Preghiera di libertà:
"Padre celeste, tu sei il mio rifugio e la mia roccia di salvezza. Tu sei saldamente in controllo di tutto ciò che accade nella mia vita.
Io sono il tuo servo (la tua serva), e porto il tuo nome.
Grazie, per avermi donato l'elmo della salvezza; la mia identità nel tuo figlio Gesù è sicura. Niente potrà mai separarmi dal tuo amore.
Grazie, perché perdoni i miei peccati e cancelli la mia colpa. Io indosso ora la tua corazza della giustizia.
Spirito Santo ricerca dentro di me e porta alla luce ogni strategia delle tenebre che sia diretta contro di me.
Io imbraccio lo scudo della fede per stare ben saldo/a nalla Parola di Dio, che mi assicura che: "...Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo" (1Gv 3,8).
Perciò Padre Santo, nel Nome glorioso del tuo Figlio unigenito, Gesù Cristo, per l'autorità che mi proviene dal mio battesimo,
Io, (pronunciare il proprio nome)
RINUNCIO
a ogni opera del Maligno, di qualsiasi origine essa sia, occulta, medianica, o di stregoneria e con la fede che tu, Padre, mi hai donato, proclamo che ogni sua opera nella mia vita sia distrutta.
Gesù, mio Signore e Salvatore, tu hai trionfato su di lui nel deserto, sulla croce e nel sepolcro e con la tua gloriosa risurrezione lo hai vinto per sempre sigillando così la sua fine e il suo destino.
in te, anch'io trionfo su di lui, con la potenza del tuo Santo Nome, davanti al quale: "ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, in terra e sotto terra" (Fil 2,10). Con la forza che mi proviene da te, o Signore, io resisto e mi oppongo a tutti gli sforzi del Maligno di opprimermi, affliggermi, o ingannarmi e voglio lottare energicamente contro il suo sforzo di rubarmi la gioia ed il frutto della mia salvezza.
Con la potenza del tuo Preziosissimo Sangue versato per me sul calvario, io ti chiedo di allontanare da me tutte le potenza delle tenebre che mi attaccano, o che mi circondano e di ordinare loro di andarsene adesso da me, dove tu, o Signore, vorrai, affinché con tornino mai più.
Grazie, Signore Gesù."
(di Paolo Rodari su Il Foglio del 4/01/2012) Chi pensa più agli esorcisti? Parla Gabriele Amorth, dal 1986 in prima linea contro il Grande Nemico. “Su quel fronte purtroppo siamo rimasti in pochi”
Un giorno padre Gabriele Amorth, l’anziano sacerdote paolino divenuto
esorcista della diocesi di Roma nel 1986 per mandato firmato dal
cardinale vicario di allora Ugo Poletti – da poco ha dato alle stampe
“L’ultimo esorcista” (Edizioni Piemme, 266 pagine, 16,50 euro) –, viene
ricevuto da un’eminenza importante della Santa Sede.
“Buon
giorno eminenza, sono padre Gabriele Amorth. Sono un sacerdote paolino.
Abito a Roma. Sono anche l’esorcista ufficiale della…”. “So chi è lei. Ho sentito parlare di lei. Mi dica. Cosa vuole?”.
“Avrei bisogno di incontrarla”. “Per quale motivo?”.
“Be’,
vede, ho messo insieme un’associazione di esorcisti. Ci riuniamo a Roma
per confrontarci e aiutarci. Sa, nel mondo siamo talmente pochi”. “Senta. Adesso non ho tempo. Se vuole può venire a casa mia domani. Così mi dice quello che vuole. Saluti”.
Il
cardinale chiude la telefonata piuttosto bruscamente. O almeno così
pare a padre Amorth. Qualcosa gli dice che non gli sta simpatico. Il
giorno dopo si fa annunciare in casa sua all’orario stabilito. Un
pretino ossequioso entra in una stanza in fondo a un corridoio. Esce
pochi istanti dopo senza guardare Amorth.
Entra
in un’altra stanza senza dire nulla. “Avanti!”, urla una voce roca che
Amorth intuisce provenire dalla stanza in fondo al corridoio. Entra. Sua
eminenza è seduta su una poltrona. Davanti a sé ha un televisore
acceso. In mano il telecomando. Gli fa cenno di sedersi su una poltrona.
Quindi, una volta sedutosi, spegne la tv. “Lei voleva vedermi. Dunque
eccomi qua. Mi dica”.
“Ecco,
eminenza. Ci tenevo a informarla del fatto che, in qualità di esorcista
della diocesi di Roma, ho pensato di convocare un piccolo raduno di
esorcisti. Siamo in pochi nel mondo e in pochissimi in Italia. Ho
pensato che vederci ci avrebbe aiutato. E’ un mestiere difficile. Così
sono venuto qui soltanto per informarla di questa iniziativa”.
“Ma deve informare Ruini – il cardinale Camillo Ruini è, nel momento in
cui avviene questo colloquio, ancora il vescovo vicario per la diocesi
di Roma, il successore di Poletti, ndr –, non me. Io dirigo un ufficio
vaticano che sulla carta potrebbe avere competenza in materia ma
soltanto sulla carta. Chi deve essere informato è Ruini”.
“Eminenza, Ruini è già informato. Gli ho scritto personalmente. Mi sembrava buona cosa avvisare anche lei…”. “Sì, sì, per carità. Ha fatto bene. Ma tanto questa storia del diavolo…”.
“Come scusi?”. “Sto dicendo, lei fa l’esorcista, ma lo sappiamo entrambi che Satana non esiste, no?”.
“Come sarebbe a dire ‘sappiamo che non esiste’”.
“Padre Amorth. Per favore. Lei lo sa meglio di me che è tutta
superstizione. Non mi vorrà mica far credere che lei ci crede davvero?”.
“Eminenza, mi stupisce sentire queste parole da una personalità così importante come lei”. “La stupisce? Ma come? Non mi dica che lei davvero ci crede!”.
“Io credo che Satana esiste”. “Davvero? Io no. E spero che nessuno ci creda. Diffondere certe paure non è buona cosa”.
“Be’, eminenza, non deve dirlo a me. Anzi, se posso le suggerirei una cosa”. “Mi dica pure”.
“Lei dovrebbe leggere un libro che forse può aiutarla”. “Ah sì? Quale libro, padre Amorth?”.
“Lei dovrebbe leggere il Vangelo”. Un silenzio glaciale cala nella stanza. Il cardinale guarda Amorth serio senza rispondere.
Amorth lo incalza. “Eminenza,
è il Vangelo che parla del demonio. E’ il Vangelo che racconta di Gesù
che scaccia i diavoli. Non solo, è il Vangelo che dice che tra i poteri
che Gesù ha dato agli apostoli c’è quello di scacciare i demoni. Cosa
vuole fare, buttare a mare il Vangelo?”. “No, ma io…”.
“Eminenza,
voglio essere franco con lei. La chiesa commette un grave peccato a non
parlare più del demonio. Le conseguenze di questo atteggiamento sono
gravissime. Cristo è venuto e ha combattuto la sua battaglia. Contro
chi? Contro Satana. E l’ha vinto. Ma lui è ancora libero di tentare il
mondo. Oggi. Adesso. E lei cosa fa? Mi dice che sono solo superstizioni?
Anche il Vangelo allora è solo superstizione? Ma come può la chiesa
spiegare il male senza parlare del demonio?”. “Padre Amorth,
Gesù scaccia i demoni è vero. Ma è solo un modo di dire per mettere in
evidenza la potenza di Cristo! Il Vangelo è un’espressione continua di
parabole. Sono tutte parabole. Gesù ha sempre insegnato per parabole”.
“Ma
eminenza, quando Gesù vuole usare una parabola lo dice chiaramente. Il
Vangelo dice: ‘Gesù riferì loro questa parabola’. Mentre il Vangelo
distingue nettamente fatti storici realmente accaduti, le guarigioni,
gli insegnamenti, i rimproveri, gli esorcismi distinguendo questi ultimi
dalle guarigioni. Quando Gesù scaccia i demoni non si tratta di una
parabola, ma di una realtà. Non ha combattuto un fantasma, ma una
realtà, altrimenti si sarebbe trattato di una farsa. Tanti santi hanno
combattuto col demonio, tanti santi sono stati tentati dal demonio,
pensi ad esempio alle esperienze dei padri del deserto, tanti santi
hanno operato esorcismi. Allora sarebbero stati tutti falsi, tutti
nevrotici? Come si fa a non credere all’esistenza di Satana?”.
