Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
"Che Dio vi consoli! ... Quello che rattrista ... è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E' un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta - quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo ... Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. (Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412). "
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
6 luglio 2013
Il problema dell’autorità disabilitata (vedi i “Commenti” del 1 e del 29 giugno) ha suscitato alcune vivaci reazioni tra i lettori. Da un lato, dei valenti cattolici mi dicono che io SONO un vescovo, quindi devo AGIRE come vescovo e prendere il comando del movimento di “Resistenza”. Dall’altro, un valido sacerdote con una lunga esperienza di “sedevacantismo”, mi mette sull’avviso di non dare l’avvio a chiese parallele consacrando più vescovi, tranne nel caso di guerra mondiale o di una persecuzione fisica o di una vecchiaia debilitante (beh, ci sono di quelli che sostengono che quest’ultima sia in atto...).
Naturalmente il problema risale al Vaticano II, quando, in coda a 700 anni di cedimento gli uomini di Chiesa conciliari, abbandonando la dottrina della Chiesa, hanno separato la Verità cattolica dalla Dottrina cattolica, screditando così l’autorità ufficiale della Chiesa a tal punto che le anime come quelle menzionate prima non la guardano più come necessaria. Ma, data la naturale diversità e il peccato originale di tutta l’umanità, l’autorità centrale della Chiesa è assolutamente necessaria per assicurare l’unità della Chiesa (e con essa la sua sopravvivenza), non solo nella Verità, ma anche nei sacramenti e nel governo della Chiesa.
È per questo che un vescovo o un sacerdote necessita, non solo del potere sacramentale dei suoi Ordini, potere che nessuno può togliergli per l’eternità, ma anche del potere di giurisdizione, che è il potere di dire (dictio) ciò che accade o ciò che è giusto (ius, iuris). Questo secondo potere non è tutt’uno con i suoi Ordini e egli non può darselo da sé, ma può solo riceverlo dall’alto, normalmente da un Superiore della Chiesa, in ultima analisi dal Papa, e il Papa da Dio. Pertanto, quando quelle anime valenti mi dicono che io SONO un vescovo (per i miei Ordini) e che sarei colpevole se non AGISSI come tale, dicendo (dictio) alla “Resistenza” cosa deve fare (ius), molto verosimilmente confondono i due distinti poteri del vescovo.
Tuttavia, essi possono cogliere istintivamente un’altra dottrina della Chiesa e del buon senso, cioè la dottrina della giurisdizione di supplenza: in caso di emergenza, quando per una qualche ragione i Superiori non esercitano la giurisdizione necessaria per la salvezza delle anime, la Chiesa supplisce a questo. Per esempio, un sacerdote può non avere la giurisdizione per confessare, com’è invece normalmente necessario, ma se un penitente gli chiede di ascoltare la sua Confessione, in caso di necessità il sacerdote può farlo e il sacramento è valido. Ora, è certo ed accertato che la grande emergenza creata nella Chiesa dal Vaticano II, è stata aggravata dalla nota Dichiarazione Dottrinale di metà aprile della dirigenza della FSSPX, che è la prova documentaria del crollo dell’ultima sussistente fortezza della vera Fede.
Ma la giurisdizione di supplenza ha un punto debole: non essendo ufficiale, è più esposta alle controversie. Per esempio, la Roma conciliare nega che nella Chiesa vi sia qualcosa come un’emergenza creata dal Vaticano II, ed esercita una corrispondente pressione, con fin troppo successo, sulla Fraternità San Pio X perché si sottometta all’autorità conciliare. Tanto è il bisogno dell’ufficialità per l’autorità. Anche Mons. Lefebvre perdette forse un quarto dei sacerdoti che aveva ordinato, perché non aveva il potere di impedire che andassero semplicemente via. Tale è questa incredibile crisi della Chiesa. Così, se un sacerdote o un laico mi chiede di dargli degli ordini, egli stesso può poi contestarli pochi mesi dopo o non appena percepisce che si tratti di un ordine a cui non sente il bisogno di obbedire.
