I presunti "Veggenti" che parlano con la Madonna...
Presunta "apparizione" a Napoli...
Fonte: Pontifex...
INTRODUZIONE: Con ogni
probabilità, entro la fine di quest'anno - 2012 - la Commissione di
studio nominata da Papa Benedetto XVI per pronunciarsi sulle apparizioni
di Medjugorje, depositerà il suo articolato parere. Il Presidente della
Commissione, cardinal Ruini, è stato recentemente sentito da Papa
Benedetto XVI che voleva essere aggiornato in merito. Come noto, le
apparizioni di Medjugorje sono "sub judice". La Chiesa cattolica, poiché
le apparizioni sono ancora in corso, non si è pronunciata e, al
momento, la posizione della Santa Sede non è un "si" ma non è neanche un
"no". Da quanto è possibile apprendere, la commissione potrebbe
decidere in questo senso, ossia congelare ancora la situazione, con un
giudizio sospensivo identico a quello del 1991. In ogni caso, sulle
apparizioni della Madonna a Medjugorje, deciderà la Congregazione per la
Dottrina della Fede alla quale, appunto, la Commissione instaurata
presenterà il suo parere motivato....
... APPROFONDIMENTI:
Al proposito non va dimenticato che, quando il Santo Padre - nel 2010 -
decise di istituire la Commissione internazionale su Medjugorje, fu lo
stesso direttore della Sala Stampa vaticana a dire che "non è la
commissione stessa che prende delle decisioni, delle pronunce
definitive, ma essa offre il risultato del suo studio, un suo voto alla
Congregazione che poi adotterà le decisioni del caso".
Nel
1991, per volere del vescovo di Mostar, l'allora Pavao Žanić (14
settembre 1980 succeduto - 24 luglio 1993 ritirato) costituì una
commissione diocesana sugli accadimenti di Medjugorje e,
successivamente, tutti gli studi condotti furono demandati alla
decisione finale a cura della Conferenza Episcopale Jugoslava, che si
espresse con un "non constat de supernaturalitate".
Questa
espressione che, tradotta in italiano, significa "non consta la
soprannaturalità" è stata interpretata dai modernisti come una sorta di
"indecisione", mentre dai cattolici fedeli al Magistero - quindi in
comunione con Roma - come un avallo di quanto fu già dichiarato dal
vescovo Žanić che, con autorevolezza, ravvisava la non autenticità dei
fenomeni riscontrati e la presunta cattiva fede dei cosiddetti veggenti.
Avevo già fatto presente, qualche mese fa, in un articolo
leggibile cliccando qui,
che da indiscrezioni ricevute, durante l'Anno della Fede il Papa
avrebbe dovuto affrontare probabilmente due decisioni difficili:
1) La canonizzazione di Giovanni Paolo II;
2) Il pronunciamento sui fenomeni di Medjugorje.
In merito al "caso Medjugorje", questo fu quanto appresi e pubblicai:
"Apparentemente
rientranti nelle normali "cose di Chiesa", sia la canonizzazione di
Giovanni Paolo II che il riconoscimento dei fenomeni straordinari di
Medjugorje rappresentano paradossalmente e di fatto, due vere "palle al
piede" per il Pontefice cui, con la giusta prudenza, l'aiuto dello
Spirito Santo ed il dovuto rispetto dell'ortodossia cattolica,
sicuramente saprà fare fronte in maniera esemplare.
Sempre
altri rumors parlano di due correnti fortemente contrapposte
all'interno della stessa Chiesa cattolica e, se da un verso ci sono
coloro i quali invitano il Pontefice a riconoscere Medjugorje ed a
canonizzare Giovanni Paolo II, dall'altro ci sono gli ostruzionisti che,
assolutamente, sono fermamente contrari e promettono battaglia.
Detta
così, in 2 righe di testo, la situazione può sembrare di facile
soluzione, ma purtroppo la realtà dei fatti è ben più greve e sta
interessando gli studi più sfrenati da parte dei teologi progressisti,
favorevoli, e di quelli conservatori più in linea con l'ortodossia
cattolica, contrari.
I primi
sostengono che è meglio procedere positivamente, affermando che sia il
riconoscimento dei fenomeni di Medjugorje che la canonizzazione di
Giovanni Paolo II, porterebbero nuovo slancio alla Chiesa, alla luce
proprio della "nuova evangelizzazione.
I
secondi, dal canto loro, ritengono Medjugorje un luogo sì santo, ma nel
senso in cui "dove abbonda il male, sovrabbonda il bene"; ritengono i
veggenti poco affidabili, prevedibili e condizionati (vessati),
sostenendo che a Medjugorje avvengono tanti miracoli solo ed
esclusivamente perché la Madonna è mossa dalle incessanti preghiere e
dalla dimostrata pietà popolare, sebbene ingenua, di tanti fedeli che si
recano sul posto per pregare e chiedere grazie".
Dunque veggenti = no , Madonna = si"
Conclusi l'articolo dicendo che:
"Sul
riconoscimento delle apparizioni di Medjugorje, il Santo Padre dovrà
decidere coniugando il pregresso avvenuto presso la Diocesi di Mostar,
le decisioni della Commissione Internazionale di inchiesta su Medjugorje
e lo stesso fenomeno di massa che investe di autorità imprecisa, già da
anni, la veridicità sui fatti di Medjugorje.
Nell'"ambaradan o ambaradam" teologico, non mancheranno forti pressioni e grandissimi interessi.
Insomma,
due "brutte gatte da pelare" per Benedetto XVI; queste due prove
potranno dare slancio alla "nuova evangelizzazione" come creare
ulteriori fratture e, comunque, scontenteranno qualcuno.
Non ci resta che pregare, avere fede ed essere fiduciosi".
***
Tornando
alla Conferenza Episcopale Jugoslava, fu proprio da quanto emerse -
molta indecisione e pareri contrastanti - che, per prudenza, si decise
di inviare tutto il dossier a Roma e di chiedere alla Congregazione per
la Dottrina della Fede di istituire una Commissione Internazionale di
Indagine, della quale fanno parte il cardinal Ruini, oltre che teologi
esperti in mariologia, anche il Prefetto della Congregazione delle cause
dei santi, il salesiano Angelo Amato; Jozef Tomko, Prefetto emerito di
Propaganda Fide; Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo e Josip Bozanic,
arcivescovo di Zagabria, Julian Herranz, Presidente emerito del
Pontificio consiglio per i testi legislativi.
***
SINTESI DELLE VARIE ESPOSIZIONI E DICHIARAZIONI UFFICIALI IN ORDINE CRONOLOGICO
***
- DICHIARAZIONI UFFICIALI DI SUA ECCELLENZA PAVAO ZANIC -
Quando
le apparizioni della Vergine ebbero inizio il 24 coiè il 25 giugno 1981
nella parrocchia di Medjugorje, nella diocesi di
Mostar-Duvno-Trebinje-Mrkanj, a cui la parrocchia di Medjugorje
appartiene, il vescovo era Pavao Zanic (1971-1993). Egli è stato seguito
da Ratko Peric. - Il 25 luglio 1987, S. E. Mons. Pavao Zanic, Vescovo
della Diocesi di Mostar, si è recato a Medjugorje per amministrare le
Cresime. Al termine dell'omelia, il Prelato ha pronunciato queste
illuminanti parole: «Cari fratelli, oggi, qui, in questo giorno di
Cresime a Medjugorje, può darsi che Vi attendiate che io dica qualche
parola in merito agli avvenimenti di cui parla tutto il mondo. La Chiesa
deve prenderli in considerazione, ed è perciò che, nella misura che le
compete, essa ne ha affidato l'esame ad alcune persone e a determinate
Commissioni. Gioverà il fatto che voi sappiate che, attualmente, una
Commissione nominata dalla Conferenza Episcopale Iugoslava si sta
occupando di tale questione.
In
effetti, la Chiesa non può rischiare di incrinare la propria credibilità
davanti al mondo del XX secolo, sempre pronto a criticarla e a
ridicolizzarla a proposito di questo o di quello ... per poi prendersela
con Gesù Cristo».
Ho cercato la verità nella preghiera e attraverso un'indagine approfondita?
«Posso
dirvi che, nel corso di questi sei anni, ho pregato, ho studiato ed ho
taciuto. Anche molte altre persone hanno pregato, e di ciò le ringrazio
vivamente. Nel corso di ogni Santa Messa, Medjugorje è sempre stata
presente nelle mie intenzioni. Ho pregato ogni giorno la Vergine Maria
recitando il mio rosario, affinché Ella mi ottenesse la luce da Dio. Ho
pregato anche lo Spirito Santo. Queste preghiere mi hanno fortemente
aiutato nel formarmi la convinzione forte e certa a riguardo di tutto
quello che ho sentito, letto e visto. Certamente, qui si è pregato e si è
digiunato parecchio, ma tutto questo è stato fatto nella certezza che
tutti gli avvenimenti accaduti in questo luogo fossero veramente di
origine soprannaturale. Ebbene! Predicare al popolo e ai fedeli delle
cose che non sono affatto vere, nei riguardi di Dio, di Gesù Cristo o
della Vergine Maria, è meritevole del profondo dell'inferno!!! In tutto
il mio lavoro, nella mia preghiera e nel mio studio, non ho avuto che un
unico scopo: scoprire la verità!
A
tal fine, fin dal 1982, ho formato una Commissione composta da 4 membri,
che più tardi, con l'aiuto di qualche Vescovo e di alcuni Superiori di
Ordini religiosi, ho ampliato portando il numero dei membri da 4 a 15.
Essi provenivano da 9 Facoltà di teologia, da 7 Diocesi e da 4 Province,
e 2 di loro erano degli eminenti psichiatri. I membri di tale
Commissione erano liberi di consultare altri colleghi all'esterno. La
Commissione ha lavorato indefessamente per ben 3 anni. La Santa Sede è
stata regolarmente informata dei lavori, come pure lo è stata degli
avvenimenti. Attualmente, la Commissione costituita dalla Conferenza
Episcopale Iugoslava sta ancora occupandosi di questa delicata
faccenda».
Diverse istanze ecclesiastiche hanno tentato di far cessare i pellegrinaggi
«Tuttavia,
in questi ultimi tempi, con grande precipitazione alcuni hanno superato
ed anticipato il giudizio ufficiale della Chiesa; essi hanno proclamato
al mondo intero che qui si sono verificati dei miracoli e dei fatti
soprannaturali, e hanno predicato queste rivelazioni private anche
dall'altare, cosa che non è permessa fintantoché la Chiesa non ha
riconosciuto tali rivelazioni come autentiche. Ed è perciò che alcune
istanze hanno richiesto di non organizzare pellegrinaggi ufficiali, in
attesa del giudizio ufficiale della Chiesa. La Commissione per
Medjugorje ha fatto la prima di queste istanze il 24 marzo 1984,
sfortunatamente senza ottenere risultati. In seguito ad essa,
nell'ottobre dello stesso anno, la nostra Conferenza Episcopale rese
noto che non era più permesso organizzare pellegrinaggi pubblici a
Medjugorje; e per "pubblici" si intendevano tutti i pellegrinaggi
formati da fedeli che partono ed arrivano insieme e compiono in questo
luogo delle pratiche in comune. Ma anche questa azione non diede nessun
risultato. Poi, il 23 maggio 1985, la Congregazione per la Dottrina
della Fede indirizzò una lettera alla Conferenza Episcopale Italiana per
chiederle di dissuadere l'organizzazione di pellegrinaggi e di cessare
ogni forma di propaganda. Ma anche quest'ultima azione era destinata a
fallire. Infine, allorché venne costituita la seconda Commissione, il
Cardinal Franjo Kuharic ed io stesso, a nome della Conferenza Episcopale
Iugoslava, il 9 gennaio 1987, abbiamo rilasciato questa dichiarazione:
"Di conseguenza, non è permesso organizzare pellegrinaggi o altre
manifestazioni motivate dal carattere soprannaturale attribuito agli
avvenimenti di Medjugorje". Si tratta della più autorevole istanza della
Chiesa Iugoslava, e non può, né dev'essere trascurata, quasi si
trattasse di un nulla di Fatto».