“Va bene, ma anche ammesso che fossero fatti reali, anche ammesso che
Gesù davvero ha scacciato i demoni, resta il fatto che Gesù, con la sua
risurrezione, ha vinto tutto, e quindi ha vinto anche il demonio”.
“Sì,
è vero, ha vinto tutto. Ma questa vittoria si deve applicare e deve
essere incarnata nella vita di ognuno di noi. Cristo ha vinto ma la sua
vittoria per noi deve essere riaffermata giorno dopo giorno. La nostra
condizione di uomini ce lo impone. L’azione del demonio non è stata
completamente annullata. Il demonio non è stato distrutto. Il Vangelo
dice che il demonio esiste e che ha tentato persino Cristo. Gesù ha dato
le armi, le ha date anche a noi, per vincerlo. Il demonio può ancora
tentarci, tutti possiamo essere tentati, come dimostra la preghiera
contro il maligno che Gesù stesso ci ha insegnato, nel Padre nostro.
Fino al Vaticano II al termine della messa si diceva la preghiera a san
Michele Arcangelo, il piccolo esorcismo composto da papa Leone XIII e si
leggeva il Prologo del Vangelo di san Giovanni proprio in chiave
liberatoria”. Sua eminenza non sa più che dire. Non parla e non reagisce. Amorth si alza, saluta e se ne va. E pensa: “Fino a qui siamo arrivati?”.
* * *
Non è
facile parlare di esorcismi, possessioni malefiche, insomma di Satana.
E’ un tema che anche la chiesa cattolica cerca sempre di prendere con le
pinze. Non tutti credono nell’esistenza di Satana all’interno della
chiesa, ma si tratta di una minoranza. La paura, legittima, è più che
altro paura del sensazionalismo, di un tema delicato trattato spesso con
caratteri troppo forti.
Poi,
certo, c’è il timore dell’ignoto, del male che diviene presenza,
spirito esistente. Anche Amorth, quando il cardinale Poletti, Cardinale nella lista massonica Pecorelli, gli ha
chiesto di diventare esorcista, ha avuto paura. Dice: “Mi trovo
nell’appartamento del cardinale Ugo Poletti, vescovo vicario di Roma.
Come tutti sanno il vescovo di Roma è il Papa. Ma il Pontefice, dal
sedicesimo secolo in poi, ne ha delegato il governo pastorale a un
vicario. E’ l’11 giugno 1986.
Poletti
usa ricevere i preti senza fissare un appuntamento. Anche io, quel
giorno, ho seguito la prassi. Mi sono presentato senza appuntamento. E
sono stato immediatamente ricevuto. Non ho qualcosa di particolare da
chiedere al mio vescovo, voglio soltanto scambiare con lui quattro
chiacchiere. Spesso è di questo che i preti hanno bisogno.
Poletti lo sa e non pretende mai che si debba avere una motivazione importante
per bussare alla sua porta. Mi chiede del mio lavoro all’interno della
Società San Paolo. Sono, infatti, un prete paolino, giurista,
appassionato di mariologia, giornalista professionista e direttore del
mensile Madre di Dio.
Non
so spiegare per quale motivo, ma a un certo punto la conversazione cade
su padre Candido Amantini, e cioè su colui che da trentasei anni è
l’esorcista ufficiale della diocesi di Roma.
‘Lei conosce padre Candido?’, mi chiede Poletti sorpreso. ‘Sì’, rispondo. ‘Mi
sono avvicinato al luogo dove fa esorcismi, il Santuario della Scala
Santa che si trova a pochi passi da qui, per curiosità. L’ho conosciuto e ogni tanto vado a trovarlo’.
P. Candido è davvero un Sacerdote secondo il Cuore di Dio" "Voi venite da Roma: cosa venite a fare da me? alla Scala Santa avete un Santo; andate da Lui!!!" (P.Pio diceva di P. Candido)
Poletti
è un cardinale capace di governare. E di decidere. Quando prende una
decisione la mette subito per iscritto, con tanto di firma leggibile e
timbro in calce al foglio. Rimango sorpreso quando, senza dare
spiegazioni, apre un cassetto della scrivania, tira fuori un foglio con
la carta intestata della diocesi e si mette a scrivere a mano. Scrive
per un minuto. Poche righe vergate con inchiostro nero. Quindi tira
fuori un timbro, un solo colpo secco in basso a destra.
Non
oso chiedere nulla. Un presentimento si affaccia alla mia mente ma
subito lo scaccio in attesa che sia lui a parlare. ‘Benissimo’, dice il
cardinale chiudendo il foglio in una busta che lascia aperta prima di
porgermela. ‘Questa busta è per lei. Complimenti. So che farà bene’. Per
qualche istante non so che dire. Mentre ricevo la busta mi viene in
mente quello che sempre mi diceva il mio padre spirituale ai tempi del
seminario.
‘Come
si fa a sapere se si sta facendo la volontà di Dio? Solo se si
obbedisce al proprio vescovo si è sicuri di essere sulla giusta strada’.
Decido di aprire la busta davanti al cardinale. Ne leggo il contenuto e
vi trovo esattamente quanto avevo immaginato. Poche parole piuttosto
eloquenti.
‘Roma,
11 giugno 1986 Io, il cardinale Ugo Poletti, arcivescovo vicario della
città di Roma, con la presente nomino esorcista della diocesi padre
Gabriele Amorth, religioso della Società San Paolo. Egli si affiancherà a
padre Candido Amantini fino a quando sarà necessario.
In fede, card. Ugo Poletti, arcivescovo vicario di Roma’.
‘Eminenza, io…’.
‘Caro padre Gabriele, non occorre che dica nulla. Così ho deciso e così
deve essere. La chiesa ha un disperato bisogno di esorcisti. Roma
soprattutto. Ci sono troppe persone che soffrono perché possedute e
nessuno è incaricato di liberarle. Padre Candido da tempo mi ha chiesto un aiuto. Io ho sempre tergiversato. Non
sapevo chi mandargli. Quando lei mi ha detto che lo conosceva ho capito
che non potevo indugiare oltre.
Lei farà bene. Non abbia paura. Padre Candido è un maestro speciale. Saprà come aiutarla’. Rimango senza parole. Il Vangelo lo conosco bene. So che
il potere di scacciare i demoni Cristo l’ha dato agli apostoli e ai
loro successori, i vescovi, i quali, a loro volta, possono delegarlo a
dei semplici preti. So che la chiesa non può stare senza esorcisti, tante sono le persone possedute nel mondo.
Ma, mi domando, sarò capace? E poi, perché io? Esco dall’ufficio del cardinale Poletti con il foglio di nomina in mano e tante domande e qualche paura nella mente.
Dopo
pochi passi capisco che c’è una sola cosa sensata da fare. E la faccio
subito. La basilica di San Giovanni in Laterano è la più antica e nobile
di Roma. Una delle sue cappelle laterali ha sempre presente il
Santissimo, il corpo di Cristo. Entro. M’inginocchio su una delle tante
panche di legno. E qui faccio la mia richiesta al cielo, o meglio alla
Madonna. ‘Madre di Dio, accetto questo incarico, ma tu proteggimi col tuo manto’.
E’
una supplica semplice. Un giorno, parecchio tempo dopo aver fatto
quella supplica, mi trovo a esorcizzare un posseduto. Attraverso la sua
voce è Satana che mi parla. Mi sputa addosso insulti, bestemmie, accuse e
minacce.
Ma a un certo punto mi dice: ‘Prete, vattene. Lasciami stare’. ‘Vattene tu’, gli rispondo. ‘Ti prego, prete, vattene. Contro di te non posso fare nulla’. ‘Dimmi, nel nome di Cristo, perché non puoi fare nulla?’. ‘Perché tu sei troppo protetto dalla tua Signora. La tua Signora col suo manto ti circonda e io non posso raggiungerti’”.
* * *
Beninteso, a volte Satana ha raggiunto Amorth, almeno a parole. Così fu in occasione
del suo primo esorcismo. Lo racconta lo stesso Amorth: “L’Antonianum è
un grande complesso situato a Roma in via Merulana, poco distante da
piazza San Giovanni in Laterano. Lì, in una stanza poco accessibile ai
più, faccio il mio primo grosso esorcismo.
