “Divinitas”, n.° 2/2008, pp. 215-223. Id, Sugli Ebrei: così, serenamente, Frigento, in “Fides Cattolica”, n.° 1/2009, pp. 245-278). Per i Vangeli e tutti i Padri della Chiesa, da sant’Ignazio d’Antiochia (+ 107) a sant’Agostino (+ 430), e quindi infallibilmente, il giudaismo religione rabbinica o post-biblica è responsabile della morte di Gesù. San Tommaso d’Aquino, il Dottore Comune della Chiesa, insegna che “i giudei peccarono, non solo uccidendo Cristo come uomo, ma anche come crocifissori di Dio” (S. Th., III, q. 47, a. 5). Infatti per il dogma dell’Unione Ipostatica, la natura umana di Cristo sussiste nella Persona divina, onde ciò che è fatto contro Cristo uomo è fatto anche contro Cristo Dio, perciò vi è vero “deicidio”, anche se non è morta la divinità ma solo l’umanità di Gesù, sussistente nella Persona del Figlio consustanziale al Padre e allo Spirito Santo.
b)    La frase sui “fratelli maggiori nella Fede” pronunciata da Giovanni Paolo II, il 13 aprile 1986 alla sinagoga di Roma, per la Fede cattolica è falsa non solo ambigua, poiché l’ebraismo dopo Cristo è fedele al Talmùd e non a Mosè; infine è divinamente rivelato (san Paolo 1 Tess., II, 15-16) che “Gli ebrei hanno ucciso il Signore. Non piacciono a Dio, sono nemici di tutti gli uomini, poiché ci impediscono di predicare ai pagani affinché si salvino”. Quindi con gli ebrei post-biblici non abbiamo nulla in comune quanto alla religione, non possono essere nostri fratelli maggiori (nel senso ontologico di “prediletti”, come ha precisato poi G.P. II e non cronologico in quanto sono nati prima di noi), essi sono un ostacolo alla salvezza degli uomini, poiché nemici tuttora del Vangelo di Cristo che è l’unico mezzo di salvezza. La religione ebraica dopo Cristo non è una realtà viva, ma ‘morta e mortifera’. Gli ebrei che vissero prima di Cristo e furono fedeli ad Abramo e all’Antico Testamento sono nostri fratelli maggiori (solo cronologicamente, infatti ontologicamente o quanto al valore, sono in uno stato oggettivamente inferiore, poiché l’Antica Alleanza è imperfetta rispetto alla Nuova ed Eterna, onde il cristianesimo è superiore, quanto al valore oggettivo, all’ebraismo dell’Antico Testamento). Lo stesso Gesù, quando gli ebrei increduli professano di avere per padre Abramo, risponde che lo è carnalmente, ma non spiritualmente o quanto alla Fede, poiché Abramo credeva in Cristo venturo mentre loro lo rinnegano e quindi hanno “per padre il diavolo” (Gv., VIII, 42). Se fossero “nostri fratelli maggiori quanto alla fede” (G. P. II, 13 aprile 1986), anche noi avremmo “per padre il diavolo”. Spero proprio di no!

c)     L’Antica Alleanza è stata rimpiazzata dalla Nuova ed Eterna, nel Sangue di Cristo, onde la Chiesa fondata da Gesù è il nuovo e vero Israele. San Paolo, divinamente ispirato, insegna: “dicendo Alleanza Nuova, Cristo ha dichiarato antiquata la prima; ora ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire” (Ebr., VIII, 13). È di Fede rivelata.
d)    Se Cristo è Dio, il giudaismo post-biblico che nega la sua divinità è una falsa religione. Per il principio di non-contraddizione: “una stessa cosa [Cristo] non può essere [Dio] e non essere [Dio] nello stesso tempo e sotto lo stesso rapporto” (Aristotele). Gesù o è Dio o non è Dio, “tertium non datur”. Se è Dio il cristianesimo è vero e il giudaismo falso; se non è Dio viceversa. È assolutamente certo.
e)     La ‘shoah’ non è una questione puramente storico-politica (come è stato rimproverato a mons. Williamson), ma essa pretende essere la nuova ‘religione immanente’ dell’ebraismo “messia collettivo”, padrone e signore di questo mondo (cfr. “Il caso Williamson” e “Giona: un uomo per il nostro tempo” su questo stesso “sito”). Tutto questo, per la Fede cattolica, è inaccettabile. Inoltre la storia la si fa con prove certe di documenti, di archivi, di reperti bellici e non a forza di minacce di incarcerazione e di scomuniche laiche ed ecclesiastiche. Inoltre è una questione di “verità”, ossia di conformità del nostro intelletto e giudizio alla realtà. Non si può chiedere di aderire all’errore (difformità tra giudizio e realtà), per il vero rispetto della dignità della natura umana, fatta per aderire al vero e al bene. Occorrono le prove storiche, chimiche e fisiche per aderire alla volgata olocaustica. Gesù ci ha insegnato “la verità vi farà liberi”; l’errore, invece, rende schiavi del padre della menzogna. 