I lavori della Commissione Diocesana sono approdati ad un esito negativo
«Da
quando sono giunte le prime notizie che annunciavano degli avvenimenti
straordinari in questa parrocchia, la cattedra episcopale ha seguito gli
eventi con attenzione, raccogliendo tutto ciò che poteva essere utile
nella ricerca della verità. Ho lasciato piena libertà ai "veggenti", e
ai pastori incaricati del ministero nella parrocchia, e li ho difesi
dagli attacchi della stampa e dei circoli politici. Abbiamo registrato
su cassette tutte le conversazioni, raccolto le cronache, i diari, le
lettere e i documenti. Nel corso di tre anni, la Commissione formata dai
nostri professori in Teologia e dai medici ha esaminato tutto questo
materiale. Tale lavoro ha dato il seguente risultato: "Due membri della
Commissione hanno espresso un parere favorevole; uno di loro si è
astenuto; un altro ha affermato che "poteva darsi che all'inizio ci
fosse stato qualcosa di autentico, ma che poi... . I rimanenti 11 membri
hanno espresso parere negativo: Non constat de supernaturalitate", il
che in parole povere significa che non ci sono state apparizioni. Sono
profondamente convinto che tutti i membri della Commissione hanno
lavorato con coscienza, esaminando tutto ciò che poteva servire per
scoprire la verità. La Chiesa non può mettere in gioco la sua
credibilità, e spesso in fatti analoghi, dopo aver esaminato gli
avvenimenti con la più grande attenzione, essa ha allontanato le folle
numerose che si raccoglievano in quei luoghi dove si era constatato che i
fatti avvenuti non erano di origine soprannaturale. Pensiamo, ad
esempio, a Garabandal, in Spagna, a San Damiano, in Italia, e ad una
dozzina di altri posti. A Garabandal, i "veggenti" dicevano che la
Vergine Maria aveva promesso un grande segno per tutto il mondo; da
allora sono trascorsi 25 anni e non si è visto alcun segno. Lo stesso
sta accadendo anche qui ... ».
0 Santa Vergine, cos'hanno fatto di Voi?
«Secondo
i "veggenti", la Vergine Maria ha cominciato ad apparire sul Podbrdo,
sulla collina Crnica; quando la Polizia ha proibito le riunioni in quel
luogo, Ella è scesa nelle case, nei giardini, nei campi, nelle vigne,
nelle piantagioni di tabacco, in chiesa, sull'altare, in sacrestia, nel
coro, sul tetto, sul campanile, nelle vie, sulla strada di Cerno, in
macchina, in autobus, a scuola, in certi punti di Mostar, a Sarajevo, in
alcuni conventi a Zagabria, a Varazdin, in Svizzera, in Italia, di
nuovo sul Podbrdo, sul monte Krizevac, in parrocchia, nel presbiterio,
ecc... Certamente questa lista non comprende la metà dei luoghi dove
sono avvenute le presunte "apparizioni ", Tutte le persone oneste che
venerano la Madre di Dio devono dunque esclamare: "0 Vergine Santa, cosa
hanno fatto di Voi "»?
Proibisco ai sacerdoti pellegrini a Medjugorje di celebrare la Santa Messa nella mia diocesi
«In
questa Diocesi, io sono, per diritto divino, il pastore, il maestro
della fede ed il giudice delle controversie concernenti la fede. Giacché
i fatti di Medjugorje hanno creato tensione e divisione all'interno
della Chiesa —alcuni ci credono, altri no— e che tutto questo è
sfuggito di mano al controllo della Chiesa, poiché tutte le decisioni e
raccomandazioni testé citate delle istanze summenzionate (Commissione,
Conferenza Episcopale Iugoslava e Congregazione per la Dottrina della
Fede) sono rimaste senza effetto, io, Vescovo di Mostar, responsabile
davanti a Dio della disciplina della mia Diocesi, ricordo e ratifico le
precedenti decisioni e istanze ecclesiastiche, e a tutti i sacerdoti che
organizzano pellegrinaggi e vengono qui attribuendo a questi fatti un
carattere soprannaturale, io proibisco di celebrare la Messa nella mia
Diocesi fino a quando la Conferenza Episcopale non avrà terminato i suoi
lavori»!
Il segno incontestabile della non-autenticità delle "apparizioni "di Medjugorje
«Mi
rivolgo a Voi, o Vergine Immacolata e Madre di Dio e della Chiesa,
Madre di questo popolo che Vi cerca, che Vi prega e che Vi ama. Mi
rivolgo a Voi, io Vostro umile servitore, Vescovo di Mostar, ed in
faccia al mondo professo la mia profonda ed incrollabile fede nella
Vostra intercessione che fa di Voi la Mediatrice presso Dio Onnipotente
per tutti i bisogni dei Vostri figli in questa valle di lacrime. Io
professo la mia profonda ed incrollabile fede nel Vostro amore verso noi
peccatori, in quell'amore che Voi avete manifestato nelle Vostre
apparizioni e nei soccorsi che ci avete accordato. Io stesso, in
passato, ho guidato dei pellegrinaggi a Lourdes. È con la forza datami
da questa fede che io, Vostro servitore, Vescovo di Mostar, davanti a
tutte le folle che Vi hanno invocato, scopro ed accetto il Vostro grande
segno divenuto certo ed evidente al termine di questi sei anni. Di un
segno speciale, io stesso non ne avevo bisogno; è stato tuttavia
necessario per tutti coloro che hanno creduto in cose che non erano
affatto vere. Questo segno consiste nel fatto che, dopo sei anni, Voi
siete rimasta silenziosa, nonostante l'annuncio ripetuto secondo il
quale stavate per darci un segno. Già nel 1981, i "veggenti" dicevano:
"Ci sarà un segno visibile e durevole sulle colline delle apparizioni;
questo segno sta venendo, lo si vedrà fra un po' di tempo; attendete
ancora un po'; ancora un po' di pazienza ". E ancora: "Il segno avrà
luogo per la Festa dell'Immacolata Concezione del 1981, per Natale, per
Capodanno, ecc... ". Io Vi ringrazio, o Maria, d'aver dimostrato a
sufficienza, con il Vostro silenzio durato sei anni, se Voi avete
parlato o meno, se siete veramente apparsa, se avete confidato dei
messaggi o dei segreti, se avete promesso o meno un segno particolare».
0 Vergine Santa, degnatevi di far sì che la si smetta di diffondere dei messaggi che non sono vostri
«Vergine
SS.ma, Madre di Gesù Cristo e Madre nostra, degnateVi di intercedere
affinché scenda la pace su questa turbolenta Provincia ecclesiastica, in
questa Diocesi di Mostar. Intervenite specialmente in favore di questo
paese e di questa parrocchia dove un'infinità di volte ci si è serviti
del Vostro santo Nome per diffondere messaggi presentandoli come se
provenissero da Voi. O Vergine SS.ma, degnateVi infine di accettare, in
riparazione, le preghiere sincere delle anime devote che vivono lontane
dal fanatismo e dalla disubbidienza alla Chiesa. Accordate a noi tutti
di ritrovare l'autentica verità. O Vergine diletta, umile ed ubbidiente
ancella del Signore, degnateVi di far sì che la nostra Medjugorje
cammini con passo sicuro dietro il Pastore di questa Chiesa locale, e
che tutti noi possiamo glorificarVi e pregarVi nella verità e
nell'amore. Amen».
+ Pavao Zanic + Ex Vescovo di Mostar (Deceduto nel 1993)
***
- DICHIARAZIONE DEL VESCOVO DI MOSTAR - DUVNO, MONS. RATKO PERIC, IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL CARD. SCHÖNBORN A MEDJUGORJE -
In
occasione della visita del card. Schönborn a Medjugorje - Siccome i
mass media hanno annunciato ed accompagnato il soggiorno e la pubblica
comparsa del card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, a
Medjugorje, il che ha suscitato un'impressione errata che il Cardinale
con la sua presenza abbia riconosciuto l'autenticità delle „apparizioni“
di Medjugorje, ritengo mio dovere, in qualità di vescovo diocesano, di
fornire alcune informazioni ai fedeli, con l'osservazione che ho già
inviato al Cardinale una lettera personale dal contenuto simile.
1
- Innanzi tutto alcuni mass-media hanno diffuso la notizia che il 15
settembre 2009 nel duomo di S. Stefano a Vienna, alla presenza di Sua
Em.za il card. Schönborn, ha avuto luogo un incontro a cui ha
partecipato anche Marija Pavlović-Lunetti, “veggente” quotidiana, che,
con la consueta “apparizione” ha testimoniato come le “apparizioni”
giornaliere dal giugno 1981 hanno influito sul cambiamento della sua
vita. In tale occasione il Cardinale in un discorso ha ribadito: “E’ un
grande dono che la Madre di Dio vuole essere così vicina ai suoi figli!
Questo lei l’ha mostrato in tanti luoghi del mondo. E già da anni e anni
lo dimostra in una maniera del tutto speciale vicina a Medjugorje”.
2
- Poi il Kath. net. di Vienna, del 13 novembre 2009, ha annunciato:
“L’Arcivescovo di Vienna alla fine dell’anno visiterà il noto santuario
mariano – Visita alla parrocchia e alla comunità Cenacolo. Ci dovrebbe
essere anche un incontro col vescovo del luogo e i critici di
Medjugorje”. Questa Curia diocesana non ne era informata né dall’ufficio
dell’Arcivescovo né dall’ufficio parrocchiale di Medjugorje.
3
- La Catholic news agency ha pubblicato il 16 novembre la notizia: il
card. Christoph Schönborn visiterà Medjugorje, un piccolo luogo nella
Bosnia ed Erzegovina, dove sei giovani erano testimoni delle presunte
apparizioni della Vergine Maria. Ma secondo l’Arcidiocesi di Vienna, la
visita è del “tutto privata” e non implica la dichiarazione del
Cardinale sulla veridicità delle apparizioni. Si è supposto che questa
sarebbe stata una visita completamente privata, non si è supposto che si
sarebbe pubblicato “su internet”, ha spiegato p. Johannes Fürnkranz,
segretario del Cardinale.
4 - Il 29
dicembre il card. Schönborn è arrivato a Medjugorje. I mass media lo
accompagnano anche il giorno dopo e così alcuni giorni. Le notizie
affermano che egli ha tenuto un discorso nella chiesa di S. Giacomo
apostolo e, rilevando la misericordia del Padre, ha detto: „Chi potrebbe
mettere in moto queste cose? Chi potrebbe inventarlo? Un uomo? No,
questo non è un'opera umana“.
I
giornalisti trasmettono il 31 dicembre: „Mentre alcuni si aspettavano
che la visita del Cardinale a Medjugorje sarebbe stata privata, egli
però ha sorpreso il luogo mostrandosi molto visibile. Ha passato il
tempo celebrando la Messa nella chiesa di San Giacomo, salendo al colle
delle apparizioni con la veggente Marija Lunetti, pregando nel silenzio
nell’adorazione, e forse la cosa più significativa, tenendo il suo
discorso nella chiesa parrocchiale accompagnato dai francescani.“
5
- In tutto questo, devo riconoscere di essere rimasto personalmente,
come vescovo diocesano della Diocesi di Mostar-Duvno, non poco sorpreso.
Comprendo che il Cardinale della Santa Chiesa Romana gode della facoltà
di confessare e di predicare il Vangelo in tutta la Chiesa Cattolica.
Ma riguardo alle pubbliche comparse fuori della propria Diocesi esiste
anche tra noi vescovi un certo galateo ecclesiastico: il vescovo o il
cardinale che intende venire in un’altra Diocesi e comparire
pubblicamente, si annuncia in primo luogo al vescovo locale, fatto
suggerito anche dalla prudenza ecclesiale. Ritengo che tale prudenza
ecclesiale e tale regola solita dovevano essere applicati specialmente
in questo caso.
6 - Sono sorpreso
perché dall’ufficio del card.Schönborn fino alla pubblicazione di questa
dichiarazione non si è annunciato nessuno e suppongo che al Cardinale
sia noto l'atteggiamento della Chiesa su Medjugorje, atteggiamento
basato sulle indagini commissionali e sulle conclusioni che non si può
affermare che si tratti di „apparizioni o rivelazioni soprannaturali“.
La sua visita al Cenacolo cioè a suor Elvira, la quale, obiter dicendo,
come religiosa non ha il permesso di dimorare ed operare nel territorio
di questa Diocesi, si potrebbe interpretare anche come appoggio a lei. E
non solo a lei, ma anche ad un cospicuo numero di nuove comunità e
associazioni di fedeli disobbedienti, dimoranti a Medjugorje, che nella
visita del Cardinale possono leggere un incoraggiamento per la loro
disobbedienza ecclesiastica.
7 - In qualità di vescovo diocesano adduco, e ripeto, alcuni fatti dolorosi:
-
Innanzi tutto rilevo l’increscioso "caso erzegovinese“ sulle parrocchie
il quale si lega al “fenomeno di Medjugorje“: sin dall’inizio l'apparsa
figura di Medjugorje si è schierata decisamente dalla parte di alcuni
francescani allora disobbedienti - uno di loro ha lasciato più tardi sia
l'Ordine che il sacerdozio - accusando il vescovo diocesano d'allora
per il disordine.