E’
il 21 febbraio 1987. Un frate francescano di origine croata, padre
Massimiliano, ha chiesto aiuto a padre Candido per il caso di un
contadino dell’agro romano che, secondo il suo parere, ha bisogno di
essere esorcizzato. Padre Candido gli dice: ‘Non ho tempo. Ti mando
padre Amorth’.
Entro
nella stanza dell’Antonianum da solo. Sono arrivato con qualche minuto
d’anticipo. Non so cosa aspettarmi. Il primo a entrare nella stanza è
padre Massimiliano. Dietro di lui, un’esile figura. Un uomo di
venticinque anni, magro. Si notano le sue umili origini. Si vede che
tutti i giorni ha a che fare con un lavoro bellissimo ma anche molto
duro. Le mani sono ossute e grinzose. Mani che lavorano la terra.
Prima ancora che inizi a parlargli, entra una terza persona, inaspettata. ‘Lei chi è?
chiedo. ‘Sono il traduttore’, dice. ‘Il traduttore?’. Guardo padre
Massimiliano e chiedo spiegazioni. So che ammettere nella stanza dove si
svolge un esorcismo una persona non preparata può essere fatale. Satana
durante un esorcismo attacca i presenti se impreparati.
Padre
Massimiliano mi rassicura: ‘Non gliel’hanno detto? Quando va in trance
parla solo in inglese. Serve un traduttore. Altrimenti non sappiamo cosa
vuole dirci. E’ una persona preparata. Non commetterà ingenuità’.
Indosso
la stola, prendo in mano il breviario e il crocifisso. A portata di
mano tengo l’acqua benedetta. Inizio a recitare l’esorcismo in latino.
Il posseduto è una statua di sale. Non parla. Non reagisce. Rimane
immobile seduto sulla sedia di legno dove l’ho fatto accomodare. Recito
il salmo 53. È a questo punto che, di colpo, il contadino alza la testa e
mi fissa.
E
nello stesso istante esplode in un urlo rabbioso e spaventoso. Diventa
rosso e inizia a urlare invettive in inglese. Rimane seduto. Non si
avvicina a me. Sembra temermi. Ma insieme vuole spaventarmi.
‘Prete
finiscila! Zitto, zitto, zitto!’. E giù bestemmie, parolacce, minacce.
Accelero col rituale. Il posseduto continua a urlare: ‘Zitto, zitto,
stai zitto’. E sputa per terra e addosso me. E’ furioso. Sembra un leone
pronto al grande balzo. E’ evidente che la sua preda sono io. Capisco
che devo andare avanti. E arrivo fino al Praecipio tibi – Comando a te.
Ricordo
bene quanto mi aveva detto padre Candido le volte che mi aveva istruito
sui trucchi da usare: ‘Ricordati sempre che il Praecipio tibi è spesso
la preghiera risolutiva. Ricordati che è la preghiera più temuta dai
demoni.
Credo
davvero sia la più efficace. Quando il gioco si fa duro, quando il
demonio è furioso e sembra forte e inattaccabile, arriva in fretta lì.
Ne trarrai giovamento nella battaglia. Vedrai quanto è efficace quella
preghiera. Recitala a voce alta, con autorità. Buttala addosso al
posseduto. Ne vedrai gli effetti’.
Il
posseduto continua a urlare. Adesso il suo lamento è un ululato che
sembra venire dalle viscere della terra. Insisto: ‘Esorcizzo te,
immondissimo spirito…’. L’urlo diviene ululato. E diviene sempre più
forte. Sembra infinito. Gli occhi gli vanno all’indietro. La testa
penzola dietro lo schienale della sedia. L’urlo continua altissimo e
spaventoso.
Padre
Massimiliano cerca di tenerlo fermo mentre il traduttore arretra
spaventato di qualche passo. Gli faccio segno di indietreggiare
ulteriormente. Satana si sta scatenando. Continuo con le preghiere:
‘Perché stai lì e resisti, mentre sai che Cristo Signore ha distrutto i
tuoi disegni…’.
Il
demonio sembra non cedere. Ma il suo grido ora si attenua. Adesso mi
guarda. Un po’ di bava gli esce dalla bocca. Lo incalzo. So che devo
costringerlo a svelarsi, a dirmi il suo nome. Se mi dice il suo nome è
segno che è quasi sconfitto. Svelandosi, infatti, lo costringo a giocare
a carte scoperte. ‘E ora dimmi, spirito immondo, chi sei? Dimmi il tuo
nome!
Dimmi,
nel nome di Gesù Cristo, il tuo nome!’. E’ la prima volta che faccio un
grosso esorcismo e, dunque, è la prima volta che chiedo a un demonio di
rivelarmi il suo nome. La sua risposta mi raggela. ‘I’m Lucifer’, dice
con voce bassa e cadenzando lentamente tutte le sillabe ‘Io sono
Lucifero’”.
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Esorcismo Solenne:
Con il Permesso di
Don Amorth, Viene Pubblicato Questo Esorcismo a Scopo Informativo per Tutti Coloro che
Vogliono Approfondire gli Aspetti delle Attività degli Esorcisti e per i Sacerdoti l'Uso
dello Stesso Previa Autorizzazione del Proprio Vescovo della Diocesi di Appartenenza.
Introduzione:
L'esorcismo è un
atto pubblico e solenne, in cui la Chiesa, mediante l'autorità datale da Cristo, espelle
uno spirito maligno da una persona, un animale o una cosa. L'esorcismo riconferma la
signoria di Cristo sul mondo umano e su quello spirituale, demolisce nella storia l'impero
di Satana, libera l'uomo dalla schiavitù del male; è apologia della Chiesa, in quanto lo
stesso diavolo è costretto a riconoscerne l'autorità risanante; i primi padri
apologisti, difatti, prendevano proprio l'esorcismo operato dai Cristiani come esempio di
valenza salvifica della loro fede, di contro ai vani rituali liberatori dei maghi
pagani.
Se provassi a
immaginare piuttosto in dettaglio una scena che non sia in contrasto con il poco che
sappiamo della conversione nel II e III secolo, sceglierei la stanza di qualche malato;
dentro, una serva che parla alla padrona, o una moglie all'altra, forse dicendo:
"Certo, possono giovare, se tu credi. E io so, ho visto, ho udito, mi hanno riferito
che hanno libri, hanno una specie di funzionario, una persona speciale. E' vero. Comunque,
a parte ciò, se non credi sarai condannato quando verrà un certo momento, così dicono
le profezie; se credi, invece, possono giovare anche in caso di malattia grave.[...]"
Così manda a chiamare un prete, o un esorcista; il malato è guarito; da quel momento, la
famiglia viene considerata cristiana; viene battezzata, e attraverso l'istruzione giunge
ad accettare le prime conseguenze: che tutti gli altri culti sono falsi e cattivi, così
come tutti gli altri dèi. (MacMullen, La diffusione del Cristianesimo nell'Impero
romano).
Passando dal II al
XXI secolo, l'azione degli esorcisti invece di diminuire si è accresciuta! Padre Gabriele Amorth, esorcista italiano di fama mondiale, esorcizza non solo
cristiani, ma anche buddhisti, islamici, atei e membri di altri culti. Secondo la CEI i
fenomeni di possessione e ossessione diabolica sono in aumento a causa del diffondersi
delle pratiche di occultismo, delle sette, e del fenomeno dell'apostasia dalla
Chiesa.
Le Attività di
Satana:
Il demonio infesta
l'uomo per puro odio; è in se stesso odio rivolto al Cielo e alla Terra, e nella sua
furia distruttiva fa quanto Dio gli concede per l'avanzamento del bene. Io dividerei
l'opera infestatrice del demonio nelle seguenti gradazioni, in ordine crescente:
Tentazione
E' la suggestione
operata dal maligno sulla memoria e l'immaginazione umane, al fine di far preferire
all'uomo il male piuttosto che il bene, o un male maggiore di contro a uno minore, o un
bene minore di contro a uno maggiore. La tentazione è l'attività ordinaria del demonio,
nel senso che colpisce tutti gli uomini in ogni momento (il diavolo non dorme!) e mira
all'allontanamento dell'uomo da Dio mediante il peccato, che lo porti alla dannazione
eterna.