Ma la crisi rimane reale ed essa può solo peggiorare fino a quando Dio non interverrà a ricondurre il Papa al suo sentire cattolico, cosa che Dio farà quando ci saranno abbastanza cattolici che lo imploreranno perché apra gli occhi del Papa. Tra oggi e quando l’acuirsi dell’emergenza porterà a fortificare l’autorità non ufficiale, che Dio Onnipotente ci preservi dall’anarchia inutile.
Kyrie Eleison
"...Che cosa di più bello Gesù poteva dare all'umanità, che cosa di più prezioso, di più Santo, quando moriva sulla croce? Il Suo Sacrificio. La messa è il tesoro più grande e il più ricco dell'umanità che Nostro Signore ci abbia donato...La Messa è "tutto per Dio". Perciò vi dico: per la gloria della Santissima Trinità, per l'amore di Nostro Signore Gesù Cristo, per la devozione della Santissima Vergine Maria, per l'amore della Chiesa, per l'amore del Papa, per l'amore dei Vescovi, dei Sacerdoti, di tutti i fedeli, per la salvezza del mondo...custodite il testamento di Gesù Cristo, custodite il Sacrificio di Nostro Signore! Conservate la Messa di Sempre!..." (Mons. Marcel Lefebvre)
Dato che l'articolo si intitola "dibattito acceso" anche noi ci inseriamo nel dibattito...
Mi sembra di sentire la voce di tutti quei papi a partire da Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, San Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, che dicono: «Di grazia, di grazia, che state facendo dei nostri insegnamenti? della nostra predicazione? della Fede cattolica? la state abbandonando? la state lasciando sparire da questa terra? Di grazia, di grazia, continuate a conservare questo tesoro che vi abbiamo dato. Non abbandonate i fedeli! Non abbandonate la Chiesa! Continuate la Chiesa! Poiché, a partire dal Concilio, ciò che noi abbiamo condannato ecco che le autorità romane l’adottano e lo professano, com’è possibile? Noi abbiamo condannato il liberalismo, noi abbiamo condannato il comunismo, il socialismo, il modernismo, il sillogismo, tutti questi errori che noi abbiamo condannato ecco che oggi sono professati, adottati, sostenuti dalle autorità della Chiesa: è possibile? Se voi non fate qualcosa per continuare questa Tradizione della Chiesa che vi abbiamo data, tutto sparirà. La Chiesa sparirà, le anime saranno perdute».
Scriveva, riguardo agli eretici, Sant'Ignazio agli Efesini:
Fuggire gli eretici
Vi sono alcuni che portano il nome, ma compiono azioni indegne di Dio. Bisogna scansarli come bestie feroci. Sono cani idrofobi che mordono furtivamente. Occorre guardarsene perché sono incurabili. Non c’è che un solo medico, materiale e spirituale, generato e ingenerato, fatto Dio in carne, vita vera nella morte, nato da Maria e da Dio, prima passibile poi impassibile, Gesù Cristo nostro Signore. (Ignazio, Agli Efesini, IV-V)
L’erba estranea dell’eresia
Non io vi scongiuro ma la carità di Gesù Cristo. Prendete solo l’alimento cristiano e astenetevi dall’erba estranea che è l’eresia. Coloro che per farsi credere mescolano Gesù Cristo con se stessi, sono come quelli che offrono un veleno mortale nel vino melato. L’incauto prende allegramente in un piacere nefasto la morte. Guardatevi dunque da questi. Ciò sarà possibile non gonfiandovi e non separandovi da Dio Gesù Cristo, dal vescovo e dai precetti degli apostoli. Chi è all’interno del santuario è puro; chi ne è lontano non è puro. Ciò significa che chiunque operi separatamente dal vescovo, dal presbitero e dai diaconi, non è puro nella coscienza. (Ignazio, Ai Tralliani, VI-VII)Dal catechismo Maggore di San Pio X:
124. Chi è fuori della comunione dei santi? E’ fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl’infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.
Ora tutti coloro che si richiamano alla Tradizione della Chiesa e vivono per essa ci dovrebbero spiegare se chi professa il falso ecumenismo, la libertà religiosa, la collegialità conciliare, il dialogo interreligioso, la commistione con massoni e comunisti scomunicati, il celebrare quotidianamente il non cattolico Novus Orror Missae, l'approvare diaboliche sette eretiche come quella Neocatecumenale, il professare pubblicamente eterodosse intepretazioni della Sacra Scrittura ecc... siano o no autentici gerarchi della vera Chiesa di Nostro Signore oppure eretici, senza nessuna Autorità Divinamente assistita, e da scansare come la peste.