- Abbiamo ora nel
territorio della Diocesi nove ex-francescani, dimessi dai loro superiori
dall'Ordine dei frati minori, e la Santa Sede ne ha confermato la
dimissione. Sebbene sospesi a divinis, essi si comportano nelle
parrocchie usurpate come sacerdoti legali. Mentre la presunta figura di
Medjugorje dà risposte alle domande più banali dei curiosi, non se ne
sente mai una parola contro i gravi abusi che colpiscono l'unità di
questa Chiesa locale.
- Abbiamo avuto
un’esperienza tragica, nel 2001: certi francescani, allora alcuni già
dimessi dall'Ordine ed altri non ancora dimessi, hanno invitato un
diacono veterocattolico che si presentava come "Arcivescovo“ e nelle
parrocchie usurpate ha "cresimato“ oltre 700 giovani. Tutto
invalidamente e sacrilegamente, celebrando anche invalidamente, come
diacono, la messa in alcune parrocchie. L'apparsa di Medjugorje non
menziona nemmeno tale abuso del sacramento dello Spirito Santo e
dell’Eucaristia!
- Abbiamo avuto un
altro fatto triste: due di tali sacerdoti sono andati da un vescovo
veterocattolico in Svizzera con la richiesta di essere ordinati vescovi,
per separarsi sia da Mostar che da Roma, per fare uno scisma formale,
il che il vescovo veterocattolico ha declinato.
-
Abbiamo avuto due speciali carismatici promotori ed ideatori del
"fenomeno di Medjugorje“, disobbedienti di spicco, Tomislav Vlašić, il
quale è stato dimesso dall’OFM l'anno scorso e la Santa Sede l'ha
sciolto, su sua richiesta, da ogni ufficio ed obbligo sacerdotale; e fra
Jozo Zovko, privo di ogni esercizio sacerdotale nel territorio di
questa Diocesi dal 2004, il quale, secondo le notizie dei giornali, è
stato ritirato dai suoi superiori religiosi dal territorio
dell'Erzegovina, e al quale è stato vietato ogni contatto con
Medjugorje.
8 - Il Cardinale rimane
entusiasmato dalle tante confessioni a Medjugorje, dove si manifesta la
misericordia del Padre. Noi crediamo che la misericordia del Padre
celeste ugualmente si manifesta sia a Medjugorje che e in ogni
parrocchia di questa Diocesi, sia prima che dopo il fenomeno di
Medjugorje. Basta vedere le lunghe file di fedeli davanti ai
confessionali in tutte le parrocchie, specialmente per il Natale, per la
Pasqua, per le Feste o per le Cresime. Molti dicono che tali
confessioni a Medjugorje siano una forte prova che la Gospa "appare“.
Secondo tale conclusione sulle numerose confessioni, la Gospa
apparirebbe in tutte le nostre parrocchie e non solo a quelle tre
persone alle quali appare una volta all'anno a Medjugorje e alle altre
tre ogni giorno, del resto per lo più fuori Medjugorje, ed anche nel
duomo di Vienna, come dicono. In totale finora: circa 40.000
“apparizioni”! Anzi, si ha l’impressione che alcuni “veggenti”
determinano dove e quando la Gospa “apparirà”, poiché appare dove e
quando loro vogliono. Non è questa una inammissibile manipolazione con
la Gospa e con il Sacro in genere?
Come
vescovo diocesano con la presente dichiarazione voglio informare i
fedeli che la visita del card. Christoph Schönborn non significa alcun
riconoscimento dell’autenticità delle “apparizioni” legate a Medjugorje.
Mi rincresce che il Cardinale con la sua visita, comparsa e
dichiarazioni abbia aggiunto alle presenti sofferenze della Chiesa
locale ancor altre nuove che non contribuiscono alla sua pace ed unità
tanto necessaria.
- LA DICHIARAZIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL'EX JUGOSLAVIA A PROPOSITO DI MEDJUGORJE -
Durante
la seduta ordinaria della conferenza episcopale italiana svoltasi a
Zara dal 9 all'11 aprile 1991 è stata adottata la
seguente DICHIARAZIONE:
I vescovi sin
dall'inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo
della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della
conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje.
Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali.
Tuttavia,
i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vali
luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno
dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della
diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con
Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine
Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A
tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico -
pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce
sugli avvenimenti di Medjugorje.
Zara, 10 aprile 1991
I vescovi jugoslavi
***
- DISPOSIZIONI SU MEDJUGORJE -
L'ultima
dichiarazione dei vescovi cattolici jugoslavi su Medjugorje è il
classico esempio della prassi millenaria di provata ragionevolezza della
Chiesa. Si dimostra che la Chiesa rispetta i fatti, misura attentamente
le proprie competenze e che tiene soprattutto al bene spirituale dei
credenti.
E' noto in tutto il mondo il
fatto che a Medjugorje, grazie alle voci di apparizioni della Madonna,
arrivino già da un decennio credenti e curiosi provenienti da tutti i
continenti. E' per il fatto che qui appare e dà i Suoi messaggi la Madre
di Dio? I vescovi, prestando grande attenzione ai confini delle proprie
competenze, dichiarano che "in base alle ricerche fino ad ora compiute
non è possibile dare una conferma".
Il
contenuto ed il senso di questa affermazione devono essere analizzati a
due livelli. In questo caso il primo livello è che il contenuto di
queste possibili rivelazioni private non può essere ricondotto ai
contenuti dichiarati ed imprescindibili della fede. Pertanto né i
vescovi, né lo stesso Papa hanno l'autorità di giungere alla conclusione
che qui sia davvero apparsa la Vergine, ma non hanno neppure l'autorità
per impedire ai fedeli di crederlo. Il magistero della Chiesa è
assolutamente inconfutabile solo quando afferma che qualcosa si trova o
non si trova nell'ambito di quella Rivelazione che la Chiesa ha ricevuto
fino alla fine dell'epoca degli apostoli, che si trova nella Bibbia e
che viene trasmessa. Quanto non è inserito nella Bibbia e negli
insegnamenti non può essere proclamato dal magistero della Chiesa
dottrina della fede, né contenuto di una fede obbligatoria. Pertanto
solo degli ingenui possono aspettarsi che i vescovi risolvano la
questione di Medjugorje in modo da farci sapere esattamente quello in
cui dobbiamo o non dobbiamo credere.
Ma
allora per quale motivo si eseguono delle indagini tanto accurate?
Perché sono tenuti a dichiarare che quello che lì accade e da lì viene
proclamato è in armonia con tutte le verità religiose annunciate e con
la dottrina morale. Dichiarando che non vi sono contraddizioni, che
questi messaggi e rivelazioni concordano con la dottrina e la morale
cristiana essi, essendo i maggiori responsabili all'interno della
Chiesa, possono dichiarare che non vi sono ostacoli alla presenza di
pellegrini in questo luogo, né allo sviluppo di una vita spirituale
improntata a questi messaggi. Dall'altro lato essi avrebbero anche il
dovere di scoprire eventuali inganni e mettere fine agli abusi.
L'affermazione in proposito contenuta nella nuova Dichiarazione dimostra
che le indagini in questo senso proseguono ancora.
La
maggior parte della Dichiarazione dimostra che i nostri vescovi
prendono atto innanzitutto del gran numero di pellegrini e curiosi a
Medjugorje e ritengono sia proprio dovere fare in modo che queste masse
ricevano in quel luogo corretti insegnamenti religiosi, una catechesi
contemporanea e ortodossa e che si accostino correttamente e degnamente
ai sacramenti ed in particolar modo che la devozione mariana di
Medjugorje di sviluppi in armonia con la fede cristiana. Questa
posizione è la vera novità del documento. E' necessario attendere, come
lo stesso documento dice, adeguate direttive liturgico - pastorali per i
grandi pellegrinaggi a Medjugorje. In questo modo si realizza una
vecchia proposta, evidenziata anche nella Glas Koncila, che cioè la cura
dei vescovi per Medjugorje si realizzi in due commissioni. Una dovrebbe
continuare ad analizzare se si tratta o meno di apparizioni e
rivelazioni soprannaturali e la seconda si occuperebbe del corretto e
sano spirito ecclesiastico dei raduni di Medjugorje. E' realmente
possibile che la prima di queste commissioni prosegua a lungo le sue
ricerche e che alla fine decida di non rivelare la sua decisione finale,
ma la cura dei pellegrini non può essere procrastinata poiché essi
continuano ad arrivare.
Per numerose
persone devote in tutto il mondo questa dichiarazione potrebbe
semplificare le questioni di coscienza. Cioè coloro che, spinti da un
impulso religioso, vengono a Medjugorje da questo momento sanno che
questi grandi raduni saranno seguiti in modo regolare e responsabile dai
discendenti degli apostoli.
Articolo tratto da Glas Koncila, Zagabria, 5 maggio 1996
***
- DISCORSO SU MEDJUGORJE DURANTE LA VI. SESSIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA BOSNIA ED ERZEGOVINA -
Il
2 e 3 luglio 1996 a Sarajevo si è tenuta la VI. sessione della
Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina. Vi hanno partecipato
tutti i suoi membri: il presidente, Cardinale Vinko Puljic, il vescovo
di Banja Luka Franjo Komarica, il vescovo di Mostar Ratko Peric ed il
vescovo ausiliario di Sarajevo Pero Sudar. Di questa seduta riportiamo
solo il testo relativo all'apparizione della Vergine nella parrocchia di
Medjugorje.
"Il Vescovo di Mostar ha
informato la conferenza sulle lettere ufficiali della Congregazione per
la dottrina della fede inviate a due vescovi francesi in merito ai
pellegrinaggi a Medjugorje. Nelle lettere si dice tra le altre cose che i
pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche
apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati né a livello
parrocchiale, né diocesano, poiché questo sarebbe in contraddizione con
quanto affermato dai vescovi della ex - Jugoslavia nella propria
dichiarazione del 10 aprile 1991 (cfr. Glas Koncila, 30-6-1996). I
vescovi hanno preso atto di questa posizione della Chiesa per la
gestione delle proprie diocesi."
Sarajevo, VII (CX), 3, Sarajevo 1996, pag. 171.
***
- IL VESCOVO FRANCESE E LA CONGREGAZIONE DEL VATICANO A PROPOSITO DI MEDJUGORJE -
Il
vescovo di Langres in Francia, monsignor Léon Taverdet si è rivolto
alla sede apostolica il 14 febbraio 1996 per chiedere quale fosse la
posizione della Chiesa relativamente alle apparizioni di Medjugorje e se
fosse consentito recarsi in pellegrinaggio in quel luogo. La
Congregazione della Santa Sede per la dottrina della fede ha dato la
propria risposta il 23 marzo 1996 tramite il proprio segretario Tarcisio
Bertone. Riportiamo integralmente la sua risposta.
- CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE -
Sua Eccellenza,
con
la Sua del 14 febbraio 1996 ci ha chiesto quale fosse l'attuale
posizione della Chiesa relativamente alle presunte "apparizioni di
Medjugorje" e se fosse consentito ai fedeli cristiani recarsi in
pellegrinaggio in quel luogo.
A
riguardo mi fa piacere informarla che i vescovi della ex Jugoslavia
nella propria Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991 hanno stabilito
quanto segue relativamente alla veridicità delle apparizioni in oggetto:
"... Sulla base delle ricerche finora compiute, non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali.
Tuttavia,
i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje spinti dalla fede e da
altri motivi richiedono l'attenzione e la cura pastorale del vescovo
della diocesi, ma anche di altri vescovi, affinché a Medjugorje possa
essere incoraggiata una devozione verso la Beata Vergine Maria in
armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A
tale scopo i vescovi forniranno anche particolari direttive liturgico -
pastorali. Inoltre la Commissione tramite loro continuerà a seguire ed
analizzare tutti gli avvenimenti di Medjugorje."
Da
quanto appena detto consegue che i pellegrinaggi ufficiali a
Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine,
non possono essere organizzati né a livello parrocchiale, né diocesano,
poiché questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi
della ex - Jugoslavia nella suddetta dichiarazione.
Sua Eccellenza, vogliate gradire i miei più cari saluti.
Mons. Tarcisio Bertone
Vaticano, 23 marzo 1996
N. prot. 154/81-01985
***
- DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DELLA SANTA SEDE DOTT. JOAQUIN NAVARRO-VALLS RELATIVAMENTE AI PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE -
“Per quanto riguarda questo argomento, la posizione non è cambiata.
Come è già stato detto precedentemente, in questi casi è necessario rispettare la diretta competenza degli ordinari locali.
In
rapporto a questo i vescovi dell'ex Jugoslavia hanno dichiarato il 10
aprile 1991: "... Sulla base delle ricerche fino ad ora compiute non è
possibile confermare che si tratti di apparizioni e rivelazioni
soprannaturali. Tuttavia, il gran numero di pellegrini provenienti da
ogni parte che si recano a Medjugorje spinti da motivi religiosi e di
altro tipo richiedono l'attenzione e la cura spirituale innanzitutto del
vescovo della diocesi e poi anche degli altri vescovi in modo che a
Medjugorje e con Medjugorje si promuova una devozione nei confronti
della Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della
Chiesa...".