Oppressione
Con l'oppressione
entriamo nell'area delle attività straordinarie del demonio, cioè quelle azioni
sporadiche (ci teniamo a sottolinearlo) che Dio talvolta permette a Satana per vagliare
l'uomo, per rafforzarlo nella fede, per glorificare la Sua Chiesa, o per motivi a noi
sconosciuti. L'oppressione colpisce i sensi della persona, mediante allucinazioni orrende,
fetori, gelo improvviso, e l'ambiente circostante: rumori, scricchiolii, levitazione di
oggetti, ecc.
Vessazione
Fenomeno grazie al
Cielo rarissimo, di portata spirituale comunque minore a quanto seguirà. la vessazione è
la vera e propria aggressione fisica da parte dei demoni. Molti Santi ne sono oggetto
(pensiamo a Padre Pio!): il diavolo, incapace di tentare efficacemente l'uomo di Dio, lo
solleva da terra, lo sfregia, lo malmena, lo sbatte contro le pareti, finchè Dio non
interrompe la sua opera distruente.
Ossessione
Qui l'azione
di Satana si fa più vicina all'unità psicosomatica umana: il demonio introduce nella
mente colpita pensieri di disperazione e odio, muove (dall'esterno!) la vittima ad azioni
involontarie e autodistruttive, sacrileghe e innaturali, la tormenta con visioni
spaventose e fenomeni preternaturali raccapriccianti. E' tuttavia un'azione intermittente,
cioè la persona ha momenti di tregua.
Possessione di
primo grado
Talvolta,
misteriosamente, il demonio può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il
controllo del suo corpo e della sua intenzionalità. Il fenomeno dura finchè non è
annullato dall'esorcismo, o per periodi stabiliti a priori. In questo grado di possessione
il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue
reazioni al sacro, gli istilla sentimenti di disperazione e depressione.
Possessione di
secondo grado
Questa possessione
è più evidente: si manifestano cambi di voce, fenomeni preternaturali quali la
glossolalia, la levitazione, la pirocinesi (potere di incendiare gli oggetti a distanza),
l'acqua santa produce piaghe nel corpo del posseduto, che di per sè manifesta chiaramente
di avere un'altra personalità. In genere per possessione diabolica si intende questa
situazione intermedia.
Possessione di
terzo grado
A questo grado, lo
spirito maligno (o più spiriti) hanno preso un dominio tale della persona, da alterare
orribilmente persino i suoi tratti somatici (che divengono veramente raccapriccianti!), il
suo odore, la temperatura. Questo è il caso più arduo, e occorrono di solito numerosi
esorcismi per la liberazione definitiva. In effetti, la differenza tra le ultime tre
gradazioni è solo una sottigliezza, perchè molte volte la persona passa da una fase
all'altra con mutamenti quasi impercettibili.
Chi Sono gli
Esorcisti:
Gli esorcisti sono
sacerdoti delegati dal vescovo a compiere tale ministero entro una diocesi. In antichità
ogni cristiano esorcizzava, ma progressivamente la Chiesa ha istituito un collegio
ecclesiastico "specialistico", ordinato alla guarigione taumaturgica e alla
liberazione dagli spiriti immondi. Solo l'esorcista designato dal vescovo è abilitato ad
esorcizzare; i fedeli ed il clero rimanente, sebbene impossibilitati in ciò, possono
(anzi, devono!) comunque formulare preghiere di liberazione; la più celebre, che si
raccomanda di pronunciare a tutti i credenti quando sono vessati da tentazioni e
suggestioni diaboliche, è: "In
nomine Iesu, praecipio tibi, immunde spiritus, ut recedas ab hac creatura Dei." Ad ogni cristiano, in virtù della consacrazione
battesimale, è data una dignità regale e sacerdotale che gli permette di sconfiggere i
demoni! L'esorcista deve essere un sacerdote che "si distingua per pietà, scienza,
prudenza e integrità di vita" (canone 1172 del Diritto Canonico): caratteristiche
che, a ben pensarci, dovrebbero essere proprie di ogni prete. Mons. Corrado Balducci (noto
demonologo, autore de Il diavolo) aggiunge che un esorcista dovrebbe avere anche una
discreta cultura psichiatrica/psicologica, così da poter discernere la malattia mentale
dall'effettiva infestazione diabolica. Oggi la gerarchia ecclesiastica sta meditando se
affidare il ministero esorcistico anche a dei laici con le opportune qualifiche morali e
culturali, per una partecipazione più viva del laicato alla missione della Chiesa.
Norme da
Osservare per il Sacerdote che si Appresta a Compiere l'Esorcismo:
Il sacerdote che
si appresta a esorcizzare persone tormentate dal demonio deve essere munito di speciale ed
espressa autorizzazione dell'Ordinario e deve essere fornito di pietà, prudenza,
integrità di vita; confidando non nel suo potere, ma in quello divino; sia distaccato da
ogni cupidigia dei beni umani, per poter compiere il suo compito religioso mosso da
costante carità e umiltà. Deve inoltre essere di età matura e degno di rispetto non
solo per l'incarico, ma per la serietà dei costumi.
Perciò per poter
adempiere rettamente al suo ufficio, si sforzi di conoscere molti altri documenti utili al
suo compito, scritti da provati autori e che qui, per brevità, non indichiamo, e si valga
dell'esperienza; inoltre deve osservare diligentemente queste poche norme, particolarmente
necessarie.
Prima di tutto non
creda facilmente che qualcuno sia posseduto dal demonio; a tale scopo sia bene a
conoscenza di quei sintomi da cui si distingue un posseduto da coloro che sono affetti da
una qualche malattia, soprattutto psichica. Possono essere segni della presenza del
demonio: parlare correttamente lingue sconosciute o capire chi le parla; conoscere fatti
distanti o nascosti; dimostrare di avere delle forze superiori all'età e alla naturale
condizione; e altri fenomeni di questo genere che più sono numerosi e più sono
indicativi.
Per acquistare una
maggiore conoscenza dello stato della persona, dopo uno o due esorcismi, egli interroghi
il posseduto su quanto ha percepito nella mente o nel corpo; per conoscere anche a quali
parole i demoni si siano maggiormente turbati, per insistervi e ripeterle con più
frequenza in seguito. (E' risaputo che i demoni sono tormentati in modo particolare
dall'invocazione dell'Incarnazione, Passione e Morte in Croce del Signore, per i seguenti
motivi: 1) esse hanno liberato l'uomo dalla schiavitù satanica; 2) ricordano ai diavoli
l'infinita umiltà di Dio, di contro alla loro irredimibile superbia; a detta di don
Amorth, inoltre, gli spiriti immondi sarebbero molto afflitti dall'invocazione della Beata
Sempre Vergine Maria, perchè: 1) fu costituita da Dio quale futura avversaria del
Serpente, a cui avrebbe schiacciato la testa (Gn 3, 15); 2) Ha dato carne al Redentore del
mondo; 3) Essendo stata preservata dal peccato e assunta in Cielo, è il modello e
"l'anticipo" di tutti i credenti, e dunque pieno fallimento di Satana; n.d.r.)
Si renda conto di
quali artifici e inganni usino i demoni per fuorviare l'esorcista: infatti sono soliti
rispondere con menzogne; si manifestano difficilmente affinchè l'esorcista, ormai stanco,
ci rinunci; oppure il colpito si finge malato e non posseduto dal demonio.
Talvolta i demoni,
dopo essersi manifestati, si nascondono e lasciano il corpo libero da ogni molestia, così
che il colpito crede di essere totalmente liberato. Ma l'esorcista non cessi finchè non
vede i segni della liberazione.
Talvolta poi i
demoni pongono in atto tutti gli impedimenti che possono perchè il malato non si
sottoponga agli esorcismi, o si sforzano di convincere che si tratta di una malattia
naturale; qualche volta, durante l'esorcismo, fanno sì che il malato dorma e gli mostrano
una qualche visione, nascondendo se stessi, perchè sembri che il malato sia
liberato.
Alcuni dichiarano
di aver ricevuto un maleficio, dichiarando anche da chi è stato fatto e in che modo vada
distrutto. Ma si stia attenti che per questo non ci si rivolga a maghi, o a indovini o ad
altri, anzichè ricorrere ai ministri della Chiesa; che non si ricorra a nessuna forma di
superstizione o ad altri mezzi illeciti.
Altre volte il
demonio permette che l'infermo riposi e riceva la Santissima Eucaristia, perchè sembri
che se ne sia andato. Inoltre sono innumerevoli gli artifici e le frodi del demonio per
ingannare l'uomo; per non lasciarsi imbrogliare da questi modi l'esorcista deve essere
molto prudente.