Come abbiamo già scritto in passato, come si può ancora cercare un'approvazione da degli autenti anticristi?
Da un dotto scritto di Carlo di Pietro:
Un Pontefice autenticamente cattolico, con l'Autorità Divinamente assistita, parlerebbe in questo terribile modo? Assolutamente no, altrimenti cesserebbe immediatamente di essere cristiano cattolico, quindi decadrebbe anche dal Pontificato.
San Roberto Bellarmino nel De Romano Pontifice ha scritto (Cap. XXX): “La quinta opinione (riguardo all’ipotesi del papa eretico) pertanto è vera; un papa che sia eretico manifesto, per quel fatto (per se) cessa di essere Papa e capo (della Chiesa), poiché a causa di quel fatto cessa di essere un cristiano e un membro del corpo della Chiesa. Questo è il giudizio di tutti gli antichi Padri, che insegnano che gli eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione”.
Sin quanto si persisterà a riconoscere una qualche autorità data da Dio a degli eretici si rimarrà costantemente nell'ambiguità e quindi nell'impossibilità di agire in maniera integrale rispetto alla crisi che oggi vive la Santa Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo.
Quindi noi pensiamo che i Sacerdoti, che esortano Monsignor Williamson a prendere il comando della Resistenza, non sono certo in uno stato confusionale, da non intendere la "Missio" e la "Sessio", ma sono semplicemente preoccupati dell'avanzare modernista e del cedimento della Fraternità San Pio X, in definitiva sono preoccupati della salvezza delle anime, proprio come lo era Monsignor Lefebvre anni addietro.
Premettiamo innanzitutto che la richiesta di una nuova consacrazione episcopale è esclusivamente finalizzata ad avere un vescovo disposto a fare da guida ufficiale alla Resistenza cattolica, considerato che Mons. Williamson ha espresso il suo diniego in merito, altrimenti Monsignor Williamson sarebbe stato perfetto per tale compito, senza bisogno, per ora, di ordinarne altri.
Ma qui il vero punto a cui replicare è il concetto di "dare l'avvio a chiese parallele".
Forse che preoccuparsi della salvezza delle anime, garantendo la successione episcopale e sacerdotale cattolica, a fronte delle cosidette "consacrazioni Conciliari", sarebbe creare una Chiesucola autocefala?
Qui non si tratta di avere il gusto per l'anarchia inutile, ma di organizzarsi "gerarchicamente", cioè "cattolicamente", per attuare il vero ed unico fine ultimo, che è la salvezza delle anime dallo sfascio Conciliare modernista.
Da parte nostra siamo convinti che tutte queste accuse di cui siamo oggetto, tutte queste pene di cui siamo oggetto sono nulle, assolutamente nulle!
Ed è per questo che non le teniamo in alcun conto. Come non abbiamo tenuto conto della sospensione, dopo la quale abbiamo finito col ricevere le felicitazioni della Chiesa e anche della Chiesa progressista, così sarà tra pochi anni – non lo so: il Buon Dio solo conosce il numero degli anni che serviranno perché arrivi il giorno che la Tradizione ritrovi i suoi diritti a Roma – noi saremo abbracciati dalle autorità romane che ci ringrazieranno per aver mantenuto la Fede nei nostri seminari, nelle famiglie, nelle città, nei nostri paesi, nei nostri conventi, nelle nostre case religiose, per la maggior gloria del Buon Dio e per la salvezza delle anime".
Mons Williamson mostra una lucidità ed una pacatezza ineguali.
RispondiEliminaPossiamo stare tranquilli che in caso di catastrofe, lampante per tutti, come una guerra mondiale, si attiverà di certo.
Del resto un pericolo di guerra, quantomeno qui in Europa, non è così vago e lontano dato che islam ed Israele premono in un verso ed in un altro.
Per ora guerre le abbiamo viste e sentite in Medio Oriente, ma per la incapacità cronica ed atea dei politici europei si può supporre che presto si scateni da noi.