Viene quindi ribadita
l'assoluta esigenza di approfondire e riflettere, come pure di pregare,
per tutto quello che si riferisce al presunto fenomeno soprannaturale in
attesa del verdetto definitivo.”
Bollettino, n. 233, 19 giugno 1996
***
- LA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE SU MEDJUGORJE -
La
Congregazione della Dottrina della Fede in una lettera a mons. Gilbert
Aubry, vescovo di La Rèunion, ha fatto con chiarezza il punto su
Medjugorje. Il vescovo l'ha ricevuta il 24 giugno e l'ha resa al clero e
ai religiosi della sua diocesi il 25 giugno. Perché vengano a
conoscenza dell' ultima posizione di Roma e, se necessario farla
conoscere anche ai fedeli (lettera circolare n. C003).
CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Città del Vaticano, Palazzo del S. Uffizio
A Sua Eccellenza Mons. Gilbert Aubry
vescovo di Saint-Denis de la Rèunion
Eccellenza,
Con
la lettera del 1 gennaio 1998 voi sottoponete a questo Dicastero
diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del
vescovo di Mostar, in riferimento alle cosiddette "apparizioni" di
Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastorale dei fedeli
che si recano in quel luogo. Al riguardo, considerando impossibile
rispondere a ciascuna delle domande fatte da vostra Eccellenza, tengo
anzitutto a precisare che non è norma della Santa Sede assumere, in
prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni
sopranaturali.
Questo dicastero
perciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si
attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della
ex-Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10.04.1991: "Sulla base
delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti
di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali". Dopo la divisione della
Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri
della Conferenza Episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere
eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede,
nuove dichiarazioni.
Quello che
Mons. Peric' ha affermato in una lettera al Segretario Generale di
"Famille Chrètienne", cioè che "La mia convinzione e posizione non è
solo Non consta della soprannaturalità ma ugualmente quella di consta
della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di
Medjugorje" deve essere considerata espressione di una convinzione
personale del Vescovo di Mostar, il quale, in quanto ordinario del
luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere
personale.
In fine, per quanto
concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera
privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi a condizione che
non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in
corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.
Mons. Tarcisio Bertone
(Segretario della Congregazione presieduta dal Card. Ratzinger)
Pr. N. 154/81.06419
26 maggio 1998
***
- COCNLUSIONE AGGIORANTA AL 26 FEBBRAIO 2012 -
La
commissione guidata da Ruini ha già incontrato tutti i veggenti,
convocati in segreto a Roma. Gli incontri sono avvenuti in una sala
della Congregazione per la dottrina della fede, dov’è custodito anche
l’archivio del gruppo di lavoro. I membri della commissione
predispongono con largo anticipo gli appuntamenti, in modo da poter
essere tutti presenti. Così, a partire dal giugno scorso, sono stati
ascoltati e interrogati prima Ivanka, quindi Vicka, e, alla fine del
2011, Mirjana e Marja (separatamente, ma lo stesso giorno). Nei giorni
scorsi sono stati sentiti Ivan e Jakov.
Il
cardinale Vinko Pulijc, in una recente dichiarazione pubblica, ha
annunciato la conclusione dei lavori entro l’anno. Al momento non è
possibile prevedere quale sarà il verdetto finale. I veggenti hanno
fatto generalmente una buona impressione ai commissari. Ma l’esito
considerato più probabile al momento nei sacri palazzi è quello di una
ripetizione del giudizio sospensivo del 1991, il «non consta la
soprannaturalità», senza una presa di posizione dichiaratamente
favorevole o contraria.
Conclusione tratta da Vatican-Insider (La Stampa) 26/02/2012
articolo: "Medjugorje, pronunciamento entro il 2012"
INTRODUZIONE A CURA DI: Bruno Volpe
APPROFONDIMENTI A CURA DI: Carlo Di Pietro (M.S.M.A.)
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Nella
quiete stagnante della vicenda Medjugorje qualcosa è finalmente
accaduto: è scoppiato un “caso” che ha per protagonista padre Tomislav
Vlašić, l’estensore materiale, per conto dei veggenti, di quella che
abbiamo definito una lettera scritta dalla Madonna al Papa (v. “La lettera di padre Tomislav”).
Muovendoci
nella congerie di dati che improvvisamente si sono resi disponibili in
internet cerchiamo di dare un resoconto essenziale della vicenda,
riservandoci di completare il quadro nel capitolo seguente, quando
esporremo le argomentazioni difensive di padre Livio e cercheremo di
dare una valutazione complessiva del “caso”.
Di
padre Vlasic, anche chi non era particolarmente informato sui
retroscena di Medjugorje sapeva che aveva recitato un ruolo importante
nel mondo delle apparizioni per tre anni a partire dall’agosto dell’81: era stato viceparroco di san Giacomo
(a prescindere dal fatto che, formalmente, fosse stato o meno il
“direttore spirituale” dei veggenti); e il vescovo Zanic l’aveva
addirittura accusato di essere l’ideatore delle apparizioni.
Poi
era stato trasferito a Vitina, approdando alla fine in Italia, dove
aveva fondato una comunità religiosa a cui aveva in un primo tempo
aderito la veggente Marija. Quest’ultima, però, insoddisfatta
dell’esperienza, aveva poi mutato l’indirizzo della sua vita, scegliendo
la via del matrimonio e della famiglia. Quanto al frate, non era più
rientrato nel mondo ruotante intorno alle apparizioni.
Il
25 gennaio del 2008, alle indiscrezioni poco benevole circolanti su
padre Tomislav viene ad aggiungersi un elemento inequivocabile: un decreto della Congregazione per la Dottrina della fede gli impone “severe misure catelari e disciplinari”.
Questi
gli addebiti: “divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle
coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente
impartiti ed addebiti contra sextum” (ossia contro il sesto comandamento, che riguarda i peccati di natura sessuale).
Il
30 maggio poi la Congregazione chiede formalmente al vescovo di Mostar
di rendere pubblico, “per il bene dei fedeli”, il contenuto del decreto, in quanto il frate (il cui caso, si precisa, viene trattato “nel contesto del fenomeno Medjugorje”) non ha ottemperato alle intimazioni fattegli e risulta essere attivo in vari modi nella diocesi di Mostar-Duvno.
Mons. Peric dà corso alla richiesta con una circolare dell’8 luglio, in cui menziona anche i provvedimenti presi a carico del religioso:
in sostanza, gli “sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la
predicazione, i pubblici interventi, ed è revocata la facoltà di
confessare”, salvo ravvedimento da verificare mediante esame da parte
della Congregazione.
Si aggiunge però che “in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche.”
Nello
stesso numero 8/9 del 2008 del Bollettino diocesano che ospita la
circolare di mons. Peric figura anche un contributo di p. Ante Luburic,
cancelliere della diocesi di Mostar, che traccia la storia dei rapporti tra p. Vlašić e il fenomeno Medjugorje.
Da
esso risulta tra l’altro che il nostro frate poco prima dell’inizio
delle apparizioni ebbe singolari contatti a Roma con esponenti del
Movimento carismatico, tanto da legittimare il sospetto che proprio tali contatti siano stati all’origine delle apparizioni stesse.
Si ricordano poi due lettere scritte dal religioso al Papa
nel 1984, lettere nelle quali egli si proclamava colui che “per Divina
Provvidenza guida i veggenti di Medjugorje”; si riferisce che a Urs von
Balthasar il frate avrebbe assicurato nel 1983 l’imminente entrata dei veggenti in convento; si aggiunge infine che con lettera del 5 dicembre 1997 mons. Peric “ha dichiarato che fra Tomislav Vlašić è privo della facoltà di confessare nel territorio delle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan”.
Quali sono le infrazioni al sesto comandamento contestate a padre Vlasic?
Naturalmente il documento vaticano non fornisce dettagli; ma è
impossibile non chiedersi se non si tratti delle prove finalmente
acquisite circa un’accusa che era già stata mossa al frate molto tempo addietro.
Egli sarebbe stato infatti il protagonista, già cinque anni prima
dell’inizio delle apparizioni, di un caso clamoroso di cui ci viene
offerta la ricostruzione seguente.
Nel
1976 p. Tomislav mette incinta una suora, tale Manda Kozul. Questa si
rifugia per partorire in Germania, da dove nell’84 informa con una
lettera mons. Zanic della paternità di p. Vlasic; quando però il vescovo
si reca da lei, vedendo anche il bambino, nega addirittura di aver
scritto la lettera.
Poco
le serve, tuttavia, perché l’anziano che la donna accudiva trova alcune
lettere quanto mai esplicite scrittele da Vlašić e le invia al card.
Ratzinger, da lui conosciuto quando questi era vescovo di Monaco. Il
cardinale le trasmette a mons. Zanic, che ovviamente chiama il frate a
discolparsi (12 dicembre 1985); ma l’accusato rifiuta di difendersi,
considerando la cosa degradante, e proclama che alla sua difesa
provvederanno la Madonna e la verità.
La
conclusione della vicenda è confermata, tra gli altri, anche da René
Laurentin; ma si può dire altrettanto per il nocciolo della
ricostruzione, ossia per i rapporti tra il frate e la monaca?
“Alcuni estratti di quelle lettere furono pubblicati nel 1988 nel libro Medjugorje: the untold story, del giornalista E. Michael Jones, direttore del periodico cattolico statunitense Fidelity”; così Marco Corvaglia,
che mostra in facsimile alcune pagine del libro. Ma Laurentin, in
“Medjugorje. Testamento”, afferma che “le lettere di Manda, conservate
presso il vescovado, presentano diverse calligrafie, cosa sorprendente
se sono state scritte dalla stessa persona”.
Vi è poi, come si è detto, la
formale smentita da parte dell’interessata; e resta il fatto che il
protagonista (che era già stato allontanato da Medjugorje) non fu certo
punito con la durezza che avrebbe meritato la colpa commessa, qualora
fosse stata accertata al di là di ogni dubbio.
A questo punto si apre un capitolo particolarmente interessante dei rapporti tra il frate e i veggenti, o, per meglio dire, tra p. Tomislav, che si sposta in Italia, e la veggente Marija Pavlovic.
Qualche anno prima, nel 1983, il religioso aveva fondato un gruppo di
preghiera che dirigeva in collaborazione con Jelena Vasilj, una delle
due “veggenti di seconda generazione”, e Marija vi era entrata subito.
Ma
soprattutto la veggente risulta coinvolta in un’iniziativa di p. Vlašić
che costituisce la prosecuzione dell’attività del gruppo di preghiera: l’ “aggregazione” “Regina della pace, completamente tuoi, per Maria a Gesù”, comunità che il frate fonda a Parma nel 1987 e dirige insieme ad Agnes Heupel, una donna tedesca guarita prodigiosamente a Medjugorje.
Marija non si limita a dare una sorta di avallo ufficiale al programma di p. Tomislav, assicurando il religioso che la Vergine, appositamente interpellata, ha definito la sua iniziativa “un piano di Dio” (8 marzo 1987); ma offre anche una sua esplicita testimonianza su un opuscolo della comunità, “Una chiamata nell’anno mariano”, del 21 aprile 1988 (riportiamo dal blog di Marco Corvaglia; le sottolineature sono nostre):
“Sento il bisogno di dire anch’io alcune parole riguardo a questa informazione che ha scritto Padre Tomislav [...]
Fin dalla sua costituzione mi sono inserita nel gruppo di preghiera, che la Madonna ha guidato attraverso Jelena Vasilj e Padre Tomislav Vlašić. [...]
Ho visto che i messaggi che giungevano attraverso Jelena chiarivano e completavano i messaggi che la Madonna dava a me.
All’inizio
di quest’anno mi sono ritirata nel silenzio con alcune persone di quel
gruppo di preghiera. Un giorno, qualche tempo prima della partenza,
prima dell’apparizione abbiamo pregato la Madonna di darci la luce per
poter comprendere il programma che Lei aveva dato attraverso Agnes
Heupel e Padre Tomislav Vlašić.
La Madonna è venuta, era contenta. Ha pregato su tutti noi e ha detto:
“Cari figli, vi do un dono speciale, il dono della libertà, affinché
possiate decidervi per Dio. Io benedico la libera decisione di ciascuno
di voi”. Così mi fu chiaro che potevo decidermi per questa strada, dal
momento che attendevo l’occasione per potermi ritirare in silenzio e
preghiera.