È impressionante constatare quanto profondamente “la Sinagoga di satana” (Ap., II, 9) sia infiltrata in Vaticano. Ciò che turba non è quello che chiede il rabbinato (fa il suo mestiere), ma il fatto che il Papa ceda ad esso (non fa il suo dovere, ma purtroppo da cinquanta anni ci siamo abituati). Ciò che però lascia maggiormente attoniti è che una parte del “tradizionalismo” cattolico non abbia nulla da obiettare, sia pronto ad onorare l’olocausto ebraico (implicitamente a fianco di quello di Gesù). (Don Curzio Nitoglia)
            
OMELIE CONTRO GLI EBREI di San Giovanni Crisostomo.
Invero non stupitevi se ho definito miseri i Giudei. Infatti sono ben sventurati e disgraziati poiché hanno ricevuto nelle loro mani tanti beni e li hanno ripudiati, ed hanno respinto i tesori che erano loro offerti. È sorto per loro il sole della giustizia ed essi, rifiutati i suoi raggi, stanno nelle tenebre:
mentre noi che eravamo nelle tenebre, abbiamo attirato a noi la luce e ci siamo liberati dall’ombra dell’errore. Essi erano i rami della radice sacra (Rom. XI,16 - 17) ma sono stati spezzati; noi non eravamo parte della radice, eppure abbiamo portato il frutto della pietà. Essi hanno letto i Profeti sin dalla più tenera età ed hanno crocifisso Colui che dai Profeti era stato annunziato. Noi che non avevamo mai udito parlare delle Sacre Scritture, noi abbiamo adorato questo stesso crocifisso. Perciò essi sono miseri, perché hanno respinto i beni che erano loro inviati mentre altri li hanno presi per sé, portandoli loro via. Ma essi, chiamati ad essere adottati come figli, si sono abbassati alla condizione di cani: noi che eravamo nella condizione di cani, con l’aiuto della grazia divina abbiamo potuto spogliarci di questa indole bruta ed elevarci alla dignità di figli. Cosa lo fa manifesto? Cristo ha detto alla donna di Canaan "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cuccioli" (Mt. XV, 26), designando come figli i Giudei e come cani i gentili. Vedete quindi come
l’ordine è stato invertito, i Giudei sono diventati cani e noi figli. "Guardatevi dai cani, dice Paolo, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dai circoncisi. Siamo noi i circoncisi" (Filipp. III, 2-3). Vedete dunque come quelli che prima erano figli sono caduti nella condizione di cani? Volete sapere in qual modo noi che eravamo nella condizione di cani siamo diventati figli? "Invero, a tutti coloro che lo hanno ricevuto, Egli ha dato il potere di diventare figli di Dio" (Gv. I, 12). Nulla è più miserabile di questi Giudei che da ogni parte vanno in senso contrario alla loro salvezza. Quando bisognava osservare la Legge, essi l’hanno calpestata: adesso che la Legge è stata abrogata, con insistenza essi vogliono che sia osservata. Che cosa ci potrebbe essere di più miserabile di costoro che dispiacciono a Dio non soltanto quando trasgrediscono la Legge ma anche quando la osservano? Per questo è detto: "Duri di cervice e incirconcisi di cuore, voi sempre resistete allo Spirito Santo" (Atti VII, 51): non soltanto violando le leggi, ma anche volendole osservare a sproposito.