Perciò
l'esorcista, memore di quanto ha detto il Signore, che certo genere di demoni non si
scaccia se non con la preghiera e il digiuno (Matteo 17,21), si sforzi di fare uso di
questi due potentissimi rimedi per impetrare l'aiuto divino ed espellere i demoni, secondo
l'esempio dei Santi Padri, in quanto gli è possibile, o personalmente o incaricandone
altri.
I posseduti
vengano esorcizzati in chiesa, se si può fare comodamente, o in un altro locale religioso
e conveniente, lontano dalle folle. Ma se il posseduto è ammalato, o per altro giusto
motivo, si può compiere l'esorcismo anche in casa.
Venga avvisato il
posseduto, se è in grado fisicamente e mentalmente di farlo, di pregare a suo vantaggio,
di digiunare, di ricevere spesso la confessione e la comunione a suo sostegno, secondo il
consiglio del sacerdote. E mentre viene esorcizzato, che stia raccolto, che si rivolga a
Dio con ferma fede per chiedergli la salute con tutta umiltà. E mentre viene maggiormente
tormentato, sopporti con pazienza, senza mai dubitare dell'aiuto di Dio.
Abbia il
Crocifisso nelle mani o in vista. Anche le reliquie dei Santi, quando si possono avere;
tenute con sicurezza e avvolte convenientemente, possono essere poste con riverenza sul
petto o sul capo del posseduto. Ma si stia attenti che gli oggetti sacri non vengano
trattati in modo indegno o possano subire danno dal demonio. Non si ponga la santissima
Eucaristia sul capo del posseduto o su altra parte del suo corpo, per il pericolo di
irriverenza.
L'esorcista non si
perda in molte parole, né in domande superflue o di curiosità, soprattutto riguardo a
fatti futuri o nascosti, che non si addicono al suo ufficio [e che lo assimilirebbero ad
un indovino o a un negromante; n.d.r]. Ma imponga allo spirito immondo di tacere e di
rispondere solo alle sue domande; e neppure gli creda se il demonio finge di essere
l'anima di un qualche Santo, o di un defunto, o di un Angelo buono.
Le domande
necessarie da farsi sono, ad esempio, quelle sul numero e sui nomi degli spiriti presenti,
sul tempo in cui sono entrati, sulla causa della possessione, e altre simili. Quanto alle
altre futilità del demonio, il riso, le inezie, l'esorcista le tronchi o le disprezzi; e
ammonisca i presenti, che debbono essere pochi, di non farne caso e di non rivolgere
domande al posseduto; ma piuttosto di pregare Dio per lui, con umiltà ed
insistenza.
Gli esorcismi
vanno detti o letti comandando con autorità, con grande fede, umiltà e fervore; e quando
ci si accorge che lo spirito è più tormentato, allora si insista e lo si incalzi con
più forza. Qualora ci si accorga che il posseduto soffre in qualche parte del corpo, o è
colpito, o compare in qualche parte un bubbone, vi si faccia il segno della croce e si
asperga con acqua benedetta, che si deve sempre avere pronta.
L'esorcista
osservi anche a quali parole i demoni tremano di più [vedi nota al punto 4; n.d.r.], e le
ripeta più volte; e quando giunge al comando, lo ripeta spesso, aumentando sempre la
punizione. Se poi nota un progresso, conitnui per due, tre, quattro ore, e più che può,
fino a conseguire il successo.
Si guardi inoltre
l'esorcista dal somministrare o consigliare una qualsiasi medicina, ma lasci ai medici
questo compito.
Esorcizzando una
donna, sia sempre presente qualche persona fidata, che tenga stretta la posseduta mentre
viene agitata dal demonio; se è possibile, queste persone siano della famiglia della
posseduta. Inoltre l'esorcista, geloso della delicatezza, si guardi bene dal dire o fare
qualsiasi cosa che possa essere per lui o per gli altri occasione di cattivi
pensieri.
Durante
l'esorcismo, usi di preferenza le parole della S. Scrittura, anzichè quelle proprie o di
altri. E imponga al demonio di dire se è entrato in quel corpo in seguito a magia, o a
segni malefici, o a cose maleficiate che il posseduto ha mangiato; in questo caso le
vomiti; se invece ci si è serviti di cose esterne alla persona, dica dove sono e, dopo
averle trovate, si brucino. Si avverta il posseduto di rivelare all'esorcista le
tentazioni a cui viene soggetto.
Se poi il
posseduto venisse liberato, lo si ammonisca con cura di guardarsi dal peccato per non
offrire al demonio l'occasione di ritornare; in questo caso la sua condizione potrebbe
diventare peggiore di quella di prima della liberazione. (can. 1172 segg. del Diritto
Canonico Rito per Esorcizzare i Posseduti dal Demonio.
(Tratto dal Rituale
Romano; pubblicato su: "Esorcisti e Psichiatri"pag.214, di Don Gabriele Amorth).
Antifona
Non ricordarti,
Signore, delle colpe nostre o dei nostri genitori e non punirci per i nostri peccati.
Padre nostro... - E non indurci in tentazione, - Ma liberaci dal Male.
Salmo 53
Dio, per il tuo
nome salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. Dio, ascolta la mia preghiera, porgi
l'orecchio alle parole della mia bocca, poichè sono insorti contro di me gli arroganti e
i prepotenti insidiano la mia vita, davanti a sé non pongono Dio. Ecco, Dio è il mio
aiuto, il Signore mi sostiene. Fa' ricadere il male sui miei nemici, nella tua fedeltà
disperdili. Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, Signore, loderò il tuo nome perchè
è buono; da ogni angoscia mi hai liberato e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.
Gloria al Padre...
- Salva il tuo
servo (la tua serva), - Dio mio, poichè spera in te. - Sii per lui (lei), Signore, torre
di fortezza. - Di fronte al nemico. - Niente possa il nemico contro di lui (lei). - E il
figlio dell'iniquità non gli (le) possa nuocere. - Manda, Signore, il tuo aiuto dal luogo
santo. - E da Sion mandagli (le) la difesa. - Signore esaudisci la mia preghiera. - E il
mio grido giunga a te. - Il Signore sia con voi. - E con il tuo spirito.
Preghiamo
O Dio, di cui è
proprio avere sempre misericordia e perdono: accogli la nostra preghiera; affinchè questo
tuo servo (questa tua serva), avvinto dalla catena dei peccati, sia perdonato con clemenza
dal tuo amore misericordioso. Signore santo, Padre onnipotente, Dio eterno, Padre del
nostro Signore Gesù Cristo, che hai condannato quel tiranno apostata al fuoco della
Geenna, e che hai inviato in questo mondo il tuo Figlio Unigenito per sconfiggere
quell'essere ruggente: accorri presto, accelera la tua venuta per strappargli l'uomo che
hai creato a tua immagine somiglianza, sottraendolo alla rovina e al demonio meridiano.
Incuti, Signore, il terrore di te in quella bestia che fa sterminio nella tua vigna. Dà
ai tuoi servi la fiducia di poter combattere in maniera fortissima contro il pessimo
drago, affinchè esso non disprezzi coloro che sperano in te e non possa dire ciò che
già disse il faraone a Mosè: "Non conosco Dio e non lascio Israele libero di
andarsene". Lo costringa la tua mano potente a uscire dal tuo servo (dalla tua serva)
+ , affinchè non presuma di poter tenere prigioniero (prigioniera) chi tu ti sei degnato
di creare a tua immagine e hai redento per mezzo del tuo Figlio. Egli insieme a te, in
unione con lo Spirito Santo Dio, vive e regna per tutti i secoli dei secoli. - Amen.
Esorcismo
Comando a te,
chiunque tu sia, spirito immondo, e a tutti i tuoi compari presenti in questo servo
(questa serva) di Dio: affinché per i misteri dell'incarnazione, passione, morte,
resurrezione e ascensione del Signore nostro Gesù Cristo; per la missione dello Spirito
Santo; per la concezione immacolata della Beata Vergine Maria e per la sua divina
maternità; per il ritorno dello stesso nostro Signore per il giudizio: dimmi il tuo nome,
il giorno e l'ora della tua uscita, con un qualche segno; e ti impongo di obbedire in
tutto a me, ministro di Dio benchè indegno, e di non causare in nessun modo danno a
questa creatura di Dio, o ai presenti, o a ciò che loro appartiene.