Come
vedete, la Madonna ha dato un programma per la Comunità “Regina della
Pace, completamente tuoi, per Maria a Gesù”, e conduce questa Comunità
attraverso Padre Tomislav e Agnes, attraverso la quale giungono i
messaggi per la Comunità.
Sono nella Comunità da più di un mese e mezzo…”
Senonché
a questo punto finalmente alla Pavlovic si aprono gli occhi, ovvero
qualcuno glieli fa aprire. Neanche tre mesi dopo infatti, in data 11
luglio 1988, la veggente con un gesto clamoroso scrive
una lettera alla Congregazione per la dottrina della fede in cui
smentisce formalmente che vi siano legami tra Medjugorje e l’iniziativa
di padre Tomislav.
Il
testo è redatto dall’autrice in duplice versione, croata e italiana, e
viene pubblicato tra l’altro dalla curia di Mostar; noi riportiamo la
versione italiana quale appare nel sito di Radio Maria, in cui figura
pure la fotocopia del manoscritto originale (anche qui le sottolineature
sono nostre):
Mi trovo nella necessità morale di fare davanti a Dio, la Madonna e la Chiesa di Gesù Cristo, le seguenti dichiarazioni:
1. Dai testi "Una chiamata nell'anno mariano" e dalla testimonianza che porta la mia firma, appare che io avrei portato come risposta della Madonna ad una domanda di Padre Tomislav: "Questo è un piano di Dio"; cioè appare che io avrei dato,
da parte della Madonna, a Padre Tomislav la conferma e l'approvazione
esplicite dell'Opera e del programma intrapresi in Italia con il gruppo
di preghiera di Medjugorje.
2.
Ora, dichiaro che mai ho chiesto alla Madonna una conferma qualsiasi
per l'Opera intrapresa da P. Tomislav e Agnes Heupel. Mai ho chiesto
esplicitamente per me se dovevo far parte dell'Opera, e mai ho ricevuto
dalla Madonna un'istruzione qualsiasi a proposito del gruppo, salvo che
ognuno doveva essere libero di scegliere per la propria vita.
3. Dai testi e dalla testimonianza che porta la mia firma appare che la Madonna mi avrebbe mostrato
che la comunità ed il programma di P. Tomislav ed Agnes Heupel erano la
strada di Dio per me e per gli altri. Ora, ripeto che mai ho ricevuto
dalla Madonna né ho dato a P. Tomislav o a qualsiasi altra persona una
tale conferma ed istruzione da parte della Madonna.
4. La testimonianza tale quale è pubblicata in italiano non corrisponde alla verità a proposito della prima iniziativa.
Personalmente non ho avuto nessun desiderio di fare qualsiasi
dichiarazione scritta. Padre Tomislav mi ha suggerito con insistenza di
scrivere come veggente una testimonianza che il mondo aspettava.
5. Devo
anche dichiarare che la redazione come è presentata e la mia firma
suscitano alcune domande. Io per il momento posso dare a tutte le
domande possibili questa unica risposta, che do, lo ripeto, davanti a
Dio, davanti alla Madonna e alla Chiesa di Gesù Cristo: tutto quel che
può essere percepito come conferma e approvazione esplicita dell'Opera
di P. Tomislav ed Agnes Heupel da parte della Madonna tramite me è
assolutamente estraneo alla verità, ed è anche estraneo alla verità il
pensiero che io abbia avuto il desiderio spontaneo di scrivere quella
testimonianza.
6.
Credo come un obbligo morale mio, ripetere, sempre davanti a Dio, alla
Madonna ed alla Chiesa, la seguente dichiarazione: dopo sette anni di
quotidiane apparizioni, dopo la più intima esperienza che ho della
delicatezza e della prudenza della Madonna, dopo tutto quello che posso
ricordarmi dei consigli della Madonna, e delle risposte della Madonna
alle domande personali, posso dichiarare che non è possibile sostenere
che l'Operazione celeste ed il messaggio globale della Madonna a
Medjugorje abbiano come conseguenza santa, come collegamento voluto
dalla Madonna, l'Opera e la programmazione intraprese in Italia da P.
Tomislav ed Agnes Heupel.
Ed
è anche necessario aggiungere in questo luogo che le apparizioni
quotidiane continuano. Questa dichiarazione, la firmo davanti al
Santissimo Sacramento e la destino a tutti quelli che sono di cuore
legati all' "Operazione" della Madonna a Medjugorje.
11.7.1988
Firmato: Marija Pavlovic
Commenteremo la lettera quando esporremo la strategia difensiva di padre Livio. Per ora ci limitiamo a sottolineare che Marija confessa apertamente di aver reso in precedenza una testimonianza inveritiera.
Quanto
ai motivi della sua clamorosa ritrattazione, pare che non vi sia
estranea la visita, avvenuta pochi giorni prima, di una giornalista
americana della stessa rivista il cui direttore aveva ricostruito in un
libro la storia del figlio avuto da padre Tomislav. Nella circostanza il
frate, intervistato dalla giornalista, negò ogni coinvolgimento nella
vicenda; ma potrebbe essere stato proprio il timore di uno scandalo a
spingere Marija all’incredibile dietrofront.
Con l’estate del 1988 possiamo considerare conclusa la storia dei rapporti di padre Vlasic con i veggenti di Medjugorje. Non che il religioso tiri i remi in barca e si metta a rigar dritto: una decina d'anni dopo dà avvio a una nuova spettacolare iniziativa,
la cui musa è questa volta una carismatica genovese, tale Stefania
Caterina, specialista in incontri con esseri extraterrestri sui quali si
diffonde in un libro di ben 300 pagine, “Oltre la grande barriera”,
pubblicato nel 2008.
Chi
vuole può trovare una copiosa informazione sui dettagli di tali
rivelazioni ufologiche in un articolo (di parte, ma molto serio e
accurato) di p. Francois Dermine; articolo reperibile, anche in versione
audio, nel sito di Radio Maria. Noi ci disinteressiamo dell’argomento
perché evidentemente questi sviluppi non hanno più nulla a che vedere con il fenomeno Medjugorje, non coinvolgendo alcuno dei suoi protagonisti, salvo l’ormai irrecuperabile e inattendibile Tomislav Vlašić.
Per meglio dire, un legame fra Medjugorje e le divagazioni interplanetarie di Stefania
Caterina sussiste, ed è una ricaduta negativa del protagonismo di p.
Tomislav. A quanto sembra, infatti, il libro della veggente genovese
viene commercializzato anche fra i pellegrini che si recano in Bosnia,
oltre che, online, da alcuni siti medjugoriani.
[ESCLUSIVO] Le cronache di Vlasic: il direttore spirituale, la suora e la scomunica
AGGIORNAMENTO 11/09/2009:
INCHIESTA
ESCLUSIVA: «Nessuno dei veggenti di Medjugorje si è mai arricchito
grazie alle apparizioni.» Ecco le prove del contrario.
Era pronta la scomunica di Benedetto XVI, per questo Tomislav Vlasic,
direttore spirituale dei “veggenti” e della parrocchia di Medjugorje
nel periodo di carcerazione di Padre Jozo Zovko, ha scelto la via delle
dimissioni volontarie.
La Suora
Le controverse vicende legate all’ex francescano hanno inizio nel
1976, quando mise incinta una suora croata, Suor Rufina, al secolo Manda
Kozul, che viveva a Zagabria in una comunità religiosa “mista” in cui
all’epoca dimorava anche Vlasic.
Per evitare lo scandalo, la suora si trasferì in Germania verso la
fine dello stesso anno, dove trovò rifugio come donna delle pulizie a
casa di Herr Ott, un anziano Bavarese molto amico dei Francescani.
Ott trovò per caso la corrispondenza tra l’infelice Manda e Vlasic,
nella quale il francescano la implorava più volte di non rivelare il suo
nome.
L’abbandono
«Per ciò che concerne il padre del bambino,» scriveva Vlašic alla
suora, «nessuno ti può obbligare a dire il suo nome. Penso sia meglio
che tu dica di aver incontrato qualcuno di passaggio, che ti ha dato un
nome falso e ha detto che voleva sposarti. in seguito è sparito e non ti
ha più contattato e tu eri rimasta incinta.»
«Se lo dici anche ad una sola persona, anche se si trattasse di tua
madre o tua sorella, l’hai già detto a tutto il mondo. E non ne ricevi
nessun vantaggio, solo più problemi. Ma riceverai la benedizione di Dio
se lo tieni per te, perché in questo modo salvi tante sorelle e fratelli
ed il mondo in questi tempi spiacevoli. Sarai veramente come Maria, la
quale accettò il suo particolare destino e andò con suo figlio ovunque
dovette, assistita dalla Provvidenza, e il bambino, nonostante le sue
croci, divenne il principio della gloria più grande,» scriveva
preoccupato nei giorni in cui stava per nascere il bambino.
«Non è facile per me sopportare tutte queste cose. Mi stai dicendo di
essere come Maria, ma devo comunque dirti che lei aveva Giuseppe al suo
fianco in una terra a lei non conosciuta,» gli rispondeva lei,
sconsolata ed evidentemente più realista di quanto lo fosse il frate che
le offrì 300 dollari e un dizionario.
Il 25 Gennaio del 1977 nacque il figlio Toni.
L’arrivo a Medjugorje
Vlasic fa la sua prima comparsa alla Chiesa di San Giovanni,
Medjugorje, il 29 Giugno del 1981, di rientro da una conferenza
carismatica tenuta a Maggio a Roma, nella quale, scrive Padre René
Laurentin nel 1984, “era stato oggetto di due profezie.” La prima,
riguarda una sua predicazione tra la folla, seduto su un sedile sotto il
quale sgorgavano dei rivoli d’acqua. La seconda, glie la comunicò Padre
Emiliano Tardiff, suo amico, «come una profezia proveniente da
Dio: “Non avere paura, ti mando mia Madre”». Qualche giorno prima,
il 24 Giugno, sarebbero iniziate le apparizioni.
Nel giro di poche settimane, favorito dall’arresto di Padre Jozo
Zovko avvenuto il 17 Agosto del 1981 e del quale prese il posto il
giorno stesso per ordine del provinciale francescano fra’ Jozo Pejic,
Vlasic divenne una celebrità mondiale come direttore spirituale dei
“veggenti” di Medjugorje.
L’inizio del declino
Nel Novembre 1984, evidentemente raggiunto il limite di
sopportazione, Manda Kozul invia una lettera d’aiuto al Vescovo Zanic.
Anche se l’aveva firmata solo con il proprio nome, l’anziano tedesco
Ott, inviò tutta la corrispondenza intercorsa tra Vlasic e la suora
all’allora Cardinale Ratzinger, che conosceva di persona, il quale la
inoltrò a sua volta al Vescovo Zanic.
Nello stesso anno, Tomislav Vlasic aveva inviato una lettera a
Giovanni Paolo II definendosi “colui che, attraverso la Divina
provvidenza, guida i veggenti di Medjugorje.” Convocato da Zanic il 12
dicembre 1985 per un confronto, Vlasic non negò mai la paternità in
presenza del provinciale francescano. Il prete si difese così: «La
Vergine e la verità basteranno a difendermi.»
Il trasferimento in Italia
Rimosso dall’incarico ed assegnato alla vicina parrocchia di Vitina,
il francescano mantenne i contatti con Medjugorje e i veggenti fino al
1987, anno in cui decise i trasferirsi in Italia, a Parma, per fondare
una comunità religiosa mista – chiamata “Regina della pace, siamo
completamente tuoi. Per Maria a Gesù” (“Kraljice Mira)” – insieme alla
sua nuova compagna, la tedesca Agnes Heupel.
L’8 Marzo del 1987 veniva pubblicato
sull’opuscolo “Una chiamata nell’anno mariano” un presunto messaggio
che la “Gospa” avrebbe dato alla veggente Marija Pavlović dietro
richiesta dell’ex francescano.
«Ho chiesto anche una conferma esterna. Fra le altre cose ho
posto una domanda alla Madonna tramite Marija Pavlović. Marija ha
portato la risposta della Madonna dell’8 marzo 1987: “Questo e un piano
di Dio.”» [
Una chiamata nell'anno mariano, p. 6]
La “veggente” al seguito
Nel Febbraio 1988 anche la “veggente” Marija Pavlović entrava
nell’associazione di Vlasic. Di lì a poco, il 21 Aprile del 1988, venne pubblicata
sullo stesso opuscolo la testimonianza della Pavlović nella quale ella
sosteneva che la “Gospa” era contenta della nuova comunità fondata da
Vlasic, senza smentire la veridicità della lettera aperta scritta l’anno
prima dall’ex francescano.
«All’inizio di quest’anno mi sono ritirata nel silenzio con
alcune persone di quel gruppo di preghiera. Un giorno, qualche tempo
prima della partenza, prima dell’apparizione abbiamo pregato la Madonna
di darci la luce per poter comprendere il programma che Lei aveva dato
attraverso Agnes Heupel e Padre Tomislav Vlašić.