18 commenti:

  1. Aspettavo il tuo post con ansia è da due giorni che sono in agitazione per questa notizia stavo commentandola anche su messainlatino.
    Grazie

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  2. Agostino Bea appare al n. 7 della lista Pecorelli dei prelati iscritti alla massoneria.

    RispondiElimina
  3. Quanto riporto sotto è il pensiero di un autorevole esponente dei "fratelli maggiori" dei vaticanosecondisti:

    Dall'articolo di Rodari su 'il Foglio' di ieri:

    " ...Il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, è raggiunto dalle anticipazioni del libro mentre si trova all'estero per un convegno. Dice al Foglio: "Lanci di agenzia alla mano, mi sembra che nel testo di Ratzinger ci sia poco di nuovo. C'è un grande sforzo esegetico di leggere il Vangelo in chiave non anti ebraica ma è uno sforzo che si regge con qualche difficoltà. Giovanni parla di giudei e non di aristocratici del tempio o di plebaglia. I giudei sono i giudei. Come i cristiani restano i cristiani al di là dell'esegesi".

    Non mi stupirei, dopo questa dichiarazione, se i conduttori dell'attuale Chiesa 'visibile', ritenessero doveroso prendere in qualche modo le distanze, dissociandosi pubblicamente, da san Giovanni e da san Matteo...

    RispondiElimina
  4. per Stettino:
    ciao, carissimo,
    domenica 6 marzo non potrò venire alla Santa Messa antica....mi toccherà accontentarmi del Novus Ordo in Parrocchia... :-(

    (Senti, se ce l'hai a portata di mano, mi manderesti cortesemente la lista Pecorelli? Grazie)

    RispondiElimina
  5. Aggiungo anche qui ciò che ho inserito a completamento del thread:

    D'altra parte è noto come il Concilio Vaticano II non sia stato affatto concepito da Giovanni XXIII, come si sostiene comunemente, bensì dal Card. Agostino Bea, il quale ne vagheggiò per primo l'avvento, proprio al fine di redigere ed ufficialmente diffondere un documento sugli ebrei. Ciò significa che il Vaticano II non fu concepito come un intervento di riforma generale della Chiesa (se non come conseguenza secondaria), ma come un atto di omaggio agli ebrei e al Giudaismo. Questo lo testimonia il Rabbino Elio Toaff:

    ● Elio Toaff racconta come già all’inizio degli anni Cinquanta avesse contattato al “Pontificio Istituto Biblico” il futuro card. Agostino Bea e prosegue: «La nostra conoscenza si trasformò ben presto in amicizia, e un giorno monsignor Bea mi confidò che, essendo tedesco di nascita, sentiva tutto il peso del male che il suo popolo aveva fatto agli ebrei e voleva fare qualcosa per riparare. Gli nacque l’idea di un Concilio ecumenico nel quale si sarebbe dovuto approvare un documento sugli ebrei». Fu proprio ciò che avvenne circa 10-15 anni dopo nel Concilio Vaticano II con la dichiarazione Nostra aetate (7 dicembre 1965).(vedere il nostro articolo del 1 Febbraio 2011 - http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2011/02/la-shoah-e-la-svolta-teologica-giudaico.html)

    RispondiElimina
  6. Inoltre, a conferma di quanto detto da Stettino sul Card. Bea, cioè sull'ideologo del Concilio, consiglio di leggere il link già presente nell'articolo:

    VATICANO II UNA SOVVERSIONE RIUSCITA del Sac. Dott. Luigi Villa ...

    ...anche lui era ebreo, massone, nemico della Chiesa...comunque ne faremo un nuovo articolo al più presto...