Dal Vangelo
secondo Giovanni
In principio era
il Verbo, il Verbo era presso Dio e Dio era il Verbo. Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò
che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era
Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perchè tutti
credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla
luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e
il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua
gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato il potere di
diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da
volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece
carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di
unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Dal Vangelo
secondo Marco
In quel tempo
Gesù disse ai suoi discepoli: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad
ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà
condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti, e se
berranno qualche veleno non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi
guariranno".
Dal Vangelo
secondo Luca
In quel tempo i
settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demoni si
sottomettono a noi nel tuo nome". Egli disse: "Io vedevo Satana cadere dal cielo
come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli
scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi
però perchè i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi
sono scritti nel cielo".
Dal Vangelo
secondo Luca
In quel tempo
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a
parlare e le folle restarono meravigliate. Ma alcuni dissero: "E' in nome di
Beelzebu, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni". Altri poi, per metterlo alla
prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse:
"Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se
anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che
io scaccio i demoni in nome di Beelzebu. Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebu, i
vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri
giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è giunto dunque a voi il regno
di Dio. Quando un uomo forte, ben armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni
stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via
l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino".
- Signore,
esaudisci la mia preghiera. - E il mio grido giunga a te. - Il Signore sia con voi. - E
con il tuo spirito.
Preghiamo
Signore
onnipotente, Verbo di Dio Padre, Cristo Gesù, Dio e Signore di ogni creatura: tu che hai
dato ai santi Apostoli il potere di calpestare serpenti e scorpioni; tu che tra gli altri
tuoi comandi ti sei degnato di dire: "Scacciate i demoni", per cui Satana è
precipitato dal cielo come folgore, vinto dalla tua forza; con timore e tremore invoco
supplichevole il tuo santo nome affinché, dopo avermi concesso il perdono di tutti i miei
peccati, ti degni di concedere a me, tuo indegnissimo servo, una fede ferma e il potere di
aggredire, con sicurezza e fedeltà al tuo comando, questo crudele demonio, sentendomi
munito della forza del tuo braccio. Lo chiedo in tuo nome, Gesù Cristo, nostro Signore
Dio, che verrai a giudicare i vivi e i morti e i tempi per mezzo del fuoco. - Amen
Dopo essersi
fatto un segno di croce su di sè e sull'indemoniato, l'esorcista gli pone sul collo
l'estremità della stola e prosegue tenendogli la mano destra sul capo.
- Ecco la Croce
del Signore, fuggite schiere nemiche. - Vince il leone della tribù di Giuda, della radice
di Davide. - Signore, ascolta la mia preghiera. - E il mio grido giunga a te. - Il Signore
sia con voi. - E con il tuo spirito.
Preghiamo
Dio e Padre del
Signore nostro Gesù Cristo invoco il tuo santo nome e imploro supplichevole la tua
misericordia affinché tu ti degni di aiutarmi contro questo demonio e contro ogni spirito
immondo che tormenta questa tua creatura. Per lo stesso nostro Signore Gesù Cristo... -
Amen.
Esorcismo
Esorcizzo te,
immondissimo spirito, ogni irruzione del nemico, ogni fantasma, ogni legione diabolica,
nel nome del nostro Signore Gesù + Cristo, di sradicarti e fuggire da questa creatura di
Dio. + Egli stesso te lo comanda, lui che ti ha comandato di precipitare dalle altezze
celesti ai luoghi più bassi della terra. Te lo comanda lui, che ha dato ordini al mare,
ai venti e alle tempeste. Ascolta bene e trema, o Satana, nemico della fede, avversario
degli uomini, causa della morte, ladro della vita, avversario della giustizia, radice dei
mali, fomite dei vizi, seduttore degli uomini, ingannatore dei popoli, incitatore
dell'invidia, origine dell'avarizia, causa della discordia, suscitatore delle sofferenze.
Perchè stai lì e resisti, mentre sai che Cristo Signore ha distrutto i tuoi disegni?
Temi colui che è stato immolato nella figura di Isacco, è stato venduto nella persona di
Giuseppe, è stato ucciso nella figura dell'agnello, è stato crocifisso come uomo e poi
ha trionfato sull'inferno. Vattene nel nome del Pa+dre, del Fi+glio e dello Spirito +
Santo. (Per l'intercessione della Beata Vergine Maria, Madre di Dio), cedi il posto allo
Spirito Santo, in virtù di questo segno della santa + Croce del nome del nostro Signore
Gesù Cristo che con il Padre e lo stesso Spirito Santo vive e regna, Dio per tutti i
secoli dei secoli. - Amen.
- Signore,
esaudisci la mia preghiera. - E il mio grido giunga a te. - Il Signore sia con voi. - E
con il tuo spirito.
Preghiamo
O Dio, creatore e
difensore dell'umanità; tu che hai formato l'uomo a tua immagine, volgiti a questo tuo
servo (serva) che è stato afferrato (a) dall'astuzia dello spirito immondo; che l'antico
avversario, vecchio nemico dell'umanità, circuisce con orride paure, infigge di timore la
mente umana, la turba col terrore e l'angoscia rendendola trepidante di paura. Stronca,
Signore, la forza del demonio, allontana le sue fallaci insidie; fugga lontano l'empio
tentatore. Il tuo servo (a) sia munito (a) con il segno + del tuo nome e senta sicurezza
nell'anima e nel corpo. Custodisci quanto c'è nel suo + petto, proteggi + le sue viscere,
rafforza + il suo cuore; fuggano dalla sua anima i timori del potere nemico. Concedi la
grazia, Signore, per la forza di questa invocazione del tuo nome santissimo, che colui che
fino ad ora terrorizzava, fugga lui terrorizzato e scappi vinto, affinché questo tuo
servo (a) possa renderti il dovuto servizio, rafforzato (a) nel cuore e nella mente. -
Amen.
Esorcismo
Impongo a te,
serpente antico, nel nome del giudice dei vivi e dei morti, del tuo Creatore, del Creatore
del mondo, di colui che ha il potere di precipitarti nella Geenna, affinchè te ne vada
via subito, con paura e insieme al tuo esercito furioso, da questo servo (a) di Dio che ha
fatto ricorso alla Chiesa. Ti impongo + di nuovo, non in forza della mia debolezza, ma per
la forza dello Spirito Santo, di uscire da questo servo (a) di Dio, che Dio onnipotente ha
creato a sua immagine. Cedi dunque, cedi non a me, ma al ministro di Cristo. Te lo impone
il potere di colui che ti ha soggiogato con la sua Croce. Trema di fronte alla forza di
colui che, vinte le sofferenze infernali, ha ricondotto le anime alla luce. Entri in te il
terrore per il corpo + dell'uomo, la paura per l'immagine + di Dio. Non puoi resistere né
indugiare ad andartene da questa persona, dopo che Cristo si è compiaciuto di abitare in
un corpo umano. E affinché tu non mi stimi degno di disprezzo, dal momento che mi conosci
grande peccatore, te lo comandi Dio + . Te lo comandi la maestà di Cristo + . Te lo
comandi Dio Padre + . Te lo comandi Dio Figlio + . Te lo comandi Dio Spirito Santo + . Te
lo comandi il mistero della Croce +. Te lo comandi la Vergine Maria, Madre di Dio + , che
fin dal primo istante della sua Immacolata Concezione, con la sua umiltà, ha schiacciato
il tuo capo superbissimo. Te lo comandi la fede dei santi apostoli Pietro e Paolo + e di
tutti i Santi + . Te lo comandi il sangue dei Martiri + . Te lo comandi la purezza di
cuore dei Confessori + . Te lo comandi la pia intercessione di tutti i Santi e le Sante +
. Te lo comandi la forza dei misteri della fede cristiana + . Esci dunque, ribelle. Esci,
seduttore, pieno di ogni frode e falsità, nemico della virtù, persecutore degli
innocenti. Vattene, funestissimo; vattene, empiissimo. Lascia il posto a Cristo, in cui
non c'è niente delle tue opere: lui ti ha spogliato, ha distrutto il tuo regno, ti ha
incatenato e vinto, e ha distrutto i tuoi imbrogli; ti ha buttato nelle tenebre fitte,
dove a te e ai tuoi seguaci è riservata la fine. Perchè resisti spavaldo? Perchè osi
rifiutarti? Sei reo contro Dio onnipotente, di cui hai trasgredito gli ordini. Sei
colpevole verso suo Figlio, il nostro Signore Gesù Cristo, che hai osato tentare e hai
presunto di crocifiggere. Sei colpevole verso l'umanità a cui hai propinato il veleno
mortale convincendola al male. Ti impongo perciò, dragone pessimo, nel nome dell'Agnello
+ immacolato, che ha camminato sopra i serpenti, che ha sconfitto il leone e il drago, di
uscire da quest'uomo (questa donna)+ , di andartene dalla Chiesa di Dio + . Trema e fuggi,
poichè abbiamo invocato il nome di quel Signore che gli inferi temono con terrore; colui
a cui sono soggette le Virtù dei cieli, le Potestà, le Dominazioni; colui che i
Cherubini e i Serafini lodano incessantemente dicendo: "Santo, Santo, Santo il
Signore Dio degli eserciti". Te lo impone il Verbo + fatto carne. Te lo impone colui
che è nato dalla Vergine [Maria]. Te lo comanda Gesù + Nazareno che, mentre lottavi con
i suoi discepoli, ti comandò di uscire da quell'uomo, quando già eri vinto e prostrato.