La Madonna è venuta, era contenta. Ha pregato su tutti noi e ha detto:
“Cari figli, vi do un dono speciale, il dono della libertà, affinché
possiate decidervi per Dio. Io benedico la libera decisione di ciascuno
di voi”. Così mi fu chiaro che potevo decidermi per questa strada, dal
momento che attendevo l’occasione per potermi ritirare in silenzio e
preghiera.
Come vedete, la Madonna ha dato un programma per la Comunità “Regina
della Pace, completamente tuoi, per Maria a Gesù”, e conduce questa
Comunità attraverso Padre Tomislav e Agnes, attraverso la quale giungono
i messaggi per la Comunità. Sono nella Comunità da più di un mese e
mezzo.» [
Una chiamata nell'anno mariano, pp. 15-16].
La fuga della “veggente”
Non trascorse molto, però, perché il rapporto tra la “veggente” e
l’ex francescano venisse bruscamente interrotto, concludendosi con la
fuga della Pavlović dalla comunità.
Nei primi giorni del Luglio 1988 una giornalista statunitense, Suzanne Rini, inviata dal periodico cattolico
Fidelity, giunge in Italia e chiede conto a padre Vlašić della vicenda riguardante lui e Suor Rufina. Il francescano negò i fatti.
Qualche giorno dopo, l’11 Luglio 1988, Marija Pavlović scrive un
nuovo clamoroso comunicato, in cui ritratta la provenienza “celeste” dei
messaggi a favore della comunità, sostenendo invece di essere stata
quasi costretta a formularli da Tomislav Vlasic (cfr.
Medjugorje, la veggente Marija Pavlovic ha mentito almeno una volta).
Motivi e conseguenze per la “veggente”
Quello che tutti ora si domanderanno, è ciò che è realmente successo in quel lasso di tempo e successivamente.
La risposta ci è stata fornita da una fonte interna alla ex comunità di Tomislav Vlasic.
La “veggente”, già entrata in contrasto con Agnes Heupel e le
presunte “locuzioni interiori” che quest’ultima riceveva dalla “Gospa”,
era infastidita dal modo in cui la tedesca guidava la comunità
attraverso i presunti messaggi della “Gospa”, senza lasciare alla
Pavlović la libertà di cui godeva prima di entravi.
Turbata dalla notizia del figlio avuto da Vlasic con Suor Rufina, confusa dai “messaggi” ricevuti dalla Heupel,
Marija Pavlović letteralmente scappa dalla comunità “Kraljice Mira”,
distrutta come persona. Lo shock era stato talmente forte tanto da portarla ad un passo dal tirarsi indietro rispetto al “fenomeno Medjugorje”.
A quel punto, qualcuno intervenne per risolvere in fretta la spinosa
questione, facendo rifugiare la “veggente” in crisi alla Comunità
Cenacolo di Suor Elvira. Dopo essersi ristabilita, si trasferì a Milano
dove conobbe l’attuale marito.
La nuova comunità
Il 1 ottobre 1988 viene chiusa la comunità di Vlasic per decreto del
vescovo di Parma, mons. Benito Cocchi, anche perché alcune pratiche,
come la convivenza tra uomini e donne, sono “ritenuti del tutto estranei
ad ogni forma di comunità religiosa accettata dalla Chiesa”. [lettera
68/I/28 del 1 ottobre 1988]
Questo non ferma comunque l’ex francescano, che apre quattro nuove
sedi in diocesi guidate da vescovi meno ostili. La sede principale è a
Lama dei Peligni (Chieti), altre a Penne (Pescara) e Camporotondo di
Fiastrone (Macerata). L’ultima si è insediata a Medjugorje, secondo
l’usanza ormai consolidata in quella località di ignorare completamente
il vescovo.
Ombre di New Age e luci di UFO
Nel 1994 entra nella nuova comunità di Vlasic, composta da laici e
consacrati, Stefania Caterina, suora laica, che nel 2002 ne diventerà
responsabile generale. La collaboratrice di Vlasic avrebbe avuto
«esperienze straordinarie da quando lei si conosce, da bambina, e
pensava che tutti sentissero la voce di Gesù. […] Nel 1997-98, le
esperienze diventano forti; il 14 febbraio 1998, con l’offerta della sua
vita in sacrificio a Gesù per mezzo di Maria, si è aperto tutto.»
Stefania Caterina sostiene che tali esperienze «avvengono attraverso
locuzioni interiori e visioni, durante le quali mi sono date spiegazioni
dal Signore stesso o dai suoi strumenti, primo fra tutti S. Raffaele
arcangelo, il Padre, Gesù, lo Spirito Santo, Maria, san Giuseppe, gli
apostoli Giovanni e Paolo, gli Arcangeli, Lucifero, la piccola defunta
Anna, le anime del Purgatorio e “uomini di altri pianeti”.»
“
Uno dei compiti più importanti dell’umanità di Alfa Centauri è
di comandare la grande flotta interplanetaria. Essa è composta dai più
potenti veicoli spaziali e da equipaggi scelti, messi a disposizione dai
pianeti fedeli a Dio,” scrive la suora laica a pagina 123 del suo libro
“Oltre la grande barriera” (Luci dell’Esodo, 2008).
Ma non è la sola sconcertante affermazione che si può leggere sul
testo. Il libro, che appare fortemente ispirato alla New Age, è un
ibrido tra mitologia, ufologia, religioni e pratiche orientali e il
cristianesimo.
“Attorno alla vostra persona si trova l’aura. Essa è un campo
energetico che circonda il corpo umano,” avrebbe detto S. Raffaele
Arcangelo l’8 Marzo 2001 a Stefania Caterina [
Oltre la grande barriera, pag. 250].
L’isolamento
Dal febbraio 2008, a padre Vlasic era stato imposto di vivere in
totale isolamento, mentre era in corso l’inchiesta vaticana a suo carico
per peccati di natura sessuale e per il sospetto di diffondere «eresia e
scisma». Padre Vlasic, però, non aveva rispettato le misure
disciplinari che erano state imposte ed era stato quindi colpito
dall’«interdetto», che gli proibiva di ricevere i sacramenti e
partecipare al culto pubblico. Il ministro generale dei Francescani,
José Rodriguez Carballo ha aggiunto il divieto di «rilasciare
dichiarazioni su questioni religiose, specialmente sul fenomeno
Medjugorje» e negato il permesso di vivere nelle strutture dell’ordine.
Lo sconcerto dei membri della comunità
Non pronti ad un simile provvedimento, i membri della comunità
“Regina della Pace” non hanno mancato di protestare vivacemente, anche
con una
lettera aperta
indirizzata al Ministro Generale dei Frati Minori e firmata da 180
persone. Frastornati dagli eventi, increduli, si domandano come mai,
dopo la diffusione del provvedimento a carico dei Vlasic, tutti abbiano
preso le distanze da lui, persino i sacerdoti che fino a poco tempo
prima lo appoggiavano (cfr.
Tomislav Vlasic, cosa pensa la sua comunità?).
La scomunica
L’epilogo è stata la riduzione allo stato laicale, chiesta dall’ex
francescano prima che arrivasse la scomunica già pronta di Benedetto
XVI.
Padre Francesco Bravi, procuratore generale dei
Francescani, puntualizza che le contestazioni dell’ex Sant’Uffizio
rientrano «nel contesto del fenomeno delle apparizioni di Medjugorje»
e che il frate non è stato espulso ma ha chiesto lui la dispensa dal
sacerdozio, visto il procedimento che era stato avviato dal Vaticano e
che si stava concludendo con la riduzione allo stato laicale.
E c’è già chi parla di una vera e propria persecuzione, paragonando Vlasic a Padre Pio.
Il “direttore spirituale”
Il fatto che Vlasic fosse riconosciuto come direttore spirituale dei
“veggenti” nel periodo tra il 1981 e il 1984 è documentato anche nei
libri di René Laurentin, noto teologo francese e da sempre promotore del
“fenomeno Medjugorje.” (
“Breve storia delle apparizioni di Maria a Medjugorje”, “Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje”)
Per quanto venga sottaciuta, nascosta, epurata o negata la questione
relativa all’effettiva direzione spirituale dei “veggenti” da parte di
Tomislav Vlasic, produciamo di seguito anche testimonianza della stessa
da fonti esclusivamente pro-Medjugorje, onde evitare illazioni e sterili
discussioni su fonti non allineate.
Al
momento dell’arresto, Tomislav Vlasic’ accorre in aiuto della canonica
rimasta senza guida. Ritiene che la situazione sia poco chiara e parte
per Mostar, dove mette al corrente il provinciale francescano, fra’ Jozo
Pejic: – Prenda il posto del parroco, la nomino a Medjugorje – conclude
quell’uomo esperto. Da quel momento Tomislav diventa la mirabile guida spirituale dei veggenti e della parrocchia.
Da: Camminando Insieme – San Mattia Onlus
Già
parroco di Capljina, accorse a Medjugorje il giorno stesso dell’arresto
di Padre Jozo, dove gli venne subito affidata dal Provinciale la
direzione spirituale della parrocchia “orfana”. [...] La
sua ardente convinzione lo ha portato a essere la guida spirituale non
solo dei veggenti, ma di tutto il movimento di conversione sorto a
Medjugorje.
Da: La Madonna di Medjugorje
Altre due ragazze (non facenti parte del nucleo dei visionari), Jelena e Marijana, inizialmente sotto la direzione di Fr. Tomislav Vlasic – il leader carismatico che era stato direttore spirituale dei visionari
– odono anch’esse una voce interiore, attribuita alla Vergine, che
affida loro messaggi personali, messaggi per il gruppo locale di
preghiera, per la parrocchia e per il mondo intero.
Da: Il Cammino Cristiano
Al
momento dell’arresto, Tomislav Vlasic’ accorre in aiuto della canonica
rimasta senza guida. Ritiene che la situazione sia poco chiara e parte
per Mostar, dove mette al corrente il provinciale francescano, fra’ Jozo
Pejic: – Prenda il posto del parroco, la nomino a Medjugorje – conclude
quell’uomo esperto. Da quel momento Tomislav diventa la mirabile guida spirituale dei veggenti e della parrocchia.
Da: Medjugorje Bolzano
Già
parroco di Capljina, accorse a Medjugorje il giorno stesso dell’arresto
di Padre Jozo, dove gli venne subito affidata dal Provinciale la
direzione spirituale della parrocchia “orfana”. [...] La
sua ardente convinzione lo ha portato a essere la guida spirituale non
solo dei veggenti, ma di tutto il movimento di conversione sorto a
Medjugorje.
Da: Medjugorje Saccolongo
Nel libro
“Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje”
sono presenti numerosi messaggi della “Gospa” che dimostrerebbero
l’evidente amicizia con i “veggenti” e il suo ruolo di loro “guida
spirituale”, e sono raccolti sul sito di
Medjugorje Bolzano.
E’ fenomeno frequente abbandonare la barca che affonda, ma negare l’evidenza…
Un'approvazione, o perlomeno una "non condanna" di mediumgorie significherebbe una RIDICOLIZZAZIONE DI GESU' E DELLA MADONNA e una rilevante disfatta della Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaZanic fu un uomo Santo, Peric uguale, impossibile sorvolare il loro giudizio, l'unico che, per diritto divino ha voce in capitolo; sono certo che il bene trionferà, e che la commissione, ispirata dalla luce divina, confermerà la Verità.
Si ricordino certe anime nere: Gesù non può permettere di prendersi gioco della Madre Sua troppo al lungo, Dio è costretto, dalla propria Giustizia Infinita ad agire e a far giustizia...coi suoi tempi.
Si tenga sempre in mente con estrema chiarezza che, DEUS NON IRRIDETUR...
E' ora di piantarla con un certo "tradizionalismo" cieco e presuntuoso, nessuno toglie l'azione oscura del demonio a Medugorie io personalmente ho litigato in modo furibondo con il parroco per come i frati celebravano la Santa Messa, e per tutto il circo di pagliacci carismatici e invasati, ma questa è la Chiesa di OGGI, e la Madre Santissima essendo madre di codesta Chiesa che è in crisi, bene o male con lei si deve confrontare.
RispondiEliminaMa io umilmente vorrei far notare che la Madonna a Medugorie è contro i circoletti parrocchiali, Lei parla alla PARROCCHIA non ai gruppi MOVIMENTI O KAMMINI (neocat, carismatici, AC, SantEgidio ecc. ecc.), è per la preghiera, la confessione il digiuno, via assolutamente TRADIZIONALE, parla di castighi (7 di cui uno sarà per la Chiesa) IL CONCILIO ben si guarda di parlare di questo, e di segni visibili per credere...