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  7. Non potendo fare commenti essendo fuori sede, ho seguito comunque con desolazione le ultime tragiche novità per la Chiesa: l'ultimo, ennesimo libro, di Joseph Ratzinger, scritto non "ex cathedra" ma ripieno di clamorosi sovvertimenti di quanto detto fino al 1965.
    Non posso non rilevare che se Ratzinger si mette di traverso a quanto scritto ed analizzato da dottori della Chiesa e papi, lo fa come filgio di un tempo infelice del periodo di guerra, sotto spinte emotive personali forse non prive di sensi di colpa cui si aggiungono le idee filosofiche che ha accolto fin dalla giovinezza.
    Mentre dall'altro lato abbiamo, senza considerare gli scritti eccezionalmente chiari di mons Gherardini ed altri tra cui un Don Nitoglia, scritti del Vangelo molto chiari ed univoci cui si aggiunsero analisi e commenti di teologi e papi nei secoli della Chiesa!Ma in tale desolazione ho avuto il pensiero che le preghiere svolte dai cattolici sul papa hanno effetto:lo spingono a palesare in fretta il suo stato d'animo ed i suoi pensieri in libri perchè ognuno se legge, possa presto capire e meglio decidere da che parte mettersi per seguire la Chiesa.La Chiesa Cattolica Apostolica oppure la Chiesa Post-conciliare Ecumenica Cattolica (così ancora definita).Che tristezza e che tragicità, con la consolazione riferita alle profezie recenti e non, che Gesù saprà Lui quando e come ristabilire la Sua Chiesa.In finale ricordo che i fratelli Ratisbonne ebrei convertiti e fattisi sacerdoti cattolici, scrissero un libro che evidenziava ed analizzava perchè gli ebrei talmudici odierni siano da considerarsi deicidi.

    RispondiElimina
  8. Assolutamente d'accordo con Mardu...anch'io penso che dietro a questi gesti del nostro Papa ci siano anche i suoi personali ed ancestrali "sensi di colpa", come tedesco, cosa che gli fa temere fortemente di poter essere accusato di anti Semitismo....come se Lui dovesse dimostrare più di tutti di non esserlo...
    Detto questo, nondimeno la sensazione che il disegno di palesamento del filo giudaismo nella Gerarchia Cattolica sia arrivato ad un punto chiave, è forte...pare giunto il tempo in cui è stabilito che si debba inculcare la venerazione e la sottomissione dei cristiani nei confronti degli ebrei.

    Mardu, il libro dei fratelli Ratisbonne come si intitola?..Vorrei cercarlo.

    RispondiElimina
  9. Chi conosce la storia della Chiesa sa che i marrani (giudei travestiti da cattolici), sono gli unici responsabili delle eresie, delle malefatte, più o meno palesi all'interno della Chiesa per opera di "religiosi" ed affini.

    ma ci avete mai fatto caso del perchè e per come i libri di storia e certi "intellettualoidi" accusano di oscurantismo il periodo del Medioevo? Lo sapete perchè? perchè fu proprio in quel periodo storico della Chiesa Gloriosa che i marrani subirono la più grande sconfitta grazie all'opera meritoria e divina del Sant' Uffizio.

    Sant'Uffizio che fu smantellato da GPII il futuro "beato".

    RispondiElimina
  10. In effetti ho confuso i fratelli Ratisbonne che hanno creato l'associazione figlie di Sion (eccezionali fratelli di cui uno ebbe una visione di Maria in una chiesa di Roma) con i fratelli Augusto e Joseph Lehman Brothers(pure ebrei convertiti) che scrissero una petizione al Santo Padre PioIX esprimendo il loro desiderio della conversione dei fratelli ebrei al cattolicesimo. Di questa "petizione" però non ne ho trovata alcuna traccia. Vero però che i Ratisbonne espressero più volte il loro convincimento sul peccato di base del popolo ebraico.Chiedo scusa dell'errore sui nomi.

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  11. Ma no!... Ma che scuse... ^__^
    ..è che mi sarebbe interessato davvero tanto un documento sull'ammissione del deicidio, scritto da ebrei...grazie lo stesso, Mardu.
    :-)

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. D'accordo con Carbone posso dire questo: possiamo parlare di buona fede in una nuova interpretazione dei Vangeli che mette in discussione gli insegnamenti di fede della Chiesa Cattolica?

    L'utilizzo di media moderni per relativizzare i Vangeli è sempre un atto di condizionamento verso i fedeli che purtroppo non conoscono la dottrina cattolica.