Alla cui presenza, mentre ti obbligava a uscire da quell'uomo, non hai esitato a chiedere
di entrare in un branco di porci. Perciò vattene via da quest'uomo (questa donna) + ,
obbligato nel nome di colui che l'ha creato (a). Ti è duro resistere + . Ti è duro
ricalcitrare contro il pungiglione + . Perchè quanto più ritardi ad andartene, tanto
più aumenta il tuo supplizio eterno, perchè non disprezzi degli uomini, ma colui che
domina vivi e morti; colui che verrà a giudicare i vivi e i morti e i tempi, per mezzo
del fuoco. - Amen.
- Signore,
esaudisci la mia preghiera. - E il mio grido giunga a te. - Il Signore sia con voi. - E
con il tuo spirito.
Preghiamo
Dio del cielo, Dio
della terra, Dio degli Angeli, Dio degli Arcangeli, Dio dei Patriarchi, Dio dei Profeti,
Dio degli Apostoli, Dio dei Martiri, (Dio dei Confessori), Dio delle Vergini; Dio che hai
il potere di donare la vita dopo la morte, il riposo dopo la fatica; poichè non esiste
altro Dio se non tu, né può esistere qualcosa di vero se non tu, Creatore del cielo e
della terra, che sei vero Re, il cui regno non conosce fine: umilmente supplico la maestà
della tua gloria affinché tu ti degni di liberare questo tuo servo (a) dagli spiriti
immondi. Per Cristo nostro Signore. - Amen.
Esorcismo
Comando a te, a
ogni spirito immondissimo, a ogni fantasma, a ogni assalto di Satana, nel nome di Gesù
Cristo + Nazareno, che dopo il battesimo di Giovanni fu condotto nel deserto e ti ha
sconfitto a casa tua, di desistere dal tormentare l'uomo che Dio ha creato dalla terra ad
onore della sua gloria; e trema osservando nell'uomo compassionevole non la fragilità
umana, ma l'immagine di Dio onnipotente. Perciò cedi a Dio + , che ti ha sommerso
nell'abisso, te e la tua malizia, nella figura del Faraone e del suo esercito, per mezzo
del suo servo Mosè. Cedi a Dio + , che ti ha messo in fuga espellendoti con cantici
spirituali nella persona del re Saul, per mezzo del suo servo fedelissimo Davide. Cedi il
posto a Dio + , che ti ha dannato nella figura del traditore, Giuda Iscariota. Infatti ti
percuote con colpi divini + colui al cui cospetto tu con le tue legioni hai detto tremando
e supplicando: "Che cosa c'è tra noi e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Sei
venuto a scacciarmi prima del tempo?". Ti brucia con fuoco perenne colui che alla
fine dei tempi dirà ai malvagi: "Via da me, maledetti; andate nel fuoco eterno che
è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli". Infatti per te, o empio, e
per i tuoi angeli saranno pronti dei vermi che mai morranno. Per te e i tuoi angeli è
preparato un bracere inestinguibile. Perchè tu sei il principe dell'omicidio maledetto;
tui sei l'autore dell'incesto; tu sei il capo dei sacrìleghi; tu sei il maestro delle
azioni peggiori; tu sei il dottore degli eretici; tu sei l'inventore di ogni oscenità.
Esci + perciò, empio; esci + , scellerato; esci + con tutta la tua frode. Poichè Dio
vuole che l'uomo sia il suo tempio. Perchè allora ti ostini a rimanere qui? Dà gloria a
Dio + Padre onnipotente, al cui cospetto ogni ginocchio si piega. Lascia il posto al
Signore nostro Gesù + Cristo, che per la salvezza dell'uomo ha sparso il suo sangue
sacratissimo. Lascia entrare lo Spirito + Santo, che per mezzo del suo beato apostolo
Pietro ti ha abbattuto chiaramente nella persona di Simon mago; che ha condannato la tua
menzogna nei coniugi Anania e Saffira; che ti ha ucciso nella persona del re Erode, che si
era rifiutato di dare onore a Dio. Lui ti ha buttato in perdizione per mezzo del suo
apostolo Paolo, rendendo cieco il mago Elima; per mezzo dello stesso apostolo to ha
imposto di uscire dalla Pitonessa, comandandoti con la sua parola. Perciò, per
intercessione della beata Vergine Maria, Madre di Dio, vattene via ora + , vattene + ,
ingannatore. La tua sede è il deserto; la tua abitazione è il serpente; umiliati e
prostrati. Non hai più tempo di aspettare. Ecco infatti che si avvicina presto il Signore
dominatore: davanti a lui arde il fuoco, lo precede e brucia tutto intorno i suoi nemici.
Mentre puoi ingannare l'uomo, non puoi irriderti di Dio. Ti caccia via lui, ai cui occhi
niente è nascosto. Ti espelle lui, alla cui forza tutte le cose sono soggette. Ti esclude
lui, che ha preparato per te e per i tuoi angeli il fuoco eterno. Dalla sua bocca esce una
spada tagliente (da ambo i lati): lui che verrà a giudicare i vivi e i morti e i tempi,
per mezzo del fuoco. Amen.
Dal Libro di
Don Gabriele Amorth: "Esorcisti e Psichiatri", Edizioni Dehoniane Roma.
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CAUSE PRINCIPALI DI OSTACOLO ALLA LIBERAZIONE DAGLI INFLUSSI SATANICI
“Mi è capitato il caso di una ragazza di 14 anni, colpita da pochi giorni, che sembrava furiosa: calciava, mordeva, graffiava. È bastato un solo quarto d’ora di esorcismo per liberarla completamente. (…) Ma i casi così sono rarissimi, oppure si verificano se l’intervento malefico è molto leggero” (Gabriele Amorth, Un esorcista racconta, Ed. Dehoniane, Bologna 2007, pag. 51 e 52).
Partiamo col dire che tutto dipende dal permesso di Dio: farsi prendere dalla fretta per ottenere la liberazione, continuando a vivere nelle abitudini peccaminose di sempre, non porta a nessun risultato.
L’esperienza degli esorcisti ci porta a credere che da quanto più tempo il Male è radicato nella vita di una persona, tanto più ci vorrà per estirparlo.
Può succedere che il processo di liberazione richieda tempi assai lunghi (a volte anche anni): ciò potrebbe capitare perché Dio, ad esempio, vuole portare il “demonopatico” ad amarlo di un amore vero e sincero, confermandolo in una condotta di vita autenticamente cristiana. A questo proposito è innegabile che le vittime di mali malefici, sotto la guida del sacerdote esorcista, si ritrovino a compiere - per se stesse e per i loro cari - un vero e proprio cammino di conversione dove i benefici spirituali superano di gran lunga i disagi e i mali connessi al disturbo diabolico.
Molte sono le persone che si sono avvicinate di più al Signore dopo essersi ritrovate vittime di mali malefici: il cammino di liberazione intrapreso le ha portate a confrontarsi con una realtà piena d’amore dalla quale non hanno più voluto staccarsi...
Qui di seguito riportiamo un elenco sommario delle cause più frequenti per le quali potrebbe succedere che una vittima di mali malefici non riesca a liberasi:
• Peccati gravi non confessati o confessati male, come ad esempio l’aborto (che costituisce uno dei peccati più gravi di fronte a Dio). E inoltre una mancanza di pentimento o di riparazione nei confronti di questi stessi peccati.