I Messaggi sono ottimi, poi che facciano i veggenti fuori dal loro compito di "ripetitori" sinceramente poco mi importa,,, li ammiro solo per la pazienza e per l'amore che portano ai pellegrini, PARLIAMO DI MILIONI ogni anno.
Circa poi il riconoscimento, dopo il messaggio del 25 maggio del 2010, che succede allo storico discorso di professione MODERNISTA di B16 il 12 maggio a Belen in Portogallo, sinceramente credo che MAI la Chiesa di oggi, salvo eventi assolutamente inequivocabili per tutti, approverà le Apparizioni.
Caro Don Camillo,
Eliminaspero di interpretare bene la motivazione che ha spinto Gianluca ad inserire questo articolo: pura informazione, data a ridosso di imminenti pareri ufficiali. Questo è uno di quegli argomenti che abbiamo deciso di trattare il meno possibile, per la lunghezza e complessità della vicenda e per non incorrere in giudizi temerari. In effetti devo dire che forse il caso Medjugorje è l'unico argomento che non trova me e Gianluca sulla stessa linea...
Lui è evidentemente più critico, e molto sulla difensiva, rispetto ad un fenomeno che assimila, per innegabile somiglianza, a tutti quelli sorti dopo il Concilio. Io invece posso dire di essere cresciuta con i messaggi di Medjugorje, che iniziò quando avevo tredici anni, e nonostante possa ravvisare anche qui tutto l'andazzo modernista che ormai regna sovrano in tutta la Chiesa, ho un grande timore, più istintivo che razionale, di emettere giudizi, per paura di finire a disprezzare una eventuale azione di Dio...E detto negli Atti: "Non vi accada di combattere contro Dio!"
Dunque questo timore che mi impedisce di farmi un'idea obiettiva del caso, mi spinge a non pronunciarmi nettamente, ma a riflettere sulle informazioni, sospendendo il giudizio. In realtà quando sento giudizi sulle manifestazioni straordinarie, in generale, soffro nell'ascoltare sia le opinioni coontrarie che quelle favorevoli. A mio avviso in entrambi i casi, si tratta di giudizi temerari, perchè il semplice laico non ha i lumi sufficienti per fare un discernimento totalmente aderente alla verità.
Ho letto gli altri pareri, e visto che sono quasi tutti contrari al tuo, ti prego tuttavia di non lasciare il nostro blog....sono stata molto felice della tua entrata qui, percvhè quando ci siamo incrociati su MIL, ho sempre condiviso in toto i tuoi commenti, che ritengo degni di considerazione e di ascolto. So che per la maggior parte degli argomenti siamo tutti sulla stessa linea, perciò ti invito di cuore a non privarci della tua presenza.
Spero che leggerai questo post e vorrai accettare il mio invito...
AnnaRita,l'evento Medjugorje deve essere trattato da gente competente, ed io lo sono! Sono stato a Medjugorje diverse volte, ho studiato tutti i messaggi, ho parlato con i veggenti, ho celebrato la Messa Tridentina senza alcun problema, ho confessato ore e ore, non ho riscontrato nè nella prassi nè nella teoria dottrine nè eretiche nè moderniste dalla bocca dei frati (parroco e viceparoci), certo sono frati e la liturgia non è il loro forte e il Vescovo lascia correre su tante cose, purtroppo, ma da qui a dire che tutta farina del diavolo, ebbene mi par proprio che si è difronte a giudizi temerari. Non nego che il "contorno" sia pestifero, anzi abominevole, ma nonostante questo contorno ci sono tante belle conversioni.
EliminaMi sembrate persone ragionevoli e serie vi pregherei pertanto di sospendere il giudizio su questo evento in se, e di lasciar perdere i vari pettegolezzi su personaggio come Tomislav Vlasic, che non è stato parroco, ma semplice aiutante del presbiterio della parrocchia. Io stesso ho constatato che gli stessi sacerdoti della Fraternità non la pensano in modo univoco.
Gospa Tour 2012!
RispondiEliminaE' ora di piantarla con un certo "tradizionalismo" cieco e presuntuoso.
...parla di lei Don Camillo?
CVCRCI
Che vuol dire CVCRCI?
RispondiEliminaIn effetti, non è che siccome la Madonna a Medjugoire è apparasa dopo il concilio allora necessariamente è una bufala..
RispondiEliminaCerto che tra la "cecità" di un certo tradizionalismo e la "Luce" di una certa chiesa conciliare preferisco milioni di volte la "cecità" che pur essendo tale riesce a leggere bene la triste situazione attuale, cosa che la "luce" conciliare non fa di certo!!!
RispondiEliminaParadosi
Apparizioni false per apparizioni false, deliziatevi, dunque, con l'apparizione del Paradiso ad un "antipapa", Gregorio XVII:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=pGUQqNgffUM
Stessi fenomeni.
Ma è stupenda la rappresentazione di apparizione, da parte di Clemente ! E' veramente difficile trovare un attore così bravo! Propongo una candidatura all'Oscar per la miglior interpretazione antipapale...
EliminaMi è piaciuta particolarmente la faccia "serafica" durante la visione "beatifica". Il risveglio dalla visione è anch'esso degno di Oscar ! Sublime ! In effetti le "veggenti" medjugorjensi sono meno teatrali: forse l'attitudine slava, meno propensa all'esuberanza latina.
Eh sì! Il palco "cade", però, quando vedi che il "vescovo" gli gli sta alla destra è palesemente annoiato e ha un viso sul contrariato come dire "Uffa! Ancora sto' teatro!". Al minuto 2,33 non resiste a guardare il suo orologio...
EliminaGli spagnoli o coloro che hanno cultura spagnola, se osservate con attenzione, sono portati a racappriccianti eccessi nel loro modo di vivere la fede.
EliminaI LEGIONARI DI CRISTO
I NEOCATECUMENALI
LA CHIESA "CATTOLICA PALMARIANA"
L' OPUS DEI
Sono tutte realtà religiose che "pompano" la fede in direzione di un fanatismo religioso autoritaristico.
Penso che questa mia osservazione sia tutt'altro che superficiale!
Paradosi
E' una sigla semplice che sta per:
RispondiEliminaChristus Vincit, Christus Regnat, Christus Imperat.
spero tanto che la pagliacciata medjugorjie posa finire una volta per tutte. Ormai è fin troppo palese che non sia Nostra Signora ad apparie, ma il pagliaccio cornuto.
RispondiEliminapreghiamo affinchè finisca tutto questo sfacelo medjugoriano che porta le anime in smarrimenti di fede.
MEDJUGORIE UN FALSO DEI CARISMATICI:
RispondiEliminahttp://www.salpan.org/SCANDALI/CARISMATICI/Pentecostali.htm
Tutte le conversioni e le grazie che lì sono avvenute allora, sono opera di satana?
RispondiEliminaConversioni a cosa ? Grazie di che cosa? Anche nell'evocazioni dei "morti" fatte con carte o pendolino o bicchierino ci sono tante "conversioni" e "grazie". Satana ha grande pazienza, per anni, nel gettare la sua rete.L'importante è coinvolgere emotivamente, poi pian piano le idee e gli atteggiamenti si adattano all'emozione e si confonde adattamento con serenità interiore, slancio fideistico entusiasta con fede. Mi fermo qui...le sette insegnano ed i lavori al riguardo sono sufficienti, basta leggere anche qui, come già citato:ttp://www.salpan.org/SCANDALI/CARISMATICI/Pentecostali.htm
RispondiEliminaIn riferimento al post che ho indirizzato sopra al nostro Don Camillo, vorrei fare una preghiera a tutti i commentatori del blog:
RispondiEliminaognuno è assolutamente libero di esprimere l'opinione che si è fatta;
quello in cui invece nessuno deve sentirsi libero, è di assumere toni ed atteggiamenti di squalifica o di disprezzo nei confronti delle altrui posizioni.
Siamo qui per confrontarci, non per attaccare chi ha pensieri, sensibilità ed esperienze diverse dalle nostre. Anzi, più il proprio pensiero viene espresso concentrandosi su motivazioni e documentazioni concrete (senza cadere in polemiche), più acquista credibilità e considerazione.
La mia non vuol essere un'accusa per nessuno, ma siccome sono molto orgogliosa del livello che si raggiunge in genere nei commenti dei threads, cosa di cui ringrazio di cuore tutti voi, vorrei che questo livello non si abbassasse mai, rischiando di somigliare ai toni di altri blogs dai quali prendo volentieri le distanze. Grazie a tutti, carissimi.
Beh Annarita sono d'accordo con te però Don Camillo, il competente, che è stato molte volte a M. (non c'era il divieto di recarcisi? vabbè non è importatnte) è stato il primo a dire Tradizionalismo cieco e presuntuoso.
RispondiEliminaVoglio solo ricordare:
1) Il miracolo che si aspetta da 25 anni
2) Due relazioni negative dei vescovi di Mostar
3) La strana vita dei veggenti molto diversa da quelli di fatima e lourdes, anche Bernardette aveva un ragazzo che l'amava ma scelse la "Signora vestita di Bianco"
4) Le molte contraddizioni delle veggenti
infine i guadagni di uno di essi.....
Io rimango ancorato a quello che ho, tanto basta, oppure bisogna credere a M. per essere cattolico?
Per me è tutto falso, se fosse vero per questo andrei all'inferno?
Per il resto sempre attento e riguardoso ai commenti di tutti, spero che valga anche per altri!
CVCRCI
Don Camillo che stai a dì? ti contraddici e non te ne rendi conto.LA Santa Vergine è cosa seria Med. è solo un circo moderno. Carlo Maria
RispondiEliminaSeguo i messaggi da 20 anni ma sono andato a M. solo da prete e con il permesso del mio Ordinario, per accompagnare i pellegrini.
RispondiElimina1. I segni saranno visibili nel tempo dei 10 segreti, 3 segni visibili e 7 CASTIGHI di cui uno sarà inferto alla Chiesa Cattolica. Saranno divulgati necessariamente tre giorni prima che accadano da un frate designato che oramai ha una certa età.
2. Il Vescovo è convinto che siano i frati a dettare ai veggenti ma il tutto ha il sapore di pregiudizi e vendette tra il vescovo e i francescani in quanto tali per dei dissapori storici tra i francescani e gli Ordinari della zona, comunque oramai tutto è fuori la competenza degli ordinari.
3. Non mi sento di giudicare le scelte vocazionali dei veggenti, perchè insieme con la Santa Vergine han deciso di metter su famiglia? Non lo so e nemmeno me lo domando ogni strada è santa e santificante CERTO dico solo che suor Lucia che tutti sanno che ha avuto altre apparizioni diciamo private è stata "reclusa" e fatta silenziare per mezzo dell'OBBEDIENZA religiosa, dalle sue superiore dal vescovo dal cardinale dal PAPA anzi dai Papi.
4. Quali contraddizioni? I Veggenti per comando della Santa Vergine non parlano tra loro sul contenuto dei segreti, quando tutti riceveranno i segreti allora tutti sapremo e capiremo. E poi non mi risulta che abbiano fatto voto di povertà, se dei buoni cristiani gli donano delle offerte anche per poter continuare questo vero e proprio apostolato che male c'è? non mi pare ostentano ricchezza o vita sregolata.
Parla di cieco e presuntuoso tradizionalismo quando si prende per ORO COLATO tutti gli scritti di don Villa, sant'uomo per carità, ma c'ha pure una certa età, su Paolo VI tanto di cappello, ma sul dossier di GP2, delle citazioni di discorsi da lui riportati, non corrispondono a quel che realmente ha detto. Su M. poi non ne parliamo, ha descritto la "fiera di carnevale" il contorno cioè, ma questo non c'entra con i messaggi e la vita ascetica&parrocchiale che la Santa Vergine propone.
POI... Se dovessimo giudicare il "contenuto" dalla cornice, ragazzi miei, il mondo del tradizionalismo e spaventosamente marcio delle volte, dalle donne con le gonnellone di flanella fino ai piedi stile Laura Ingols (perchè il prete le caccia via) agli uomini con baffi impomatati, brillantina ai capelli e ghette sulle scarpe con monocolo tipo Gastone (li ho visti io con i miei occhi questi articoli) o preti stile Gregorio XVII, di cui sopra alla sedicente apparizione stile Griciliano
... insomma...
Carissimo Don Camillo perchè non ci prepari tu un articolo che magari pubblicheremo sulla Tua esperienza del fenomeno MEDJUGORIE? Magari scrivendoci i pro e contro secondo te. Grazie
RispondiEliminaDon Camillo lascia perdere i tradizionalisti con i gonnelloni, possiamo essere daccordo, però il problema, perchè è un problema Med, rimane.Questa Mamma quanto è umana, possibile che non lo vedi? Basta studiare le altre apparizioni. Perdincibacco che differenze teologiche, se uno le vuole trovare le trova.Carlo Maria
RispondiEliminaDon Camillo a me sembra, dal suo post, che anche lei non sia molto preparato nell'argomento.
