"Ai cari immigrati musulmani che, oggi, stasera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l'augurio di abbondanti frutti spirituali (Jorge M. Bergoglio a Lampedusa).
lunedì 8 luglio 2013
OGGI IL CAPO DEI PIRATI MODERNISTI E' SBARCATO A LAMPEDUSA, peccato che non sia rimasto permanentemente sull'isola...
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Una cum Maometto
"Ai cari immigrati musulmani che, oggi, stasera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l'augurio di abbondanti frutti spirituali (Jorge M. Bergoglio a Lampedusa).
"Ai cari immigrati musulmani che, oggi, stasera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l'augurio di abbondanti frutti spirituali (Jorge M. Bergoglio a Lampedusa).
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La cosidetta "Messa" piratesca e carnevalesca del "vescovo conciliare" Bergoglio...
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per chiunque voglia vedere qualche "frutto spirituale del digiuno del Ramadan" vada a cercare associazione La torre (non di Guardia...) di Volano.
RispondiEliminaVi sono anche dei film istruttivi sui frutti spirituali, nel reparto guerra in Siria.
Bergoglio forse li conosce già..
Poi quando si saranno visti i frutti spirituali del Ramadan, ma dopo, vorrei leggere commenti dissenzienti su questo titolo del blog.
RispondiEliminaPrima, non lo consiglio, ne direi di tutti i colori agli incauti!
Sono d'accordo con il contenuto ma non con il sottotitolo. Che male ha fatto la povera isola che volete mettervi anche lui come se non bastassero gli occupanti islamici...
RispondiEliminaGiacinta ha ragione !
RispondiEliminaE' evidente che Bergoglio parla col fine di cercare il massimo consenso possibile attorno alla sua persona.
RispondiEliminaIl proposito di gente come lui non è servire la verità evangelica (che ha la sua bella intransigenza e divide le persone) ma è quello di avere più sostenitori possibile.
Se fosse vissuto al tempo di Cristo uno così non avrebbe fatto di certo come gli apostoli e men che meno come san Paolo (non a caso odiatissimo dai rabbini odierni). Avrebbe dialogato con il paganesimo e sarebbe giunto ad un compromesso accettabile con i farisei.
Inoltre avrebbe bruciato dei grani d'incenso al genio dell'Imperatore e sarebbe passato indenne se non proprio onorato nella società del tempo.
Probabilmente nell'impero romano ci fu gente del genere. Ma la Chiesa non li ricorda né fanno parte delle pietre fondanti di essa. I lapsi non sono ricordati ma esecrati.
Ad essere ricordati sono personaggi di ben altro calibro ed orientamento.
Come vescovo, e quindi successore degli apostoli, un papa non può avere un comportamento diverso altrimenti non succede in nulla ad essi ma, anzi, li tradisce.
E' chiaro a tutti quelli che possono vederlo dove sono gli apostoli (e i vescovi della Chiesa) e dove si situa lui.
La capacità di girare come gira il vento, a seconda di chi ha davanti, dà chiaramente l'idea di una persona che non è fondata su qualcosa di stabile e permanente. Il Pietro-pietra di fondamento non è in lui. La verità va testimoniata "opportune et importune" e non si può intercambiare con altro a seconda delle convenienze. Se davanti ai mussulmani non si può testimoniare il vangelo è meglio tacere piuttosto che approvare la loro dottrina. Qui abbiamo uno che oltre a non stare zitto si complimenta con i mussulmani e lo fa pure davanti ai cristiani! Sono cose che avrebbero fatto urlare d'indignazione tutti i santi veri della Chiesa.
I vescovi cattolici se ne rendono conto?
Purtroppo gran parte del clero oggi è così: pensano che essere chiari nella dottrina significa ferire la coscienza altrui, non illuminarla e servirla. Ne consegue che l'uomo (come scrivono giustamente i vescovi "lefebvriani"), è stato messo sopra a Dio.
Chi dissente da questo non vede semplicemente la realtà, si trova con una coscienza scissa dove, in certi luoghi, onora Cristo e in altri non lo riconosce!
Il cattolicesimo odierno è evidentemente una Chiesa che ha consumato silenziosamente il più drammatico ed efferato degli scismi: lo scisma da se stesso e dai suoi fondamenti. A parole, a volte, dice certe cose che poi puntualmente smentisce a fatti.
La "gente-bestia", come al solito, applaude e gioisce davanti a tanta tragedia coperta da glasse di sorrisi e buonismi. Oltre alle sensazioni carnali non riescono ad andare, né la Chiesa moderna li aiuta (e come potrebbe?). Per questo le messe sono divenute kermesse!
Poi c'è pure qualche "intellettuale" - come Enzo Bianchi - che vuole ridicolizzare le posizioni di chi rimane nel coerente orientamento tradizionale (vedi articolo su Repubblica di lunedì scorso disponibile on-line).
Siamo davanti ad una Chiesa che è come un calameonte. E' il sale non salato del vangelo, buono solo ad essere calpestato.
Coprire tanta miseria spirituale con i buonismi e i pauperismi di papa Francesco non serve a gran che. Solo i fessi ci possono cadere e... ne siamo circondati!
Un grazie sentito a "Ad Superna.." che con i suoi interventi pacati ma logici e dettagliati fa comprendere meglio quanto io dico con enfasi forse sbagliata.
RispondiEliminaHo preso questo suo intervento e l'ho seminato come si deve in internet, sperando contribuisca ad aprire gli occhi dei cattolici.