"Altre volte (l'impedimento
può essere causato - n.d.a.) da gravi colpe del passato sulle quali non
c'è stato sufficiente pentimento o riparazione, anche se si tratta di colpe confessate (ad esempio, peccati di aborto). ... Tolto l'impedimento si nota subito il vantaggio" (G. Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Ed. Dehoniane 2002, pag. 119 e 120).
• Mancato perdono (sincero e di cuore) delle persone che ci hanno fatto del male. Invidie e gelosie radicate profondamente nella persona.
"Generalmente un elemento su cui possono nascere sospetti, specie se non si notano progressi, è di indagare se c'è qualche impedimento alla grazia. Il più delle volte il discorso da approfondire è quello del perdono. Forse l'amore ai nemici è il precetto più difficile del Vangelo. Perdonare di cuore, non avere risentimenti, pregare per chi ci ha fatto del male, saper compiere il primo passo verso la riconciliazione etc., sono sforzi duri" (G. Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Ed. Dehoniane, Bologna 2002, pag. 119).
• Partecipazione a pratiche occulte e sedute spiritiche. Frequentazione di maghi, cartomanti, pseudo guaritori etc. È necessario rinnegare tutto ciò troncando immediatamente ogni pratica di questo genere mediante una buona Confessione Sacramentale. In questo caso si sono rivelate molto efficaci anche le preghiere di rinuncia a Satana e a tutte le sue seduzioni.
• Indossare o avere in casa o nell’auto oggetti di superstizione: corni, amuleti, occhietti contro il malocchio, ferri di cavallo, etc. Bisogna liberarsi di tutti questi oggetti apportatori di negatività.
• Mancata distruzione di tutti quegli oggetti che hanno a che fare con l'occulto: libri di magia o di new age, oggetti magici o scaramantici, amuleti, statuette divinatorie, piramidi, pentacoli, tarocchi, etc.
• Utilizzare false preghiere o mettere in atto pratiche superstiziose suggerite da persone di dubbia moralità. Spesso gli operatori dell’occulto mescolano formule magiche, invocazioni e vere e proprie maledizioni con parti di preghiere tradizionali.
• Abitare con familiari profondamente atei e/o che bestemmiano.
“È molto importante che tutti i membri della famiglia collaborino con una vita cristiana, con la preghiera, la fedeltà alla Confessione
e alla Messa. In alcuni casi la liberazione viene ritardata perché
anche un solo membro della famiglia non è praticante; quando anche
quello ritorna alle pratiche della religione avviene la liberazione” (Gabriele Amorth, L’esorcista della Scala Santa, Ed. il Crocifisso, Roma 2002, pag. 42).
• Mancanza di una vita autenticamente cristiana. Inosservanza dei Comandamenti e delle pratiche religiose da seguire: preghiere quotidiane, messa almeno nei giorni di precetto, santo rosario, lettura giornaliera della Parola di Dio, etc.
"Altre volte (l'impedimento alla liberazione - n.d.a.) può essere dato da una vita non conforme alla legge di Dio. Mi è capitato spesso di persone sposate che solo dopo molto tempo hanno rivelato di vivere in una situazione matrimoniale non in regola" (G. Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Ed. Dehoniane 2002, pag. 119).
Abbandoniamoci con fiducia tra le braccia del Signore: Egli ha stabilito un tempo per tutto, e saprà concederci la liberazione quando sarà più opportuno per noi. A noi non resta che rimetterci con fiducia filiale alla Sua santa volontà.
chi era il cardinale incredulo???
RispondiEliminaNaturalmente non viene citato da Rodari...
RispondiEliminadoveva essere probabilmente il prefetto della congregazione del culto divino competente in materia di esorcismi...a quanto risale l'intervista? E sarà facile sapere chi è...
RispondiEliminaOddio, io diversi anni fa comprai dei tarocchi insieme ad un libricino che ne spiegava la storia, l'origine, come si usavano etc, ma per pura curiosità,infatti è rimasto lì impolverato nella libreria e non li ho mai usati. Dovrei buttarli secondo padre Amorth? Andrea
RispondiEliminaButta via tutto, Andrea!!
RispondiEliminaSia i tarocchi, sia il libretto!
Ecco queste testimonianze rinfrancano me e mi "riabilitano" padre Amorth. Interessante specialmente la testimonianza dell'incontro col card. Poletti. Pur nella lista Pecorelli, Poletti indicò ad Amorth la strada aiutando la Chiesa contro il demonio. Misteri delle vie del Signore!Sia gloria al Signore!
RispondiEliminaAmorth è anche quello che recentemente ha rilasciato un'intervista pubblica in cui ha affermato che in Vaticano c'è Satana, il quale scorazza in lungo ed in largo, per il fatto che - in Vaticano! - vengono celebrate messe nere dagli ecclesiastici massoni che sono lì. Disse anche che il Papa era a conoscenza di questo, e "che faceva quel che poteva"...
EliminaSi sa che la massima astuzia di...quel diavolo di un Satana è proprio quella di far credere di non esistere, lo mortacci sua (mi si perdoni l'espressione romanaccia)! Sconcerta, però, il fatto che ci sia riuscito tanto bene addirittura con un cardinale. Se uomini simili stanno ai vertici della Chiesa...
RispondiEliminaIn realtà è assai numerosa la schiera dei modernisti che non crede all'esistenza del Demonio; c'è tutto un filone di dottrina modernista che, come asseriva questo cardinale, sostiene che la menzione del male all'interno delle Sacre Scritture, in qualunque modo sia fatta, vada letta solo in chiave simbolica....e continuano sostenendo che il male non è situato fuori dell'uomo, tantomeno in un posto specifico (l'Inferno), ma è da ricercarsi SOLO all'interno dell'animo umano.
EliminaPertanto sono ormai molti i cardinali, i vescovi ed i sacerdoti convinti dell'inesistenza di satana. Impossibile non ravvisare in questo lo zampino dell'ideologia massonica penetrata da tempo nella Chiesa, la quale, come diceva P. Amorth, ha pensato bene di eliminare le preghiere a San Michele Arcangelo, Protettore di tutta la Chiesa, e Condottiero delle Milizie Celesti. Infatti i risultati si vedono.
Neanche a dire che simili cardinali e vescovi non si preoccuperanno certamente di nominare esorcisti nelle loro diocesi, e tantomeno di praticarli loro stessi su chi lo richiedesse, come spetta loro di dovere per l'Unzione episcopale che portano.
Il problema è che amorth si accorge delle messe nere ma non si accorge del NOM...si accorge della presenza del diavolo, ma non si accorge che la dottrina cattolica è dissestata dal diavolo.
RispondiEliminaSe ha detto come hai riportato tu Anna Rita, dimentica che il Papa ha un potere, un AUTORITA' soprannaturale che non vuole di proposito utilizzare, dimentica che il Papa, l'uomo di più alto grado del mondo, non è e non potrà mai essere una pecorella alla mercè del maligno, basta che decida di agire e l'aiuto divino è certo.
Se non si accorge di queste cose il diavolo lo frega come e quando vuole, se se ne accorge ma preferisce soprassedere, ancora peggio...
E' come Padre Livio che ha fatto delle catechesi sul discernimento e combattimento spirituale, fondamento della nostra prova terrena che appositamente non viene più insegnato (per consegnarci meglio nelle mani del maligno) e che Dio gliene renda merito, ma che poi è del tutto servo dell'inganno mediugorie, già constatato come non soprannaturale, che non nasconde minaccia velate-la gospa è pronta a prendere direttamente in mano le redini della Chiesa-disse pressapoco così tempo fa, quando med traballava per il via della commisione appena avviata- e che oggi disserta sempre più sul nulla dottrinale infarcendo di gospe fantascientifiche e di guerre atomiche in stile new age...
Il diavolo è molto furbo, questi portavoce lo rivelano in parte al pubblico ma non come dovrebbe essere...
Se non si rimane nella tradizione e nella logica, lui ricaverà benefici enormi...enormi...
Quando leggo i vostri commenti il mio cuore gioisce e vedo ancora la speranza e valgono ancor più di tanti scritti di certi "dotti, medici e sapienti" (salvo Mardu chiaramente).
RispondiEliminaGrazie
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