RispondiEliminaContraddizioni?
Quelle per esempio sul compleanno, quelle per esempio sulle relazioni inidicate dai Vescovi, a me sembra un tantino temerario mettere dubbio sui Vescovi additandogli una diatriba coi francescani.
Dio ha sempre scelto gli umili, a me personalmente il loro stile di vita, mette i dubbi, non ci credo e basta.
Ognuno faccia ciò che vuole, ma il cervello l'abbiamo tutti!
E poi le apparizioni in tour...suvvia.
CVCRCI
Eh, sì, caro Don Camillo, mi batto il petto, ma anche io sono gran scettico sul fenomeno Medjugorje..
RispondiEliminaDall'inizio ho seguito questa situazione che arrivò a Milano al palasport, qualche decennio fa! Fui nel servizio d'ordine quindi libero accesso per ogni dove. Non intendo scendere in particolari che sembrano di chiacchiera, anche se visti e sperimentati direttamente, ma il sunto di quanto vidi fu di una miseria umano/religiosa notevole! Ma non c'era proprio la miseria economica, anzi! E così pure questa opulenza ha proseguito nei matrimoni delle veggenti con impresari italiani, frequentazioni con attori e vagonate di offerte che arrivano con la organizzazione capillare in varie nazioni del mondo.Un Cammino Neocatecumenale non gerarchizzato nel popolo dei fedeli, ma odor di settarismo uguale. Inoltre se vogliamo guardare i frutti...Dei figli delle veggenti non so nulla, nessuno parla, ma quel che vidi allora non faceva promettere nulla di buono e chi circondava...be, Vlasic insegna e mi basta!E di lui non ci sono chiacchiere, ma fatti precisi e pure un figlio. Riguardo ai misteri rivelati tre giorni prima;ma don Camillo ?????? Ma si rende conto che 3 giorni prima non servirebbero a nessuno, se non a bestemmiare Dio ancor più per chi non si salvasse ?! Ma si rende conto che è come un terno al lotto in cui uno deve aspettare l'estrazione? Ma le pare che nelle apparizioni approvate e documentate dalla Chiesa vi sia mai stato una datazione imprecisa e di suspance siffatta? Rimango sbalordito e preoccupato di questa benevolenza cieca.
Don Camillo, aldilà del bene che si può ricevere poichè chi crede non viene leso più di tanto dal demonio, guardi con maggior razionalità e disincanto Medjugorje ! Tante volte vorrei anche io la Madonna che mi appare dove viaggio,ed a comando, ma raccontarlo poi ai fedeli, come vero, è una vera burla ignominiosa.
So che molti tengono più alle persone dei veggenti che al contenuto dei messaggi, questo è sbagliato, Massimino Giraud, toccato dalla Grazia da bambino fu vagabondo e tormentato tutta la vita per morire solo e povero come un ladro, ma nessuno oggi, mette in discussione la sua sincera Apparizione. Anche Melania non ebbe vita facile e non trovò accoglienza in nessun istituto di suore... il suo messaggio era troppo grave e antipatico, perchè riscuotesse benevolenza... ma almeno alla sua morte il buon Sant'Annibale Maria di Francia gli restituì l'onore e la fiducia che meritava.
RispondiEliminaPer ritornare ai veggenti di M., la mia impressione è fino ad oggi ottima almeno come persone, della loro vita privata (è un miracolo che l'abbiano ancora dopo 30 anni e più di ribalta mediatica) ripeto, non voglio entrare, la "santità" del veggente non sempre può essere un punto a favore, ricordo che a Lourdes, in concomitanza con le VERE apparizioni di Bernadette, ve ne erano altre presunte di giovanotte che per "santità" esteriore battevano Bernadette di gran lunga!
Riguardo i tre giorni... anche io mi sono posto la stessa domanda, del cataclisma che si dovrà abbattere sull'umanità, ebbene Fatima ci dice che un "vescovo vestito di bianco" dovrà camminare in mezzo a macerie, e la Sacra Scrittura ci dice che "in quel giorno" i vivi rimpiangeranno di non essere morti"... che vi devo dire... chi vivrà vedrà, tutto è ordinato per il nostro bene (e solo Dio sa qual è il mio bene, magari morire di infarto tra un'ora... chi lo sa), e poi la Madonna sta sempre con noi questo mi basta!
Una cosa mi ha colpito, Lei dice che
«La Messa è la forma più alta di preghiera. Non riuscirete mai a capirne la grandezza. Perciò siate umili e rispettosi durante la celebrazione e preparatevi a essa con molta cura. Vi raccomando di partecipare tutti i giorni alla Messa»(13-01-84)
e poi
«Io vi sono più vicina durante la Messa che durante l’apparizione. Molti pellegrini vorrebbero essere presenti nella stanzetta delle apparizioni e perciò si accalcano attorno alla canonica. Quando si spingeranno davanti al tabernacolo, come ora fanno davanti alla canonica, avranno capito tutto, avranno capito la presenza di Gesù, perché fare la comunione è più che essere veggente»(12-11-86)
insomma mi pare abbastanza cattolica come osservazione...
e poi
parlando con i frati a M. quando chiesi spiegazioni riguardo i suggerimenti che diede la Madonna al parroco, la Santa Vergine disse che vuole che si recitino prima della Messa i misteri Gaudiosi, dopo la Messa i misteri Gloriosi, quando chiesi dove inserire i misteri dolorosi, mi disse a mezza bocca che la Madonna avrebbe preferito che si recitassero durante la Messa ma che il parroco decise di recitarli dopo i Gaudiosi prima della Messa. E dei "luminosi" mi ha detto che la Madonna, non ne ha MAI parlato... e che i frati per rispetto solo al Papa li recitano SOLO il giovedì.... ma mi par proprio fuori dalla Messa parrocchiale.... piccole (ma grandi) cose che fanno riflettere... e aprire gli occhi... almeno per chi li vuole aprire...
Pax Tecum
Ma non è la Gospa che dice di digiunare due volte la settimana a pane e acqua? A guardare i "veggenti" non si direbbe che digiunino...:)
RispondiEliminachiunque e libero di credere o non credere, ma non di giudicare e mettere in dubbio un'evento così straodinario, i frutti si vedono: che e un dono di Dio per la nostra salvezza, in quanto la nostra vita e eterna, in queta valle di lacrime siamo soltanto di passaggio. Pero quegli che dicono di no credere quando sono in difficoltà caso strano si invocano a Dio? Oggi tutte le nazioni del mondo sono in difficoltà guerre catastrofi separazioni povertà ecc. il motivo e perchè stiamo andando avanti senza Dio e senza Dio non ce futuro,la Regina della Pace l'aveva annunciato dall'inizio ai veggenti di Medjugorje. Grazie e che Dio abbia misericordia di tutti noi, con la preghiera e il digiuno possiamo ottenere tante grazie e chi prega non ha paura del futuro.
RispondiEliminaE quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà..
RispondiEliminacaro Caro Don Camillo lei non puo non sapere che Ivan è in pieno conflitto di interessi come gli altri pseudoveggenti. E questo basta alla Chiesa per dire che non c 'è nulla di vero. Se poi fa finta di niente per non scandalizzare i creduloni fanatici e per altri motivi questo è un altro discorso. Siamo seri aprirsi un agenzia di viaggi per portare i pellegrini americani a Medjugorje nella sua bella pensione è tutto un programma. Come poter fare il rosario con Ivan...mangiare con Ivan...parlare con Ivan...e tutto solo per chi soggiornerà da lui! Vai a vedere il volantino va. questo santone che dice di parlare con la Vergine Maria che si veste come Alcapone con tanto di autista e Mercedes al seguito. Con la sua bellissima villa da 1 milione di dollari negli Stati Uniti con tanto di piscina! Solo il fondatore dei testimoni di geova ha fatto di più! E non diciamo che anche loro devono pur mangiare! Questo è lusso! Un lusso che puo comprendere solo chi pensa che la vita è tutta qua e che bisogna goderne prima di morire! Caro Don Camillo non posso credere che lei non veda nulla se non i numeri di povere pecore che ogni anno vanno in Bosnia. I testimoni di geova sono di più. E allora? Per voi i frutti sono solo i numeri? Le conversioni? Anche chi ha creduto a quella santona ciarlatana di mamma ebe ha avuto delle conversioni. Ci sono state anche vocazioni religiose e allora? E comunque voglio vedere che tipo di conversioni sono e anche se sono vere dipendono dai sacramenti e dalla ricerca umile di Dio non da 6 persone che dicono di vedere la Madonna. Parlate sempre di frutti senza mai guardare l' albero! Guardate da che albero stanno cadendo questi bei frutti perchè puo darsi che state guardando l' albero sbagliato! E' uno scandalo che la Chiesa ancora non chiuda con questa storia...questo è il vero scandalo non se esce la verita! A volte mi chiedo come si puo essere cosi ciechi....in tempi passati avrebbo chiuso tutto nel giro di un anno. E non nomini S.Bernadette per favore!!! Che non ha niente a che vedere con questi ciarlatani di veggenti! Quando S. Bernadette scopri che un suo cugino vendeva dei santini con la sua faccia per fare lucro si scandalizzo e gli disse di farla finita! Altro che ville, alberghi ecc...direttamente dei veggenti poi! ovviamente se lo fanno loro figuriamoci se non lo fanno anche i loro parenti! E lei nomina S.Bernadette???? Per favore non dica sciocchezze e non dica che c' erano ragazze più sante perchè la santità di Bernadette basta e avanza! Io se facevo finta di vedere la Madonna per lucro non mi sarei mai immaginato di mettermi in obbedienza in un convento a pulire per terra don Camillo!!!!!
RispondiEliminaAl contrario di questi veggenti! Altro che pulire per terra!
Elimina!!!!! questi veggenti fanno ridere i polli! I messaggi non bastano per capire la vericità delle apparizioni! Tutti sono capaci a scrivere un messaggio facendo finta che sia stata la Madonna a dettarlo! Tutti possono scrivere belle parole! Sono migliaglia i ciarlatani scoperti che scrivevono messaggi anche più belli! Quindi se i numeri non bastano e neanche i messaggi su cosa dobbiamo vedere? la Chiesa parla chiaro su questo tra tutti c' è il conflitto di interessi che basta a chiudere tutto! Perchè la Chiesa non lo fa? La Chiesa sa tutto e spero che si decida a dire la verità anche se scandalizzerà molti. Per arrivare alla Verità Dio non ha bisogno della menzogna. i veggenti sorridono perchè la loro psicologia è questa....tanto stiamo facendo del bene quindi che male c'è?...e si sentono apposto con la coscienza guidati anche da qualche prelato e religioso che gli dice di andare avanti. poi questi carismatici di cui molti fanatici che vengono dai protestanti pentecostali è tutto un bel programmino...è tutta una invenzione dei loro vertici? Che ha fatto comodo anche ai francescani carismatici disobbedienti per non lasciare le parrocchie ai Diocesani? Anche se il disegno si è trasformato in qualcosa di più grande. Si molto più grande e non si tratta solo di denaro. Da cattolico dico che tristezza vedere tutto questo spettacolo indecente...la gente si è stancata della Chiesa, ha bisogno di vedere di toccare...forse perchè non ha fede? a me non cambia nulla se le apparizioni sono vere o no, ma molti hanno idolatrato quel posto mettendolo al primo posto! E se crollerà quel posto crolleranno anche loro proprio perchè non hanno fede. Andiamo don Camillo come si fa a vere certe scene come l' imposizioni delle mani di Vicka su suore e frati!!!!Ma prima di indossare l' abito non hanno fatto voto di obbedienza alla Chiesa? Non hanno studiato? Non lo sanno che quello è un fare protestante e non cattolico? Manca solo che farà l' imposizione delle mani al Papa! Questi Veggenti sono dei disubbidienti protestanti che si mascherano da cattolici a parole! Il loro parlare è bello e soave e il loro agire è da sepolcri imbiancati! Qua non si parla di peccati! Ma si parla di corruzione! Quella corruzione che ha nominato
RispondiEliminaspesso in questi ultimi tempi il Santo Padre! Come si fa a credergli! Sono passati 34 anni! Ci sono centinaia di prove negative e neanche una positiva! E non mi parlare dei frutti perchè l' ho già spiegato prima! Tra un po se continua così questi visionari arriveranno a dire che anche i LORO FIGLI VEDONO LA MADONNA! Dopo tutto l' azienda redditizia della famiglia si passa ai figli! Se sarà così e continuerete a crederci significa proprio che le talpe vi supereranno! W Maria.
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