Vangelo
Lc
1,41b-55
Grandi
cose ha fatto in me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Dal
vangelo secondo Luca
In
quei giorni, Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che
debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del
tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel
mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del
Signore». Allora Maria disse:
«L'anima
mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
Una Signora mi ha parlato
Dalla « Lettera » di Santa Maria Bernardetta Soubirous, vergine
(Lettera a P. Gondrand, a. 1861; cfr. A. Ravier,
Les écrits de sainte Bernadette, Paris, 1961, pp. 53-59).
Un
giorno, recatami sulla riva del fiume Gave per raccogliere legna
insieme con due fanciulle, sentii un rumore. Mi volsi verso il prato ma
vidi che gli alberi non si muovevano affatto, per cui levai la testa e
guardai la grotta. Vidi una Signora rivestita di vesti candide.
Indossava un abito bianco ed era cinta da una fascia azzurra. Su ognuno
dei piedi aveva una rosa d’oro, che era dello stesso colore della corona
del rosario. A quella vista mi stropicciai gli occhi, credendo a un
abbaglio. Misi le mani in grembo, dove trovai la mia corona del rosario.
Volli anche farmi il segno della croce sulla fronte, ma non riuscii ad
alzare la mano, che mi cadde. Avendo quella Signora fatto il segno della
croce, anch’io, pur con mano tremante, mi sforzai e finalmente vi
riuscii. Cominciai al tempo stesso a recitare il rosario, mentre anche
la stessa Signora faceva scorrere i grani del suo rosario senza tuttavia
muovere le labbra. Terminato il rosario la visione subito scomparve.
Domandai alle due fanciulle se
avessero visto qualcosa, ma quelle dissero di no; anzi mi interrogarono
cosa avessi da rivelare loro. Allora risposi di aver visto una Signora
in bianche vesti, ma non sapevo chi fosse. Le avvertii però di non farne
parola. Allora anch’esse mi esortarono a non tornare più in quel luogo,
ma io mi rifiutai.
Vi ritornai pertanto la domenica, sentendo di esservi interiormente chiamata.
Quella Signora mi parlò soltanto
la terza volta e mi chiese se volessi recarmi da lei per quindici
giorni. Io le risposi di sì. Ella aggiunse che dovevo esortare i
sacerdoti perché facessero costruire là una cappella; poi mi comandò di
bere alla fontana. Siccome non ne vedevo alcuna, andavo verso il fiume
Gave, ma ella mi fece cenno che non parlava del fiume e mi mostrò col
dito una fontana. Recatami là, non trovai se non poca acqua fangosa.
Accostai la mano, ma non potei prender niente; perciò cominciai a
scavare e finalmente potei attingere un pò d’acqua; la buttai via per
tre volte, alla quarta invece potei berla. La visione allora scomparve,
ed io me ne tornai verso casa.
Per quindici giorni però
ritornai colà e la Signora mi apparve tutti i giorni tranne un lunedì e
un venerdì, dicendomi di nuovo di avvertire i sacerdoti che facessero
costruire là una cappella di andare a lavarmi alla fontana e di pregare
per la conversione dei peccatori. Le domandai più volte chi fosse, ma
sorrideva dolcemente. Alla fine, tenendo le braccia levate ed alzando
gli occhi al cielo mi disse di essere l’Immacolata Concezione.
Nello spazio di quei quindici
giorni mi svelò anche tre segreti, che mi proibì assolutamente di
rivelare ad alcuno cosa che io ho fedelmente osservato fino ad oggi.
Vergine Immacolata intercedete per noi presso il Vostro Divin Figlio e proteggeteci dal maligno e da ogni male. Santa Bernardetta pregate per noi. Vergine Madre di Dio e Madre nostra io mi consacro interamente al Tuo Cuore Immacolato con tutto ciò che sono e che possiedo prendimi sotto la Tua Materna protezione, difendimi dai pericoli, aiutami a vincere le tentazioni che mi sollecitano al male, e a conservare la purezza dell'anima e del corpo. Che il Tuo Cuore Immacolato sia il mio rifugio e il cammino che mi conduce a Dio. Concedimi la grazia di pregare e di sacrificarmi per amore di Gesù, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Tuo Cuore Immacolato. Per Tua intercessione e in unione con il Cuore del Tuo Divin Figlio io voglio vivere, per la SS.ma Trinità, in cui credo, spero che adoro e che amo.
RispondiEliminaCosì sia