    RispondiElimina
  14. Il dato di fatto è, seppur con sensi di colpa tedeschi, che egli rende omaggio più alla creatura che al Creatore.
    Ed una osservazione è: perchè il popolo ebreo non eredità la colpa del deicidio mentre quello tedesco paga ancora per la shoa?
    CVCRCI

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  15. Colpito e affondato! Stettino, hai colto nel segno. Oltre tutto c'è una differenza enorme:
    mentre il popolo ebraico ha rifiutato Colui che attendeva dai secoli dei secoli, il Quale è tutta la ragione di vita di Israele come popolo e come singoli, oltre che Colui in cui si ricapitola la storia dell'umanità intera, essi hanno anche rigettato ed ucciso l'Autore della vita. Perciò, siccome l'attesa del Messia è il fondamento dell'identità di Israele, tutti gli ebrei che, posteri alla Passione, non si sono posti gravemente il problema se il Nazareno fosse davvero l'Atteso delle genti, ma fidandoli a chius'occhi della tradizione dei padri, lo hanno rigettato, sono di fatto responsabili quanto i loro padri che lo misero in croce. Altro che non responsabilità degli attuali!! Ogni singolo "Riccardo di Segni" che dica: "Era un dissidente, lo hanno messo in croce e hanno fatto bene!",ripete esattamente il "Crucifige" di quel giorno di Aprile in Gerusalemme. Stiamo parlando dell'eliminazione di Dio, dal suo popolo e dalla storia di quel popolo! Come ciò non potrebbe avere conseguenze fino alla fine dei tempi??

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  16. <<<
    Mentre invece l'uccisione recente degli ebrei assimilazionisti (ad opera indiretta dei loro fratelli sionisti/massoni che li avevano ed hanno tutt'ora in odio!)non è un deicidio, ma uno sterminio di massa (orribile e deprecabile crimine contro l'umanità, come molti altri ce ne sono stati, ma non grave come il deicidio!), messo in atto NON DAI CRISTIANI, come vanno sempre blaterando, ma da Massoni come Hitler che era un 33° grado degli Illuminati. I Massoni non sono Cristiani, sono Massoni!
    I Cristiani, la cosiddetta Shoà l'hanno subita come tutto il mondo e non voluta: cristiano era Schindler che salvò mille ebrei da Auschwitz, cristiano era Pio XII che ne salvò 5000! cristiano era Massimiliano Kolbe che andò al campo della fame per salvarne uno solo!
    Quindi basta con questo tormentone che i cristiani avrebbero perseguitato e sterminato gli ebrei! Che è falso. Invece ogni ebreo che oggi rifiuta il suo Messia, è complice del delitto dei padri. Addirittura ora sono passati, con il Messianismo, al concetto di "Messia collettivo" (poiché si sono stufati di aspettarlo!) e pongono loro stessi come Messia al posto dell'Atteso! Lo spirito di Lucifero che si sostituisce a Dio, scorrazza che è una bellezza!....

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  17. Il fatto che ebrei si convertirono alla Chiesa cattolica in tempi che ora sono definiti brutti dai moderni cultori del Vaticano II, parla da sè riguardo alle verità di fede ribadite nei secoli per ogni fedele cattolico. E tali verità hanno portato a due frutti evidenti:1 il Signore riconobbe la piena aderenza della Chiesa alle Sue Parole ed ai Vangeli, dando il Suo aiuto concreto in apparizioni e profezie e conversioni di ebrei Un Ratisbonne ebbe in visione la Madonna in una chiesa di Roma che stava visitando. 2 ebrei si convertirono alla Chiesa nonstante le "orribili" preghiere che si facevano allora per la loro conversione (ora abolite dai moderni papi) e nonostante la "noiosa" ed "astratta" liturgia secolare ora demolita con le nuove liturgie a fantasia libera. Il rabbino capo di Roma, Zolli, si convertì lui e la sua famiglia, appena dopo l'ultima guerra, nonostante appunto la parola "deicidi" e che siano stati i mandanti dell'uccisione di Gesù, anzi forse proprio in virtù di queste frasi ben nette! Gli ebrei convertiti dissero quasi tutti che non si trattò di conversione vera e propria, bensì di "coronamento" della fede ebraica nel Cristo,il Messia, profetizzato da sempre!Come non dar loro ragione ?Ma allora è doverosa la preghiera nei loro riguardi. La preghiera per qualcuno è un atto d'amore.

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